Ar.Ma.
Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Jujutsu => Topic started by: jack3 on January 21, 2012, 21:23:56 pm
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Ciao a tutti...
Vorrei riprendere una discussione iniziata in questi giorni sul "forum delle arti marziali" dove si parlava di un legame storico tra l'arte marziale giapponese del ju jitsu e l'arte marziale cinese del Qin na. Per voi ci può essere una relazione storica tra le due?
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Che ci sia o non ci sia non so, ma tutto quello che si basa sulle leve e chiavi articolare finirà sempre per assomigliarsi, visto che il corpo funziona sempre nella stessa maniera, io personalmente sono fan del qi na visto che è molto vicino, se non proprio la stessa cosa, del tui te
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Tradizionalmente, il Buddismo Chan praticato in cina e lo Zen sono pratiche quasi simili e da qualche migliao di anni le due caste monacali si vanno a trovare per uno scambio di idee.
Considerando che anche il Karate ha avuto rapporti con gli stili del sud del kung-fu, diciamo che non è da escludere anche il rapporto tra qui na e ju jitsu.
Questo però non vuol dire che le due arti marziali coincidono. Al più sarebbe giusto affermare che si sono mutuamente influenzate ma hanno avuto sviluppi diversi.
Che ci sia o non ci sia non so, ma tutto quello che si basa sulle leve e chiavi articolare finirà sempre per assomigliarsi, visto che il corpo funziona sempre nella stessa maniera
Mi trovo d'accordo.
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tutto quello che si basa sulle leve e chiavi articolare finirà sempre per assomigliarsi, visto che il corpo funziona sempre nella stessa maniera, io personalmente sono fan del qi na visto che è molto vicino, se non proprio la stessa cosa, del tui te
è vero in parte, l'azione "meccanica" è la stessa ma la si può magari agevolare in diversi modi a seconda dell'arte... sfruttando di più il dolore, lo squilibrio, ecc...
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x ora seguo
oggi provo a scrivere
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secondo il Maestro Chang Dsu Yao nel 1659 il Maestro Shaolin Ch'en Yuan Pin fu inviato in giappone per chiedere aiuto nella guerra contro i Manciù.
In tale occasione alcuni samurai si accorsero che questi era un esperto di combattimento ed insistettero per ottenere degli insegnamenti.
Questi trovandosi di fronte esperti di combattimento insegno l'argomento più avanzato che si studiava a Shaolin, vale a dire il Chin na.
(Enciclopedia del kung fu Shaolin, autori Chang Dsu Yao e Roberto Fassi, edizioni Mediterranee, vol. 1 pag. 26 - così gli storici, quando interverranno, diranno ciò che vogliono tranne che il sottoscritto spara caxxate in quanto io cito fonti)
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A me risultava che si fosse sviluppato in epoca feudale come autodifesa negli spazi ristretti.
Appena torno a casa, controllo e vi scrivo una notizia certa.
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Allora, ho dato un'occhiata veloce ai testi che ho a casa:
secondo il Maestro Chang Dsu Yao nel 1659 il Maestro Shaolin Ch'en Yuan Pin fu inviato in giappone per chiedere aiuto nella guerra contro i Manciù.
In tale occasione alcuni samurai si accorsero che questi era un esperto di combattimento ed insistettero per ottenere degli insegnamenti.
Questi trovandosi di fronte esperti di combattimento insegno l'argomento più avanzato che si studiava a Shaolin, vale a dire il Chin na.
(Enciclopedia del kung fu Shaolin, autori Chang Dsu Yao e Roberto Fassi, edizioni Mediterranee, vol. 1 pag. 26 - così gli storici, quando interverranno, diranno ciò che vogliono tranne che il sottoscritto spara caxxate in quanto io cito fonti)
Se posso aggiungere, ho trovato notizia di leggenda secondo cui a tra il 1500 ed il 1600 un guerriero cinese abbia insegnato alcuni metodi di lotta a dei Ronin giapponesi.
Tuttavia, esistono documenti storici che indicano che i sistemi di lotta giapponesi si siano sviluppati molto prima di questo episodio, dato che con i combattimenti in armatura un atemi (colpo) sarebbe stato di scarsa efficacia.
Come ho detto, però, è certo che entrambe le disciplina si siano mutualmente influenzate.
Fonte principale:
I segreti delle arti marziali - De Vecchi Editore
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=8765.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=8765.0)
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Sono le eterne leggende che cercano di mettere in stretta correlazione arti cinesi e jujutsu nipponico, forse alimentate anche da coloro che, pur entrandoci come i cavoli a merenda, fondano nei loro sistemi di dubbia provenienza miscelandole con gendai budo nipponiche, arti cinesi e che per comodità chiamano poi jujitsu. Fermo restando che ci sono fior fiore di scuole tradizionali antecedenti alle epoche elencate che annoverano nei loro sistemi tecniche di combattimento a mani nude (tipo il Katori Shinto Ryu), anche le prime cronache come il nihon-shoki riportano di sistemi di lotta che gli studiosi ritengono antenati comuni sia del sumo moderno che del jujutsu,chiamato chikara-kurabe,. Secondo quanto riportato sembra che questi metodi di lotta fossero abitualmente praticati in molte famiglie di rango (i cui rampolli non primogeniti costretti a crearsi una posizione nelle provincie "barbare" furono gli antenati della classe bushi). Queste conclusioni di riferiscono all'episodio in cui due lottatori, ognuno dei quali campione ciascuno di un pretendente al trono imperiale, decretarono in un incontro di lotta la vittoria e il diritto di successione di quello che diventerà l'imperatore Seiwa. Ancora prima un incontrosimile, sempre secondo il nihon-shoki, fu organizzato alla corte dell'Imperatore Suinin, undicesimo in successione della storia nipponica dove due noti campioni si affrontarono in una forma di lotta senza esclusione di colpi tanto da rivelarsi mortale per il lottatore perdente. Una simile impostazione di lotta priva di regole non può non richiamare alla mente il jujutsu militare successivo che si impose come componente a mani nude dell'addestramento dei samurai. Per tale ragione ritengo molto più corretto mettere in correlazione il jujutsu con l'antesignano dell'odierno sumo, raffinata disciplina di lotta che condivide le stesse radici originali delle lotte tipiche delle popolazioni altaiche (come la lotta mongola, guardacaso similare in alcuni suoi aspetti al sumo) e che sono una delle tante conferme dell'affinità genetico-culturali dei giapponesi con le popolazioni delle steppe asiatiche piuttosto che ricercare fantasiosi legami esterni alla cultura autoctona nipponica. I cinesi, con la loro indubbia influenza sul resto dell'asia, potranno aver indubbiamente influenzato molti aspetti culturali sopratutto durante le riforme di Shotoku Taishi, ma non misero mai in crisi le forme più intime del preesistente sistema di vita legato alle radici altaiche del poplo nipponico legato al culto delle forze della natura e al legame dei clan uji, tutte caratteristiche autoctone giapponesi comuni con i popoli nomadi dell'asia settentrionale.
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Il problema e' risolto alla base: non esiste una disciplina cinese chiamata "Qin na".
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Il problema e' risolto alla base: non esiste una disciplina cinese chiamata "Qin na".
In effetti io ricordavo Chi na, ma parliamo sempre del sistema di prese che si riferisce a quel suono.
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Il problema e' risolto alla base: non esiste una disciplina cinese chiamata "Qin na".
In effetti io ricordavo Chi na, ma parliamo sempre del sistema di prese che si riferisce a quel suono.
quando il saggio indica la luna...gelo guarda il ginocchio :-)
chiamala come vuoi ma non esiste unos tile di kung fu che abbiamun nome simile e che si occupa solo di leve.
Jack
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Il problema e' risolto alla base: non esiste una disciplina cinese chiamata "Qin na".
In effetti io ricordavo Chi na, ma parliamo sempre del sistema di prese che si riferisce a quel suono.
quando il saggio indica la luna...gelo guarda il ginocchio :-)
chiamala come vuoi ma non esiste unos tile di kung fu che abbiamun nome simile e che si occupa solo di leve.
Jack
Occhio che un ginocchio di una bella ragazza è meglio della luna, ammesso che poi lo sguardo possa consolarsi anche nei piani alti. :gh:
Comunque sia, mi fido della tua affermazione Jack.
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quando il saggio indica la luna...gelo guarda il ginocchio :-)
Mi hai fatto morire :D
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Anche a me comunque non risulta il chin-na come disciplina a sè, ma sempre come parte del programma di vari stili di combattimento.