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Ultimo utente: Aktarusq79
Ho sempre letto e sentito che il nunchaku deriva da un attrezzo per battere il riso, il quale era già diffuso come arma nell'antichità anche nella sua versione originale (con un un kon molto più lungo dell'altro). Attrezzo che fino a una quarantina di anni fa si poteva trovare anche in alcune zone rurali del sud Italia e anche nel medioevo esisteva già una versione da guerra (mazzafrusto) basata su questo strumento:
"Mazzafrusto Quello da piede è costituito da un’asta ad altezza d’uomo munito superiormente di una staffa a cui sono unite con catene da una a tre palle di legno ferrato o di ferro con punte e brocchi. Quello da cavallo (flagello d'arme) a manico corto e di solito con una sola palla. Se formato da due bastoni è evidente l’origine dal trebbio."
(fonte earmi.it)
Altra teoria diffusa è che il nunchaku derivi dal morso dei cavalli, come riportato (fra i tanti) in questo interessantissimo sito che vi consiglio di vedere se non lo conoscete già: http://www.weaponsconnection.com/page1.htm
"Original Nunchuku"
The original Nunchuku was used as part of a horses bridle. It fit around the horses head on each side of the face. Later in history it turned into the shape we have today.
"La storia del nunchaku è molto incerta e molte delle storie che lo riguardano non hanno trovato conferme ufficiali. Si dice che nel VII secolo la dinastia cinese Zui abbia inventato un'arma partendo dall'idea del morso dei cavalli. Quest'arma, chiamta in giapponese nunchakun, era formata da tre bastoni uniti insieme mediante una catena. Nel corso dei secoli l'arma venne modificata in un bastone snodato a due pezzi chiamato shuāng jié gùn, uno strumento agricolo usato per battere il grano ed il riso, divenendo però allo stesso tempo un'arma non convenzionale semplice e di facile reperibilità, usata da contadini per autodifesa (come testimonianza europea dell'uso contadino di questo strumento, si veda il dipinto di Pieter Brueghel il Vecchio intitolato Il paese della cuccagna, in basso a sinistra)."
Ebbene, quale delle due è più attendibile? Ce n'è una falsa? Io sono portato a pensare che siano entrambe vere: probabilmente si sono scoperti nel corso del tempo, utilizzi potenzialmente simili in ambito marziale, di due strumenti diversi ma somiglianti nelle linee essenziali. Che ne pensate?
Oltre alla distanza temporale è interessante considerare anche quella geografica: vuoi per puro caso o per contatto culturale (a causa di scambi commerciali ecc.), esistono varie armi simili per aspetto e utilizzi sviluppatesi in differenti continenti.
Potrei fare l'esempio del Sai confrontato con un pugnale a seste europeo, che condivide con l'arma orientale molte modalità di impiego, come la parata di un fendente di spada e l'aggancio di questa per "toglierla" dalle mani dell'avversario bloccandola con le seste laterali appunto.
E non mi inoltro nelle similitudini fra gli spiedi da guerra europei medievali e il nunti-bo okinawense, piuttosto che con le altre migliaia di tipologie di armi in asta sparse nei secoli e nel mondo sin dagli albori dell'uomo, le mazze ferrate, le forche da battaglia, i tirapugni usati tanto nell'oriente antico quanto nel mondo greco-latino e via dicendo, perchè sarebbe eccessivamente banale e dispersivo. Ovviamente guerra dopo guerra, l'esperienza aguzza l'ingegno e a molti può essere venuta la medesima idea.
« Ultima modifica: Settembre 20, 2006, 21:48:19 da DottorMale »
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Il Diavolo fa le pentole,i Black Devil i coperchi.
« Risposta #3 inserita:: Settembre 23, 2006, 02:04:40 »
si dice che tutto il mondo è paese.....questa ne è la prova.
Ma perchè le piramidi d'egitto e quelle azteche?Si dice che siano stati gli alieni a portarle. La verità è che il nunchaku lo hanno portato gli alieni dallo spazio. Il nunchaku era una famosa arma aliena con cui sottomettevano le popolazioni europee e orientali.
« Risposta #5 inserita:: Settembre 23, 2006, 21:36:35 »
Grazie mille a tutti
Comunque, forse perchè non ne ho mai impugnato uno, il nunchaku ricavato dal morso per cavalli, mi sembra la cosa più scomoda del mondo da maneggiare! O meglio, magari per portare i colpi è ugualmente efficace, ma da brandire, impugnare, far girare e così via, mi sembra davvero allucinante. Certo se pensiamo al fatto che in antichità si puntava alla sintetizzazione massima delle tecniche per estrapolarne la maggior efficacia possibile, potrebbe spuntare fuori l'antichissima frase "e che me frega de fallo girà, me'nteressa che te corca uguale de mazzate"...
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« Risposta #6 inserita:: Settembre 23, 2006, 22:00:49 »
L arma preferita dagli alieni è l asse chiodata,dovresti saperlo se vedi i simpson Complimenti per il post,molto dettagliato ed interessante.Il fatto che sia nat oprobabilmente dal morso per cavalli non è una cosa così impossibile da immaginare.Non penso che alle sue origini il nunchaku sia stato maneggevole ed efficace come lo oggi.Le armi erano abbastanza "rimediate"e si tentava di usare al meglio ciò di cui si disponeva.Poi col tempo si è arrivati a quello che noi tutti conosciamo
« Risposta #7 inserita:: Settembre 23, 2006, 23:11:30 »
Hai ragione, ma il trebbio orientale esisteva già. Se guardi ad esempio La tigre e il dragone, è l'arma che ha in dotazione il capo della guardia di palazzo. Ho letto in alcuni libri che il nunchaku era semplicemente questo oggetto, ma con un pezzo segato via per renderlo maneggevole e occultabile. Ad ogni modo esistono tutt'oggi scuole e maestri di Okinawa che prediligono ancora il nunckakun basato sul morso e il tekko (di tipo proveniente dalle staffe della sella da battaglia) di cuoio bollito (durissimo e cotto assieme ad alcune polveri minerali) o di legno, anzichè di metallo, perchè considerato più leggero benché "meno duro". Ma vabbè, la durezza del materiale in queste cose è decisamente relativa, tanto un praticante antico ti sa distruggere pure con una liquirizia avvolta attorno alla mano
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« Risposta #11 inserita:: Settembre 24, 2006, 14:45:42 »
Ci sono due foto, una è la staffa da cavallo, quella dove metti i piedi quando cavalchi, che se la prendi in mano dal lato dritto diventa un tirapugni parecchio valido.
La seconda è un "tekko", un vero e proprio tirapugni metallico, pare che non ci siano kata antichi per questo attrezzo, quindi lo stesso Guarelli afferma nel suo " le armi del kobudo - il bo" (pag.28) che si possono fare dei kata di karate con il tekko in mano. Da notare che le borchie non sono disposte a caso, ma sono su punti chiave sia per attacchi che per difese, notate infatti quanto sporgano, possono deviare anche una lama, sapendoli usare.
Per assonanza e silitudine inoltre, vi parlo del "tecchu", che è una sorta di tirapugni. Il tecchu geometricamente parlando è formato da due coni uniti per la base, che misura circa 2cm per una lunghezza totale di circa 15cm. dal centro di questo attrezzo, che già di per se è un "kubotan", parte un'altro cono lungo circa 5cm con una base ovale di circa 5mm. Si impugna facendo si che il cono piccolo spunti tra il medio e l'anulare, in questo modo i due lati lunghi escono da sopra e da sotto come un kubotan. Si usa perquotando il delinquente con un comune pugno diretto, molto più possente per via del "conetto" che spunta dalle dita, con il pugno "a martello" oppure con un pugno dato in movimento contrario a quello a martello. Quest'ultimo uso è invero una parata media, infatti è stupido pensare che un'arma serva ad offendere, lo scopo primario di un'oggetto nella lotta è di impedire all'altro di nuocermi, non certo di nuocere io a lui altrimenti...
« Ultima modifica: Settembre 24, 2006, 14:48:01 da steno »
« Risposta #12 inserita:: Settembre 24, 2006, 15:32:43 »
Per la mia solita fissa sui collegamenti, ecco un'altra puntata di "Azz, c'ho un déjà vu!"
"Bagh Nakh , Nahar-Nuk, Wagnuck Arma dell’India il cui nome significa “artiglio di tigre”. È formata da una barra o piastra di metallo su cui sono inserito 2-5 artigli, talvolta a forma di lama affilata. Alle estremità della barra due fori od anelli in cui inserire le dita; si impugna in modo che gli artigli fuoriescano fra le dita." (fonte: earmi.it)
Tra l'altro è citata anche in alcuni libri antichi indù e fa parte dell'arsenale dei Sik, assieme al coltello ricurvo, al filo di seta per strangolare e via dicendo. Fino a pochi anni fa era usata anche dai comuni delinquenti (il figlio di un politico indiano di cui ora mi sfugge il nome, fu ucciso in un locale di Nuova Dehli proprio con questa arma in anni recenti) ed era proibitissima durante la dominazione britannica.
Bagh Nakh
Per quanto riguarda il tecchu credo sia una forma linguistica del tetsu (tetsu=acciaio). Credo eh, perchè finchè non imparo il giapponese non sono sicuro di nulla. I nomi sono un gran casino perchè cambiano anche con le epoche.
tetsu
C'è anche il teccu, di cui non so molto perchè i libri che vidi a riguardo erano in giapponese, ma dalle figure credo di aver capito che derivi dallo strumento che si usava per affilare la falce. Sto cercando però di capire se il teccu è una versione leggermente diversa del tetsu o se è semplicemente un Chizikunbo con l'anello in acciaio anzichè in corda. Lo chiederò al mio maestro, lui dovrebbe averlo. O magari alla prossima cena con Tamano va'. Io ci sclero come un pazzo quando non riesco a capire ste cose.
"Il Teccu (tira pugni cilindrico), a differenza del tekko, è un'arma penetrante e serve a colpire i vari punti vitali del corpo." (fonte pugnozen.it)
Teccu
Chizikunbo
« Ultima modifica: Settembre 24, 2006, 15:41:46 da DottorMale »
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Per quanto riguarda il tecchu credo sia una forma linguistica del tetsu (tetsu=acciaio). Credo eh, perchè finchè non imparo il giapponese non sono sicuro di nulla. I nomi sono un gran casino perchè cambiano anche con le epoche.
istintivamente direi di no, credo sia più probabile che "te" stia per mano e si spiegherebbe la ricorrenza nei nomi di attrezzi del genere. se trovi i kanji postali che vediamo.... ciao
« Risposta #14 inserita:: Settembre 24, 2006, 16:31:26 »
mia moglie mi sta aiutando con i kanji di tekko, tecchu e altro.... allora, una ricerca veloce sul web (in giapponese) ha lasciato perplessi entrambi (ma io che sono italiano sarei rimasto perplesso comunque!) per tecchu è chiaro che significhi "palo di ferro/acciaio" ed è riconducibile al discorso di un cilindro tipo kubotan, credo. per tekko abbiamo trovato due versioni, una dove i kanji sono quelli di ferro e armatura, e lei dice che per un giapponese il significato è subito quello di un'arma o un attrezzo (sempre nel contesto del discorso, insomma) e quindi il tirapugni ci sta tutto, mentre l'altra versione, con il kanji di mano e quello di armatura (che non varia) rimanda alla copertura del dorso della mano e quindi ad un paramani ma non ad un attrezzo offensivo.... cerchiamo ancora.... come direbbe sung....intrigante! cià