Ar.Ma.
Allenamento, recupero e cultura fisica => Alimentazione => Topic started by: happosai lucifero on June 19, 2012, 22:26:49 pm
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Sul miglior sapore invece, la questione è che il marchio biologico non è garanzia automatica di buon sapore.
Appunto. Purtroppo, tanta gente, quando parla di biologico tende a dargli tutti i pregi di questo mondo. Ciò non è razionale. In passato ho provato alcune marmellate bio e, molto serenamente, mi hanno fatto cagare (non in senso letterale!). Molto meglio la confettura Santa Rosa. ;)
no! santa rosa nooooo!!
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no! santa rosa nooooo!!
È la prima che mi è venuta in mente! 8)
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io da alcuni anni a questa parte prendo quasi sempre marmellate 'terre d'italia', perché hanno alte percentuali di frutta (80% quella d'arance e forse qualche altra, 70% tutte le altre), sapore secondo me abbastanza buono e prezzo accettabile (qui a pisa rispetto alle altre che trovo in giro il rapporto tra qualità e prezzo generalmente non teme confronti). in particolare vi raccomando la marmellata di mirtilli
zia, che si fa, si spinoffa? vai con marmellate e conserve! magari postiamo anche ricette di marmellate fatte da noi!
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Sarà mio preciso dovere provare queste marmellate "Terre D'Italia"! ;)
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zia, che si fa, si spinoffa?
come dire ad un cane :"no,non mangiare l'osso,lascialo stare... "
cmq seguo...
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Io le marmellate me le sto facendo da me, con la frutta che sono riuscito a raccogliere, o hanno raccolto i miei parenti.
Ho: marmellata di limoni (fantastica), arance amare, more.
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ti va di riassumere un po' le ricette? se e quando ne hai tempo e voglia
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Sono un po' alzheimeriano in questo, per cui ricordo a memoria.
Base: butto la frutta in un pentolone sul fuoco, e inizio a girare. Non ricordo se e dove metto acqua (a caso, mi regolo guardando direttamente la pentola), poi segue zucchero (se non ricordo male, la quantità in grammi è la stessa di quella della frutta che metto, tipo: 500 gr di more, 500 gr di zucchero). Ma il metodo base per fare la marmellata lo trovate comodamente in rete, per cui vi rimando lì.
More: io non levo i semi.
Limoni o arance: ovviamente solo le bucce.
Consistenza e tempo di cottura: dicono che, oltre ad assaggiare il sapore (e quindi la dolcezza) e regolare lo zucchero così, bisogna spegnere il fuoco quando, messo un cucchiaino di marmellata su un piatto, inclinando il piatto la marmellata non scivola. Non prima di aver aspettato un attimo che si sia raffreddata ovviamente, perché più la temperatura è alta, più la marmellata è fluida. Quindi occhio a non farvi ingannare. Soprattutto con le marmellate che tendono a diventare molto viscose, tipo quella di more. Nel 2006, in sardegna, con mia moglie abbiamo fatto una marmellata di more che avevamo fatto cuocere per un tempo infinito (tipo 3 ore), perché alla prova del piattino la marmellata era sempre troppo liquida.
Alle 23:00 ci siamo rotti le palle, abbiamo spento il fuoco e ce ne siamo andati a letto sconsolati (troppo liquida). Il mattino dopo nella pentola c'era del calcestruzzo armato, il mestolo si era marmorizzato all'interno di questa specie di composto. Ovviamente l'abbiamo buttata. :'(
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Tutte le marmellate casalinghe che ho provato, preparate da amici, parenti o assaggiate durante i vari campi di volontariato ambientale, mi hanno sempre fatto schifo. :vomit:
Ovviamente, questa, è solo la mia esperienza e, a ridor di logica, immagino che non sia sempre così. Purtroppo le cose, specie quelle che implicano una trasformazione, vanno sapute fare; non basta seguire la "ricetta della nonna". La stessa cosa avviene con il vino dei contadini che, a mio modo di vedere, può, al massimo, essere usato per condire l'insalata. ;)
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crema di marroni della "gentilini"... uber alles.