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Ultimo utente: Aktarusq79
Ciao, visto che questa sezione si chiama tecnica, ho pensato di farvi una domanda puramente tecnica. A me è stato insegnato che quando si applica maki otoshi devo terminare su entrambe le ginocchia tenendo le dita dei piedi 'vive' (cioè come in suwariwaza). Però ho visto questa tecnica con nage/tori che finisce con un ginocchio per terra ed un ginocchio alto o ancora un ginocchio per terra e l'altra gamba stesa all'infuori. Ci sono differenze tecnicamente? Andando giù solo con un ginocchio non si ostruisce la via di caduta di nage?
« Ultima modifica: Febbraio 06, 2014, 20:20:16 da charyuop »
La prima realizzata da Yamada shihan, la seconda dal suo delfino Waite Donovan shihan, con la gamba stesa lateralmente. Personalmente, considero la seconda interpretazione piuttosto pericolosa per i legamenti collaterali del ginocchio, indipendentemente dal contesto in cui viene eseguita.
« Risposta #3 inserita:: Febbraio 07, 2014, 13:54:01 »
Metto i miei due cent, prendeteli con circospezione vista la mia provenienza. In primo luogo, moooolto meglio gli ultimi due video linkati. Detto questo, non vedo perchè nel secondo caso i collaterali dovrebbero essere in pericolo. La gamba in quella posizione non mi piace per altri motivi, aka la non funzionalità all' esecuzione della tecnica. Premesso che per il secondo video ho qualche dubbio sulla direzione (un po' troppo "avanti a destra" rispetto a come si pone tori per proiettare ) la gamba all' infuori perde di utilità non essendo utile per stabilizzare, mandando il tronco fuori "asse" e non fornendo granchè spinta (e pure con l' effetto di "allungare" la posizione..un'artocolazione coxofemorale aperta non fornisce spinta mentre se è "chiusa" da quella posizione è un attimo dare impulso al tronco ). Molto meglio, secondo me, il primo video dove tori si trova ad assumere una posizione molto più solida. Io comunque non ne so nulla ma pure l' utilizzo del braccio destro mi perplime un attimo nel secondo video.
« Risposta #4 inserita:: Febbraio 07, 2014, 15:31:43 »
Wow bei video. Dico subito che Waite sensei è uno dei più elastici che abbia visto nel mondo dell'aikiko, quindi magari non teme infortuni hehe. Scherzi a parte, può essere che il mio sensei mi faccia andare su entrambe le ginocchia per facilitare il mio compito come novizio. Lui voleva che io fossi sicuro di andare giù con il corpo. In effetti se guardate il video di Waite sensei anche lui abbassa il corpo quasi col petto a terra. Mentre nel primo video Yamada shihan a malapena china la colonna vertebrale. Credo allora la mia domanda dovrebbe essere (più che la posizione delle gambe) qual è la posizione corretta del busto? Dritta o china a terra? Devo ammettere che quando la facevo all'inizio non andavi giù per la paura che nage mi cadesse addosso. Stando eretto bloccavo il movimento spirale che porta giù nage, mentre abbandoni il movimento a spirale veniva più accentuato. Ora non voglio parlare di shihan, perché con il loro sapere riescono a portare ogni movimento a livello interiore, ma per noi poveri pischelli?
« Ultima modifica: Febbraio 07, 2014, 15:37:21 da charyuop »
« Risposta #5 inserita:: Febbraio 07, 2014, 15:42:02 »
1° andare giù su un ginocchio solo è più controllato, andare giù con entrambe è più da sacco di patate,oppure, vista positivamente, è più sutemi..... 2° mi sarà più facile e rapido rialzarmi 3° l'anca si posiziona in maniera diversa, consentendo una maggior rotazione del busto che migliora e facilita la proiezione
« Risposta #6 inserita:: Febbraio 07, 2014, 15:56:02 »
Su tutte e due le ginocchia (che poi direi di distribuire il peso sulle tibie altrimenti col cavolo che le ginocchai durano ) lo vedo più indicato per un seoi visto che uke finisce per essere "intorno a noi" mentre qui malgrado ci sia il principio di otoshi in atto siamo decisamente lontano dalla linea di uke, si finirebbe con le braccia troppo allungate. La schiena non è dritta o china, ma semplicemente segue la proiezione (che è otoshi ). Se quando si sta squilibrando la schiena si piega si perde il contatto, si "va giù" quando serve. Suonerà male ma c'è poco di "interiore", è tutta meccanica :p
Su tutte e due le ginocchia (che poi direi di distribuire il peso sulle tibie altrimenti col cavolo che le ginocchai durano ) lo vedo più indicato per un seoi visto che uke finisce per essere "intorno a noi" mentre qui malgrado ci sia il principio di otoshi in atto siamo decisamente lontano dalla linea di uke, si finirebbe con le braccia troppo allungate. La schiena non è dritta o china, ma semplicemente segue la proiezione (che è otoshi ). Se quando si sta squilibrando la schiena si piega si perde il contatto, si "va giù" quando serve. Suonerà male ma c'è poco di "interiore", è tutta meccanica :p
Ho visto un filmato di un seoi nage e sembra proprio ciò di cui parlavo. Mi sa che ho usato il nome sbagliato della tecnica...anche se da principiante non sembrano molto differenti. Credo che invece di maki otoshi avrei dovuto guardare seoi nage...chiedo scusa per l'errore.
« Risposta #8 inserita:: Febbraio 07, 2014, 20:17:03 »
Pure qui tocca differenziare tra le varie forme di seoi e seoi otoshi. Si parla comunque di caricamento, cosa che nei video delle tecniche mostrate fin'ora è assente.
Ho visto un filmato di un seoi nage e sembra proprio ciò di cui parlavo. Mi sa che ho usato il nome sbagliato della tecnica...anche se da principiante non sembrano molto differenti. Credo che invece di maki otoshi avrei dovuto guardare seoi nage...chiedo scusa per l'errore.
« Risposta #12 inserita:: Febbraio 07, 2014, 22:19:18 »
1° non hai tutti i torti 2° c'è una strana evoluzione: per me seoi otoshi non ha mai fatto parte del programma di aikido e te lo dice una delle persone con più ampie vedute