Pochi giorni or sono ho partecipato ad una discussione sulla disciplina del taiji quan con alcune persone, esponendo alcune idee e dubbi che ho maturato nel tempo nei riguardi di questo stile di pugilato.
Neanche a farlo apposta a pochi giorni dalla discussione, oggi, ho avuto modo di partecipare ad un seminario di quest’arte ( tenuto in provincia di Ancona ) che mi ha colpito a tal punto da far nascere in me il desiderio di condividere le mie impressioni con altri.
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Pochi giorni or sono ho partecipato ad una discussione sulla disciplina del taiji quan con alcune persone, esponendo alcune idee e dubbi che ho maturato nel tempo nei riguardi di questo stile di pugilato.
Neanche a farlo apposta a pochi giorni dalla discussione, oggi, ho avuto modo di partecipare ad un seminario di quest’arte ( tenuto in provincia di Ancona ) che mi ha colpito a tal punto da far nascere in me il desiderio di condividere le mie impressioni con altri.
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Prima di passare ad altre domande sull'esperienza specifica, ti andrebbe di condividere le "idee e dubbi che ho maturato nel tempo nei riguardi di questo stile di pugilato" ?
Per capire da dove partire...
Ciao Nick
...
Il combattimento taiji è basato sulla capacità di sentire le forze avversarie aderendo a lui.Dal punto di contatto devi sentire tutto il corpo,in maniera tale che puoi reagire alle sue azioni.
Ad esempio,se dopo averti dato un pugno la sua mano va giù, colpisci la sua faccia,se va su colpisci la sue costole, se ritira il pugno seguilo e rilascia la tua forza in avanti, se spinge ancora avanti tiralo indietro o schiaccialo verso il basso, se alza la gamba per calciare,tiragli giù il braccio e squilibralo,cosicchè deve lasciar ricadere la gamba e via dicendo.
...prendere subito il controllo delle braccia dell'avversario e da lì controllare il suo corpo al fine di colpirlo,applicare leve articolari o spingerlo a terra....
....
1)E' una questione di abilità. Un mio allievo è un ex campione di savate e non ho grossi problemi a prendere contatto con le sue braccia e mantenere il contatto con queste impedendogli di colpirmi.
2)Se non controlli le sue braccia,mentre tu tiri il primo colpo,lui con un suo braccio libero ti tira una coltellata nelle costole...lui prenderà un pugno ma tu una coltellata.
Il vero combattimento comincia a corta distanza,e controllando la sua forza tramite il contatto con le bracca impedisco al lottatore di fare quanto hai descritto...anche qui è comunque una questione di abilità.
Non volevo più parlare di tecnica taiji perchè mi sembrava di aver già detto tutto,ma visto che non mi sembra sia chiaro ciò che ho detto cercerò di riillustrarlo: il combattimento taiji si basa sul prendere il contatto con le braccia dell'avversario e tramite ting jing(energia che ascolta) e tung jing(energia che comprende)capire le intenzioni dell'avversario per poi agire di conseguenza.....senza lo sviluppo queste abilità di percezione,che sono lo scopo dell'allenamento TUI SHOU,il taiji diventa boxe esterna che blocca e disconnette.Nel combattimento con Garcia,ad esempio,il praticante di Chen viene atterrato perchè perde il contatto con le braccia dell'avversario e questo gli afferra le gambe e lo proietta(vedi minuto 1.44).Tramite la sensibilità ti adatti all'avversario(si dice:non resistere,non lasciarlo andare) e SOLO quando la sua forza è esaurita lo attacco oppure, se il livello è alto, uso la sua forza contro di lui(si dice:segui la sua postura,prendi in prestito la sua forza).Nel fa jin(emissione di energia in attacco)uso tutto il peso del corpo dalle gambe fino alle braccia(o gomito,spalla,testa ecc.)per colpire o proiettare l'avversario al suolo:
Chen Ziqiang Tui Shou (https://www.youtube.com/watch?v=rAicu-IPjMw#)
Diceva Chen Wei Ming nel suo libro (probabilmente ripetendo le parole del suo Maestro Yang Chen Fu):"Le applicazioni delle tecniche devono essere considerate solo indicazioni generali, e siccome un avversario non attaccherà in modo prestabilito,devi adattarti alle circostanze.Se vuoi essere capace di adattarti alle circostanze devi praticare il Tui shou e coltivare la sensibilità........
non fare riferimento alle tattiche che puoi ricordarti: un avversario può ricordarne di più;non ti puoi adattare a tutte le differenti scuole.E' meglio per te ricordati una sola parola del taiji quan:chan(stare a contatto,aderire) perchè tutto viene da questo."
Poi il problema è l'abilità singola acquisita( il classico tra il dire e il fare....)!
Riguardo L'yi quan non intendo fare commenti, posto piuttosto un video e ad ognuno le sue considerazioni:
Combat : Yiquan vs Kickboxing. (https://www.youtube.com/watch?v=4s8l1JyU7NU#)
.... Per me, tutte le arti marziali, i sistemi di difesa personale e gli sport da combattimento meritano rispetto, dato che c'è sempre da imparare da qualunque cosa.
Un piccolo appunto: nella didattica del pianoforte lo studio lento, al limite lentissimo é il caposaldo per creare una tecnica solida ed i presupposti per un'esecuzione veloce senza sbavature
Vi siete dimenticati una cosa basilare: Il radicamento,intesa come capacità di essere stabile e difficilmente "spostabile".
A Elia, ma tu chiami QUALSIASI COSA "pugilato"..? XD
Ciao.
Solo un paio di domande:
1. Quale problema avrebbe il sacco e i colpitori?
2. Già 15 anni fa si parlava di caviglie sciolte e in contemporanea di ginocchia distrutte. Ha detto qualcosa a riguardo?
- ULTRA MEGA CUTTONE -
Questo è quanto, sono stato un po' lungo, ma chi ha voglia di leggere ora ha il quadro dei miei dubbi sul taiji :D
A Elia, ma tu chiami QUALSIASI COSA "pugilato"..? XDconsidera che di solito il termine "quan" viene tradotto, appunto, con "pugilato".
Il problema è sempre quello però e cioé, IMHO perché non pratico BGZ (avevo giusto fatto qualcosa ai tempi del taiji), per poter applicare in un combattimento non collaborativo un sistema come il BGZ è necessario pensare BGZ e ritengo che sia una cosa molto difficile. Sopratutto oggi.cosa intendi?
@Nick
+1 perché mi piace il tuo post,
sembra quasi che con il BGZ ci si possa combattere...
A parte le battutaccie anche nel nel taiji "esiste solo entro" o "una sola azione".
Anche nella boxe perché direi che in generale un sistema di striking per essere efficacie ed efficiente deve essere così.
Il problema è sempre quello però e cioé, IMHO perché non pratico BGZ (avevo giusto fatto qualcosa ai tempi del taiji), per poter applicare in un combattimento non collaborativo un sistema come il BGZ è necessario pensare BGZ e ritengo che sia una cosa molto difficile. Sopratutto oggi.
intendo dire che è necessario fare proprio il bgz anche da un punto di vista psicologico. E' un pò come imparare l'inglese per chi non è madrelingua. Per esempio quando ero più giovane mi "vergognavo" a parlare inglese. Ecco, in un certo senso non bisogna vergognarsi di usare posture che potrebbero essere viste come "strane".Il problema è sempre quello però e cioé, IMHO perché non pratico BGZ (avevo giusto fatto qualcosa ai tempi del taiji), per poter applicare in un combattimento non collaborativo un sistema come il BGZ è necessario pensare BGZ e ritengo che sia una cosa molto difficile. Sopratutto oggi.cosa intendi?
Per quanto riguarda il TJQ, visto che tu lo pratichi, ti ritrovi in quanto indico?Mi trovo d'accordo.
Hai altre indicazioni/opinioni/altro?
Differenze/analogie?
Ciao Nick
Mi rincuori. Da anni pensavo di essere l'unico ad essere giunto a questa conclusione.Ciao.
Solo un paio di domande:
1. Quale problema avrebbe il sacco e i colpitori?
2. Già 15 anni fa si parlava di caviglie sciolte e in contemporanea di ginocchia distrutte. Ha detto qualcosa a riguardo?
bravo, la prima questione aveva lasciato perplesso anche me, la seconda mi era sfuggita, non ci avevo fatto caso ma in effetti e' importante come metodo piu' efficace per rovinarsi le articolazioni
Ciao.
Solo un paio di domande:
1. Quale problema avrebbe il sacco e i colpitori?
2. Già 15 anni fa si parlava di caviglie sciolte e in contemporanea di ginocchia distrutte. Ha detto qualcosa a riguardo?
ok, non so quanto l'utilizzo di un sacco pesante porti a "buttarsi" avanti, a me e a chi ho visto io non succedeva ma vabbeh magari puo' capitare
per le caviglie.... se per scioltezza si intende solo un lavoro di spinta e non un lavoro torcente, allora mi sta bene, pero' il discorso ginocchia e' importante, a BingoBongo sicuramente interessera' se gli esercizi che facevate mantenevano i piedi in asse con le ginocchia
Il Maestro ha quindi illustrato l’importanza dei feedback che riceviamo dal nostro corpo e dall’ambiente esterno e come questi debbano essere armonizzati ed usati insieme.sia guanti che sacco credo dipenda in sostanza da come questi vengono usati.
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Ha poi parlato dei limiti e dei difetti che può causare l’uso del sacco nell’allenare i colpi, sulla necessità di eseguire i movimenti a vuoto con scioltezza e velocità, sulla poca utilità dell’uso di grossi guantoni, sulla maggiore utilità del lavoro a coppia del semplice colpire un sacco, sui problemi che può creare l’allenamento con i colpitori ed altro.
Sull'uso del sacco ha illustrato come un sacco pesante con la sua inerzia tende a "reggere" colui che lo usa, in questo modo può sbilanciarsi durante l'esecuzione delle tecniche senza rendersene conto. Questo può diventare un difetto e durante l'esecuzione di sequenze esplosive e veloci di colpi questo sbilanciamento rallenta l'esecuzione. Inoltre un sacco troppo duro da "soddisfazione" perchè si sente bene l'impatto dei colpi ma crea inutili trauni alle articolazioni della mano,avevo letto questa risposta sull'altra sezione.
Per il fatto di tirare i colpi a vuoto ha illustrato come questa pratica, se fatta correttamente e con metodo "Taiji", incrementi la velocità di esecuzione e non crei i difetti del sacco pesante.
Sui grossi guantoni ha fatto un discorso un po' articolato, in sostanza più che altro diceva che i guantoni pesanti non diminuiscono i danni a chi riceve colpi, ma anzi li aumentano.
Sula maggiore utilità del lavoro a coppia ne ha fatta una questione di dinamicità degli esercizi.
Sui colpitori più che altro ha parlato di problemi se si usano male
....
Non capisco come il movimento a vuoto non dia problemi legati al mancato feedback del colpire qualcosa.
Sull'uso del sacco ha illustrato come un sacco pesante con la sua inerzia tende a "reggere" colui che lo usa, in questo modo può sbilanciarsi durante l'esecuzione delle tecniche senza rendersene conto.
Inoltre un sacco troppo duro da "soddisfazione" perchè si sente bene l'impatto dei colpi ma crea inutili trauni alle articolazioni della mano,
Per il fatto di tirare i colpi a vuoto ha illustrato come questa pratica, se fatta correttamente e con metodo "Taiji", incrementi la velocità di esecuzione e non crei i difetti del sacco pesante.
Sui grossi guantoni ha fatto un discorso un po' articolato, in sostanza più che altro diceva che i guantoni pesanti non diminuiscono i danni a chi riceve colpi, ma anzi li aumentano.
Sui colpitori più che altro ha parlato di problemi se si usano male
Ho un dejavù....Ma GiBi ste ottime risposte le avevi già date nell'altro topic no? :)credo che i mod abbiano unito i due topics nelle due sezioni.
Altro grafomane a rapporto!! :P :D
Avete scritto un sacco e non me lo avete detto? :o
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2) Il Tuishou serve a testare la validità della struttura corporea del praticante,
a dare una conferma empirica attraverso la pratica col compagno,
quindi a studiare radicamento e sensibilità.
E' un esercizio/gioco molto divertente, se lo si contestualizza a quello. (Troppo) Spesso diventa, all'opposto, fine a se stesso, puramente formale o scolastico e non lo si utilizza per sperimentare appunto queste esperienze col compagno di allenamento.
Io ci ho sperimentato con un mio compare fino a qualche mese fa e devo dire che l'analogia col Grappling, praticando adesso entrambe le cose, si potrebbe concepire nei termini: fare tuishou nella maggior parte dei casi è solo come fare pummeling/esgrimate, senza studiare come cinturare l'avversario, portarlo a terra ecc... A mio parere vi è una compatibilità a livello basilare, di principi fondamentali del movimento e struttura corporea, non nell'applicabilità (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=16748.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=16748.0))
Quasi sempre ci si ferma a giocare alle braccia con la finalità di spingere e basta. Questo può essere problematico in vista di una suo utilizzo per sperimentare o per una sua contaminazione, come anche i divieti di afferrare ecc. Il problema è che per la maggior parte dei praticanti di Taijiquan, già il Tuishou rappresenta un livello di contatto corporeo eccessivo e "scomodo", in certi casi. Non è facile nemmeno proporlo.
Non dimentichiamoci infine che si tratta di un esercizio moderno e recente, novecentesco come origine. Quindi non è un qualcosa che possa aver raggiunto attualmente una sua forma compiuta. Bisognerebbe capire cosa c'era prima e che relazione avesse con l'attuale Pushing Hands. Credo, da quel poco che ho visto esercizi in coppia, simili a quelli praticati in altri stili di Gong Fu.
Ho un dejavù....Ma GiBi ste ottime risposte le avevi già date nell'altro topic no? :)credo che i mod abbiano unito i due topics nelle due sezioni.
@GiBi: in pratica il maestro non ha detto nulla di sbagliato, sono solo cose che vanno integrate/spiegate meglio.
Sui grossi guantoni ha fatto un discorso un po' articolato, in sostanza più che altro diceva che i guantoni pesanti non diminuiscono i danni a chi riceve colpi, ma anzi li aumentano.Questo mi pare sbagliato.... :)
Bello il paradosso tutto taoista secondo cui nell'estrema lentezza è racchiusa l'estrema velocità, molto affascinante
Meglio per il taoismo allora. :)Bello il paradosso tutto taoista secondo cui nell'estrema lentezza è racchiusa l'estrema velocità, molto affascinante
per quanto affascinante, il taoismo con questa boiata non ha nulla a che fare
Meglio per il taoismo allora. :)
A me così lo hanno passato, più che lo specifico lentezza-esplosività mi è stato passato come taoista la visione delle due polarità opposte che si compenetrano (yin-yang, caldo-freddo, maschile-femminile, buono-cattivo, ecc....).
grazie delle spiegazioni.Meglio per il taoismo allora. :)
A me così lo hanno passato, più che lo specifico lentezza-esplosività mi è stato passato come taoista la visione delle due polarità opposte che si compenetrano (yin-yang, caldo-freddo, maschile-femminile, buono-cattivo, ecc....).
ehm.... no
te lo spiego velocemente perche' e' OT, la dualita' nel taoismo e' fuorviante, in realta' e' meglio riassumere come un'evoluzione ciclica, si tratta di cambiamenti di stato, come il cielo che schiarisce e inscurisce tra giorno e notte, le onde del mare che prima son piene e poi sono vuote, la respirazione, ecc.
il bianco e il nero non son distinti, fanno parte di una storia, come per esempio un'economia nazionale che si alterna tra recessione ed espansione, ma la recessione di oggi non e' uguale a quella di ieri, il bianco che diventa nero e torna bianco non e' uguale al bianco di prima
nel taiji si alternano i momenti in cui assorbi/defletti i colpi avversari e sferri i tuoi in un unico movimento/cambiamento ciclico
l'esplosivita' e' un altro discorso, la lentezza un altro ancora
il discorso della lentezza consiste nel fatto che se riusciamo a combattere a pari livello, io in velocita' e tu in lentezza, significa che compensi in tecnica, che riduci i movimenti inutili meglio di me
l'esplosivita' nel taiji si raggiunge tramite lavori pliometrici
Meglio per il taoismo allora. :)
A me così lo hanno passato, più che lo specifico lentezza-esplosività mi è stato passato come taoista la visione delle due polarità opposte che si compenetrano (yin-yang, caldo-freddo, maschile-femminile, buono-cattivo, ecc....).
ehm.... no
te lo spiego velocemente perche' e' OT, la dualita' nel taoismo e' fuorviante, in realta' e' meglio riassumere come un'evoluzione ciclica, si tratta di cambiamenti di stato, come il cielo che schiarisce e inscurisce tra giorno e notte, le onde del mare che prima son piene e poi sono vuote, la respirazione, ecc.
il bianco e il nero non son distinti, fanno parte di una storia, come per esempio un'economia nazionale che si alterna tra recessione ed espansione, ma la recessione di oggi non e' uguale a quella di ieri, il bianco che diventa nero e torna bianco non e' uguale al bianco di prima
nel taiji si alternano i momenti in cui assorbi/defletti i colpi avversari e sferri i tuoi in un unico movimento/cambiamento ciclico
l'esplosivita' e' un altro discorso, la lentezza un altro ancora
il discorso della lentezza consiste nel fatto che se riusciamo a combattere a pari livello, io in velocita' e tu in lentezza, significa che compensi in tecnica, che riduci i movimenti inutili meglio di me
l'esplosivita' nel taiji si raggiunge tramite lavori pliometrici
concordo, ma rimane che "i movimenti lenti sviluppano l'esplosività" è una boiata, come scritto da Kufù. ;)
Molto bene.
Io aggiungere che i movimenti lenti NON sostituiscono quelli veloci nell'allenamento, ma si studiano in parallelo per perfezionare il gesto e studiare/aquisire tutto ciò che, andando veloce, non riusciresti a lavorare correttamente.
Ciao Nick
@GiBi: in pratica il maestro non ha detto nulla di sbagliato, sono solo cose che vanno integrate/spiegate meglio.
1. | se poi i difetti soo riassumibili in "se ti alleni male negli SDC il risultato è qualcosa di pessimo"..bhè.. |
te lo spiego velocemente perche' e' OT, la dualita' nel taoismo e' fuorviante, in realta' e' meglio riassumere come un'evoluzione ciclica, si tratta di cambiamenti di stato, come il cielo che schiarisce e inscurisce tra giorno e notte, le onde del mare che prima son piene e poi sono vuote, la respirazione, ecc.
il bianco e il nero non son distinti, fanno parte di una storia, come per esempio un'economia nazionale che si alterna tra recessione ed espansione, ma la recessione di oggi non e' uguale a quella di ieri, il bianco che diventa nero e torna bianco non e' uguale al bianco di prima
nel taiji si alternano i momenti in cui assorbi/defletti i colpi avversari e sferri i tuoi in un unico movimento/cambiamento ciclico
concordo, ma rimane che "i movimenti lenti sviluppano l'esplosività" è una boiata, come scritto da Kufù. ;)
Molto bene.
Io aggiungere che i movimenti lenti NON sostituiscono quelli veloci nell'allenamento, ma si studiano in parallelo per perfezionare il gesto e studiare/aquisire tutto ciò che, andando veloce, non riusciresti a lavorare correttamente.
Ciao Nick
Sui guantoni il discorso è nato an che per il tipo di pubblico presente (tipo... me :D) ed è stato un po' più esteso. In pratica si è arrivati a parlare del peso dei guantoni, de loro grado di protezione, e si è finiti a parlare se, ad esempio, un 12 Oz protegge più di un 10 Oz. Il maestro ha detto che secondo lui a fronte di un aumento del 20% del peso (da 10 Oz a 12) la velocità dei colpi dimuiribbe in maniera irrilevante, di pochissimo. Quindi più massa che arriva a velocità di pochissimo inferiore uguale più danno.Rispondo solo a questa parte, sulla quale avevo dei dubbi.
Spoiler: show
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Sosteneva inoltre che il vecchio metodo di fare qualcosa lentamente e poi velocizzarlo potrebbe essere sostituito dall'approccio opposto: fare un determinato movimento (base, semplice) velocemente e poi comprenderne i contenuti fino a raffinarlo sempre più ( quindi dal sintetico all'analitico invece del classico metodo opposto)
Spoiler: showSpoiler: show
Spoiler: showSpoiler: showSpoiler: show
Spoiler: showSpoiler: show
Spoiler: show
Che poi lo si voglia usare per altro, si può anche fare (come tuto del resto), ma, sempre IMHO, lo si snatura e la sua utilità diviene molto bassa. Se proprio si vuol lottare con il TJQ, perchè non si prova a... lottare e basta?
Ciao Nick
VTM: mi rimane un unico grosso"WTF?"
cioè che il movimento lento (se non addirittura la visualizzazione atatica) aerva ad aumentare l'esplosività.
Bello il paradosso tutto taoista secondo cui nell'estrema lentezza è racchiusa l'estrema velocità, molto affascinante.
Posso accettare che la visualizzazione possa portare ad aumentare il reclutamento muscolare (credo si dica così) anche se mi piacerebbe vedere qualche studio che supporti tale idea.
te lo spiego velocemente perche' e' OT, la dualita' nel taoismo e' fuorviante, in realta' e' meglio riassumere come un'evoluzione ciclica, si tratta di cambiamenti di stato, come il cielo che schiarisce e inscurisce tra giorno e notte, le onde del mare che prima son piene e poi sono vuote, la respirazione, ecc.
il bianco e il nero non son distinti, fanno parte di una storia, come per esempio un'economia nazionale che si alterna tra recessione ed espansione, ma la recessione di oggi non e' uguale a quella di ieri, il bianco che diventa nero e torna bianco non e' uguale al bianco di prima
nel taiji si alternano i momenti in cui assorbi/defletti i colpi avversari e sferri i tuoi in un unico movimento/cambiamento ciclico
Sfrutto il bel post per una domanda OTSpoiler: show
Sui guantoni il discorso è nato anche per il tipo di pubblico presente (tipo... me :D) ed è stato un po' più esteso. In pratica si è arrivati a parlare del peso dei guantoni, de loro grado di protezione, e si è finiti a parlare se, ad esempio, un 12 Oz protegge più di un 10 Oz. Il maestro ha detto che secondo lui a fronte di un aumento del 20% del peso (da 10 Oz a 12) la velocità dei colpi dimuiribbe in maniera irrilevante, di pochissimo. Quindi più massa che arriva a velocità di pochissimo inferiore uguale più danno.Su una affermazione di questo tipo io me ne sarei andato via dallo stage. Dimostra che il maestro in questione non ci ha capito nulla ed applica la fisica a casaccio quando nel primo bar potrebbero dirgli che sta dicendo FESSERIE. Di fatto se un Maestro non ha capito una cosa tanto basilare tutto ciò che esce dalla sua bocca va messo in dubbio.
Sui guantoni il discorso è nato anche per il tipo di pubblico presente (tipo... me :D) ed è stato un po' più esteso. In pratica si è arrivati a parlare del peso dei guantoni, de loro grado di protezione, e si è finiti a parlare se, ad esempio, un 12 Oz protegge più di un 10 Oz. Il maestro ha detto che secondo lui a fronte di un aumento del 20% del peso (da 10 Oz a 12) la velocità dei colpi dimuiribbe in maniera irrilevante, di pochissimo. Quindi più massa che arriva a velocità di pochissimo inferiore uguale più danno.
Sui guantoni il discorso è nato anche per il tipo di pubblico presente (tipo... me :D) ed è stato un po' più esteso. In pratica si è arrivati a parlare del peso dei guantoni, de loro grado di protezione, e si è finiti a parlare se, ad esempio, un 12 Oz protegge più di un 10 Oz. Il maestro ha detto che secondo lui a fronte di un aumento del 20% del peso (da 10 Oz a 12) la velocità dei colpi dimuiribbe in maniera irrilevante, di pochissimo. Quindi più massa che arriva a velocità di pochissimo inferiore uguale più danno.Beh... a parte la teoria qualitativa che comunque tralascia aspetti importanti come la pressione, ma per rimanere al discorso massa per velocità la quantità di moto aumenta? solo se l'aumento di massa è superiore alla riduzione della velocità.
A seguire alcuni lavori pubblicati:Posso accettare che la visualizzazione possa portare ad aumentare il reclutamento muscolare (credo si dica così) anche se mi piacerebbe vedere qualche studio che supporti tale idea.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20508474 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20508474)
Ce n'era anche un altro che mi avevano passato qualche tempo fa, ma purtroppo non riesco più a trovarlo, mi spiace... :)
Si noti bene (e ci tengo a sottolineare) che, secondo i lavori sopra citati, la visualizzazione (o "allenamento" mentale o immaginato) produce un incremento di forza solo in muscoli non allenati (in senso stretto) e comunque con risultati (in termini di forza espressa) INFERIORI ad un allenamento con sovraccarichi.
1. | Nota personale: in uno delle sue interviste Wong Shun Leung parla propio di questo fenomeno, riferendosi ad esso come uno dei modi per mettere KO l'avversario, esperienza docet XD |
2. | Aggiungo anche che per un KO si devono fornire (in media) almeno 6 G di accellerazione e che i moderni guantoni sono costruiti in modo da rilasciare al massimo sui 3 G : KO "fulminanti" sempre più difficili ;) |
Sui guantoni: forse mi sono spiegato male. Il discorso era finito sui 12 Oz Vs 10 Oz, non sulle mani nude o guantine.Ti eri espresso chiaramente. Ho voluto estremizzare il discorso per renderlo più chiaro. In ogni caso, i guantoni più pesanti assorbono più di quelli leggeri e in quanto a elasticità 50 grammi di fuffa possono fare molta differenza rispetto a quanto accade per il loro contributo in termini di massa su una persona che trasferisce 30 (o 70, sono cifre buttate lì, ma in ogni caso si parla di ordini di grandezza troppo differenti) kg del suo peso su un pugno. Penso che il discorso valga per qualunque tipo di KO si stia parlando.
Stante il medeismo materiale dei guantoni (capacità di assorbimento), superficie di impatto e velocità del pugno una massa (in effetti di pochi grammi) superiore può avere più effetti dannosi. Questo è quello che io ho capito di quello che diceva il maestro.
Il maestro parlava più che altro di "rilassamento" abbinato alla visualizzazione ovviamente. Il tutto per la velocità d'azione, non come allenamento unico o sostitutivo di altro. Infatti non ha detto nulla contro l'allenamento con i sovraccarichi."Rilassamento" è un termine che rischia di essere molto deceptive in questo senso. La velocità (o rapidità) si ottiene infatti con la massima contrazione dei muscoli della catena coinvolta.
...
.... Penso che il discorso valga per qualunque tipo di KO si stia parlando.
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"Rilassamento" è un termine che rischia di essere molto deceptive in questo senso. La velocità (o rapidità) si ottiene infatti con la massima contrazione dei muscoli della catena coinvolta.
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Quindi, sebbene una percentuale delle nostre catene è effettivamente rilassata, nel movimento rapido quella direttamente coinvolta è in forte contrazione.
...ma si tratta della ciliegina (o del soprammobile). La torta (o la struttura portante della casa) è costruire forza e potenza (sovraccarichi required), trasformarle e trasferirle nel gesto eseguito in velocità e dinamicità.
Nulla da eccepire......
.... Penso che il discorso valga per qualunque tipo di KO si stia parlando.
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"Rilassamento" è un termine che rischia di essere molto deceptive in questo senso. La velocità (o rapidità) si ottiene infatti con la massima contrazione dei muscoli della catena coinvolta.
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Quindi, sebbene una percentuale delle nostre catene è effettivamente rilassata, nel movimento rapido quella direttamente coinvolta è in forte contrazione.
...ma si tratta della ciliegina (o del soprammobile). La torta (o la struttura portante della casa) è costruire forza e potenza (sovraccarichi required), trasformarle e trasferirle nel gesto eseguito in velocità e dinamicità.
Piccolo OT: La concussione cerebrale non riguarda tanto il KO, anzi, se ne parla in riferimento alla "sindrome da secondo impatto", quindi propio quei danni che non ti portano al KO ma che si sommano gli uni agli altri in modo "invisibile" e che possono sfociare in problemi in un secondo momento (le morti sul ring avvengono primariamente a causa di questo fenomeno, in quest'ottica molto meglio un bel KO fulminante che ti spegne subito di tanti colpi a cui puoi resististere)
Poi se 50 g in più o in meno possano fare la differenza e/o quanta ne facciano non sta a me dirlo (forse per un atleta che prende migliaia di colpi nell'arco di una carriera possono contare, per un praticante medio di Taiji forse no).IMHO possiamo arrischiarci, sbilanciarci e dire che non hanno differenze di rilevo :thsit: e che comunque il maggior peso è ininfluente rispetto alla maggior morbidezza del guantone.
Io sono un tecnico e non un preparatore, ma mi pare di ricordare che la massima contrazione si ottiene partendo dal massimo allungamento dei muscoli.Se parli di pliometria ti confermo che a seguito di un prestiramento si ha la massima espressione di forza elastica. Sfrutta la componente elastica delle fibre e il riflesso miotatico, dato dall'azione dei fusi muscolari (e forse altro ancora che non conosco).
Quindi il maestro non ha detto una cosa "sbagliata", magari non ha detto o io non ho riportato il resto dell'equazione, ha parlato della ciliegina forse dando per sconatto il resto della torta.Mi sembri un tipo abbastanza puntiglioso, io scommetto che hai riportato bene. Il problema IMHO è che in certi ambienti (il mio compreso, e non lo dico per dire) si bada troppo alle ciliegie e troppo poco alla torta. Comunque, sempre che non si tratti un certo signore che conosco, e che sul web ha spesso palesato la sua antipatia nei confronti della ghisa, non ho motivo di dubitare che il maestro conosca i benefici del lavoro con i sovraccarichi e che lo consigli ai suoi allievi. Prendi quindi la mia come una considerazione generale :)
In definitiva, ammettendo pure che alcune cose dette dal maestro siano opinabili o anche errate, nel suo complesso non mi pare che abbia detto tantissime fesserie o cose assurde.Opinabili direi che è un termine sufficiente ;)
Fedele al mio ruolo di avvocato del diavolo mi sembra che molte critiche si basino più su quello che non avrebbe detto (magari dandolo per scontato o lasciandolo ai prossimi seminari) che su quello da me riportato.Beh, mettila così. Diciamo che io faccio un seminario e ti dico che con lo stretching diventi forte. Ti sto rendendo un buon servizio? O forse dovrei prima spiegare che la forza si sviluppa con i pesi e solo poi gli effetti dello stretching come coadiuvante, senza attendere il prossimo seminario?
Personalmente non penso di avere pregiudizi, in effetti ho cercato di quotare i punti che ho ritenuto discutibili e gli ho argomentati dettagliatamente rimanendo piuttosto neutro direi...
Ribadisco che non ha detto di non usare i pesi, non ha detto di non usare i guantoni (si parlava di problematiche dovute al peso.. magari opinabili), non ha detto di fare SOLO quegli esercizi per l'esplosività/reattività, non ha detto di non fare sparring, ecc ecc.Spoiler: show