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Autore Discussione: Sparring: nozioni base  (Letto 5030 volte)
Epaminondas
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Re: Sparring: nozioni base
« Risposta #150 inserita:: Aprile 19, 2017, 13:18:31 »

Oh, ottimo.

TUTTE le modalità da te elencate?
Specifico, aspecifico, semispecifico, simmetrico, asimmetrico, libero, condizionato, situazionale?
Come fate coi tempi, sul breve e sul lungo? E la pianificazione?

Un po' OT .
Se vogliamo scambiare idee o parlare di noi meglio in PM, ovviamente " do ut des" .
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Rabid Pheasant
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Re: Sparring: nozioni base
« Risposta #151 inserita:: Aprile 19, 2017, 15:26:53 »

Il forum è un po' come lo sparring, in fondo quella di AndyL era solo una "domanda specifica non collaborativa" - non prendertela Epaminondas, costituiscono il 7% dei suoi interventi durante la stagione agonistica del forum, per il resto sono dialoghi preordinati.

Uno ti fa una domanda specifica... eh no è OT, parliamone in privato ma solo do ut des.

D###an, ma come OT se era l'oggetto del thread?! Ne parliamo in privato? Ma se lo scopo del thread era condividere! Solo "do ut des"? Ma non si parlava di libero scambio di informazioni e di metodi (e di metodiche e metodologie)?!

Ti dico come faccio io (così vediamo veramente la sincerità del tuo do ut des): sparring libero (tipo test match) una volta a settimana, sparring condizionato un altro giorno (a volte uno solo lunga e l'altro cerca di accorciare e viceversa, colpi dritti vs colpi circolari, corpo a corpo con piede nel cerchio). Cerco di combattere almeno una volta ogni quindici giorni o almeno una volta al mese.

Programmazione? Quando abbiamo abbastanza fiato per reggere il lavoro proposto.

Criteri per lo sparring condizionato? A estro del momento, a volte capita anche uno solo jab, l'altro con licenza di uccidere.

Motivi di questa situazione? Disorganizzazione, gruppo poco omogeneo... ma mi viene da supporre che uno dei motivi principali sia che il diploma di tecnico di FPI venga dato a cani e porci, che il ring l'hanno visto solo da fuori (se va bene) e che si sono "formati" studiando quei manuali fuori tempo e fuori dal mondo che vengono proposti (in cui si trovano perle tipo "il lungo lento per i pugili è inutile") - e che quindi "programmano" in questo modo.

Adesso dimmi che è un attacco personale, che ce l'ho con te e mandami dei pvt passivo-aggressivi in cui fingi di scusarti per deridermi.

Per piacere... qui c'è gente che si è incontrata, che si scrive da anni, che si trova periodicamente per fare sparring di qualsiasi tipo, che si contatta anche quotidianamente e parla delle proprie passioni. E come fa tutto ciò? In LIBERTA', senza condizionarsi con dei "do ut des" del tutto fuori luogo.
Evidentemente a qualcuno non piace... ma i forum sono anche questo... d'altra parte anche nello sparring condizionato può capitarti lo stronzo, no?  Grin

Dopodiché prendo atto che, quantomeno forumisticamente, siamo del tutto incompatibili. Penso che oramai a nessuno dei due freghi veramente qualcosa. Ciao!

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AndyL
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Re: Sparring: nozioni base
« Risposta #152 inserita:: Aprile 19, 2017, 17:02:11 »


Uno ti fa una domanda specifica... eh no è OT, parliamone in privato ma solo do ut des.

******, ma come OT se era l'oggetto del thread?! Ne parliamo in privato? Ma se lo scopo del thread era condividere! Solo "do ut des"? Ma non si parlava di libero scambio di informazioni e di metodi (e di metodiche e metodologie)?!


Epa, direi che ha già detto tutto qui il collega.

Visto che


Il forum, il confronto, gli stimoli, l'argomentazione, l'emergere di nuove idee tramite le discussioni.. questo è interessante.


Dove sta il problema?
« Ultima modifica: Aprile 19, 2017, 17:17:10 da AndyL » Registrato
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Re: Sparring: nozioni base
« Risposta #153 inserita:: Aprile 20, 2017, 00:23:03 »

...

Dove sta il problema?

Non c'è nessun problema.
 Infatti negli anni della mia permanenza sul forum credo di aver condiviso in tutti campi, compreso su quello che faccio e come lo faccio. Non abbastanza? Pazienza, cercherò di far meglio.

Ma credo anche di essermi guadagnato il diritto di dare corda a chi vuol giocare  fintanto che lo ritengo opportuno, nel forum come nella vita.

" Honni soit qui mal y pense" ovviamente...
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Re: Sparring: nozioni base
« Risposta #154 inserita:: Aprile 20, 2017, 00:38:12 »

Non c'è nessun problema.
 Infatti negli anni della mia permanenza sul forum credo di aver condiviso in tutti campi, compreso su quello che faccio e come lo faccio. Non abbastanza? Pazienza, cercherò di far meglio.

Ma credo anche di essermi guadagnato il diritto di dare corda a chi vuol giocare  fintanto che lo ritengo opportuno, nel forum come nella vita.

" Honni soit qui mal y pense" ovviamente...


In soldoni, mi stai accusando di...?
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Re: Sparring: nozioni base
« Risposta #155 inserita:: Aprile 20, 2017, 00:59:52 »

Infatti ho aperto con "no polemica personale" proprio perche' non parlavo con te ma prendevo spunto dalla cosa, tu hai solo tirato in ballo il celodurismo cosa che ritengo sia un riflesso caratteristico di certi ambienti e che si e' visto per anni su questi lidi.

Il resto del discorso rimane immutato e condivido l'opionione sopraesposta del partire dal "semplicemente menano"




su Lomachenko :

dal suo sito http://lomachenko.com/carrier


Primo match di pugilato a 6 anni.
Non ricorda nemmeno l'inizio delle lezioni di pugilato, riportato dall'ospedale la prima cosa che ha fatto il padre e' stato mettergli i guantoni




Interessante il sito su Lomachenko. Grazie.
Pugilato fin da piccolissimo quindi. Probabilmente anche affiancato da altre attività motorie.
Ma quante ore si allenava e si allena adesso?
Questo è il problema. Probabilmente ha una quantità di ore di sparring eccezionale accumulata negli anni che, vista negli allenamenti attuali, sembra dispersa. Non si può fare lo stesso in un corso di amatori,dove ci vuole anche una certa varietà e possibilità di provare liberamente quanto imparato.  Smiley
« Ultima modifica: Aprile 20, 2017, 01:01:36 da TakuanZen » Registrato
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Re: Sparring: nozioni base
« Risposta #156 inserita:: Aprile 20, 2017, 01:06:54 »

Iniziare presto d'accordissimo, ma la specializzazione è altra cosa. Un approccio multidisciplinare è, giocoforza, non di specializzazione.
Meglio sfruttare approcci che tengano conto delle fasi sensibili.

http://www.nonsolofitness.it/scienza-e-movimento/capacita-coordinative-acqua/allenamento-e-fasi-sensibili.html

http://www.nonsolofitness.it/immagini/articoli/focus-scienza-e-movimento/fasi_sensibili.jpg

La  specializzazione precoce non è consigliabile

http://www.nonsolofitness.it/scienza-e-movimento/sviluppo-psicomotorio-in-eta-evolutiva/specializzazione-precoce.html

...ma  può trovare giustificazione per cause culturali o ambientali ( sviluppare determinate caratteristiche e qualità nei bambini per via di dove si vive, tradizioni del paese, es.: bambini che devono combattere sul ring in Thailandia o nella gabbia in qualche paese dell’ Est Europa, diventare presto buoni soldati in paesi in guerra, ecc.).

Mi limito ad osservare che in Italia è bene essere sicuri che:

1)   il bambino sia soddisfatto e si diverta con l’approccio che usate
2)    i genitori siano informati e d’accordo su tutto.
3)   Tenere presente che i bambini non sono “adulti in miniatura”, hanno esigenze particolari e sono “delicati” sotto molti punti di vista, anche non visibili o riscontrabili immediatamente. Pensate sempre agli effetti a lungo termine di ciò che fate e al bene dei bambini.

Io ( e tanti altri) consiglio un approccio multidisciplinare e multilaterale

http://www.nonsolofitness.it/scienza-e-movimento/sviluppo-psicomotorio-in-eta-evolutiva/principi-generali.html

Se non si può (mancanza di tempo, disponibilità finanziarie, inclinazioni del bambino, ecc.) affrontare un approccio multidisciplinare assicuratevi che almeno l’allenatore dell’unica disciplina fatta dal bambino-ragazzo conosca i principi di cui sopra, applichi sui giovani un allenamento con elementi di multilateralità, rispetto delle fasi sensibili, adeguatezza all’età e agli scopi primari della pratica.

Uno spunto sull'abbandono dello Sport da parte dei bambini-ragazzi e sulle cause:

http://marche.coni.it/images/marche/Ho_Smesso_perch%C3%A8/Ho_smesso_perch%C3%A8_-_22_Marzo_2014_Ascoli.pdf

Hanno fatto anche un libro su questo tema, non cricordo la casa editrice (su internet non l'ho trovato, forse non è disponibile al pubblico), lo tengo in un'altra casa, appena vado e se lo trovo posso dare più info sul libro, è molto più dettagliato e con molte info interessanti su motivi e soluzioni possibili.

No, quanto detto sopra è assodato, ma in attività "open skill" puoi prevalere grazie a qualità mentali, talento, predisposizione naturale nonostante allenamenti o metodi non ottimali. Esempio lampante un Maradona o un Jhonny Best nel calcio: vite sregolate e poco allenamento compensati da talento immane.

No Fabry, nessuno ha detto "non specifico", io ho detto non specializzato, multilaterale e multidisciplinare infatti gareggiava di lotta e Sambo da grandicello (vedi mio video) nonostante avesse iniziato la Boxe in fasce: il padre non l'ha specializzato nella Boxe finché non ha ritenuto fosse pronto, grande esempio di conoscenza e applicazione dei principi su citati (e per questo l'ho portato come esempio).

Ovvio sottolineare che se certi concetti e metodi funzionano su un campione dalla genetica fortunata funzionano ugualmente , se non più e meglio, su l'uomo della strada non paticolarmente dotato.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Tornando al tema del Topic: lo sparring

Qualcuno fa sparring particolari o ha avuto spunti ed idee interessanti sulla base di quelli che usa?

Io propongo qualche sparring condizionato che ho trovato interessante e divertente:

1)   Sparring condizionato con alternanza obbligatoria di tecniche di braccia e gambe: ogni volta che un praticante tira un colpo di braccia la tecnica successiva della combinazione (se c’è) deve essere di gamba e viceversa. Se tira una combinazione di più colpi l’alternanza deve essere continuare. Es.: 1°colpo braccia, 2° colpo gambe, 3° colpo braccia, 4° colpo gambe ecc…
Questa alternanza obbliga a giocare con le distanze, i tipi di tecnica usati, a trovare soluzioni quando si è in situazioni non favorevoli all’uso dell’arma obbligata, sviluppa fantasia esecutiva, mobilità, ecc.

2)   Sparring condizionato con alternanza dei livelli obbligatoria: sempre nelle combinazioni è obbligatorio che ogni colpo della combinazione sia indirizzato su un bersaglio ad un livello diverso dal precedente. Es. 1° colpo alla testa, 2° al tronco, 3° alle gambe. Si può obbligare anche la direzione da seguire es.: dall’alto in basso, quindi se il primo è al tronco il secondo deve essere alle gambe e poi il terzo inizia dalla testa a scendere (se il primo è alle gambe il secondo va alla testa e si scende poi al tronco e di nuovo gambe, ecc..) o dal basso in alto ( es.: primo testa, secondo gambe, terzo tronco, quarto testa, quinto gambe  e ancora a salire..). Oppure i praticanti scelgono a quale livello tirare, basta che ogni colpo vada ad un livello diverso dal precedente.
Anche questa modalità obbliga a “pensare” e a trovare soluzioni tecnico-tattiche nuove e improvvisate per adattarsi all’obbligo.

3)   Sparring condizionato con doppiaggio o triplicazione dei colpi obbligata: qualsiasi tecnica si tiri deve essere doppiata o triplicata, per forza.
Questo sparring oltre a lavorare sui tempi di accoppiamento dei colpi obbliga ad adattarsi al variare della situazione, della distanza, alle reazioni del partner su una situazione che, una volta palesata dal primo colpo, lui conosce in anticipo. Ecco che dunque occorrerà giocare sui livelli dei colpi (basso, medio, alto) o sugli spostamenti (doppiare o triplicare muovendosi), giungendo in situazioni in cui la reazione del compagno obbliga a tirare un colpo a vuoto o in sbarramento per le mutate condizioni tattiche, ma non potendo cambiare la tecnica usata. Interessante notare anche come questa modalità costringa a scelte tattiche interessanti: conviene tirare il secondo o terzo colpo leggeri per sganciarsi? Oppure proprio l’ultimo forte e il primo/i tattici per preparare l’azione? Provo a tirarli tutti forti sapendo che mi servirà più tempo e dopo il primo lui saprà cosa arriva? Quali tattiche e tecniche convengono di più in questa situazione particolare? Come adatto la strategia? Ecc Ecc..

Qualche altra idea/esperienza sul tema?




Nemmeno io difendo a spada tratta la specializzazione precoce dal punto di vista educativo, ma c'è chi ha ottenuto risultati con quella.
Tuttavia, nell'ambito del cosiddetto "gioco sport", ci sono parecchi giochi di "sparring" da poter proporre ai bambini. Tipo solo schiaffi alle gambe, "lotta dei galli", sumo a piedi fissi o mobili, toccarsi le spalle, togliere le mollette al compagno ecc... (La pedagogia del gioco è un ambito immenso, se si passa poi ad un ambito più allargato di quello meramente sportivo e non è questa la sede per affrontarlo.)
Io stesso li ho fatti eseguire in diversi laboratori marziali che ho proposto per motivi lavorativi. I bimbi si divertono e apprendono.  smitten
Si stanno quindi intersecando discorsi diversi, che andrebbero tenuti distinti.
Ti ringrazio per i link, li leggo poco per volta. (sono lento).
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Re: Sparring: nozioni base
« Risposta #157 inserita:: Aprile 21, 2017, 14:58:26 »

In soldoni, mi stai accusando di...?

Dato che non ho più ricevuto risposta, deduco che semplicemente chi ti dà ragione è bravo ed è in buona fede, chi ti chiede riscontri pratici è indubbiamente un troll.
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Re: Sparring: nozioni base
« Risposta #158 inserita:: Aprile 27, 2017, 09:00:49 »

Per esperienza diretta pretendere che l'esecuzione di un esercizio "ginnico" in un corso di am specialmente per bambini possa essere perfetta è una pia illusione...
Sempre per esperienza diretta, fatta salva la necessità di evitare che i bambini si danneggino, sono dell'idea che alle brutte è meglio un bambino che mi faccia dei brutti addominali ma non molli piuttosto uno con un'esecuzione magistrale che cede alla prima difficoltà.
Anche perchè a rafforzare un addome si fa sempre in tempo, mentre una testa e uno spirito no...
Dopodichè per me il discorso è semplice...questi menano.
Io mi preoccuperei più del fatto che menino, ne menino tanti e come fare per menare come loro o non farmi menare piuttosto che sul dubbio che uno più tecnico forse li possa menare.
Poi tutto questo sempre ribadendo che di lavoro tecnico ne fanno ma che non è la perfezione tecnica il loro obiettivo.

La mia esperienza, limitata, di insegnamento essenzialmente riguardava l'insegnamento di parte del lavoro di preparazione atletica generale ai ragazzi che si avvicinavano all'atletica (ragazzi delle superiori) quando l'allenatore vero stava seguendo uno degli atleti di alto livello che stava facendo un altro tipo di lavoro. Quindi proprio quello di cui parlavo e non c'è mai voluto più di una lezione per avere esecuzioni accettabili, sarà che erano ragazzi giovani volenterosi e con altre esperienze alle spalle.
E sono abbastanza sicuro che si riescano a trovare bambini che fanno correttamente la parte di preparazione generale sulla maggior parte dei campi di atletica e nelle palestre di ginnastica, penso perchè si è sviluppato nel tempo la necessità di allenare bambini piccoli visto che già dai 14 anni inizia ad esserci un circuito agonistico vero e proprio.

Che in un corso di arti marziali sia una pia illusione non ho alcun dubbio visto la mentalità sottostante e l'impostazione didattica, guardando il video sono, secondo me, evidenti almeno quattro cose:
-i bambini sono abbastanza grandi da imparare movimenti complessi
-gli allenatori sono in grado di insegnare questi movimenti
-gli allenatori sono in grado di insegnare anche dei moviemnti corretti per quanto riguarda la preparazione generale (c'è un bimbo che non pare un tarantolato mentre fa gli addominali)
-agli allenatori non interessa minimamente la correttezza tecnica quando si tratta di preparazione generale
Date queste premesse non vedo come possa venir fuori una ginnastica di qualità.

Se il ragazzo è in grado di fare 20 addominali fatti bene e gliene vengono chiesti 30 già dalla 15 ripetizione inizierà a creare compensi che servono per arrivare a 30, meglio o fargli fare una variante in cui riesce davvero a farne 30 tirandosi il collo oppure farliene fare 20 e poi fargli fare subito dopo un altro esercizio per continuare a tirarsi il collo. Oppure usare esercizi in cui non si possono creare compensi, per esempio stare appesi ad una sbarra non consente nessuna forma di compenso. Davvero fare gli addominali male forgia il carattere? Non si potrebbe farglieli fare bene e forgiare comunque il carattere? Perchè farne 30 come un tarantolato sarebbe meglio che farne 20 fatti bene? Perchè fare i quarti di flessioni con la schiena torta (perchè gli addominali non reggono) sarebbe meglio di fare le flessioni sulle ginocchia? Davvero non capisco perchè non si possano insegnare tutti i movimenti con la stessa cura e lavorare sul carattere. A meno che farli male non sia propedeutico a sviluppare il carattere, non vedo perchè non cercare seriamente di farli bene.

Sul discorso questi menano, a costo di sembrare banale, questi menano rispetto a chi? Perchè il menare non è una quantità assoluta ma è sempre relativa quindi menano rispetto a chi?
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Re: Sparring: nozioni base
« Risposta #159 inserita:: Aprile 27, 2017, 10:08:23 »

Poni questioni di diverso tenore....
Parto dal fondo...chi menano....
Questi ragazzini menano qualsiasi ragazzino italiano di pari età (e temo di maggiore esperienza...) che si alleni in una qualsiasi scuola di jujitsu itagliano o anche karate (sospendo la valutazione sul karate stile KK che non conosco nella sua declinazione per i giovanissimi).
Questi ragazzini seguono lo stesso percorso che porta i più grandi a confrontarsi sistematicamente con gente che fa MMA senza che sia possibile distinguere chi fa cosa.
E anche qui stendiamo un velo pietoso sulla situazione nostrana....anzi, sulla concezione....
In Ucraina forse le prendono a quell'età?Chi può dirlo...
Dopodichè io sono un nazista in termini di movimento ma in una disciplina amatoriale dove la preparazione è contorno si tratta di fare le nozze coi fichi secchi.
In un riscaldamento/condizionamento di 20/30 minuti non posso passare 10 minuti a spiegare, mostrare, correggere o scalare un movimento a una persona se questo finisce per incidere sul generale e/o condizionare altri lavori.
Dovendo sempre scegliere preferisco "perdere tempo" su come si colpisce piuttosto che sulla giusta esecuzione del crunch...
E, lo ribadisco, da quello che vedo e sento la situazione degli adolescenti è sempre più tragica...io ho gente che dopo sei mesi cazzo ancora non ha capito come cazzo deve fare la camminata dell'orso... buck2
Coi bambini mi cimenterò da settembre...credo e spero di poter fare un lavoro maggiore sui fondamentali anche atletici oltre che funzionali.
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Re: Sparring: nozioni base
« Risposta #160 inserita:: Aprile 27, 2017, 12:24:01 »

Il forum è un po' come lo sparring, in fondo quella di AndyL era solo una "domanda specifica non collaborativa" - non prendertela Epaminondas, costituiscono il 7% dei suoi interventi durante la stagione agonistica del forum, per il resto sono dialoghi preordinati.

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Ti dico come faccio io (così vediamo veramente la sincerità del tuo do ut des): sparring libero (tipo test match) una volta a settimana, sparring condizionato un altro giorno (a volte uno solo lunga e l'altro cerca di accorciare e viceversa, colpi dritti vs colpi circolari, corpo a corpo con piede nel cerchio). Cerco di combattere almeno una volta ogni quindici giorni o almeno una volta al mese.

Programmazione? Quando abbiamo abbastanza fiato per reggere il lavoro proposto.

Criteri per lo sparring condizionato? A estro del momento, a volte capita anche uno solo jab, l'altro con licenza di uccidere.

Motivi di questa situazione? Disorganizzazione, gruppo poco omogeneo... ma mi viene da supporre che uno dei motivi principali sia che il diploma di tecnico di FPI venga dato a cani e porci, che il ring l'hanno visto solo da fuori (se va bene) e che si sono "formati" studiando quei manuali fuori tempo e fuori dal mondo che vengono proposti (in cui si trovano perle tipo "il lungo lento per i pugili è inutile") - e che quindi "programmano" in questo modo.

Adesso dimmi che è un attacco personale, che ce l'ho con te e mandami dei pvt passivo-aggressivi in cui fingi di scusarti per deridermi.

Per piacere... qui c'è gente che si è incontrata, che si scrive da anni, che si trova periodicamente per fare sparring di qualsiasi tipo, che si contatta anche quotidianamente e parla delle proprie passioni. E come fa tutto ciò? In LIBERTA', senza condizionarsi con dei "do ut des" del tutto fuori luogo.
Evidentemente a qualcuno non piace... ma i forum sono anche questo... d'altra parte anche nello sparring condizionato può capitarti lo stronzo, no?  Grin

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Per la prima volta dopo millenni sono d accordo con te...credo che oggi nevicherà!!!!!
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Re: Sparring: nozioni base
« Risposta #161 inserita:: Aprile 27, 2017, 20:54:38 »

Per la prima volta dopo millenni sono d accordo con te...credo che oggi nevicherà!!!!!


E' bello mettere d'accordo persone apparentemente così differenti, non sono poi così cattivo dopotutto.
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Re: Sparring: nozioni base
« Risposta #162 inserita:: Luglio 23, 2017, 16:14:49 »

Sul tema...
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Re: Sparring: nozioni base
« Risposta #163 inserita:: Luglio 24, 2017, 09:23:03 »


E' bello mettere d'accordo persone apparentemente così differenti, non sono poi così cattivo dopotutto.

bè sei giovane...ma una volta scrivevo con la sua verve....poi sai ti alleni di meno...ti cresce un figlio e diventi un santone di botto...

cmq non credo abbia fatto qualcosa di male, ha messo in campo la sua esperienza e batte il chiodo sul :
tempo vs tante metodologia,
che diciamoci la verità, a meno di non essere uno delle fiamme gialle, è un problema che dovrai affrontare prima o poi...
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Re: Sparring: nozioni base
« Risposta #164 inserita:: Luglio 25, 2017, 14:14:45 »

bè sei giovane...ma una volta scrivevo con la sua verve....poi sai ti alleni di meno...ti cresce un figlio e diventi un santone di botto...

Che tu ci creda o meno sono nonno. Mi allenano (poco, male, per divertirmi e come posso) quasi tutti giorni, che sia a Salvador de Baia, Berlino o in Italia. Non nego di avere grossi periodi di scazzo e attività medio-bassa-ludica, ma alla nostra età lo sai com'è ...

Citazione
....cmq non credo abbia fatto qualcosa di male, ha messo in campo la sua esperienza e batte il chiodo sul :
tempo vs tante metodologia,
che diciamoci la verità, a meno di non essere uno delle fiamme gialle, è un problema che dovrai affrontare prima o poi...


A volte a qualcuno piace parlare di cose diverse dalle solite, credo sia normale.

Cmq qui ci sono cose utili (IMO) anche per il dopolavorista-amatore:

http://www.artistimarziali.org/fam/forum/index.php?topic=72205.msg1154534262#new
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