Ero vestito completamente di nero, con un giubbotto di pelle lungo fino a piedi, stivali, un pizzetto caprino e i capelli sciolti lunghi fino al sedere.
E se avessi caricato il poliziotto?
Ero vestito completamente di nero, con un giubbotto di pelle lungo fino a piedi, stivali, un pizzetto caprino e i capelli sciolti lunghi fino al sedere.
:gh:
E se avessi caricato il poliziotto?
:gh: :gh:
Sei il solito anarchico nazicomunista.
Sì hai ragione, ma ho usato soprattutto l'ultima frase del tuo primo post per esplicitare una riflessione che credo rientri in parte nel discorso, al di là di chi approccia chi.
Guarda ne racconto un'altra (non mi ricordo se l'ho già fatto, in caso scusate).
Tanti anni fa me ne stavo tranquillo in una piazza, in piedi sul marciapiede, a farmi i fatti miei mentre aspettavo un amico che doveva passarmi a prendere.
Ero vestito completamente di nero, con un giubbotto di pelle lungo fino a piedi, stivali, un pizzetto caprino e i capelli sciolti lunghi fino al sedere. Zainetto Eastpack e cuffie nelle orecchie.
A una certa noto, dall'altra parte della piazza, due tizi sui quarant'anni vestiti "street" (giubbotto jeans, t-shirt, cappellino, scarponi) che si guardano intorno facendo finta di non guardare me.
"Ok, sono io paranoico" mi dico. Torno a farmi i fatti miei.
Quando li guardo i nuovo, hanno attraversato la strada e sono nel parcheggio dentro la piazza. Fanno sempre finta di non guardarmi.
"Ok, sono sempre paranoico".
Li riguardo e stanno attraversando di nuovo verso di me.
"Ok, sarò pure paranoico ma meglio che me ne vado".
Mi giro per andarmene quando una massa di turisti tedeschi sbuca dall'angolo nel quale volevo infilarmi e mi blocca.
Passati i turisti, i due finiscono di attraversare e si aprono a V per bloccarmi le vie di fuga.
Io prendo lo zaino e me lo metto davanti a mo' di scudo, uno si mette una mano in tasca e lì mi sono cacato addosso.
Sensazione di tempo dilatato. Giuro che il mio cervello ha dato il comando di caricare quello davanti a me, ma PER FORTUNA prima che mi partano le gambe il tipo ha tirato fuori la mano e vedo che mi sta mostrando un tesserino.
Mi fermo e mi tranquillizzo (più o meno). "Chi sei, che ci fai qua, che c'hai nello zaino?". Mi guardano malissimo.
"Sto aspettando un amico, sono uscito ora dall'università, guardate ho lo statino dell'esame che ho appena sostenuto".
Si calmano pure loro, vedono che mi ero agitato e si scusano, ma mi dicono che mi ero messo in un posto un po' "particolare" e che non avevo un aspetto rassicurante. Però posso stare dove sono, mi danno la mano e se ne vanno.
La sera ho scoperto che mi ero messo davanti all'albergo dove era appena arrivato il re di Giordania.
E se avessi caricato il poliziotto?
noi ad esempio insegniamo una tecnica che riguarda il tentativo di estrazione di qualcosa nn ancora identificato, procedendo però a uno step intermedio che consenta di capire se la persona in questione va asfaltata o deve avere le nostre scuse.
Nn è chissà che cosa...
Diciamo che abbini un linguaggio ad hoc a una soluzione che garantisca sostanzialmente una fase di controllo più "lunga" del normale, in questa maniera hai modo di capire prima le intenzioni del soggetto e a seguire la natura dell'oggetto.
Noi insegniamo anche a decifrare i segnali del corpo...ad esempio, quando l'oggetto nascosto è un'arma e ci sono intenzioni negative, di solito il soggetto x tende a toccare spesso anche involontariamente lo stesso per assicurarsi di averlo pronto.
Nn è chissà che cosa...
Diciamo che abbini un linguaggio ad hoc a una soluzione che garantisca sostanzialmente una fase di controllo più "lunga" del normale, in questa maniera hai modo di capire prima le intenzioni del soggetto e a seguire la natura dell'oggetto.
Ok grazie, concettualmente credo di aver capito ;)Noi insegniamo anche a decifrare i segnali del corpo...ad esempio, quando l'oggetto nascosto è un'arma e ci sono intenzioni negative, di solito il soggetto x tende a toccare spesso anche involontariamente lo stesso per assicurarsi di averlo pronto.
Verissimo... però purtroppo questo avviene anche con oggetti di uso quotidiano - io personalmente, quando non giro con il borsello, mi controllo spesso le tasche per vedere se ho portafogli cellulare e chiavi al loro posto.
E stiamo da capo a dodici :dis:
Però è ovvio che sono dettagli importanti da inserire in un contesto valutativo più ampio.
Nn è chissà che cosa...
Diciamo che abbini un linguaggio ad hoc a una soluzione che garantisca sostanzialmente una fase di controllo più "lunga" del normale, in questa maniera hai modo di capire prima le intenzioni del soggetto e a seguire la natura dell'oggetto.
Ok grazie, concettualmente credo di aver capito ;)Noi insegniamo anche a decifrare i segnali del corpo...ad esempio, quando l'oggetto nascosto è un'arma e ci sono intenzioni negative, di solito il soggetto x tende a toccare spesso anche involontariamente lo stesso per assicurarsi di averlo pronto.
Verissimo... però purtroppo questo avviene anche con oggetti di uso quotidiano - io personalmente, quando non giro con il borsello, mi controllo spesso le tasche per vedere se ho portafogli cellulare e chiavi al loro posto.
E stiamo da capo a dodici :dis:
Però è ovvio che sono dettagli importanti da inserire in un contesto valutativo più ampio.
Ma anche io a volte mi tocco il portafoglio...
Il punto è che se ti fermo per chiacchierare, magari lo tocco una volta sola....ma se lo tocco più volte deve essere nel novero delle cose cominciare a incanalare le informazioni (ricordi quando parlammo dell'Ooda loop?), ossia che o abbiamo davanti una persona nn proprio equilibratissima o che forse c'è altro...
Sapendo che ti può fottere... :thsit:
E in alcuni casi controbluffando...
Ma nn si tratta di allarmismo quanto di consapevolezza.
Io,da ormai diverso tempo, ho adottato una strategia generica che ha ridotto terribilmente i miei incidenti di percorso, sopratutto in situazioni ambigue come queste.
OGNI volta che ho il minimo dubbio, inizio io a fare vandalismo interazionale.
"bello il piecing allo zigomo"
"cosa?" (perplesso)
"bello il piercing allo zigomo, ti ha fatto male?"
"no i piercing non fanno male" (si allontana di un passo perche' invado il suo spazio)
"io avrei sempre paura di prenderci dentro"
"ma no guarda...anzi anche quando faccio a botte non fa male" (panico)
"davvero? posso toccarlo?"
"...si" (resta fermo, con le mani basse)
Allungo la mano, la ragazza mi ferma e dice "dai andiamo".
I galantuomini sono rimasti li,senza piu' dir nulla.
Abitando (ancora per poco) in una città molto tranquilla non ho tutto questo bisogno di essere allerta...
Vuoi che ti posti la cronaca nera delle mie parti per i prossimi 30 giorni?
Scommettiamo che eviteresti di incastrarti tarzanelli tra i denti?
Questa frase mi ricorda Aivia
L'altra volta ci scherzavo con un mio amico al bar...davanti a dei bicchieri a calice e al caffè...
"Vedi...tu vedi stoviglie, io vedo armi..." :sbav:
http://www.recoilweb.com/.UxHc91bf5bY.facebook (http://www.recoilweb.com/.UxHc91bf5bY.facebook)
malpensanti.. magari voleva solo elemosinare mezzo litro di sperma da vendere alla banca del seme, o delle urine pulite per passare qualche visita medica
Se non altro il punto fermo "Ad un certo gesto e/o una certa parola fai quello che ti dico e basta" DOVREBBE essere fissato...
Mia moglie, e temo nn sia la sola donna, è quella che, alla luce di vari episodi, io considero una delle variabili più pericolose in situazioni di emergenza o pericolo.
altrove credo ci sia spesso una cronica difficoltà nell'accettare di dover fare una cosa senza se e senza ma... :pla:
.. avevo ben in mente di iniziare ad addestrare la mia ragazza, che le piaccia o meno.
dalle uno di questi da tenere nella borsa di prada XD