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Autore
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Topic: La forza (Letto 190 volte)
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EMWT
Utente appena iscritto
Posts: 148
Cogito Ergo EWTO
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La forza
« il: Maggio 10, 2006, 23:36:57 » |
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Noi parliamo spesso di forza, di pressioni e di sensibilità. Ma qual'è la differenza e quando ce ne accorgiamo che sono differenti tra loro? E soprattutto cosa ci può aiutare a distinguerli? Gli esercizi o la mente? Attendo i vostri pareri!
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Loggato
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Enrico
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salvatorejkd
Utente Gold
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Jun Fan Gung Fu JKD-Wing Chun Kuen
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Ciao EMWT , il tuo è un Topic davvero interessante e profondo che inoltre si ricollega in maniera molto lineare al Topic inerente il Chi-Sao. E' appunto durante lo studio di tale esercizio che si comprende,si affina e si percepisce realmente cosa sia e cosa non sia in effetti la forza,la pressione,la stabilità ed infine la tanto cercata sensibilità/morbidezza. -Per forza, personalmente intendo sviluppare una quantità tale di "esplosività" o meglio "forza veloce" che esplode verso l'avversario appena si presenta l'occasione. Il tutto allenabile oltre all'Arte anche mediante l'utilizzo dei pesi mediante allenamenti mirati e specialistici. -Per pressione, personalmente intendo sviluppare una costante "energia"in avanti,quindi,verso il mio avversario senza mai perderla,cercando di sbilanciarlo non utilizzando movimenti forzati ma con il solo fluire dell'energia (fluida )sprigionata dalle braccia e far perdere stabilità al mio opponente. -Per sensibilità/morbidezza, personalmente intendo sviluppare una certa risposta non forzata o dura o rigida agli impulsi emanati dal mio opponente ma senza mai distaccarmi dai due concetti sopra esposti(forza e pressione). Come già scritto in altro Topic a me è stato insegnato che dal duro(che non significa rigido) nasce il morbido(che non significa debole). Rispondendo alla tua ultima domanda dico che solo passando attraverso braccia esperte e variando sempre il partner si possono capire e comprendere in profondità i principi esplicati. Questa è la mia idea maturata da un duro allenamento oltre che fisico anche mentale. Spero di aver assolto almeno in parte alla tua richiesta Ciao Salvatore
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Loggato
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"E' sempre meglio fare una cosa bene che 100 cose male"
"Lo scopo è fare sempre la stessa cosa fino a padroneggiarla nel migliore dei modi,tu sei quella cosa nel suo profondo"
"Non è la quantità e l'ornamento che rende forte ma la qualità di ciò che si esprime che ti dona la totalità e la tua verità"
Via il "commercio" dalle arti marziali
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salvatorejkd
Utente Gold
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Jun Fan Gung Fu JKD-Wing Chun Kuen
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Tu cosa ne pensi?
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Loggato
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EMWT
Utente appena iscritto
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Cogito Ergo EWTO
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Salvatore ti ringrazio per avermi dato una spiegazione così buona e dettagliata! Penso che rappresentano l'insieme di un tutto, non credo ci possano essere momenti dove queste tre caratteristiche non siano in simbiosi! In certe occasioni mi accorgo che prevale più una dell'altra, perchè magari mi sono svegliato con la luna storta, o perchè il giorno prima ho fatto pesi o ancora perchè non alleno il chi-sau da una settimana! Dipende... il WT è dentro ognuno di noi in forme differenti proprio perchè assorbe la nostra emotività, è differente in ogni ora del giorno! Per quanto riguarda all'ultima domanda, preferisco gli esercizi mentali, ho notato notevoli miglioramenti quando esercito gli esercizi con la mente e più ci penso e più assorbo la tecnica, poi è solo da applicarlo!
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Loggato
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Enrico
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salvatorejkd
Utente Gold
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Jun Fan Gung Fu JKD-Wing Chun Kuen
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Salvatore ti ringrazio per avermi dato una spiegazione così buona e dettagliata! Penso che rappresentano l'insieme di un tutto, non credo ci possano essere momenti dove queste tre caratteristiche non siano in simbiosi! In certe occasioni mi accorgo che prevale più una dell'altra, perchè magari mi sono svegliato con la luna storta, o perchè il giorno prima ho fatto pesi o ancora perchè non alleno il chi-sau da una settimana! Dipende... il WT è dentro ognuno di noi in forme differenti proprio perchè assorbe la nostra emotività, è differente in ogni ora del giorno! Per quanto riguarda all'ultima domanda, preferisco gli esercizi mentali, ho notato notevoli miglioramenti quando esercito gli esercizi con la mente e più ci penso e più assorbo la tecnica, poi è solo da applicarlo!
Sono in sincronia con quanto da te scritto!
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Loggato
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salvatorejkd
Utente Gold
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Jun Fan Gung Fu JKD-Wing Chun Kuen
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Possibile mai che a nessuno interessa la discussione intrapresa da EMWT?
Attendo vostri pareri(poichè interessano anche a me) riguardo i quesiti che ha posto l'utente EMWT! Ciao a tutti
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Loggato
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play
Utente Preparato
Posts: 929
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Il termine FORZA non mi piace tanto, parlando di WT. La potenza dei colpi deve essere il risultato della tensione dinamica del muscolo che si libera improvvisamente perchè scompare l'ostacolo, tensione indotta in parte da noi (vedi pressione) in parte dall'avversario, che con il suo attacco carica le nostre molle (esempio banale: kwun-sao/giro, lap/fak). Il tutto sommato al movimento del corpo, che forma un tutt'uno con il nostro attacco. Per PRESSIONE intendo l'energia in avanti che nasce nel gomito e nell'incastro dell'articolazione scapolo-omerale (è proprio il corretto impiego di queste due giunture a far si che le mie braccia e il mio corpo vadano dove mi manda l'avversario, senza che io ne sia consapevole). Probabilmente il concetto di SENSIBILITA' è quello più frainteso (o dibattuto, dipende dai punti di vista) dai praticanti di WT. Secondo il mio personalissimo punto di vista non deve esistere una sensibilità "consapevole". La nostra azione non deve essere il risultato di un processo logico (input-elaborazione-output), ma il frutto di reazioni spontanee di una struttura muscolo-scheletrica abituata ad operare secondo certi principi...per esser brevi, la sensibilità non deve essere un "programma" che gira nel nostro computer, bensì il "sistema operativo". Ad ogni modo credo che l'idea di sensibilità epidermica sia una puttanata (provate a fare chi-sao con le braccia bagnate, poi se ne parla). Per quanto mi riguarda cerco di capire quello che avviene "ascoltando" l'aumento o la diminuzione di determinate tensioni muscolari, e in base ai cambiamenti negli angoli di lavoro delle articolazioni. Auguro buonanotte a tutti coloro che si sono addormentati leggendo questo post
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Loggato
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CarraRage - si vis pacem para bellum
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Andrea9188
Visitatore
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Cosa ci può aiutare a distinguere forza, pressione e sensibilità? L'esercitarsi continuamente. Gli istruttori continuano a ripetermi che andando avanti con gli esercizi le dosi di forza, pressione e sensibilità verranno fuori da sole. Sarà il corpo a dosare in modo equilibrato la forza e la pressione. Poi, per la sensibilità, tanto Chi Sao. Però, mi hanno consigliato di non fossilizzarsi con una o due persone, ma praticarlo con chiunque, così da abituarsi alla altrui sensibilità. Riguardo la "mente" non ho capito perfettamente cosa intendi. Comunque hai aperto un'ottimo argomento.
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Loggato
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EMWT
Utente appena iscritto
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Cogito Ergo EWTO
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Il termine FORZA non mi piace tanto, parlando di WT. La potenza dei colpi deve essere il risultato della tensione dinamica del muscolo che si libera improvvisamente perchè scompare l'ostacolo, tensione indotta in parte da noi (vedi pressione) in parte dall'avversario, che con il suo attacco carica le nostre molle (esempio banale: kwun-sao/giro, lap/fak). Il tutto sommato al movimento del corpo, che forma un tutt'uno con il nostro attacco.
Neanche a me piace tanto questo termine però esiste ed è presente, poi lo puoi annullare o utilizzare! Quando tira un pugno, per esempio, lo puoi tirare totalmente scarico e quindi solamente con il braccio sciolto, oppure tirarlo alla massima potenza utilizzando la forza! Con questo non intendo dire che dobbiamo irrigidire il braccio x usare la forza dei muscoli! A me hanno sempre insegnato che il pugno parte dal gomito e scarica con il tricipite, quindi più allenate hai questo muscolo e più forte è il tuo pugno. Non dimentichiamo cosa diceva il nostro Si-Pak Bruce Lee: La Potenza è data dalla Forza per la Velocità! Probabilmente il concetto di SENSIBILITA' è quello più frainteso (o dibattuto, dipende dai punti di vista) dai praticanti di WT.
Perchè? Secondo il mio personalissimo punto di vista non deve esistere una sensibilità "consapevole". La nostra azione non deve essere il risultato di un processo logico (input-elaborazione-output), ma il frutto di reazioni spontanee di una struttura muscolo-scheletrica abituata ad operare secondo certi principi...per esser brevi, la sensibilità non deve essere un "programma" che gira nel nostro computer, bensì il "sistema operativo". Ad ogni modo credo che l'idea di sensibilità epidermica sia una puttanata (provate a fare chi-sao con le braccia bagnate, poi se ne parla). Per quanto mi riguarda cerco di capire quello che avviene "ascoltando" l'aumento o la diminuzione di determinate tensioni muscolari, e in base ai cambiamenti negli angoli di lavoro delle articolazioni.
Quoto! Per questo meccanizziamo il tutto per renderlo indipendente dalla mente! Beh fare chi-sau con le braccia bagnate capita spesso, specialmente in estate quando sudiamo, ma in quel caso basta ridurre la pressione, altrimenti volano ceffoni gratuitamente!
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Loggato
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Enrico
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EMWT
Utente appena iscritto
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Cogito Ergo EWTO
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Cosa ci può aiutare a distinguere forza, pressione e sensibilità? L'esercitarsi continuamente. Gli istruttori continuano a ripetermi che andando avanti con gli esercizi le dosi di forza, pressione e sensibilità verranno fuori da sole. Sarà il corpo a dosare in modo equilibrato la forza e la pressione. Poi, per la sensibilità, tanto Chi Sao. Però, mi hanno consigliato di non fossilizzarsi con una o due persone, ma praticarlo con chiunque, così da abituarsi alla altrui sensibilità. Riguardo la "mente" non ho capito perfettamente cosa intendi. Comunque hai aperto un'ottimo argomento. Grazie Andrea! Secondo me hai dei buoni istruttori! Per quanto riguarda la mente, a me capita che qualche esercizio non venga perchè la mia mente ed il mio corpo non hanno ancora assorbito la tecnica! Per esempio quando ero basso in grado e facevo dan chi-sau nella rotazione il tan-sau non mi riusciva. Per una settimana non sono riuscito ad allenarmi, però a quel maledetto tan-sau ci pensavo ogni momento del giorno, quando ero sul lavoro, quando andavo a fare la spesa e anche quando andavo in bagno. Esattamente una settimana dopo svolgendo l'esercizio mi è venuto il tan-sau e non avevo pensato a farlo bene, mi è venuto spontaneo. Intendevo dire questo, pensare, pensare e pensare! Spero ti possa essere d'aiuto nei tuoi esercizi!
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Loggato
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Enrico
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