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Martial Sharing => Interstile - discussioni in comune => Topic started by: Rev. Madhatter on August 08, 2010, 17:00:39 pm

Title: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Rev. Madhatter on August 08, 2010, 17:00:39 pm
Viste le difficoltà a capirsi mi permetto di esplicitare chiaramente alcuni termini chiave per la comprensione di un certo approccio marziale:

Efficacia: la capacità di raggiungere un determinato obiettivo.

Efficienza: la capacità di raggiungerlo con la minima allocazione possibile di risorse.

Empirismo: approccio sperimentale alla conoscenza, basato sulla ricerca e su un modo di procedere a posteriori; osservazione del mondo piuttosto che intuito o fede.

--->"A posteriori": partendo dal dato empirico si risale con metodo induttivo ai principi generali.

--->Induzione: http://it.wikipedia.org/wiki/Induzione

Scienza: complesso organico di conoscenze ottenuto con un processo sistematico di acquisizione delle stesse allo scopo di giungere ad una descrizione precisa della realtà fattuale delle cose e delle leggi in base alle quali avvengono i fenomeni.

--->Metodo Scientifico: consiste, da una parte, nella raccolta di evidenza empirica e misurabile attraverso l'osservazione e l'esperimento; dall'altra, nella formulazione di ipotesi e teorie da sottoporre nuovamente al vaglio dell'esperimento.

(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/7c/Metodo_scientifico.svg/300px-Metodo_scientifico.svg.png)

Modello fisico: Da wikipedia
Spoiler: show
Per facilitare il compito di scrivere la legge che esprime l'andamento di un certo fenomeno, si costruisce mentalmente un modello fisico, con elementi di cui si conosce il funzionamento, e che si suppone possano rappresentare il comportamento complessivo del fenomeno studiato.

L'empirismo radicale sostiene che non è possibile avanzare oltre la conoscenza contenuta nei dati grezzi e quindi rifiuta il fatto che la conoscenza induttiva, sulla quale si fondano leggi empiriche e modelli, costituisca nuova conoscenza.
Viceversa, la posizione realista è molto più flessibile e consente di parlare anche di concetti non direttamente osservabili, come la forza di attrazione gravitazionale o il campo elettromagnetico, la cui conoscenza è resa possibile adattando opportuni modelli all'osservazione degli effetti di tali entità e utilizzando a fondo le possibilità dell'induzione.

Va notato che spesso un medesimo fenomeno può venire descritto con modelli fisici, e quindi anche con modelli matematici, diversi. Ad esempio i gas possono essere considerati come fluidi comprimibili oppure come un insieme di molecole. Le molecole possono essere pensate come puntiformi oppure dotate di una struttura; fra di loro interagenti oppure non interagenti: tutti modelli diversi. Ancora, la luce può venire considerata un fenomeno ondulatorio oppure un flusso di particelle e così via.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 08, 2010, 17:04:57 pm
interessante,maaaaa

PERCHÉ?
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Rev. Madhatter on August 08, 2010, 17:09:39 pm
Perche' altrimenti si fa passare l'idea che il "modello scientifico/biomeccanico" e il "modello energetico/chi" siano tutto sommato equivalenti sistemi di credenze  :P


Non lo sono.

Uno e' un metodo di ricerca in evoluzione,l'altro un sistema di verità preesistenti.


Inoltre mirava a mettere in risalto la funzione centrale e non sindacabile della fase sperimentale.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Raven81 on August 08, 2010, 17:10:52 pm
Inoltre mirava a mettere in risalto la funzione centrale e non sindacabile della fase sperimentale.

Spiega please  ??? ;)
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 08, 2010, 17:15:36 pm
ma veramente nessuno dei presenti sosterrebbero che il sistema tradizionale sia un sistema dio veritá.

di solito é la scienza che porta veritá e oggettivitá.quindi é la biomeccanica a fornire dati sperimentati e veritá.

piuttosto il sistema tradizionale é fondato sulla soggettivitá e su sensazioni interne.non quindi su veritá oggettive che non siano quelle del movimento in concreto.

io ribalterei proprio il tuo discorso.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Rev. Madhatter on August 08, 2010, 17:26:50 pm
Inoltre mirava a mettere in risalto la funzione centrale e non sindacabile della fase sperimentale.

Spiega please  ??? ;)

mmmm cosa spiego?  ???

Non esiste scienza che possa definirsi tale senza dei riscontri che definirei quantometno "intersoggettivi". (questa e' una elaborazione personale)

ma veramente nessuno dei presenti sosterrebbero che il sistema tradizionale sia un sistema dio veritá.

di solito é la scienza che porta veritá e oggettivitá.quindi é la biomeccanica a fornire dati sperimentati e veritá.

piuttosto il sistema tradizionale é fondato sulla soggettivitá e su sensazioni interne.non quindi su veritá oggettive che non siano quelle del movimento in concreto.

io ribalterei proprio il tuo discorso.

Innanzitutto io preferisco il termine intersoggettivo proprio per evitare assoluti di cui non penso di potermi fare carico.

In secondo luogo quello che vorrei sottolineare e' come nell' approccio "scientifico" si parta dall'osservazione del movimento per quello che e' si giunga alla fine ad elaborarne un modello mentre nelle arti marziali con componente interna si tende ad usare un modello di riferimento e ad allenarsi seguendo quello,confidando che i risultati arrivino "perche' cosi' e' stato fatto da qualcuno prima di me".






(con questo saluto e stacco dal piccì,a presto gente  ;) )

Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 08, 2010, 19:58:54 pm
mi sembra che dimentichi che ogni sistema marziale ha i suoi sistemi per verificare se lo studio sta dando risultati o no.dei feed back insomma.

se poi non vengono usati dei sistemi di verifica,questo é un altro discorso..
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Rev. Madhatter on August 08, 2010, 20:02:31 pm
mi sembra che dimentichi che ogni sistema marziale ha i suoi sistemi per verificare se lo studio sta dando risultati o no.dei feed back insomma.

se poi non vengono usati dei sistemi di verifica,questo é un altro discorso..


mmmm.....

Mi spieghi cosa intendi con "sistemi per verificare i risultati" ?
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 08, 2010, 20:16:28 pm
per esempio esercizi a coppia che verificano i risultati in termini sia di postura immobile,sia in termini di movimento.

per fare un esempio,il chi sao nelle sue forme piu semplici é proprio un sistema di verifica di una corretta posizione,e di un corretto rilassamento.di una corretta capacita di cambiare sempre mantenendo assetto e rilassamento.o cambiando assetto se la situazione lo richiede,ma sempre nell osservanza delle regole base.

in ultimo si esportano queste capacita nello sparring,se vi si riesce.

non é scontato che sia cosí,neppure negli sport piu concretii.in ogni sport infatti,si usano attacchi e difese del medesimo sport per testarsi vicendevolmente.in nessuna arte si prende mai in considerazione un attacco che non fa parte della stessa,per testare le difese.
per esempio se un thailandese indossasse un gi,o una giacca perché si fa una passeggiata a via del corso,e incontra un judoka,il suo grappling di base finalizzato al colpire di gomito e ginocchio funzionerá contro il judoka oppure fallirá contro il wrestling di quest ultimo?

indipendentemente dalla risposta,soggettiva,o verificabile caso per caso,nessuno dei 2 si allena di base in palestra contro la modalitá dell altro.ma sulla scienza delle prese,e degli sbilanciamenti,sarei portato piu facilmente a valutare in positivo il judoka.

capisci dove voglio arrivare?
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Raven81 on August 08, 2010, 20:23:06 pm
Inoltre mirava a mettere in risalto la funzione centrale e non sindacabile della fase sperimentale.

Spiega please  ??? ;)

mmmm cosa spiego?  ???

Non esiste scienza che possa definirsi tale senza dei riscontri che definirei quantometno "intersoggettivi". (questa e' una elaborazione personale)

Volevo capire a cosa ti riferivi quando parlavi di insindacabilità della fase sperimentale; mi pare di aver capito che tu intenda riferirti all' "intersoggetività", giusto?
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: xjej on August 08, 2010, 20:28:01 pm
Già, metti mai che a fare sparring spingendo la tua energia in 8 direzioni ( e al contempo senza esercitarla in nessuna per non farla avvertire al tuo avversario ) e ti trovi su una delle lune di Saturno. Allora la tua tecnica sarebbe ancora efficace ?
Qui qualcuno fa' sembrare il dibattito politico italiano qualcosa di concreto e concludente..
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 08, 2010, 20:30:27 pm
Già, metti mai che a fare sparring spingendo la tua energia in 8 direzioni ( e al contempo senza esercitarla in nessuna per non farla avvertire al tuo avversario ) e ti trovi su una delle lune di Saturno. Allora la tua tecnica sarebbe ancora efficace ?
Qui qualcuno fa' sembrare il dibattito politico italiano qualcosa di concreto e concludente..
cavolo,ti sei impegnato per fare questa battuta  :)
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Darth Dorgius on August 08, 2010, 20:46:31 pm
Già, metti mai che a fare sparring spingendo la tua energia in 8 direzioni ( e al contempo senza esercitarla in nessuna per non farla avvertire al tuo avversario ) e ti trovi su una delle lune di Saturno. Allora la tua tecnica sarebbe ancora efficace ?
Qui qualcuno fa' sembrare il dibattito politico italiano qualcosa di concreto e concludente..
XD
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: L0tvs Eff3ct on August 08, 2010, 21:33:27 pm
Già, metti mai che a fare sparring spingendo la tua energia in 8 direzioni ( e al contempo senza esercitarla in nessuna per non farla avvertire al tuo avversario ) e ti trovi su una delle lune di Saturno. Allora la tua tecnica sarebbe ancora efficace ?
Qui qualcuno fa' sembrare il dibattito politico italiano qualcosa di concreto e concludente..
cavolo,ti sei impegnato per fare questa battuta  :)
Devi riconoscergli, però, che in sè è molto ben fatta.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: xjej on August 08, 2010, 21:37:43 pm
Battuta? a me pareva semplicemente di mantenere lo stesso livello di serietà concettuale.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 08, 2010, 21:41:35 pm
se per te la discussione non é seria o non sono seri gli interlocutori,o solo io,non é che sei costretto a rispondermi.

si dice sempre che ognuno é chiuso nel suo.io invece cerco di interagire.

se i risultati son questi,in termini di reciprocitá e di reciproco rispetto,tanto vale che lascio e lasciamo perdere..
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: xjej on August 08, 2010, 22:52:26 pm
Prima di fare l' offeso sarebeb il caso che la piantassi di offendere l' intelligenza altrui con certi post quando le cose ti sono state spiegate cinquecentocinquanta volte.
40 post a sparlare di questo o quell'altro perchè nel tuo pozzo di ignoranza pitturato di presunta tuttologia non esistono gli strumenti per le misure.
Eh no ma guarda che esistono e si misura tutto. Ovvio, si misurano le cose che hanno un senso. Attendo di sentir parlare un ingegnere di parametro di radicazione.
Eh già, perchè che ti piaccia o no, qualunque tuo gesto motorio rientra nel mondo fisico ed è quindi soggetto alla fisica.
Ed è misurabile in tutto e per tutto. E come si chiamerà questa scienza che studia la meccanica del movimento ? Biomeccanica !
Affascinante eh ?
Il nostro tuttologo del forum avrà postato un "ops scusate ho strarotto i coglioni per quaranta post inutilmente " ?
Ovvio che no, perchè Lui conosce il judo meglio dei judoka, l'aikido meglio degli aikidoka, la thai meglio dei thaiboxer e chissà quan'altro.
Il re della contraddizione, del pesto_i_piedi_in_terra perchè devo aver ragione e assolutamente avere l' ultima parola.
L'ayatollah del negare la posizione presa  tre post prima giusto per essere dalla parte della ragione.
Mancanza di rispetto ?
Il mio post aveva esattamente la stessa valenza tecnica del tuo e lo stesso livello di credibilità.
Se vuoi per esser proprio allo stesso livello cercherò di sforzarmi nell' essere un po' più ottuso.

Quote
se per te la discussione non é seria o non sono seri gli interlocutori,o solo io,non é che sei costretto a rispondermi.
Bhè, persino quello che posta sulle teorie cospiratorie delle scie chimiche pensa di essere credibile. Per me siete sullo stesso piano, fai tu.

Quote
si dice sempre che ognuno é chiuso nel suo.io invece cerco di interagire.
Nono, tu non interagisci. Tu cerchi, sempre, di aver ragione. Anche se la cosa implica il contraddir te stesso a giro pagina.

Quote
se i risultati son questi,in termini di reciprocitá e di reciproco rispetto,tanto vale che lascio e lasciamo perdere..
Vedi, ci sono persone in questo forum che sostengono posizioni concettualmente prossime alle tue senza pestar i piedi in terra tanto per.
Magari quelli il rispetto se lo guadagnano.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: ^'V'^ on August 09, 2010, 01:11:34 am
Mi piace il fronte marziale agnostico.

Se il Baranao mi permetterà di partecipare, previo bonifico, sarò orgoglione di farne parte.

Se mi sentisse W. Reich sarebbe triste del mio accostamento fra orgone e coglione.

Però è morto.

Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: L0tvs Eff3ct on August 09, 2010, 01:18:21 am
SI vede che era un orgoglione pure lui.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: steno on August 09, 2010, 13:10:29 pm
Quando sento parlare di biomeccanica nell'agonismo, mi srago dal ridere.
Perchè "la scienza ha detto" ma bastaaaaa :D

Il pifferaio magico del karate ha detto che se fai agonismo o fai kata o fai kumite, perchè le capacità ed i prerequisiti sono in antitesi.

Eppure "uno" ha vinto più di una volta gli Italiani di karate in entrambe le discipline... quindi il pifferaio ha torto...

Ancora più chiaramente, secondo la scienza, il calabrone, in base al peso, al volume, all'area delle ali, loro forma e velocità "di sbattimento" delle stesse, non può assolutamente volare.
Eppure alla faccia degli scienziati, il calabrone vola... però.... complimenti... :dis:
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Raven81 on August 09, 2010, 13:19:52 pm
Chi sarebbe il "pifferaio"?

Chi è il pluri-campione di kate & kumite?

:)
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Darth Dorgius on August 09, 2010, 13:30:05 pm
Ancora più chiaramente, secondo la scienza, il calabrone, in base al peso, al volume, all'area delle ali, loro forma e velocità "di sbattimento" delle stesse, non può assolutamente volare.
Eppure alla faccia degli scienziati, il calabrone vola... però.... complimenti... :dis:

Ovviamente tu sai che questa del calabrone è una leggenda metropolitana... Vero? ???
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: nicola on August 09, 2010, 13:32:50 pm
La prendo da un altro punto di vista, e provo a rispondere a qualcuno.

In tutti (TUTTI) gli sport di competizione, per arrivare ai vertici mondiali, si deve necessariamente (o da atleta, o da preparatore) andare in una certa direzione.

Questa direzione, seppur avente diversi gradi di libertà, non può prescindere dalla conoscenza approfondita e metodica applicazione di una serie di principi (biomeccanici, fisiologici, fisici, etc.).
Quindi, senza entrare nel merito di questi principi, queste nozioni e queste metodologie, mi pare sia poco discutibile che se si vuole arrivare o sperare di arrivare ai vertici di una specialità si debba conoscerli e applicarli al meglio.
Se vogliamo, il riscontro pratico riguardante le teorie si ha eccome.
Se poi fa comodo non volerlo vedere perché (e posso comprenderlo) è faticoso studiare tutte queste cose, bisogna anche accettare ogni tanto di prendersi sonori pernacchioni.
 ;)
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Raptox on August 09, 2010, 13:51:36 pm

Ancora più chiaramente, secondo la scienza, il calabrone, in base al peso, al volume, all'area delle ali, loro forma e velocità "di sbattimento" delle stesse, non può assolutamente volare.
Eppure alla faccia degli scienziati, il calabrone vola... però.... complimenti... :dis:

 :=) :=) :=) :=)
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Darth Dorgius on August 09, 2010, 13:53:15 pm
Raptox... Non dirmi che non sai che si tratta di una leggenda metropolitana? ???
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Raptox on August 09, 2010, 13:56:26 pm
Raptox... Non dirmi che non sai che si tratta di una leggenda metropolitana? ???

era per sottolineare che l'avevo sentita già 20 anni fa...addirittura raccontata da un'amico che studiva per conseguire un brevetto di volo XD XD
ovvio che non ci credo
 ;) ;)
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: L0tvs Eff3ct on August 09, 2010, 14:01:30 pm
Doveva, probabilmente, essere benestante il tuo amico.



Comunque, un altro mio amico scrisse tale aforisma (firmato Sikorsky?) sul portarotolo di carta igienica del cesso.
Forse, lo aiutava a sciogliere il mingmen in caso di stitichezza, bò...
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Raptox on August 09, 2010, 14:04:37 pm
La prendo da un altro punto di vista, e provo a rispondere a qualcuno.

In tutti (TUTTI) gli sport di competizione, per arrivare ai vertici mondiali, si deve necessariamente (o da atleta, o da preparatore) andare in una certa direzione.

Questa direzione, seppur avente diversi gradi di libertà, non può prescindere dalla conoscenza approfondita e metodica applicazione di una serie di principi (biomeccanici, fisiologici, fisici, etc.).
Quindi, senza entrare nel merito di questi principi, queste nozioni e queste metodologie, mi pare sia poco discutibile che se si vuole arrivare o sperare di arrivare ai vertici di una specialità si debba conoscerli e applicarli al meglio.
Se vogliamo, il riscontro pratico riguardante le teorie si ha eccome.
Se poi fa comodo non volerlo vedere perché (e posso comprenderlo) è faticoso studiare tutte queste cose, bisogna anche accettare ogni tanto di prendersi sonori pernacchioni.
 ;)

Nicola è tutto vero, quello che in generale ho notato però è che in tutte le discipline dove si punta a conseguire un'obbiettivo si concentrano tutti gli sforzi solo in funzione del risultato
nelle gare di judo pur di vincere si fa ostruzionismo, si assumono posizioni che marzialmente parlando sono un suicidio, ci si spreme fino ai 30 anni massacrandosi il fisico....però..eh cavolo...si vince la coppa!!
ed evito di esprimermi sul Fithing Sytem del ju-jitsu...una boiata peggiore non potevano inventarla per mandare a putt...un'arte marziale così bella
Per non parlare poi dei "condizionamenti" mentali derivati da tutto ciò, solo pochi riescono effettivamente a capire che l'efficacia sul ring non è sinonimo di efficacia in generale, perchè sul ring ci sono delle regole che  bene o male tutti rispettano (è uno sport...ci mancherebbe altro!!)
ma "fuori" non è così...
 :) :)
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Raptox on August 09, 2010, 14:06:47 pm
Doveva, probabilmente, essere benestante il tuo amico.



Comunque, un altro mio amico scrisse tale aforisma (firmato Sikorsky?) sul portarotolo di carta igienica del cesso.
Forse, lo aiutava a sciogliere il mingmen in caso di stitichezza, bò...

si..era alquanto stracarico di soldi...ma sinceramente non l'ho mai visto più felice di me...
ma questo è un'altro paio di maniche


beh se aiutava ad evacuare...perchè no??? XD XD
uno degli effetti collaterali della pratica di un'arte marziale dovrebbe essere il benessere fisico...o no??? :whistle: :whistle:
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: nicola on August 09, 2010, 16:05:22 pm
La prendo da un altro punto di vista, e provo a rispondere a qualcuno.

In tutti (TUTTI) gli sport di competizione, per arrivare ai vertici mondiali, si deve necessariamente (o da atleta, o da preparatore) andare in una certa direzione.

Questa direzione, seppur avente diversi gradi di libertà, non può prescindere dalla conoscenza approfondita e metodica applicazione di una serie di principi (biomeccanici, fisiologici, fisici, etc.).
Quindi, senza entrare nel merito di questi principi, queste nozioni e queste metodologie, mi pare sia poco discutibile che se si vuole arrivare o sperare di arrivare ai vertici di una specialità si debba conoscerli e applicarli al meglio.
Se vogliamo, il riscontro pratico riguardante le teorie si ha eccome.
Se poi fa comodo non volerlo vedere perché (e posso comprenderlo) è faticoso studiare tutte queste cose, bisogna anche accettare ogni tanto di prendersi sonori pernacchioni.
 ;)

Nicola è tutto vero, quello che in generale ho notato però è che in tutte le discipline dove si punta a conseguire un'obbiettivo si concentrano tutti gli sforzi solo in funzione del risultato
E dove dovrebbero concentrarsi se non in quello? Il problema è che tu pensi che il risultato stia dalla parte opposta di dove sta il gesto tecnico perfetto e/o l'efficacia "reale". E invece non è così.
In una gara di 110 metri ostacoli l'obiettivo dell'atleta è correrli nel minor tempo possibile all'interno delle regole, ovviamente (non posso cioè esimermi dal saltare l'ostacolo, dal non invadere la corsia avversaria, dal non partire prima dello sparo, etc.). Le regole non limitano la possibilità di passare sotto l'ostacolo, saltarlo a cagnolino, tirare una puzzetta mentre si salta. Semplicemente per primeggiare in quella specialità nel corso dei decenni si è sviluppata e affinata una tecnica e una metodologia.
Se un giorno questo ostacolista dovesse in mezzo al traffico cittadino inseguire un ladro che gli ha rubato il portafoglio, io ladro avrei una certa apprensione nel sapere che ho il campione mondiale dei 110 Hs alle calcanga, invece di pensare "tanto questo per strada non c'è abituato a correre, mentre io rapino vecchiette da anni...
Convengo che ad oggi ci siano alcuni (ma solo alcuni) sport e discipline nelle quali il regolamento ha subìto modificazioni che hanno sradicato sempre più tale sport da un contesto più realistico (basta confrontare una competizione di TKD di 20 anni fa da una odierna), ma questo non significa che 20 anni fa il TKDoka era una macchina da guerra e adesso è al pari di un apprendista al corso di pastafrolla di Suor Germana.

Quote
nelle gare di judo pur di vincere si fa ostruzionismo, si assumono posizioni che marzialmente parlando sono un suicidio,
Invece, per strada, se per sopravvivere funziona l'ostruzionismo e le posizioni da suicidio marziale, tu non le applichi? Anzi se vogliamo è più facile per strada che non su un tatami o dentro un ring.

Quote
ci si spreme fino ai 30 anni massacrandosi il fisico...
E per strada, a maggior ragione, se sei aggredito ed è in gioco la tua vita, non ti spremi massacrandoti il fisico per uscirne fuori?

Quote
Per non parlare poi dei "condizionamenti" mentali derivati da tutto ciò, solo pochi riescono effettivamente a capire che l'efficacia sul ring non è sinonimo di efficacia in generale,

Diciamo che non è identico, ma è sinonimo. Inoltre, pensa un po', proprio gli atleti al top mondiale hanno spesso un preparatore atletico che lavora molto sull'aspetto mentale; anzi, negli ultimi anni ha preso sempre più campo lo studio delle emozioni e il livello di attivazione nella pratica di alto livello (ci sono addirittura applicazioni di PNL per migliorare le capacità di alcuni atleti che, potenzialmente hanno nel fisico la prestazione, ma poi non la realizzano).

Infine, e concludo, se torniamo alla pratica nuda e cruda, un pugno è sempre un pugno, e il gesto, reso perfetto nella sua biomeccanica, ha lo scopo di generare la massima efficacia possibile, che lo si tiri contro un sacco, su una pera, su un colpitore, sulla faccia di un avversario o sulla faccia di un aggressore.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: xjej on August 09, 2010, 16:35:36 pm
Quote
nelle gare di judo pur di vincere si fa ostruzionismo, si assumono posizioni che marzialmente parlando sono un suicidio

Ecco bravo, tu stai dritto quando io ti prendo che tanto io non sono capace di proiettarti perchè assumi una posizione eretta.
Che vuoi che sia ? Da posizione neutra avrò fatto cosa ? cento-centocinauqantamila  ripetizioni ?
Prima però firmami una liberatoria e compra un paracadute.
A parte il commentare senza avere idea di cosa avviene  durante quello che tu chiami "ostruzionismo" ( parlo di gare fatte da atleti competenti, non quelli che smanacciano perchè loro e chi gli insegna non ha idea di cosa fare ) sono quelle migliaia di ore di sparring con atleti diversi e situazioni diverse che rendono chi fa' sdc adattabile a tutte le situazioni.
Perchè diecimila posizioni diverse  vengono provate, subite, verificate.
Il resto non lo commento per decenza.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 09, 2010, 18:00:21 pm
spero che qualcuno,meno ottuso,mi spieghi dove ho detto che la scienza e la biomeccanica sono sbagliate.

tra l altro a fare confronti di metodologie qua son buoni tutti.

ma io veramente ancora non ho visto in nessun sport da combattimento l insegnante che spiega biomeccanicamente le tecniche,per farle accettare.

dicono solo FATE COSÍ.

quindi di cosa stiamo parlando?di una diatriba filosofica che riguarda unicamente il forum?perché questo é.
quando fai uno sport di combattimento,ti dicono :
metti il peso cosí,alza la gamba,piantati bene,alzati sulla punta quando calci.e sarebbe questa la vostra biomeccanica?ma andate a cagare vah

se questo é l approiccio scientifico del judo e degli sport da combattimento,fate vobis...
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 09, 2010, 18:04:18 pm
mi chiedo se per accettare le tecniche dei thailandesi le abbiamo dovute far passare al vaglio della biomeccanica per comprovarne l efficacia,o non sia piuttosto bastata l evidenza.

ancora oggi,con tutta la nostra scienza,che i tailandesi non hanno,c é una differenza mostruosa di tecnica a loro vantaggio.ogni azione di gamba in particolare é fulminante.
andategliela a spiegare a loro la biomeccanica,grazie
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Raven81 on August 09, 2010, 18:18:47 pm
ma io veramente ancora non ho visto in nessun sport da combattimento l insegnante che spiega biomeccanicamente le tecniche,per farle accettare.

Ti abbiamo già detto che la biomeccanica è solo una PARTE della scienza dell'allenamento. Non è un vademecum di suggerimenti spicci per correggere l'atleta.

Il che non significa che conoscerne l'abc non permetta di trovare spunti utili per "guidare" l'atleta durante l'allenamento.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 09, 2010, 18:26:53 pm
Raven in nessun corso di sdc che abbia visto si parla di biomeccanica,se ne parla solo qui.

quindi non esiste una diatriba tra i corsi di chi e i corsi di biomeccanica.perché nei corsi di chi si parla di chi e poi si fanno tecniche inutili spesso.
nei corsi di sdc si fanno tecniche utili ma nessun discorso biomeccanico.
di queste cose e di questi confronti si parla solo qui.

poi perché continui a parlare come se io avessi detto che la biomeccanica o non serve o spiega tutto?
io sto solo dicendo che la biomeccanica va bene,che puo essere suppoortata da altre scienze,e che in alternativa,o in combinazione,si puo parlare di chi per capire il senso dei metodi tradizionali.

non ho capito perché si cerca di farmi passare da stregone..
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Raven81 on August 09, 2010, 18:39:12 pm
Raven in nessun corso di sdc che abbia visto si parla di biomeccanica,se ne parla solo qui.

E questo cosa c'entra? C'è chi allena avendo certe conoscenze e chi lo fa senza averle... e poi, ad es. discutendone QUI, cadono molti altarini. That's all.


non ho capito perché si cerca di farmi passare da stregone..

Forse perchè hai scritto cose del genere:

misurano anche la stabilita e il grado di rooting del movimento ad esempio?

il sistema tradizionale é fondato sulla soggettivitá e su sensazioni interne.non quindi su veritá oggettive che non siano quelle del movimento in concreto.

:)
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 09, 2010, 19:24:15 pm
ma stai giocando?

qui non s é fatta nessuna prova.quali altarini potrebbero mai cadere?

ma che stabilitá e rooting sono termini tipici cinesi o occidentali?perché negli sdc non esiste il fattore stabilitá della posizione?e perchemmai esisterebbe una macchina occidentale che misura la stabilitá,se quest ultima é solo una favoletta cinese?

scusa,prima mi si dice che il sistema tradizionale é troppo dogmatico e lo si fa passare per una pecca,a differenza della veritá espressa dalla biomeccanica di cui pero non si fa menzione nei corsi di sdc.poi dico che non ci sono dogmi e veritá oggettive,perché i metodi tradizionali non si fondano su una lettura scientifica all occidentale,ma che ci si basa sull educazione delle sensazioni,necessariamente soggettive,e fai il sorrisetto.

ho il dubbio che qualunque cosa dicessi,metteresti il faccino di circostanza.

Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Raven81 on August 09, 2010, 19:46:42 pm
ma che stabilitá e rooting sono termini tipici cinesi o occidentali?perché negli sdc non esiste il fattore stabilitá della posizione?e perchemmai esisterebbe una macchina occidentale che misura la stabilitá,se quest ultima é solo una favoletta cinese?

è nato prima l'uovo o la gallina?

Rockyjoe, stai espandendo la forza in 8 direzioni, cioè stai facendo domande saltando di palo in frasca, mescolando questioni diverse, questionando tutto e non dicendo nulla.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 09, 2010, 19:56:59 pm
allora andiamo per ordine.

si dice che i tradizionalisti si esprimono in un modo non copmprensibile e cio ghettizza la loro arte e loro stessi rispetto ai pragmetici praticanti di sdc.
per me sono 2 linguaggi equivalenti.e sono tali perché possono portare a risultati comparabili e equivalenti.anche se non necessariamente uguali.

la diffcioltá del dialogo deriva dall usare un vocabolario orientaleggiante.allora visto che gli sportivi sono troppo in gamba per usare un vocabolario del genere,io cerco di parlare con la loro stessa terminologia.

ma proprio quando lo faccio,parlando di stabilitá,di equilibrio,di biomeccanica,e di cose ritenute piu o meno normali,mi si obbietta,praticamente per dileggio, che parlo delle 8 direzioni,di cui non ho fatto menzione alcuna.

dall altra parte nessuno é stato in grado,pur avendo io fatto un invito, di descrivermi biomeccanicamente,una descrizione che io accetterei, un azione di pugno.ho scelto un pugno diretto perché ritengo questa essere l azione piu semplice e facilmente descrivibile in termini anche di biomeccanica.
mi viene dunque il dubbio che quando si parli di biomeccanica,tutti questi sportivi non sappiano di cosa stanno parlando,e citano la parola biomeccanica a sproposito,per fare bella figura.

stabilito che sto usando l italiano per interloquire,e stabilito che non parlo di 8 direzioni né sto usando la traduzione italiana di termini cinesi-sperando che stabilitá e equilibrio non siano considerate tali-,vogliamo intavolare una conversazione corretta o no?
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Raven81 on August 09, 2010, 20:05:35 pm
stabilito che sto usando l italiano per interloquire,e stabilito che non parlo di 8 direzioni né sto usando la traduzione italiana di termini cinesi-sperando che stabilitá e equilibrio non siano considerate tali-,vogliamo intavolare una conversazione corretta o no?

Beh, è lo scopo del thread, il motivo per cui Madhatter ha voluto intitolarlo "Dizionario minimo". E quando hai letto il suo post hai commentato:

interessante,maaaaa

PERCHÉ?

Adesso sembri più incline al dialogo rispetto a quando hai scritto quel post... meglio così. :)


ma proprio quando lo faccio,parlando di stabilitá,di equilibrio,di biomeccanica,e di cose ritenute piu o meno normali,mi si obbietta,praticamente per dileggio, che parlo delle 8 direzioni,di cui non ho fatto menzione alcuna.

Probabilmente succede perchè finisci spesso per scrivere cose "fantasiose" come questa:

per esempio se un thailandese indossasse un gi,o una giacca perché si fa una passeggiata a via del corso,e incontra un judoka,il suo grappling di base finalizzato al colpire di gomito e ginocchio funzionerá contro il judoka oppure fallirá contro il wrestling di quest ultimo?

Il che maldispone qualcuno: se ad ogni domanda interessante che fai, fai seguire 3-4 domande tipo questa, quasi mettendole sullo stesso piano, beh.. diventa francamente difficile prenderti sul serio.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 09, 2010, 20:17:23 pm
stabilito che sto usando l italiano per interloquire,e stabilito che non parlo di 8 direzioni né sto usando la traduzione italiana di termini cinesi-sperando che stabilitá e equilibrio non siano considerate tali-,vogliamo intavolare una conversazione corretta o no?

1 Beh, è lo scopo del thread, il motivo per cui Madhatter ha voluto intitolarlo "Dizionario minimo". E quando hai letto il suo post hai commentato:

interessante,maaaaa

PERCHÉ?

2 Adesso sembri più incline al dialogo rispetto a quando hai scritto quel post... meglio così. :)


ma proprio quando lo faccio,parlando di stabilitá,di equilibrio,di biomeccanica,e di cose ritenute piu o meno normali,mi si obbietta,praticamente per dileggio, che parlo delle 8 direzioni,di cui non ho fatto menzione alcuna.

3 Probabilmente succede perchè finisci spesso per scrivere cose "fantasiose" come questa:

per esempio se un thailandese indossasse un gi,o una giacca perché si fa una passeggiata a via del corso,e incontra un judoka,il suo grappling di base finalizzato al colpire di gomito e ginocchio funzionerá contro il judoka oppure fallirá contro il wrestling di quest ultimo?

4 Il che maldispone qualcuno: se ad ogni domanda interessante che fai, fai seguire 3-4 domande tipo questa, quasi mettendole sullo stesso piano, beh.. diventa francamente difficile prenderti sul serio.
1 Infatti era interessante,ma non si esprimeva in alcun modo su quale fosse il senso del 3d.discutere coi tradizionalisti,fare una riflessione autoconclusiva e autoreferenziale,creare un 3d di fratellanza con altri sportivi?
ma in ogni caso ho scritto INTERESSANTE e non CAGATA

2 dato che in bonis l ho voluto interpretare come invito al dialogo,ho dialogato.a differenza di cio che stai dicendo,non mi sono mai messo contro e rinsavito adesso come stai presupponendo tu.volevo solo capire gli intenti del 3D.a differenza di altri,quando una cosa la ritengo interessante,rispondo.mentre altri talvolta partecipano solo per sfottere,anche se il discorso non li interessa
e siccome sei un agnostico,non penso che tu creda alla lettura del pensiero,visto che sembri voler sapere le intenzioni del mio INTERESSANTE MA PERCHé,quando é solo da prendere alla lettera.e nemmeno io cmq credo alla lettura del pensiero.

3 e dopo che ti rompono i marroni con le provocazioni quando ti stai sforzando di usare lo stesso linguaggio dei tuoi interlocutori,a un certo punto provoco anche io.o solo chi fa sdc puo provocare?

4 vedi che non segui?non era una domanda.
oltretutto se dici che faccio domande interessanti,mi fa piacere da una parte,ma a quelle nessuno ha risposto.e a un certo punto mi rompo i cosiddetti.invece quando dici una cosa strana per provocare,sono tutti li pronti ad abboccare e prendere spunto per rompere..come te lo spieghi biomeccanicamente?
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Raven81 on August 09, 2010, 20:24:15 pm
invece quando dici una cosa strana per provocare,sono tutti li pronti ad abboccare e prendere spunto per rompere..come te lo spieghi biomeccanicamente?

vuol dire che sei bravo a provocare. oppure che quando provochi "apri la guardia" e ti esponi ad attacchi altrui.

direi che siamo parecchio OT e la chiudo qui.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Raven81 on August 09, 2010, 20:36:32 pm
dall altra parte nessuno é stato in grado,pur avendo io fatto un invito, di descrivermi biomeccanicamente,una descrizione che io accetterei, un azione di pugno.ho scelto un pugno diretto perché ritengo questa essere l azione piu semplice e facilmente descrivibile in termini anche di biomeccanica.
mi viene dunque il dubbio che quando si parli di biomeccanica,tutti questi sportivi non sappiano di cosa stanno parlando,e citano la parola biomeccanica a sproposito,per fare bella figura.

Allora, ci tengo a che questa parte del tuo post venga messa in evidenza.

Per INIZIARE a rispondere a quella tua domanda occorrerebbero alcune conoscenze di "Meccanica Razionale", disciplina il cui esame - all'epoca in cui studiavo fisica - presupponeva Analisi 1, Analisi 2 e una buona fetta del programma di Geometria (matrici et similia).

Mi spieghi dunque come è possibile rispondere in un post alla tua domanda?
Io stesso (che non sono nessuno! :P ) dovrei rimettermi a studiare, anche perchè non ho mai studiato biomeccanica. Forse ho SOLO l'abc matematico che mi permetterebbe di INIZIARE a studiarla.

Ecco, alla luce di queste cose, prova tu a vedere cosa significa dire che un pugno è "facilmente descrivibile". ;)

Se anche qualcuno ti rispondesse, molto probabilmente non capiresti la risposta. O la capiresti solo se si incominciasse a spiegartela dall'inizio, cosa che non si può fare sul forum.

Il fatto che un certo insieme di praticanti/atleti si affidino ad un certo tipo di allenamenti, non significa che ciascuno di loro sappia per filo e per segno cosa sta facendo e perchè lo sta facendo, non significa cioè che ciascuno di loro abbia avuto bisogno di laurearsi in scienze motorie per gareggiare - lo so, è lapalissiano e ti è già stato detto... ma tu cerca di capirlo!

MA tutto questo non può certo essere un fondamento per affermare che la biomeccanica sia in sè stessa una fede, equivalente a quella che va nutrita per certe "teorie" tradizionali.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 09, 2010, 20:50:36 pm
dato che le sensazioni sono una cosa abbastanza concreta,almeno per chi le sente,non mi sentirei di parlare di fede.

la tua risposta sulla difficolta di esprimere biomeccanicamente un pugno,benché mi trovi d accordo, cozza un po ,secondo me, coi discorsi fatti finora.

se la biomeccanica di un movimento é difficilmente spiegabile,mi dici come fai,in un corso,a spiegare anche dal vivo,come biomeccanicamente avviene un movimento?

 detta come hai detto tu SEMBREREBBE che gli allievi di un normale corso non possano trarre alcun giovamento dal loro insegnante,magari esperto in biomeccanica.l unica cosa che potra fare quell insegnante sará di dire ai suoi allievi che una azione é corretta,biomeccanicamente,solo seguendo una certa linea.ma gli allievi di biomeccanica non avranno capito nulla.avranno solo PERCEPITO SOGGETTIVAMENTE la correttezza,ci mancherebbe altro,di quel movimento.e tornerebbero al discorso sensazioni.e dato che non conoscono nulla di biomeccanica,si baserebbero sul riprodurre la sensazione del colpo giusto per riprodurre il colpo giusto.cioé lavorerebbero in modo empirico.e parzialmente soggettivo.

e visto l approccio soggettivo degli allievi,cosa cambia se l approccio del maestro,a paritá di tecnica e di modi di esecuzione, é basato sul chi o sulla biomeccanica?per loro non cambia nulla,devono solo eseguire un movimento.

abbi anche presente che ci sono grandi campioni che mai hanno pensato alla biomeccanica,e neppure i loro maestri.

concludo dicendo

SE DUNQUE LA BIOMECCANICA COME STRUMENTO NON É ALLA PORTATA DI TUTTI,IN TERMINI DI COMPRENSIONE,COSA É CHE LA RENDE UTILE AI SUOI FRUITORI?

FINORA SI É BASATO TUTTO IL DISCORSO SUL FATTO CHE IL CHI,LEGATO ALLE SCIENZE ORIENTALI NEL CASO MIGLIORE,E NEL CASO PEGGIORE VEICOLO DI SUPERSTIZIONI,SI BASA SU UN LINGUAGGIO NON NOTO AI PRATICANTI.MA SE NEPPURE LA BIOMECCANICA LO É,CHE VANTAGGIO C É A USARE UN APPARATO CONOSCITIVO PIUTTOSTO CHE UN ALTRO?
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Raven81 on August 09, 2010, 21:00:46 pm
SE DUNQUE LA BIOMECCANICA COME STRUMENTO NON É ALLA PORTATA DI TUTTI,IN TERMINI DI COMPRENSIONE,COSA É CHE LA RENDE UTILE AI SUOI FRUITORI?

Elevare la PRATICA dell'allenamento a SCIENZA dell'allenamento. Con tutto quel che ne consegue sul miglioramento della performance.


detta come hai detto tu SEMBREREBBE che gli allievi di un normale corso non possano trarre alcun giovamento dal loro insegnante,magari esperto in biomeccanica.

Beh, perchè dici questo?  ???
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 09, 2010, 21:07:16 pm
si,ma solo per chi,come hai detto tu,comprende quelle equazioni.ammesso che parliamo di equazioni.e di solito chi fa le equazioni non é il praticante,ma il topo di laboratorio...che non fa arti marziali...

in questo caso sarebbe opportuno che lo studioso coincidesse con la figura del maestro.naturalmente,secondo me.e non far impostare il lavoro a chi non deve poi applicarlo.

per quanto poi si elevi la comprensione generale,la massa dei praticanti lavorerá sempre a sensazione.e rimarrá a digiuno della teoria biomeccanica che anima i loro movimenti,per quanto sia corretta la teoria.

secondo me negare questo,significa negare l evidenza
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 09, 2010, 21:12:23 pm
dimenticavo.

ho fatto l invito alla descrizione biomeccanica di un pugno,pensando sinceramente che sarebbe stata piu semplice.e cmq la cosa interessa anche me,in quanto praticante.

mi domando se saltando parti complesse dandole per scontate alla luce del livello normale di conoscenza,é possibile fare questa descrizione.

é possibile anche postare dei disegni,o mettere dei filmati mettendo in risalto determinati aspetti del movimento.di piu non si puo effettivamente chiedere.e avremmo qualcosa di concreto cui riferirsi
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 09, 2010, 21:33:55 pm
ultima questione.
coime ho detto prima,i thailandesi non credo sappiano molto di biomeccanica,eppure calciano in un modo veramente incredibile.ad oggi nessun occidentale l ho visto calciare come loro,nonostante la nostra scienza.

se ne avessi i mezzi,studierei biomeccanicamente il loro modo di calciare,e non so se é stato fatto.
ma se é stato fatto,risultati uguali ai loro non so se se ne vedono dalle nostre parti.é anche vero che loro iniziano giovanissimi,per dire il vero.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Dottor Wolvie Killmister on August 09, 2010, 21:37:45 pm
si,ma solo per chi,come hai detto tu,comprende quelle equazioni.ammesso che parliamo di equazioni.e di solito chi fa le equazioni non é il praticante,ma il topo di laboratorio...che non fa arti marziali...

in questo caso sarebbe opportuno che lo studioso coincidesse con la figura del maestro.naturalmente,secondo me.e non far impostare il lavoro a chi non deve poi applicarlo.

per quanto poi si elevi la comprensione generale,la massa dei praticanti lavorerá sempre a sensazione.e rimarrá a digiuno della teoria biomeccanica che anima i loro movimenti,per quanto sia corretta la teoria.

secondo me negare questo,significa negare l evidenza

dimenticavo.

ho fatto l invito alla descrizione biomeccanica di un pugno,pensando sinceramente che sarebbe stata piu semplice.e cmq la cosa interessa anche me,in quanto praticante.

mi domando se saltando parti complesse dandole per scontate alla luce del livello normale di conoscenza,é possibile fare questa descrizione.

é possibile anche postare dei disegni,o mettere dei filmati mettendo in risalto determinati aspetti del movimento.di piu non si puo effettivamente chiedere.e avremmo qualcosa di concreto cui riferirsi


(http://www.kgb-militaryschool.com/site/img_uploads/video/xxx2.jpg)

Ti basta?
Preciso inoltre che Kadochnikov è anche credente. E che non si pone per niente i problemi che vi ponete voi, ragà. La differenza fra un pugno a martello e un martello risiede nel fatto che i due martelli non sono fatti nello stesso modo, e uno dei due non sente dolore nell'impatto. E' possibile quantificare spinta, forzam velocità, dinamiche vettoriali e meccaniche, ma a un certo punto entra in gioco la soggettività del praticante, sempre unica e non misurabile per nulla.  

In più, quello che l'ingegner Kadochnikov è in grado di spiegare in maniera accademica servendosi anche di discipline che hanno strettamente a che fare con la vita umana (fisiologia, biochimica, patologia, psicologia, scienze motorie..), viene accettato esperenzialmente dal Systema Rjabko senza starne ad analizzarne troppo in fondo i risvolti scientifici. Vasiliev usa dire "Non provare ad analizzarlo, ma avvertilo e basta".

Io credo che siano due aspetti correlati. La differenza consiste solo nell'applicazione. In alcuni casi bisogna essere dapprima più "scientifici" o più "pragmatici", poi si potrà anche usarne la controparte didattica.
Come scienza e fede, fra l'altro.
Prima che capissimo che il fuoco è una trasformazione energetica, lo veneravamo come un dio. Ma cucinavamo lo stesso sia allora che adesso.

Altri miei due centesimi.


Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Darth Dorgius on August 09, 2010, 21:41:01 pm
ultima questione.
coime ho detto prima,i thailandesi non credo sappiano molto di biomeccanica,eppure calciano in un modo veramente incredibile.ad oggi nessun occidentale l ho visto calciare come loro,nonostante la nostra scienza.

Per smentirti, posso dirti che il defunto maestro Thonglor Trairat (che, oltre a essere stato maestro, era anche ingegnere), ha studiato le posizioni e le tecniche tradizionali con pacchi di equazioni (soprattutto il footwork). ;)
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Dottor Wolvie Killmister on August 09, 2010, 21:43:36 pm
ultima questione.
coime ho detto prima,i thailandesi non credo sappiano molto di biomeccanica,eppure calciano in un modo veramente incredibile.ad oggi nessun occidentale l ho visto calciare come loro,nonostante la nostra scienza.

Per smentirti, posso dirti che il defunto maestro Thonglor Trairat (che, oltre a essere stato maestro, era anche ingegnere), ha studiato le posizioni e le tecniche tradizionali con pacchi di equazioni (soprattutto il footwork). ;)

Grande.
Io di tipi così scientifici mi fido  ;)
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 09, 2010, 21:46:29 pm
ultima questione.
coime ho detto prima,i thailandesi non credo sappiano molto di biomeccanica,eppure calciano in un modo veramente incredibile.ad oggi nessun occidentale l ho visto calciare come loro,nonostante la nostra scienza.

Per smentirti, posso dirti che il defunto maestro Thonglor Trairat (che, oltre a essere stato maestro, era anche ingegnere), ha studiato le posizioni e le tecniche tradizionali con pacchi di equazioni (soprattutto il footwork). ;)
ottimo,e cosa ne ha dedotto?
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Darth Dorgius on August 09, 2010, 22:44:52 pm
ottimo,e cosa ne ha dedotto?

Bé, che funziona! :)

Se poi questo lo abbia portato ad apportare delle migliorie lo ignoro, ma suppongo di si. :)
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: cooks71 on August 09, 2010, 23:15:37 pm
Da qualche parte ho un libro di Judo dove un fisico ha dimostrato che le tecniche di caduta di questa disciplina sono le migliori in assoluto per la velocità con cui dissipano l'energia cinetica sul terreno ed il rallentamento degli organi interni durante l'impatto.

Victor De Touars, discusso e discutibilissimo Pendekar di Serak (uno stile di Silat), in un suo libro ha dimostrato, attraverso le analisi della funzione di trasferimento su un modlelo matematico adattato a degli arti umani (un pacco di intergrali), che le tecniche percuotenti del Serak sono le più devastanti contro un sistema eterogenero di tessuti come il corpo umano.

Ovviamente, i secondi studi, sono minchiate perchè De Thouars proponeva costossimi seminari online via webcam (avete letto bene).
Però di gente che ha perso un po' di tempo con la fisica e gli strumenti del calcolo differenziale, per capire l'efficacia di alcune Arti MArziali, c'è stata, eccome.

ma alla fine la conclusioni sono molto simili al buon senso...
Serve forza e colpire nel punto giusto tessuti molli rilassati...
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Rev. Madhatter on August 10, 2010, 11:38:59 am
http://www.my-personaltrainer.it/arti-marziali/pugno-diretto.html

Rocky tu chiedevi una cosa del genere?

(non l'ho letto tutto,perdonatemi ma sono un po' di corsa,non sono a casa mia)
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 10, 2010, 23:44:05 pm
esattamente ciò che chiedevo.

e la cosa buffa è che pur essendo d accordo con quasi tutto,arrivo a una conclusione diversa.

ad esempio,il discorso della divaricata di gambe è vero,ma vale se dai forza al pugno spingendo con la gamba,infatti.per darti una idea Nakayama nel suo libro sul Karate faceva la stessa cosa di questo tizio,mostrando un disegno praticamente identico.anche in relazione alle linee di forza.questo per dire che nella tradizione si fa la stessa cosa.unica differenza che non si alzano le spalle.ma questo lo vediamo in un secondo momento.per ora mi limito a dre che questo modello non mi piace e non faccio questo genere di karate(anche nel senso lato di arte di combattimento)

ma mi viene in mente ad esempio che non solo nella thai,vista la presenza dei calci alle gambe,una postura del genere non ha senso,ma anche che i pugni dei thai,pur nella loro posizione alta,fanno cmq abbastanza male.per di piu la posizione corta li fa esplodere meglio proprio quando calciano,oltre che quando tirano pugni,perchè con una postura alta,hai cmq una maggiore mobilità,non solo del corpo ma anche delle anche,rispetto ad un estremo in cui i fianchi e le anche sono bassissimi per avere una linea che dalla gamba va il piu possibile avanti.

il discorso che viene fatto vale nel caso di un pugile che per colpire usa la spinta della gamba dietro,senza preoccuparsi di ricevere un low kick.o di un single leg.

nel caso che interessa me,non prendendo la forza dalla spinta della gamba(o almeno non sempre,e quando lo faccio uso un passo che in inglese verrebbe chiamato push step),la divaricata di gambe diviene ininfluente.anzi,non protegge bene le mie gambe,perchè è piu difficile fare un blocco anche in stile thai.e limita la mia mobilità in termini di passi angolati veloci.
se le gambe sono abbastanza sotto il corpo,certo non dico sotto sotto,non ho troppi problemi nel muovere una,o tutt e due,improvvisamente sotto uno stimolo.

ti esprimo solo le mie considerazioni,ma non è detto che debbano valere per tutti.
spero che questo modo di parlare sia chiaro.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: xjej on August 11, 2010, 01:51:20 am
Ovvio che ogni movimento specifico ha la sua biomeccanica ideale.
Ma ci sono regole valide per tutto.
Oltretutto l' analisi dell'articolo era marcatamente "leggera" persino su quel singolo gesto.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Rev. Madhatter on August 11, 2010, 12:10:09 pm
@Rocky

Certo,ma non bisogna confondere l'efficacia con l'efficienza e l'efficienza del singolo colpo all'interno della strategia di combattimento.

Il pugno biomeccanicamente corretto e' uno, ossia e' quello che esprime la maggiore efficienza come singolo movimento.

Se risulta telefonato ed espone ad un controattacco e' un altro discorso  :)

Che, banalmente, il jab sia piu' debole di un diretto e' palese a tutti, eppure si tirano perche' hanno un preciso motivo strategico  :)
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: ^'V'^ on August 11, 2010, 12:15:41 pm


Certo,ma non bisogna confondere l'efficacia con l'efficienza e l'efficienza del singolo colpo all'interno della strategia di combattimento.

Il pugno biomeccanicamente corretto e' uno, ossia e' quello che esprime la maggiore efficienza come singolo movimento.

Se risulta telefonato ed espone ad un controattacco e' un altro discorso  :)

Che, banalmente, il jab sia piu' debole di un diretto e' palese a tutti, eppure si tirano perche' hanno un preciso motivo strategico  :)

Quotare l'ovvio a volte è catartico
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: nicola on August 11, 2010, 12:22:31 pm
Per non parlare della finta...ma se non colpisce, a che serve??  ??? ??? ??? ??? ???
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 11, 2010, 14:20:42 pm
@Rocky

Certo,ma non bisogna confondere l'efficacia con l'efficienza e l'efficienza del singolo colpo all'interno della strategia di combattimento.

Il pugno biomeccanicamente corretto e' uno, ossia e' quello che esprime la maggiore efficienza come singolo movimento.

Se risulta telefonato ed espone ad un controattacco e' un altro discorso  :)

Che, banalmente, il jab sia piu' debole di un diretto e' palese a tutti, eppure si tirano perche' hanno un preciso motivo strategico  :)
infatti sono d accordissimo.
ma se la biomeccanica rivela qual è il pugno piu efficace,non so se,per usare parole tue,rivela anche il pugno piu efficiente.
mi sembra di aver capito che l efficienza dipende anche dalla strategia che si usa,o dalle circostanze.e se così fosse,se ti ho ben capito,madhatter,un modello biomeccanico ti risolve il problema dell efficacia del singolo gesto,o dell efficienza del singolo movimento,ma non ti risolve i problemi di efficienza legati a strategia tua e dell avversario,e quelli legati alle circostanze.ti ho prarafrasato bene?

ora invece faccio una domanda e mi aspetto la risposta di tutti coloro che hanno approcci biomeccanici,come xiej e madhatter:

un modello biomeccanico si costruisce in astratto?o,partendo dallo studio su un professionista,si elabora attraverso strumenti biomeccanici un analisi dettagliata del suo movimento,ed eventualmente miglioramenti biomeccanici su quel modello?

per xiej:cosa avrebbe potuto scrivere l articolista,che non ha invece scritto?
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Rev. Madhatter on August 11, 2010, 16:07:17 pm
@Rocky

Certo,ma non bisogna confondere l'efficacia con l'efficienza e l'efficienza del singolo colpo all'interno della strategia di combattimento.

Il pugno biomeccanicamente corretto e' uno, ossia e' quello che esprime la maggiore efficienza come singolo movimento.

Se risulta telefonato ed espone ad un controattacco e' un altro discorso  :)

Che, banalmente, il jab sia piu' debole di un diretto e' palese a tutti, eppure si tirano perche' hanno un preciso motivo strategico  :)
infatti sono d accordissimo.
ma se la biomeccanica rivela qual è il pugno piu efficace,non so se,per usare parole tue,rivela anche il pugno piu efficiente.
mi sembra di aver capito che l efficienza dipende anche dalla strategia che si usa,o dalle circostanze.e se così fosse,se ti ho ben capito,madhatter,un modello biomeccanico ti risolve il problema dell efficacia del singolo gesto,o dell efficienza del singolo movimento,ma non ti risolve i problemi di efficienza legati a strategia tua e dell avversario,e quelli legati alle circostanze.ti ho prarafrasato bene?

La biomeccanica individua il pugno piu' efficiente dove la necessita richiesta per tale efficienza e' la massima potenza del colpo con il minor dispendio energetico.

Il risultato e' un pugno telefonato e scoperto.

Allora implementiamo un altro criterio per ottenere l'efficienza:
Oltre a essere potente e poco dispendioso deve essere veloce.

Poi aggiungiamo che deve scoprirsi poco.

Che deve tenere conto della reazione avversaria.

Etc.

Ci troveremo quindi con un insieme di condizioni entro le quali cercare,con studi biomeccanici, la tecnica piu' performante.


Un combattimento,uno scontro, altro non e' che un susseguirsi di insiemi di condizioni.




Poi io di biomeccanica non capisco una mazza, di fisica in generale non capisco mezza mazza...
Il mio criterio cardine non e' il calcolo ma la prova sulla mia pelle =)

Il motivo per cui apprezzo la biomeccanica e' che solitamente i suoi dati sono confermati dalle mazzate che prendo.

Ora tu mi dirai che l'approccio "sensibile" alla questione e' quello caratteristico degli stili tradizionali.
E io diro' che secondo me e' una boiata perche' quelli degli "stili tradizionali" non li ho mai visti mettersi alla prova col solo scopo di prendere mazzate a capire cosa funzioni e cosa no.


E' un po' come dire che la logica formale sia sbagliata perche' e' troppo complicato pensare per stringhe...
E' vero,ma non vuol dire che un pensiero che rispetti tali regole sia sicuramente piu' corretto.


Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 11, 2010, 16:44:31 pm
@Rocky

Certo,ma non bisogna confondere l'efficacia con l'efficienza e l'efficienza del singolo colpo all'interno della strategia di combattimento.

Il pugno biomeccanicamente corretto e' uno, ossia e' quello che esprime la maggiore efficienza come singolo movimento.

Se risulta telefonato ed espone ad un controattacco e' un altro discorso  :)

Che, banalmente, il jab sia piu' debole di un diretto e' palese a tutti, eppure si tirano perche' hanno un preciso motivo strategico  :)
infatti sono d accordissimo.
ma se la biomeccanica rivela qual è il pugno piu efficace,non so se,per usare parole tue,rivela anche il pugno piu efficiente.
mi sembra di aver capito che l efficienza dipende anche dalla strategia che si usa,o dalle circostanze.e se così fosse,se ti ho ben capito,madhatter,un modello biomeccanico ti risolve il problema dell efficacia del singolo gesto,o dell efficienza del singolo movimento,ma non ti risolve i problemi di efficienza legati a strategia tua e dell avversario,e quelli legati alle circostanze.ti ho prarafrasato bene?

La biomeccanica individua il pugno piu' efficiente dove la necessita richiesta per tale efficienza e' la massima potenza del colpo con il minor dispendio energetico.

Il risultato e' un pugno telefonato e scoperto.

Allora implementiamo un altro criterio per ottenere l'efficienza:
Oltre a essere potente e poco dispendioso deve essere veloce.

Poi aggiungiamo che deve scoprirsi poco.

Che deve tenere conto della reazione avversaria.

Etc.

Ci troveremo quindi con un insieme di condizioni entro le quali cercare,con studi biomeccanici, la tecnica piu' performante.


Un combattimento,uno scontro, altro non e' che un susseguirsi di insiemi di condizioni.




Poi io di biomeccanica non capisco una mazza, di fisica in generale non capisco mezza mazza...
Il mio criterio cardine non e' il calcolo ma la prova sulla mia pelle =)

Il motivo per cui apprezzo la biomeccanica e' che solitamente i suoi dati sono confermati dalle mazzate che prendo.

Ora tu mi dirai che l'approccio "sensibile" alla questione e' quello caratteristico degli stili tradizionali.
E io diro' che secondo me e' una boiata perche' quelli degli "stili tradizionali" non li ho mai visti mettersi alla prova col solo scopo di prendere mazzate a capire cosa funzioni e cosa no.


E' un po' come dire che la logica formale sia sbagliata perche' e' troppo complicato pensare per stringhe...
E' vero,ma non vuol dire che un pensiero che rispetti tali regole sia sicuramente piu' corretto.



sono d accordo con tutto ciò che scrivi.

non parlerò nei termini orientali perchè abbiamo deciso di dare un taglio quanto più possibile scientifico e biomeccanico alla discussione.
mi viene in mente
1)che il pugno al bag alle giostre sfrutta una rincorsa per aumentare la potenza del pugno 2)che esistono i superman punch nella tradizione non solo thailandese

ed entrambi questi pugni superano in potenza,penso possiamo essere d accordo,il pugno mostrato nel sito proposto.questo se si parla di massimizzare la potenza.

ora tu parli di massimizzare velocità e potenza.le tratti come se fossero 2 variabili sconnesse.ma non ritieni quindi possibile aumentare l una aumentando l altra?esiste solo il trade off tra potenza e velocità?o dalla velocità,come penso io,si ricava potenza di colpo?

lascio volutamente da parte il discorso sul vedere cosa funziona e cosa no degli stili tradizionali,proprio perchè non è importante ai fini del discorso,e genera solo flame.
anche se condivido il discorso sulla logica formale
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Dipper on August 12, 2010, 08:31:47 am
ora tu parli di massimizzare velocità e potenza.le tratti come se fossero 2 variabili sconnesse.ma non ritieni quindi possibile aumentare l una aumentando l altra?esiste solo il trade off tra potenza e velocità?o dalla velocità,come penso io,si ricava potenza di colpo?
Secondo me il trade off, non è tra velocità e potenza in sè, anche perchè la velocità è strettamente connessa alla potenza, sia che usiamo, per descrivere la potenza del pugno, la formula F=Ma sia m1v1 = m2v2 (sono solo reminescenze di fisica delle superiori e non so nemmeno quale delle due sia più indicata, non lapidatemi se ho detto una scemata :halo:).
Il vero trade off è tra la potenza e la possibilità di recuperare una posizione neutra velocemente. Un cross potente, necessariamente deve essere veloce a parità di massa, ma se lo si affonda, ci vorrà necessariamente più tempo per frenarlo e richiamarlo.
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: xjej on August 12, 2010, 08:40:06 am
Ripeto, bisogna tenere conto del fatto che le situazioni sono sistemiche.
Il problema è quando un sistema diventa troppo isolato col rischio che l' eccessiva specializzazione al suo interno faccia perdere di concretezza all' esterno del sistema.
E che ogni gesto ha un suo perchè e che quindi le necessità meccaniche cambiano.
Ma rimangono cose che sono sempre sbagliate ( i.e calciare tenendo il ginocchio della gamba d'appoggio intraruotato )
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: rockyjoe on August 12, 2010, 12:00:02 pm
Ripeto, bisogna tenere conto del fatto che le situazioni sono sistemiche.
Il problema è quando un sistema diventa troppo isolato col rischio che l' eccessiva specializzazione al suo interno faccia perdere di concretezza all' esterno del sistema.
E che ogni gesto ha un suo perchè e che quindi le necessità meccaniche cambiano.
Ma rimangono cose che sono sempre sbagliate ( i.e calciare tenendo il ginocchio della gamba d'appoggio intraruotato )
su tutto questo siamo d accordo.ma cerchiamo anche di portare avanti,per quanto possibile,il discorso.

per esempio concettualmente,secondo me,uno dovrebbe assumere il piu possibile una guardia(anche se non mi piace questo termine) polivalente,che permetta la messa in atto di quanti piu possibili modelli motori,sia in termini offensivi,sia in termini difensivi(ad esempio difesa da double leg e low kicks).
aggiungo che se dovessi fare una percentuale per me stesso,assegnerei un 60-65% di priorità alla difesa,in genere.ma è una scelta mia.

su una postura polivalente concordi/ate  o preferisci/te una postura specifica che valorizzi sempicemente i punti forti del singolo combattente?
Title: Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
Post by: Darth Penguin on August 26, 2010, 13:49:27 pm
Quote
nelle gare di judo pur di vincere si fa ostruzionismo, si assumono posizioni che marzialmente parlando sono un suicidio

Ecco bravo, tu stai dritto quando io ti prendo che tanto io non sono capace di proiettarti perchè assumi una posizione eretta.
Che vuoi che sia ? Da posizione neutra avrò fatto cosa ? cento-centocinauqantamila  ripetizioni ?
Prima però firmami una liberatoria e compra un paracadute.
A parte il commentare senza avere idea di cosa avviene  durante quello che tu chiami "ostruzionismo" ( parlo di gare fatte da atleti competenti, non quelli che smanacciano perchè loro e chi gli insegna non ha idea di cosa fare ) sono quelle migliaia di ore di sparring con atleti diversi e situazioni diverse che rendono chi fa' sdc adattabile a tutte le situazioni.
Perchè diecimila posizioni diverse  vengono provate, subite, verificate.
Il resto non lo commento per decenza.

xjej
forse però non hai compreso il senso di "posizioni che marzialmente parlando sono un suicidio": spesso nelle gare di judo si vedono atleti che mantengono una posizione piegata in avanti per impedire all'avversario di proiettare. Con le regole del Judo sportivo questo può funzionare, ma se in generale si potesse colpire con un colpo alla nuca o alla schiena, la cosa avrebbe ancora senso?

Non voglio con questo criticare il Judo, che rimane una stupenda disciplina..