Ar.Ma.
Martial Sharing => Interstile - discussioni in comune => Topic started by: Il Sommo Piastrellista on November 26, 2010, 10:43:49 am
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Provo a sintetizzare alcuni concetti che possano servire da vocabolario comune delle azioni possibili in ogni disciplina che si confronti con il conflitto disarmato (alcune ovviamente possono essere adatate anche la conflitto con armi)
Vi prego di aggiungere i vostri commenti e le vostre correzioni-aggiunte.
Vorrei poi definire quali discipline possono fornire gli strumenti più efficaci ed efficenti per lo studio dei vari concetti
Misura
1) Fuori
2) Scherma
3) Trapping
4) Clinch
5) Corpo a corpo
6) A terra
Tempo
1) Anticipo
2) Finta
3) Simultaneo
4) Controtempo
5) Contrattacco
6) adattamento
Difesa
1) Uscita
2) Schivata
3) Blocco-parata
4) Copertura
5) Intrappolamento
6) Entrata
7) Legare
8) Deflessione
9) Assorbimento
Attacco
1) Colpire
2) Torcere-Slogare
3) Premere
4) Soffocare
5) Sbilanciare-Proiettare
6) Immobilizzare
7) Pressione
Forme mentali
1) Evitamento
2) Intenzione
3) Predatorietà
Linee d'offesa
mandritto o
rovescio
stoccata o
taglio o
falso
rettilinea o
tonda
verticale,
orizzontale,
diagonale
ascendente,
discendente
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nella difesa ci va anche la Deflessione ;)
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Nell'attacco ci metterei anche la pressione costante e l'intenzione.
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Il Clinch tra le misure!!!!
e il controtempo nel tempo, che e' diverso dal contrattacco
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Nell'attacco ci metterei anche la pressione costante e l'intenzione.
quoto
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nella difesa ci va anche la Deflessione ;)
la metto, ma la spiegheresti meglio?
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Nell'attacco ci metterei anche la pressione costante e l'intenzione.
la pressione sono d'accordo
per l'intenzione aprirei un capitolo a parte tipo "approcci mentali"
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Il Clinch tra le misure!!!!
e il controtempo nel tempo, che e' diverso dal contrattacco
Il clinch non è corpo a corpo? ma nel dubbio lo metto
si sul controtempo hai dannatamente ragione
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penso ci siano troppe opzioni indicate nell'elenco ;)
nella misura in particolare che si intende con "scherma"?
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Vorrei poi definire quali discipline possono fornire gli strumenti più efficaci ed efficenti per lo studio dei vari concetti
Mi sono convinto che la disciplina col migliore glossario, più preciso e ben definito, sia la scherma: ogni termine ha una definizione, per di più in italiano, pur senza il fascino internazionale dei nomi anglofoni o quello esotico degli occhi a mandorla.
I nomi asiatici hanno spesso per cultura molteplici significati e associazioni d'idee collegate intrinseche, col forte rischio di fraintendimento dell'ascoltatore/lettore perchè partono da un modo di pensare molto diverso dal nostro occidentale.
Mi rammarico di non capirne nulla.
Per catalogare le linee d'offesa:
mandritto o rovescio
stoccata o taglio o falso
rettilinea o tonda
verticale, orizzontale, diagonale
ascendente, discendente
Consideravo frustato oppure passante opzioni chiare per catalogare e intendersi ma ho notato in una discussione sul Fam che tra i termini filippini anche con witik (frustato) ci si può non intendere tra praticanti di amf. XD
Per gli altri termini filippini sui fraintendimenti avevo già notato che c'è l'imbarazzo della scelta tra i praticanti di stili diversi. Se si incontrano due maestri di stili di origini completamente diversa invece inspiegabilmente si intendono al volo subito dopo i primi 2 minuti, usano termini diversi ma in pratica si ritrovano facendo e ragionando in modo molto simile. :D
Nel tempo c'è il “work in progress” che in italiano indicherei con adattamento/cambiamento in corso d'opera collegabile a controtempo/contrattacco ma indica per me un aspetto leggermente diverso. L'ho visto esprimere in pratica ma senza etichettarlo.
Raccoglie la sfumatura che ad un azione A, rispondo "improvvisando" e scegliendo tra B, C, D, etc. a seconda di cosa è più sensato per l'istinto nel caso specifico, è l'istinto che deve ragionare e adattarsi e non il raziocinio a tavolino. Flessibilità d'azione non premeditata.
Clinch pugilistico, lottatorio o thailandese? :spruzz:
Preferisco semplificare anch'io con corpo a corpo.
nella misura in particolare che si intende con "scherma"?
Presumo lunga distanza, long range in inglese, largo mano in dialetto kaliforniano. ;)
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penso ci siano troppe opzioni indicate nell'elenco ;)
nella misura in particolare che si intende con "scherma"?
1) in effetti il lavoro che vorrei proporre è questo: mettersi d'accordo su alcuni punti di caontatto che siano accettabili dai praticanti di ogni disciplina e poi in un secondo tempo sintetizzare...
2) scherma la intendo come la distanza dove si possono incrociare gli strumenti offenzivi...ovvio che ciò può cambiare se consideriamo calci, pugni, spade o lance
IMHO-
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Vorrei poi definire quali discipline possono fornire gli strumenti più efficaci ed efficenti per lo studio dei vari concetti
Mi sono convinto che la disciplina col migliore glossario, più preciso e ben definito, sia la scherma: ogni termine ha una definizione, per di più in italiano, pur senza il fascino internazionale dei nomi anglofoni o quello esotico degli occhi a mandorla.
I nomi asiatici hanno spesso per cultura molteplici significati e associazioni d'idee collegate intrinseche, col forte rischio di fraintendimento dell'ascoltatore/lettore perchè partono da un modo di pensare molto diverso dal nostro occidentale.
Mi rammarico di non capirne nulla.
Per catalogare le linee d'offesa:
mandritto o rovescio
stoccata o taglio o falso
rettilinea o tonda
verticale, orizzontale, diagonale
ascendente, discendente
Consideravo frustato oppure passante opzioni chiare per catalogare e intendersi ma ho notato in una discussione sul Fam che tra i termini filippini anche con witik (frustato) ci si può non intendere tra praticanti di amf. XD
Per gli altri termini filippini sui fraintendimenti avevo già notato che c'è l'imbarazzo della scelta tra i praticanti di stili diversi. Se si incontrano due maestri di stili di origini completamente diversa invece inspiegabilmente si intendono al volo subito dopo i primi 2 minuti, usano termini diversi ma in pratica si ritrovano facendo e ragionando in modo molto simile. :D
Nel tempo c'è il “work in progress” che in italiano indicherei con adattamento/cambiamento in corso d'opera collegabile a controtempo/contrattacco ma indica per me un aspetto leggermente diverso. L'ho visto esprimere in pratica ma senza etichettarlo.
Raccoglie la sfumatura che ad un azione A, rispondo "improvvisando" e scegliendo tra B, C, D, etc. a seconda di cosa è più sensato per l'istinto nel caso specifico, è l'istinto che deve ragionare e adattarsi e non il raziocinio a tavolino. Flessibilità d'azione non premeditata.
Clinch pugilistico, lottatorio o thailandese? :spruzz:
Preferisco semplificare anch'io con corpo a corpo.
nella misura in particolare che si intende con "scherma"?
Presumo lunga distanza, long range in inglese, largo mano in dialetto kaliforniano. ;)
1) bellissimo post
2) corro ad aggiungere gli angoli
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nella difesa ci va anche la Deflessione ;)
la metto, ma la spiegheresti meglio?
se schivi e basta un colpo, l'avversario percepisce di essere andato a vuoto, quindi la sua mente inizia ad approntare tutte le contromisure possibili per mettersi in sicurezza dal nostro controattacco o per farsi sotto ancora
se invece, dai una seppur minima sensazione di contatto anche finto, e fai in modo che il suo colpo vada dove lui aveva mirato e si aspetta che ci sia il bersaglio, inganni la sua mente, lo convinci di aver colpito.
la sua mente si tranquillizzerà pensando già a cosa fare "dopo"
questo istante piccolissimo di sbagliata sicurezza, è uno dei momenti in cui è più vulnerabile.
se poi nel momento in cui attui la deflessione controattacchi simultaneamente, le possibilità di sorprendere l'avversario aumentano esponenzialmente
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Uscita in tempo: contrattacco simultaneo ad una sottrazione di bersaglio, e' una sottocategoria del contrattacco percio' si deve prima invogliare l'avversario a prendere l'iniziativa con finte od inviti (scorpire un bersaglio di proposito per "incanalare" l'attacco nel modo voluto per neutralizzarlo).
Controtempo: si attua con una parata/risposta sull'uscita in tempo, ma e' anche possibile effettuarlo con una contrazione, ossia chiudere la linea con una opposizione prima che l'attacco si sviluppi, al contrario della parata/risposta su un attacco gia' formato.
Colpo in tempo od anticipo: e' un attacco diretto sulla preparazione d'attacco quando il braccio dell'avversario non e' ancora disteso completamente, serve un buon timing ed una corretta gestione della misura in quanto non essendoci opposizione ne' chiusura puo' portare al colpo doppio.
Prima intenzione: attacco diretto sul bersaglio voluto, e' una azione che si sviluppa in un tempo singolo e non elude nessuna parata, neutralizza le finte.
Seconda intenzione: minacciare un bersaglio per poi colpirne un altro, si sviluppa in due o piu' tempi ed elude una o piu' parate, si effettua utilizzando una o piu' finte.
Finta: azione d'attacco che deve portare l'avversario alla conseguente parata per poi eluderla, fa' parte della categoria di azioni di seconda intenzione.
Tempo: e' il tempo necessario per effettuare una azione semplice di attacco o difesa, la parata/riposta in teoria va fatta in un solo tempo, qualsiasi azione che necessita due o piu' tempi e' una azione composita.
Ripresa d'attacco: e' una azione offensiva su un precedente attacco parato dall'avversario ma che non porta ad una sua risposta, si esegue con una azione di svincolo.
Traccheggio/scandaglio: sono delle azioni di finta non offensive che servono per studiare gli automatismi e le misure difensive preferite dall'avversario per poi eluderle, come tutte le finte va' fatta in modo realistico in modo da provocare una reazione.
Misura: e' la distanza relativa che separa i combattenti, e' fondamentale saper stimare la propia misura e quella dell'avversario, ossia avere la consapevolezza del propio allungo rispetto a quello dell'avversario, la misura e' divisa in doppia misura, giusta misura e corpo a corpo.
Ho modificato un po' per rendere la cosa il piu' generale possibile senza scendere in dettagli tecnico/schermistici, ci sarebbero moltissimi altri concetti e definizioni ma dovrebbero essere decontestualizzati, tipo i fili, i trasporti, le battute, le cavazioni/controcavazioni, l'intrecciata, lo sforzo, le angolazioni, lo striscio, il coupè, il guadgno dei gradi, le parate di tasto/opposizione/contro/mezzacontro ed altre che non mi vengono in mente al momento.
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grazie Crux
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Crux, nel caso tu abbia voglia di continuare a scrivere, ti assicuro la mia voglia di leggere. ;)
Non son certo di aver compreso bene. Mi sembra di capire che quello che io chiamavo “work in progress” si definisca nella scherma “di seconda intenzione”, indipendentemente dalla premeditazione tattica o dalla necessità creatasi durante l'assalto per la reazione dell'avversario.
E' esatto o la mia è una forzatura del concetto?
La ripresa d'attacco rientra nella categoria di seconda intenzione?
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Lavoro molto interessante, ma io inserirei in difesa anche le cavate.
In qualcuna delle basi che ho imparato, ci sono parate che dopo il contatto fanno un movimento circolare del braccio uguale alla cavata di una spada, per aprire la difesa avversaria e colpire di conseguenza.
nella difesa ci va anche la Deflessione ;)
la metto, ma la spiegheresti meglio?
se schivi e basta un colpo, l'avversario percepisce di essere andato a vuoto, quindi la sua mente inizia ad approntare tutte le contromisure possibili per mettersi in sicurezza dal nostro controattacco o per farsi sotto ancora
se invece, dai una seppur minima sensazione di contatto anche finto, e fai in modo che il suo colpo vada dove lui aveva mirato e si aspetta che ci sia il bersaglio, inganni la sua mente, lo convinci di aver colpito.
la sua mente si tranquillizzerà pensando già a cosa fare "dopo"
questo istante piccolissimo di sbagliata sicurezza, è uno dei momenti in cui è più vulnerabile.
se poi nel momento in cui attui la deflessione controattacchi simultaneamente, le possibilità di sorprendere l'avversario aumentano esponenzialmente
Grande, non avevo mai visto quantificare così bene questo concetto.
Spero di essere nel giusto se dico che in questa teoria vanno anche le parate che deviano il colpo, ma non lo fermano.
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Crux, nel caso tu abbia voglia di continuare a scrivere, ti assicuro la mia voglia di leggere. ;)
Non son certo di aver compreso bene. Mi sembra di capire che quello che io chiamavo “work in progress” si definisca nella scherma “di seconda intenzione”, indipendentemente dalla premeditazione tattica o dalla necessità creatasi durante l'assalto per la reazione dell'avversario.
E' esatto o la mia è una forzatura del concetto?
La ripresa d'attacco rientra nella categoria di seconda intenzione?
direi che ci sta :)
al sempre ottimo Crux lascio tutti gli interventi relativi alla scherma accademica
se riesco questa sera contribuisco con alcuni elementi del percorso didattico che seguo ... per ora ho solo il tempo di leggere al volo :gh:
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Grazie, anche a me piacciono molto i discorsi intersitle.
@ Diego: Si' il tuo concetto di "work in progress" e' una seconda intenzione schermistica, non occorre e non e' sempre possibile predisporre una azione composita a priori, e' una cosa che si sviluppa in corso d'opera a volte.
No la ripresa d'attacco non e' una seconda intenzione, ci deve essere continuita' anche in una azione composita, la frase schermistica e' terminata con un nulla di fatto in quanto l'attacco e' stato neutralizzato e la parata non ha portato ad una risposta, si riprende quindi con un proseguimento dell'attaccante con una azione semplice in un tempo, tipo svincolo-botta dritta, parare senza rispondere e' una cosa pessima, nessuno lo farebbe volontariamente (quindi non puo' essere provocata a priori) e sarebbe da stupidi non approfittarne.
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Lavoro molto interessante, ma io inserirei in difesa anche le cavate.
In qualcuna delle basi che ho imparato, ci sono parate che dopo il contatto fanno un movimento circolare del braccio uguale alla cavata di una spada, per aprire la difesa avversaria e colpire di conseguenza.
nella difesa ci va anche la Deflessione ;)
la metto, ma la spiegheresti meglio?
se schivi e basta un colpo, l'avversario percepisce di essere andato a vuoto, quindi la sua mente inizia ad approntare tutte le contromisure possibili per mettersi in sicurezza dal nostro controattacco o per farsi sotto ancora
se invece, dai una seppur minima sensazione di contatto anche finto, e fai in modo che il suo colpo vada dove lui aveva mirato e si aspetta che ci sia il bersaglio, inganni la sua mente, lo convinci di aver colpito.
la sua mente si tranquillizzerà pensando già a cosa fare "dopo"
questo istante piccolissimo di sbagliata sicurezza, è uno dei momenti in cui è più vulnerabile.
se poi nel momento in cui attui la deflessione controattacchi simultaneamente, le possibilità di sorprendere l'avversario aumentano esponenzialmente
Grande, non avevo mai visto quantificare così bene questo concetto.
Spero di essere nel giusto se dico che in questa teoria vanno anche le parate che deviano il colpo, ma non lo fermano.
per quel che mi riguarda, si, ci stanno anche quelle.
poi per quelle che tu chiami "cavate" se ho capito bene, più che parate di forza vere e proprie, sono quasi dei movimenti ad assorbire e a ridirigere altrove il colpo avversiario. può essere?
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@ Cavalieredigelo: la cavazione e' nella scherma una azione d'attacco semplice in un tempo, quello che tu intendi e' piu' simile ad una parata di contro e risposta di filo (cioe' senza togliere il contatto col ferro/braccio avversario).
Cavare senza portare un attacco e' come parare senza rispondere.. una pessima idea.
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@ Cavalieredigelo: la cavazione e' nella scherma una azione d'attacco semplice in un tempo, quello che tu intendi e' piu' simile ad una parata di contro e risposta di filo (cioe' senza togliere il contatto col ferro/braccio avversario).
Cavare senza portare un attacco e' come parare senza rispondere.. una pessima idea.
l'azione descritta da CavalierediGelo più che una cavazione mi pare un trasporto
:thsit:
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@ Giannizzero: dipende, il trasporto (o meglio il riporto se ha una traiettoria circolare) lo esegui dopo una presa di ferro, quindi e' conseguente ad una azione offensiva, la parata di contro la esegui su un attacco come difesa ed apertura del bersaglio per la risposta.
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@ Giannizzero: dipende, il trasporto (o meglio il riporto se ha una traiettoria circolare) lo esegui dopo una presa di ferro, quindi e' conseguente ad una azione offensiva, la parata di contro la esegui su un attacco come difesa ed apertura del bersaglio per la risposta.
il contesto è a mani nude
la presa di ferro è assimilabile alla chiusura della linea(od altra parata di opposizione) a cui segue un movimento atto a spostare l'arto avverso ed aprire la linea ad un nostro attacco
per quanto riguarda la scherma accademica ... come dicevo prima ti lascio il campo avendo tu maggior competenza :)
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Se il contesto e' a mani nude la presa di ferro sarebbe una pressione del nostro braccio su quello dell'avversario tale da controllarlo applicando una leva vantaggiosa per poi spostarlo o deviarlo qualora decidesse di sforzare (come hai detto tu), se sono gia' a contatto e' difficile intepretarlo come un movimento d'attacco pero' ;)
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Attaccare nella scherma antica significava propio andare a contatto lama con lama, ossia attaccare la propia lama a quella dell'avversario.
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Se il contesto e' a mani nude la presa di ferro sarebbe una pressione del nostro braccio su quello dell'avversario tale da controllarlo applicando una leva vantaggiosa per poi spostarlo o deviarlo qualora decidesse di sforzare (come hai detto tu), se sono gia' a contatto e' difficile intepretarlo come un movimento d'attacco pero' ;)
il contatto lo si ricerca :spruzz: ;)
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"il contatto lo si ricerca"
Se hai un buon timing lo eviti.. l'eterna lotta tra la scuola francese e quella italiana! XD parafrasando "l'eterna lotta tra gli strikers ed i grapplers" ;D
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Per favore, mi traducete il binomio filippino di contrapposizione tra witik(frustato) e passante in termini schermistici?
Per passante non intendo solo passare il bersaglio ma rispetto alla linea centrale (direttrice?) passare da un lato all'altro per il colpo successivo (combinazione tipo mandritto, rovescio, mandritto, rovescio) .
Il witik in ambito marziale ha di norma l'intenzione di scaricare il massimo peso tramite la catena cinetica ma dopo l'impatto torna a ricaricarsi dal lato dove è partito (combinazione tipo mandritto, mandritto, mandritto).
Esempi di colpi passanti
https://www.youtube.com/watch?v=Q_sryh5RYxU (https://www.youtube.com/watch?v=Q_sryh5RYxU)
https://www.youtube.com/watch?v=z02sG3GcVyI&feature=related (https://www.youtube.com/watch?v=z02sG3GcVyI&feature=related)
Witik agricoli, poca tecnica marziale ma esemplari per richiamare l'origine pratica del concetto.
https://www.youtube.com/watch?v=viR1XdhSGLc (https://www.youtube.com/watch?v=viR1XdhSGLc)
https://www.youtube.com/watch?v=z02sG3GcVyI&feature=related (https://www.youtube.com/watch?v=z02sG3GcVyI&feature=related)
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A grandi linee.. witik/fendente, passante/traversone in questo caso penso che Giannizzero potrebbe essere piu' preciso in quanto piu' pratico della terminologia antica nostrana che e' piu attinente al tipo di arma usata. :thsit:
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per quel che mi riguarda, si, ci stanno anche quelle.
poi per quelle che tu chiami "cavate" se ho capito bene, più che parate di forza vere e proprie, sono quasi dei movimenti ad assorbire e a ridirigere altrove il colpo avversiario. può essere?
Dipende dal caso, comunque fai conto che quando entri in contatto irrigidisci il braccio e letteralmente gli fai descrivere un cerchio aprendo una breccia nella guardia avversaria.
Ragazzi, per spiegarla in termini schermistici da come la "vedo" io, fate conto che le due spade si tocchino. Ora uno degli spadaccini compie un movimento circolare col braccio, spostando la spada avversaria e poi attacca.
La spada, volendo dare una sensazione geometrica, girando in modo molto veloce farebbe apparire un cono, dove la base è descritta dalla punta.
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@ Cavalieredigelo: se sei tu che ricerchi il contatto e' una presa di ferro con trasporto e filo (se non perdi il contatto), se invece reagisci alla pressione od all'attacco dell'avversario e' una parata di contro con risposta di filo, sempre se mantieni il contatto, a seconda dei bersagli che vai a colpire (petto, fianco, esterno, interno) la tecnica prende nomi differenti.
Con la cavazione invece si evita una presa di ferro con un movimento circolare della punta per proseguire con un attacco diretto tutto nello stesso tempo.
La presa di ferro per garantire una leva vantaggiosa deve essere eseguita andando a contatto con il medio della propia lama (la parte media) sul debole di quella avversa (ossia l'ultimo terzo).
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@ Cavalieredigelo: se sei tu che ricerchi il contatto e' una presa di ferro con trasporto e filo (se non perdi il contatto), se invece reagisci alla pressione od all'attacco dell'avversario e' una parata di contro con risposta di filo, sempre se mantieni il contatto, a seconda dei bersagli che vai a colpire (petto, fianco, esterno, interno) la tecnica prende nomi differenti.
Con la cavazione invece si evita una presa di ferro con un movimento circolare della punta per proseguire con un attacco diretto tutto nello stesso tempo.
La presa di ferro per garantire una leva vantaggiosa deve essere eseguita andando a contatto con il medio della propia lama (la parte media) sul debole di quella avversa (ossia l'ultimo terzo).
Crux, ho afferrato per sommi capi quello che hai detto, visto che il mio dizionario schermistico è paragonabile al mio dizionario di inglese.
Considera che all'esame di stato il prof di inglese mi disse di non invetare parole....
Comunque per sommi capi penso di aver capito la spiegazione e, tralasciando i termini, io uso questa apertura quando ricevo un pugno e paro, forzando poco sotto il polso avversario.
Quindi direi, se ho ben capito, che è una presa di ferro con filo.
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Se pari e non afferri come primo movimento e' una parata di contro e filo (se non perdi il contatto con il braccio del tuo avversario) ;)
P.S.
Se la fai un due tempi e non uno solo e' una parata con trasporto e filo.
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Se pari e non afferri come primo movimento e' una parata di contro e filo (se non perdi il contatto con il braccio del tuo avversario) ;)
Beh, potresti anche afferrare e torcere il braccio, ma a quel punto fai una presa con torsione ed immobilizzi.
Ma il primo movimento è parare e basta, poi sposti il bracci avversario. Da quì mi fido della definizione "Parata di contro e filo". :-*
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Hai capito ;) afferare e torcere e' un po come la presa di ferro, battere invece e' dare un colpo secco e frustato sul braccio avanzato per togliere per un istante la guardia.
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Presa di ferro, trasporti e parate si effetuano sempre sfruttando la leva medio contro debole, in caso contrario si viene a creare una situazione di legamento imperfetto (che ha un suo senso a volte) ed un mal parata (che invece non ha alcun senso in nessun caso).
P.S.
Per spiegarmi meglio, una parata effettuata col propio debole sul medio o sul forte della lama avversaria significa che il colpo e' gia' entrato, cercare o trovarsi per errore in un legamento imperfetto ha senso se si vuole effettuare una ceduta (azione che serve per ribilanciare a favore di chi la esegue il vantaggio della leva generata dalla pressione delle lame) e contrattacco (varie forme).
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Se pari e non afferri come primo movimento e' una parata di contro e filo (se non perdi il contatto con il braccio del tuo avversario) ;)
Beh, potresti anche afferrare e torcere il braccio, ma a quel punto fai una presa con torsione ed immobilizzi.
Ma il primo movimento è parare e basta, poi sposti il bracci avversario. Da quì mi fido della definizione "Parata di contro e filo". :-*
parola di boy scout:
parata + trasporto
la rotazione (cono) che descrivi è un trasporto a mani nude pari pari
Crux i termini schermistici sono più che chiari ed esaustivi per poter descrivere un'azione ... ma di diversamente facile interpretazione per qualcuno estraneo all'ambiente
il parallelismo tra azioni con armi e senza non è in discussione ma ci sono accorgimenti da apportare (senza tener conto forte/medio/debole diventano difficilmente "trasportabili" da un contesto all'altro) che possono rendere l'esecuzione delle azioni "diverse" in relazione alla misura in particolar modo :)
rimando ad un secondo momento gli interventi tecnici ... ma arrivo
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Spetta, provo io a spararne una:
Forte = zona vicino all'elsa = zona vicino alla spalla.
Medio = zona a metà spada = zona del gomito
Debole = zona della punta = zona del polso.
Comunque è vero, i tecnicismi sono ostici da comprendere, ma hanno il loro porco fascino.
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Infatti serve decontestualizzare, ho un po' sforato in tecnicismi che avrei voluto evitare, comunque secondo il mio parere nel caso della scherma e' possibile fare (limitati) parallelismi sia con la boxe che con discipline di lotta in piedi, probabilmente sara' anche esistita una misura di lotta a terra ma la scherma accademica non le contempla/insegna, come la parte relativa alla misura corpo a corpo che e' molto limitata (cosa magari non fondamentale per una disciplina armata ma che ha una grande importanza nello scontro disarmato).
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Infatti serve decontestualizzare, ho un po' sforato in tecnicismi che avrei voluto evitare, comunque secondo il mio parere nel caso della scherma e' possibile fare (limitati) parallelismi sia con la boxe che con discipline di lotta in piedi, probabilmente sara' anche esistita una misura di lotta a terra ma la scherma accademica non le contempla/insegna, come la parte relativa alla misura corpo a corpo che e' molto limitata (cosa magari non fondamentale per una disciplina armata ma che ha una grande importanza nello scontro disarmato).
Sono comunque due concetti di lotta diversi, quindi direi che è normale questa diversità.
Ma alla fine io vedo molti parallelismi, anche se non in toto.
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I nomi asiatici hanno spesso per cultura molteplici significati e associazioni d'idee collegate intrinseche, col forte rischio di fraintendimento dell'ascoltatore/lettore perchè partono da un modo di pensare molto diverso dal nostro occidentale.
Mi rammarico di non capirne nulla.
Quoto e aggiungo un toscanismo: io non mi rammarico punto.
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nella difesa ci va anche la Deflessione ;)
la metto, ma la spiegheresti meglio?
se schivi e basta un colpo, l'avversario percepisce di essere andato a vuoto, quindi la sua mente inizia ad approntare tutte le contromisure possibili per mettersi in sicurezza dal nostro controattacco o per farsi sotto ancora
se invece, dai una seppur minima sensazione di contatto anche finto, e fai in modo che il suo colpo vada dove lui aveva mirato e si aspetta che ci sia il bersaglio, inganni la sua mente, lo convinci di aver colpito.
la sua mente si tranquillizzerà pensando già a cosa fare "dopo"
questo istante piccolissimo di sbagliata sicurezza, è uno dei momenti in cui è più vulnerabile.
se poi nel momento in cui attui la deflessione controattacchi simultaneamente, le possibilità di sorprendere l'avversario aumentano esponenzialmente
Se la pensi così, ti confermo che senza saperlo fai già Systema.
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Spetta, provo io a spararne una:
Forte = zona vicino all'elsa = zona vicino alla spalla.
Medio = zona a metà spada = zona del gomito
Debole = zona della punta = zona del polso.
Comunque è vero, i tecnicismi sono ostici da comprendere, ma hanno il loro porco fascino.
E' questo il problema.. keep it simple, please! ;)
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Se la pensi così, ti confermo che senza saperlo fai già Systema.
ah si? ???
yeah! ora vado a bullarmi al bar! 8)
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molta carne al fuoco, appena ho tempo tento una sintesi
PS il mio tentativo è distillare dei concetti non lgati direttamente ad una specifica disciplina o metodo, ma di trovare un minimo comun denominatore sui principi e concetti legati al momento del confronto fisico
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Appoggio + seguo :thsit:
Non ho capito perchè "Sommo Laido Barbone dal Lego Sconfinato", ma mi fa' ridere :sbav:
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Appoggio + seguo :thsit:
Non ho capito perchè "Sommo Laido Barbone dal Lego Sconfinato", ma mi fa' ridere :sbav:
1) Sommo: in quanto sono il Sommo, ovviamente
2) Laido Barbone: a causa del fatto che nel test di purezza ed in quello del BDSM ho totalizzato punteggi "un po" alti
3) dal Lego Sconfinato: è un'opinione del taijista con l'umlaut
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Infatti serve decontestualizzare, ho un po' sforato in tecnicismi che avrei voluto evitare, comunque secondo il mio parere nel caso della scherma e' possibile fare (limitati) parallelismi sia con la boxe che con discipline di lotta in piedi,
per lo striking è fattibilissima la cosa ;)
probabilmente sara' anche esistita una misura di lotta a terra ma la scherma accademica non le contempla/insegna,
la lotta a terra nei trattati italiani vine trattata da pochi ed in piccola parte prima dell'800
come la parte relativa alla misura corpo a corpo che e' molto limitata (cosa magari non fondamentale per una disciplina armata ma che ha una grande importanza nello scontro disarmato).
a dire il vero la parte di corpo a corpo è fondamentale se trattiamo una scherma conservativa o comunque di concezione marziale
si tralascia il contesto del corpo a corpo con armi (salvo la scherma con ferri corti) solo nei tempi in cui la scherma è di concezione moderna/accademica
Spetta, provo io a spararne una:
Forte = zona vicino all'elsa = zona vicino alla spalla.
Medio = zona a metà spada = zona del gomito
Debole = zona della punta = zona del polso.
Comunque è vero, i tecnicismi sono ostici da comprendere, ma hanno il loro porco fascino.
:ohi: :spruzz: :ohiohi: :spruzz: :-X :whistle:
;)
il parallelismo indicato è una forzatura dovuta al tentativo di associare termini della pratica armata che non hanno un riscontro plausibile nella pratica disarmata
forte, medio e debole hanno valenza con le armi
in base alla leva che si può esercitare si indica quanta resistenza/forza si riesce a sviluppare
a mani nude non vi sono leve da esercitare, non vi è arma a cui trasmettere la forza ... pur forzando il parallelismo il forte è da indicarsi all'altezza del gomito e non della spalla, per funzionalità ed impiego ;)
la scherma "marziale" ha termini tecnici specifici per il combattimento in corpo a corpo che mancano alla scherma accademica :)
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Tento una parziale sintesi su due temi
Sottrarre
-arretrare
-schivare
-ingannare (riassumo qui tutte le tematiche relative all' "invitare" l'attacco e sottrarre il bersaglio allultimo momento)
-entrare
-assorbire (sottrazione "parziale")
Intercettare
-deflettere
-bloccare
-intrappolare
-danneggiare
Magari chi volesse apportare modifiche e correzioni potrebbe fare copia/incolla aggiungendo i commenti e le aggiunte direttamente nel testo
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@ Sommo: Aggiungerei il concetto di <<opposizione>> come chiudere la probabile linea di contrattacco o risposta nello stesso istante in cui si colpisce, vi evito la descrizione tecnica schermistica che probabilmente non interessa alla maggioranza degli utenti.
@ Giannizzero: La scherma accademica anche nella sua incarnazione/applicazione piu' "vera", ossia quella da terreno, e' caratterizzata da una forte componente rituale-convezionale e questo e' il motivo per cui vi e' una specializzazione sulla lunga e media misura/distanza, anche quando i duelli erano celebrati "all'ultimo sangue" e quindi non erano certamente dei giochi incruenti fatti per sport, la regolamentazione (o codice cavalleresco) non permetteva una liberta' d'azione paragonabile ad uno scenario di scontro per la sopravvivenza come animali in natura o soldati in un ottica di guerra totale, basti pensare che per interrompere il duello bastava strisciare per terra la punta della spada per poter essere disinfettata.. poi magari finiva che una lama perfettamente sterile trapassava il cranio attraverso la cavita' oculare ma vabbe! Le regole sono regole..
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Tento una parziale sintesi su due temi
Sottrarre
-arretrare
-schivare
-ingannare (riassumo qui tutte le tematiche relative all' "invitare" l'attacco e sottrarre il bersaglio allultimo momento)
-entrare
-assorbire (sottrazione "parziale")
Intercettare
-deflettere
-bloccare
-intrappolare
-danneggiare
-opporre (vedi post di Crux qui sopra)
Magari chi volesse apportare modifiche e correzioni potrebbe fare copia/incolla aggiungendo i commenti e le aggiunte direttamente nel testo
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@ Giannizzero: La scherma accademica anche nella sua incarnazione/applicazione piu' "vera", ossia quella da terreno, e' ...
con me sfondi una porta aperta ;)
ma meglio precisare per chi non è del settore :)