Ar.Ma.
Arti marziali Cinesi => Taiji quan, Xingyi quan, Yi Quan e Bagua zhang => Topic started by: Raptox on April 22, 2010, 18:56:52 pm
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dunque....nella sez DP ovviamente hanno preso e fatto scempio di questo articolo
http://neidanitalia.wordpress.com/articoli/articoli-vari/articologennaio-2010/
che indipendentemente da chi l'ha scritto trovo particolarmente interessante, un'analisi su cui confrontarsi
:) :)
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dunque....nella sez DP ovviamente hanno preso e fatto scempio di questo articolo
http://neidanitalia.wordpress.com/articoli/articoli-vari/articologennaio-2010/
che indipendentemente da chi l'ha scritto trovo particolarmente interessante, un'analisi su cui confrontarsi
:) :)
Ti riporto una piccola parte dell'articolo che hai postato.
Nessuna arte marziale, metodo di combattimento funziona, senza un corpo forte, flessuoso, agile come quello di un animale allo stato brado; senza una mente in grado di adattarsi alle mutevoli e imprevedibili situazioni di un combattimento reale, dove non esiste divisione tra tecniche di percussione (calci, pugni, gomitate e ginocchiate), leve articolari, proiezioni e lotta a terra.
Quanti praticanti di lavoro interno conosci che hanno queste qualità? ;)
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Purtroppo ce ne sono pochi caro Sabino...! Ma cenesono... :gh:!
L'articolo l'ho letto...! Anche se il signore che la scritto non mi sta molto simpatico...., la le cose che ha scritto sono sacrosante e personalmente vere...
Poi naturalmente..., chi ci crede chi no, non ha molta importanza personalmente...
Il problema reale è...che ce chi predica bene e poi.....!? Eggià, siamo sempre alle solite...
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Non mi e' chiaro il discorso sul livello mentale, credo che parli di intenzione in ogni gesto ma non mi e' chiaro in cosa differenzia quel lavoro da uno che fa wc o karate. Non credo che quando alzano un braccio lo fanno x bellezza...
Livello energetico
Con questo livello si entra in quella dimensione in cui la pratica diventa trasformazione. Livello magistralmente
descritto dai grandi maestri del passato che, purtroppo, quasi tutti pensano essere solo lirismo letterario senza nessun riscontro pratico mentre, al contrario, è realtà di pratica “sperimentabile” anche oggi con il giusto insegnamento.
Sarebbe interessante approfondire questo punto che a mio avviso e' l'unica cosa dell'articolo che suffraga il discorso di lavoro non comune sul corpo.
Nel senso che quando parla di spirali, uso pneumatico del corpo, uso della muscolatura profonda, uso globale del corpo sono cose possono essere accumunate a tante AM, cinesi e non. Forse le spirali non rientrano in questo discorso ma il resto credo di si.
Posso pero' condividere un passaggio :
Efficace è un gesto non solo globale e giustamente motivato, ma che mantiene la sua efficacia nel tempo, che non offende il corpo, che lavora con il minimo dello sforzo e il massimo dell’efficacia. Ottenere dei risultati agonistici sacrificando l’efficienza del corpo non è saggio, saggio è allenarsi sapendo come preservare la salute del corpo, mantenendosi efficienti ed efficaci anche in età avanzata.
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dunque....nella sez DP ovviamente hanno preso e fatto scempio di questo articolo
http://neidanitalia.wordpress.com/articoli/articoli-vari/articologennaio-2010/
che indipendentemente da chi l'ha scritto trovo particolarmente interessante, un'analisi su cui confrontarsi
:) :)
Ti riporto una piccola parte dell'articolo che hai postato.
Nessuna arte marziale, metodo di combattimento funziona, senza un corpo forte, flessuoso, agile come quello di un animale allo stato brado; senza una mente in grado di adattarsi alle mutevoli e imprevedibili situazioni di un combattimento reale, dove non esiste divisione tra tecniche di percussione (calci, pugni, gomitate e ginocchiate), leve articolari, proiezioni e lotta a terra.
Quanti praticanti di lavoro interno conosci che hanno queste qualità? ;)
il punto è che un corpo forte secondo l articolo non corrisponde necessariamente a un corpo forte nello sport...da qui l incomprensione...
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Al ladrooo!!!!
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Al ladrooo!!!!
così impari a buttare nel tritacarne materiale prezioso!! :sbav:
Nessuna arte marziale, metodo di combattimento funziona, senza un corpo forte, flessuoso, agile come quello di un animale allo stato brado; senza una mente in grado di adattarsi alle mutevoli e imprevedibili situazioni di un combattimento reale, dove non esiste divisione tra tecniche di percussione (calci, pugni, gomitate e ginocchiate), leve articolari, proiezioni e lotta a terra.
Quanti praticanti di lavoro interno conosci che hanno queste qualità? ;)
fino ad adesso...ne ho incontrati 2...pochi...ma buoni!
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la parte che più mi interessa è questa mi sembra un'ottima analisi per avere ulteriori punti di vista su un annosa questione
"Nei kata di Karate o nei taolu del Kung Fu ci sono le risposte a tutte le esigenze di un confronto globale. Però, evidentemente, un allenamento non idoneo, svuotandoli dei principi marziali, rende le tecniche contenute inapplicabili.
Di chi la colpa?
Che forse, all’improvviso, arti che si sono sviluppate sui campi di battaglia e hanno superato la
prova del tempo, non siano più in grado di rispondere alle esigenze di difesa in una banale rissa da strada? Non lo credo.
Credo, invece, che la colpa sia nel conflitto che vede contrapposte due fazioni: i modernisti e i tradizionalisti. I primi enfatizzando troppo l’aspetto sportivo, mettono sullo sfondo i principi marziali, pensandoli come un retaggio inutile di un passato ormai finito in contrapposizione con le moderne metodiche d’allenamento; i secondi, in molti casi, riducendo gli stessi principi ad un rituale ripetitivo svuotano la “pratica tradizionale” di quel valore formativo e di conoscenza profonda che si portava dietro.
La parola “tradizionale”, in taluni di questi ambienti, è spesso usata per perpetrare un insegnamento rigido che blocca qualsiasi creatività, costringendo le persone a ripetere schemi tecnici ingessati dove all’attacco A corrisponde la difesa B, dove il tale passaggio della forma X si applica solo in maniera Y. Dove, paradossalmente, in una escalation senza fine, per spiegare le applicazioni di una forma codificata
si inventa un’altra forma codificata, spostando così l’attenzione dalla comprensione creativa della tecnica alla
sterile memorizzazione tecnica.
Questa visione (marziale contro sportivo) non ha giovato a nessuno, infatti, da una parte ha impoverito lo spirito originario, fino al punto di rendere la arti marziali di difficile applicazione pratica al di fuori del dojo, dall’altra, l’arte diventata sport, dura solo il breve tempo della stagione agonistica, finita la quale, la maggior parte dei praticanti smette o migra verso altre realtà.
Comunque, duole dirlo, nella maggioranza dei casi, sia nel campo dei tradizionalisti sia in quello dei modernisti,
essendo l’attenzione rivolta principalmente alla gara nello studio delle forme ci si concentra solo sugli aspetti
fisico-atletici, finalizzando il gesto tecnico a soli fini stilistici, e nel combattimento libero si allenano solo quelle poche tecniche funzionali ad ottenere dei punti. Ovvio, che così facendo, s’imprigiona il praticante dentro schemi mentali limitanti che bloccano la crescita sia come sportivo sia come artista marziale.
Ora, fermo restando il valore educativo dello sport, che costituisce un ottimo sistema di sviluppo per alcuni aspetti psicofisici sarebbe ora, per non svuotare di valore le arti marziali, di adottare una didattica che curi anche quelle qualità che fanno di un praticante non solo un virtuoso della tecnica, ma anche un artista che attraverso la tecnica, intesa nel suo significato originario di arte del fare, esprima al meglio se stesso nei diversi contesti della vita: gara sportiva, difesa della propria incolumità fisica, ricerca interiore.
Qualità che per essere sviluppate richiedono una rivoluzione copernicana della didattica che vede al centro non questo o quel metodo, ma il praticante.
Mettere al centro colui che pratica significa capire che, al di là della visione modernista o tradizionalista, l’arte o la disciplina sportiva si realizzano attraverso lo sviluppo delle potenzialità/abilità del praticante."
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Purtroppo ce ne sono pochi caro Sabino...! Ma cenesono... :gh:!
L'articolo l'ho letto...! Anche se il signore che la scritto non mi sta molto simpatico...., la le cose che ha scritto sono sacrosante e personalmente vere...
Poi naturalmente..., chi ci crede chi no, non ha molta importanza personalmente...
Il problema reale è...che ce chi predica bene e poi.....!? Eggià, siamo sempre alle solite...
Vero grande jedi ed è per questo che bisogna tenerseli stretti,stretti. ;)
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dunque....nella sez DP ovviamente hanno preso e fatto scempio di questo articolo
http://neidanitalia.wordpress.com/articoli/articoli-vari/articologennaio-2010/
che indipendentemente da chi l'ha scritto trovo particolarmente interessante, un'analisi su cui confrontarsi
:) :)
Interessante.....ma non mi pare che i tradizionalisti ignorino l'uso del respiro ecc....io seguo una scuola tradizionale ed il respiro è importantissimo.
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Interessante.....ma non mi pare che i tradizionalisti ignorino l'uso del respiro ecc....io seguo una scuola tradizionale ed il respiro è importantissimo.
il respiro è come tante altre cose una componente fondamentale, ma a mio avviso chi ha scritto l'articolo si riferiva ad altre cose che i "tradizionalisti" non curano più come si dovrebbe sempre se il fine è quello di creare un Artista Marziale
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Da parte mia non vedo gran conflitto.
Mi fa sorridere osservare due schieramenti alla fase degli insulti,nella sezione DP.
Continuo a pensare che si abbia una visione parziale dei fatti.Sia da parte dei tradizionalisti che dei modernisti.
Non mi reputo più un tradizionalista stretto,ma attingo alla tradizione per le metodiche del lavoro sul corpo.
Faccio qualche valutazione,magari in apparente controtendenza visto lo schieramento cui dovrei appartenere.
Il problema è che a me piace osservare le cose per come sono,non per come vorrei che siano.
Anni di esperienza nella ricerca di ciò che erano le AM tradizionali(sopratutto ramo cinese ed indiano)mi portano a pensare che se oggi i modernisti spernacchiano i tradizionalisti,sia sopratutto per colpa di questi ultimi.E ancor più per colpa dei maestri di questi ultimi.
La tradizione è una vecchia billiosa:per esperienza sa davvero tante cose,importanti ed intriganti.....ma si sente "fuori tempo".....e che fa?
Da brava vecchia accidiosa e billiosa fa la preziosa,la sostenuta,rivela poco ed in parte i suoi segreti,e conta un po di balle per mantenere la supremazia impedendo spesso al giovane volenteroso di raggiungere il suo stesso livello e magari superarlo.
Perchè se la nonna vuole tenere vicino a se i nipoti,gli fa la torta,ma non gli spiega la ricetta........
Ho conosciuto maestri forti,veramente forti nel campo della tradizione;eppure,rispetto al numero di "personaggi"che ho incontrato,si tratta di un numero esiguo,e le prospettive per il futuro sono di continua diminuzione di questi personaggi validi.
Trovo ridicole le lamentele portate da questi maestri.
1-oggi nessuno ha più la volontà e la voglia di allenarsi come un tempo
2-non c'è più rispetto per i maestri;un tempo gli allievi avevano rispetto,oggi pretendono il controcambio per quello che pagano
3-commento tipicamente cinese:nei tornei oggidì non si riconoscono più gli stili:combattono tutti allo stesso modo
Le mie osservazioni(critiche):
1-falsità assoluta:un giovane allievo è dispostissimo ad allenarsi e riempire la sua giornata con la pratica.
Ai tempi della mia gioventù puntai molto sull'assiduità d'allenamento.
Il mio acme lo ebbi fra i 18 e i 21 anni;all'epoca mi alllenavo una media di 4 ore al giorno,ma spesso arrivavo a 6 e talvolta 8.Il problema è che sprecavo il mio tempo in discipline finto tradizionali,di cui non fo nome per evitare sterili polemiche di parte.
Reputo comunque la frase dei tradizionalisti un inutile lamentela.I giovani si allenano tanto dove si gratifica un po chi si allena.
Se fai il misterioso tenendolo in palo immobile un allievo per tre anni,e lo si gratifica dopo anni con qualche spiegazione,due esercizzi di contatto ed un pugno,non vedo quale giovane debba dilungarsi ad allenare cosa....
Aggiungo che sono convinto che gli allievi veri di un maestro non ricevano questo tipo di trattamento.
Checchè ne dicano molti maestri,la modalità di formazione dei loro figli ed allievi prediletti è molto diversa da quel che viene mostrato ed insegnato "a tutti gli altri".
Certo l'allenamento é duro,ma non sempre così ripetitivo;anzi,gli esercizzi "dei circoli interni"nelle tradizioni indiane e cinesi sono vivi,vari e divertenti.Ma sono appannaggio di pochi privilegiati.
Stronzi i maestri che mantengono ancora vivo un sistema che aveva ragione d'essere ai tempi in cui scortare carovane o fare la guardia del corpo richiedeva abilità esclusive a mani nude ed arma bianca;ma nel tempo delle armi da fuoco.....è solo vezzo di protagonismo e sindrome del maestro inarrivabile.Gelosia di di una vecchia biliosa ed avida di mantenere per se ciò che ha.
2-I maestri orientali a lungo hanno ricevuto(e spesso ricevono tutt'oggi)da noi una venerazione che a casa loro non ricevono più.
E che non so se sia mai stata tale;andrebbe ricordato che al di fuori delle cerchie del pugilato erano rispettati i maestri utili per le comunità;coloro che sapevano anche guarire(medici),guardiani dei villaggi,eroi popolari(pochi,il mondo era duro).Più spesso i "guerrieri del passato"erano rissaioli irascibili ed estremamente pericolosi.Il rispetto lo avevano da timorosi allievi,il resto era spesso paura.Che forse a loro pareva giusto rispetto.
3-Vero:oggidì è raro vedere un combattimento tradizionale interessante.E lo sarà sempre di più.
Per vari motivi,legati a ciò che ho detto(cerchia sempre chiusa di allievi interni,ovviamente sempre in diminuzione,perchè non sempre ai figli frega qualcosa di seguire le orme dei padri);inoltre anche agli allievi preferiti spesso non veniva insegnato a combattere.Davvero.Capitava che a qualcuno venisse insegnato il lavoro interno più raffinato,qualcun'altro l'applicazione "segreta"della tal tecnica,e il combattimento al figlio ed all'allievo preferito.
Parliamo quindi di due gatti in croce.
Se si conta che i combattimenti fra queste persone,talvolta effettuati clandestinamente,potevano cagionare menomazioni o morte di uno dei contendenti,mi si dovrebbe spiegare chi-dovrebbe-combattere-dove-dimostrando-cosa,se il discorso di preparazione al combattimento(che non viene affrontato con le forme....questo va detto)per tutti gli altri allievi viene lasciato alla buona volontà del singolo,che si deve improvvisare combattente.
Povera tradizione!
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dunque....nella sez DP ovviamente hanno preso e fatto scempio di questo articolo
http://neidanitalia.wordpress.com/articoli/articoli-vari/articologennaio-2010/
che indipendentemente da chi l'ha scritto trovo particolarmente interessante, un'analisi su cui confrontarsi
:) :)
ma ancora perdiamo tempo con sta cosa?
ma davvero non c'e' niente di meglio di cui parlare?
Jack
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Non mi e' chiaro il discorso sul livello mentale, credo che parli di intenzione in ogni gesto ma non mi e' chiaro in cosa differenzia quel lavoro da uno che fa wc o karate. Non credo che quando alzano un braccio lo fanno x bellezza...
Livello energetico
Con questo livello si entra in quella dimensione in cui la pratica diventa trasformazione. Livello magistralmente
descritto dai grandi maestri del passato che, purtroppo, quasi tutti pensano essere solo lirismo letterario senza nessun riscontro pratico mentre, al contrario, è realtà di pratica “sperimentabile” anche oggi con il giusto insegnamento.
Sarebbe interessante approfondire questo punto che a mio avviso e' l'unica cosa dell'articolo che suffraga il discorso di lavoro non comune sul corpo.
Nel senso che quando parla di spirali, uso pneumatico del corpo, uso della muscolatura profonda, uso globale del corpo sono cose possono essere accumunate a tante AM, cinesi e non. Forse le spirali non rientrano in questo discorso ma il resto credo di si.
Posso pero' condividere un passaggio :
Efficace è un gesto non solo globale e giustamente motivato, ma che mantiene la sua efficacia nel tempo, che non offende il corpo, che lavora con il minimo dello sforzo e il massimo dell’efficacia. Ottenere dei risultati agonistici sacrificando l’efficienza del corpo non è saggio, saggio è allenarsi sapendo come preservare la salute del corpo, mantenendosi efficienti ed efficaci anche in età avanzata.
Allora per quanto riguarda il discorso mentale/intenzione si riferisce a qualcosa di più fine, ovvero alla capacità di muovere il qi con l'intenzione, e il qi muove il corpo! Le cosidette tre armonie interne! Ma sono cose ad alto livello, che io personalmente conosco ancora solo in maniera teorica!
Comunque che dire per chiunque abbia dei dubbi vada a conoscerlo, non rimarrà deluso!
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dunque....nella sez DP ovviamente hanno preso e fatto scempio di questo articolo
http://neidanitalia.wordpress.com/articoli/articoli-vari/articologennaio-2010/
che indipendentemente da chi l'ha scritto trovo particolarmente interessante, un'analisi su cui confrontarsi
:) :)
Interessante.....ma non mi pare che i tradizionalisti ignorino l'uso del respiro ecc....io seguo una scuola tradizionale ed il respiro è importantissimo.
Per come intende lui l'uso del respiro la stragrande maggioranza dei tradizionalisti lo trascura eccome!
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dunque....nella sez DP ovviamente hanno preso e fatto scempio di questo articolo
http://neidanitalia.wordpress.com/articoli/articoli-vari/articologennaio-2010/
che indipendentemente da chi l'ha scritto trovo particolarmente interessante, un'analisi su cui confrontarsi
:) :)
Interessante.....ma non mi pare che i tradizionalisti ignorino l'uso del respiro ecc....io seguo una scuola tradizionale ed il respiro è importantissimo.
Per come intende lui l'uso del respiro la stragrande maggioranza dei tradizionalisti lo trascura eccome!
E come lo intende?
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cut
Povera tradizione!
concordo in pieno su tutto
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Da parte mia non vedo gran conflitto.
Mi fa sorridere osservare due schieramenti alla fase degli insulti,nella sezione DP.
Continuo a pensare che si abbia una visione parziale dei fatti.Sia da parte dei tradizionalisti che dei modernisti.
Non mi reputo più un tradizionalista stretto,ma attingo alla tradizione per le metodiche del lavoro sul corpo.
Faccio qualche valutazione,magari in apparente controtendenza visto lo schieramento cui dovrei appartenere.
Il problema è che a me piace osservare le cose per come sono,non per come vorrei che siano.
Anni di esperienza nella ricerca di ciò che erano le AM tradizionali(sopratutto ramo cinese ed indiano)mi portano a pensare che se oggi i modernisti spernacchiano i tradizionalisti,sia sopratutto per colpa di questi ultimi.E ancor più per colpa dei maestri di questi ultimi.
La tradizione è una vecchia billiosa:per esperienza sa davvero tante cose,importanti ed intriganti.....ma si sente "fuori tempo".....e che fa?
Da brava vecchia accidiosa e billiosa fa la preziosa,la sostenuta,rivela poco ed in parte i suoi segreti,e conta un po di balle per mantenere la supremazia impedendo spesso al giovane volenteroso di raggiungere il suo stesso livello e magari superarlo.
Perchè se la nonna vuole tenere vicino a se i nipoti,gli fa la torta,ma non gli spiega la ricetta........
Ho conosciuto maestri forti,veramente forti nel campo della tradizione;eppure,rispetto al numero di "personaggi"che ho incontrato,si tratta di un numero esiguo,e le prospettive per il futuro sono di continua diminuzione di questi personaggi validi.
Trovo ridicole le lamentele portate da questi maestri.
1-oggi nessuno ha più la volontà e la voglia di allenarsi come un tempo
2-non c'è più rispetto per i maestri;un tempo gli allievi avevano rispetto,oggi pretendono il controcambio per quello che pagano
3-commento tipicamente cinese:nei tornei oggidì non si riconoscono più gli stili:combattono tutti allo stesso modo
Le mie osservazioni(critiche):
1-falsità assoluta:un giovane allievo è dispostissimo ad allenarsi e riempire la sua giornata con la pratica.
Ai tempi della mia gioventù puntai molto sull'assiduità d'allenamento.
Il mio acme lo ebbi fra i 18 e i 21 anni;all'epoca mi alllenavo una media di 4 ore al giorno,ma spesso arrivavo a 6 e talvolta 8.Il problema è che sprecavo il mio tempo in discipline finto tradizionali,di cui non fo nome per evitare sterili polemiche di parte.
Reputo comunque la frase dei tradizionalisti un inutile lamentela.I giovani si allenano tanto dove si gratifica un po chi si allena.
Se fai il misterioso tenendolo in palo immobile un allievo per tre anni,e lo si gratifica dopo anni con qualche spiegazione,due esercizzi di contatto ed un pugno,non vedo quale giovane debba dilungarsi ad allenare cosa....
Aggiungo che sono convinto che gli allievi veri di un maestro non ricevano questo tipo di trattamento.
Checchè ne dicano molti maestri,la modalità di formazione dei loro figli ed allievi prediletti è molto diversa da quel che viene mostrato ed insegnato "a tutti gli altri".
Certo l'allenamento é duro,ma non sempre così ripetitivo;anzi,gli esercizzi "dei circoli interni"nelle tradizioni indiane e cinesi sono vivi,vari e divertenti.Ma sono appannaggio di pochi privilegiati.
Stronzi i maestri che mantengono ancora vivo un sistema che aveva ragione d'essere ai tempi in cui scortare carovane o fare la guardia del corpo richiedeva abilità esclusive a mani nude ed arma bianca;ma nel tempo delle armi da fuoco.....è solo vezzo di protagonismo e sindrome del maestro inarrivabile.Gelosia di di una vecchia biliosa ed avida di mantenere per se ciò che ha.
2-I maestri orientali a lungo hanno ricevuto(e spesso ricevono tutt'oggi)da noi una venerazione che a casa loro non ricevono più.
E che non so se sia mai stata tale;andrebbe ricordato che al di fuori delle cerchie del pugilato erano rispettati i maestri utili per le comunità;coloro che sapevano anche guarire(medici),guardiani dei villaggi,eroi popolari(pochi,il mondo era duro).Più spesso i "guerrieri del passato"erano rissaioli irascibili ed estremamente pericolosi.Il rispetto lo avevano da timorosi allievi,il resto era spesso paura.Che forse a loro pareva giusto rispetto.
3-Vero:oggidì è raro vedere un combattimento tradizionale interessante.E lo sarà sempre di più.
Per vari motivi,legati a ciò che ho detto(cerchia sempre chiusa di allievi interni,ovviamente sempre in diminuzione,perchè non sempre ai figli frega qualcosa di seguire le orme dei padri);inoltre anche agli allievi preferiti spesso non veniva insegnato a combattere.Davvero.Capitava che a qualcuno venisse insegnato il lavoro interno più raffinato,qualcun'altro l'applicazione "segreta"della tal tecnica,e il combattimento al figlio ed all'allievo preferito.
Parliamo quindi di due gatti in croce.
Se si conta che i combattimenti fra queste persone,talvolta effettuati clandestinamente,potevano cagionare menomazioni o morte di uno dei contendenti,mi si dovrebbe spiegare chi-dovrebbe-combattere-dove-dimostrando-cosa,se il discorso di preparazione al combattimento(che non viene affrontato con le forme....questo va detto)per tutti gli altri allievi viene lasciato alla buona volontà del singolo,che si deve improvvisare combattente.
Povera tradizione!
quoto ed elogio
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dunque....nella sez DP ovviamente hanno preso e fatto scempio di questo articolo
http://neidanitalia.wordpress.com/articoli/articoli-vari/articologennaio-2010/
che indipendentemente da chi l'ha scritto trovo particolarmente interessante, un'analisi su cui confrontarsi
:) :)
Interessante.....ma non mi pare che i tradizionalisti ignorino l'uso del respiro ecc....io seguo una scuola tradizionale ed il respiro è importantissimo.
Per come intende lui l'uso del respiro la stragrande maggioranza dei tradizionalisti lo trascura eccome!
E come lo intende?
Intende che la respirazione crea il movimento!
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Mi spieghi sta roba..., che è la respirazione che crea il muovimento....!? Siamo sempre alle solite...., con sta respirazione... :nono:!
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io l'ho già scritto altre volte...secondo me prima che la respirazione influisca in modo efficace sulla nostra pratica ci vogliono anni, e sopratutto anche li si deve andare per step
quindi inutile ficcare in testa fin dalle prime lezioni ulteriori cose a cui pensare, perchè ci si incasina solo la vita
e poi: ma il taiji non è qualcosa di naturale?? e allora perchè dovrei mettermi a pensare come respirare quando pratico mentre per tutto il resto della giornata respiro senza neanche farci caso??
ovviamente modesto parere personale
:) :)
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Mi spieghi sta roba..., che è la respirazione che crea il muovimento....!? Siamo sempre alle solite...., con sta respirazione... :nono:!
Eeee così a parole non saprei da dove iniziare, ma appena ci si becca in giro a qualche multistage provo a farti sentire quel poco che riesco a fare! Ok?! La sensazione è più istruttiva come tu ben sai!
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ma parliamo di respirazione nel chi kung o proprio durante la pratica ?
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Mah....!? Io rimango sempre più perplesso...., come certe persone/insegnanti/maestri riescono a rinfilare certa roba...ai propri allievi... ??? Meglio lasciar perdere....caro Trisko... :(!
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ma parliamo di respirazione nel chi kung o proprio durante la pratica ?
Proprio durante la pratica, da quello che ho capito, ma anche durante il Qi Gong. Però siccome sono solo un allievo potrei anche aver frainteso tutto, quindi per qualsiasi dubbio basta contattarlo e forse meglio se lo si va a provare direttamente! E' una persona disponibilissima almeno secondo quanto lo conosco io!
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ma parliamo di respirazione nel chi kung o proprio durante la pratica ?
Proprio durante la pratica, da quello che ho capito, ma anche durante il Qi Gong. Però siccome sono solo un allievo potrei anche aver frainteso tutto, quindi per qualsiasi dubbio basta contattarlo e forse meglio se lo si va a provare direttamente! E' una persona disponibilissima almeno secondo quanto lo conosco io!
ma chi?
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ma parliamo di respirazione nel chi kung o proprio durante la pratica ?
Proprio durante la pratica, da quello che ho capito, ma anche durante il Qi Gong. Però siccome sono solo un allievo potrei anche aver frainteso tutto, quindi per qualsiasi dubbio basta contattarlo e forse meglio se lo si va a provare direttamente! E' una persona disponibilissima almeno secondo quanto lo conosco io!
ma chi?
Quello che ha scritto l'articolo di cui si parla: Flavio Daniele!
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ah ok scusa la disattenzione ;)
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Allora per quanto riguarda il discorso mentale/intenzione si riferisce a qualcosa di più fine, ovvero alla capacità di muovere il qi con l'intenzione, e il qi muove il corpo! Le cosidette tre armonie interne! Ma sono cose ad alto livello, che io personalmente conosco ancora solo in maniera teorica!
Ok se l'hai scritto tu l'articolo, meno se l'ha scritto FD.
Cmq non era chiaro, come invece lo sei stato qui in 2 righe.
Btw "le 3 armonie interne" non l'ho ancora trovato in giro come riferimento. Forse XinYi?
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Btw "le 3 armonie interne" non l'ho ancora trovato in giro come riferimento. Forse XinYi?
esatto, roba di xing yi, si parla spesso di 3 armonie esterne e tre interne ...
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Btw "le 3 armonie interne" non l'ho ancora trovato in giro come riferimento. Forse XinYi?
esatto, roba di xing yi, si parla spesso di 3 armonie esterne e tre interne ...
Questo conferma la mia tesi che la scuola si appoggia molto su LanShou e XinYI e quindi il discorso del lo conosco io il praticante di tjq che sa combattere cade. Vero Jedi? :gh:
Ripeto non tiro contro Xu, che rispetto molto, sto dando a cesare quel che e' di cesare.
E btw se funziona ben venga cosi'..basta solo essere chiari ;)
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Btw "le 3 armonie interne" non l'ho ancora trovato in giro come riferimento. Forse XinYi?
esatto, roba di xing yi, si parla spesso di 3 armonie esterne e tre interne ...
Questo conferma la mia tesi che la scuola si appoggia molto su LanShou e XinYI e quindi il discorso del lo conosco io il praticante di tjq che sa combattere cade. Vero Jedi? :gh:
Ripeto non tiro contro Xu, che rispetto molto, sto dando a cesare quel che e' di cesare.
E btw se funziona ben venga cosi'..basta solo essere chiari ;)
Insetto inevitabilmente le pratiche fatte influenzano l'insegnamento, Xu ha studiato Lan Shou, Xin Yi, Pa Kua e taiji...in molte sue varianti, con tanti Maestri diversi...questo dovrebbe dirla lunga sulla cosidetta purezza stilistica.
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MA QUA' SIAMO PAZZI. :o :o :o COSA C'ENTRA IL FATTO CHE UNA SCUOLA SI APPOGGIA ALLO XIN-YI PIUTTOSTO CHE AL TAI-JI PIUTTOSTO CHE AL KAMASUTRA. SI PARLA DI PRINCIPI CHE REGOLANO IL NOSTRO MODO DI MUOVERSI. NON C'ENTRA NIENTE XIN-YI TAI-JI. MA CHI L'HA MAI DETTO CHE UNO CHE PRATICA "SOLO" TAI-JI NON SA COMBATTERE. NON SA COMBATTERE PER QUALE MOTIVO? NON STA IN QUELLO CHE PRATICHI MA SEMPRE IL COME E CON QUALE TIPO DI ALLENAMENTO. POI IL DISCORSO SULLA PUREZZA SONO MIRIADE DI CAZZATE. NEL CORSO DEL TEMPO I MAESTRI HANNO APPRESO DA ALTRI MAESTRI E HANNO MESSO QUELLO CHE GLI SEMBRAVA BUONO (STO PARLANDO A LIVELLO DI PRINCIPI, PERCHE' SUL DISCORSO TECNICA LA PUREZZA E' ANCORA PIU' UNA CAZZATA SECONDO ME). "L'ALTRO GIRA LA MANO A SINISTRA" "NO, SONO PIU' FIGO IO CHE LA GIRO A DESTRA"
SUL DISCORSO RESPIRO NON MI PRONUNCIO. SECONDO ME NON HA SENSO, NON SCHERZIAMO. ALLENO IL RESPIRO PER ALLENARE QUALE COMPONENTE? VISTO CHE IL RESPIRO E' UNA DELLE POCHE ATTIVITA' NATURALI DEL CORPO (SE SI E' CORRETTAMENTE RILASSATI) LASCIAMOGLIELA FARE, ALTRIMENTI AVREMO UN CORPO CHE DIVENTA PAZZO NON INTELIGENTE :o :o :o
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...hai sempre il tasto maiusc attivo o sei sempre incarognito così??? :gh: :gh: :gh:
comunque..si..hai ragione!! :) :)
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Da parte mia non vedo gran conflitto.
Mi fa sorridere osservare due schieramenti alla fase degli insulti,nella sezione DP.
Continuo a pensare che si abbia una visione parziale dei fatti.Sia da parte dei tradizionalisti che dei modernisti.
Non mi reputo più un tradizionalista stretto,ma attingo alla tradizione per le metodiche del lavoro sul corpo.
Faccio qualche valutazione,magari in apparente controtendenza visto lo schieramento cui dovrei appartenere.
Il problema è che a me piace osservare le cose per come sono,non per come vorrei che siano.
Anni di esperienza nella ricerca di ciò che erano le AM tradizionali(sopratutto ramo cinese ed indiano)mi portano a pensare che se oggi i modernisti spernacchiano i tradizionalisti,sia sopratutto per colpa di questi ultimi.E ancor più per colpa dei maestri di questi ultimi.
La tradizione è una vecchia billiosa:per esperienza sa davvero tante cose,importanti ed intriganti.....ma si sente "fuori tempo".....e che fa?
Da brava vecchia accidiosa e billiosa fa la preziosa,la sostenuta,rivela poco ed in parte i suoi segreti,e conta un po di balle per mantenere la supremazia impedendo spesso al giovane volenteroso di raggiungere il suo stesso livello e magari superarlo.
Perchè se la nonna vuole tenere vicino a se i nipoti,gli fa la torta,ma non gli spiega la ricetta........
Ho conosciuto maestri forti,veramente forti nel campo della tradizione;eppure,rispetto al numero di "personaggi"che ho incontrato,si tratta di un numero esiguo,e le prospettive per il futuro sono di continua diminuzione di questi personaggi validi.
Trovo ridicole le lamentele portate da questi maestri.
1-oggi nessuno ha più la volontà e la voglia di allenarsi come un tempo
2-non c'è più rispetto per i maestri;un tempo gli allievi avevano rispetto,oggi pretendono il controcambio per quello che pagano
3-commento tipicamente cinese:nei tornei oggidì non si riconoscono più gli stili:combattono tutti allo stesso modo
Le mie osservazioni(critiche):
1-falsità assoluta:un giovane allievo è dispostissimo ad allenarsi e riempire la sua giornata con la pratica.
Ai tempi della mia gioventù puntai molto sull'assiduità d'allenamento.
Il mio acme lo ebbi fra i 18 e i 21 anni;all'epoca mi alllenavo una media di 4 ore al giorno,ma spesso arrivavo a 6 e talvolta 8.Il problema è che sprecavo il mio tempo in discipline finto tradizionali,di cui non fo nome per evitare sterili polemiche di parte.
Reputo comunque la frase dei tradizionalisti un inutile lamentela.I giovani si allenano tanto dove si gratifica un po chi si allena.
Se fai il misterioso tenendolo in palo immobile un allievo per tre anni,e lo si gratifica dopo anni con qualche spiegazione,due esercizzi di contatto ed un pugno,non vedo quale giovane debba dilungarsi ad allenare cosa....
Aggiungo che sono convinto che gli allievi veri di un maestro non ricevano questo tipo di trattamento.
Checchè ne dicano molti maestri,la modalità di formazione dei loro figli ed allievi prediletti è molto diversa da quel che viene mostrato ed insegnato "a tutti gli altri".
Certo l'allenamento é duro,ma non sempre così ripetitivo;anzi,gli esercizzi "dei circoli interni"nelle tradizioni indiane e cinesi sono vivi,vari e divertenti.Ma sono appannaggio di pochi privilegiati.
Stronzi i maestri che mantengono ancora vivo un sistema che aveva ragione d'essere ai tempi in cui scortare carovane o fare la guardia del corpo richiedeva abilità esclusive a mani nude ed arma bianca;ma nel tempo delle armi da fuoco.....è solo vezzo di protagonismo e sindrome del maestro inarrivabile.Gelosia di di una vecchia biliosa ed avida di mantenere per se ciò che ha.
2-I maestri orientali a lungo hanno ricevuto(e spesso ricevono tutt'oggi)da noi una venerazione che a casa loro non ricevono più.
E che non so se sia mai stata tale;andrebbe ricordato che al di fuori delle cerchie del pugilato erano rispettati i maestri utili per le comunità;coloro che sapevano anche guarire(medici),guardiani dei villaggi,eroi popolari(pochi,il mondo era duro).Più spesso i "guerrieri del passato"erano rissaioli irascibili ed estremamente pericolosi.Il rispetto lo avevano da timorosi allievi,il resto era spesso paura.Che forse a loro pareva giusto rispetto.
3-Vero:oggidì è raro vedere un combattimento tradizionale interessante.E lo sarà sempre di più.
Per vari motivi,legati a ciò che ho detto(cerchia sempre chiusa di allievi interni,ovviamente sempre in diminuzione,perchè non sempre ai figli frega qualcosa di seguire le orme dei padri);inoltre anche agli allievi preferiti spesso non veniva insegnato a combattere.Davvero.Capitava che a qualcuno venisse insegnato il lavoro interno più raffinato,qualcun'altro l'applicazione "segreta"della tal tecnica,e il combattimento al figlio ed all'allievo preferito.
Parliamo quindi di due gatti in croce.
Se si conta che i combattimenti fra queste persone,talvolta effettuati clandestinamente,potevano cagionare menomazioni o morte di uno dei contendenti,mi si dovrebbe spiegare chi-dovrebbe-combattere-dove-dimostrando-cosa,se il discorso di preparazione al combattimento(che non viene affrontato con le forme....questo va detto)per tutti gli altri allievi viene lasciato alla buona volontà del singolo,che si deve improvvisare combattente.
Povera tradizione!
Prendo in prestito questo intervento e lo posto nella sezione ju jitsu.
Grazie!
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MA QUA' SIAMO PAZZI. :o :o :o COSA C'ENTRA IL FATTO CHE UNA SCUOLA SI APPOGGIA ALLO XIN-YI PIUTTOSTO CHE AL TAI-JI PIUTTOSTO CHE AL KAMASUTRA. SI PARLA DI PRINCIPI CHE REGOLANO IL NOSTRO MODO DI MUOVERSI. NON C'ENTRA NIENTE XIN-YI TAI-JI. MA CHI L'HA MAI DETTO CHE UNO CHE PRATICA "SOLO" TAI-JI NON SA COMBATTERE. NON SA COMBATTERE PER QUALE MOTIVO? NON STA IN QUELLO CHE PRATICHI MA SEMPRE IL COME E CON QUALE TIPO DI ALLENAMENTO. POI IL DISCORSO SULLA PUREZZA SONO MIRIADE DI CAZZATE. NEL CORSO DEL TEMPO I MAESTRI HANNO APPRESO DA ALTRI MAESTRI E HANNO MESSO QUELLO CHE GLI SEMBRAVA BUONO (STO PARLANDO A LIVELLO DI PRINCIPI, PERCHE' SUL DISCORSO TECNICA LA PUREZZA E' ANCORA PIU' UNA CAZZATA SECONDO ME). "L'ALTRO GIRA LA MANO A SINISTRA" "NO, SONO PIU' FIGO IO CHE LA GIRO A DESTRA"
SUL DISCORSO RESPIRO NON MI PRONUNCIO. SECONDO ME NON HA SENSO, NON SCHERZIAMO. ALLENO IL RESPIRO PER ALLENARE QUALE COMPONENTE? VISTO CHE IL RESPIRO E' UNA DELLE POCHE ATTIVITA' NATURALI DEL CORPO (SE SI E' CORRETTAMENTE RILASSATI) LASCIAMOGLIELA FARE, ALTRIMENTI AVREMO UN CORPO CHE DIVENTA PAZZO NON INTELIGENTE :o :o :o
Come non quotarti caro. ;) Spesso ci si dimentica che il vero problema secondo me non è la mano gira dx o sx ma se funziona o meno in combattimento libero.
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AL LAVORO O IL TASTO MAIUSC SEMPRE INSERITO PER FARE LE PRENOTAZIONI, NON HO VOGLIA DI DISINSERIRLO, SONO PIGRO :dis: :dis: :dis:
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AL LAVORO O IL TASTO MAIUSC SEMPRE INSERITO PER FARE LE PRENOTAZIONI, NON HO VOGLIA DI DISINSERIRLO, SONO PIGRO :dis: :dis: :dis:
Sei pigro?! Cavoli amico mio è solo un tasto :D :D
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AL LAVORO O IL TASTO MAIUSC SEMPRE INSERITO PER FARE LE PRENOTAZIONI, NON HO VOGLIA DI DISINSERIRLO, SONO PIGRO :dis: :dis: :dis:
ma com'è che quando me devi menà ti torna subito la voglia???? [kill] [kill]
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AL LAVORO O IL TASTO MAIUSC SEMPRE INSERITO PER FARE LE PRENOTAZIONI, NON HO VOGLIA DI DISINSERIRLO, SONO PIGRO :dis: :dis: :dis:
ma com'è che quando me devi menà ti torna subito la voglia???? [kill] [kill]
:D :D :D :D
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faccio che ripostarlo anche qui visto che alla fine i problemi sono sempre gli stessi:
ho l'impressione che per molti lo studio di un'arte marziale qualunque essa sia (forse dovrei postarlo in interstite...vedremo) sia paragonabile a prendere un pezzo di legno grezzo per farci un arco e con questo tirare delle frecce per colpire un bersaglio
adesso...lo scopo utilmo di un arte marziale è quella di colpire con una freccia un bersaglio magari anche vivo, visto che c'è chi ci va a caccia
solo che per molti, purtoppo, il fine è stato travisato, e allora alcuni pensano che si riduca a costruire l'arco perfetto e non scoccarci mai la freccia (si potrebbe scoprire che non è poi così perfetto), per altri il fine diventa costruire un arco qualsiasi e tirare frecce ad un bersaglio fisso solo per fare punti, e guai a provare a tirare ad un bersaglio mobile...perchè si potrebbe scoprire che non si è poi così capaci di adattarsi al contesto..
tutto ciò per dire che uno può anche andare in giro a raccontare che solo lui detiene il segreto per costruire archi perfetti e addestrare arceri provetti, ma se poi alla richiesta di fare centro sul bersaglio si rifiuta di tirare adducendo scuse tipo "non è questo il fine del tiro con l'arco" oppure tira fuori una balestra con tanto di mirino ottico dicendo che è quello "il vero tiro con l'arco" ehhh..beh...perde un bel po di credibilità agli occhi di chi sa che con l'arco l'uomo ci ha da sempre cacciato e combattuto...
ovviamente tutto questo e un piccolo parere personale
:) :) :)
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Come sempre uno legge quello che vuole leggere ;)
Non ho mai parlato di purezza di stile quanto al fatto che non ci sono in giro maestri taiji-only in grado di combattere. O almeno fino ad ora non ne ho visto uno tra i vari tubi/forum.
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MI FAI UN DISCORSO DOVE PER CATALOGARE UNA SCUOLA TI BASI SULLA CORRENTE DEL LAN-SHOU E DELLO XIN-YI (PUR IO NON APPARTENGO A QUELLA SCUOLA) E MI DICI CHE NON PARLI DI PUREZZA DELLO STILE.
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faccio che ripostarlo anche qui visto che alla fine i problemi sono sempre gli stessi:
ho l'impressione che per molti lo studio di un'arte marziale qualunque essa sia (forse dovrei postarlo in interstite...vedremo) sia paragonabile a prendere un pezzo di legno grezzo per farci un arco e con questo tirare delle frecce per colpire un bersaglio
adesso...lo scopo utilmo di un arte marziale è quella di colpire con una freccia un bersaglio magari anche vivo, visto che c'è chi ci va a caccia
solo che per molti, purtoppo, il fine è stato travisato, e allora alcuni pensano che si riduca a costruirel'arco perfetto e non scoccarci mai la freccia (si potrebbe scoprire che non è poi così perfetto), per altri il fine diventa costruire un arco qualsiasi e tirare frecce ad un bersaglio fisso solo per fare punti, e guai a provare a tirare ad un bersaglio mobile...perchè si potrebbe scoprire che non si è poi così capaci di adattarsi al contesto..
ovviamente tutto questo e un piccolo parere personale
:) :) :)
bellissimo il paragone,complimenti..e elogio
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bellissimo il paragone,complimenti..e elogio
.. :-[ :-[
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MI FAI UN DISCORSO DOVE PER CATALOGARE UNA SCUOLA TI BASI SULLA CORRENTE DEL LAN-SHOU E DELLO XIN-YI (PUR IO NON APPARTENGO A QUELLA SCUOLA) E MI DICI CHE NON PARLI DI PUREZZA DELLO STILE.
Boh secondo me non leggi quelli che scrivo.
Non ho mai parlato di purezza di stile quanto al fatto che non ci sono in giro maestri taiji-only in grado di combattere. O almeno fino ad ora non ne ho visto uno tra i vari tubi/forum.
Cmq mi riferivo ad un discorso fatto qui sul fatto che non ci sono maestri formati con il tjq che combattono.
Il neigong di Xu e' basato su varie AM e in questo di taiji (chen) c'e' poco o nulla.
Lui stesso ha iniziato a praticare Chen molto in la nel percorso.
Ora mi spieghi cosa centra sta cosa con la purezza di uno stile?
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Non ho mai parlato di purezza di stile quanto al fatto che non ci sono in giro maestri taiji-only in grado di combattere. O almeno fino ad ora non ne ho visto uno tra i vari tubi/forum.
triste realtà...che espone chi legge a riflessioni differenti:
1- il taiji puro come arte marziale è morto
2- youtube o internet è solo una delle tante facce di questo mondo dove si spera che ci sia ancora qualcuno che con il taiji ci sa anche combattere
3- il taiji puro non è mai esistito, ma semmai sono esistiti ed esistono ancora dei metodi per sviluppare determinate qualità psichiche e corporee riconducibili anche ai principi del tjq
parere personale
ps...io sono per la 3!!
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3- il taiji puro non è mai esistito, ma semmai sono esistiti ed esistono ancora dei metodi per sviluppare determinate qualità psichiche e corporee riconducibili anche ai principi del tjq
Credo che qui ti sbagli a meno che alcuni soggetti del passato fossero solo fuffa.
YLC combatteva e credo facesse solo taijiquan. ChenFaKe idem.
Raro si, mai esistito mi pare eccessivo.
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Credo che qui ti sbagli a meno che alcuni soggetti del passato fossero solo fuffa.
YLC combatteva e credo facesse solo taijiquan. ChenFaKe idem.
Raro si, mai esistito mi pare eccessivo.
se per puro intendiamo entrambi che combatteva utilizzando il suo corpo secondo i principi del tjq allora siamo d'accordo
se parliamo di stile o forma...no...
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Credo che qui ti sbagli a meno che alcuni soggetti del passato fossero solo fuffa.
YLC combatteva e credo facesse solo taijiquan. ChenFaKe idem.
Raro si, mai esistito mi pare eccessivo.
se per puro intendiamo entrambi che combatteva utilizzando il suo corpo secondo i principi del tjq allora siamo d'accordo
se parliamo di stile o forma...no...
Quello che faceva YLC non lo so ma ho letto da piu' parti che conosceva e usava Yangshi Tjq. Quindi si uno stile preciso e non dei generici "principi del tjq".
Cosa intendi con forma non so.
Ah intendi che non usava la forma per combattere? LOL
Ehm le forme non sono "kata" anche se contengono tecniche ;)
Quando si combatte non si usano "forme".
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Quello che faceva YLC non lo so ma ho letto da piu' parti che conosceva e usava Yangshi Tjq. Quindi si uno stile preciso e non dei generici "principi del tjq".
no asp...ce stiamo a capi male!!
intendevo dire uno stile particolare tipo Chen o Yang
è proprio questo il punto "i principi del tjq" non sono e non devono essere generici, ma devono essere ben chiari e definiti
perchè sono questi utlimi che fanno la differenza tra un am e l'altra e non lo stile o le forme o i katà
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Saro igniorante...., ma io non ho ancora capito cosa si vuol intendere per combattere con il taiji.... ??? A me personalmente...Xu mi ha legnato :-Xspudoratamente usando le tecniche che esistono nella forma Chen. E questo che si vuol dire....combattere con il taiji...!? Si..., ma mi ha anche legnato....usando il Xinghi e Pagua.... :'( Insomma..., ha cmbiato lo stile di combattimento, la sostanza che io sentivo adosso era sempre la stessa... Per sostanza intendo la sensazione che sentivo quendo mi criccava di legnate... E sinceramente non posso dire che una cosa era taiji,xinghi o pagua... Si..., visivimente cambiava lo stile...ma l'effetto era lo stesso... Sinceramente..., nel mio piccolo... :-[, io faccio la stessa cosa con il kali,sila,j.k.d. o taiji. E quando faccio le applicazioni...tecniche di ciascuna arte.., posso dire che mi e cambiato lo stile di combattimento, ma non posso dire che ho cambiato la sostanza che ci ho messo... Insomma..., come sempre e l'UOMO che fa la differenza nell'arte praticata..., non l'arte stessa... Ma cosi chiunque mi puo dire...., e sempre la solita solfa...! Si e vero..., ma poi però la solfa me la deve dimostrare... Cioe... Sai fare tre stilil dicombattimento diversi...!? Bene...! ALLORA MI DEVI DIMOSTRARE CHE TUTTI E 3 I STILI SEI CAPACE DI PADRONEGGIARE...! Ci riesci uno si uno no...!? Allora secondo me..., non sei padrone del tuo corpo... :nono:
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in effetti cosa voglia dire combattere con un'arte marziale piuttosto che un'altra non è ben chiaro neanche a me...
però almeno sapere che ogni am tende a sviluppare qualità psicofisiche diverse per arrivare allo stesso obbiettivo, l'efficacia, mi sembra chiaro
:) :)
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Ok torniamo indietro di qualche post. Mi cito.
Come sempre uno legge quello che vuole leggere ;)
Non ho mai parlato di purezza di stile quanto al fatto che non ci sono in giro maestri taiji-only in grado di combattere. O almeno fino ad ora non ne ho visto uno tra i vari tubi/forum.
In soldoni conoscete uno che non ha mai fatto un cazzo se non taiji che sa combattere e vi mena?
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In soldoni conoscete uno che non ha mai fatto un cazzo se non taiji che sa combattere e vi mena?
no..ma il piccolo pezzo di mondo marziale che ho conosciuto è ristretto
comunque tutto ciò non fa altro che avvalorare la mia tesi secondo cui il taiji è un metodo per sviluppare determinate qualità corporee, quindi per quel che ne so potrebbero esserci tanti praticanti che sanno come muoversi dentro, sanno come usare il proprio corpo, ma a vederli da fuori fanno cose diverse...
:) :)
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in effetti cosa voglia dire combattere con un'arte marziale piuttosto che un'altra non è ben chiaro neanche a me...
però almeno sapere che ogni am tende a sviluppare qualità psicofisiche diverse per arrivare allo stesso obbiettivo, l'efficacia, mi sembra chiaro
:) :)
io combatto per modo di dire con il bagua...pratico taiji e non ci trovo molta differenza...nella sostanza...
alla fine paradossalmente dico che pratico UNO stile..perché nella sostanza è uno
sono due se pratico altro bagua che è molto differente nella sostanza al mio
quello che faccio è tenere, provando altri stili, qualcosa che SECONDO LA MIA INTUIZIONE possa far funzionare meglio, dopo personalissimi discernimenti, il MIO SISTEMA di corpo (a mio rischio e pericolo) ormai instradato verso una "sostanza"
questo teoricamente...nella pratica ci si arrangia ed è dura pure fare gli hobbisti :D
:)
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in effetti cosa voglia dire combattere con un'arte marziale piuttosto che un'altra non è ben chiaro neanche a me...
però almeno sapere che ogni am tende a sviluppare qualità psicofisiche diverse per arrivare allo stesso obbiettivo, l'efficacia, mi sembra chiaro
:) :)
in effetti secondo me sarebbe stupido apprendere piu arti marziali,o avere più esperienze diverse,senza fonderle.che senso avrebbe?il corpo-mente è uno solo,il mio...quindi..
insegnarle separatamente è solo un modo per insegnare più cose(apparentemente),guadagnandoci di più..
ovviamente tante forme diverse, per essere una sostanza uica,devoo seguire i medesimi principi corpo-mente,principi simili di allenamento,che non vuol dire medesime tecniche.
per far questo l arte marziale non dovrebbe essere considerata come un insime di tecniche(come per lo piu vengono considerate)ma come un insieme di tecniche che veicolano e permettono una determinata esperienza per nutrire il proprio corpo-mente.se attraverso la pratica di discipline diverse,ma con un unico filo conduttore,si riesce a far fare al proprio corpo-mente esperienze diverse...allora conosceremo meglio noi stessi e saremo in grado di adattarci molto meglio a qualsiasi situazione.avremo acquisito,attraverso un bagaglio maggiore di esperienze consentito dalla messa in atto di tecniche diverse,un corpo-mente piu consapevole
IMHO
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in effetti secondo me sarebbe stupido apprendere piu arti marziali,o avere più esperienze diverse,senza fonderle.che senso avrebbe?il corpo-mente è uno solo,il mio...quindi..
insegnarle separatamente è solo un modo per insegnare più cose(apparentemente),guadagnandoci di più..
ovviamente tante forme diverse, per essere una sostanza uica,devoo seguire i medesimi principi corpo-mente,principi simili di allenamento,che non vuol dire medesime tecniche.
un po come avere più spiegazioni per lo stesso concetto
quoto ed elogio
:) :)
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per far questo l arte marziale non dovrebbe essere considerata come un insime di tecniche(come per lo piu vengono considerate)ma come un insieme di tecniche che veicolano e permettono una determinata esperienza per nutrire il proprio corpo-mente.se attraverso la pratica di discipline diverse,ma con un unico filo conduttore,si riesce a far fare al proprio corpo-mente esperienze diverse...
Io parlo di corpo e non di tecniche.
Le tecniche, il come applichi, dipende sempre da come muovi il corpo, dalle strategie tipiche del tuo sistema, da come generi forza e quindi in una prola dai principi e dalle basi di quella AM.
Un pugile raramente tirera' un backfist.
Raramente vedrai un karateka applicare una leva x controllare un'avversario.
Uno di systema non lo vedrai tirare calci alti.
E' un discorso gia' preso in causa.
A mio avviso se fai anche 10 AM ma ne hai una "principale" userai quella in ogni AM che fai.
Io pero' tralascerei questo discorso.
Il mio discorso e' semplice trovare se c'e' in giro un praticante di tjq only che mena.
Se non c'e' allora il tjq non e' una AM!!
E questo piu' che per trovare la mosca bianca mi serve per dire che molti maestri che si presentano come combattenti di tjq sono in realta' persone con un percorso che alla fine stile cigliegina mettono il tjq perche' va di moda.
Quanti video sul tubo vedete di gente che fa tjq come wc o come kali o ci mette il qinna della gru, ecc.
Insomma quello che fanno molti e' avere un corpo formato su una AM (o piu' di una se volete).
Imparare qualche forma di tjq per poi insegnarla e quando combattono usare tecniche di tjq ma il loro corpo non si muove come i principi del tjq.
E' come una torta dove metti la schiuma da barba al posto della panna.
Se non sai il gusto della panna mangi la schiuma e pensi che sia panna.
Ora si puo' continuare a discutere cosa sono le AM, cosa e' il tjq e altre cose ma resta il fatto che tutti se la menano ad imparare un'arte che non forgia combattenti. Al massimo aiuta alcuni gia' formati a migliorarsi.
E questo a mio avviso e' molto strano. Molto. Forse perche' siamo un po' tutti succubi delle leggende del tjq.
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dunque....nella sez DP ovviamente hanno preso e fatto scempio di questo articolo
http://neidanitalia.wordpress.com/articoli/articoli-vari/articologennaio-2010/
che indipendentemente da chi l'ha scritto trovo particolarmente interessante, un'analisi su cui confrontarsi
:) :)
Interessante.....ma non mi pare che i tradizionalisti ignorino l'uso del respiro ecc....io seguo una scuola tradizionale ed il respiro è importantissimo.
Per come intende lui l'uso del respiro la stragrande maggioranza dei tradizionalisti lo trascura eccome!
E come lo intende?
Intende che la respirazione crea il movimento!
Allora lo intendiamo allo stesso modo....
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Mah....!? Io rimango sempre più perplesso...., come certe persone/insegnanti/maestri riescono a rinfilare certa roba...ai propri allievi... ??? Meglio lasciar perdere....caro Trisko... :(!
Io sono ancora mega profana nel taiji, ma sento una differenza grandissima a praticare con respirazione e senza. Quando c'è la respirazione i movimenti cambiano moltissimo, innanzitutto nei tempi (certi passaggi che prima facevo velocemente con la respirazione acquistano più peso e consistenza) ma anche nella "forma" (e non ultimo nell'efficacia). Se provo a fare il doppio pesce con o senza respirazione mi escono due cose diverse....
E'è un po' difficile da spiegare, sì....ma non è teoria che prendi così perché ti viene detta è proprio sensazione.
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in effetti secondo me sarebbe stupido apprendere piu arti marziali,o avere più esperienze diverse,senza fonderle.che senso avrebbe?il corpo-mente è uno solo,il mio...quindi..
insegnarle separatamente è solo un modo per insegnare più cose(apparentemente),guadagnandoci di più..
ovviamente tante forme diverse, per essere una sostanza uica,devoo seguire i medesimi principi corpo-mente,principi simili di allenamento,che non vuol dire medesime tecniche.
un po come avere più spiegazioni per lo stesso concetto
quoto ed elogio
:) :)
grazie...come vedi la mia situazione karmica è alquanto compromessa...
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per far questo l arte marziale non dovrebbe essere considerata come un insime di tecniche(come per lo piu vengono considerate)ma come un insieme di tecniche che veicolano e permettono una determinata esperienza per nutrire il proprio corpo-mente.se attraverso la pratica di discipline diverse,ma con un unico filo conduttore,si riesce a far fare al proprio corpo-mente esperienze diverse...
Io parlo di corpo e non di tecniche.
Le tecniche, il come applichi, dipende sempre da come muovi il corpo, dalle strategie tipiche del tuo sistema, da come generi forza e quindi in una prola dai principi e dalle basi di quella AM.
Un pugile raramente tirera' un backfist.
Raramente vedrai un karateka applicare una leva x controllare un'avversario.
Uno di systema non lo vedrai tirare calci alti.
E' un discorso gia' preso in causa.
A mio avviso se fai anche 10 AM ma ne hai una "principale" userai quella in ogni AM che fai.
Io pero' tralascerei questo discorso.
Il mio discorso e' semplice trovare se c'e' in giro un praticante di tjq only che mena.
Se non c'e' allora il tjq non e' una AM!!
E questo piu' che per trovare la mosca bianca mi serve per dire che molti maestri che si presentano come combattenti di tjq sono in realta' persone con un percorso che alla fine stile cigliegina mettono il tjq perche' va di moda.
Quanti video sul tubo vedete di gente che fa tjq come wc o come kali o ci mette il qinna della gru, ecc.
Insomma quello che fanno molti e' avere un corpo formato su una AM (o piu' di una se volete).
Imparare qualche forma di tjq per poi insegnarla e quando combattono usare tecniche di tjq ma il loro corpo non si muove come i principi del tjq.
E' come una torta dove metti la schiuma da barba al posto della panna.
Se non sai il gusto della panna mangi la schiuma e pensi che sia panna.
Ora si puo' continuare a discutere cosa sono le AM, cosa e' il tjq e altre cose ma resta il fatto che tutti se la menano ad imparare un'arte che non forgia combattenti. Al massimo aiuta alcuni gia' formati a migliorarsi.
E questo a mio avviso e' molto strano. Molto. Forse perche' siamo un po' tutti succubi delle leggende del tjq.
semplicemente non condivido,e non praticherei con un maestro che cerca di fare di un arte marziale globale e olistica(parola di moda),un arte parziale e dunque senza alcun valore.dire che in un arte non c è questo o quello,semplicemente non mi fa propendere per quell insegnante.dire che nel karate non ci sono le leve o che nell aikido i copi non ci sono,significa che per me,per me,l insegnante che lo dice non ci ha capito nulla.o quantomeno,non è insintonia con me su cosa è arte marziale.e sono io che mi scelgo il maestro(prima ancora che l arte)in base alla mia visione dell arte marziale in senso lato,non è il maestro che sceglie me e mi impone la sua(spesso limitata)visione(e una visione limitata cattura di più gli allievi ,perchè limitata significa semplice e semplicistica;le cose complesse ma importanti attirano poco chi vuol credere di capire di che si tratta;piu il concetto è complesso,più è noioso e indesiderabile dai discenti)
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Ok torniamo indietro di qualche post. Mi cito.
Come sempre uno legge quello che vuole leggere ;)
Non ho mai parlato di purezza di stile quanto al fatto che non ci sono in giro maestri taiji-only in grado di combattere. O almeno fino ad ora non ne ho visto uno tra i vari tubi/forum.
In soldoni conoscete uno che non ha mai fatto un cazzo se non taiji che sa combattere e vi mena?
Capisco ciò che vuoi dire e ti quoto.
Per la mia personale esperienza (limitata a dire il vero) posso dire che per ciò che ho visto combattere utilizzando solamente ciò che viene insegnato oggigiorno nel Tiji è molto dura.
In effetti Xu non fa testo, e qui sono in disaccordo con Grande Jedi. Xu quando mena non si preoccupa di applicare Lan Shou piuttosto che Xin Yi o Taiji, mena e basta. :D
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Io parlo di corpo e non di tecniche.
Le tecniche, il come applichi, dipende sempre da come muovi il corpo, dalle strategie tipiche del tuo sistema, da come generi forza e quindi in una prola dai principi e dalle basi di quella AM.
Il mio discorso e' semplice trovare se c'e' in giro un praticante di tjq only che mena.
Se non c'e' allora il tjq non e' una AM!!
Ora si puo' continuare a discutere cosa sono le AM, cosa e' il tjq e altre cose ma resta il fatto che tutti se la menano ad imparare un'arte che non forgia combattenti. Al massimo aiuta alcuni gia' formati a migliorarsi.
E questo a mio avviso e' molto strano. Molto. Forse perche' siamo un po' tutti succubi delle leggende del tjq.
bel post insetto!! chiaro e comprensibile
ora come giustamente fai notare siamo tutti un po succubi di queste leggende che circolano sui praticanti passati
ma ad esempio leggere che la famiglia Chen si guadagnava da vivere facendo scorta alle carovane, per me non è una leggenda, non ci vedo nulla di leggendario, da sempre e ovunque c'è chi si guadagnava da vivere facendo il soldato mercenario, e proprio per questo doveva essere in grado di combattere sul serio
tu dici che il tjq non forgia combattenti, ma è dovuto a qualcosa che si è perso nel tempo o e perchè non è mai stato così???
io propendo per la prima ipotesi, e infatti sono in linea con quanto scritto nelle prime righe del documento citato in apertura del tred
semmai le leggende sono da sfatare o analizzare con le giuste chiavi di lettura per comprenderle e renderle umane e comprensibili
come dici sempre tu nel taiji c'è qualcosa "oltre" il solo combattimento, vero assolutamente vero, il problema che pensando tutti all' oltre ci si perde le basi....e a quell'oltre non ci si arriverà mai
esempio banale: si racconta di arceri Zen che tendono l'arco e per un'ora stanno in meditazione e scoccano un'unica freccia al buio in direzione del bersaglio che puntualmente colpiscono al centro (è un libro che mi ha prestato un compagno di palestra vi citerò poi i riferimenti)
questo è il classico esempio di andare "oltre", peccato che funzionalmente un'arcere che scocca una freccia in un ora in un esercito non sarebbe servito a nulla....
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e bravo raptox,e chissà quante frecce ancora hai al tuo arco ;)
elogio
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e bravo raptox,e chissà quante frecce ancora hai al tuo arco ;)
elogio
...ahhiii tasto dolente...ogni volta che vado a tirare ne perdo sempre qualcuna...e con quello che costano è meglio se aggiusto in fretta la mira!!! :( :( :(
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La respirazione crea il muovimnto.... :'(! O mio Dio.... :o! Vado in depressione completa..., a leggere quste cose... :( Ragazzi..., io non so a che livello di pratica siete e chi siano i vostri insegnanti..., ma poco importa... Non scherzate con la respirazione.... :nono:! Io per tanti magari sono un pirla e sbruffone... Ma anche questo non ha importanza... Importante è, che non bisogna scherzare con la respirazione....! A parte l'esperienza personale..., ma tutti i scritti seri..., di Qi Gong e taiji lo dicono... Quando si pratica la respirazione deve essere NATURALE... Cio'è..., respira e basta...! Fai gli esercizzi di neigong...!? Tu respira naturalmente e basta... Fai la forma taiji...!? Respira naturalmente e basta...! E cosi via.. Ma cavoli...!? Ma e sosi difficile da capire..., che è il corpo e il lavoro corporeo...che sta facendo, che richiede l'ossigeno che gli serve in quel momento... Soltatno quando si arriva a fare il lavoro interno..., si riesce realmente ad adoperare il respiro per determinati scopi.. Ma questo si riesce.., perche il tuo corpo e completamente libero di contrazioni superflue. E anche con il lavoro interno..., cambia in base a che lavoro stai facendo... La respirazione quando cerchi di emettere il fajin..., è diversa da quando usi il TanTien, ed è diversa ancora quando fai circolare ed usi il lavoro del QI o del Vuoto... Ma fino a quando non si è liberato completamente il corpo..., bisogna usare la respirazione naturale... CIOE..., IO PRATICO...E IL CORPO RICHIEDE LA RESPIRAZIONE CHE RITIENE GIUSTA PER LUI... Come sempre si vuole snaturare tutto nel tiachi come sepre d'altronde... Si finisce sempre sul metafisico o peggio... Naturalmente questi sono mie esperienze... Ma come sempre libero arbitrio...!!!
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Ok torniamo indietro di qualche post. Mi cito.
Come sempre uno legge quello che vuole leggere ;)
Non ho mai parlato di purezza di stile quanto al fatto che non ci sono in giro maestri taiji-only in grado di combattere. O almeno fino ad ora non ne ho visto uno tra i vari tubi/forum.
In soldoni conoscete uno che non ha mai fatto un cazzo se non taiji che sa combattere e vi mena?
Capisco ciò che vuoi dire e ti quoto.
Per la mia personale esperienza (limitata a dire il vero) posso dire che per ciò che ho visto combattere utilizzando solamente ciò che viene insegnato oggigiorno nel Tiji è molto dura.
In effetti Xu non fa testo, e qui sono in disaccordo con Grande Jedi. Xu quando mena non si preoccupa di applicare Lan Shou piuttosto che Xin Yi o Taiji, mena e basta. :D
Ma non e' quello baltoro. Non e' cosa usa come tecnica o qualche capacita' del corpo ma semplicemente non e' una persona formata unicamente sul tjq, marzialmente parlando.
Credo pure io che quando si mena si usa tutto e di piu' ma questa e' un'altra storia.
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Ok torniamo indietro di qualche post. Mi cito.
Come sempre uno legge quello che vuole leggere ;)
Non ho mai parlato di purezza di stile quanto al fatto che non ci sono in giro maestri taiji-only in grado di combattere. O almeno fino ad ora non ne ho visto uno tra i vari tubi/forum.
In soldoni conoscete uno che non ha mai fatto un cazzo se non taiji che sa combattere e vi mena?
Capisco ciò che vuoi dire e ti quoto.
Per la mia personale esperienza (limitata a dire il vero) posso dire che per ciò che ho visto combattere utilizzando solamente ciò che viene insegnato oggigiorno nel Tiji è molto dura.
In effetti Xu non fa testo, e qui sono in disaccordo con Grande Jedi. Xu quando mena non si preoccupa di applicare Lan Shou piuttosto che Xin Yi o Taiji, mena e basta. :D
Ma non e' quello baltoro. Non e' cosa usa come tecnica o qualche capacita' del corpo ma semplicemente non e' una persona formata unicamente sul tjq, marzialmente parlando.
Credo pure io che quando si mena si usa tutto e di piu' ma questa e' un'altra storia.
Beh...allora non ho capito cosa intendi dire.
Ho quotato questo tuo post "In soldoni conoscete uno che non ha mai fatto un cazzo se non taiji che sa combattere e vi mena?" che è molto chiaro in cui parli di combattimento e di menare solo ed esclusivamente col Taiji. :)
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ora come giustamente fai notare siamo tutti un po succubi di queste leggende che circolano sui praticanti passati
ma ad esempio leggere che la famiglia Chen si guadagnava da vivere facendo scorta alle carovane, per me non è una leggenda, non ci vedo nulla di leggendario, da sempre e ovunque c'è chi si guadagnava da vivere facendo il soldato mercenario, e proprio per questo doveva essere in grado di combattere sul serio
Che siano reali o esaltazioni della realta' o invenzioni non importa. E' passato.
Guardiamo al presente.
tu dici che il tjq non forgia combattenti, ma è dovuto a qualcosa che si è perso nel tempo o e perchè non è mai stato così???
io propendo per la prima ipotesi, e infatti sono in linea con quanto scritto nelle prime righe del documento citato in apertura del tred
Guardiamo al presente e ai fatti.
come dici sempre tu nel taiji c'è qualcosa "oltre" il solo combattimento, vero assolutamente vero, il problema che pensando tutti all' oltre ci si perde le basi....e a quell'oltre non ci si arriverà mai
esempio banale: si racconta di arceri Zen che tendono l'arco e per un'ora stanno in meditazione e scoccano un'unica freccia al buio in direzione del bersaglio che puntualmente colpiscono al centro (è un libro che mi ha prestato un compagno di palestra vi citerò poi i riferimenti)
questo è il classico esempio di andare "oltre", peccato che funzionalmente un'arcere che scocca una freccia in un ora in un esercito non sarebbe servito a nulla....
Questo e' un esempio (se verificabile) che quel tipo di pratica da quel risultato.
Questo non avviene nel tjq eppure molti lo praticano con quel fine (combattere). E mi ci metto in mezzo.
Si pratica convinti di ottenere risultati senza avere mai visto uno dimostrare quello che dice.
Intendo uno formato unicamente sul tjq e che quindi dimostri che sia una AM ancor oggi.
Questo non vuol dire che non sia un metodo valido come supporto ad altri sistemi o AM ma che lo sia da solo, mancano le prove. Ora che la fuori qualcuno ci sia puo' anche essere ma perche' illudersi e intestardirsi senza avere una prova?
Ora se uno ne ha avuto la prova lo capisco. Ma gli altri?
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Ok torniamo indietro di qualche post. Mi cito.
Come sempre uno legge quello che vuole leggere ;)
Non ho mai parlato di purezza di stile quanto al fatto che non ci sono in giro maestri taiji-only in grado di combattere. O almeno fino ad ora non ne ho visto uno tra i vari tubi/forum.
In soldoni conoscete uno che non ha mai fatto un cazzo se non taiji che sa combattere e vi mena?
Capisco ciò che vuoi dire e ti quoto.
Per la mia personale esperienza (limitata a dire il vero) posso dire che per ciò che ho visto combattere utilizzando solamente ciò che viene insegnato oggigiorno nel Tiji è molto dura.
In effetti Xu non fa testo, e qui sono in disaccordo con Grande Jedi. Xu quando mena non si preoccupa di applicare Lan Shou piuttosto che Xin Yi o Taiji, mena e basta. :D
Ma non e' quello baltoro. Non e' cosa usa come tecnica o qualche capacita' del corpo ma semplicemente non e' una persona formata unicamente sul tjq, marzialmente parlando.
Credo pure io che quando si mena si usa tutto e di piu' ma questa e' un'altra storia.
Beh...allora non ho capito cosa intendi dire.
Ho quotato questo tuo post "In soldoni conoscete uno che non ha mai fatto un cazzo se non taiji che sa combattere e vi mena?" che è molto chiaro in cui parli di combattimento e di menare solo ed esclusivamente col Taiji. :)
Aridaje.....te le metto qui :
io : In soldoni conoscete uno che non ha mai fatto un cazzo se non taiji che sa combattere e vi mena?
tu : in cui parli di combattimento e di menare solo ed esclusivamente col Taiji.
Noti la differenza?
Prendi uno che non sa fare un cazzo marzialmente parlando. Diciamo uno di 15-20 anni.
Gli fai fare SOLO tjq per 4-5 anni. Intendo allenamento derivante SOLO dal tjq e non da XinYi, LanShou, TongBei, HG, Baiji, ecc.. Prendi la scuola che ti pare.
Se ne trovi uno che regge contro un altro di pari allenamento avvisami.
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Ciao,
magari Mattia Baldi può venirci in aiuto: Chen Yu è figlio di Chen Zhao Kui e nipote di Chen Fake.
Credo che almeno per questioni di immagine non abbia praticato altri stili se non il Taiji Chen..
Ebbene mi pare che Mattia lo conosca di persona.
Chen Yu mena? :pol: :pol:
Mattia se ci sei...