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Autore Discussione: Sulle gomitate all'indietro  (Letto 3154 volte)
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Re: Sulle gomitate all'indietro
« Risposta #15 inserita:: Novembre 19, 2014, 23:12:15 »

Approcciare una tecnica in funzione del fatto che un top la utilizza non è una cosa funzionale se non si comprende per quale motivo questo avviene.
Il bagaglio tecnico per un atleta dovrebbe essere il più largo possibile ma la specializzazione deve essere funzionale sia all' atleta che alle tecniche tra di loro.
(oltre a dover tener conto delle capacità motorie dell' individuo che aimè al 90% delle volte sono tutt'altro che ottimali ).
Occorre anche non scordare che nelle mma è ancora da venire una staqndardizzazione della performance sia tecnica che atletica.
Ergo quello che "funziona" e magari esce dagli schemi deve essere oggetto di valutazione attenta al fine di essere adottato o meno.
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Re: Sulle gomitate all'indietro
« Risposta #16 inserita:: Novembre 20, 2014, 00:23:45 »

Ergo quello che "funziona" e magari esce dagli schemi deve essere oggetto di valutazione attenta al fine di essere adottato o meno.
Me ne intendo poco di sdc e tanto meno di mma e concordo con il tuo discorso in generale ma non reputo sia questo il caso della gomitata girata, nel senso che non si tratta di prendere e mettere in curriculum una tecnica "fuori dagli schemi" perchè la applica il campione x. Qua si parla di una tecnica del bagaglio di base  di striking e soprattutto dalla muay thai.

Seguendo la metafora fatta sopra da altro utente qui non parliamo di un'azione alla Micheal Jordan, ossia azioni che si "inventava" lui e che non erano ancora state scritte nei manuali tecnici di basket. Qui parliamo di una gomitata  che rientra nel repertorio canonicissimo di muay thai, a fianco alle ascendenti e discendenti in linea frontale o obliqua, alle orizzontali e a quella che io personalmente chiamo "a jab" (non conosco il nome thai).
E' un po' come se nella lotta (provo a farti un esempio in un ambito che presumo tu conosca meglio, soprattutto di me) si discutesse delle chicken wings come tipo di sottomissione.   

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Deltauno
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Re: Sulle gomitate all'indietro
« Risposta #17 inserita:: Novembre 20, 2014, 02:42:22 »

@Deltauno d'accordo su quasi tutto.

Dico la mia anche sè credo che verrò frainteso:

Gli spinning elbow sono decisivi? si
hanno messo gente ko mettendo fine a degli incontri? si
Perchè? perchè questa tecnica spezza il ritmo. Spesso capita che in un incontro si arrivi ad una fase di stallo, di stanchezza o prudenza tecnica gli spinning elbow

sorprendono l'avversario ''impaurito'' sulla difensiva e possono determinare la fine di un match. Sono un Jolly.
Quindi tutti possono tirare più colpi del genere in un match come Jon Jones? Assolutamente no, è una tecnica che funziona come sorpresa (esattamente come i flying knee)

tirarli spesso è possibile solo per alcuni. Come detto è un Jolly come il calcio  di Machida che stese Couture. Spezza il ritmo per la sorpresa.
Gli incontri di Jon Jones sono quindi educativi? spettacolari sicuramente educativi solo in parte, citò quello che disse un commentatore di basket '' Come Michael Jordan nè

nasce uno su un milione ma come larry Bird tutti possono diventarlo (potenzialmente)''. Adeguate questa frase e sostituite i nomi dei due giocatori Nba con Jon jones(michael)

e Fedor o St. Pierre(Larry) nell' Mma. E' una bella provocazione, lo sò.

ps: Deltauno sul supplex intendevo in generale non nel caso specifico.
i match non sono esattamente degli "istructional"  ma danno indicazioni sia tecniche che tattiche e vagonate di statistiche

,il paragone col basket non è calzante in quanto monotematicamente  si tratta di mettere la palla nel cesto, cosa che tutti i giocatori fanno, dalla parrocchia alla lega americana con gli atleti milionari,sia che saltino 2 cm con la panza  che 1mt da fermo demolendo il canestro.
ovvero, non devi essere larry birds per giocare a basket, ma per usare gomiti nei match devi essere almeno  un fighter pro

infatti ,altro  aspetto da valutare è che le tecniche di gomito  a Regolamento  amatoriale nella MT e MMA non sono  ammessi,

quindi a poter  usare realmente i gomiti nei combattimenti sono solo altleti pro che competono con Regolamenti Full  rules o unificate rules(gia con le regole prideFc non sarebbero validi), quindi atleti maturi tecnicamente , molto ben allenati e preparati a combattere con regolamenti professionistici.

comuque la colpa di tutto è di questo signore qui
https://www.youtube.com/watch?v=BBkOgADZ0Ck
« Ultima modifica: Novembre 20, 2014, 02:47:48 da Deltauno » Registrato

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Re: Sulle gomitate all'indietro
« Risposta #18 inserita:: Novembre 20, 2014, 08:52:31 »

@ Clode quindi in generale è meglio, sè proprio si deve, insegnare i back punch che sono più a portata di tutti?
sono colpi diversi e si usano in momenti diversi. Trovo in ogni caso più naturale il gomito girato che il pugno girato.
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Re: Sulle gomitate all'indietro
« Risposta #19 inserita:: Novembre 20, 2014, 09:22:25 »

Non vorrei risponderti con una domada, ma se non l'alleni e non la provi mai, come fai a sapere se sei predisposto o no?

rispondo io...per come faccio a casa mia.
Per gli amatori no problem facciamo tutto...quando poi mi passano agonisti ed iniziano a combattere si vede subito cosa piace fare o non piace fare come è l'atteggiamento la coordinazione...
da li costruisco l'atleta anche con un bagaglio tecnico che si sposa con il suo modo di essere.
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Re: Sulle gomitate all'indietro
« Risposta #20 inserita:: Novembre 20, 2014, 09:32:03 »

Me ne intendo poco di sdc e tanto meno di mma e concordo con il tuo discorso in generale ma non reputo sia questo il caso della gomitata girata, nel senso che non si tratta di prendere e mettere in curriculum una tecnica "fuori dagli schemi" perchè la applica il campione x. Qua si parla di una tecnica del bagaglio di base  di striking e soprattutto dalla muay thai.

Seguendo la metafora fatta sopra da altro utente qui non parliamo di un'azione alla Micheal Jordan, ossia azioni che si "inventava" lui e che non erano ancora state scritte nei manuali tecnici di basket. Qui parliamo di una gomitata  che rientra nel repertorio canonicissimo di muay thai, a fianco alle ascendenti e discendenti in linea frontale o obliqua, alle orizzontali e a quella che io personalmente chiamo "a jab" (non conosco il nome thai).
E' un po' come se nella lotta (provo a farti un esempio in un ambito che presumo tu conosca meglio, soprattutto di me) si discutesse delle chicken wings come tipo di sottomissione.   


Non sono daccordo. Nella Muay Thai ci sono tecniche di ampio utilizzo che chi più chi meno utilizzano tutti in grandissima quantità.
La gomitata girata o a martello o a rovescio (quella di silva) statisticamente non fanno parte di queste tecniche.

Per farvi divertire però metto un paio di video....in thai vengono chiamati i triky fighters perchè appunto portano tecniche che per la magior parte delle persone sono difficili ed innaturali come se fosse la cosa più facile del mondo.
NB sono poi spesso quegli atleti che se "castrati" in schemi più ortodossi valgono poco.

https://www.youtube.com/watch?v=8VcBUJmP1F0
https://www.youtube.com/watch?v=KLgWbYMk4SI
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Re: Sulle gomitate all'indietro
« Risposta #21 inserita:: Novembre 20, 2014, 11:46:03 »

Dopo aver letto il tuo messaggio precedente, in risposta a Zeroone, mi viene da risponderti scherzosamente “allora parli bene ma razzoli male!”.  Grin

A parte la battuta scherzosa,  per me il bagaglio tecnico di base di una disciplina è quello che appunto insegni collettivamente a tutti       (quindi agli amatori/principianti), non necessariamente quelle statisticamente più utilizzate negli incontri. E questo pur ritenendo normale anche nel corso per amatori il dedicare più tempo ad alcune azioni di solito più paganti rispetto ad altre.

Quello sull'agonista lo ritengo invece un fisiologico lavoro quanto più possibile ad personam proprio perché mirato al miglioramento dell'individuo singolo; ma infatti in questo caso l'obiettivo è solo parzialmente la trasmissione della disciplina in sé ma il mettere in luce i pregi combattivi individuali e in ombra i suoi difetti personali per inseguire i migliori risultati possibili in un contesto specifico e di conseguenza in funzione di un regolamento.

Tuttavia normalmente l'agonista in generale dovrebbe essere emerso da un corso collettivo di base e di conseguenza essere a conoscenza di (non dico assolutamente di padroneggiare o anche solo aver metabolizzato che è tutt'altro paio di maniche e molto poco realistico)  tutto il bagaglio tecnico di base.

In questo caso dovrebbe essere piuttosto difficile che un agonista “cada dal pero”, chiedendosi magari che arcana diavoleria sia, la prima volta che in un match vede provare applicare dall'avversario (o anche solo un incontro a cui assiste) una tecnica di base statisticamente poco utilizzata.

Non sono né un tecnico né un agonista orientato alle competizioni sportive neanche nella mia disciplina (seppur non completamente per scelta mia), ma dal mio punto di vista una conoscenza almeno minima dell'intero panorama offensivo della disciplina che si pratica è molto utile all'allievo.
Non tanto perché mi interessi che il praticante debba essere in grado di applicare mille mila tecniche di attacco ma piuttosto al contrario  perché sia consapevole dei rischi, pericoli e incognite che si potrebbe trovare a fronteggiare. Forse proprio perché la mia arte marziale ha un mindset tendenzialmente molto offensivo penso che il “core” tecnico di un praticante (per quanto aggressivo sia magari tatticamente per natura di suo) sia da costruire sulla sua fase difensiva, aspetto per il quale bisogna essere più consapevole possibile degli eventuali attacchi, più o meno comuni che siano, a disposizione dell'opponente.

Per semplicità mi riferisco soprattutto al bagaglio tecnico di base di discipline che esiste indipendentemente  dal lato sportivo e dalle conseguenti variazioni del regolamento di turno, che possono incidere negativamente sulla comune trasmissione e indirettamente sulla frequenza di riuscita di alcune applicazioni. Con un esempio se abituo a formare e crescere un agonista limitandone, per regolamento da dilettante, il repertorio tecnico è plausibile che ne possa rallentare l'efficacia/frequenza di utilizzo di tecniche  ammesse in regolamenti in cui competerà in seconda battuta.
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Re: Sulle gomitate all'indietro
« Risposta #22 inserita:: Novembre 20, 2014, 12:50:39 »

rispondo io...per come faccio a casa mia.
Per gli amatori no problem facciamo tutto...quando poi mi passano agonisti ed iniziano a combattere si vede subito cosa piace fare o non piace fare come è l'atteggiamento la coordinazione...
da li costruisco l'atleta anche con un bagaglio tecnico che si sposa con il suo modo di essere.

C'è stata una pianificazione è una valutazione su cosa inserire nell'atleta per prepararlo al match...credo che con parole diverse stiamo dicendo la stessa cosa...
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Re: Sulle gomitate all'indietro
« Risposta #23 inserita:: Novembre 21, 2014, 18:37:19 »

https://www.youtube.com/watch?v=lEHFAfrBmj0
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Re: Sulle gomitate all'indietro
« Risposta #24 inserita:: Novembre 21, 2014, 19:15:56 »

Gli incontri di Jon Jones sono quindi educativi? spettacolari sicuramente educativi solo in parte, citò quello che disse un commentatore di basket '' Come Michael Jordan nè

nasce uno su un milione ma come larry Bird tutti possono diventarlo (potenzialmente)''. Adeguate questa frase e sostituite i nomi dei due giocatori Nba con Jon jones(michael)

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scusate mi devo ancora riprendere..
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Re: Sulle gomitate all'indietro
« Risposta #25 inserita:: Novembre 21, 2014, 19:56:51 »

jon jones non è un grande fighter tecnicamente, come già rimarcato anche qua da delta questa sua "maestria" nelle gomitate è dovuto ad una particolarità fisica.

fedor e st pierre tecnicamente sono molto più forti di jones : fedor ha uno stand up ed un ground game completi e con transizioni molto particolari, ricordo in suo gnp contro minotauro da dentro la guardia (fino ad allora imbattibile) del brasiliano con che "naturalezza" sfilava la spalla continuando mantenere il controllo ; st pierre, che è poco spettacolare, come tecnica in qualsiasi area del combattimento a jones se lo mangia senza problemi e bisogna ricordarsi che gestire i match come faceva gsp richiede una superiorità a tutto tondo rispetto alla concorrenza mica da ridere

tutti possiamo sognare di diventare fedor gsp etc, ma realizzare il sogno è un attimo più difficile
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Re: Sulle gomitate all'indietro
« Risposta #26 inserita:: Novembre 21, 2014, 21:22:20 »

sono colpi diversi e si usano in momenti diversi. Trovo in ogni caso più naturale il gomito girato che il pugno girato.
ma una gomitata girata andata a vuoto non puo diventare un pugno girato,se l'avversario si allontana?
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Re: Sulle gomitate all'indietro
« Risposta #27 inserita:: Novembre 21, 2014, 23:35:14 »

ma una gomitata girata andata a vuoto non puo diventare un pugno girato,se l'avversario si allontana?

solo se giri al rallentatore, il che è  la peggior esecuzione possibile di qualsiasi tecnica "spinning back" dato che l'energia è maggiore quanto più veloce è la rotazione e l'effetto sorpresa è basato sulla velocità di esecuzione ,
tanto per capirci comè una spinning back elbow vincente : enriko kehl a 2'40 e 4'00
https://www.youtube.com/watch?v=EaE66cI4Bz8

se vai a vuoto la rotazione a 360° ti deve  riporta in guardia in una frazione di secondo, da li si può concatenare altre tecniche in base alla distanza

un po' come fece genki sudo con regole k1 a 3'50'' spinning back fist a vuoto +  spinning backfist a segno
https://www.youtube.com/watch?v=TMUmG9vxd_s
« Ultima modifica: Novembre 21, 2014, 23:47:51 da Deltauno » Registrato

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Re: Sulle gomitate all'indietro
« Risposta #28 inserita:: Novembre 22, 2014, 02:32:51 »

jon jones non è un grande fighter tecnicamente, come già rimarcato anche qua da delta questa sua "maestria" nelle gomitate è dovuto ad una particolarità fisica.

fedor e st pierre tecnicamente sono molto più forti di jones : fedor ha uno stand up ed un ground game completi e con transizioni molto particolari, ricordo in suo gnp contro minotauro da dentro la guardia (fino ad allora imbattibile) del brasiliano con che "naturalezza" sfilava la spalla continuando mantenere il controllo ; st pierre, che è poco spettacolare, come tecnica in qualsiasi area del combattimento a jones se lo mangia senza problemi e bisogna ricordarsi che gestire i match come faceva gsp richiede una superiorità a tutto tondo rispetto alla concorrenza mica da ridere

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Re: Sulle gomitate all'indietro
« Risposta #29 inserita:: Dicembre 12, 2014, 18:51:25 »

Mr.X non voglio passare da strafottente ma di istruttori campioni del mondo ne ho conosciuti già diversi (e solo nella mia città che arriva a due\trecentomila abitanti...mi immagino quanti campioni del mondo ci devono essere in tutta italia) e non lo trovo un granchè come biglietto da visita.
Riguardo ai colpi girati ti assicuro che ci sono e si portano eccome, certo durante un match non puoi usare uno spinning back fist quando un jab ma ogni tanto perchè no, poi sopratutto calci e gomitate se si sa come utilizzarli possono risultare molto efficaci...quella storia del "non ti girare perchè ti prendono" mi sa di tattica attacco\difesa fatta a tavolino, roba da JKD (con tutto il rispetto) o DP per intendersi; poi insomma che sono cose da discuterci nel XXI°secolo? Ci sono i siti di streaming, c'è youtube, guardati un po'd'incontri e vedi da solo se questi colpi entrano oppure no. Quest'ultimo discorso te l'ho fatto anche come consiglio perchè dopo quel discorso su JBJ, Fedor e GSP (in relazione al basket) rischi di cadere nel ridicolo se continui a sentenziare senza farti un po'di cultura di base prima.
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