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Allenamento, recupero e cultura fisica => Performance/Preparazione atletica/Recupero => Topic started by: Bingo Bongo on September 18, 2012, 11:45:44 am

Title: Forti e stanchi? No grazie!
Post by: Bingo Bongo on September 18, 2012, 11:45:44 am
La frase chiave da cui partire è questa:
"l'attività fisica non deve influenzare in negativo la mia qualità di vita"

Ho notato che nelle palestre, sopratutto nel fai da te (ma non solo), c'è una certa "depressione" fisica oltre che psicologica dovuta a un costante fisico sotto stress post allenamento.
Molti praticanti che si allenano, diventano più forti, ma sono più stanchi. Tanto non riuscire fino al successivo allenamento a svolgere normali attività fisiche.
Naturalmente l'allenamento prestazionale non può non avere impatti sulla vita quotidiana, ma sono convinto che a molti di noi, me compreso, interessa avere un fisico magari con prestazioni mediocri, ma mai stanco. Prestazioni mediocri non significa incapacità a fare un'attività intensa, ad allenarsi anche tutti i giorni. Forse allenarsi poco è spesso può essere una soluzione. Di sicuro è fondamentale trovare il giusto equilibrio fra "intensità e volume" del proprio allenamento.
Questo equilibrio è il principale fattore affinché aumenti quella che possiamo considerare la qualità principale per non essere stanchi post allenamento: capacità di recupero.
Naturalmente sulla capacità di recupero si trova di tutto in rete. Da buoni articoli come quelli
su Albanesi  -> http://www.albanesi.it/Arearossa/Articoli/04recupero11.htm (http://www.albanesi.it/Arearossa/Articoli/04recupero11.htm)
Ad altri in cui sembra un'ottima cosa stare in lattacido fra un allenamento e l'altro a sistemi come il fartlek che dovrebbe invece favorire il recupero.
Io invece vi chiedo semplicemente cosa ne pensate e se vi sentite forti sempre o solo ogni 2, 3 giorni...
Ah, naturalmente per quanto mi riguarda, quando l'obiettivo è non essere mai stanchi, sono per il giusto e spesso :)
Title: Re:Forti e stanchi? No grazie!
Post by: nicola on September 18, 2012, 11:51:05 am
E' un po' di tempo che penso di aprire un 3D sulla mia esperienza personale di quest'ultimo anno, che sostanzialmente riguarda l'allenamento e l'esaurimento fisico.

Solo che per poterlo aprire devo riprendere l'annata di allenamenti e attendere almeno 1 mesetto di ripresa, in modo tale da completare il quadro.


Per darti al volo la mia opinione. Ciò che suddivide gli ambiti di discussione è una cosa, su tutte: se ciò che faccio lo faccio da professionista (nel senso: faccio gare, l'obiettivo è gareggiare e fare il meglio possibile per me), oppure no.
Se la risposta è la 1, è più facile che io abbia periodi in cui sono molto stanco, poiché il mio obiettivo è essere al masismo per la gara o il periodo di gare.
Title: Re:Forti e stanchi? No grazie!
Post by: Bingo Bongo on September 18, 2012, 12:39:41 pm
Sono assolutamente d'accordo. Infatti ho scritto che sicuramente l'allenamento prestazionale (cioè quello finalizzato alla gara) non può non avere impatti sulla vita quotidiana.
Escludendo per quanto mi riguarda questa necessità sono naturalmente per il per il punto 2. Attendo il tuo 3D in merito :)


Title: Re:Forti e stanchi? No grazie!
Post by: pal on September 18, 2012, 12:47:12 pm
Daccordo con entrambi.
Aggiungo che anche nell'agonismo si puo evitare l'autodistruzione.
Campioni di MMA come Anderson Silva (ma anche Rickson Gracie) sono l'esempio che nonostane l'età vantano ancora prestazioni eccellenti.

Chi spreme corpo e mente fino all'osso con allenamenti pesanti, finisce la carriera presto. Chi spinge con intelligenza e moderazione invece, ha i medesimi riultati ma prolungati nel tempo.
Title: Re:Forti e stanchi? No grazie!
Post by: Dipper on September 18, 2012, 12:59:36 pm
Il fattore Q...
Title: Re:Forti e stanchi? No grazie!
Post by: The Spartan on September 18, 2012, 13:54:46 pm
L'ultima frontiera dell'allenamento sul fronte al di là dell'oceano è fondata sull' HRV (Heart Rate Variability) che sembra andare in questa direzione, ampliando e dando supporto scientifico a quello che era un pò il principio dell'allenamento istintivo di Joe Weider.
Title: Re:Forti e stanchi? No grazie!
Post by: pal on September 18, 2012, 14:07:23 pm
Il Dr. Andrew infatti suggerisce tecniche di respirazione derivanti dal pranayama indiano abinate all'allenamento.
Alcune tecniche promuoverebbero la variabilità del battito cardiaco e secondo recenti studi scientifici "the greater the variability the greater the health of the individual".

John ci daresti qualche informazione aggiuntiva su questo tipo di allenamento please?
Title: Re:Forti e stanchi? No grazie!
Post by: Bingo Bongo on September 18, 2012, 14:12:28 pm
Ma esistono già routine di allenamento impostate sull'HRV? Ho capito che un metodo di misurazione della variazione del ritmo cardiaco, ma non come si innesta nel contesto training.
Urgono informazioni in più.  :)
Title: Re:Forti e stanchi? No grazie!
Post by: The Spartan on September 18, 2012, 14:21:34 pm
Per cominciare
http://www.t-nation.com/free_online_article/most_recent/the_hrv_roundtable (http://www.t-nation.com/free_online_article/most_recent/the_hrv_roundtable)
Title: Re:Forti e stanchi? No grazie!
Post by: Bingo Bongo on September 18, 2012, 14:55:12 pm
Il tema sembra interessante anche se mi sembra usato sopratutto come metodo diagnostico per poi pianificare il training. Si, comunque condivido che la direzione sembra quella del "forti, ma non stanchi". Ci sono anche indicazioni sui risultati dei controlli sui periodi di allenamento che possono tornare utili. Devo comunque approfondire.
Giusto per fare una sintesi un pò brutto l'HRV è la quantificazione delle fluttuazioni degli intervalli fra un battito e l'altro. Cioè la distanza fra 2 battiti varia. Anzi se varia è segno di buona salute.

Infatti navigando qua e là in merito all'HRV...  :)

"Già nel 3 ° Secolo  il medico cinese Wang Shu-ha (anche Wang Shu-ho e Hsi Wang),  ha costatato una frequenza cardiaca variabile come segno di salute. Ha documentato nei  suoi scritti "Maggio Ching" la conoscenza di "Diagnosi del polso" Quando il cuore è regolare come il battere di un picchio o il gocciolare della pioggia sul tetto è giorno, il paziente morirà entro 4 giorni."

Darò un'occhiata anche all'allenamento istintivo di Joe Weider che mi sembra interessante.
Title: Re:Forti e stanchi? No grazie!
Post by: Ebony Girls Lover on September 18, 2012, 16:10:04 pm
Seguo.
Title: Re:Forti e stanchi? No grazie!
Post by: nicola on September 18, 2012, 16:17:15 pm
Minchia com'è avanti la Polar: ci ha già fatto su uno strumento ad hoc.
Title: Re:Forti e stanchi? No grazie!
Post by: nicola on September 18, 2012, 16:23:13 pm
Solo che mi domando come faccia a discernere tra variabilità in sé e per sé e variabilità dovuta a extrasistoli, ad esempio, o all'aritmia sinusale respiratoria.
Title: Re:Forti e stanchi? No grazie!
Post by: Bingo Bongo on September 18, 2012, 17:05:54 pm
Io non ho la più pallida idea, ma appena cambio il mio polar l'ho compro 8)
Non resisto al disegnino della coppa quando vengono raggiunti gli obiettivi