Bene, questo potrebbe essere l'ultimo aggiornamento del thread. In attesa di un titolo più interessante, tipo "La mia battaglia per diventare atletico", o robe del genere. XD
Ordunque, dati di ieri.
Peso: 78kg
Vita: 85cm
Grasso: 16,1% (non so perché mi dia sempre lo stesso dato dell'altra volta... Ma considero che questo sia comunque un dato più veritiero, per chi vuole c'è anche il confronto visivo).
Se il tuo scopo non è forza ma solo, in qualche modo, aumentare la massa muscolare puoi fare trazioni, parallele, rematore con un manubrio (se ce l'hai), push up, shoulder press a testa in giù contro il muro, e squat con qualcuno sulle spalle. Anche gli scatti, brevi ma intensi e con tanto recupero tra l'uno e l'altro.
Per la programmazione io mi allenare tutti i giorni alternando schiena/petto con gambe/spalle. E visto la scarsa qualità degli esercizi a disposizione che non consentono si caricare farei almeno 3 set per ogni esercizio, le ripetizioni che ci stanno. Per esempio credo che nelle trazioni arrivi a 10-15 colpi mentre nel push up magari ne fai na trentina. Se hai modo di aumentare l'intensità con pesi (sassi, mattoni ecc) I'm modo da stare basso con le rep (5-8) tanto meglio. In quel caso puoi aumentare le serie da 3 a 5-6.
Senza i bilancieri farai un lavoro poco stimolante per diversi motivi:
1. Raggiungerai a breve un plateau in termini di massa e forza (resistenza muscolare)
2.La muscolatura acquisita durerà fin tanto che fai sto pump. Una volta smesso a breve sparirà. In pratica sono guadagni non duraturi.
3. Un corpo funzionale e performante secondo me necessità forza esplosiva sviluppata con multi articolari. Senza di questo resti in un corpo gonfio ma finto, dove al primo scontro fisico verrai schiacciato da gente magari meno voluminosa ma più forte (e magari pure tecnicamente inferiore).
4. L'allenamento di forza bruta con bilancieri ti consente di sviluppare anche la mente. É uno yoga. Se diventi forte fisicamente ti senti più forte mentalmente, piu sicuro, e hai meno paura ad affrontare la vita (almeno questo vale x me).
Il mio consiglio è di buttare sti 50-60 euri mensili ed iscriverti in un centro con attrezzatura valida. O prenditi L occorrente x lavorare seriamente.
Il buon giorno lo si vede dal mattinoSpoiler: show
Beh allora se i soldi non ti mancano e il problema è solo l'orario, comprati un power rack, un bilanciere con piastre e una panca.
L'allenamento con i bilancieri è il top x la forza bruta. A corpo libero puoi sviluppate altre cose come controllo propriocezione, forza isometrica, resistenza, pump muscolare ecc che possono aiutare ma non sono adatte a quello che vuoi fare nello specifico.
Intanto dovresti scegliere che esercizi usare.
Tra i BW migliori per fare anche forza io metterei: trazioni con presa prona (soprattutto), pushup alternati, pushup a una mano (quando riuscirai a farli), handstand (con appoggio) pushup, pistol squat (fin dove arrivi), affondi/bulgarian, plank vari, hollow. Le trazioni puoi anche farle in L-sit (gambe a squadra).
Inoltre potresti aggiungere esercizi pliometrici tipo i pushup saltati, i balzi in lungo e in alto, gli affondi saltati (non a esaurimento, ma di qualità, come diceva machine per gli scatti).
Ora con calma prova e poi dicci un po' quante rep ca riesci a fare in quegli esercizi e vediamo.. :)
Che vita Dorje. No tempo. No soldi. No spazio. Sei messo quasi come ero io un paio di anni fa :'(
Tra l'altro con il "problemino" agli occhi che ti ritrovi, sforzi troppo alti potrebbero essere controindicati. Hai chiesto ad un medico serio che tipo di attività è più indicata x la tua situazione?
Le ripetizioni erano a cedimento o no?
In ogni caso, se vuoi fare forza, i circuiti non sono il modello ideale.
Se vuoi fare un lavoro globale dove lavori un po' la forza (soprattutto resistente) e fai anche lavoro metabolico, allora il circuito ci può stare.
I KB sono un'idea buona, ma chiaro che portarseli in giro di corsa è scomodo... ci avrai già pensato ma... usarli a casa prima di partire per la corsa?
(tra l'altro, il circuito o simili, quando lo faresti? perchè farlo dopo la corsa è deleterio, salvo che si tratti di una corsetta breve giusto di riscaldamento)
Volendolo attuare io lo farei 3 x week con recuperi buoni volendo massimizzare il lavoro sulla forza e minimizzare quello metabolico.
Un solo esercizio per le gambe è decisamente poco, dovresti aggiungere almeno degli affondi, magari saltati (dopo che hai preso un po' confidenza)
Toglierei i declined pushup e inserirei i pushup alternati (dove un braccio lavora più dell'altro, per arrivare poco a poco a farli con 1 sola mano).
Le ripetizioni erano a cedimento o no?
Solo nei dips, pullups, pistols e chinups.
In ogni caso, se vuoi fare forza, i circuiti non sono il modello ideale.
Se vuoi fare un lavoro globale dove lavori un po' la forza (soprattutto resistente) e fai anche lavoro metabolico, allora il circuito ci può stare.
Quindi tu cosa suggerisci? Vado comunque con questo circuito per qualche settimana, considerando comunque buoni recuperi (va bene 30sec fra una serie e l'altra e 2 minuti fra cicli?)?
I KB sono un'idea buona, ma chiaro che portarseli in giro di corsa è scomodo... ci avrai già pensato ma... usarli a casa prima di partire per la corsa?
Si, ma a casa persiste il problema spazio (40m^2 x 4 persone....).
(tra l'altro, il circuito o simili, quando lo faresti? perchè farlo dopo la corsa è deleterio, salvo che si tratti di una corsetta breve giusto di riscaldamento)
Quando faccio questo lavoro qui è proprio una corsetta, sono 10 minuti. :)
Volendolo attuare io lo farei 3 x week con recuperi buoni volendo massimizzare il lavoro sulla forza e minimizzare quello metabolico.
Un solo esercizio per le gambe è decisamente poco, dovresti aggiungere almeno degli affondi, magari saltati (dopo che hai preso un po' confidenza)
Ok.Toglierei i declined pushup e inserirei i pushup alternati (dove un braccio lavora più dell'altro, per arrivare poco a poco a farli con 1 sola mano).
Forse allora non ho capito quali sono. Intendi quelli asimmetrici?
Io valuterei pure l'acquisto di un giubbotto zavorrato serio.
Se insegna l'A-B-C al figlio basta la macchina... 8)
Grazie Ragnaz, dopodomani provvedo con le modifiche da te suggerite (e magari ri-posto, per eventuali feedback aggiuntivi).
Per quanto riguarda la programmazione, ovvero 3x settimana: se faccio il lavoro ogni secondo giorno, il resto dei giorni alterno altri tipi di allenamento (corsetta, hiit coi burpees, ...), mi faccio 6 giorni di allenamento e 1 di rest totale? Faccio solo i 3 giorni e lascio completamente perdere altri allenamenti? Aggiungo solo 2 giorni extra e metto 2 di rest? Consecutivi o meglio separarli?
Diamond Full Body |
Perché i 2 sprint non li spalmi una sessione da 3 allinizio, una sessione da 3 a metà (come hai fatto), e una sessione da 4 alla fine?
Perfetto, ho giusto una salitona dove mi alleno! :sur:
Ma quindi tutto il resto... Ok così?
Per la forza, meglio evitare... tieniti almeno un paio di ripet di buffer.
Per la forza, meglio evitare... tieniti almeno un paio di ripet di buffer.
Che é ripet di buffer ?
Che é hiit ?
Andare a cedimento tecnico (appena inizio a sporcare l'esecuzione mi fermo) può essere equiparato al concetto di buffer (nel senso che quelle 2-3 rep che potrei fare in più, sporcando, non le faccio).
A me sta cosa a livello teorico piace di più che non fa andare a fermarmi quando potrei in realtà andare avanti.
Andare a cedimento tecnico (appena inizio a sporcare l'esecuzione mi fermo) può essere equiparato al concetto di buffer (nel senso che quelle 2-3 rep che potrei fare in più, sporcando, non le faccio).
Non proprio. Sono cmq due cose diverse. Spesso nel PL non si va nemmeno a cedimento tecnico. Per es., nel famoso MAV, ci si "ferma" già quando l'esecuzione è poco dinamica.
Si infatti era quello che dicevo su, quando inizio a sporcare smetto. Questo io lo vedo simile al concetto buffer. Ma come fai a quantificare la velocita? Come la misuri? Poi facendo finta che si possa misurare (e.g. in metri al secondo) con un apparecchio (che tra l'altro esiste), mi fermo quando sono a 2 m/s? A 1.5 m/s? Quando mi fermo? E perche?
A me sta cosa a livello teorico piace di più che non fa andare a fermarmi quando potrei in realtà andare avanti.
Lo capisco, ma ne abbiamo anche già parlato. Conta cmq molto di più un'esecuzione perfetta e bella dinamica per X rep, che fare x+2/3 rep rallentando e/o sporcando.
Andare a cedimento tecnico (appena inizio a sporcare l'esecuzione mi fermo) può essere equiparato al concetto di buffer (nel senso che quelle 2-3 rep che potrei fare in più, sporcando, non le faccio).
Non proprio. Sono cmq due cose diverse. Spesso nel PL non si va nemmeno a cedimento tecnico. Per es., nel famoso MAV, ci si "ferma" già quando l'esecuzione è poco dinamica.
Fermarsi nonappena l'esecuzione rallenta ha degli scopi diversi. Tanti protocolli per PL nemmeno usano il buffer tecnico (e.g. Wendler, Rippetoe, Simmons ecc).
Figuriamoci il discorso velocita'.
Mi pare che il metodo di lavorare cosi come lo hai descritto lo si trova nei metodi distribuiti di derivazione russa, ma da quel che ho capito ha senso solo se i volumi sono molto alti o se la frequenza e' molto alta. Per uno che si allena 3-4 volte a settimana, e non vuole stare in palestra piu di 3 ore, e quindi non riesce ad accumlurare volumi settimanali elevati, non ha senso giusto?
Si infatti era quello che dicevo su, quando inizio a sporcare smetto. Questo io lo vedo simile al concetto buffer.
A me sta cosa a livello teorico piace di più che non fa andare a fermarmi quando potrei in realtà andare avanti.
Lo capisco, ma ne abbiamo anche già parlato. Conta cmq molto di più un'esecuzione perfetta e bella dinamica per X rep, che fare x+2/3 rep rallentando e/o sporcando.
Ma come fai a quantificare la velocita? Come la misuri? Poi facendo finta che si possa misurare (e.g. in metri al secondo) con un apparecchio (che tra l'altro esiste), mi fermo quando sono a 2 m/s? A 1.5 m/s? Quando mi fermo? E perche?
continua non a non piacermi XD
Puo essere, non so. Ma trovo impossible aumentare la forza senza un allenarmi facendo uno sforzo vigoroso. E ovviamente se si fa uno sforzo vigoroso la velocita' di esecuzione cambia.
Per la forza, meglio evitare... tieniti almeno un paio di ripet di buffer.
Che é ripet di buffer ?
Buffer significa non andare a cedimento. Cioè tenersi (nel caso citato) 2/3 ripetizioni "in canna". Esempio: se con quel peso posso fare 10 rip a cedimento (cioè quello è il mio 10RM), ne farò "solo" 7 o massimo 8.
In generale il concetto di buffer risiede proprio nel significato della parola in inglese, quello di "cuscinetto". Mi tengo X ripetizioni che potrei fare, ma non faccio, per evitare il cedimento e mantenere alta la qualità e la tecnica. In genere, nel PL, viene consigliato addirittura un buffer fino al 50% (faccio 5 ripet quando potrei farne 10).
A me sta cosa a livello teorico piace di più che non fa andare a fermarmi quando potrei in realtà andare avanti.
Lo capisco, ma ne abbiamo anche già parlato. Conta cmq molto di più un'esecuzione perfetta e bella dinamica per X rep, che fare x+2/3 rep rallentando e/o sporcando.
Si infatti era quello che dicevo su, quando inizio a sporcare smetto. Questo io lo vedo simile al concetto buffer.
A me sta cosa a livello teorico piace di più che non fa andare a fermarmi quando potrei in realtà andare avanti.
Lo capisco, ma ne abbiamo anche già parlato. Conta cmq molto di più un'esecuzione perfetta e bella dinamica per X rep, che fare x+2/3 rep rallentando e/o sporcando.
Simile ma non uguale :)
Ma come fai a quantificare la velocita? Come la misuri? Poi facendo finta che si possa misurare (e.g. in metri al secondo) con un apparecchio (che tra l'altro esiste), mi fermo quando sono a 2 m/s? A 1.5 m/s? Quando mi fermo? E perche?
Chiaro che sono metodi cosiddetti ad "autoregolazione", quindi si va a "sentimento". Son metodi che si applicano chiaramente meglio a persone con già un po' d'esperienza.
Non è cmq poi così difficile. Quanto il carico che stai usando non va più "su" veloce come all'inizio, sai che non sei più al massimo della dinamicità ;)
Guarda il metodo di Abadjiev, i numeri e l'esperienza mostrano che funziona. È un allenamento fattibile e consigliabile ? Forse noPuo essere, non so. Ma trovo impossible aumentare la forza senza un allenarmi facendo uno sforzo vigoroso. E ovviamente se si fa uno sforzo vigoroso la velocita' di esecuzione cambia.
Non farti "frenare" dalle tue idee basate sulle tue sensazioni :P
Solo l'esperienza e i numeri sono affidabili per sapere cosa funziona meglio e cosa peggio :)
Che vorrebbe dire 10RM ? (Giuro non lo mai capito e manco quando lo chiesto e lo chiesto diverse volte ma non lo mai capito ho solo capito che vuol dire 1RM).
A me sta cosa a livello teorico piace di più che non fa andare a fermarmi quando potrei in realtà andare avanti.
Lo capisco, ma ne abbiamo anche già parlato. Conta cmq molto di più un'esecuzione perfetta e bella dinamica per X rep, che fare x+2/3 rep rallentando e/o sporcando.
Scusa ma senza arrivare a cedimento ma fare anche solo una o due ripetizioni in più che si fanno magari si sente arrivare l'affaticamento muscolare non fanno anche aumentare la forza?
Si infatti era quello che dicevo su, quando inizio a sporcare smetto. Questo io lo vedo simile al concetto buffer.
A me sta cosa a livello teorico piace di più che non fa andare a fermarmi quando potrei in realtà andare avanti.
Lo capisco, ma ne abbiamo anche già parlato. Conta cmq molto di più un'esecuzione perfetta e bella dinamica per X rep, che fare x+2/3 rep rallentando e/o sporcando.
Simile ma non uguale :)
Why?
Ma come fai a quantificare la velocita? Come la misuri? Poi facendo finta che si possa misurare (e.g. in metri al secondo) con un apparecchio (che tra l'altro esiste), mi fermo quando sono a 2 m/s? A 1.5 m/s? Quando mi fermo? E perche?
Chiaro che sono metodi cosiddetti ad "autoregolazione", quindi si va a "sentimento". Son metodi che si applicano chiaramente meglio a persone con già un po' d'esperienza.
Non è cmq poi così difficile. Quanto il carico che stai usando non va più "su" veloce come all'inizio, sai che non sei più al massimo della dinamicità ;)
Si chiaro
Ma questo solo per la forza generale?
P.S.
Grazie a te e agli altri che avete l'immensa pazienza di spiegarmi le cose in maniera semplice e che grazie a voi riesco a capire ed a colmare la mia immensa ignoranza.
Guarda il metodo di Abadjiev, i numeri e l'esperienza mostrano che funziona. È un allenamento fattibile e consigliabile ? Forse no
Poi il concetto di velocità introdotto da sheiko è una figata, ma è improbabile che facendo solo lavoro veloce senza un minimo lavoro intenso la forza migliori, quando ricerca mostra che il range migliore di lavoro è tra le 4-6 rep con carichi 80-85%
(quindi necessariamente la velocità non la si può mantenere x tutto il set). Leggendo un po in sti mesi (anche grazie a voi che divulgate roba nuova e che funziona) ho capito che il vero nemico della crescita è il cedimento muscolare. Quello che infatti mi ha fottuto in questi anni. Quindi il buffer ci sta tutto. Un bel grazie a chi lo ha introdotto e s voi del forum che lo divulgate con pasdione. Ma comunque l'allenamento senza intensità ma solo di velocità mi puzza un po'
Mah allora non ho nulla da obiettare. Io faccio entrambi i lavori. Le alzate veloci sono il piatto forte del ramping e dei giorni di alzate leggere, scarico ecc. Ma in una settimana faccio anche il lavoro intenso. Uso entrambi. Per la periodizzaziobe so che tu fai fare interi mesocicli di velocità. È questo consigliabile anche x gente che tecnicamente non ha problemi?
Ma qua parliamo di cose diverse. La periodizzazzione la si fa senza necessariamente usare robe tipo il MAV. Si puo giocare con i carichi, i volumi, l'intensita, il tipo di esercizi ecc in altro modo.
Il mio era un dubbio sul come un allenamento a carichi cosi leggeri possa a lungo termine migliorare la forza dell'atleta che gia tecnicamente e' a posto.
Vero, ma non si puo far tecnica e poi allenarsi pesanti in un unico ciclo senza fare interi mesocicli di tecnica e basta?
Ma è noioso :dis:
Che vorrebbe dire 10RM ? (Giuro non lo mai capito e manco quando lo chiesto e lo chiesto diverse volte ma non lo mai capito ho solo capito che vuol dire 1RM).
E' uguale. 1RM vuole dire che con quel carico fai solo 1 ripetiz. e se provassi a farne un'altra, falliresti. Idem, 10RM significa che con quel carico fai 10 ripetiz, ma se provi a fare l'11esima fallisci.
A me sta cosa a livello teorico piace di più che non fa andare a fermarmi quando potrei in realtà andare avanti.
Lo capisco, ma ne abbiamo anche già parlato. Conta cmq molto di più un'esecuzione perfetta e bella dinamica per X rep, che fare x+2/3 rep rallentando e/o sporcando.
Scusa ma senza arrivare a cedimento ma fare anche solo una o due ripetizioni in più che si fanno magari si sente arrivare l'affaticamento muscolare non fanno anche aumentare la forza?
Dipende da come stai lavorando, dal periodo dell'allenamento, etc.etc. In ogni caso la tecnica esecutiva è sempre primaria e, in allenamento, lo è anche se fai massimali :PSi infatti era quello che dicevo su, quando inizio a sporcare smetto. Questo io lo vedo simile al concetto buffer.
A me sta cosa a livello teorico piace di più che non fa andare a fermarmi quando potrei in realtà andare avanti.
Lo capisco, ma ne abbiamo anche già parlato. Conta cmq molto di più un'esecuzione perfetta e bella dinamica per X rep, che fare x+2/3 rep rallentando e/o sporcando.
Simile ma non uguale :)
Why?
Perchè son due cose diverse.
Cedimento tecnico = smetto quando la tecnica non è più ottimale.
Buffer: sto molto lontano dal cedimento muscolare (e, anche se meno, dal cedimento tecnico), tenendomi un po' di ripetiz in canna.
Ma come fai a quantificare la velocita? Come la misuri? Poi facendo finta che si possa misurare (e.g. in metri al secondo) con un apparecchio (che tra l'altro esiste), mi fermo quando sono a 2 m/s? A 1.5 m/s? Quando mi fermo? E perche?
Chiaro che sono metodi cosiddetti ad "autoregolazione", quindi si va a "sentimento". Son metodi che si applicano chiaramente meglio a persone con già un po' d'esperienza.
Non è cmq poi così difficile. Quanto il carico che stai usando non va più "su" veloce come all'inizio, sai che non sei più al massimo della dinamicità ;)
Si chiaro
Ma questo solo per la forza generale?
Cos'è la forza generale?
Di forza io ne conosco due tipi, massimale e resistente. E la seconda ha senso allenarla solo se la prima è a un livello discreto, sennò alleni il nulla.
Anche per la potenza cmq la base è la forza (massimale).
P.S.
Grazie a te e agli altri che avete l'immensa pazienza di spiegarmi le cose in maniera semplice e che grazie a voi riesco a capire ed a colmare la mia immensa ignoranza.
Il bello è che il laureato sei tu :P
Guarda il metodo di Abadjiev, i numeri e l'esperienza mostrano che funziona. È un allenamento fattibile e consigliabile ? Forse no
Qui parliamo di efficacia contro "sicurezza" e "fattibilità per il comune mortale".. son cose diverse :)Poi il concetto di velocità introdotto da sheiko è una figata, ma è improbabile che facendo solo lavoro veloce senza un minimo lavoro intenso la forza migliori, quando ricerca mostra che il range migliore di lavoro è tra le 4-6 rep con carichi 80-85%
Questo non è così sicuro.. le ricerche spesso sono fallaci. Anche perchè se ti alleni SEMPRE così, cmq non funzionerebbe :P
Gli atleti russi e anche norvegesi, facendo la media su tutta la programmazione, si allenano col 70% circa del massimale.
E questo è un grave difetto delle "ricerche": studiano solo una modalità per tempi brevi.
Il lavoro che funziona è:
1- personalizzato
2- ciclizzato/periodizzato
Senza uno dei due, soprattutto del 2o, i risultati sono scarsi.(quindi necessariamente la velocità non la si può mantenere x tutto il set). Leggendo un po in sti mesi (anche grazie a voi che divulgate roba nuova e che funziona) ho capito che il vero nemico della crescita è il cedimento muscolare.
Quello che infatti mi ha fottuto in questi anni. Quindi il buffer ci sta tutto. Un bel grazie a chi lo ha introdotto e s voi del forum che lo divulgate con pasdione. Ma comunque l'allenamento senza intensità ma solo di velocità mi puzza un po'
Come dicevo prima, si fanno entrambi, ma con volumi e tempi differenti: periodizzazione :P
Ma è noioso :dis:
Se poni massima attenzione e concentrazione nell'essere tecnico ed esplosivo, imho, no... :)
Buffer: sto molto lontano dal cedimento muscolare (e, anche se meno, dal cedimento tecnico), tenendomi un po' di ripetiz in canna.
Allora pensavo di aver capito ma alla fine no non ho capito un cazzo.
Ma come fai a quantificare la velocita? Come la misuri? Poi facendo finta che si possa misurare (e.g. in metri al secondo) con un apparecchio (che tra l'altro esiste), mi fermo quando sono a 2 m/s? A 1.5 m/s? Quando mi fermo? E perche?
Chiaro che sono metodi cosiddetti ad "autoregolazione", quindi si va a "sentimento". Son metodi che si applicano chiaramente meglio a persone con già un po' d'esperienza.
Non è cmq poi così difficile. Quanto il carico che stai usando non va più "su" veloce come all'inizio, sai che non sei più al massimo della dinamicità ;)
Si chiaro
Ma questo solo per la forza generale?
Cos'è la forza generale?
Bu e che ne so XD
No scherzi a parte il professore ci aveva detto che per trasformare i vari tipi di forza é prima meglio fare della forza in generale????
Mai capito...........tanto per cambiare.
Pero' se non ricordo male forza generale é la forza di tutti i distretti muscolari.
Di forza io ne conosco due tipi, massimale e resistente. E la seconda ha senso allenarla solo se la prima è a un livello discreto, sennò alleni il nulla.
Ecco allora magari si é questo che dici tu.Anche per la potenza cmq la base è la forza (massimale).
P.S.
Grazie a te e agli altri che avete l'immensa pazienza di spiegarmi le cose in maniera semplice e che grazie a voi riesco a capire ed a colmare la mia immensa ignoranza.
Il bello è che il laureato sei tu :P
??? :dis:
No ancora non sono laureato spero per il prossimo anno.
Poi o seriamente molte cose non le capisco che sono scritte e spiegate in maniera per me troppo difficile il mio cervello di merda non ci arriva,poi per quanto riguarda l'allenamento sto imparando più da voi,project invictus ecc... che dalla scuola (sai il mio topic in Martial Pub).
Guarda il metodo di Abadjiev, i numeri e l'esperienza mostrano che funziona. È un allenamento fattibile e consigliabile ? Forse no
Qui parliamo di efficacia contro "sicurezza" e "fattibilità per il comune mortale".. son cose diverse :)Poi il concetto di velocità introdotto da sheiko è una figata, ma è improbabile che facendo solo lavoro veloce senza un minimo lavoro intenso la forza migliori, quando ricerca mostra che il range migliore di lavoro è tra le 4-6 rep con carichi 80-85%
Questo non è così sicuro.. le ricerche spesso sono fallaci. Anche perchè se ti alleni SEMPRE così, cmq non funzionerebbe :P
Gli atleti russi e anche norvegesi, facendo la media su tutta la programmazione, si allenano col 70% circa del massimale.
E questo è un grave difetto delle "ricerche": studiano solo una modalità per tempi brevi.
Il lavoro che funziona è:
1- personalizzato
2- ciclizzato/periodizzato
Senza uno dei due, soprattutto del 2o, i risultati sono scarsi.(quindi necessariamente la velocità non la si può mantenere x tutto il set). Leggendo un po in sti mesi (anche grazie a voi che divulgate roba nuova e che funziona) ho capito che il vero nemico della crescita è il cedimento muscolare.
Intendi di crescita muscolare?
Ma è noioso :dis:
Se poni massima attenzione e concentrazione nell'essere tecnico ed esplosivo, imho, no... :)
Pero' ad esempio come nel mio caso in questo modo farei solo due massimo tre ripetizioni specie di panca e buona notte al secchio specialmente con il peso da portare all'esame.
Vediamo se riesco a sintetizzare.
Quando sollevi prima o poi succedono tre cose:
A) non riesci più a esprimere il gesto con esplosività
B) non riesci più a tenere la tecnica corretta
C) non riesci più a sollevare
C è normalmente l'ultimo ad arrivare ed è il cedimento muscolare come viene inteso comunemente. Usarlo come parametro significa pensare i pesi in termini solamente quantitativi, senza minima attenzione alla qualità.
Avviene sempre dopo A o B, di solito A e B. Il cedimento muscolare innesca sì degli effetti metabolici, ma che sono sicuramente meno che ottimali e comunque poi si pagano in termini di prestazione (qui magari non si pagano se si usano "aiutini") e spesso di incolumità. Non ci interessa.
B è il cosiddetto cedimento tecnico, il movimento è compromesso, se si va oltre si sfruttano inevitabilmente compensi che NON comportano aumenti di forza, sebbene questa modalità abbia senso in termini di ipertrofia sarcoplasmatica, ovvero non funzionale.
Mantenere la velocità di esecuzione in presenza di B è possibile ma è semplicemente l'esasperazione dei suddetti compensi. Questa cosa può anche accadere quando si è freschi e si cerca di sparare il bilanciere senza avere interiorizzato lo schema motorio corretto, classico esempio la partenza dello stacco troppo repentina.
Sebbene faccia scena, in ogni caso non serve o serve molto a poco.
A è il cedimento "dinamico" di cui parla Ragnaz, il rallentamento dell'esecuzione pur magari conservando ancora il gesto corretto. E' o dovrebbe essere il primo a presentarsi.
Se ci si allena secondo i dettami del distribuito in ottica sovietica, questo è il segnale che ci interessa per mantenere sempre altissimo lo standard qualitativo delle alzate.
Quelli bravi, bravi davvero, riescono a spostare in avanti A e B fino a farli tendenzialmente coincidere con C.
Ovvero sollevano carichi con tecnica perfetta ed esplosività fino a tendenzialmente l'ultima ripetizione possibile.
Intuitive le ripercussioni sui gesti specifici in prospettiva prestazionale: avrà più transfer uno che solleva carichi lento e impacciato o uno che solleva carichi con pulizia ed esplosività?
Anche i discorsi che sollevare puliti porta a sollevare meno, oltre a essere potenzialmente fuorvianti (non sempre più kg sul bilanciere significano più forza) in realtà hanno poco fondamento come ben visibile da questo filmato
https://www.youtube.com/watch?v=1D-pBbKfp5U (https://www.youtube.com/watch?v=1D-pBbKfp5U)
presente nell'articolo famoso di Gruzza sull'ESD (http://www.accademiaitalianaforza.it/explosive-strength-deficit-enhanced/). Tecnica perfetta, discesa controllatissima, fermo da manuale e bilanciere sparato in su. Da notare l'incitamento durante l'alzata.
Per ottenere tutto questo tipo di risultato (anche senza la pretesa dei 247 kg di panca) è necessario tanto lavoro tecnico e qualitativo, come spiegato da Ragnaz. Lo schema motorio va interiorizzato così profondamente che non è possibile sollevare in modo diverso nemmeno vicini al cedimento muscolare.
Alla fine non sono riuscito a sintetizzare più di così XD
Vediamo se riesco a sintetizzare.Gran bel post!
Quando sollevi prima o poi succedono tre cose:
A) non riesci più a esprimere il gesto con esplosività
B) non riesci più a tenere la tecnica corretta
C) non riesci più a sollevare
C è normalmente l'ultimo ad arrivare ed è il cedimento muscolare come viene inteso comunemente. Usarlo come parametro significa pensare i pesi in termini solamente quantitativi, senza minima attenzione alla qualità.
Avviene sempre dopo A o B, di solito A e B. Il cedimento muscolare innesca sì degli effetti metabolici, ma che sono sicuramente meno che ottimali e comunque poi si pagano in termini di prestazione (qui magari non si pagano se si usano "aiutini") e spesso di incolumità. Non ci interessa.
B è il cosiddetto cedimento tecnico, il movimento è compromesso, se si va oltre si sfruttano inevitabilmente compensi che NON comportano aumenti di forza, sebbene questa modalità abbia senso in termini di ipertrofia sarcoplasmatica, ovvero non funzionale.
Mantenere la velocità di esecuzione in presenza di B è possibile ma è semplicemente l'esasperazione dei suddetti compensi. Questa cosa può anche accadere quando si è freschi e si cerca di sparare il bilanciere senza avere interiorizzato lo schema motorio corretto, classico esempio la partenza dello stacco troppo repentina.
Sebbene faccia scena, in ogni caso non serve o serve molto a poco.
A è il cedimento "dinamico" di cui parla Ragnaz, il rallentamento dell'esecuzione pur magari conservando ancora il gesto corretto. E' o dovrebbe essere il primo a presentarsi.
Se ci si allena secondo i dettami del distribuito in ottica sovietica, questo è il segnale che ci interessa per mantenere sempre altissimo lo standard qualitativo delle alzate.
Quelli bravi, bravi davvero, riescono a spostare in avanti A e B fino a farli tendenzialmente coincidere con C.
Ovvero sollevano carichi con tecnica perfetta ed esplosività fino a tendenzialmente l'ultima ripetizione possibile.
Intuitive le ripercussioni sui gesti specifici in prospettiva prestazionale: avrà più transfer uno che solleva carichi lento e impacciato o uno che solleva carichi con pulizia ed esplosività?
Anche i discorsi che sollevare puliti porta a sollevare meno, oltre a essere potenzialmente fuorvianti (non sempre più kg sul bilanciere significano più forza) in realtà hanno poco fondamento come ben visibile da questo filmato
https://www.youtube.com/watch?v=1D-pBbKfp5U (https://www.youtube.com/watch?v=1D-pBbKfp5U)
presente nell'articolo famoso di Gruzza sull'ESD (http://www.accademiaitalianaforza.it/explosive-strength-deficit-enhanced/). Tecnica perfetta, discesa controllatissima, fermo da manuale e bilanciere sparato in su. Da notare l'incitamento durante l'alzata.
Per ottenere tutto questo tipo di risultato (anche senza la pretesa dei 247 kg di panca) è necessario tanto lavoro tecnico e qualitativo, come spiegato da Ragnaz. Lo schema motorio va interiorizzato così profondamente che non è possibile sollevare in modo diverso nemmeno vicini al cedimento muscolare.
Alla fine non sono riuscito a sintetizzare più di così XD
Ti ringrazio ma in questo campo non credo che potrei aggiungere nulla, in sostanza sono un banale replicatore XD.
Mi accontenterei magari di aprire una palestra :gh:
Mi candido come esegeta di AG magari :PTi ringrazio ma in questo campo non credo che potrei aggiungere nulla, in sostanza sono un banale replicatore XD.Replicare qualcosa ma rendendolo chiaro e diretto "per i più" è altrettanto se non più importante di aver "inventato" o "scoperto" quel qualcosa.
Per quanto mi riguarda più che volentieri, è palese.Mi accontenterei magari di aprire una palestra :gh:Ah quando vuoi io ci sono :thsit:
Certamente il gap è maggiore in un amatore rispetto a un atleta d'elite dove tende a sparire. Il concetto da portarsi a casa è che i migliori risultati si ottengono lavorando entro la soglia di A e non oltre. Così inoltre si sposta pian piano A verso C.
È esattamente il concetto espresso nell'articolo riportato da Ragnaz di là.
Mi candido come esegeta di AG magari :PTi ringrazio ma in questo campo non credo che potrei aggiungere nulla, in sostanza sono un banale replicatore XD.Replicare qualcosa ma rendendolo chiaro e diretto "per i più" è altrettanto se non più importante di aver "inventato" o "scoperto" quel qualcosa.
Per quanto mi riguarda più che volentieri, è palese.Mi accontenterei magari di aprire una palestra :gh:Ah quando vuoi io ci sono :thsit:
Salvo sponsor generosi ci vorrà ancora parecchio tempo ma l'idea gira fissa nella testa mia e quella di un certo judoka :whistle:
Every success starts with a dream :om:
Buffer: sto molto lontano dal cedimento muscolare (e, anche se meno, dal cedimento tecnico), tenendomi un po' di ripetiz in canna.
Allora pensavo di aver capito ma alla fine no non ho capito un cazzo.
cosa non è chiaro? :P
Ma come fai a quantificare la velocita? Come la misuri? Poi facendo finta che si possa misurare (e.g. in metri al secondo) con un apparecchio (che tra l'altro esiste), mi fermo quando sono a 2 m/s? A 1.5 m/s? Quando mi fermo? E perche?
Chiaro che sono metodi cosiddetti ad "autoregolazione", quindi si va a "sentimento". Son metodi che si applicano chiaramente meglio a persone con già un po' d'esperienza.
Non è cmq poi così difficile. Quanto il carico che stai usando non va più "su" veloce come all'inizio, sai che non sei più al massimo della dinamicità ;)
Si chiaro
Ma questo solo per la forza generale?
Cos'è la forza generale?
Bu e che ne so XD
:PNo scherzi a parte il professore ci aveva detto che per trasformare i vari tipi di forza é prima meglio fare della forza in generale????
Mai capito...........tanto per cambiare.
Pero' se non ricordo male forza generale é la forza di tutti i distretti muscolari.
Stavo "facendo la punta ai chiodi" :P
Quando si parla di forza "in generale", si parla di forza massimale, e cioè il campo del powerlifting.
Poi c'è l'eventuale trasformazione in forza resistente, in potenza, in velocità (ebbene sì, per quanto poco, qualcosa si può sempre fare), etc.
P.S.
Grazie a te e agli altri che avete l'immensa pazienza di spiegarmi le cose in maniera semplice e che grazie a voi riesco a capire ed a colmare la mia immensa ignoranza.
Il bello è che il laureato sei tu :P
Poi o seriamente molte cose non le capisco che sono scritte e spiegate in maniera per me troppo difficile il mio cervello di merda non ci arriva,poi per quanto riguarda l'allenamento sto imparando più da voi,project invictus ecc... che dalla scuola (sai il mio topic in Martial Pub).
Guarda il metodo di Abadjiev, i numeri e l'esperienza mostrano che funziona. È un allenamento fattibile e consigliabile ? Forse no
Qui parliamo di efficacia contro "sicurezza" e "fattibilità per il comune mortale".. son cose diverse :)Poi il concetto di velocità introdotto da sheiko è una figata, ma è improbabile che facendo solo lavoro veloce senza un minimo lavoro intenso la forza migliori, quando ricerca mostra che il range migliore di lavoro è tra le 4-6 rep con carichi 80-85%
Questo non è così sicuro.. le ricerche spesso sono fallaci. Anche perchè se ti alleni SEMPRE così, cmq non funzionerebbe :P
Gli atleti russi e anche norvegesi, facendo la media su tutta la programmazione, si allenano col 70% circa del massimale.
E questo è un grave difetto delle "ricerche": studiano solo una modalità per tempi brevi.
Il lavoro che funziona è:
1- personalizzato
2- ciclizzato/periodizzato
Senza uno dei due, soprattutto del 2o, i risultati sono scarsi.(quindi necessariamente la velocità non la si può mantenere x tutto il set). Leggendo un po in sti mesi (anche grazie a voi che divulgate roba nuova e che funziona) ho capito che il vero nemico della crescita è il cedimento muscolare.
Intendi di crescita muscolare?
Vediamo se riesco a sintetizzare.
Quando sollevi prima o poi succedono tre cose:
A) non riesci più a esprimere il gesto con esplosività
B) non riesci più a tenere la tecnica corretta
C) non riesci più a sollevare
C è normalmente l'ultimo ad arrivare ed è il cedimento muscolare come viene inteso comunemente. Usarlo come parametro significa pensare i pesi in termini solamente quantitativi, senza minima attenzione alla qualità.
Avviene sempre dopo A o B, di solito A e B.
Il cedimento muscolare innesca sì degli effetti metabolici, ma che sono sicuramente meno che ottimali e comunque poi si pagano in termini di prestazione
(qui magari non si pagano se si usano "aiutini") e spesso di incolumità. Non ci interessa.
B è il cosiddetto cedimento tecnico, il movimento è compromesso, se si va oltre si sfruttano inevitabilmente compensi che NON comportano aumenti di forza, sebbene questa modalità abbia senso in termini di ipertrofia sarcoplasmatica, ovvero non funzionale.
Mantenere la velocità di esecuzione in presenza di B è possibile ma è semplicemente l'esasperazione dei suddetti compensi.
Questa cosa può anche accadere quando si è freschi e si cerca di sparare il bilanciere senza avere interiorizzato lo schema motorio corretto, classico esempio la partenza dello stacco troppo repentina.
Sebbene faccia scena, in ogni caso non serve o serve molto a poco.
A è il cedimento "dinamico" di cui parla Ragnaz, il rallentamento dell'esecuzione pur magari conservando ancora il gesto corretto. E' o dovrebbe essere il primo a presentarsi.
Se ci si allena secondo i dettami del distribuito in ottica sovietica, questo è il segnale che ci interessa per mantenere sempre altissimo lo standard qualitativo delle alzate.
Quelli bravi, bravi davvero, riescono a spostare in avanti A e B fino a farli tendenzialmente coincidere con C.
Ovvero sollevano carichi con tecnica perfetta ed esplosività fino a tendenzialmente l'ultima ripetizione possibile.
Intuitive le ripercussioni sui gesti specifici in prospettiva prestazionale: avrà più transfer uno che solleva carichi lento e impacciato o uno che solleva carichi con pulizia ed esplosività?
Anche i discorsi che sollevare puliti porta a sollevare meno, oltre a essere potenzialmente fuorvianti (non sempre più kg sul bilanciere significano più forza) in realtà hanno poco fondamento come ben visibile da questo filmato
https://www.youtube.com/watch?v=1D-pBbKfp5U (https://www.youtube.com/watch?v=1D-pBbKfp5U)
presente nell'articolo famoso di Gruzza sull'ESD (http://www.accademiaitalianaforza.it/explosive-strength-deficit-enhanced/). Tecnica perfetta, discesa controllatissima, fermo da manuale e bilanciere sparato in su. Da notare l'incitamento durante l'alzata.
Per ottenere tutto questo tipo di risultato (anche senza la pretesa dei 247 kg di panca) è necessario tanto lavoro tecnico e qualitativo, come spiegato da Ragnaz. Lo schema motorio va interiorizzato così profondamente che non è possibile sollevare in modo diverso nemmeno vicini al cedimento muscolare.
Alla fine non sono riuscito a sintetizzare più di così XD
Certamente il gap è maggiore in un amatore rispetto a un atleta d'elite dove tende a sparire. Il concetto da portarsi a casa è che i migliori risultati si ottengono lavorando entro la soglia di A e non oltre. Così inoltre si sposta pian piano A verso C.
Verissimo.
La "battaglia" è proprio rendere il più tecnico possibile il movimento anche con i carichi più alti.
Teoricamente (e non è poi così impossibile eh) l'ideale sarebbe arrivare a fare BENE il carico X e poi non riuscire a sollevare il carico X+3/5kg.
Esperienza mia diretta degli "scorsi" massimali di panca.
90kg con tecnica corretta e nemmeno troppo lenti.
95kg bloccato allo sticking point (2 prove) senza "se e ma".
Certamente il gap è maggiore in un amatore rispetto a un atleta d'elite dove tende a sparire. Il concetto da portarsi a casa è che i migliori risultati si ottengono lavorando entro la soglia di A e non oltre. Così inoltre si sposta pian piano A verso C.
Questo è difficile da credere, che se lavoro sempre fermandosi quando la velocità diminuisce un bel giorno la velocità diminuisce quando anche muscolarmente non c'è la farei più ad ad andare avanti, neanche con tecnica lenta o sporca.
Non riesco proprio a capire quali meccanismi fisiologici si innescherebbero durante questa trasformazione.
Che avevo inteso sto Buffer anche come cedimento tecnico dell'esecuzione dell'esercizio,invece se adesso non ho capito male il cedimento tecnico puo' avvenire anche prima o anche dopo,nel senso che dopo un potrebbe fare 15 alzate ma si ferma alla 12 ed il cedimento tecnico ancora non é avvenuto giusto?
In che senso poco?
[/quote]
P.S.
Grazie a te e agli altri che avete l'immensa pazienza di spiegarmi le cose in maniera semplice e che grazie a voi riesco a capire ed a colmare la mia immensa ignoranza.
Il bello è che il laureato sei tu :P
??? :dis:
No ancora non sono laureato spero per il prossimo anno.
Poi o seriamente molte cose non le capisco che sono scritte e spiegate in maniera per me troppo difficile il mio cervello di merda non ci arriva,poi per quanto riguarda l'allenamento sto imparando più da voi,project invictus ecc... che dalla scuola (sai il mio topic in Martial Pub).
Guarda il metodo di Abadjiev, i numeri e l'esperienza mostrano che funziona. È un allenamento fattibile e consigliabile ? Forse no
Qui parliamo di efficacia contro "sicurezza" e "fattibilità per il comune mortale".. son cose diverse :)Poi il concetto di velocità introdotto da sheiko è una figata, ma è improbabile che facendo solo lavoro veloce senza un minimo lavoro intenso la forza migliori, quando ricerca mostra che il range migliore di lavoro è tra le 4-6 rep con carichi 80-85%
Questo non è così sicuro.. le ricerche spesso sono fallaci. Anche perchè se ti alleni SEMPRE così, cmq non funzionerebbe :P
Gli atleti russi e anche norvegesi, facendo la media su tutta la programmazione, si allenano col 70% circa del massimale.
E questo è un grave difetto delle "ricerche": studiano solo una modalità per tempi brevi.
Il lavoro che funziona è:
1- personalizzato
2- ciclizzato/periodizzato
Senza uno dei due, soprattutto del 2o, i risultati sono scarsi.(quindi necessariamente la velocità non la si può mantenere x tutto il set). Leggendo un po in sti mesi (anche grazie a voi che divulgate roba nuova e che funziona) ho capito che il vero nemico della crescita è il cedimento muscolare.
Intendi di crescita muscolare?
Sulla tecnica, credo perchè Pulito diventa sinonimo di Performante
e non so, forse anche la velocità, che poi a certi pesi sarà velocità percepita dall'atleta più che velocità reale
Ipotesi le mie :)
Verissimo.
La "battaglia" è proprio rendere il più tecnico possibile il movimento anche con i carichi più alti.
Teoricamente (e non è poi così impossibile eh) l'ideale sarebbe arrivare a fare BENE il carico X e poi non riuscire a sollevare il carico X+3/5kg.
Cioé?
Esperienza mia diretta degli "scorsi" massimali di panca.
90kg con tecnica corretta e nemmeno troppo lenti.
95kg bloccato allo sticking point (2 prove) senza "se e ma".
Che sarebbe sticking point?
Certamente il gap è maggiore in un amatore rispetto a un atleta d'elite dove tende a sparire. Il concetto da portarsi a casa è che i migliori risultati si ottengono lavorando entro la soglia di A e non oltre. Così inoltre si sposta pian piano A verso C.
Questo è difficile da credere, che se lavoro sempre fermandosi quando la velocità diminuisce un bel giorno la velocità diminuisce quando anche muscolarmente non c'è la farei più ad ad andare avanti, neanche con tecnica lenta o sporca.
Non riesco proprio a capire quali meccanismi fisiologici si innescherebbero durante questa trasformazione.
Concordo sulla parte grassettata.
Ma poi più un peso é pesante più l'alzata diventa lenta almeno da quello che vedo in giro,specialmente per le persone normali.
In che senso poco?
Che la velocità è una qualità che deriva massimamente dal DNA e con l'allenamento si riesce sì a migliorare ma non tantissimo (diversamente da forza, potenza, resistenza...)
Che é un'altra cosa rispetto a chi fà solo ipertrofia giusto?
P.S.
Guarda il metodo di Abadjiev, i numeri e l'esperienza mostrano che funziona. È un allenamento fattibile e consigliabile ? Forse no
Qui parliamo di efficacia contro "sicurezza" e "fattibilità per il comune mortale".. son cose diverse :)Poi il concetto di velocità introdotto da sheiko è una figata, ma è improbabile che facendo solo lavoro veloce senza un minimo lavoro intenso la forza migliori, quando ricerca mostra che il range migliore di lavoro è tra le 4-6 rep con carichi 80-85%
Questo non è così sicuro.. le ricerche spesso sono fallaci. Anche perchè se ti alleni SEMPRE così, cmq non funzionerebbe :P
Gli atleti russi e anche norvegesi, facendo la media su tutta la programmazione, si allenano col 70% circa del massimale.
E questo è un grave difetto delle "ricerche": studiano solo una modalità per tempi brevi.
Il lavoro che funziona è:
1- personalizzato
2- ciclizzato/periodizzato
Senza uno dei due, soprattutto del 2o, i risultati sono scarsi.(quindi necessariamente la velocità non la si può mantenere x tutto il set). Leggendo un po in sti mesi (anche grazie a voi che divulgate roba nuova e che funziona) ho capito che il vero nemico della crescita è il cedimento muscolare.
Intendi di crescita muscolare?
In tutti i sensi, sia forza che massa (funzionale).
Il discorso è complesso. Intanto ipertrofia (sia sarcoplasmatica che miofibrillare - o funzionale) e forza anche se non sono direttamente proporzionali, crescono cmq insieme.
Quindi non posso allenare solo una o solo l'altra.
Soprattutto per chi non si aiuta con doping e compa (o non è geneticamente molto predisposto) la massa muscolare cresce in modo importante SOLO con un buon lavoro di forza.
(questo l'avevamo già sviscerato poco tempo fa parlandone soprattutto con machine).
Sulla tecnica, credo perchè Pulito diventa sinonimo di Performante
Efficiente ed efficace, sì.e non so, forse anche la velocità, che poi a certi pesi sarà velocità percepita dall'atleta più che velocità reale
Ipotesi le mie :)
Velocità significa ricerca della massima contrazione, attivazione, reclutamento inter e intramuscolare, massima sincronizzazione.
Tutto questo avviene se uso una tecnica perfetta e non sporco niente.
Negli intermedi/avanzati avviene anche se l'alzata è "lenta", mentre i principianti se rallentano poi inseriscono i famosi compensi.
C'è anche da dire che c'è una differenza abissale tra un 3x3 @80% "secco" e un 5x5@70% + 4x4@75% + 3x3@80%.
Molto meglio usare carichi "medi" o massimo "medioalti" con un buon volume e una bella tecnica che "sforzarsi" tirando alla più o meno carichi alti.
In che senso poco?
Che la velocità è una qualità che deriva massimamente dal DNA e con l'allenamento si riesce sì a migliorare ma non tantissimo (diversamente da forza, potenza, resistenza...)
A si ok questo lo :) solo che come l'avevi scritto non avevo capito.
Anche se anche qui dubbi...............
Certamente il gap è maggiore in un amatore rispetto a un atleta d'elite dove tende a sparire. Il concetto da portarsi a casa è che i migliori risultati si ottengono lavorando entro la soglia di A e non oltre. Così inoltre si sposta pian piano A verso C.
Questo è difficile da credere, che se lavoro sempre fermandosi quando la velocità diminuisce un bel giorno la velocità diminuisce quando anche muscolarmente non c'è la farei più ad ad andare avanti, neanche con tecnica lenta o sporca.
Non riesco proprio a capire quali meccanismi fisiologici si innescherebbero durante questa trasformazione.
Concordo sulla parte grassettata.
Non è che sia proprio così. Semplicemente quando lo schema motorio diventa davvero automatico, allora o l'alzata riesce o non riesce, stop :)
Un pistone idraulico che ha un certo carico di lavoro, 100kg li spinge su, se ne metti 110, non si muove, non è che lo spinge lo stesso ma "compensando" in qualche maniera o rallentando ma salendo lo stesso..etc...
Però ho trovato gente grossa che alzava anche 100 kg di panca ma che la loro muscolatura,comunque non era "dura" ed a parità se tiravano un cazzottone era molto meno forte rispetto ad uno che non aveva mai fatto niente se non il muratore,per questo trovo delle incongruenze su lavori puramente votati all'ipertrofia rispetto ad altri lavori.
I miei dubbi sono sulla trasformazione delle fibre ancora non specializzate in magari fibre veloci,e se nel caso queste poi fanno accrescere la velocità anche se di poco.
Mai capito.
A me questo passaggio da A (rallentamento dinamico), B (cedimento tecnico) fino ad arrivare a C (cedimento muscolare) pare in linea con i principi fisici universali. Far coincidere le 3 fasi in un unico punto lo trovo molto difficile e non ne conepisco i mecchinsmi fisiologici per cui il corpo umano, a differenza delle macchine, possa eseguire questa trasformazione.
Poi una cosa che a me pare assurda e' come uno possa crescere (in termini di forza ma anche di massa) facendo un lavoro con alti volumi al 60-65% del 1RM (in linea con il MAV e compagnia). Cioe' non e' troppo poco il peso?
Io per avere un minimo di crescita ho sempre lavorato all'80-85% minimo. Capisco fasi di scarico, o perfezionamento tecnico a 70-75%. Ma addirittura lavorare x tutta la sessione (non solo durante il ramping) al 60-65% mi pare assurdo.
A sto punto uno fa shodow boxing e diventa grosso XD
Che gli servirebbe assai come tramite verso il "mondo normale", visto che parla un linguaggio molto/troppo PL-oriented ;)E boh... ci farò un pensierino XD In realtà qualcosa del genere l'ho fatta già per la UIPASC.
Vabeh dai io qualcosa da parte ce l'ho... poi un po' qui e un po' li si tira su qualcosa.... 8)E' un discorso che sicuramente dovremo riprendere a tempo debito magari davanti a una birra :om:
;)Vediamo se riesco a sintetizzare.Si ok su questo ci sono ed é l'unica cosa che mi é stata sempre chiara :)
Quando sollevi prima o poi succedono tre cose:
A) non riesci più a esprimere il gesto con esplosività
B) non riesci più a tenere la tecnica corretta
C) non riesci più a sollevare
C è normalmente l'ultimo ad arrivare ed è il cedimento muscolare come viene inteso comunemente. Usarlo come parametro significa pensare i pesi in termini solamente quantitativi, senza minima attenzione alla qualità.
Avviene sempre dopo A o B, di solito A e B.
Ipertrofia funzionale e ipertrofia sarcoplasmatica come ha specificato Ragnaz non sono mai completamente distinte ma è chiaro che un allenamento orientato in quel modo lavora molto più sulla prima. Certo che il BBer esperto non è una mezza sega, ma molta energia spesa in termini di tempo e fatica va in direzione diversa rispetto alla prestazione.Il cedimento muscolare innesca sì degli effetti metabolici, ma che sono sicuramente meno che ottimali e comunque poi si pagano in termini di prestazione???????
Ma intendi sempre per allenamenti per la forza o é anche per solo l'ipertrofia?
Ipertrofia "estetica", ferma restando comunque le influenze che può avere sulla forza (lontano dall'ottimale, ribadisco).B è il cosiddetto cedimento tecnico, il movimento è compromesso, se si va oltre si sfruttano inevitabilmente compensi che NON comportano aumenti di forza, sebbene questa modalità abbia senso in termini di ipertrofia sarcoplasmatica, ovvero non funzionale.Intendi in questo caso lavori di ipertrofia giusto?
Sebbene sia controintuitivo no, fa aumentare solo la capacità del corpo a usare "trucchi" per compensare la mancanza di forza, togliendo risorse a quello che dovrebbe essere invece il lavoro in direzione opposta, eliminare i compensi e fare forza pura.Mantenere la velocità di esecuzione in presenza di B è possibile ma è semplicemente l'esasperazione dei suddetti compensi.Esempio se uno fa panca e per fare l'ultima ripetizione inarca la schiena ed alza il culo dalla panca,li non ce anche un lavoro di forza,o che potrebbe fare aumentare la forza anche se di poco?
Non necessariamente a freddo. Semplicemente con un tempo non corretto per il reclutamento totale intra e intermuscolare. Partire a tutta birra non è allenante. Spingere al massimo nello stickinkg point anche se visivamente si riscontra un rallentamento, è allenante. I cinesi (quelli del PL intendo) dicono che la fretta è uguale a nascondersi. Ogni fase deve essere propedeutica alla successiva.Questa cosa può anche accadere quando si è freschi e si cerca di sparare il bilanciere senza avere interiorizzato lo schema motorio corretto, classico esempio la partenza dello stacco troppo repentina.Cioé intendi fare da freddo un movimento scorretto?
Sebbene faccia scena, in ogni caso non serve o serve molto a poco.
E' un buon segno :thsit:A è il cedimento "dinamico" di cui parla Ragnaz, il rallentamento dell'esecuzione pur magari conservando ancora il gesto corretto. E' o dovrebbe essere il primo a presentarsi.Si ad esempio nel mio caso si.
Consigliatissimo, è un ottimo investimento per chi si interessa di pesistica.Capito,devo andare a vedere sto metodo distribuito.
Se ci si allena secondo i dettami del distribuito in ottica sovietica, questo è il segnale che ci interessa per mantenere sempre altissimo lo standard qualitativo delle alzate.
:thsit:Quelli bravi, bravi davvero, riescono a spostare in avanti A e B fino a farli tendenzialmente coincidere con C.Il secondo.
Ovvero sollevano carichi con tecnica perfetta ed esplosività fino a tendenzialmente l'ultima ripetizione possibile.
Intuitive le ripercussioni sui gesti specifici in prospettiva prestazionale: avrà più transfer uno che solleva carichi lento e impacciato o uno che solleva carichi con pulizia ed esplosività?
... e sul medio periodo, anche per alzare meglio e infine di più.Anche i discorsi che sollevare puliti porta a sollevare meno, oltre a essere potenzialmente fuorvianti (non sempre più kg sul bilanciere significano più forza) in realtà hanno poco fondamento come ben visibile da questo filmatoSi concordo in pieno e penso che lo/gli schemi motori siano le cose più importanti soprattutto per non farsi male.
https://www.youtube.com/watch?v=1D-pBbKfp5U (https://www.youtube.com/watch?v=1D-pBbKfp5U)
presente nell'articolo famoso di Gruzza sull'ESD (http://www.accademiaitalianaforza.it/explosive-strength-deficit-enhanced/). Tecnica perfetta, discesa controllatissima, fermo da manuale e bilanciere sparato in su. Da notare l'incitamento durante l'alzata.
Per ottenere tutto questo tipo di risultato (anche senza la pretesa dei 247 kg di panca) è necessario tanto lavoro tecnico e qualitativo, come spiegato da Ragnaz. Lo schema motorio va interiorizzato così profondamente che non è possibile sollevare in modo diverso nemmeno vicini al cedimento muscolare.
Grazie bro.Alla fine non sono riuscito a sintetizzare più di così XDStra complimentoni.
Possiamo parlare di attivazione nervosa, di coordinazione intra e intermuscolare, di schema motorio. Detto in parole terra terra, prima si deve vedere come sollevi, poi si parla di quanto, mentre quasi sempre si parla di quanto e basta.Certamente il gap è maggiore in un amatore rispetto a un atleta d'elite dove tende a sparire. Il concetto da portarsi a casa è che i migliori risultati si ottengono lavorando entro la soglia di A e non oltre. Così inoltre si sposta pian piano A verso C.
Questo è difficile da credere, che se lavoro sempre fermandosi quando la velocità diminuisce un bel giorno la velocità diminuisce quando anche muscolarmente non c'è la farei più ad ad andare avanti, neanche con tecnica lenta o sporca.
Non riesco proprio a capire quali meccanismi fisiologici si innescherebbero durante questa trasformazione.
Sulla tecnica, credo perchè Pulito diventa sinonimo di PerformanteL'intuizione è giusta, si parla di potenza e watt espressi piuttosto che di velocità pura (la quale viene però influenzata dal primo fattore con il giusto approccio).
e non so, forse anche la velocità, che poi a certi pesi sarà velocità percepita dall'atleta più che velocità reale
Ipotesi le mie :)
Compresi tantissimi tutorial che si vedono sul tubo.Ma poi più un peso é pesante più l'alzata diventa lenta almeno da quello che vedo in giro,specialmente per le persone normali.Intanto il 90% di chi fa pesi, ha una tecnica orribile.
Poi è normale che rallenti, ma non dovrebbe "sporcarsi" o simili.Il filmato di Pellizza è infatti un estremo, ma fatte le ovvie proporzioni il discorso sul metodo può valere per chiunque (chiunque abbia la voglia e la pazienza di gettare le basi prima per sollevare di più e meglio dopo piuttosto che sollevare di più prima possibile).
Partiamo dal presupposto che alcuni di noi hanno un corredo genetico più portato rispetto ad altri.
In che senso poco?
Che la velocità è una qualità che deriva massimamente dal DNA e con l'allenamento si riesce sì a migliorare ma non tantissimo (diversamente da forza, potenza, resistenza...)
A si ok questo lo :) solo che come l'avevi scritto non avevo capito.
Anche se anche qui dubbi...............
I miei dubbi sono sulla trasformazione delle fibre ancora non specializzate in magari fibre veloci,e se nel caso queste poi fanno accrescere la velocità anche se di poco.
Mai capito.
No Ryu :PRispettosamente dissento :gh:
Se faccio uno sprint dal punto A al punto B nella stessa quantità di tempo (o inferiore) in cui ci cammino (impossibile) il dispendio calorico è il medesimo, ma se ci metto 10 volte tanto non è il medesimo.
Questo è il motivo per cui camminare velocemente a 5.5 consuma (quasi) come correre a 5 (miles x hour).
Dal punto di vista fisico/meccanico sta cosa di condensare a-b-c in un unico treshold fa acqua da tutte le parti. Mi posso fidare solo perché è un metodo dimostratosi valido su centinaia di atleti che han vinto competizioni mondiali.Possiamo quindi dire che forse non fa così acqua, no? :P
Forse quello che più ci differenzia dalle macchine è il sistema nervoso. E forse questa risposta al training di vui parli la si ottiene appunto xche neurologicamente si innescano dei meccanismi ben precisi.Non so se questo può spiegare tutto, ma è sicuramente un ingrediente molto importante della ricetta.
No Ryu :PRispettosamente dissento :gh:
Se faccio uno sprint dal punto A al punto B nella stessa quantità di tempo (o inferiore) in cui ci cammino (impossibile) il dispendio calorico è il medesimo, ma se ci metto 10 volte tanto non è il medesimo.
Questo è il motivo per cui camminare velocemente a 5.5 consuma (quasi) come correre a 5 (miles x hour).
Non mi risulta che la variabile tempo sia influente.
L'unica cosa che conta a livello di dispendio calorico (immaginando ovviamente un percorso dritto e sempre uguale e a parità di peso) è la distanza. Al limite possono variare i substrati utilizzati in base alla velocità, ma le calorie sono le medesime.
http://www.projectinvictus.it/quanti-grassi-si-consumano-durante-la-corsa/ (http://www.projectinvictus.it/quanti-grassi-si-consumano-durante-la-corsa/)
Filmato da 1:20 in poi.
Dal punto di vista fisico/meccanico sta cosa di condensare a-b-c in un unico treshold fa acqua da tutte le parti. Mi posso fidare solo perché è un metodo dimostratosi valido su centinaia di atleti che han vinto competizioni mondiali.Possiamo quindi dire che forse non fa così acqua, no? :P
Forse quello che più ci differenzia dalle macchine è il sistema nervoso. E forse questa risposta al training di vui parli la si ottiene appunto xche neurologicamente si innescano dei meccanismi ben precisi.Non so se questo può spiegare tutto, ma è sicuramente un ingrediente molto importante della ricetta.
Ryu per favore, non spariamo minchiate :nono:Biasci che mi sembra tutto ma non uno che dice minchiate così sulla fiducia.
For a simplified procedure, you may calculate the approximateOK, si parla di approssimazioni, ma se la formula è valida, utilizzabile e utilizzata, vuol dire che le differenze, se pur presenti non sono rilevanti.
caloric expenditure for running a given distance by either one of
the following formulas:
Caloric cost = 1 C/kg body weight/kilometer[1]
1. Qui la pubblicazione (https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=4&cad=rja&uact=8&ved=0CDwQFjADahUKEwiYzqSf3ZLHAhWiqXIKHT9sCqU&url=http%3A%2F%2Fhighered.mheducation.com%2Fsites%2Fdl%2Ffree%2F0072441704%2F152842%2Fsample_ch03.pdf&ei=6mrCVZixIKLTygO_2KmoCg&usg=AFQjCNF9P9I0qeOBbOij1gSUCtF50sTzSQ&bvm=bv.99556055,d.bGQ) della McGraw Hill (http://www.mcgraw-hill.it/)
OK, sono ricerche pubblicate su Pubmed e quindi non posso considerarle minchiate a priori.No Ryu :PRispettosamente dissento :gh:
Se faccio uno sprint dal punto A al punto B nella stessa quantità di tempo (o inferiore) in cui ci cammino (impossibile) il dispendio calorico è il medesimo, ma se ci metto 10 volte tanto non è il medesimo.
Questo è il motivo per cui camminare velocemente a 5.5 consuma (quasi) come correre a 5 (miles x hour).
Non mi risulta che la variabile tempo sia influente.
L'unica cosa che conta a livello di dispendio calorico (immaginando ovviamente un percorso dritto e sempre uguale e a parità di peso) è la distanza. Al limite possono variare i substrati utilizzati in base alla velocità, ma le calorie sono le medesime.
http://www.projectinvictus.it/quanti-grassi-si-consumano-durante-la-corsa/ (http://www.projectinvictus.it/quanti-grassi-si-consumano-durante-la-corsa/)
Filmato da 1:20 in poi.
Ti cito ricerche scientifiche:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15570150 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15570150)
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23190592 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23190592)
" ...people expend 2.5 times more energy running than walking, whether that's on the track or treadmill"
A parita' di sistanza percorsa quindi "...running 8 mph would burn over 800 calories per hour compared to about 300 calories walking at 3.5 mph"
Insomma quello che dice sto personaggio nel filmato e' una gran cazzata. Ma credo che chiunque (a buon senso) ci arriverebbe. Come fa a dire che il tempo e' ininfluente ma solo la distanza conta?Non sono così sicuro...
Le calorie (o joule) sono l'unita di misura del lavoro. Il lavoro e' uguale alla potenza moltiplicata per il tempo (roba di fisica delle superiori).
Energy has been defined as the ability to do work. According toQuindi a livello teorico quello che dice Biasci è corretto, il lavoro è diverso dalla potenza (dove conta il tempo).
the physicist’s definition, work is simply the product of force
times vertical distance, or in formula format, Work = Force × Distance.
When we speak of how fast work is done, the term power is
used. Power is simply work divided by time, or Power =
Work/Time.[2]
2. Stesso.
A me paiono perfettamente sensati invece ma comunque, a parte le impressioni, come dici anche tu quello che conta sono i risultati e in termini di risultati russi e cinesi direi che non hanno rivali nel campo.Dal punto di vista fisico/meccanico sta cosa di condensare a-b-c in un unico treshold fa acqua da tutte le parti. Mi posso fidare solo perché è un metodo dimostratosi valido su centinaia di atleti che han vinto competizioni mondiali.Possiamo quindi dire che forse non fa così acqua, no? :P
No infatti, sembrerebbe possibile visto l'accumolo di esperienza di Sheiko e i suoi trainee. I meccanismi restano comunque molto dubbi IMO.
Io credo che tu allenandoti con certe logiche hai accumulato sì un certo bagaglio di forza ma anche tanta ipertrofia non funzionale. E' normale che allenandoti con altre logiche non finalizzate a questo, la massa non funzionale cali. Non vedo nessun problema in questo. Sei piuttosto forte, vai avanti e aumenterai di nuovo la massa, stavolta in prevalenza funzionale.Se il recrutamento fibre e' la chiave della forza, allora e' (quasi)tutta responsabilita del sistema nervoso. E' per questo che i muscoli van giu (almeno a me). Non sono quelli, o almeno non in questa fase iniziale, che mi fanno alzare carichi piu alti. Ma semplicmente una risposta migliore del CNS.Forse quello che più ci differenzia dalle macchine è il sistema nervoso. E forse questa risposta al training di vui parli la si ottiene appunto xche neurologicamente si innescano dei meccanismi ben precisi.Non so se questo può spiegare tutto, ma è sicuramente un ingrediente molto importante della ricetta.
Ryu per favore, non spariamo minchiate :nono:Biasci che mi sembra tutto ma non uno che dice minchiate così sulla fiducia.
Poi c'è pure Albanesi (http://www.albanesi.it/english/sport/running_energy_expenditure.htm)che sarà pure un estremista, ma di corsa pare piuttosto esperto.
Ma prendiamo anche un punto di riferimento mondiale nella formazione accademica a tutti i livelli:QuoteFor a simplified procedure, you may calculate the approximateOK, si parla di approssimazioni, ma se la formula è valida, utilizzabile e utilizzata, vuol dire che le differenze, se pur presenti non sono rilevanti.
caloric expenditure for running a given distance by either one of
the following formulas:
Caloric cost = 1 C/kg body weight/kilometer[1]
1. Qui la pubblicazione (https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=4&cad=rja&uact=8&ved=0CDwQFjADahUKEwiYzqSf3ZLHAhWiqXIKHT9sCqU&url=http%3A%2F%2Fhighered.mheducation.com%2Fsites%2Fdl%2Ffree%2F0072441704%2F152842%2Fsample_ch03.pdf&ei=6mrCVZixIKLTygO_2KmoCg&usg=AFQjCNF9P9I0qeOBbOij1gSUCtF50sTzSQ&bvm=bv.99556055,d.bGQ) della McGraw Hill (http://www.mcgraw-hill.it/) OK, sono ricerche pubblicate su Pubmed e quindi non posso considerarle minchiate a priori.No Ryu :PRispettosamente dissento :gh:
Se faccio uno sprint dal punto A al punto B nella stessa quantità di tempo (o inferiore) in cui ci cammino (impossibile) il dispendio calorico è il medesimo, ma se ci metto 10 volte tanto non è il medesimo.
Questo è il motivo per cui camminare velocemente a 5.5 consuma (quasi) come correre a 5 (miles x hour).
Non mi risulta che la variabile tempo sia influente.
L'unica cosa che conta a livello di dispendio calorico (immaginando ovviamente un percorso dritto e sempre uguale e a parità di peso) è la distanza. Al limite possono variare i substrati utilizzati in base alla velocità, ma le calorie sono le medesime.
http://www.projectinvictus.it/quanti-grassi-si-consumano-durante-la-corsa/ (http://www.projectinvictus.it/quanti-grassi-si-consumano-durante-la-corsa/)
Filmato da 1:20 in poi.
Ti cito ricerche scientifiche:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15570150 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15570150)
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23190592 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23190592)
" ...people expend 2.5 times more energy running than walking, whether that's on the track or treadmill"
A parita' di sistanza percorsa quindi "...running 8 mph would burn over 800 calories per hour compared to about 300 calories walking at 3.5 mph"
I casi sono 3. O le ricerche sono errate. O McGraw Hill, Biasci e Albanesi dicono effettivamente minchiate. O le ricerche vanno lette e approfondite meglio perchè magari stiamo male interpretando (non le ho lette tutte, ci vuole tempo).
La formula che ti ho riportato sul dispendio calorico è universalmente utilizzata comunque.Insomma quello che dice sto personaggio nel filmato e' una gran cazzata. Ma credo che chiunque (a buon senso) ci arriverebbe. Come fa a dire che il tempo e' ininfluente ma solo la distanza conta?Non sono così sicuro...
Le calorie (o joule) sono l'unita di misura del lavoro. Il lavoro e' uguale alla potenza moltiplicata per il tempo (roba di fisica delle superiori).QuoteEnergy has been defined as the ability to do work. According toQuindi a livello teorico quello che dice Biasci è corretto, il lavoro è diverso dalla potenza (dove conta il tempo).
the physicist’s definition, work is simply the product of force
times vertical distance, or in formula format, Work = Force × Distance.
When we speak of how fast work is done, the term power is
used. Power is simply work divided by time, or Power =
Work/Time.[2]
2. Stesso.
Comunque ammetto che sono anni che non mastico queste formule quindi mi faccio volentieri correggere se ho male interpretato lo scritto.
A me paiono perfettamente sensati invece ma comunque, a parte le impressioni, come dici anche tu quello che conta sono i risultati e in termini di risultati russi e cinesi direi che non hanno rivali nel campo.Dal punto di vista fisico/meccanico sta cosa di condensare a-b-c in un unico treshold fa acqua da tutte le parti. Mi posso fidare solo perché è un metodo dimostratosi valido su centinaia di atleti che han vinto competizioni mondiali.Possiamo quindi dire che forse non fa così acqua, no? :P
No infatti, sembrerebbe possibile visto l'accumolo di esperienza di Sheiko e i suoi trainee. I meccanismi restano comunque molto dubbi IMO.
Mentre sto grafico e' interesante, dove infatti si vede che i muscoli iniziano a svilupparsi dopo (probabilmente molto dopo nel mio caso) l'incremento di forza. Proprio quando la curva del sistema nervoso sta per andare in appiattimento. Esattamente quello che si diceva prima. Ottimo. Quindi basta aspettare :sur:Io credo che tu allenandoti con certe logiche hai accumulato sì un certo bagaglio di forza ma anche tanta ipertrofia non funzionale. E' normale che allenandoti con altre logiche non finalizzate a questo, la massa non funzionale cali. Non vedo nessun problema in questo. Sei piuttosto forte, vai avanti e aumenterai di nuovo la massa, stavolta in prevalenza funzionale.Se il recrutamento fibre e' la chiave della forza, allora e' (quasi)tutta responsabilita del sistema nervoso. E' per questo che i muscoli van giu (almeno a me). Non sono quelli, o almeno non in questa fase iniziale, che mi fanno alzare carichi piu alti. Ma semplicmente una risposta migliore del CNS.Forse quello che più ci differenzia dalle macchine è il sistema nervoso. E forse questa risposta al training di vui parli la si ottiene appunto xche neurologicamente si innescano dei meccanismi ben precisi.Non so se questo può spiegare tutto, ma è sicuramente un ingrediente molto importante della ricetta.
Se poi i tuoi progressi attuali sono dati da adattamenti solo nervosi è possibilissimo, ma è solo il primo step.
(http://www.albyfit.com/wp-content/uploads/2012/11/neural-adaptation-to-exercise1.jpg)
Su questo punto, che non avevo considerato, mi metti più di un dubbio.Ryu per favore, non spariamo minchiate :nono:Biasci che mi sembra tutto ma non uno che dice minchiate così sulla fiducia.
Poi c'è pure Albanesi (http://www.albanesi.it/english/sport/running_energy_expenditure.htm)che sarà pure un estremista, ma di corsa pare piuttosto esperto.
Ma prendiamo anche un punto di riferimento mondiale nella formazione accademica a tutti i livelli:QuoteFor a simplified procedure, you may calculate the approximateOK, si parla di approssimazioni, ma se la formula è valida, utilizzabile e utilizzata, vuol dire che le differenze, se pur presenti non sono rilevanti.
caloric expenditure for running a given distance by either one of
the following formulas:
Caloric cost = 1 C/kg body weight/kilometer[1]
1. Qui la pubblicazione (https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=4&cad=rja&uact=8&ved=0CDwQFjADahUKEwiYzqSf3ZLHAhWiqXIKHT9sCqU&url=http%3A%2F%2Fhighered.mheducation.com%2Fsites%2Fdl%2Ffree%2F0072441704%2F152842%2Fsample_ch03.pdf&ei=6mrCVZixIKLTygO_2KmoCg&usg=AFQjCNF9P9I0qeOBbOij1gSUCtF50sTzSQ&bvm=bv.99556055,d.bGQ) della McGraw Hill (http://www.mcgraw-hill.it/) OK, sono ricerche pubblicate su Pubmed e quindi non posso considerarle minchiate a priori.No Ryu :PRispettosamente dissento :gh:
Se faccio uno sprint dal punto A al punto B nella stessa quantità di tempo (o inferiore) in cui ci cammino (impossibile) il dispendio calorico è il medesimo, ma se ci metto 10 volte tanto non è il medesimo.
Questo è il motivo per cui camminare velocemente a 5.5 consuma (quasi) come correre a 5 (miles x hour).
Non mi risulta che la variabile tempo sia influente.
L'unica cosa che conta a livello di dispendio calorico (immaginando ovviamente un percorso dritto e sempre uguale e a parità di peso) è la distanza. Al limite possono variare i substrati utilizzati in base alla velocità, ma le calorie sono le medesime.
http://www.projectinvictus.it/quanti-grassi-si-consumano-durante-la-corsa/ (http://www.projectinvictus.it/quanti-grassi-si-consumano-durante-la-corsa/)
Filmato da 1:20 in poi.
Ti cito ricerche scientifiche:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15570150 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15570150)
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23190592 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23190592)
" ...people expend 2.5 times more energy running than walking, whether that's on the track or treadmill"
A parita' di sistanza percorsa quindi "...running 8 mph would burn over 800 calories per hour compared to about 300 calories walking at 3.5 mph"
I casi sono 3. O le ricerche sono errate. O McGraw Hill, Biasci e Albanesi dicono effettivamente minchiate. O le ricerche vanno lette e approfondite meglio perchè magari stiamo male interpretando (non le ho lette tutte, ci vuole tempo).
La formula che ti ho riportato sul dispendio calorico è universalmente utilizzata comunque.Insomma quello che dice sto personaggio nel filmato e' una gran cazzata. Ma credo che chiunque (a buon senso) ci arriverebbe. Come fa a dire che il tempo e' ininfluente ma solo la distanza conta?Non sono così sicuro...
Le calorie (o joule) sono l'unita di misura del lavoro. Il lavoro e' uguale alla potenza moltiplicata per il tempo (roba di fisica delle superiori).QuoteEnergy has been defined as the ability to do work. According toQuindi a livello teorico quello che dice Biasci è corretto, il lavoro è diverso dalla potenza (dove conta il tempo).
the physicist’s definition, work is simply the product of force
times vertical distance, or in formula format, Work = Force × Distance.
When we speak of how fast work is done, the term power is
used. Power is simply work divided by time, or Power =
Work/Time.[2]
2. Stesso.
Comunque ammetto che sono anni che non mastico queste formule quindi mi faccio volentieri correggere se ho male interpretato lo scritto.
Invece no Ryu. Ci sono due formule (anzi molte) per definire il lavoro ed ovviamente (la matematica non e' un opinione) le due formule sono equivalenti.
Usando la tua formula invece che la mia:Lavoro = Forza x Distanza
E tu ti chiederai: "ma il tempo dov'e'?"
L'unita della forza e' il newton.
E il newton non e' altro che (kg*m)/s^2, dove s sono i secondi. Quindi piu il tempo si riduce (essendo al denominatore) piu la forza aumenta.
Quello che dice Biasci e' infatti una cazzata!
Comunque magari e' un buon preparatore atletico. Dico solo che prima di sparar minchiate forse e' meglio che ci pensi due volte o che dia una ripassata alla fisica delle superiori.Beh, stando alla formula che ti ho mostrato essere estensivamente utilizzata, anche a livello accademico, dove ciò che conta è solo la distanza (con buona approssimazione) no.
Ma ripeto, anche senza fisica, e' logico che se percorro un tratto di strada in un tempo inferiore devo per forza aver lavorato di piu. L'automobile funziona esattamente allo stesso modo. Tutto funziona cosi.
I norvegesi e i bulgari :sbav:Se non ricordo male pure loro citati e studiati nel Metodo Distribuito :thsit:
Mentre sto grafico e' interesante, dove infatti si vede che i muscoli iniziano a svilupparsi dopo (probabilmente molto dopo nel mio caso) l'incremento di forza. Proprio quando la curva del sistema nervoso sta per andare in appiattimento. Esattamente quello che si diceva prima. Ottimo. Quindi basta aspettare :sur:Exactly :thsit: Come ti dicevo, non sempre ciò che è intuitivo è corretto.
Su questo punto, che non avevo considerato, mi metti più di un dubbio.Ryu per favore, non spariamo minchiate :nono:Biasci che mi sembra tutto ma non uno che dice minchiate così sulla fiducia.
Poi c'è pure Albanesi (http://www.albanesi.it/english/sport/running_energy_expenditure.htm)che sarà pure un estremista, ma di corsa pare piuttosto esperto.
Ma prendiamo anche un punto di riferimento mondiale nella formazione accademica a tutti i livelli:QuoteFor a simplified procedure, you may calculate the approximateOK, si parla di approssimazioni, ma se la formula è valida, utilizzabile e utilizzata, vuol dire che le differenze, se pur presenti non sono rilevanti.
caloric expenditure for running a given distance by either one of
the following formulas:
Caloric cost = 1 C/kg body weight/kilometer[1]
1. Qui la pubblicazione (https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=4&cad=rja&uact=8&ved=0CDwQFjADahUKEwiYzqSf3ZLHAhWiqXIKHT9sCqU&url=http%3A%2F%2Fhighered.mheducation.com%2Fsites%2Fdl%2Ffree%2F0072441704%2F152842%2Fsample_ch03.pdf&ei=6mrCVZixIKLTygO_2KmoCg&usg=AFQjCNF9P9I0qeOBbOij1gSUCtF50sTzSQ&bvm=bv.99556055,d.bGQ) della McGraw Hill (http://www.mcgraw-hill.it/) OK, sono ricerche pubblicate su Pubmed e quindi non posso considerarle minchiate a priori.No Ryu :PRispettosamente dissento :gh:
Se faccio uno sprint dal punto A al punto B nella stessa quantità di tempo (o inferiore) in cui ci cammino (impossibile) il dispendio calorico è il medesimo, ma se ci metto 10 volte tanto non è il medesimo.
Questo è il motivo per cui camminare velocemente a 5.5 consuma (quasi) come correre a 5 (miles x hour).
Non mi risulta che la variabile tempo sia influente.
L'unica cosa che conta a livello di dispendio calorico (immaginando ovviamente un percorso dritto e sempre uguale e a parità di peso) è la distanza. Al limite possono variare i substrati utilizzati in base alla velocità, ma le calorie sono le medesime.
http://www.projectinvictus.it/quanti-grassi-si-consumano-durante-la-corsa/ (http://www.projectinvictus.it/quanti-grassi-si-consumano-durante-la-corsa/)
Filmato da 1:20 in poi.
Ti cito ricerche scientifiche:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15570150 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15570150)
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23190592 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23190592)
" ...people expend 2.5 times more energy running than walking, whether that's on the track or treadmill"
A parita' di sistanza percorsa quindi "...running 8 mph would burn over 800 calories per hour compared to about 300 calories walking at 3.5 mph"
I casi sono 3. O le ricerche sono errate. O McGraw Hill, Biasci e Albanesi dicono effettivamente minchiate. O le ricerche vanno lette e approfondite meglio perchè magari stiamo male interpretando (non le ho lette tutte, ci vuole tempo).
La formula che ti ho riportato sul dispendio calorico è universalmente utilizzata comunque.Insomma quello che dice sto personaggio nel filmato e' una gran cazzata. Ma credo che chiunque (a buon senso) ci arriverebbe. Come fa a dire che il tempo e' ininfluente ma solo la distanza conta?Non sono così sicuro...
Le calorie (o joule) sono l'unita di misura del lavoro. Il lavoro e' uguale alla potenza moltiplicata per il tempo (roba di fisica delle superiori).QuoteEnergy has been defined as the ability to do work. According toQuindi a livello teorico quello che dice Biasci è corretto, il lavoro è diverso dalla potenza (dove conta il tempo).
the physicist’s definition, work is simply the product of force
times vertical distance, or in formula format, Work = Force × Distance.
When we speak of how fast work is done, the term power is
used. Power is simply work divided by time, or Power =
Work/Time.[2]
2. Stesso.
Comunque ammetto che sono anni che non mastico queste formule quindi mi faccio volentieri correggere se ho male interpretato lo scritto.
Invece no Ryu. Ci sono due formule (anzi molte) per definire il lavoro ed ovviamente (la matematica non e' un opinione) le due formule sono equivalenti.
Usando la tua formula invece che la mia:Lavoro = Forza x Distanza
E tu ti chiederai: "ma il tempo dov'e'?"
L'unita della forza e' il newton.
E il newton non e' altro che (kg*m)/s^2, dove s sono i secondi. Quindi piu il tempo si riduce (essendo al denominatore) piu la forza aumenta.
Quello che dice Biasci e' infatti una cazzata!
Bene, ora abbiamo un punto X e un punto Y. Abbiamo un oggetto Z con una certa massa.
Se sposto Z da X a Y in 2 secondi e se lo sposto in 4 secondi il lavoro (non la potenza) cambia o è lo stesso?
Aspetto che qualcun altro intervenga (Nicola? Zixuè?).
Se cambia, hai ragione tu.
Comunque magari e' un buon preparatore atletico. Dico solo che prima di sparar minchiate forse e' meglio che ci pensi due volte o che dia una ripassata alla fisica delle superiori.Beh, stando alla formula che ti ho mostrato essere estensivamente utilizzata, anche a livello accademico, dove ciò che conta è solo la distanza (con buona approssimazione) no.
Ma ripeto, anche senza fisica, e' logico che se percorro un tratto di strada in un tempo inferiore devo per forza aver lavorato di piu. L'automobile funziona esattamente allo stesso modo. Tutto funziona cosi.
Un fondamento della fisiologia? Ascolta, si parla di fisica elementare completamente cannata. Io non ho nulla contro sto tizio ma ha sparato una cazzata. Magari il resto e' valido ma non puo venirmi a dire che per modificare il lavoro (calorie, joule) il tempo non centra ma solo la distanza. E' una minchiata. Il tempo e' un parametro nella formula del lavoro. Punto.
A mio avviso due ricerche possono senz'altro servire a farsi venire qualche dubbio, ma di qui a bollare definitivamente come minchiata un fondamento della fisiologia (che come ti ho mostrato è condiviso e non è una cosa che Biasci si è sognato la notte) ce ne passa.
I norvegesi e i bulgari :sbav:Se non ricordo male pure loro citati e studiati nel Metodo Distribuito :thsit:
Bulgari quasi sicuro.
Mentre sto grafico e' interesante, dove infatti si vede che i muscoli iniziano a svilupparsi dopo (probabilmente molto dopo nel mio caso) l'incremento di forza. Proprio quando la curva del sistema nervoso sta per andare in appiattimento. Esattamente quello che si diceva prima. Ottimo. Quindi basta aspettare :sur:Exactly :thsit: Come ti dicevo, non sempre ciò che è intuitivo è corretto.
Se camminare consuma meno di correre, e' per altri motivi dovuti al gesto in se non alla velocta . E probabilmente la macchina consuma di piu se corri, perche lavora in un range di lavoro non ottimale, non tanto perche la velocita e' aumentata. Anzi paradossalmente se corri troppo veloce consumi dimmerda pure!
Ma il concetto di velocita e' solo di sheiko mi pare. Comunque le scuole hanno la distribuzione in comune, vero.A me pare di ricordare che il concetto di qualità dell'alzata sia comunque molto condiviso in tutta la scuola societica.
Se non ricordo male, salvo gli steroidi simpaticamente aggiunti da altri autori (a scopo didattico ovviamente), poi possono entrare in gioco nuovamente in maniera preponderante altri fattori nervosi ancora più complessi. In particolare ricordo abbastanza chiaramente che una delle caratteristiche che accomunano l'elite è la frequenza di scarica molto alta.
Si, ste curve sono probabilmente matematicamente azzeccate. Interessante notare come ad un certo punto la massa non cresca piu. Ma la forza sia una qualita che continua, teoricamente all'infinito. Ecco perche a volte vedo secchi che alzano case. Loro hanno raggiunto la loro saturazione di massa ben prima di tanta altra gente (costituzione genetica probabilmente), ma di forza hanno continuato a crescere.
E dal link di albanesi ho caputo pure dove ho cannato. La formula non era sbagliata anzi, il tempo e' na variabile del lavoro.mi sono perso.
Il lavoro in calorie in funzione della velocita e' uno snapshot del lavoro, non il lavoro in un arco di tempo. Quindi se misuro il mio lavoro all'istante X lo devo poi moltiplicare per una quantita di tempo Z. Ecco che la velocita si azzera perche il tempo al denominatore moltiplicato per il tempo al numeratore si annulla. Quindi rimane solo Kg x m perche il tempo se ne' andato. :-[
Lavoro = kg x (m / sec)
Lavoro x tempo = kg x (m / sec) x sec = kg x m
Si in effetti e' una semplificazione non spiegata. Inizialmente la formula che hai postato e' quella corretta (per i primi decimi di secondo) ma poi no.E dal link di albanesi ho caputo pure dove ho cannato. La formula non era sbagliata anzi, il tempo e' na variabile del lavoro.mi sono perso.
Il lavoro in calorie in funzione della velocita e' uno snapshot del lavoro, non il lavoro in un arco di tempo. Quindi se misuro il mio lavoro all'istante X lo devo poi moltiplicare per una quantita di tempo Z. Ecco che la velocita si azzera perche il tempo al denominatore moltiplicato per il tempo al numeratore si annulla. Quindi rimane solo Kg x m perche il tempo se ne' andato. :-[
Lavoro = kg x (m / sec)
Lavoro x tempo = kg x (m / sec) x sec = kg x m
L= F x s dove la forza è una massa*accelerazione quindi dovrebbe essere Kg*m/sec2 x m.
Kg x (m/sec) mi sembra essere più quantità di moto ("integrale" della forza).
scusate ma essendo tanto che non riprendo in mano la fisica mi confondo.
Io ho capito la cosa che piu mi interessava, e che mi motivera' nel continuare la corsa verso miglioramente tecnico e sviluppo forza anche perdendo inizialmente tutta la massa.
Nelle curve del grafico si vede chiaramente che forza e miglioramento risposta nervosa iniziano a pari passo, crescono molto velocemente. Mentre la massa non cresce proprio. E' solo dopo che la risposta nervosa sta per raggiungere uno stallo che si inizia a muscolare come si deve cazzo. Il sistema nervoso arriva ad un picco molto presto, e probabilmente il perfezionamento tecnico arriva ad un picco pure quello perche e' dato da una gestione migliore del sistema nervoso (propocezione, recrutamento fibre ecc). Ed e' allora che si inizia a muscolarsi come si deve. In poche parole fin che la risposta nervosa, e quindi la tecnica, non sono quasi perfette, non si cresce neanche un pochino di muscoli porca merda.
C'è da dire che il PL prende tanto dal WL (coach inclusi), per cui ritengo abbastanza normale che si enfatizzino velocità e tecnica.Pero' WL e PL non sono la stessa cosa. Le dinamiche sono molto diverse, nel senso che nel PL le alzate sono meno dinamiche e piu muscolari che non fa nel WL (dove la velocita e' veramente il piatto forte). Nel PL il range e la dinamica sono ridotte dovute alla natura del gesto. Una panca piana che dinamica vuoi che abbia se confrontata con slancio e strappo?
E si è visto che paga molto, molto più che altri approcci.
C'è da dire che il PL prende tanto dal WL (coach inclusi), per cui ritengo abbastanza normale che si enfatizzino velocità e tecnica.Pero' WL e PL non sono la stessa cosa. Le dinamiche sono molto diverse, nel senso che nel PL le alzate sono meno dinamiche e piu muscolari che non fa nel WL (dove la velocita e' veramente il piatto forte). Nel PL il range e la dinamica sono ridotte dovute alla natura del gesto. Una panca piana che dinamica vuoi che abbia se confrontata con slancio e strappo?
E si è visto che paga molto, molto più che altri approcci.
Ecco che secondo questa logica l'allenamento per il PL non dovrebbe essere basato solo sui principi del WL. E forse forse procolli come il MAV, per il PL, non hanno cosi tanto senso quanto lo hanno per il WL.
E questo secondo me e' vero pure per il metodo bulgaro. Nel senso che fare singole di panca al 1RM e' un modo per attivare il trasfer da sforzo muscolare a sforzo neurale. Quindi muscolarmente le singole da 1RM non allenano nulla, sono solo un modo per migliorare il transfer e per testare i progressi (il test non e' l'allenamento). Ed ecco perche se il bulgaro funziona cosi bene nel WL (senza contare il discorso sicurezza) magari non funziona proprio cosi bene nel PL.
Per ora mi piace tanto il sistema norvegese dove ibridano questi concetti e fanno anche tanto cambiamento di esercizi (panca inclinata, panca piana, dip ecc).
Il MAV ricalca i principi del WL però. Alzare tutti i giorni, carichi bassi, cedimento dinamico, volumi alti ecc ..
.. insomma abbassando il carico x aumentare i volumi (a prescindere dalla frequenza).
Allora ok, quindi è specificamente stato riadattato x il PL. Cosa cambia tra la versione PL e quella WL ?
CNS.
(http://www.albyfit.com/wp-content/uploads/2012/11/neural-adaptation-to-exercise1.jpg)
Mentre sto grafico e' interesante, dove infatti si vede che i muscoli iniziano a svilupparsi dopo (probabilmente molto dopo nel mio caso) l'incremento di forza. Proprio quando la curva del sistema nervoso sta per andare in appiattimento. Esattamente quello che si diceva prima. Ottimo. Quindi basta aspettare :sur:Exactly :thsit: Come ti dicevo, non sempre ciò che è intuitivo è corretto.
Si, ste curve sono probabilmente matematicamente azzeccate. Interessante notare come ad un certo punto la massa non cresca piu. Ma la forza sia una qualita che continua, teoricamente all'infinito. Ecco perche a volte vedo secchi che alzano case. Loro hanno raggiunto la loro saturazione di massa ben prima di tanta altra gente (costituzione genetica probabilmente), ma di forza hanno continuato a crescere.
Mentre sto grafico e' interesante, dove infatti si vede che i muscoli iniziano a svilupparsi dopo (probabilmente molto dopo nel mio caso) l'incremento di forza. Proprio quando la curva del sistema nervoso sta per andare in appiattimento. Esattamente quello che si diceva prima. Ottimo. Quindi basta aspettare :sur:Exactly :thsit: Come ti dicevo, non sempre ciò che è intuitivo è corretto.
Si, ste curve sono probabilmente matematicamente azzeccate. Interessante notare come ad un certo punto la massa non cresca piu. Ma la forza sia una qualita che continua, teoricamente all'infinito. Ecco perche a volte vedo secchi che alzano case. Loro hanno raggiunto la loro saturazione di massa ben prima di tanta altra gente (costituzione genetica probabilmente), ma di forza hanno continuato a crescere.
Mi chiedo e voi lo sapete che sono un asino e duro di comprendonio:
Allora che la massa ad un certo punto si fermi ok,ma come farebbe la forza ad andare in teoria all'infinito?
Anche li ci dovrà essere una saturazione,cioé se uno geneticamente é predisposto ad arrivare a sollevare es:300 kg,ovvio che senza allenamento non ci arriverà mai,invece allenandosi ci arriva,ma oltre non ce la farà,non riuscirà mai a sollevare 301kg o no o mi sfugge qualcosa?
Comunque ci sono teorie discordanti sui principi su cui si fonda il MAV e sul lavoro sulla velocità in generale (nel PL). E tutto sommato non hanno nemmeno torto:
http://www.jtsstrength.com/articles/2013/03/25/why-speed-work-doesnt-work/ (http://www.jtsstrength.com/articles/2013/03/25/why-speed-work-doesnt-work/)
Sistema Nervoso Centrale.CNS.
Che é sto CNS?
La linea azzurra (forza) è la somma di quella verde (ipertrofia, funzionale ovviamente) e quella rossa (apporto del sistema nervoso).(http://www.albyfit.com/wp-content/uploads/2012/11/neural-adaptation-to-exercise1.jpg)
Che vorrebbe dire sto grafico?
Infatti, il grafico è una schematizzazione. Come in tutte le cose, man mano che il livello sale, il rapporto tra sforzo e incremento della performance diventa sempre più sfavorevole. Diciamo che la curva tende ad appiattirsi man mano che l'atleta cresce.Mentre sto grafico e' interesante, dove infatti si vede che i muscoli iniziano a svilupparsi dopo (probabilmente molto dopo nel mio caso) l'incremento di forza. Proprio quando la curva del sistema nervoso sta per andare in appiattimento. Esattamente quello che si diceva prima. Ottimo. Quindi basta aspettare :sur:Exactly :thsit: Come ti dicevo, non sempre ciò che è intuitivo è corretto.
Si, ste curve sono probabilmente matematicamente azzeccate. Interessante notare come ad un certo punto la massa non cresca piu. Ma la forza sia una qualita che continua, teoricamente all'infinito. Ecco perche a volte vedo secchi che alzano case. Loro hanno raggiunto la loro saturazione di massa ben prima di tanta altra gente (costituzione genetica probabilmente), ma di forza hanno continuato a crescere.
Mi chiedo e voi lo sapete che sono un asino e duro di comprendonio:
Allora che la massa ad un certo punto si fermi ok,ma come farebbe la forza ad andare in teoria all'infinito?
Anche li ci dovrà essere una saturazione,cioé se uno geneticamente é predisposto ad arrivare a sollevare es:300 kg,ovvio che senza allenamento non ci arriverà mai,invece allenandosi ci arriva,ma oltre non ce la farà,non riuscirà mai a sollevare 301kg o no o mi sfugge qualcosa?
La forza, per quanto poco, continua ad aumentare anche dopo anni di allenamento. Mentre la massa muscolare si ferma ben prima (presupponendo allenamenti corretti).
Ovvio che non aumenta all'infinito, magari :P
Altro articolo in cui dovrebbe essere approfondito il concetto di ESD più di quanto non si è fatto.Comunque ci sono teorie discordanti sui principi su cui si fonda il MAV e sul lavoro sulla velocità in generale (nel PL). E tutto sommato non hanno nemmeno torto:
http://www.jtsstrength.com/articles/2013/03/25/why-speed-work-doesnt-work/ (http://www.jtsstrength.com/articles/2013/03/25/why-speed-work-doesnt-work/)
Ha ragione quando dice che la componente di accelerazione non crea forza visto che con pesi massimi influisce poco o nulla.
Sbaglia quando dice che il lavoro con pesi bassi non sia utile alla tecnica. Se fatto bene è utilissimo.
E, soprattutto, manca completamente il bersaglio dell'articolo, visto che il lavoro "di velocità" serve a livello neurale, cosa di cui lui proprio non parla.
Poi per carità, ognuno è libero di allenarsi come vuole (anche avendo ottimi risultati).
Però in realtà l' ESD, se non ricordo male, è un principio che viene appunto dagli sport esplosivi (thai, baseball, boxing, ecc). Non è che Zatsiorsky allenava powerlifter applicando questi concetti. Ok, anche nel WL e nel PL ci vuole esplosivita. Ma ha senso fermarsi appena questa rallenta, o andarla a ricercare a tutti i costi anche in movimenti poco dinamici? X esempio, quando faccio il rematore col manubrio (o KB che sia) devo x forza farle solo rep leggere e esplosive e fermarmi appena rallento un po? Dove il carico alto non conta più ?
A me pare che sto concetto (tipo nel MAV) sia stato portato all'esasperazione.
E gli estremi mi sanno tanto di taroccatura se non fosse che gli stati sovietici hanno investito una montagna di soldi e tempo nello studio anilitico delle scienze sportive. Ma ho comunque seri dubbi sull'applicazione estremizzata di questi principi (al PL). E a quanto pare non sono il solo.
Sistema Nervoso Centrale.CNS.
Che é sto CNS?
La linea azzurra (forza) è la somma di quella verde (ipertrofia, funzionale ovviamente) e quella rossa (apporto del sistema nervoso).(http://www.albyfit.com/wp-content/uploads/2012/11/neural-adaptation-to-exercise1.jpg)
Che vorrebbe dire sto grafico?
Infatti, il grafico è una schematizzazione. Come in tutte le cose, man mano che il livello sale, il rapporto tra sforzo e incremento della performance diventa sempre più sfavorevole. Diciamo che la curva tende ad appiattirsi man mano che l'atleta cresce.Mentre sto grafico e' interesante, dove infatti si vede che i muscoli iniziano a svilupparsi dopo (probabilmente molto dopo nel mio caso) l'incremento di forza. Proprio quando la curva del sistema nervoso sta per andare in appiattimento. Esattamente quello che si diceva prima. Ottimo. Quindi basta aspettare :sur:Exactly :thsit: Come ti dicevo, non sempre ciò che è intuitivo è corretto.
Si, ste curve sono probabilmente matematicamente azzeccate. Interessante notare come ad un certo punto la massa non cresca piu. Ma la forza sia una qualita che continua, teoricamente all'infinito. Ecco perche a volte vedo secchi che alzano case. Loro hanno raggiunto la loro saturazione di massa ben prima di tanta altra gente (costituzione genetica probabilmente), ma di forza hanno continuato a crescere.
Mi chiedo e voi lo sapete che sono un asino e duro di comprendonio:
Allora che la massa ad un certo punto si fermi ok,ma come farebbe la forza ad andare in teoria all'infinito?
Anche li ci dovrà essere una saturazione,cioé se uno geneticamente é predisposto ad arrivare a sollevare es:300 kg,ovvio che senza allenamento non ci arriverà mai,invece allenandosi ci arriva,ma oltre non ce la farà,non riuscirà mai a sollevare 301kg o no o mi sfugge qualcosa?
La forza, per quanto poco, continua ad aumentare anche dopo anni di allenamento. Mentre la massa muscolare si ferma ben prima (presupponendo allenamenti corretti).
Ovvio che non aumenta all'infinito, magari :PAltro articolo in cui dovrebbe essere approfondito il concetto di ESD più di quanto non si è fatto.Comunque ci sono teorie discordanti sui principi su cui si fonda il MAV e sul lavoro sulla velocità in generale (nel PL). E tutto sommato non hanno nemmeno torto:
http://www.jtsstrength.com/articles/2013/03/25/why-speed-work-doesnt-work/ (http://www.jtsstrength.com/articles/2013/03/25/why-speed-work-doesnt-work/)
Ha ragione quando dice che la componente di accelerazione non crea forza visto che con pesi massimi influisce poco o nulla.
Sbaglia quando dice che il lavoro con pesi bassi non sia utile alla tecnica. Se fatto bene è utilissimo.
E, soprattutto, manca completamente il bersaglio dell'articolo, visto che il lavoro "di velocità" serve a livello neurale, cosa di cui lui proprio non parla.
Poi per carità, ognuno è libero di allenarsi come vuole (anche avendo ottimi risultati).
Secondo me il termine POWERlifting è molto più appropriato di quello che si pensa perchè, a parte la forza, la differenza la fa la potenza espressa più che la velocità del bilanciere. Ovvio che nel filmato dei giorni scorsi il bilanciere non è schizzato via sopra Pellizza, ma l'accelerazione espressa era ben visibile rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare da un massimale da record.
Onestamente sono stupito di questa posizione di Tuchscherer, visto che collabora con AIF oltretutto ???
Ok grazie.
Ma ancora non ho capito che minchia é sta ipertrofia funzionale(lo so asino scusate).
che é sto ESD?
Ok grazie.
Ma ancora non ho capito che minchia é sta ipertrofia funzionale(lo so asino scusate).
Ipertrofia funzionale alla forza. Cioè quella massa muscolare che effettivamente "funziona", contribuendo all'aumento della forza massimale.
Cioè quella massa muscolare che effettivamente "funziona", contribuendo all'aumento della forza massimale.
In contrapposizione all'ipertrofia tipica del BB che invece non corrisponde anche ad un aumento di forza.
Le "due" ipertrofie non sono separate, non c'è una senza l'altra,
ma la % di una rispetto all'altra fa la differenza.
Anche fisiologicamente, l'ipertrofia funzionale è maggiormente aumento del volume delle fibre muscolari, mentre quella da BB è maggiormente aumento del sarcoplasma.
Allora qui se non ho capito male vorrebbe dire che se ad esempio uno ha 10 fibre muscolari con con sta ipertrofia funzionale diventano 11,12 ecc... ,mentre nel caso dell'ipertrofia da BB le fibre sono e rimangono 10,solo che si gonfiano e non aumentano di numero right?
Però anche un BBuilder puro gli aumentano le fibre o no altrimenti come farebbe ad alzare sempre di più?
che é sto ESD?
Explosive Strength Deficit = deficit di forza esplosiva.
https://www.facebook.com/bodysciencemagazine/posts/736704896416389 (https://www.facebook.com/bodysciencemagazine/posts/736704896416389)
Allora SNC,perché avete invertito le lettere?In inglese è Central Nervous System.
Poi sta cosa dell'ipertrofia funzionale da dove salta fuori?Estremissima sintesi per scopi didattici a complemento di quanto scritto da Ragnaz.
Nei libri che ho si parla sempre e solo di ipertrofia e basta.
Quotissimo :+1:Però in realtà l' ESD, se non ricordo male, è un principio che viene appunto dagli sport esplosivi (thai, baseball, boxing, ecc). Non è che Zatsiorsky allenava powerlifter applicando questi concetti. Ok, anche nel WL e nel PL ci vuole esplosivita. Ma ha senso fermarsi appena questa rallenta, o andarla a ricercare a tutti i costi anche in movimenti poco dinamici? X esempio, quando faccio il rematore col manubrio (o KB che sia) devo x forza farle solo rep leggere e esplosive e fermarmi appena rallento un po? Dove il carico alto non conta più ?
A me pare che sto concetto (tipo nel MAV) sia stato portato all'esasperazione.
E gli estremi mi sanno tanto di taroccatura se non fosse che gli stati sovietici hanno investito una montagna di soldi e tempo nello studio anilitico delle scienze sportive. Ma ho comunque seri dubbi sull'applicazione estremizzata di questi principi (al PL). E a quanto pare non sono il solo.
Il MAV è UN programma di allenamento in mezzo a MIGLIAIA. Nel MAV ci si focalizza sulla tecnica e quindi sull'esecuzione molto "dinamica" e sul volume. Il 3x3 finale, dopo un bel po' (in genere 6 o 7 minimo escluso riscaldamento) di serie da 5 rep, non è una passeggiata, visto appunto il carico di lavoro che si ha addosso.
Inoltre nessuno ha mai detto o scritto che bisogna SEMPRE allenarsi così. Il macrociclo ha comunque 3 fasi, che ciclicamente si ripropongono (normalmente). Per cui il modo di allenarsi cambia, ovviamente.
Nessuno ha mai detto nè che bisogna sempre fermarsi appena si rallenta nè che il carico (alto) non conti. Anzi.
Noi qui spesso abbiamo sottolineato come conti DI PIU un'esecuzione tecnicamente corretta e dinamica rispetto a una forzata a tutti i costi, in particolare per i principianti (quali tutti, qui, siamo).
Ovvio che le cose cambiano sia in rapporto al momento del ciclo allenante sia al livello tecnico dell'atleta.
Allora SNC,perché avete invertito le lettere?In inglese è Central Nervous System.
Letti tutti gli articoletti ok adesso la cosa é un pochetto più chiara,sono andato in tilt che ha noi ci hanno sempre detto ipertrofia dal 65% al 85%,oltre si lavora di sub massimali e massimali,senza nessuna distinzione.
E poi sti termini nuovi :grrr:.................. non potevate dire subito che l'ipertrofia funzionale non é altro che l'iperplasia :grrr: mortacci vostra :) mi avete fatto diventare matto :'(
Poi mi pare di ricordare di aver letto o sentito da qualche parte che un allenamento per la forza non fà ingrossare, o forse si intende che non fà ingrossare quanto un lavoro più portato all'ipertrofia classica?
Allora SNC,perché avete invertito le lettere?In inglese è Central Nervous System.
Ma perché perché mi volete fare impazzire voi e l'inglese :'(
Ci vorrebbero un bel po' di "dipende". Il natural senza allenamento di forza, tecnico, non cresce granchè. Infatti il trend attuale dei BB natural è fare PL (spesso fanno anche gare sia di BB che di PL).Di forza non molto, vero, ma di massa si che si cresce col BB. Basta fare tanto pump e mangiare whey, BCAA e creatina .. e si diventa dinosauri XD
Ci vorrebbero un bel po' di "dipende". Il natural senza allenamento di forza, tecnico, non cresce granchè. Infatti il trend attuale dei BB natural è fare PL (spesso fanno anche gare sia di BB che di PL).Di forza non molto, vero, ma di massa si che si cresce col BB. Basta fare tanto pump e mangiare whey, BCAA e creatina .. e si diventa dinosauri XD