Bisogna anche vedere se magari affiancando anche solo un minimo di attività aerobica a basso impatto possa "compensare" il problema (come avviene per l'ipertensione)
Inoltre il ns corpo non è una macchina, per cui cosa accade sul lungo periodo imho lo si può sapere solo effettuando test, appunto, che durino decine di anni e seguano il praticante/atleta da giovane a vecchio.
Cmq che l'ipertrofia concentrica cardiaca data da allenamenti di forza non sia particolarmente benefica è risaputo, ma non mi risulta (ma non sono un esperto) sia considerata dannosa in persone in salute.
Anche qui, chiaramente, però dipende anche dalla quantità. Lo sport agonistico "fa male", c'è poco da fare (salvo starci un po' attenti, nei limiti del possibile).Si chiaro che all 85-90% ci arrivi una volta ogni 2-3 mesi, se ci arrivi, e ci fai una o due ripetute, non di piu.
C'è da aggiungere che ormai anche nel PL la gran parte del lavoro viene svolta con carichi tra il 70 e il 75% del 1RM. Raramente si lavora tra 80 e 85, e rarissimevolmente ( :P ) attorno al 90...
Per ovvie ragioni, tanti degli infarti in tarda età avvengono sulla tazza del cesso, non per questo mi viene l' ansia a cagare.Se smettessi di mangiare cioccolata, tutti questi sforzi in bagno non li faresti XD
Dimenticavo bhastrika, fantastica per creare ipossia+ipocapnia+emoalcalosi: evitate come la peste ashram sprovvisti di camera iperbarica.Hai colto nel segno, con pranayama estremi ho sentito di gente ha avuto piccoli ictus :-X
Bisogna anche vedere se magari affiancando anche solo un minimo di attività aerobica a basso impatto possa "compensare" il problema (come avviene per l'ipertensione)
Quindi secondo te attivita aerobica un paio di volte a settimana, dopo la sala pesi per esempio, potrebbe attenuare il probolema?
Inoltre il ns corpo non è una macchina, per cui cosa accade sul lungo periodo imho lo si può sapere solo effettuando test, appunto, che durino decine di anni e seguano il praticante/atleta da giovane a vecchio.
Cmq che l'ipertrofia concentrica cardiaca data da allenamenti di forza non sia particolarmente benefica è risaputo, ma non mi risulta (ma non sono un esperto) sia considerata dannosa in persone in salute.
Qua ci sono appunto opioni discordanti. In generale i cardiologi sconsigliano un lavoro da PL, dove si trattiene il respiro, e dove lo sforzo supera il 70-75%. la linea guida e' pesi leggeri, ripetizioni elevate, e respiro continuo e graduale.
Mentre gli "esperti" dell'allenamento non sembrano condividere questa opinione.
Anche qui, chiaramente, però dipende anche dalla quantità. Lo sport agonistico "fa male", c'è poco da fare (salvo starci un po' attenti, nei limiti del possibile).Si chiaro che all 85-90% ci arrivi una volta ogni 2-3 mesi, se ci arrivi, e ci fai una o due ripetute, non di piu.
C'è da aggiungere che ormai anche nel PL la gran parte del lavoro viene svolta con carichi tra il 70 e il 75% del 1RM. Raramente si lavora tra 80 e 85, e rarissimevolmente ( :P ) attorno al 90...
Ma anche se lavori al 70-75%1RM comunque non dovresti trattenere il respiro in esecuzione (a sentire i cardiologi), proprio per evitare di alzare la pressione di picco, ogni volta che ti alleni.
Purtroppo non conosco bene il sistema cardiovascolare, e la fisiologia del cuore. A rigor di logica ha molto senso, considerando le leggi della fisica in un circuito idraulico, il fatto che pressioni di picco elevate possano deformare le valvole se costantemente esercitate (con allenamenti setimanali di questo genere).
Forse allora il distribuito di Gruzza e' proprio il piu indicato x abituare il corpo in modo dolce e graduale.Ne sono più che convinto :thsit: In particolare l'approccio sovietico, a cui AG si ispira molto, che fa della moderazione del carico un principio cardine.
Già, fa paura anche a me :pla: e ho idea che il rischio di distacco della retina a 20 anni abbia tutt'altra incidenza rispetto che a 50 o 60.
:-X Quello che mi fa paura e' questo:
"Se le tubature sono nuove di zecca probabilmente nulla, perchè saranno costruite con dei margini di sicurezza per i quali questo aumento non è un problema. Se le tubature non sono così nuove invece... nessuno ci assicura che qualche giunto non salti."
Quindi x un vent'enne magari i rischi sono molto ma molto bassi. Man mano che si sale con l'eta il tutto diventa molto piu pericoloso.
Qua non si parla di evitare tutti gli sforzi durante la giornata per paura di fare un infarto, come ironicamente faceva notare Zero. Si parla di andare a "spingere pressione nelle tubature" giorno dopo giorno, costantemente in una vita di weightlifting.Completamente d'accordo :thsit:
E se e' vero che il corpo si adatta innescando meccanismi di difesa, allora a questo punto il lavoro gradulare, moderato, quotidiano del distribuito ha ancora piu senso, per non andare a sovvraccaricare il sistema saltuariamente (2-3 volte a settimana) con carichi elevati.
Quindi meglio allenarsi 6 giorni su 7 con carichi al 65-70%1RM che non fa 3 volte a settimana con carichi al 80-85%. La magnitudine della manovra di valsava probabilmente e' proporzionale al carico sollevato. Quindi se uso un cairco al 70% o meno, diventa un gesto naturale, e sopportabile. Di una magnitudine paragonabile, se vogliamo, all' andare a cagare nella tazza del cesso, o al sellevare un oggetto medio-pesante in casa. Ma se si sale di peso, probabilmente, il sistema viene sollecitato in modo poco salutare che alla lunga, con l'eta, puo diventare molto pericoloso.
Porto la mia (piccola) esperienza su due fatti.
Uno: pur utilizzando l'apnea e il "blocco" del core ad ogni alzata, non ho mai sentito il "groppo in gola" o "la testa che sembra stia per scoppiare" o altro che sento e leggo associato alla manovra di valsalva. In effetti però faccio "come Ryu", e come insegnano in FIPL, e cioè "gonfio la pancia" (ovvero spingo coscientemente il diaframma verso il basso, "sentendo" quindi "come se" la pancia fosse "piena d'aria")
Due: sull'uso dei carichi medi per lo sviluppo della forza: non ho fatto tanti "massimali" in vita mia, ma la volta che me li sono sentiti meglio fu quando seguii un programma "classico" russian style, e feci una bella settimana piena di scarico. Veniamo al risultato:
Squat: in allenamento mai usati più di 80kg, massimale a 110 molto comodo (non volevo esagerare visto che ho un'età :P e non vinco niente, ma almeno 115 li avevo sicuramente tutti)
Panca: mai usati carichi oltre i 75kg, massimale a 92,5 (ma stavolta proprio massimale puro)
(sottolineo che gli 80 e i 75 kg li usai cmq molto di rado, il grosso del lavoro fu fatto con carichi più bassi).
Sottolineo anch'io l'importanza poi di come si "esce" dall'apnea, cercando di evitare lo "sbuffo" violento, ma espirando cmq in modo un minimo controllato.Anche qua il principio e' il medesimo di cui sopra, segue il discorso della respirazione diaframmatica profonda. Se si rilascia di botto il diaframma si rilassa troppo, e si perde la contrazzione core. Ogni volta che contraggo e rilascio, sara piu facile rilassare il muscolo in questione, e il rilassamento sara' sempre piu profondo. Nel pranayama ste tecniche si usano proprio per rilassare totalemte un diaframma contratto. Cosa che con un quintale sulle spalle (o piu) non credo sia il massimo.
Porto la mia (piccola) esperienza su due fatti.
Uno: pur utilizzando l'apnea e il "blocco" del core ad ogni alzata, non ho mai sentito il "groppo in gola" o "la testa che sembra stia per scoppiare" o altro che sento e leggo associato alla manovra di valsalva. In effetti però faccio "come Ryu", e come insegnano in FIPL, e cioè "gonfio la pancia" (ovvero spingo coscientemente il diaframma verso il basso, "sentendo" quindi "come se" la pancia fosse "piena d'aria")
Credo sia anche un discorso di rilassamento. Se faccio la manovra in tensione, anch'io mi trovo con sintomi strani. Se la faccio rilassando i muscoli che non servono, ma comunque bloccando il core, allora le sensazioni spariscono.
In piu, riallacciandomi al lavoro del diaframma di cui parli, respirare "alto" spesso porta giramenti di testa anche senza trattenere il respiro. E' proprio fisiologico, se si blocca il diaframma senza prima espanderlo, la respirazione va a puttane in se. Figuriamoci quando si va a fare la monovra di valsava. Altro che giramenti di testa.
Due: sull'uso dei carichi medi per lo sviluppo della forza: non ho fatto tanti "massimali" in vita mia, ma la volta che me li sono sentiti meglio fu quando seguii un programma "classico" russian style, e feci una bella settimana piena di scarico. Veniamo al risultato:
Squat: in allenamento mai usati più di 80kg, massimale a 110 molto comodo (non volevo esagerare visto che ho un'età :P e non vinco niente, ma almeno 115 li avevo sicuramente tutti)
Panca: mai usati carichi oltre i 75kg, massimale a 92,5 (ma stavolta proprio massimale puro)
(sottolineo che gli 80 e i 75 kg li usai cmq molto di rado, il grosso del lavoro fu fatto con carichi più bassi).
Qua mi lasci di stucco. I tuoi 80kg di squat sono esattamente il 70% del tuo massimale di 115kg. Quindi, se dici che con questi 80kg ci lavori di rado, vuol dire che il grosso del lavoro lo fai con 60-65% 1RM. E saltuairmanete usi il 70% ???
Io cosi leggero non ci lavoro quasi mai invece. Mi pare di non far nulla. Sbaglio qualcosa?
Sottolineo anch'io l'importanza poi di come si "esce" dall'apnea, cercando di evitare lo "sbuffo" violento, ma espirando cmq in modo un minimo controllato.Anche qua il principio e' il medesimo di cui sopra, segue il discorso della respirazione diaframmatica profonda. Se si rilascia di botto il diaframma si rilassa troppo, e si perde la contrazzione core. Ogni volta che contraggo e rilascio, sara piu facile rilassare il muscolo in questione, e il rilassamento sara' sempre piu profondo. Nel pranayama ste tecniche si usano proprio per rilassare totalemte un diaframma contratto. Cosa che con un quintale sulle spalle (o piu) non credo sia il massimo.
R ha citato una cosa sacrosanta: riempendo solo parzialmente i polmoni, la pressione intratoracica è decisamente meno sincopante che gonfiandosi come un gommone.
Ragnaz, mi spieghi come precisamente lavori in termini di set*rep*rec con 60/70%rm?
Ho chiesto perchè il bb tradizionale usa sti carichi per set mooooooolto lunghi a cedimento, e già sapevo ciò fosse inconcepibile per te.
E che recuperi usi?
Immagino che le rep per ogni set siano poche anche per via del fatto che si tronca tutto appena l' esplosività viene meno.
R ha citato una cosa sacrosanta: riempendo solo parzialmente i polmoni, la pressione intratoracica è decisamente meno sincopante che gonfiandosi come un gommone.
Ragnaz, mi spieghi come precisamente lavori in termini di set*rep*rec con 60/70%rm?
In genere si seguono i principi della tabella Prilepin.
A occhio col 60% stai sulle 6/7 rep (* 4/5 set) e col 70% stai sulle 5/6 rep (anche qui con circa 4/5 set).
E poi dipende anche da cosa vuoi fare... se è l'inizio di una fase di accumulo i set possono anche essere di più.I set ma non le rep, o sbaglio? Comunque non si va mai in nessun caso a cedimento, da quel che ho capito io.
Difficile aggiungere di più...
Personalmente ritengo che la disamina di R sia esaustiva e che cmq le ricerche di un certo tipo vadano calate poi nel contesto "ottimale" di riferimento.
Esempio per me è il football americano...le ultime ricerche in materia di conseguenze dei traumi da impatto sul cervello sono devastanti ma un conto è il giocatore di football pro o semipro americano e un conto è il giocatore amatoriale italiano.
Per quanto riguarda la respirazione io il solo accorgimento banale che uso è uno che mi porto da tempo appresso: spingi via col respiro il carico da te quando è sopra, spingi via il pavimento quando è sotto...Concordo.
R ha citato una cosa sacrosanta: riempendo solo parzialmente i polmoni, la pressione intratoracica è decisamente meno sincopante che gonfiandosi come un gommone.
Ragnaz, mi spieghi come precisamente lavori in termini di set*rep*rec con 60/70%rm?
In genere si seguono i principi della tabella Prilepin.
A occhio col 60% stai sulle 6/7 rep (* 4/5 set) e col 70% stai sulle 5/6 rep (anche qui con circa 4/5 set).
Con le tabelle da BB con un carico al 60% fai 10 rep o piu mentre con un carico al 70% ne fai 8 o piu.
Credo proprio che il concetto di base nel distribuito sia quello di evitare il cedimento muscolare a tutti i costi. Quindi se con un 60% si fan 6 rep, si riesce ad arrivare a fare 4-5 set senza andare a cedimento, e cosi facendo si riesce a concentrasi di piu su precisione tecnica e velocita, senza necessariamnete andare a ridurre i volumi, che in questo caso sono dati dal numero di serie piuttosto che da serie lunghe con 8 o piu rep. Sbaglio?
E poi dipende anche da cosa vuoi fare... se è l'inizio di una fase di accumulo i set possono anche essere di più.I set ma non le rep, o sbaglio? Comunque non si va mai in nessun caso a cedimento, da quel che ho capito io.
R ha citato una cosa sacrosanta: riempendo solo parzialmente i polmoni, la pressione intratoracica è decisamente meno sincopante che gonfiandosi come un gommone.
Ragnaz, mi spieghi come precisamente lavori in termini di set*rep*rec con 60/70%rm?
In genere si seguono i principi della tabella Prilepin.
A occhio col 60% stai sulle 6/7 rep (* 4/5 set) e col 70% stai sulle 5/6 rep (anche qui con circa 4/5 set).
Con le tabelle da BB con un carico al 60% fai 10 rep o piu mentre con un carico al 70% ne fai 8 o piu.
Credo proprio che il concetto di base nel distribuito sia quello di evitare il cedimento muscolare a tutti i costi. Quindi se con un 60% si fan 6 rep, si riesce ad arrivare a fare 4-5 set senza andare a cedimento, e cosi facendo si riesce a concentrasi di piu su precisione tecnica e velocita, senza necessariamnete andare a ridurre i volumi, che in questo caso sono dati dal numero di serie piuttosto che da serie lunghe con 8 o piu rep. Sbaglio?
No, tutto corretto :) C'è cmq anche una piccola componente di ipertrofia "sarcoplasmatica" data dai recuperi non completi tra i set con carichi mediobassi.
Ma è un effetto collaterale :)
Non discuto sulla figa, e su episodi tipo quelli descritti da Zero dove uno fa un infarto sulla tazza del cesso, o quelli descritii da John dove puo avvenire facendo semplicemente uno scatto.E poi dipende anche da cosa vuoi fare... se è l'inizio di una fase di accumulo i set possono anche essere di più.I set ma non le rep, o sbaglio? Comunque non si va mai in nessun caso a cedimento, da quel che ho capito io.
Esatto, aumentano i set mentre le rep restano piuttosto costanti. E non si va MAI a cedimento muscolare.. solo in pochissimi casi si può andare a cedimento tecnico.
Riguardo il cuore, imho, chi si allena 3/4 volte a settimana (6/8 ore a sett.) basta che aggiunga un po' di cardio e può stare tranquillo.
Poi oh, la sfiga è sempre dietro l'angolo, ma questo vale anche solo quando ci si alza dal letto :P
No, tutto corretto :) C'è cmq anche una piccola componente di ipertrofia "sarcoplasmatica" data dai recuperi non completi tra i set con carichi mediobassi.
Ma è un effetto collaterale :)
Puo essere che questo principio dei recuperi ridotti deriva dal medesimo principio ipertrofico che usano anche quelli del CanadianBear?
Secondo te, qual'e' il senso del non adare a recupero completo se non quello di arrivare a cedimento (o allenare il sistema cardiovascolare)?
Non discuto sulla figa, e su episodi tipo quelli descritti da Zero dove uno fa un infarto sulla tazza del cesso, o quelli descritii da John dove puo avvenire facendo semplicemente uno scatto.E poi dipende anche da cosa vuoi fare... se è l'inizio di una fase di accumulo i set possono anche essere di più.I set ma non le rep, o sbaglio? Comunque non si va mai in nessun caso a cedimento, da quel che ho capito io.
Esatto, aumentano i set mentre le rep restano piuttosto costanti. E non si va MAI a cedimento muscolare.. solo in pochissimi casi si può andare a cedimento tecnico.
Riguardo il cuore, imho, chi si allena 3/4 volte a settimana (6/8 ore a sett.) basta che aggiunga un po' di cardio e può stare tranquillo.
Poi oh, la sfiga è sempre dietro l'angolo, ma questo vale anche solo quando ci si alza dal letto :P
Parlo proprio di un allenamento deleterio che protratto nel tempo esercita una pressione sulle valvole che le deforma, col tempo.