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Autore Discussione: KARATE TEAM ITALIA & DISCIPLINE ASSOCIATE  (Letto 4831 volte)
Fersen
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Per Osiride e per Api !


Re: KARATE TEAM ITALIA & DISCIPLINE ASSOCIATE
« Risposta #30 inserita:: Febbraio 23, 2015, 11:01:58 »


La uwk non è un'organizzazione, ma una collaborazione fra le varie organizzazioni, nel RISPETTO della cultura e del lavoro, fatto da ogni singola organizzazione da 40 anni a questa parte.
 


Mah..in realtà Uwk è formalmene un'organizzazione con un presidente e un organigramma preciso.

Nelle intenzioni dei fondatori ci sarebbe anche la fusione delle singole "federazioni" nazionali in un unico ente aderente all'Uwk.

Obiettivamente, la scelta dei nazionali non è democratica praticamente da nessuna parte. Pensate che in alcune piccole realtà ci sono squadre nazionali di kata "monopalestra"...

Il problema Italia sta in regolamenti troppo diversi la cui scelta non è stata condivisa dai più. Quindi è alla "sorgente". Come faccio a competere se prima non decido le regole ?

Ad esempio: Pinco Pallino fa parte della piccola federazione XYZ nata nel 1980 da un gruppo uscito dalla Fesika (per prendere la più grossa - è questo che intendo per storie vecchie di 30 anni). Nella XYZ si è sempre fatto kumite ippon e kata a punteggio e si sta bene così, nel proprio piccolo. Intanto in altri lidi il kumite si è evoluto, così come la performance del kata, ma Pinco Pallino (nato e cresciuto in XYZ) perchè non avrebbe il diritto di competere con le regole che ha sempre utilizzato ?

In Uwk ci sarebbe questa possibilità, ovviamente ci dovranno essere aggiustamenti "tecnici" per sposare un regolamento comune e soprattutto un'attitudine comune. Questa è la grande sfida e il grande impegno di umiltà.

Il problema, a mio avviso (e ritornando un po' in topic), è che in Italia (e spesso anche all'estero) sulla carta farebbero riferimento a Uwk una selva di gruppi eccessivamente eterogenei, dei quali fanno parte atleti che competono con regolamenti diversi in gare più o meno open, con arbitri più o meno preparati o impostati.

 




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baldassarre
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Re: KARATE TEAM ITALIA & DISCIPLINE ASSOCIATE
« Risposta #31 inserita:: Febbraio 23, 2015, 11:27:02 »

Ma siamo sempre li... allora 1 la democrazia nella scelta della nazionale non c'è e non ci deve essere sceglie il direttore tencino ( nel calcio sono 1000 anni che si lamentano che prendono sempre juventini ma nessuno ha mai pensato di fare una nazionale bis), se il regolamento si evolve tu ti evolvi ( non mi sembra che quando hanno deciso di cambiare il regolamento nel volley abbiano creato dei campionati alternativi) e infine ho visto che questa organizzazione ha tre vicepresidenti solo in Italia, ognuno vuole il titolo, e per chi dice che si propone un karate libero dico che non è vero, il karate libero non ha nessuna sigla senon quella dell e.p.s. e nessun presidente o altro, c'è il maestro, gli allievi e gli ospiti che vengono a far visita al maestro esponendo quello che di nuovo hanno studiato.
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