ciao a tutti, spero di non disturbare o infastidire nessuno. Volevo fare qualche domandina varia, per poter aiutare mio figlio.
Premessa, mio figlio (7 anni) è di corporatura molto minuta, e piuttosto basso di statura rispetto i coetanei, spesso deriso e messo in un angolo da alcuni per via della statura. E' stato anche "brutalmente" picchiato da un coetaneo, ma non avendo lui un'indole violenta ha subìto. Ha quindi deciso di iscriversi a qualche corso di "arte marziale", e dei conoscenti l'hanno indirizzato verso il Judo. Dopo vari litigi con mia moglie (che è contraria), ha provato per un paio di lezioni e gli è subito piaciuto. A me sembra una bella cosa, un modo di abituarsi a reagire ad una "violenza" ma fatta in modo controllato, ma anche a rafforzarsi un po'. Il corso si svolge insieme a bambini di altre età, altre cinture (ci sono anche gialle, arancio e verdi), ma spesso un po' confusionario; però l'unico "a portata di mano" non troppo distante da casa.
Il fatto è questo. Dopo 4 o 5 lezioni ha già imparato qualche "presa" e qualche "mossa d'attacco" (scusate se non uso termini esatti, questa disciplina è a me estranea), ma vedo che non le esegue nel modo corretto, non sempre hanno l'esito voluto (per esempio, nelle "falciate" il compagno non cade per lo sgambetto, ma sembra si butti da solo; nella kesa gatame il compagno riesce sempre a liberarsi mentre lui non riesca mai a scappare, ecc.)
Cercando i nomi sul web, mi pare abbiano provato a fare queste cose: - Kesa gatame (immobilizzazione "sul fianco) - (immobilizzazione da dietro la testa, con compagno sdraiato supino) - Osoto Gari (falciata esterna) - Uchi Gari (falciata interna) - Uki Goshi
Quello che vi chiedo (non sostituendovi al maestro, per carità) è qualche consiglio per aiutarlo ad eseguire queste cose nel modo corretto, in modo che anche un'acciughina come lui riesca ad avere qualche risultato positivo in modo da non perdere l'entusiasmo iniziale (devo dire che il maestro contribuisce , spiegando sempre che non c'è un vincitore, ma c'è solo chi esegue le prese in modo corretto oppure no). Spesso mio figlio non si ricorda quale piede deve stare in avanti (nelle falciate), con quale deve "sgambettare l'avversario", come tentare di liberarsi dalla kesa gatame, e così via.
Scusate il post lunghissimo, spero qualcuno possa dare qualche consiglio grazie di nuovo
« Risposta #1 inserita:: Ottobre 08, 2014, 13:36:48 »
ci vuole tempo me imparare le meccaniche delle tecniche, e poi portarle alla massimi efficenza in ambiente non collaborativo. se gli piace qualche libro o video per cintura gialla verde potrebbe stimolarlo es: http://www.judobeppevismara.it/index.php? option=com_content&view=category&layout=blog&id=80&Itemid=495
« Risposta #2 inserita:: Ottobre 08, 2014, 14:36:23 »
Grazie, guarderò io un po' di cose e cercherò di correggere gli errori più evidenti.... un bambino di 7 anni non ha mai voglia di leggere!
Ma giusto così, a titolo informativo....
Nelle prime cose che si insegnano ad una cintura bianca(falciata interna, esterna), chi è in posizione di attacco con il braccio destro tiene il braccio o il bavero dell'avversario? Quale delle 2 gambe è in posizione più avanzata rispetto l'altra? con quale gamba si sgambetta? (ovvio che si farà con entrambe le posizioni, ma come punto iniziale cosa si usa, la destra o la sinistra?)
grazie ancora
PS: Non mi aspetto che diventi un campione olimpico, mi basta che trovi soddisfazione a fare un'attività che gli piace
« Risposta #3 inserita:: Ottobre 08, 2014, 15:37:48 »
Posso chiederti, a titolo informativo, di dove siete e dove hai portato il tuo piccolo ? Andando nel dettaglio:
Citazione
Grazie, guarderò io un po' di cose e cercherò di correggere gli errori più evidenti....
Se posso permettermi, leggi e studia per capire cosa pratica il tuo bimbo ed in caso per "condividere". Dal punto di vista tecnico io non credo che come genitore tu sia in possesso delle nozioni per leggere le sue meccaniche nell' insieme e non sai quali sono gli scopi didattici e le progressioni adottate dall' insegnante ( questo in generale, l' insegnante potrebbe essere un cane o il migliore al mondo, ho troppe poche informazioni per valutare il lavoro svolto ). Il rischio è di avere effetti poco positivi oltre che confondere il bambino sulla figura dell' istruttore. Capisco che come padre hai sicuramente le migliori intenzioni ma come istruttore i genitori sono al 99% una fonte di problema (ragione per la quale nella maggioranza dei club non viene consentito ai genitori di stare a bordo materassina durante la pratica ).
Citazione
Nelle prime cose che si insegnano ad una cintura bianca(falciata interna, esterna), chi è in posizione di attacco con il braccio destro tiene il braccio o il bavero dell'avversario? Quale delle 2 gambe è in posizione più avanzata rispetto l'altra? con quale gamba si sgambetta? (ovvio che si farà con entrambe le posizioni, ma come punto iniziale cosa si usa, la destra o la sinistra?)
Questo è quello che intendevo. Di mezzo a queste domande che hai posto c'è la naturale inclinazione di tuo figlio (destro o mancino ), l' impostazione decisa da chi insegna (i destri stanno gamba destra avanti ma c'è chi imposta al contrario con motivazioni sensate ). Le prese di solito sono eseguite come "fondamentale" ma se c'è una naturale inclinazione a variarle e la posizione è funzionale alla pratica ed alla strttura del bambino allora si può anche lavorare differentemente.
Piuttosto ho il pensiero che dopo "4 o 5 lezioni" gli sia già stato proposto troppo materiale "tecnico" ma quella suppongo sia una differente didattica utilizzata dall' insegnante.
« Risposta #6 inserita:: Ottobre 12, 2014, 16:02:21 »
Scusi Signor Jazzrock, posto che l'episodio da lei citato sia vero, al suo posto più che dell'esatta esecuzione dell'o soto gari mi preoccuperei del fatto che suo figlio fosse solo quando è stato picchiato. Dov'è successo? A scuola? inchiodi gli insegnanti alle loro responsabilità! Per strada o al parco giochi? qualcuno doveva vigilarlo, a sette anni avete l'obbligo giuridico di sorvegliarlo! Perdoni la franchezza, ma se un bambino avverte l'esigenza di difendersi da solo, vuol dire che qualcosa non sta funzionando: perchè non ha chiesto aiuto alla maestra / bidello / genitori / tata / catechista / sacerdote / parenti ed ha deciso di difendersi da solo? Se l'episodio è vero, lavori su questo.
Scusi Signor Jazzrock, posto che l'episodio da lei citato sia vero, al suo posto più che dell'esatta esecuzione dell'o soto gari mi preoccuperei del fatto che suo figlio fosse solo quando è stato picchiato. Dov'è successo? A scuola? inchiodi gli insegnanti alle loro responsabilità! Per strada o al parco giochi? qualcuno doveva vigilarlo, a sette anni avete l'obbligo giuridico di sorvegliarlo! Perdoni la franchezza, ma se un bambino avverte l'esigenza di difendersi da solo, vuol dire che qualcosa non sta funzionando: perchè non ha chiesto aiuto alla maestra / bidello / genitori / tata / catechista / sacerdote / parenti ed ha deciso di difendersi da solo? Se l'episodio è vero, lavori su questo.
Scusi Signor Jazzrock, posto che l'episodio da lei citato sia vero, al suo posto più che dell'esatta esecuzione dell'o soto gari mi preoccuperei del fatto che suo figlio fosse solo quando è stato picchiato. Dov'è successo? A scuola? inchiodi gli insegnanti alle loro responsabilità! Per strada o al parco giochi? qualcuno doveva vigilarlo, a sette anni avete l'obbligo giuridico di sorvegliarlo! Perdoni la franchezza, ma se un bambino avverte l'esigenza di difendersi da solo, vuol dire che qualcosa non sta funzionando: perchè non ha chiesto aiuto alla maestra / bidello / genitori / tata / catechista / sacerdote / parenti ed ha deciso di difendersi da solo? Se l'episodio è vero, lavori su questo.
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« Risposta #9 inserita:: Ottobre 13, 2014, 09:06:44 »
Rieccomi, non ero sparito! Beh, ovviamente abbiamo reagito noi nei confronti dei responsabili che non hanno fatto attenzione a quanto succedeva, non abbiamo voluto denunciare la cosa ma abbiamo preso e fatto prendere dei provvedimenti.
Quello che vorrei, grazie al Judo, non è che mio figlio reagisca sbattendo a terra chiunque faccia il prepotente, ma solo che abbia il coraggio di guardare in faccia (magari anche dal basso verso l'alto) il prepotente di turno, che non è detto che sia un forzuto: spesso a quell'età fanno i bulletti con chi non reagisce, non appena uno si dimostra un po' più coraggioso alzano i tacchi e fanno i paraculi, dicendo "stavo scherzando". Sono uno dei pochi che, quando mi accorgo che è mio figlio ad essere "prepotente", lo riprendo facendogli capire che è sbagliato.
Tornando al Judo, mi sono limitato a fargli vedere qualche video di esecuzione di alcune tecniche fatte, (per esempio la Kesa Gatame, dicendogli di fare attenzione a come tiene le gambe e la testa). O a come cercare di liberarsi da quella. LO vedo molto motivato e con molta voglia di imparare, anche se spesso deve esercitarsi con cinture gialle che hanno un anno di esperienza in più.
ciao a tutti, spero di non disturbare o infastidire nessuno. Volevo fare qualche domandina varia, per poter aiutare mio figlio.
Premessa, mio figlio (7 anni) è di corporatura molto minuta, e piuttosto basso di statura rispetto i coetanei, spesso deriso e messo in un angolo da alcuni per via della statura. E' stato anche "brutalmente" picchiato da un coetaneo, ma non avendo lui un'indole violenta ha subìto. Ha quindi deciso di iscriversi a qualche corso di "arte marziale", e dei conoscenti l'hanno indirizzato verso il Judo. Dopo vari litigi con mia moglie (che è contraria), ha provato per un paio di lezioni e gli è subito piaciuto. A me sembra una bella cosa, un modo di abituarsi a reagire ad una "violenza" ma fatta in modo controllato, ma anche a rafforzarsi un po'. Il corso si svolge insieme a bambini di altre età, altre cinture (ci sono anche gialle, arancio e verdi), ma spesso un po' confusionario; però l'unico "a portata di mano" non troppo distante da casa.
Il fatto è questo. Dopo 4 o 5 lezioni ha già imparato qualche "presa" e qualche "mossa d'attacco" (scusate se non uso termini esatti, questa disciplina è a me estranea), ma vedo che non le esegue nel modo corretto, non sempre hanno l'esito voluto (per esempio, nelle "falciate" il compagno non cade per lo sgambetto, ma sembra si butti da solo; nella kesa gatame il compagno riesce sempre a liberarsi mentre lui non riesca mai a scappare, ecc.)
Cercando i nomi sul web, mi pare abbiano provato a fare queste cose: - Kesa gatame (immobilizzazione "sul fianco) - (immobilizzazione da dietro la testa, con compagno sdraiato supino) - Osoto Gari (falciata esterna) - Uchi Gari (falciata interna) - Uki Goshi
Quello che vi chiedo (non sostituendovi al maestro, per carità) è qualche consiglio per aiutarlo ad eseguire queste cose nel modo corretto, in modo che anche un'acciughina come lui riesca ad avere qualche risultato positivo in modo da non perdere l'entusiasmo iniziale (devo dire che il maestro contribuisce , spiegando sempre che non c'è un vincitore, ma c'è solo chi esegue le prese in modo corretto oppure no). Spesso mio figlio non si ricorda quale piede deve stare in avanti (nelle falciate), con quale deve "sgambettare l'avversario", come tentare di liberarsi dalla kesa gatame, e così via.
Scusate il post lunghissimo, spero qualcuno possa dare qualche consiglio grazie di nuovo
Una domanda ... parli di "brutalmente" picchiato riferendoti ad un bambino di 7 anni... viste le virgolette che hai utilizzato ti spiacerebbe specificare meglio? perchè se tuo figlio è stato realmente picchiato in maniera brutale e tu e tua moglie non avete sporto denuncia direi che "Houston abbiamo un problema..."
Per il resto mi pare che tu stesso dica di non avere dimestichezza col judo che definisci disciplina a te estranea... al tuo posto eviterei di improvvisarmi insegnante guardando i video sul tubo... e mi preoccuperei solo di trovare il migliore insegnante per tuo figlio disponibile nella zona e questo a prescindere dalla disciplina... scegli in base alla professionalità e al valore e non in base all'etichetta... fermo restando che parlando di un ragazzino di 7 anni qualunque disciplina ora come ora la potrà vedere solo come un gioco come è normale che sia... sicuramente nel tempo la pratica marziale potrà dargli maggiore sicurezza in se stesso e qualche strumento per non cadere in balia dei bulli ... ma a quella età pensare di risolvere un problema simile solo con un corso in palestra mi sembra a dire poco un pò azzardato credo che i passi da compiere siano altri...
e comunque dopo poche lezioni mi pare ovvio che tuo figlio non riesca a fare bene una proiezione.... se tu fai 5 lezioni di judo stai pur certo che non torni a casa sicuro di proiettare a tuo piacimento... figurati lui che è un bambino...
« Ultima modifica: Ottobre 13, 2014, 13:44:23 da O_S_K »
« Risposta #12 inserita:: Ottobre 13, 2014, 14:58:43 »
Beh, forse ho esagerato col brutalmente, comunque è stato sgambettato ed una volta finito a terra gli ha dato qualche calcio, sfortuna vuole che un calcio lo abbia colpito sul labbro, tagliandolo. Dopo aver segnalato la cosa ai responsabili abbiamo spinto perchè venissero presi provvedimenti, tra cui avvisare i genitori del teppistello (ovviamente), far si che venisse allontanato dal CRE comunale, ecc ecc. Visto che sono capitate altre occasioni nelle quali i due bambini si sono "incorciati", sembra che il teppistello sia diventato un angioletto ....
Grazie per i consigli, credo che sia meglio (per me) lasciare al maestro o a qualcuno dei suoi aiutanti (che sono comunque cinture nere) il compito di correggere