Ar.Ma.
Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Karate e Kenpo => Topic started by: Takuanzen on February 18, 2013, 21:55:48 pm
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Gironzolando su Youtube ho trovato questo video del 1998, la versione del kata Jion del maestro Tokitsu:
Kenji Tokitsu. Kata Jion (https://www.youtube.com/watch?v=L_GaTWOSXS4#)
Bunkai (applicazione):
Kenji Tokitsu. Bunkai kata Jion (https://www.youtube.com/watch?v=TFUiizfZRZ0#)
Bunkai con protezioni:
Kenji Tokitsu. Bunkai kata Jion (https://www.youtube.com/watch?v=YzpS5E7C8CQ#)
Lo considero un esempio della sua concezione, almeno di quel periodo, dei "rinto gata" o kata da combattimento. :)
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Come stile direi che era già piuttosto settato sulle meccaniche che esegue tutt'oggi.
Il Jion ha davvero poche attinenze con quello classico ma il vero punto critico sono, ne' più ne' meno di quanto accade altrove, i bunkai eccessivamente stilizzati e un tori decisamente poco convincente. Un po' più di cazzimma avrebbe reso più fruibili i suoi movimenti.
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Concordo, e soprattutto avrebe rivelato quante cose potenzialmente buone non vanno poi tanto bene :whistle: :whistle:
Però a Tolitsu lo perdono perché gli voglio bene, ilsuo "storia delkaarte" è un libroa cui sono legatissimo :gh:
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Come stile direi che era già piuttosto settato sulle meccaniche che esegue tutt'oggi.
Il Jion ha davvero poche attinenze con quello classico ma il vero punto critico sono, ne' più ne' meno di quanto accade altrove, i bunkai eccessivamente stilizzati e un tori decisamente poco convincente. Un po' più di cazzimma avrebbe reso più fruibili i suoi movimenti.
Si, lo stile e le meccaniche erano già molto più simili come impostazione a quelle dell'suo tipico uso del corpo attuale.
Il kata è piuttosto differente da quello Shotokan come me lo ricordo io (a parte forse lo schema di movimento nello spazio della sequenza), forse mi sembra che però sia più simile a quello Shorin Ryu del Karate di Okinawa (ma non lo so, non me ne intendo...), anche se è già rielaborato in una maniera piuttosto personale e caratteristica. Il mio maestro mi raccontava che Tokitsu ai tempi modificava continuamente i suoi kata. L'influenza degli stili interni cinesi è già forte, ma la sua di questo periodo è in fondo ancora una scuola di Karate, seppur molto eterogenea, considerando le molteplici varietà di correnti che esistono attualmente.
Per le applicazioni, concordo sulla prima, mentre la seconda non la considero poi così stilizzata, visto che comunque è eseguita con le protezioni e con un certo tipo di contatto, seppur inferiore a quello "full" del Jissen Karate. I bunkai con protezioni erano una sua peculiarità. La tecnica rielaborata è abbastanza fattibile in quel contesto particolare, funzionava anche in combattimento libero, che comunque veniva allenato molto dalla sua scuola. Almeno così mi è stato detto...
Due aspetti rilevanti in quei due video: nel primo il suo famoso maegeri da corta e media distanza, vero e proprio marchio di fabbrica in combattimento, in cui si era specializzato e poi nel secondo invece un oitsuki efficace e degno di questo nome. :)
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Come stile direi che era già piuttosto settato sulle meccaniche che esegue tutt'oggi.
Il Jion ha davvero poche attinenze con quello classico ma il vero punto critico sono, ne' più ne' meno di quanto accade altrove, i bunkai eccessivamente stilizzati e un tori decisamente poco convincente. Un po' più di cazzimma avrebbe reso più fruibili i suoi movimenti.
Si, lo stile e le meccaniche erano già molto più simili come impostazione a quelle dell'suo tipico uso del corpo attuale.
Il kata è piuttosto differente da quello Shotokan come me lo ricordo io (a parte forse lo schema di movimento nello spazio della sequenza), forse mi sembra che però sia più simile a quello Shorin Ryu del Karate di Okinawa (ma non lo so, non me ne intendo...), anche se è già rielaborato in una maniera piuttosto personale e caratteristica.
In realtà io trovo molte più similitudini tra quello Shotokan e quello Shorin:
KATA JION - Ivan Gazzoti, Kyudokan Argentina - Romain Lafitte, Shotokan Francia (https://www.youtube.com/watch?v=wDImyceFrwc#)
Il mio maestro mi raccontava che Tokitsu ai tempi modificava continuamente i suoi kata. L'influenza degli stili interni cinesi è già forte, ma la sua di questo periodo è in fondo ancora una scuola di Karate, seppur molto eterogenea, considerando le molteplici varietà di correnti che esistono attualmente.
Guarda, credo che dovrei essere l'ultimo a parlare di questo argomento, ma se avessero praticato in tuta invece che in karategi io sinceramente avrei già detto che facessero Yi Quan o comunque uno stile interno cinese. Poi, per carità, pure Montanari integra il suo Karate con lo Yi Quan quindi tutto è possibile :)
Per le applicazioni, concordo sulla prima, mentre la seconda non la considero poi così stilizzata, visto che comunque è eseguita con le protezioni e con un certo tipo di contatto, seppur inferiore a quello "full" del Jissen Karate. I bunkai con protezioni erano una sua peculiarità. La tecnica rielaborata è abbastanza fattibile in quel contesto particolare, funzionava anche in combattimento libero, che comunque veniva allenato molto dalla sua scuola. Almeno così mi è stato detto...
A me gli attacchi di tori paiono piuttosto sciapi e con tecniche un pochino lontane da quelle da cui ci si dovrebbe difendere. Proprio perchè l'attacco è preordinato e soprattutto perchè ci sono le protezioni, tori dovrebbe tirare per sfondare, almeno secondo la mia visione.
Due aspetti rilevanti in quei due video: nel primo il suo famoso maegeri da corta e media distanza, vero e proprio marchio di fabbrica in combattimento, in cui si era specializzato e poi nel secondo invece un oitsuki efficace e degno di questo nome. :)
In particolare quando l'oi tsuki?