Mi interesserebbe sapere dove vanno collocati i Kiai nei due kata wadoryu Rohai e Wanshu (sarebbero gli omologhi di Rohai shodan ed Enpi). Sono sicuro che nel Rohai uno dei kiai è obbligatorio dopo il terzo yama-tsuki, ma per il resto ho qualche dubbio.
« Risposta #1 inserita:: Ottobre 14, 2014, 16:43:51 »
In Wanshu ho visto che potrebbero essere inseriti dopo il ren tsuki in shiko-dachi e dopo la "piroetta" finale... a me piacerebbe però collocare il primo due tempi dopo (gedan barai-gyakutsuki e kiai) e il secondo al momento di afferrare l'avversario, subito prima di piroettare... non so se ciò possa essere considerato accettabile.
Per Rohai non sono proprio riuscito a trovare elementi utili a capire dove un altro kiai possa essere contemplato (magari dopo ren tsuki anche lì, ma boh) XD
...il maestro Asai dello Shotokan JKA è meno conosciuto ma è stato, nella generazione dopo Nakayama, tra i grandi dello Shotokan. Lui stesso è un esperto del Kata Empi e nella sua vita ha elaborato tecniche e bunkai molto vicine al movimento dell'airone e della gru quindi veloci, scattanti e evasive. Ci sono suoi filmati in merito. Tra i maestri della JKA lo si può considerare appunto...una rondine o una gru.
« Risposta #3 inserita:: Dicembre 01, 2014, 00:48:27 »
Mi piace molto l'impostazione del M° Suzuki, assai vicina all'idea che ho di kata Shorei. In un paio di movimenti del suo Rohai non mi ci ritrovo e dovrei documentarmi meglio su quale variante del gesto sia la più "originaria" XD Wanchu lo immaginavo più rapido e leggero, essendo Shorin, ma le tecniche e la pulizia del gesto, essenziali e senza fronzoli, sono esattamente ciò che mi piace. Per vivere il kata come un combattimento mentale e non uno spettacolo artistico, apprezzo soprattutto l'impostazione dei maestri della vecchia guardia
Qui un video di qualche tempo fa nel quale provavo Rohai in versione Shorin (nel finale). Ci sono dei problemi evidenti nello yama tsuki, ma avevo fatto giusto un po' di prove e per essere fluido le gambe tendono ad andare dietro al tronco
« Risposta #4 inserita:: Dicembre 01, 2014, 05:59:10 »
Ciao nel wanshu di solito anche sul sagiashi dachi (tetsui o uchi uke su una gamba sola). Anche io spesso dopo il renstuki in shikodachi, o anche sul successivo gedanbarai+gyakutsuki. Anche prima del salto, e sulll shuto dopo il salto. Ma due kiai sono una impostazione da gara, nello shotokan fissati e stabiliti da Nakayama. Negli altri stili credo ci sia più libertà. Nel rohai si può fare dopo il renstuki e sicuramente nell'ultimo yamatsuki (come nel bassai)
Ciao nel wanshu di solito anche sul sagiashi dachi (tetsui o uchi uke su una gamba sola). Anche io spesso dopo il renstuki in shikodachi, o anche sul successivo gedanbarai+gyakutsuki. Anche prima del salto, e sulll shuto dopo il salto. Ma due kiai sono una impostazione da gara, nello shotokan fissati e stabiliti da Nakayama. Negli altri stili credo ci sia più libertà. Nel rohai si può fare dopo il renstuki e sicuramente nell'ultimo yamatsuki (come nel bassai)
Ciao, perfetto... ti ringrazio molto Intendendo solo i kata come una forma di allenamento casalingo/meditazione attiva, direi allora che nel W. potrei metterne uno dopo gedanbarai+gyakutsuki e uno prima del salto finale e nel Rohai dopo rentsuki e al terzo yamatsuki (che è praticamente inamovibile). Che poi, quando li farò così per piacere personale potrei optare per non svegliare tutto il vicinato è un altro conto XD
« Risposta #6 inserita:: Dicembre 01, 2014, 15:43:52 »
Guarda, io credo che il kiai sia fondamentalmente un criterio agonistico. Sono stabiliti solo per legge dallo shotokan in poi (di solito uno "davanti" e uno "dietro"). Direi che si possono fare quando uno più lo sente. Ogni tecnica, oppure mai. Oppure un paio per scaricare le energie.
Guarda, io credo che il kiai sia fondamentalmente un criterio agonistico. Sono stabiliti solo per legge dallo shotokan in poi (di solito uno "davanti" e uno "dietro"). Direi che si possono fare quando uno più lo sente. Ogni tecnica, oppure mai. Oppure un paio per scaricare le energie.
« Risposta #8 inserita:: Dicembre 06, 2014, 23:21:47 »
Ciao Krt, ho visto solo ora i tuoi filmati. I Kata li conosci. Ti posso solo dire "modestamente" che devi fare ancora del lavoro cioè allenare anca tronco e anche le posizioni, si nota ogni tanto che le alzi. Mi sembra tu abbia delle contratture muscolari che condizionano il movimento. Capisco che non è facile ma essendo il Karate, e non solo, un gioco di equilibri e forze opposte è necessario anelare alla precisione per avere il controllo sugli arti, mi sembra che ogni tanto ti succeda di controllarli non bene. E poi non fate troppi pesi che non aiutano la tecnica! La premura è una delle malattie del XXI secolo ma con il Karate fa a "pugni"... Il Kata va eseguito ..allenato piano,non sta a noi decidere quando il seme darà il frutto, attraverso la tecnica si impara la "pazienza" e si disciplina lo "spirito" Se ti piace Suzuki, guarda le sue pause nel Kata, guarda il suo ritmo e il suo controllo. Ha avuto pazienza per 30 anni!
Ciao Krt, ho visto solo ora i tuoi filmati. I Kata li conosci. Ti posso solo dire "modestamente" che devi fare ancora del lavoro cioè allenare anca tronco e anche le posizioni, si nota ogni tanto che le alzi. Mi sembra tu abbia delle contratture muscolari che condizionano il movimento. Capisco che non è facile ma essendo il Karate, e non solo, un gioco di equilibri e forze opposte è necessario anelare alla precisione per avere il controllo sugli arti, mi sembra che ogni tanto ti succeda di controllarli non bene. E poi non fate troppi pesi che non aiutano la tecnica! La premura è una delle malattie del XXI secolo ma con il Karate fa a "pugni"... Il Kata va eseguito ..allenato piano,non sta a noi decidere quando il seme darà il frutto, attraverso la tecnica si impara la "pazienza" e si disciplina lo "spirito" Se ti piace Suzuki, guarda le sue pause nel Kata, guarda il suo ritmo e il suo controllo. Ha avuto pazienza per 30 anni!
Ciao, guarda... sono sempre d'accordo su quasi tutto ciò che scrivi e questo post non fa eccezione. Più che contratture, considera che ho ripreso i kata (nel senso proprio di rispolverare sequenze che non eseguivo da più di 10 anni) da 2 mesi circa e per altri molto meno (Naihanchi, Jitte, Bassai, pinan godan...), aggiungici che solitamente ho i muscoli molto stanchi per via dei pesi (un muscolo stanco e magari con i DOMS è sia lento che tremolante, ha dentro acido ianuronico, equilibri omeostatici sballati, ecc.) e di recente ho avuto quel famoso problema che ora per fortuna sta rientrando, mi posso dire soddisfatto. Noto miglioramenti costanti e anche rapidi... più di quanti ne avessi da ragazzo (che alla fine è ovvio... dato che sto recuperando parte di quello che avevo perso). Anche il passaggio dal tatami al pavimento (sia per la durezza che per gli attriti) si nota e mi devo adattare. Che ne so, nel Rohai ho grossi problemi a ruotare sul piede d'appoggio e non posso forzare troppo per non svitarmi un ginocchio o nel Wanchu non posso slittare indietro dopo il gedan barai perché l'attrito piede-pavimento è eccessivo. Insomma, anche il peso e gli scivolamenti vanno dosati in modo diverso.
Certo, abbandonassi i pesi ora che i problemi fisici sono quasi alle spalle, migliorerei prima... però ognuno ha le sue fisse. Mollare così, dopo 15 anni di pratica costante, non è facile
« Ultima modifica: Dicembre 09, 2014, 18:52:55 da krt »
« Risposta #10 inserita:: Dicembre 09, 2014, 18:58:10 »
P.S. Ho anche dei problemi di spazio che sono piuttosto fastidiosi. Per fare un kata in salone mi sono dovuto inventare le diagonali e comunque non è sufficiente... le posizioni a volte le devo alzare/accorciare anche per quello (altrimenti mi ritrovo contro il tavolino o le poltrone). Nel Kushanku addirittura ho dovuto cambiare due parti (caduta sulla gamba portante e nukite finale) perché altrimenti sparivo dal video nelle sequenze successive ed era inutile. I video mi sono utili soprattutto per capire dove sbaglio; senza specchi né maestro è molto difficile rendersi conto dell'esatta collocazione nello spazio. Le diagonali sono antipatiche pure perché perdi i riferimenti. A volte (esempio Bassai e Jitte) sono costretto a puntare una zona intermedia della parete perché altrimenti poi non posso ruotare ed eseguire tecniche laterali se non finendo contro un muro :\
L'idea sarebbe questa, rispolverare nella mente ciò che già avevo memorizzato e includere le basi di ciò che non conoscevo. Intanto sto migliorando il feeling con i movimenti e piano piano inizio a forzare un po' di più le tecniche. In kata come Rohai sarò forse al 70%, in altri a meno del 50. Non penso ci vorrà tanto, per l'estate dovrei aver recuperato abbastanza (per i miei standard casalinghi)... a quel punto vorrei abbandonare i kata che non mi interessano e conservarne una selezione ristretta (3-4) su cui concentrarmi.
Da febbraio o marzo vorrei concentrarmi di più su kihon e renraku-waza (in primis quelli standard per 1 e 2 dan che si trovano descritti nei programmi federali). Se ce la faccio a trovare un partner, posso aggiungere anche i primi kihon kumite. Nel frattempo continuare un minimo a tenere allenate tecniche di boxe e DP per arrivare successivamente a mixare i vari approcci a seconda del tipo di esigenza.
Ciao, scusa non ho capito: stai ripassando da solo o hai ricominciato a praticare? se si quale corrente segui o hai seguito?
Ciao, ho praticato quasi solo kumite da ragazzo (fino ai 19 circa) ed ero wadokai, poi solo pesi e powerlifting agonistico fino a settembre. Dopo ho cercato di ripassare mnemonicamente qualcosa, ma ho avuto un problema di salute, così mi sono messo a praticare in casa completamente da solo. Ora sto meglio e l'idea sarebbe quella di continuare per conto mio e tenere i pesi giusto come complementare senza più spingere. A livello di sensazioni ho visto che sto bene anche così e l'idea di cambiare c'è
Sulle correnti sono poco ferrato, qui ho scoperto che mi trovo più in linea con il M° Suzuki e di sicuro preferisco i gesti essenziali rispetto ai movimenti coreografici fini a se stessi. Purtroppo da solo faccio anche fatica a reperire info che mi sarebbero utili in un secondo momento quando avrò consolidato meglio le sequenze e proverò a forzare. Qualunque consiglio è ben accetto
« Risposta #14 inserita:: Dicembre 11, 2014, 06:46:33 »
Guarda, l'unico consiglio che mi sento di darti è quello di limare un po' di più le tecniche, nel senso che fa i molti movimenti "inutili". Ci sono online i video di Otsuka che esegue quasi tutti i kata dello stile (ad esempio, nel wadoryu di Otsuka non esiste la posizione kosadachi ma solo la posizione tsurudachi o gyakunekoashi), così come lo shutouke andrebbe eseguito in mahanminekoashi (almeno questo è quello che dice Otsuka stesso nel suo libro). Ovviamente se poi decidi di allinearti a Suzuki, alla wadoryu renmeni o alla japan wadokai va benissimo.