Cerchiamo di andare oltre la cultura spicciola e le cacchiate che tanto abbondano su internet.
Vi propongo questo video piccolo e divulgativo ma molto carino:
Lo so… è in giapponese e non si capisce un casso quello che dicono, ma già solo prestando attenzione alle immagini che scorrono si capisce qualcosa.
Proverò comunque a farvi un'estrema sintesi che vi aiuti.
Guardate prima i passi del video fino al tempo che vi indico prima di aprire gli spoiler.
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Partiamo dicendo che gli orientali mettono prevalentemente il fiore nel gruppo A perchè lo osservano in tutti i suoi elementi: petali, pistillo, gambo, e foglia, e in relazione con gli stessi elementi di quelli del gruppo A individuano tante analogie e poche differenze, e trovano quindi ammissimbile introdurlo in un gruppo dove gli occidentali vedono l'incongruenza (un elemento con petali diversi che spezza la regola).
Gli occidentali pongono l'attenzione prevalentemente ai petali, e trovando in A un elemento che vanifica la prima regola che inconsciamente cercano "tutti con i petali tondeggianti", mettono il fiore in B, dove invece identificano magari inconsciamente l'unico dettaglio comune a tutti gli elementi di un gruppo e al fiore in oggetto: il gambo diritto!
In oriente anche nel tessuto delle relazioni sociali, viene data estrema importanza al contesto, al gruppo, alla società. Quello che in giapponese si chiama 和, "WA" (lo stesso di "Wa No Seishin" ), che viene tradotto come pace, o armonia, ma in realtà non è traducibile senza perifrasi perchè è un concetto più denso e complesso dove convogliano spirito di sacrificio, bene superiore, abnegazione E pace e armonia.
Per un orientale il rossiccio, per quanto sorrida, non sarà mai veramente felice se intorno c'è gente triste o contrariata.
A questo si contrappone un più marcato individualismo e una settorialità del pensiero occidentale, dunque se gli altri hanno brutte facce, ciò non intacca minimamente l'autenticità della felicità del rossiccio (magari ha vinto un sorteggio o una gara?).
Credo sia superfluo specificare che cercare quale "è meglio" sia prosaico. Entrambe le matrici possono portare a modelli di comportamento tanto virtuosi quanto degenerati.
Molto più indicato comprendere le diverse prospettive per arrivare a una migliore conoscenza, e ottenere un filtro cognitivo più funzionale nell'osservazione e nella relazione nel proprio gruppo di appartenenza… e l'altro.
Ah… io per la cronaca, io ho dato risposte per metà come un orientale e metà come un occidentale
1. | [spoiler](Mia nota: nel video si parla del cielo concepito come "spazio vuoto", probabilmente vi si riassumono concetti più complessi come l'etere aristotelico, visto che Aristotele stesso e molti dopo di lui aborrivano l'idea di vuoto assoluto. Ad ogni modo, la contrapposizione – separazione è il modello più rilevante ed è confermata dall'accoglimento del cristianesimo e dei suoi dogmi). |
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