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Autore Discussione: riflessologia plantare  (Letto 19231 volte)
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Re: riflessologia plantare
« Risposta #15 inserita:: Gennaio 17, 2010, 10:32:25 »

penso che proprio perchè oggi ci camminiamo poco e con scarpe non adatte i nostri piedi hanno bisogno di più cura, così come la nostra colonna vertebrale, spesso rettilineizzata da troppe ore seduti (ufficio, auto, poltrona di casa).... molte disfunsioni oggi nascono più dal non uso che dall'eccessivo uso.... i piedi hanno una importanza grandissima per la postura e cmq trovo molto sexy  i piedi di una bella ragazza  smitten

be si ma la maggior parte delle clienti temo siano vecchie e con i piedi pieni di calli ... toccare tali piedi non mi entusiasmerebbe...
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Re: riflessologia plantare
« Risposta #16 inserita:: Luglio 22, 2010, 18:56:23 »

lo so che la discussione è vecchia ma magari a qualcuno può interessare.

Comincio dalle fondamenta:
mettete una persona seduta per terra con le gambe estese in avanti e guardatele i piedi dalla pianta.
I piedi sono lo specchio del corpo.
Le dita sono la parte alta (testa), i cuscinetti i polmoni e le braccia seguono sui lati a scendere il piede.
La parte concava è la zona dal diaframma al bacino.
Il tallone corrisponde al bacino e la parte bassa, il tendine d'achille corrisponde alle gambe.

Ora cosa si intende per specchio? Si intende che ciascuna parte nel corpo ha delle diramazioni, cioè è collegata verso l'alto e verso il basso nel corpo. Come i rami se i rami su un lato di un albero fossero collegati con le radici dello stesso lato.
(non so se è effettivamente così negli alberi)
è come se il corpo fosse stato montato a strati dall'interno verso l'esterno e quando abbiamo il centro del piede questo corrisponde al centro del corpo.

Per specchio si intende che nel piede si vede lo stato della parte corrispondente del corpo.
Cioè se è calda, se è fredda, se è gonfia, se è sgonfia, se è dolorosa, se è contratta, se ci sono troppi o troppo pochi liquidi. Tutte queste caratteristiche sono nel piede come nel corpo. Ci sono le linee, una linea corrisponde come ad un canale lungo il quale il flusso dell'energia (vitalità o quello che sia) scorre troppo facilmente e il quale invece l'energia fatica ad attraversare.

Ad esempio una linea orizzontale sotto ai cuscinetti come questa da A a B:


            C
A---------------------B
            D

significa che il flusso scorrerà velocemente da A a B, ma faticherà a scorrere tra C e D.
Significa che il corpo è internamente tagliato in quel punto, c'e una separazione. Tra petto e pancia. in questo caso tra parte attiva del corpo e parte passiva. Oltre al lato fisico si manifesterà sul lato comportamentale, cioè la persona potrebbe far fatica ad addormentarsi e potrebbe far fatica ad alzarsi.
Potrebbe essere che quando tutti si siedono in tranquillità, questa persona resta più attiva e indaffarata delle altre. Sono esempi.

(Per approfondire questo discorso sarebbe molto meglio prendere un'esempio, indagare e sperimentare, che non discuterne a livello teorico. Solo perché a livello teorico tutto è discutibile e non ho voglia di perdere tempo mentre i risultati sono dimostrabili con la pratica)



Esiste quindi uno stato potenziale massimo di salute e vitalità di ciascuna zona del corpo.
Cioè un'arto/organo per funzionare bene e avere la massima vitalità ha determinate caratteristiche.
Se nel piede non trovo le corrispondenti caratteristiche posso dire di certo che il corpo non ha quelle determinate caratteristiche e che si può migliorare la condizione della zona dell'arto o dell'organo.


Quindi nella riflessologia si lavora con tocco atto a stimolare la determinata zona. Per esperienza posso dire che se il paziente contribuisce attivamente ottinene il triplo dei risultati.

Il massaggio può essere doloroso, quello che succede, o meglio può succedere nel corpo se il paziente lo permette, è che durante il massaggio doloroso al punto giusto ci sia un lavoro nella zona corrispondente del corpo, il corpo lascia andare le tensioni e riprende vitalità. E che la zona contratta (o con un'altra condizione non di salute) torni allo stato ottimale.

Ora se il massaggio è troppo superficiale lo stimolo non è sufficiente, se è troppo forte, quindi troppo doloroso, succederà che il paziente nolente o volente si contrae non permettendo al corpo il lavoro necessario.

Quindi qui è richiesta da parte del riflessologo molta sensibilità ed empatia, per "toccare" (stimolare) nel modo più appropriato.
(empatia che purtroppo spesso dietro ai banchi non hanno idea di poter o dover insegnare)

Le parti contratte solitamente è come se non permettessero alla vitalità (flusso vitale, energia) di circolare nel corpo, allo stesso tempo in queste zone resta accumulata l'energia che la persona potrebbe avere a disposizione. Quando ci si lavora questa si libera riportando nel corpo l'equilibrio.
Il paziente percepisce ad esempio sollievo, oppure leggerezza (quando il peso in realtà non cambia), o la freschezza all'interno di una zona. Allo stesso tempo avrà più energia e/o equilibrio, cioè una persona che è sempre stanca migliorerà questo aspetto, una persona che è agitata migliorerà quest'altro aspetto.
C'e chi finalmente riesce a dormire profondamente, in questo caso l'energia poteva grazie al lavoro finalmente scendere e circolare invece di restare accumulata.


Cosa vuol dire se il paziente permette il lavoro di guarigione del proprio corpo.
Ad esempio se uno mentre riceve la seduta pensa alla casa in montagna, fa perdere tempo al riflessologo.
Se una persona è cosciente, è presente con la propria attenzione, respira, il lavoro di guarigione sarà infinitamente più veloce.
Si tutti respiriamo, ...a circa al 10% della capacità polmonare...
Mentre un respiro più profondo o più attivo, o più libero (invece che un respiro corto e controllato) aiuta il corpo a riossigenare la zona contratta, ad aumentare il livello di energia e percezione di sé.
Cosa che aumenta notevolmente l'efficacia.


Queste info sono una piccolissima parte di ciò che ho imparato in un anno di scuola del Metodo Grinberg.
Nonostante il metodo non abbia come scopo principale quello di guarire tramite la riflessologia, Avi Grinberg nei suoi studi ed esperimenti ha approfondito molto le conoscenze e la tecnica della riflessologia. portando inoltre notevoli contributi.
Se volete saperne di più vi suggerisco il libro "Holistic Reflexology" di Avi grinberg.
In ogni caso l'esperienza vale più di mille libri, se vi capita vi suggerisco di provare una sessione di prova di venti minuti presso un'operatore in zona.

La differenza principale tra la riflessologia e il Metodo Grinberg, per quanto riguarda ciò che consiste la riflessologia plantare, è la profondità delle conoscenze e del modo di lavorare.

Personalmente sono stato da due riflessologi e sono stato paziente per studio o per interesse da una quindicina di operatori del Grinberg. Ebbene credo che si possa lavorare in modo molto più efficacie di quanto non fanno i riflessologi. Almeno questa è la mia esperienza, parlo direttamente per risultati ottenuti.

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Lino Rosati
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Re: riflessologia plantare
« Risposta #17 inserita:: Luglio 22, 2010, 22:56:02 »

Per dovere di informazione:
http://www.ncahf.org/articles/o-r/reflexology.html
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Re: riflessologia plantare
« Risposta #18 inserita:: Luglio 23, 2010, 20:56:20 »

mah affermare che l'efficacia della riflessologia non è mai stata provata scientificamente è un'affermazione forte e arrogante.
(Leggevo un'articolo correlato)
Avi grinberg descriveva in un suo libro come in sei mesi di trattamenti 2 volte a settimana, un suo paziente ha perso tutti i segni e i sintomi dell'asma...

Poi chiaro è un po' azzardato voler prevenire la malattia tramite la riflessologia. Un'organo se non è nello stato ottimale non vuol dire che si ammali di cancro.
Poi da che pulpito sparare a zero sulla riflessologia, quando la scienza con tutti i fondi e i mezzi dopo anni non sa rispondere alla semplice domanda: qual'è la causa delle malattie.
E cosa propina come soluzione? Un sacco di medicamenti che metodicamente eliminano il sintomo e non la causa. Quindi si va a prendere aspirine e antidolorifici e chissà quali medicamenti per anni perchè ovviamente è semplice dimostrare come un'antidolorifico faccia passare il dolore.
Come lo è dimostrare che se ti bevi un litro di wodka di certo ti ubriachi.

Secondo me è un sito incompleto ma anche denigratorio.
Hanno testato l'efficacia della riflessologia nei confronti della sindrome premestruale, l'efficacia nel predire malattie.
Quindi non sono riusciti a fare due cose che neanche nella medicina rinomata si riescono a fare (o perlomeno non senza controindicazioni)
e hanno concluso che:
Reflexology appears to mislead unsophisticated practitioners and clients into believing it has value for the same reasons that fortune tellers and their clients are fooled into believing that their methods work
Cioè: La riflessologia appare trarre in inganno praticanti non esperti e clienti nel fargli credere che abbia un valore allo stesso modo come gli indovini fanno credere che i loro metodi funzionano.


Una conclusione che da discredito tratta in modo arrogante dopo "approfonditi" studi, senza neanche andare a cercare poco più oltre il proprio naso...


Come già detto. Provare per credere, anzi sperimentare per credere.
20 minuti di tempo per capire che qualcosa succede.
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Lino Rosati
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Re: riflessologia plantare
« Risposta #19 inserita:: Luglio 23, 2010, 22:07:12 »

Provare per credere ha poco senso e non è sufficiente. La scienza, giustamente, vuole le prove... E di prove non mi pare ce ne siano su questo argomento! Io posso fare una seduta di questo o di quell'altro, posso anche sentirmi meglio, ma chi mi garantisce che questa sensazione è dovuta alla riflessologia? Roll Eyes
Le prove a doppio cieco ti dicono nulla? Tu sei un ricercatore per sparare a zero sulla scienza?
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Re: riflessologia plantare
« Risposta #20 inserita:: Luglio 24, 2010, 03:06:50 »

Provare per credere ha poco senso e non è sufficiente.
Provare per credere è l'atto più razionale e scientifico che si possa fare.
è chiamata sperimentazione.
Ora io sono stato cliente forse 200 volte e avrò fatto circa 400 sedute ad altri posso descriverti in dettaglio gli effetti MOLTO meglio di qualsiasi terza persona che non ha sperimentato.
Mentre vuoi farmi credere che si scopre l'effetto della riflessologia vivisezionando un corpo?
O quale sarebbe il metodo scientifico?

Se un paziente con l'introduzione di un trattamento fatto da un Terapista, attenzione parlo di un terapista e non di uno che sposta le dita sul piede di un paziente (quindi non mi basta il titolo di riflessologo. Come non mi basta il titolo di dottore. Non è il titolo in se che conta ma la capacità), non ha più bisogno di farmaci che prima prendeva regolarmente, vuoi dirmi che questa non è una prova?
O c'e qualcosa di non scientifico?
Forse è un caso. Poi il terapista lavorando nell'arco di 15 anni si fa un'idea di cosa funziona come in che stato con che persone. Si conosce molto meglio provando, cioè sperimentando che non vivisezionando carne morta. Per non parlare di imparare a memoria da libri scritti da terzi di prove fatte chissà in che modo.

Si per essere scientificamente probante bisognerebbe provare su più "cavie" in esperimenti comparabili, eventualmente ripetere il trattamenti per X mesi per vedere l'effetto nel lungo termine. Sperimentare con gemelli monozigoti, ecc.
Guarda che tutto questo è stato fatto.


Citazione
Io posso fare una seduta di questo o di quell'altro, posso anche sentirmi meglio, ma chi mi garantisce che questa sensazione è dovuta alla riflessologia? Roll Eyes

L'effetto placebo, che in realtà la scienza si dovrebbe occupare di capire. Parentesi: Cioè come fa la mente, in questo caso quello in cui si crede a influenzare lo stato di salute? Ed è proprio così. (non lo trovi strano? che per caso la mente ha un potere o qualche forza oscura?).... Comunque esiste una specie di effetto placebo anche nel ricevere un lavoro di riflessologia fatto male o per esempio restando sdraiati senza fare nulla per 1 ora. Basta che non infastidisca al punto da disturbare il paziente.

Quindi cosa pensi se dopo una seduta di VENTI minuti ti senti rinato? pensi che probabilmente è per le vitamine che prendi tutte le mattine, d'un tratto 3 anni di vitamine fanno effetto....  coolsmiley

Trovo che ciascuna persona ha idea di cosa è reale e cosa no, di quanto è forte una sensazione. E soprattutto se d'un tratto appaiono cose mai accadute o provate prima.

Poi è vero,
bisogna provare più volte, vogliamo essere scettici e denigratori, non credere agli altri e nemmeno a noi stessi. Cioè non crederemmo che una piastra bollente scotta semplicemente dal dolore provato appoggiandoci fieramente la mano, bisogna anche vedere la pelle che abbrustolisce. Allora si! è probabile che c'e calore Wink
 
Altrimenti la sensazione di calore potrebbe essere un'alluccinazione dato che il nonno negli anni 60 si faceva di LSD.

Guarda a che discorsi mi fai arrivare...

Stai mettendo in dubbio i sensi. Stai anteponendo a questi il pensiero. Cioè stai cercando di convincerti che nonostante è ovvio che il beneficio provato sia dovuto al trattamento appena ricevuto questo potrebbe non essere così, anzi, difficilmente le due cose sono legate.

potrei andare avanti per ore e sarebbe inutile.
Sai cosa ti dico? questo discorso lo fai parlando di una terza persona ma non quando la cosa la provi sulla tua pelle Wink



Ora ti porto un'esempio. Mettiamo che uno soffra di mal di schiena, al punto da non poterla abbassare, dopo 1 anno di sofferenza inizia un trattamento due volte a settimana. Dopo la prima seduta riesce ad abbassare e piegare la schiena (sarà una coincidenza), comunque il male ritorna 10 ore dopo come era prima, (sicuramente tu dirai: hai visto?non è servito a niente!)
Per esperienza ti dico no! è molto semplice, dopo la seduta per la metà del tempo il poveretto ha contratto la schiena senza esserne consapevole, è per questo che ha di nuovo il male di prima. Ma questo non lo dico perché lo credo, bensì perché uso gli occhi e osservo come la persona si muove e fa le cose, come è quando si relaziona ecc..
Comunque dopo 3 settimane, =6 trattamenti di 50 minuti, la schiena va decisamente meglio
6 mesi dopo, =12 trattamenti dopo, la schiena va decisamente molto meglio c'e di nuovo mobilità, si smette il trattamento perché il male è praticamente scomparso.

Ora due anni dopo il mal di schiena è tornato al punto di prima.
Capita, è un fenomeno osservato più e più volte. Ma non è la riflessologia che non è efficace, è che la causa del sintomo non è cambiata. Può essere la postura, può essere che si portano delle contrazioni inconsciamente per x ore al giorno.

E pensa che uno così va dal dottore e il dottore gli prescrive GLI ANTIDOLORIFICI. Cioè lo uccide.
20 anni così e il paziente sarà in sedia a rotelle!
Sai come diventa una schiena dove i muscoli sono rimasti contratti 5 ore al giorno per 20 anni?
La persona non la puoi toccare perché salta dal male.

Ma è medicina moderna, è stato tutto sperimentato.. ecc ecc. PALLE!! guardiamo la realtà!
Troppo difficile fare un'esperimento che dura 50 anni?
Ci vuole molta sapienza già per impostarlo, per sapere cosa andare a cercare, di sicuro sarebbe molto utile.


Citazione
La scienza, giustamente, vuole le prove... E di prove non mi pare ce ne siano su questo argomento!

Scusa ma mi porti UN link, e affermi che non esistono prove. Ti sembra scientifica la tua affermazione? hai cercato ogni angolo del web, hai girato il mondo per giungere a questa conclusione? no, hai guardato un sito!

Anzi con questo modo di ragionare affermi proprio la volontà di non voler scoprire che funzioni. Che delusione se invece guardacaso funzionasse!

Sai che se sperimenti di persona, col convincimento saresti in grado di creare un effetto placebo al contrario, cioè far si che l'efficacia di una seduta diminuisca radicalmente.

Non sto scherzando.
Nella pratica dovresti anche tenere basso il livello di energia e di respiro, possibilmente mantenendo una lieve contrazione muscolare nella gran parte dei muscoli. In questo modo infatti il corpo è in grado di diminuire il livello di energia e resistere a stimoli esterni, positivi o negativi che siano.
Non chiedermi se ho fatto test in laboratorio di quest'ultimo.


Sai che uno così potrebbe fare 100 esperimenti e dimostrare scientificamente che la riflessologia non ha alcuna efficacia.
Oppure se si vede la cosa nel contesto in cui è. Cioè stiamo lavorando con creature viventi e non macchine, si potrebbe tentare, almeno da parte di uno come quello nel link che si firma "Dott." di capire un po' meglio cosa e come funziona quell'ammasso di carne che compone una persona.
Forse scoprirebbe che è molto più interessante e infinitamente complesso di quanto si potrebbe mai scoprire analizzandolo in una situazione statica o morta.


Citazione
Le prove a doppio cieco ti dicono nulla?
no, francamente no. Se ti va parlamene

Citazione
Tu sei un ricercatore per sparare a zero sulla scienza?
non sparo a zero sulla scienza, anzi ho un profondo interesse verso la scienza. Sparo a zero su chi per comodità e pigrizia discredita qualcosa per cui non ha interesse e a causa della sua mancanza di fiducia nell'essere umano non può capire. Cioè una persona con questo scetticismo è capace di trasformare l'atto dell'amore in qualcosa di semplicemente mentale e non piacevole.
Imho una persona così non dovrebbe lavorare con persone.


Cosa è un ricercatore dell'essere umano? uno che passa 20 anni dietro ai libri o uno che tasta, sperimenta e scopre direttamente con le persone?


Poi la statistica ci da le prove. I costi sanitari aumentano in modo stabile, la cassa malati da noi costa il doppio di 10 anni fa.Il numero di malattie diagnosticate aumenta. La conclusione che traggo io è: allo stato attuale la scienza e la medicina si sono occupate di allungare l'esistenza, o la sopravvivenza umana e di creare antidoti. Ma non hanno veramente capito come funziona il corpo umano e non vanno neanche in quella direzione. non sanno neanche dove dovrebbero cominciare ad indagare.

Sai cosa manca alla medicina occidentale?
La capacità di osservare
Gli antichi cinesi si prendevano il tempo per osservare i fenomeni della natura e capirli.
Per capirli ci vuole empatia e simbiosi. Bisogna far parte dell'ambiente perchè questo lavori nel modo naturale.
Cerco di spiegarmi.
Per esempio:
Tu ti confideresti invece che con un'amica intima, con un freddo docente universitario durante un'esame?
Ti sentiresti a tuo agio?
Non credo, allo stesso modo durante un'esperimento che coinvolge cose intime è possibile rovinare l'esito avendo un esaminatore estraneo.
Questo è forse il motivo perché il Dott. dell'altro articolo ha trovato pochi risultati. Oltre al fatto che si è cimentato con cose improbabili.



Comunque sono sicuro che ti ricrederesti provando. (non dirmi che sto facendo questi discorsi con uno che non ha mai ricevuto una seduta di riflessologia)
In ogni caso ne sono sicuro se provi una sessione di prova di 20 minuti da un'operatore del Metodo Grinberg. Solo perché sono sicuro di come lavorano. Se conoscevo un buon riflessologo o una buona scuola di riflessologia ti dicevo prova da uno lì. Wink
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Lino Rosati
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Re: riflessologia plantare
« Risposta #21 inserita:: Luglio 24, 2010, 10:35:47 »

Provare per credere è l'atto più razionale e scientifico che si possa fare.
è chiamata sperimentazione.

La sperimentazione scientifica è un tantino più complessa. Wink
I risultati, poi, si devono pubblicare sulle riviste scientifiche internazionali. Dove sono le pubblicazioni sulla riflessologia plantare? Roll Eyes

Sai cosa manca alla medicina occidentale?
La capacità di osservare
Gli antichi cinesi si prendevano il tempo per osservare i fenomeni della natura e capirli.
Per capirli ci vuole empatia e simbiosi. Bisogna far parte dell'ambiente perchè questo lavori nel modo naturale.

Sei un medico per criticare la medicina? E poi lascia stare i cinesi antichi, siamo nel 2010. Se oggi non si muore più per una appendicite è proprio grazie alla medicina moderna. Non dimenticarlo!

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Re: riflessologia plantare
« Risposta #22 inserita:: Luglio 25, 2010, 04:14:39 »

Provare per credere è l'atto più razionale e scientifico che si possa fare.
è chiamata sperimentazione.

La sperimentazione scientifica è un tantino più complessa. Wink
I risultati, poi, si devono pubblicare sulle riviste scientifiche internazionali. Dove sono le pubblicazioni sulla riflessologia plantare? Roll Eyes

Sai cosa manca alla medicina occidentale?
La capacità di osservare
Gli antichi cinesi si prendevano il tempo per osservare i fenomeni della natura e capirli.
Per capirli ci vuole empatia e simbiosi. Bisogna far parte dell'ambiente perchè questo lavori nel modo naturale.

Sei un medico per criticare la medicina? E poi lascia stare i cinesi antichi, siamo nel 2010. Se oggi non si muore più per una appendicite è proprio grazie alla medicina moderna. Non dimenticarlo!


ho fatto un paio di ricerche e credo di aver capito dove sta il problema.
Non basta ottenere risultati, bisogna anche dimostrare come li si ottiene e qui non intendo con che mezzi, bensì spiegare i meccanismi che avvengono all'interno del corpo e che portano il cambiamento.

Facile fino a quando si tratta di sostanze chimiche che agiscono nel corpo. Ma quando si tratta di un principio di azione differente può diventare veramente complicato, anche perché principalmente mancano i mezzi e le conoscenze.


Bisognerebbe utilizzare la macchina che usavano in Cina per rilevare il Ki e imparare a spiegare cose che si possono solo sentire e sperimentare.

Chissà se è scientificamente rilevabile il dolore o lo stato d'animo di una persona. Fino ad un certo punto credo sia possibile arrivarci con reazioni chimiche e aree del cervello che lavorano. Ma se si andasse a toccare con mano l'evidenza salterebbe all'occhio con molti meno sforzi.

Forse, ed è un peccato, si mette troppo in dubbio la capacità umana. Fino a quando si tratta di alzare 20 chili per x metri è facilmente dimostrabile ma allo stato di conoscenze attuali siamo lontani dal dimostrare tutto. Non vuol dire che un metodo o una pratica non sia efficacie Wink
E non vuol dire che bisogna a tutti i costi screditarlo.



Comunque di ricerche con risultati ce ne sono parecchie.
Per esempio qui:
http://www.reflexologyresearch.net/Research380ReflexologyResearchAbstracts.shtml

o qui:
http://www.webalice.it/reflexology/Ricerche_in_Reflessologia.html

Se poi il paziente che afferma che gli sia passato il sintomo non è scientifico questo è un'altro problema, forse un problema serio. E l'alternativa non quella di mettersi a credere a streghe e folletti.
Forse il nostro tipo di scienza moderna non sarà mai in grado di descrivere scientificamente l'emozione.
Non vuol dire che le emozioni non esistano e che non ci possano essere mille sfumature.
Per fare un'altro esempio non è che il dottore mi fa analisi di laboratorio per una settimana perché non mi crede che dopo la scatoletta di aspirine mi sia passato il mal di testa.

Ma nel tuo caso e quello di altri che intendono restare scettici, la parola di chi ha fatto l'esperienza probabilmente non avrà credito per il semplice fatto che quello che avviene non è al momento dimostrabile.



Forse esagero con le critiche ma è poco probabile che sia un medico a criticare l'approccio della medicina moderna, se uno ha qualcosa da criticare sulla medicina non studia per 10 anni le nozioni e un'approccio che ritiene incompleto o errato.
Bensì va a cercare ciò che gli interessa, e non diventerà medico.
Benvengano i successi della medicina moderna invece. Peccato che ci sono troppi interessi monetari in ballo. (Si rischia così di scoprire un antidoto, per esempio all'aids e tenerlo nascosto perchè fa comodo guadagnare 10'000 e passa mila euro all'anno a paziente.)
Ed è peccato che non si fatichi a concepire che in una creatura vivente ci sia un'""energia"" che la rende viva.
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Lino Rosati
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Re: riflessologia plantare
« Risposta #23 inserita:: Luglio 26, 2010, 10:41:25 »

ho fatto un paio di ricerche e credo di aver capito dove sta il problema.
Non basta ottenere risultati, bisogna anche dimostrare come li si ottiene e qui non intendo con che mezzi, bensì spiegare i meccanismi che avvengono all'interno del corpo e che portano il cambiamento.

Non necessariamente. Molto cose, oggi, sono appurate scientificamente, anche se i meccanismi d'azione non sono ancora del tutto chiari! Ciò che conta, scientificamente parlando, è la riproducibilità. Ma una riproducibilità appurata dai ricercatori (e con tutte le "precauzioni" del caso). Dire che la riflessologi a plantare funziona solo perché lo dicono i panzienti o solo perché lo affermano i riflessologi, beh, serve a poco!

Facile fino a quando si tratta di sostanze chimiche che agiscono nel corpo. Ma quando si tratta di un principio di azione differente può diventare veramente complicato, anche perché principalmente mancano i mezzi e le conoscenze.

E quali sarebbero questi mirabolanti principici?

Bisognerebbe utilizzare la macchina che usavano in Cina per rilevare il Ki e imparare a spiegare cose che si possono solo sentire e sperimentare.

Il Ki? Roll Eyes Lips Sealed

Chissà se è scientificamente rilevabile il dolore o lo stato d'animo di una persona. Fino ad un certo punto credo sia possibile arrivarci con reazioni chimiche e aree del cervello che lavorano. Ma se si andasse a toccare con mano l'evidenza salterebbe all'occhio con molti meno sforzi.

Passo. Non riesco a seguire i tuoi ragionamenti. Noto, comunque, che di scienza mastichi molto poco! Wink

Forse, ed è un peccato, si mette troppo in dubbio la capacità umana. Fino a quando si tratta di alzare 20 chili per x metri è facilmente dimostrabile ma allo stato di conoscenze attuali siamo lontani dal dimostrare tutto. Non vuol dire che un metodo o una pratica non sia efficacie Wink
E non vuol dire che bisogna a tutti i costi screditarlo.

Infatti nessuno scredita nessuno. Sulla riflessologia si dice solo che, allo stato attuale delle conoscenze,
non ci sono prove REALI che questa funzioni per davvero. Se funzionasse, poi, non è detto che lo farebbe grazie ai vecchi principi conosciuti fin dai tempi antichi. Magari lo fa per altri motivi, legati alla biochimica e alle dinamiche fisiologiche dell'organismo umano.


Non riesco a capire dove siano state pubblicate queste "ricerche". Se non hanno nessun tipo di pubblicazione certificata (riviste internazionali, professionali, peer-reviewed e in lingua inglese). Non sono studi scientifici.

Benvengano i successi della medicina moderna invece. Peccato che ci sono troppi interessi monetari in ballo. (Si rischia così di scoprire un antidoto, per esempio all'aids e tenerlo nascosto perchè fa comodo guadagnare 10'000 e passa mila euro all'anno a paziente.)
Ed è peccato che non si fatichi a concepire che in una creatura vivente ci sia un'""energia"" che la rende viva.

Guarda che anche sulle medicine alternative ci sono interessi miliardari. Pensa, ad esempio, a quanti soldi girano intorno all'omeopatia.
« Ultima modifica: Luglio 26, 2010, 10:43:35 da Lino Rosati » Registrato
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Re: riflessologia plantare
« Risposta #24 inserita:: Luglio 26, 2010, 21:07:30 »

Grazie delle tue risposte Smiley

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Dire che la riflessologi a plantare funziona solo perché lo dicono i panzienti o solo perché lo affermano i riflessologi, beh, serve a poco!
Io trovo invece che se lo dicono i pazienti questi sono la prova vivente che funziona.



Citazione
Facile fino a quando si tratta di sostanze chimiche che agiscono nel corpo. Ma quando si tratta di un principio di azione differente può diventare veramente complicato, anche perché principalmente mancano i mezzi e le conoscenze.

E quali sarebbero questi mirabolanti principici?

premessa: L' "energia" fluisce nel corpo, dove ci sono contratture smette di fluire, si accumula.
Queste saranno le zone dove si percepirà il dolore.

Col tocco diretto, o attraverso il piede, si riesce a riportare in circolo l'energia bloccata. Il dolore è ciò che noi percepiamo dell'energia accumulata nel modo e nel posto sbagliato.
Quello che avviene nel corpo nel momento del lavoro se il cliente respira attivamente ed è rilassato, è che questa energia la percepirà trasformarsi dal punto dove c'era dolore (il dolore sparisce) in una sensazione di benessere e vitalità che andrà a irradiare il resto del corpo.

Quindi andiamo a dimostrare che c'è dell'energia nei punti dolorosi e che questa si libera tornando a disposizione della persona quando questi punti vengono stimolati nel modo giusto attraverso il piede....


Presuppone altri principi di cui non si ammette l'esistenza e che non sono dimostrabili così facilmente.
Quindi implica un discorso che di partenza non viene accettato.
So di diverse testimonianze di illustri Terapeuti che hanno rinunciato (è come rinunciare ad una bega giudiziaria che ti ruba 10 anni di vita Wink) di voler dimostrare scientificamente per il motivo che avevano discussioni interminabili ancora molto prima di poter cominciare l'esperimento.

Poi ci sono altri fattori da tenere in considerazione, ad esempio un lavoro sul piede a due persone che hanno lo stesso sintomo non farà lo stesso effetto con la stessa tempistica proprio perché il corpo resiste, come spiegato nel post precedente. Quindi si ricade in interminabili discussioni.

Mentre in terapia con il corpo (la persona) che resiste fai un percorso più lungo, può essere che il paziente imparerà a resistere meglio, e qui sta l'abilità del terapista, di solito invece lascerà andare la sua resistenza e avrà i benefici.

Ora dimostrare che il corpo resiste quando si tratta di contrazioni quasi impercettibili diventa un'altro problema e si ricade in discussioni. Poi non ci sono solo contrazioni, bisogna ricapitolare che il corpo umano non è semplicemente un'insieme di reazioni chimiche e movimenti meccanici che funziona alla perfezione ma è un'essere umano e ci sono taluni aspetti non meno importanti che vanno presi in considerazione.


Comunque trovo strano che non si sia fatto di più. Alla fine quando esercitavo non ho avuto difficoltà nel trovare gli stessi o simili risultati ripetendo le stesse tecniche con persone diverse.

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Bisognerebbe utilizzare la macchina che usavano in Cina per rilevare il Ki e imparare a spiegare cose che si possono solo sentire e sperimentare.

Il Ki? Roll Eyes Lips Sealed
il soffio vitale che rende la carne viva Wink

No per le cose che bisognerebbe imparare a spiegare non intendevo il ki.
Bensì imparare a spiegare sensazioni e percezioni a persone che a causa dello scetticismo ti prendono per un'allucinato. O credono siano confondibili l'immaginazione e il pensiero, creati dalla mente, con le sensazioni che si ricevono e percepiscono nel e tramite il corpo.



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Chissà se è scientificamente rilevabile il dolore o lo stato d'animo di una persona. Fino ad un certo punto credo sia possibile arrivarci con reazioni chimiche e aree del cervello che lavorano. Ma se si andasse a toccare con mano l'evidenza salterebbe all'occhio con molti meno sforzi.

Passo. Non riesco a seguire i tuoi ragionamenti. Noto, comunque, che di scienza mastichi molto poco! Wink
intendo che se si cerca la dimostrazione scientifica dello stato d'animo di una persona è molto più complicato che non relazionarsi 2 minuti con la persona.
Però questi 2 minuti pare non abbiano credibilità...

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Infatti nessuno scredita nessuno. Sulla riflessologia si dice solo che, allo stato attuale delle conoscenze,
non ci sono prove REALI che questa funzioni per davvero.
no non è vero le prove REALI ci sono sono le sperimentazioni scientifiche ufficiali pubblicate sulle riviste ufficiali che mancano Wink

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Se funzionasse, poi, non è detto che lo farebbe grazie ai vecchi principi conosciuti fin dai tempi antichi. Magari lo fa per altri motivi, legati alla biochimica e alle dinamiche fisiologiche dell'organismo umano.
come dire che il puzzle che è stato ricostruito con anni di ricerche e sperimentazioni e di nuovo ricerche ha portato alla luce qualcosa tipo 100'000 coincidenze. Ma che queste sono tutte frutto del caso.
Forse sarebbe meglio invece dare credito a chi la materia la ha studiata. Non trovi?
Mentra sembra che si parta da zero con l'idea che tutta la scienza accumulata finora è fuffa.


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Benvengano i successi della medicina moderna invece. Peccato che ci sono troppi interessi monetari in ballo. (Si rischia così di scoprire un antidoto, per esempio all'aids e tenerlo nascosto perchè fa comodo guadagnare 10'000 e passa mila euro all'anno a paziente.)
Ed è peccato che non si fatichi a concepire che in una creatura vivente ci sia un'""energia"" che la rende viva.

Guarda che anche sulle medicine alternative ci sono interessi miliardari. Pensa, ad esempio, a quanti soldi girano intorno all'omeopatia.
non credo che nessuna ditta che vende medicamenti omopatici sia ai livelli di novartis e roche. Comunque quoto
« Ultima modifica: Luglio 26, 2010, 21:15:04 da qiplayer » Registrato

Lino Rosati
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Re: riflessologia plantare
« Risposta #25 inserita:: Luglio 26, 2010, 21:50:10 »

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Dire che la riflessologi a plantare funziona solo perché lo dicono i panzienti o solo perché lo affermano i riflessologi, beh, serve a poco!
Io trovo invece che se lo dicono i pazienti questi sono la prova vivente che funziona.

mmm, è un'affermazione poco scientifica. Se lo dicono i pazienti, per me, quello, rimane il parare dei pazienti! Funziona? Ok, ma bisogna vedere se il miglioramento è dato dalla pratica X (la riflessologia, in questo caso) e, soprattutto, per quale motivo. Wink

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Facile fino a quando si tratta di sostanze chimiche che agiscono nel corpo. Ma quando si tratta di un principio di azione differente può diventare veramente complicato, anche perché principalmente mancano i mezzi e le conoscenze.
premessa: L' "energia" fluisce nel corpo, dove ci sono contratture smette di fluire, si accumula.

Si, ma cos'è l'energia? Un po' generico come termine, non credi? Huh

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Bisognerebbe utilizzare la macchina che usavano in Cina per rilevare il Ki e imparare a spiegare cose che si possono solo sentire e sperimentare.
il soffio vitale che rende la carne viva Wink

Ah, beh... Ora è tutto chiaro! Cheesy
Dai su, "il soffio vitale che rende la carne viva" non significa nulla. Tongue

PS: io, che NON sono uno scienziato/ricercatore, non nego (e non posso negare) nulla. Non voglio manco affermare che la riflessologia non funziona. Se funzionasse, però, bisognerebbe capire perché. La spiegazione energetica basata sui meridiani e relativi blocchi del Ki, molto serenamente, mi sembra un patetico tentativo di trovare una causa prima a qualcosa che, invece, non si conosce. Questi ragionamenti mi ricordano un po' i miracoli. Chi dice di essere stato miracolato tira in ballo Dio, quando, invece, la causa più probabile, seppur non conosciuta, è da ricercarsi nella biochimica del corpo umano. In letteratura medica le guarigioni spontanee abbondano. Non serve tirare in ballo Dio, le energie e altre pseudo-spiegazioni senza fondamento.

PS2: credi nell'omeopatia?

Grazie comunque per le risposte cordiale e pacate! Smiley


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Re: riflessologia plantare
« Risposta #26 inserita:: Luglio 26, 2010, 22:55:26 »

Citazione
mmm, è un'affermazione poco scientifica. Se lo dicono i pazienti, per me, quello, rimane il parare dei pazienti! Funziona? Ok, ma bisogna vedere se il miglioramento è dato dalla pratica X (la riflessologia, in questo caso) e, soprattutto, per quale motivo. Wink
guarda il beneficio lo si prova durante e dopo la seduta a volte è più lieve, si sente semplicemente un netto sollievo. A volte si percepisce proprio il corpo che cambia e che lavora, si sente muoversi la zona corrispondente a quella del piede. Si sente la zona espandersi, aumentano le percezioni nella zona corrispondente. In pratica si vede che viene stimolata.


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Facile fino a quando si tratta di sostanze chimiche che agiscono nel corpo. Ma quando si tratta di un principio di azione differente può diventare veramente complicato, anche perché principalmente mancano i mezzi e le conoscenze.
premessa: L' "energia" fluisce nel corpo, dove ci sono contratture smette di fluire, si accumula.

Si, ma cos'è l'energia? Un po' generico come termine, non credi? Huh

in italiano forse il termine giusto è vitalità-flusso vitale ma in realtà non esiste un termine adatto.


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La spiegazione energetica basata sui meridiani e relativi blocchi del Ki, molto serenamente, mi sembra un patetico tentativo di trovare una causa prima a qualcosa che, invece, non si conosce.
hmmm, allora lascia ai cinesi e alla medicina antica quello che le appartiene, non parliamo di blocchi del ki.
oltretutto nel Grinberg non lo chiamavamo ki ma energia, nel senso materia non tangibile che dà al corpo forza vitale e a ciascuna parte del corpo la capacità di funzionare appieno.

La riflessologia come la conosco non si basa sui meridiani, credo che siano dei canali esistenti perché ho provato l'agopuntura (e non sperimentando la riflessologia) e quello che ho sperimentato con un ago messo leggermente sotto al ginocchio è la sensazione di freschezza leggerezza e diminuzione di pesantezza nelle gambe. Oltre ad un notevole sollievo. Di seguito mi sono sentito considerevolmente più posato. Vabbè è la mia descrizione...

Comunque torniamo alla riflessologia. Quello che ti posso dire, SECONDO ME, è come se il corpo fosse messo assieme a strati. (Quindi la parte interna corrisponde alla parte centrale e la parte esterna alle aree più esterne.)
Non parlo di canali o non canali, bensì è come se nel piede ci fosse l'estremità di quello che c'e dentro.

Poi quella delle zone energetiche è comunque sperimentabile, l'ho sperimentata di persona, ci sono dei punti in varie zone del corpo (es. plesso solare). Noi non li abbiamo mai considerati chackra, perchè è una terminologia che fa parte di una cultura che non ci interessava per i nostri scopi durante gli studi.
Comunque stimolando questi punti si libera energia, la persona guadagna vitalità. La zona circostante dopo il trattamento è più ampia, il corpo ha ripreso lo spazio che aveva bisogno.

Poi casualmente notavamo e sperimentavamo come ad esempio le persone con difficoltà nel relazionarsi avevano zone del corpo meno sviluppate (rispetto al potenziale) in delle aree specifiche. Ad esempio guardacaso un plesso solare e la cassa toracica ritratte, cioè non aperte.
E guardacaso lavorando su queste zone le persone dopo il trattamento erano capaci di relazionarsi in modo diverso... Ps non ho in mente che chackra è quello del plesso solare. Se ti va cerca in google.

Cosa intendo per zone del corpo meno sviluppate? Ti spiego con un esempio:
La parte del cuscinetto del piede corrisponde al torace. Se nel piede è una parte grande, o larga rispetto al resto, vuol dire che la persona qui ha molto potenziale e che fisicamente può diventare più larga es del bacino. Poi vedi la persona col piedone con un torace stretto e puoi dire qui c'e un forte potenziale non sviluppato.
In realtà la persona ha potenzialmente delle capacità che al momento non ha a disposizione.

Quindi lavori con questa persona regolarmente, vedi che col tempo diventa più coraggiosa, più forte e che pian piano la zona del torace va verso la grandezza che per natura potrebbe avere.
Questa persona durante questi mesi di trattamento avrà moltissimi cambiamenti nella vita, perchè fa le cose e si relaziona in modo diverso. Avrà più capacità.


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Questi ragionamenti mi ricordano un po' i miracoli. Chi dice di essere stato miracolato tira in ballo Dio, quando, invece, la causa più probabile, seppur non conosciuta, è da ricercarsi nella biochimica del corpo umano.
Vedi tu credi che siano delle cose non conosciute ma esiste una miriade di persone che lavora sperimenta e fa ricerche in questo campo e che non hanno nessuna ombra di dubbio su cosa è e cosa non è riguardo alla materia.
Sai perchè?
perchè semplicemente hanno sperimentato.
Gli altri? non sai cosa si perdono!

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In letteratura medica le guarigioni spontanee abbondano. Non serve tirare in ballo Dio, le energie e altre pseudo-spiegazioni senza fondamento.
Le guarigioni non avvengono mai per caso. è che la medicina non conosce abbastanza il corpo per essere in grado di spiegarle Wink
(che affermazione, credo che sia proprio così, è come se negli studi mancavano 1/3 di materie fondamentali)

provare per credere oppure provare per non credere. Come già detto, ti suggerisco una sessione di 20 minuti sui piedi da un'operatore o uno studente del metodo grinberg.


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PS2: credi nell'omeopatia?
no



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Grazie comunque per le risposte cordiali e pacate! Smiley

figurati,

sai più scrivo più mi rendo conto di quanto sia difficile dimostrare queste cose a qualcuno che non ha mai fatto l'esperienza.
E che, ti capisco, crede che possano essere pseudoscienze basate su supposizioni.

Sai ti dirò, il pensiero e la percezione sono due cose diverse. Inconfondibili.
Mi dicevano che non si sa se quello che percepisci sia vero o meno. Ecco se uno ha allucinazioni (cioè la mente crea delle cose dal nulla e le fa apparire reali) saranno in tutti e 5 i sensi. Perché uno dovrebbe avere allucinazioni propriocettive e non negli altri sensi?
« Ultima modifica: Luglio 26, 2010, 23:05:23 da qiplayer » Registrato

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Re: riflessologia plantare
« Risposta #27 inserita:: Gennaio 04, 2011, 00:22:00 »

salve a tutti.. qualcuno mi sa dire due parole al riguardo?? Smiley


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Re: riflessologia plantare
« Risposta #28 inserita:: Febbraio 18, 2011, 23:39:07 »

penso che proprio perchè oggi ci camminiamo poco e con scarpe non adatte i nostri piedi hanno bisogno di più cura, così come la nostra colonna vertebrale, spesso rettilineizzata da troppe ore seduti (ufficio, auto, poltrona di casa).... molte disfunsioni oggi nascono più dal non uso che dall'eccessivo uso.... i piedi hanno una importanza grandissima per la postura e cmq trovo molto sexy  i piedi di una bella ragazza  smitten

Anche io....magari il mio lavoro fosse massaggiare i piedini alle ragazze!
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Re: riflessologia plantare
« Risposta #29 inserita:: Maggio 18, 2011, 08:20:07 »

Ciao a tutti, sono nuova di qst forum, l'argomento riflessologia plantare mi interessa molto ...ho già frequentato un corso base di riflessologia plantare orientale ma vorrei approfondire l'argomento studiando anche la riflessologia occidentale...io sono di Genova ho visto che a Torino ci sono diverse scuole, in particolare ne ho individuATE 2 (Firp e Aemetra - Sanfo). Qualcuno le conosce ? Ho paURA DI INCAPPARE IN SCUOLE POCO SERIE ...Ho intenzione di farne un lavoro per cui per me è molto importante   Ciao  spero riusciate ad essermi utili

Cristi Smiley
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