"Intanto una struttura ben equipaggiata può essere importante, poi gli istruttori possono migliorare".Mi verrebbe da dire esattamente il contrario.
:csadd:
"Intanto una struttura ben equipaggiata può essere importante, poi gli istruttori possono migliorare".
:csadd:
poi ovviamente l'arte devi mettercela tu.
poi ovviamente l'arte devi mettercela tu.
Sono un pessimo autodidatta e pure duro di comprendonio: le cose mi vengono solo se qualcuno me le spiega bene, con parole semplici e con esempi corretti e facilmente replicabili.
Preferisco avere un istruttore capace e allenarmi al parco.
Prendendo l'esempio del tizio è già istruttore (ipotizziamo qualificato) di mt,savate e jkd (tanta roba ,troppa in effetti)
Volendo fare i pignoli potrebbe insegnare la parte di striking senza perdere la dignità marziale e lasciare ad altri il grappling.
In fin dei conti funziona così anche a livello professionistico, un coach striker chiama grappler qualificati ...e viceversa.
Non ricordo quale atleta,forse verginelli, consigliò di formarsi prima in un singolo sistema e poi passare all'mma concept
Beh, io intendevo che l'arte doveva mettercela l'istruttore. E saper spiegare è la base per ogni bravo istruttore.
Beh, io intendevo che l'arte doveva mettercela l'istruttore. E saper spiegare è la base per ogni bravo istruttore.
Sì ma l'arte deve averla...
Potrai anche avere gli strumenti (una palestra messa bene) e saper trasmettere bene, ma se non hai da trasmettere...
ma secondo me c'era da aspettarselo...le mma sono la moda del momento e puf corsi e istruttori in ogni dove :'(....tutto quello che si può dire in merito risulta banale e scontato (o forse no :whistle:)...volendo rimanere sul discorso economico lucrare millantando competenze inesistenti è di fatto una truffa, un pò come se io che son geometra mi pubblicizzassi come il nuovo Gordon Ramsay e aprissi un ristorante :vomit:....sul discorso etico/morale non entro proprio perchè ormai, dopo aver visto un pò di cose, sono del tutto disilluso
volendo rimanere sul discorso economico lucrare millantando competenze inesistenti è di fatto una truffa, ....sul discorso etico/morale non entro proprio perchè ormai, dopo aver visto un pò di cose, sono del tutto disillusocome non quotare....
Il problema e il danno che si crea per me non è tanto l'avviare gruppi di studio per una disciplina nuova (non presente in zona/regione/nazione) ma spacciare se stessi per esperti in essa quando non lo si è.
Ok ma il maestro in questione evidentemente era un cazzaro di base.no no, ma io parlavo in generale col mio maestro di ALTRI maestri... ;)
No Max forse mi son spiegato male : secondo me un forte striker abituato a lottare anche contro grapplers può serenamente allenare un praticante per il free fight ... ovviamente non insegnerà la lotta ma il proprio striking e gli accorgimenti da usare contro i lottatori.si' ma il punto e'....tu come fai a sapere che ti ha fatto un lavoro di merda?non tutti ne sanno di idraulica...
riguardo l'altro discorso ... se un idraulico viene , ti fa un lavoro di merda , ti spara una parcella esosa e tu lo richiami ... meriti di essere truffato :)
Però ragazzi, io vi chiedo: Avete idea della difficoltà di integrazione di due discipline concettualmente diverse?E quindi..? Non capisco il senso nel discorso... :-[
"tutti vogliono essere (chiamati) Ajarn (maestro)"
Se ci pensate, e' un ottimo modo per camuffare:
1-chiedi soldi, ma elargisci conoscenza della 'disciplina' più letale/misteriosa/mistica
2-rilasciando un diploma, ci si mette AUTOMATICAMENTE al di sopra dei praticanti/studenti (per cui si e' Maestri)
1. | nella materia specifica. Che non vuol dire essere un cazzutissimo fighter, ma sapere bene e trasmettere ancora meglio quello che insegni...siano gli scacchi o la Boxe Thailandese. |
2. | spesso esosissimo, perché a diversi Comuni frega caxxo diffondere lo sport. |
x WA hai ragione, anch'io ne conosco....
ma noi stiamo parlando di coloro che non stan solo coprendo le spese ma stan lucrando...penso siano 2 cose diverse e separate.
per il cui il commento "mi pare un po una minchiata", ci sta solo se non hai capito di cosa stiam scrivendo.
p.s. x il punto 2. le palestre comunale son sempre state le più economiche.
Però ragazzi, io vi chiedo: Avete idea della difficoltà di integrazione di due discipline concettualmente diverse?E quindi..? Non capisco il senso nel discorso... :-[
aspè però qui o ho capito male io o mi sono espresso male....uno striker che predilige quella fase ed insegna ad i suoi ragazzi esclusivamente la parte in piedi e gli "accorgimenti" per difendersi dai grapplers mi stà anche bene (parlando ovviamente di livello amatoriale)
però questo significa che il dato maestro "striker" abbia tale bagaglio di esperienza/tecnica...
"per insegnare professionalmente uno sport da combattimento con la coscienza pulita servono anni di gare vinte e poi un po' di capelli bianchi".
Non puoi insegnare MMA seriamente se hai 28 anni, di cui gli ultimi 6 fatti a saltellare da un'AM all'altra.
ma è così difficile da far capire alla gente?
Poi uno dirà: "Eh, ho capito... Ma se io voglio imparare MMA serie, come posso fare?"
risposta amara: "Non impari in Italia. Non per i prossimi X anni almeno"
E torniamo al discorso che se uno vuol fare seriamente un'AM deve prepararsi a sborsare soldi in viaggi.
Ma la storia dell'allenatore di Tyson che non aveva mai fatto pugilato? BIsogna per forza essere un ex agonista anche solo per insegnare ad amatori?
certamente! Non credo sia possibile. Infatti la storia di d'amato mi ha sempre incuriosito proprio per questo. Ci sono altri casi anche in altri sport dove l'allenatore non è mai stato agonista in quello stesso sport nel quale allena?Ma la storia dell'allenatore di Tyson che non aveva mai fatto pugilato? BIsogna per forza essere un ex agonista anche solo per insegnare ad amatori?
Probabilmente no, ma se hai un passato da agonista (anche senza aver mai fatto grandi cose!) è sempre meglio. Del resto, se devi preparare dei ragazzi da portare in gara, come puoi insegnargli qualcosa se tu, per primo, non ne hai mai fatta una e non hai la più pallida idea di cosa si provi a stare su un ring o un tatami?
Ci sono altri casi anche in altri sport dove l'allenatore non è mai stato agonista in quello stesso sport nel quale allena?(http://www.psox.it/v2/wp-content/uploads/15142_213495286971_110229721971_4108746_1379383_n.jpg)
1. | non nei confronti di Quiao ma in generale. |
1. | chi fa la battuta sul matrimonio e i preti? |
non si parla di campioni ma di agonisti :)Concordo con quanto dice John: è questione di conoscenza della materia e dedizione costante.
i primi hanno il talento, i secondi si son fatti il mazzo nella maggior parte dei casi più di chi si è allenato senza competere
Io non me la sentirai di seguire i consigli di qualcuno che non ha mai provato quello di cui parla[1]:zan:
1. chi fa la battuta sul matrimonio e i preti?
Però Alfio si è fatto "il mazzo tanto" all'estero, e poi ha trovato quel prodigio di natura che è Giorgio e suo fratello.Sì, infatti era per avvalorare il tuo discorso sul fatto che si può, ma facendosi il mazzo per imparare andando in giro da chi è in grado di insegnare. :thsit:
Però Alfio si è fatto "il mazzo tanto" all'estero, e poi ha trovato quel prodigio di natura che è Giorgio e suo fratello.Sì, infatti era per avvalorare il tuo discorso sul fatto che si può, ma facendosi il mazzo per imparare andando in giro da chi è in grado di insegnare. :thsit:
Io contestavo solo che l'attività agonistica fosse propedeutica all'insegnamento.
P.S. Alfio è tutt'ora un allenatore "dopolavorista", tanto per avvalorare anche il fatto che un buon allenatore non deve per forza esserlo di "mestiere unico". ;)
Tipo? ???Però Alfio si è fatto "il mazzo tanto" all'estero, e poi ha trovato quel prodigio di natura che è Giorgio e suo fratello.Sì, infatti era per avvalorare il tuo discorso sul fatto che si può, ma facendosi il mazzo per imparare andando in giro da chi è in grado di insegnare. :thsit:
Io contestavo solo che l'attività agonistica fosse propedeutica all'insegnamento.
P.S. Alfio è tutt'ora un allenatore "dopolavorista", tanto per avvalorare anche il fatto che un buon allenatore non deve per forza esserlo di "mestiere unico". ;)
Aggiungo che in alcuni casi si può diventare grandi tecnici anche con una conoscenza solo teorica di una cosa...ovviamente con i se e i ma, contesti precisi e un riscontro poi sugli allievi.
Mi trovo d'accordo con Aliena e gli altri dello stesso filone, anche perchè un'ex agonista può aver fatto esperienza (utile finchè si vuole) su di se' ma resta il fatto che per insegnare bisogna saper adattare il metodo alla variabilità delle persone che si ha sotto. Fisici diversi, teste diverse, contesti magari diversi... ci vuole IMHO comunque un lavoro di analisi, intelligenza, cultura e buon senso che va ben al di là dall'aver fatto a mazzate e riportare la propria personale esperienza sugli altri.non è però che se uno ha fatto attività agonistica non possa avere anche le altre qualità, che a leggere sembra che essere agonisti sia addirittura controproducente per insegnare :)
Tra allenare e essere allenato c'è un abisso.
L'esperienza in generale, anni di pratica, studio e ricerche, quella è invece indispensabile.
Come è indispensabile saper fare tesoro anche delle esperienze di altri.
Non lo penso, almeno non sempre, sebbene, come sottolineava John, a volte il fatto di essere bravo, talentuoso e capace, possa inibire nell'atleta wannabe allenatore dal volersi rimettere completamente in discussione.Mi trovo d'accordo con Aliena e gli altri dello stesso filone, anche perchè un'ex agonista può aver fatto esperienza (utile finchè si vuole) su di se' ma resta il fatto che per insegnare bisogna saper adattare il metodo alla variabilità delle persone che si ha sotto. Fisici diversi, teste diverse, contesti magari diversi... ci vuole IMHO comunque un lavoro di analisi, intelligenza, cultura e buon senso che va ben al di là dall'aver fatto a mazzate e riportare la propria personale esperienza sugli altri.non è però che se uno ha fatto attività agonistica non possa avere anche le altre qualità, che a leggere sembra che essere agonisti sia addirittura controproducente per insegnare :)
Tra allenare e essere allenato c'è un abisso.
L'esperienza in generale, anni di pratica, studio e ricerche, quella è invece indispensabile.
Come è indispensabile saper fare tesoro anche delle esperienze di altri.
Ci sono esempi particolari legati a discipline particolari....No, aspetta: mai gareggiato ok, lo sostengo anch'io, ma avevo capito intendessi preparazione solo teorica senza mai aver praticato.. quello mi pareva, e mi pare tutt'ora, strano.
Petrov, l'allenatore di Bubka e della Isinbayeva per dirne una, nn ha mai gareggiato nel salto con l'asta...
Uno dei più grandi allenatori di football americano di tutti i tempi, ha giocato a football come noi giochiamo a basket o pallavolo nella scuola dell'obbligo.
Non so, non ho elementi di verifica, resto sempre dell'idea di fare un distinguo tra chi allena un'atleta "rodato" (possibile) e chi insegna a chi non ha già una preparazione/conoscenza consolidata (sono più scettica).
Un ragazzo che nasce senza gambe potrebbe tranquillamente diventare un grande allenatore di tanti sport...è ovvio che però dovrebbe conoscere bene lo sport in questione.
Considera che, per dirne una, negli USA ci sono allenatori che spesso si rivolgono a certi giornalisti per consulenze tecniche... ;)Uhm, aggiungere consulenze credo che esuli però dal discorso su quello che un'insegnante (riteniamo) debba avere di base per essere un buon insegnante.
Beh il Kudo è effettivamente una forma di MMA ... a prescindere dal fatto che chi lo insegna lo conosca ... Diversamente dal Daido Juku Karate il Kudo non è più considerato Karate. Il wc ... beh è wc , poco da aggiungere ...
Copyright.Beh il Kudo è effettivamente una forma di MMA ... a prescindere dal fatto che chi lo insegna lo conosca ... Diversamente dal Daido Juku Karate il Kudo non è più considerato Karate. Il wc ... beh è wc , poco da aggiungere ...
et voilà, ora parte lo spin off.. quali sono le differenze tra kudo e daido juku karate? io pensavo fossero la stessa roba che aveva cambiato nome. c'è stato, in concomitanza con il cambiamento di nome, anche un cambiamento di rotta? se sì, quale?
Mi è arrivata questa segnalazione su fb.
Magari se ne discute civilmente.
http://www.alexdandi.com/2012/08/mma-in-italia-la-lettera-shock-di-un-maestro/ (http://www.alexdandi.com/2012/08/mma-in-italia-la-lettera-shock-di-un-maestro/)
Tra i commenti al video ce n'è anche uno su cui vorrei un attimo soffermarm a firma del sig. Davide Ferro, che scrive:
Ho ripetuto fino allo stremo, centinaia di persone mi odiano e mi hanno odiato perche' ho sparato per anni la verita' nelle loro faccie. Ora, si incomincia a realizzare che qualcosa nelle MMA italiane non va o meglio dire, le mma in italia non riescono a fare il salto di qualita' gia' che al contrario l'interesse mediatico e' salito grazie al magma internazionale. Questo e' dovuto , come ripeto dal 2004, per 3, e ripeto 3 semplici problemini; problemi che non esistono in molti altri paesi, esempio il paese in cui vivo: L'inghilterra.
---PROBLEMA NUMERO 1 : Negli altri paesi I team si contano sulle dita della mano e gli istruttori sono pochissimi ( secondo FIGHTERONLY In Inghilterra una trentina, in Francia una ventina come in Germania). Con questo sistema i team si rafforzano in una maniera incredibile e la qualita' si alza
ad altezze che per ora in Italia non esiste ancora nessun team che puo' competere con queste realta'. Se uno si vuole allenare seriamente va in quel team punto.
Diciamo chiaro che in Italia la colpa di formare cani e porci non e' solamente di chi si autodichiara istruttore dal giorno alla mattina o di fanatici della domenica ma anche e forse con maggiore colpa, dei pochi professionisti e di personaggi di spicco italiani che non so per quale motivo oscuro, hanno la fissazione di formare istruttori ed allenatori a piu' non posso. Immersi a questo compito fino alla mancanza di vergogna, e cercando di inserire qua e la i loro semi aiuto pre istruttori. Solo a Roma e Milano ci sono piu' istruttori che in tutti gli stati uniti.
---PROBLEMA NUMERO 2 : In quasi tutti gli altri paesi contagiati dalle MMA le federazioni, le associazioni sportnazionalistiche e comitati pseudolimpici non sono proprio concepite da chi fa MMA. Le MMA E LE FEDERAZIONI SONO DUE REALTA' OPPOSTE E NON CONCILIABILI.
Forse molti in Italia, non riescono a concepire come si sta trasformando il pianeta terra, ma con il nuovo capitalismo globalizzato, le MMA sottostanno solo, e ripeto solo, alla legge del mercato che va contro il grigio e la retromentalita' delle federazioni all'italiana, che vorrebbero regolamentizzare fino all'eccesso e togliere l'atmosfera "americana" delle MMA, per farlo praticare amatorialmente a tutti, formando atleti con la mentalita' da anni' 50.
Tali organizzazioni, non capiscono proprio che le MMA rappresentano il nuovo connubio tra nuovo spettacolo e nuovo sport, che automaticamente e mediaticamente deve formare un nuovo genere di spettatori.
Questo problema delle pseudo federazioni inesca il terzo problema.
-PROBLEMA NUMERO 3: COME HO GRIDATO PER ANNI, LE MMA AMATORIALI NON HANNO FUTURO, le MMA amatoriali purtroppo cozzano con i valori di spettacolarizzazione e di mercato globale delle MMA e se lo hanno capito anche in Cina... Come si e' notato in moltissimi paesi le MMA amatoriali non hanno iniziato neanche la loro strada, non attecchiscono, l'amatorialita' toglie l'anima a questo nuovo tipo di mentalita' di fare sport. In pochi paesi invece come l'italia si e' avuto la fissazione del promuovere le mma con concetti e valori di altri sport da combattimento del tempo passato o realta' ormai in disuso da tempo.
Ora che l'attenzione verso le mma amatoriali sta scendendo paurosamente molti si dovrebbero chiedere non sarebbe il caso di svegliarsi e approdare al nuovo e smetterla con quella mentalita', piccola ristretta, dell'italietta che vorrebbe promuovere, nella nuova concezione sportiva del 21 secolo, ancora la coppetta della domenica, il pseudoistruttore, la promozione federativa e altre mllle sciocchezze.
SVEGLIA RAGAZZI.
Io sono uno di quei poveracci che invece fa fare il dilettantismo ai ragazzi...e pensate un po' persino le gare di grappling!!!
Non penso che Ferro sia l'unica persona che si è allenata nel Regno Unito o negli Stati Uniti, ma faccio notare che spesso gli americani dominanti sono atleti con una qualche carriera nella lotta olimpica. Questo cammino "istituzionalizzato" li porta a sapersi preparare, tagliare il peso, avere meno ansia nel momento di entrare in gabbia, saper reagire ad un momento difficile ed in generale saper gestire il combattimento. Aggiungo che pure nel pugilato sono davvero pochi fra i professionisti d'elite quelli che non abbiano fatto una buona carriera nel dilettantismo...giusto i Messicani forse. Da anni lo leggiamo scrivere dell'antico pankration in cui ci si rompevano le dita, della lotta turca in cui ci si cosparge d'olio e di altre amenità, però non mi pare che quando insegnava a Roma abbia mai portato qualcuno a combattere...se mi sbaglio sarei felice che qualcuno mi smentisse.