La conclusione sarebbe: amo e la break dance e vorrei farla ad alti livelli. Per eccellere "devo" seguire un allenamento aerobico specifico, oppure faccio solo ció che amo senza fine? Mi pare di capire che la risposta giusta sia la prima.
esatto ti sei già risposto da solo, ma aldilà di quello lasciami dire che se hai il fiatone pazzesco dopo le forme devi lavorare sull' aerobica a prescindere, poi ti vengono molto meglio anche quelle di sicuro.
secondo me il problema di tanti marzialisti è che tralasciano la preparazione fisica facendo solo gli esercizi che fanno ai corsi e pensando che bastino quelli, ma di solito nelle arti marziali con le forme si deve dedicare tanto tempo ad impararle e non ad "allenarsi". la gente forte che conosco che fa karate o kung fu fa regolarmente anche pesi, corsa e altre cose oltre alle arti marziali.
« Risposta #16 inserita:: Agosto 23, 2012, 15:37:45 »
Non credo, ma potrei sbagliarmi, che gli stili tradizionali asiatici comprendessero una conoscenza delle meccaniche del corpo, da qui la mancanza di pratiche aerobiche moderne. FUORI TOPIC Per quanto riguarde le forme io, e nella mia scuola in generale, non immaginiamo nessun combattimento durante la pratica. Pratichiamo le fome identificando la posizione iniziale e quella finale di un movimento, concentrandoci ad eseguire forza durante la transizione da A a B. Il mio fine non é tanto allenare la tecnica pulita, quanto la forza che ci sta dietro... Non so se mi sono fatto capire. In altre parole evitiamo il piú possible di praticare forme "saltando" da una posizione all'altra, piuttosto cerchiamo di emettere forza in tutti gli arti del corpo, da cui dipende il grande affaticamento. RIENTRO NEL TOPIC Personalmente pratico con manubri da 10kg alcune serie di sollevamenti di braccia con l'obiettivo di aumentare il numero di ripetizioni, vado a lavoro (7km da casa) tutti i giorni in bicicletta, pratico per tre quarti d'ora le mie forme quattro-cinque dí alla settimana, due volte alla settimana una forma con gli anelli di ferro (5kg x braccio), piú addomanali e flessioni qua e lá. Forse devo ricavare del tempo per correre facendo meno forme e basta.
a franchinna: io le forme le ho fatte da bambino quindi non fa testo cosa pensassi che fossero, erano solo un gioco. se però chiedo a chiunque di spiegarmele, fino ad oggi la risposta più gettonata è stata: sono combattimenti immaginari. oppure dicono che racchiudono le tecniche del loro stile, e mi sta bene, solo che gente che fa forme artistiche in modo stupendo poi non riesce ad applicarne una che una di quelle cose (lasciamo stare se calcia in alto o tira pugni, quelle cose le sa fare anche chi non fa arti marziali se è abbastanza sportivo). altri mi hanno detto che le forme sono un allenamento completo degli antichi, poi fanno 5 minuti di corsa all' aperto e hanno il fiatone da morire in terra, oppure fanno pesi ridicoli agli attrezzi. in verità io non lo so che cosa siano le forme, nè a cosa servono. boh, per me è folclore e roba buona per le dimostrazioni, sono belle da vedere non lo nego. invece per te cosa sono?
in parte purtroppo ci può essere anche molto di vero nelle tue parole in parte credere che, in tempi non sospetti, ed in svariate zone del mondo, persone costrette alla sopravvivenza, ne facessero un gioco mi suona molto ma molto strano
« Risposta #18 inserita:: Agosto 23, 2012, 16:13:16 »
Sulle forme, Caramello, ci sono state molte discussioni su questo forum... puoi spulciarle se vuoi trarre indicazioni interessanti.
Quello che hai sentito dire in giro è in parte opinione diffusa, ma devo dire che nelle scuole "serie" questa versione poteva essere in voga 30 e più anni fa quando arrivavano i primi maestri orientali e c'era ancora confusione e incomprensione.
Indubbiamente sono un contenitore di tecniche ed un metodo per tramandare i fondamenti identitari dello stile e dei vari maestri.
Poi essendo strumento versatile sono utilizzate per molti altri scopi, certamente ognuno dei quali si può raggiungere con esercizi più mirati, ma perdendo di vista l'insieme della specifica disciplina. L'esempio di come si allena Funkave rende l'idea. Ad esempio si può allenare molto le transizioni, l'esplosività da fermo dei singoli movimenti, l'arresto repentino, alcune combinazioni... il tutto anche in un'ottica culturale del paese (paesi, per varie discipline) di origine.
Insomma non vanno mitizzati o sopravvalutati, ma nemmeno trattati come balletti per divertirsi...
« Risposta #19 inserita:: Agosto 23, 2012, 19:34:17 »
ok non volevo essere offensivo paragonando le forme ai balletti, solo far presente che il tipo di pratica per come l' ho fatta io e come la vedo fare è paragonabile ai balletti che studiano ad hip hop, nel senso che bisogna imparare vari passaggi che poi compongono il ballo completo, ed ognuno di questi passaggi può essere più o meno difficile o allenante in termini di coordinazione, fatica, velocità, tecnica etc. fatica si fatica, ma di certo non è un lavoro aerobico come chiedeva il ragazzo.
a fanchinna: sai cosa io dubito molto fortemente che quello che praticavano 100 anni fa in cina sia la stessa roba che si pratica oggi tre ore a settimana in palestra con maestri occidentali che dai curriculum sembrano averle fondate loro stessi le arti marziali. boh, penso che sia un pò tipo paragonare il jogging che fa uno la domenica per sgranchirsi con i kenyani che devono fare chilometri per andare a prendere da bere, ci sono tutte altre cose sotto, questo è il mio pensiero ciao.
a fanchinna: sai cosa io dubito molto fortemente che quello che praticavano 100 anni fa in cina sia la stessa roba che si pratica oggi tre ore a settimana in palestra con maestri occidentali che dai curriculum sembrano averle fondate loro stessi le arti marziali. boh, penso che sia un pò tipo paragonare il jogging che fa uno la domenica per sgranchirsi con i kenyani che devono fare chilometri per andare a prendere da bere, ci sono tutte altre cose sotto, questo è il mio pensiero ciao.
ma che a noi siano giunte cose distorte sono d'accordo che molti rappresentino male una certa scuola pure che molti si adagino sugli allori di un pezzo di carta 1000 volte tanto ma da li a dire che ciò che vi era prima fa schifo e non serve a niente ne passa
« Risposta #21 inserita:: Agosto 24, 2012, 08:44:17 »
io la vedo così, magari sono ignorante e allora ascolto volentieri altre ipotesi: i gladiatori romani per quanto ne so si allenavano regolarmente (non ricordo come si chiamino i luoghi). Non facevano forme. i soldati egizi, gli spartani, celti e chi più ne ha più ne metta si allenavano regolarmente. Non facevano forme. tutta gente che viveva migliaia di anni fa, quindi abbastanza "ignorante" rispetto ad oggi. francamente credo che anche in asia i soldati si allenassero per combattere, e non credo proprio che facessero le forme. l' unico asiatico che ha quasi conquistato il mondo è stato temujin, e andava a cavallo e usava l' arco, niente forme.
ovvio sto parlando di veri eserciti che andavano a combattere, non di gente che faceva per cultura o arte. secondo me è proprio qui il punto.
io la vedo così, magari sono ignorante e allora ascolto volentieri altre ipotesi: i gladiatori romani per quanto ne so si allenavano regolarmente (non ricordo come si chiamino i luoghi). Non facevano forme. i soldati egizi, gli spartani, celti e chi più ne ha più ne metta si allenavano regolarmente. Non facevano forme. tutta gente che viveva migliaia di anni fa, quindi abbastanza "ignorante" rispetto ad oggi. francamente credo che anche in asia i soldati si allenassero per combattere, e non credo proprio che facessero le forme. l' unico asiatico che ha quasi conquistato il mondo è stato temujin, e andava a cavallo e usava l' arco, niente forme.
ovvio sto parlando di veri eserciti che andavano a combattere, non di gente che faceva per cultura o arte. secondo me è proprio qui il punto.
non sono uno storico quindi potrei risponderti male ma mi viene da risponderti anche con il contrario di ciò che hai detto le forme non sono tipiche solo di una certa scuola x del paesino y ma di moltissime scuole orientali, di paesi e culture molto diverse tra loro e quindi catalogare tutti come cretini mi diventa molto difficile
rimane aperta la grande discussione di cosa fossero, a cosa servissero, e se in qualche modo possano servire oggi io ti posso dare le risposte che mi sono dato io, ma sono solo un umile operaio nella vigna delle AM
non sono uno storico quindi potrei risponderti male ma mi viene da risponderti anche con il contrario di ciò che hai detto le forme non sono tipiche solo di una certa scuola x del paesino y ma di moltissime scuole orientali, di paesi e culture molto diverse tra loro e quindi catalogare tutti come cretini mi diventa molto difficile
rimane aperta la grande discussione di cosa fossero, a cosa servissero, e se in qualche modo possano servire oggi io ti posso dare le risposte che mi sono dato io, ma sono solo un umile operaio nella vigna delle AM
Beh le forme servivano come una sorta di tavola del materiale,come la tavolozza di un pittore,dove attingere quello che serviva.Inoltre c'erano forme di vario tipo.Esempio,volevo lavorare sull'energia prendevo una forma energetica non certamente un rinto- gata.
Beh le forme servivano come una sorta di tavola del materiale,come la tavolozza di un pittore,dove attingere quello che serviva.Inoltre c'erano forme di vario tipo.Esempio,volevo lavorare sull'energia prendevo una forma energetica non certamente un rinto- gata.
la necessità di fissare una scuola è vitale anche oggi l'assurdo è, caso mai, che proprio chi oggi ha la possibilità di filmare e quant'altro non lo faccia ed in questo modo una scuola va a p----ne
che alcune forme non avessero scopo tecnico ma di altro tipo è altrettanto vero spesso, a mio avviso, esercizi isometrici, ottimi per l'artista marziale
ma anche la storia della tecnica nascosta è probabilissima io i miei segreti non li vengo a sbandierare ai 4 venti figuriamoci in epoche nelle quali era sopravvivenza e questo spiega come mai discutiamo da anni su un determinato passaggio di un determinato kata senza venirne a capo... qualcosa è certamente andato perso, non c'è niente da fare....
però immagino ci sia anche dell'altro incluso il "combattimento immaginario" (che brutta definizione però)
« Risposta #27 inserita:: Agosto 24, 2012, 10:13:26 »
Io credo che alle forme vada dato il giusto peso e soprattutto vadano contestualizzate nell'ottica dell'approccio alla pratica che si preferisce.
Nel caso specifico, per non riaccendere l'ennesima discussione sul "senso" dei kata, basti dire che relativamente alla richiesta dell'utente, se vuole fare "fiato" comunemente inteso come resistenza ad uno sforzo prolungato, deve andare a correre sicuramente.
Poi magari può allenare anche le forme a ritmo serrato per sviluppare la resistenza (anche muscolare, oltre che di fiato) a quel tipo di movimenti.
Fermo restando che non credo sia quello lo scopo delle forme, ovvero "allenare" nel senso che intendiamo comunemente.
ma anche la storia della tecnica nascosta è probabilissima io i miei segreti non li vengo a sbandierare ai 4 venti figuriamoci in epoche nelle quali era sopravvivenza e questo spiega come mai discutiamo da anni su un determinato passaggio di un determinato kata senza venirne a capo... qualcosa è certamente andato perso, non c'è niente da fare....
questa cosa non la capisco, nel senso che alla fine quali sarebbero queste tecniche segrete? o resteranno per sempre segrete e nessuno le sa? lo dico perchè alla fine tutti quando vengono alle mani si azzuffano o usano i soliti ganci, calci etc e non riesco proprio a interpretare quali colpi segreti dovrebbero nascondersi nelle forme. ho assistito anche a stage di arti marziali in cui spiegavano proprio i passaggi di una forma, ma più che strani pugni e parate o colpi davvero improbabili non c'era (mi è rimasta impressa una combinazione assurda di colpi che premevano tipo 7 punti di pressione in successione, parlando di meridiani, energia e colpi potenzialmente mortali; tutto questo in risposta ad un pugno tipo gyakutsuki con l' altro che rimaneva fermo a farsi fare tutte quelle cose).
la necessità di fissare una scuola è vitale anche oggi l'assurdo è, caso mai, che proprio chi oggi ha la possibilità di filmare e quant'altro non lo faccia ed in questo modo una scuola va a p----ne
che alcune forme non avessero scopo tecnico ma di altro tipo è altrettanto vero spesso, a mio avviso, esercizi isometrici, ottimi per l'artista marziale
ma anche la storia della tecnica nascosta è probabilissima io i miei segreti non li vengo a sbandierare ai 4 venti figuriamoci in epoche nelle quali era sopravvivenza e questo spiega come mai discutiamo da anni su un determinato passaggio di un determinato kata senza venirne a capo... qualcosa è certamente andato perso, non c'è niente da fare....
però immagino ci sia anche dell'altro incluso il "combattimento immaginario" (che brutta definizione però)
Parliamo di epoche diverse mio caro.L'insegnamento in quell'epoca era rivolto a pochissime persone di famiglia.Per quanto riguarda la nostra epoca posso dire che non ci sono segreti.Per diventare un ottimo adepto servono tre principi: il dono della natura al momento della nascita,un ottimo metodo, perseveranza.altrimenti meglio andare in piscina.