il regolamento della tribe dice di non entrare in un accademia di bjj senza autorizzazione.
io onestamete credo che qui in italia le accademie di bjj siano cosi poche da far si che il problema nemmeno sussisti.
i maestri di bjj in italia bene o male penso si conoscano tutti e non credo che un maestro abbia qualche riserva a concedere all'allievo di allenarsi con altri, e se uno ha la fortuna di andare in brasile e la possibilita' di allenarsi li nn credo che nessuno glielo vieti
l'importante è non avere comportameti ambigui. non si gareggia per 2 squadre, si cresce con un maestro pur allenandosi magari con 2.
io credo che sia meglio trovarsi un maestro che ci soddisfi da subito se uno ha l'esigenza di provare altro forse è perche' qualcosa non va (magari non nel maestro ma in lui).
il regolamento è la forma piu' semplice per non avere nessun problema dopo. E' il regolamento che unisce in prima battuta l'insegnante all'allievo, è il punto di unione da cui parte un esperienza.
mi fa sorridere vedere che chi si lamenta o cmq lo giudica, ne è al di fuori..vuol dire che all'interno in realta' funziona
ciao
non ti è venuto neanche, il dubbio che chi si lamenta ne ha fatto piena esperienza, e che se ne è critico è perchè da lui non ha in realtà funzionato?
poi la tua frase..."io credo che sia meglio trovarsi un maestro che ci soddisfi subito, ecc"
scusa ma se uno il primo posto in cui va, si trova bene, gli è andata bene, non è una cosa che si puo pianificare di essere fortunati.
se te ti trovi bene, certe regole è ovvio che non ti peseranno niente.
ma se uno si trova bene, non cambierà bandiera indipendentemente dalle regole.
insomma le regole le apprezza perchè è praticamente quel che farebbe senza regole.
ma siccome uno potrebbe essere che si trova male o non benissimo, o si trova bene col gruppo ma ha oggettivi problemi logistici, perchè imporre delle regole? delle regole che funzionano solo quando uno si trova bene, cioè quando non servono?
bho io sono per il buon senso, se sto con un gruppo e mi piace, è ovvio che starò li e tifo per il mio gruppo, non c'è certo bisogno della regola che mi dica di non stare ambiguamente un po di qua e un po di la....
poi se un mio amico (perchè siamo 4 gatti e ci si conosce) mi invita un pomeriggio ad uno stage in un altra accademia, che c'è Fedor o salcacchio chi, non mi sembra (usando il buon senso) che se ci vado, sia uno sgarbo per qualcuno,se qualcuno si offende, e pensa che questo sia essere ambigui, ha smesso di usare il buonsenso..un po come l'amante geloso che ti sgrida anche se chiedi le ore a qualcuno.
per finire questa regola che a mio giudizio è buona quando non servirebbe, non vorrei essere severo, ma in Italia non è stata molto utile.
perchè magari mi sbaglio (ok puo essere)
ma per esperienza ne ho viste tante di telenovelas di quello che adesso è meglio non si alleni più di qui, o che quello non venga più di quà, perchè è stato ad allenarsi con quell'altro là...e alla fine già che siamo in pochi, c'e la gente che in certi posti è guardata male..
ne ho in mente tanti che hanno smesso perchè si sono rotti le balle..e magari cambiavano per motivi validi, come che non si trovavano bene, o che avevano cambiato lavoro e quindi orari, ecc.
ca@@o invece di essere tutti solidali e gemellati, ci si mette a fare la guerra dei poveri.
si dei poveri, perchè in Brasile dove ci sono dozzine e dozzine di accademie, un atleta se vince cambia la vita..qui gareggiamo per le coppe del nonno e siamo in tre gatti.
bho questo è il mio pensiero, magari sbagliato, e non è che c'è l'ho con qualcuno, poi dove queste regole funzionano che dire...beati voi.