« Risposta #2 inserita:: Novembre 16, 2012, 11:28:36 »
Un discorso moderno, ma il titolo provocatorio può portare fuori strada. Bisogna stare attenti a dosare e riconoscere le "contaminazioni".
Il coinvolgimento emozionale, pur importante, sintetizzato con "E’ la domanda e non la riposta ad originare la conoscenza", non può prescindere dal "duro lavoro", dal mangiare amaro, dal Kung Fu, perchè se da una parte esiste la deriva sterile, se non fascista, dall'altra si corre il pericolo new age/accondiscendente di mancare completamente l'obiettivo. Mi sembrano due pericolose tendenze storicamente accertate.
Dove cita - "In una società fondata sempre più sull’accudimento, sono in pochi a riconoscere l’ostacolo come una risorsa: ogni domanda, che “ostacola” il nomale flusso delle convinzioni, è una opposizione che, suscitando emozioni, “sparigliando” il gioco, nutre l’apprendimento profondo, consapevole." - non tiene conto del conflitto emozionale che, almeno in alcuni percorsi, dove la durezza della disciplina diventa veramente difficile da affrontare, diventa deleterio, aggrava le resistenze e non le appiana, apre porte fallimentari, offre vie di fuga. Dove altrimenti, un insegnamento sano, corretto, consente il fiorire psicofisico della persona e non l'irrigidimento o il malessere psicologico paventati.