« Risposta #1 inserita:: Febbraio 04, 2015, 08:47:02 »
Dall'articolo si desume che è andata a fare il corso al CONI, poi probabilmente all'interno della sua organizzazione le hanno dato la qualifica di "maestro" nell'ambito karate. Non penso che al Coni ti diano la qualifica di maestro...
Ma va beh, fortunata lei che può farlo di professione
« Risposta #3 inserita:: Febbraio 04, 2015, 18:43:04 »
Se si desidera ottenere un riconoscimento di qualche tipo (a livello di società, sport specifico, gare, qualifiche, attività di formazione, ecc...) una persona deve affiliarsi a qualsiasi Ente di Promozione Sportiva come USacli, ACSI, e così via. Queste a loro volta devono essere riconosciute per legge (non chiedetemi quale, non la conosco) dal CONI. A sua volta il CONI è sotto il diretto controllo del Ministero delle attività culturali.
Molto probabilmente (anzi, sicuramente) questa giovane ragazza fa parte di un EPS riconosciuto dal CONI, quindi qualunque formazione fatta, è stata affrontata e approvata dal CONI stesso. Poi per semplicità, lo scrittore dell'articolo avrà bypassato tutto il ragionamento dicendo che è un Maestro riconosciuto dal Comitato olimpico Nazionale Italiano.
Se si desidera ottenere un riconoscimento di qualche tipo (a livello di società, sport specifico, gare, qualifiche, attività di formazione, ecc...) una persona deve affiliarsi a qualsiasi Ente di Promozione Sportiva come USacli, ACSI, e così via. Queste a loro volta devono essere riconosciute per legge (non chiedetemi quale, non la conosco) dal CONI. A sua volta il CONI è sotto il diretto controllo del Ministero delle attività culturali.
Molto probabilmente (anzi, sicuramente) questa giovane ragazza fa parte di un EPS riconosciuto dal CONI, quindi qualunque formazione fatta, è stata affrontata e approvata dal CONI stesso. Poi per semplicità, lo scrittore dell'articolo avrà bypassato tutto il ragionamento dicendo che è un Maestro riconosciuto dal Comitato olimpico Nazionale Italiano.
Quindi secondo il tuo ragionamento, sempre che abbia capito bene, il Maestro formato in un EPS equivale a quello della Fijlkam!
« Risposta #5 inserita:: Febbraio 06, 2015, 17:53:48 »
Qualunque cosa sia riconosciuto dal CONI in pratica, federazione, ente o equiparato che sia. La ragazza è stata formata dalla FIK in base all'articolo. Poi ovviamente se uno ha più valore dell'altro (mi riferisco a enti e federazioni), questo non lo so sinceramente, ammetto l'ignoranza.
Concordo. Per me l'importante è che la ragazza abbia dei titoli verificabili e riconosciuti. Come persona non posso sapere, non la conosco. Onore ai meriti!
« Risposta #10 inserita:: Febbraio 08, 2015, 19:53:07 »
Ok, sarò tradizionalista io, ma diventare Maestro a 28 anni mi sembra un'offesa per chi lo diventa sudandosi la qualifica con l'insegnamento a veri e vincenti allievi, sfornando campioni con un nome e un cognome, e dopo anni di sacrifici. E comunque resto in attesa di capire cosa significa "qualifica di Maestro riconosciuta dal CONI". Grazie a chi vorrà delucidarmi.
Ok, sarò tradizionalista io, ma diventare Maestro a 28 anni mi sembra un'offesa per chi lo diventa sudandosi la qualifica con l'insegnamento a veri e vincenti allievi, sfornando campioni con un nome e un cognome, e dopo anni di sacrifici. E comunque resto in attesa di capire cosa significa "qualifica di Maestro riconosciuta dal CONI". Grazie a chi vorrà delucidarmi.
Ci sono sempre i SE ed i MA. Chi allenava me s'è dato all' insegnamento a ventisette anni seguendo due atleti alle olimpiadi e avviando produzione "in serie" di atleti di alto livello. Se c'è formazione di un certo tipo dietro (magari pure scienze motorie) e un certo tipo di pratica si può partire pure prima. Il problema sono le competenze, il tipo di lavoro, la qualità ed il volume. Riguardo all' oggetto del topic, ci sarà sicuramente gentepiù preparata ma sicuramente anche gente che lo è molto meno. A meno di avere in Italia un sistema simile a quello francese la vedo dura il poter ottenre uniformità di formazione, competenza e qualità..(e ovviamente una cosa del genere in Italia non la vedremo mai. )
« Risposta #13 inserita:: Febbraio 09, 2015, 14:36:47 »
Ho cercato su Google la "definizione di maestro di karate" e ho trovato questo:
"Le tradizioni, il codice etico e gli standard di condotta del Budo hanno origini che risalgono a molti secoli fa. Uno degli aspetti più importanti di quella eredità e' il Maestro, e le responsabilità del Maestro.
Un aneddoto storico racconta di una gran battaglia nel mare che accadde centinaia di anni fa e nella quale due navi di guerra navigavano verso la battaglia. Una nebbia accecante avvolgeva le potenti navi da guerra. Siccome uno dei comandanti possedeva un “Shinan”, o bussola, fabbricata da una meteorite magnetica, fu lui il vittorioso, riuscendo a trovare la giusta via attraverso la nebbia.
Il nome “Shi-nan” divenne poi il vocabolo applicato ad un Maestro, intendendo per Maestro chi mostra la via o indica la giusta direzione.
Le responsabilità del maestro di karate sono paragonate alla bussola che: guida i suoi allievi nella direzione giusta; guadagna il rispetto e la fiducia dei suoi allievi attraverso il miglior carattere e la miglior condotta possibile; attraverso un continuo sforzo e allenamento personale per migliorare il proprio livello tecnico, il maestro rimane sempre davanti ai suoi allievi, mostrando la via; attraverso una meticolosa analisi delle condizioni fisiche, psicologiche e mentali individuali dei suoi allievi, il maestro può guidarli meglio nella direzione più proficua per il loro sviluppo."
Coloro che condividono queste indicazioni potrebbero chiedersi a che età, oggigiorno, si può pensare di fungere da "bussola" per gli allievi. Anche io ho conosciuto un ragazzo che a 28-29 anni ha ottenuto il grado di "Maestro" dalla sua organizzazione, tuttavia in quel caso significava arrivare al grado di "istruttore superiore", ovvero al secondo grado di insegnamento (post corso lautamente pagato, ovviamente).