Ar.Ma.
Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Karate e Kenpo => Topic started by: Shurei-Kan on March 21, 2011, 09:25:06 am
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Tempo fa un Signore fece a me e ad un gruppetto di provetti istruttori questa domanda:
"Cosa è più facile fare, Kata o Kumite?"
Non vi dico, per ora, chi era questo signore, quale fu la nostra risposta (unanime) e il suo commento. 8)
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Secondo me... Kumite alla grande !
E' più facile da fare in quanto permette una maggior libertà di espressione del proprio modo di muoversi / pensare. :thsit:
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dipende da cosa si intende con kata e cosa con kumite. :whistle:
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Fare Kumite è difficile perchè hai davanti uno che mena, che non ti perdona errori e distrazioni, che se ne frega delle tue lacune e dei tuoi limiti, quindi è difficile perchè metti in campo ciò che sei e che sai al di la di quello che racconti e ti racconti.
Fare Kata è difficile perchè occorre dargli un senso, una utilità che vada al di la del puro formalismo, trovarci dentro degli insegnamenti utili, distinguere i Kata di pura estetica da quelli didattici e formativi, creare e trovare spitito combattivo vero senza avere avversari fisici se non noi stessi, trovare spirito combattivo anche nei passaggi lenti e di respirazione.
Fare Kumite è difficile se si prova a farlo con sincerità, senza leggerezze, calandosi in uno stato d'animo più verosimile possibile, dove entrino in gioco ansie e paure vere, quelle del combattimento e non del gioco, quelle dove tutta l'esibizione svanisce e resta la tecnica realmente assimilata.
Fare Kata è difficile se si esegue non per chi guarda ma per se stessi, per imparare, per ricavarne qualcosa da poter trasporre in Kumite, che sia tecnica o stile, è difficile perchè l'avversario è il peggiore, ossia noi stessi con tutti i dubbi, con l'ignoranza e la superficialità di cui siamo capaci, con i troppi ragionamenti e le domande che non hanno risposte ne logiche ne immediate, con tutti quei limiti alla fantasia e alla libertà d'azione e di movimento, costretti a far vero qualcosa che è codificato e imbrigliato in sequenze obbligate.
A mio avviso far "bene" Kata in modo utile davvero è più difficile che fare Kumite.....sebbene sia assai meno doloroso. ;)
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dipende da cosa si intende con kata e cosa con kumite. :whistle:
Quello che si intende di solito, in modo generale per Kata e Kumite.
Lasciamo stare le evoluzioni cervellotiche dell'altra discussione, per ora.
Secondo i tuoi canoni di allenamento al Kata e al Kumite quale ti risulta più facile?
Potete anche votare.......
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Aggiungerei che, se è vero che è più difficile far bene Kata per i motivi che o elencato sopra, posso altrettanto dire che è anche più difficile fare Kumite.
Questo perchè, se alla fine, ammazzandosi di lavoro, si può anche arrivare a far bene Kata, far bene Kumite allo stesso modo è impossibile fare bene Kumite, o almeno a me non è ancora accaduto di vedere defunti da Kumite ;) ;) ;)
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dipende da cosa si intende con kata e cosa con kumite. :whistle:
Quello che si intende di solito, in modo generale per Kata e Kumite.
Lasciamo stare le evoluzioni cervellotiche dell'altra discussione, per ora.
Secondo i tuoi canoni di allenamento al Kata e al Kumite quale ti risulta più facile?
Potete anche votare.......
dunque partendo dal fatto che il semicontact che si vede in giro non lo considero kumite,e il kata che vedo in rete generalmente non mi soddisfa,la domanda diverebbe:
e' piu facile far male il kata o far male il kumite?far male le cose e' abbastanza facile..
dato che nessuno dei 2 segue la mia ottica,che senso ha dire cosa e' piu facile?forse il kumite'.
ma non ne sarei neppure certo certo.
quindi non riesco a votare,nel dubbio
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@ SIFU ROCKYJOE ho inserito una terza opzione.....
@ Ronin44, complimenti per l'ottima analisi.
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@ SIFU ROCKYJOE ho inserito una terza opzione.....
@ Ronin44, complimenti per l'ottima analisi.
l ho usata
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@ SIFU ROCKYJOE ho inserito una terza opzione.....
@ Ronin44, complimenti per l'ottima analisi.
l ho usata
:spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz:
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@ SIFU ROCKYJOE ho inserito una terza opzione.....
@ Ronin44, complimenti per l'ottima analisi.
l ho usata
:spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz:
finora il sondaggio rivela inaspettatamente che il kata e' la cosa di gran lunga piu difficile!
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Bisognerebbe fare anche un altro sondaggio : VI PIACE FARE KATA ? :whistle:
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finora il sondaggio rivela inaspettatamente che il kata e' la cosa di gran lunga piu difficile!
E vero! Io però non ho ancora votato..... :whistle:
Scherzi a parte, se dovesse mantenersi questa tendenza, a chi crede di aver capito perfettamente i Kata tanto da ritenerli inutili o tuttalpiù superati, io qualche domandina la farei. :dis:
Questa domanda l'ha posta 10/12 anni fa uno che si chiama Hiroshi Shirai, nel porla aveva fare un pochino inkazzoso ed era a 30 cm da me e gli altri 7/8.....non so se mi spiego.... ???
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Sembra quasi come certi campionati mondiali.....abbiamo una maggioranza forte con......TRE votanti :spruzz: :spruzz: :sbav: :sbav: :sbav: :D :D
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Sembra quasi come certi campionati mondiali.....abbiamo una maggioranza forte con......TRE votanti :spruzz: :spruzz: :sbav: :sbav: :sbav: :D :D
Anche se la butti in politica è uguale: "Abbiamo una maggioranza forte e possiamo governare serenamente", si con 3 parlamentari in più. ;D ;D ;D ;D
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Bella domanda, molto chiara e concisa, peccato non avere una pari risposta :D
Dice il saggio:
"Facile è ciò che sai fare bene, difficile è ciò che non sai fare bene".
Infatti, ognuno di noi per peculiarità fisiche, emozionali ecc. trova più o meno facile fare una delle due cose, analizzando il goju per esempio, c'è chi ci mette sei mesi ad eseguire un kata sanchin guardabile, ma ci mette un mese per fare altrettanto bene il tei-sho, c'è chi dei kata non capisce na mazza, ma mena come un fabbro, c'è chi i kata li capisce a fondop, mena come un fabbro pure lui.
La risposta quindi, secondo me è: DIPENDE, dipende dall'allievo e dal maestro, dallo stile e dall'ambiente, da una molteplicità di fattori imprescindibili l'uno dall'altro.
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Dipende dal soggetto: per chi ha poca pazienza, buona predisposizione fisica e l'istinto di menare sicuramente è più agevole kumite; per chi invece ha pazienza ed è meticoloso ma incapace di gestire il caos e soprattutto ha paura del contatto fisico, il kata è la zona di comfort.
Quoto Steno e voto "non saprei" :)
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Quoto Ryu ma dico che è più difficile il Kumite. Un po' perchè vedendo i combattimenti di una certa " fossa " mi rendo conto che dopo anni di pratica la gente non sa davvero da che parte rifarsi per fare un semplice sparring amichevole. E un po' perchè comunque il kumite prevede confronto con gli ALTRI che è mooooooolto più doloroso e schietto del tanto decantato confronto con se stessi. Anche perchè il secondo senza il primo è impossibile.
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Quoto Ryu ma dico che è più difficile il Kumite. Un po' perchè vedendo i combattimenti di una certa " fossa " mi rendo conto che dopo anni di pratica la gente non sa davvero da che parte rifarsi per fare un semplice sparring amichevole. E un po' perchè comunque il kumite prevede confronto con gli ALTRI che è mooooooolto più doloroso e schietto del tanto decantato confronto con se stessi. Anche perchè il secondo senza il primo è impossibile.
Ahimè... non posso che condividere la parte in neretto, anche se non mi va di calcare la mano sull'argomento.
Secondo me però il kumite ha l'enorme vantaggio dell'aspetto motivazionale e "ludico", nonché di un livello di "personalizzazione" più elevato rispetto al kata. A meno che uno non tema il contatto fisico, ma allora lì subentrano altre considerazioni.
La dificoltà nel kata, a mio giudizio, sta proprio nell'entratre nella "forma".
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Il kumite fatto in un certo modo lo temono in molti e a ragion veduta. A cominciare da me. Il kumite vero ha poco o niente di ludico.
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Quoto Ryu ma dico che è più difficile il Kumite. Un po' perchè vedendo i combattimenti di una certa " fossa " mi rendo conto che dopo anni di pratica la gente non sa davvero da che parte rifarsi per fare un semplice sparring amichevole. E un po' perchè comunque il kumite prevede confronto con gli ALTRI che è mooooooolto più doloroso e schietto del tanto decantato confronto con se stessi. Anche perchè il secondo senza il primo è impossibile.
quoto luca e ryu :)
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stiamo dunque dicendo che il combattimento del karate non e' il semicontact ma ...quale?
giusto per capire cosa si intende per kumite nel karate,almeno qui sul forum
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Ma guarda SIfu che anche per tirare nel point karate in una federazione seria ci vogliono le palle. Il livello è alto , gli atleti tanti e preparati e farsi male ci sta.
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Ma guarda SIfu che anche per tirare nel point karate in una federazione seria ci vogliono le palle. Il livello è alto , gli atleti tanti e preparati e farsi male ci sta.
ma sicuramente il farsi male e' piu improbabile.
il karate semicontact lo cominciai a 16 anni.a 19/20 mi spostai alla kick per cercare il contatto e avevamo i guantoni e i proteggi piedi che non so se esistono ancora in quel modo!
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Che sia improbabile non è vero. Ci dovrebbe essere il controllo ( al viso ) ma spesso le tecniche sono d'incontro ad altissima velocità ed entrano. Inoltre al corpo si sbombola quanto si può.
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Bisognerebbe provare il Kumite senza protezioni e con il Ko ammesso.
Allora si che la paura fa 90, li si vede quanto poco si possa fare i fenomeni acrobatici, la necessità di stare iper attenti, di entrare il più possibile a colpo sicuro eccetera, perchè si rischia il naso o peggio 8) 8)
Ma a quel punto, si vivono live quelle sensazioni che si dovrebbero cercare e ricreare facendo Kata :whistle: :whistle:
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Il kumite fatto in un certo modo lo temono in molti e a ragion veduta. A cominciare da me. Il kumite vero ha poco o niente di ludico.
A volte ci si può divertire proprio facendo ciò che si teme ! ;)
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Che sia improbabile non è vero. Ci dovrebbe essere il controllo ( al viso ) ma spesso le tecniche sono d'incontro ad altissima velocità ed entrano. Inoltre al corpo si sbombola quanto si può.
e' vero hai ragione.
pero' pensa anche a tutti i gyaku tsuki che si tirano in allungamento e con la testa girata completamente dall altra parte per aumentare l allungo e sottrarre l obbiettivo faccia,nel semi.
una scena del genere dove il contatto e' piu duro,non la vedremmo mai.
che cmq anche per essere forte nel semi devi farti il mazzo se vuoi essere un campione,certamente...
ma passai alla kick proprio perche' non mi dava soddisfazione questa cosa,seppure di gambe ero veloce (all epoca avevo un mawashi velocissimo,il sinistro era fulminante)
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osservo :om:
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sono entrambi difficili ma ho votato kata perché pochi sanno "sentire" il kata. è una cosa difficilissima da comprendere. il kumite è difficile perché occorre vincere la paura di farsi male. e occorre gestire mille fattori, che si riducono, come detto da altri prima di me in questo thread, nel confronto diretto con un altro. ma il kata presenta punti tecnici specifici, se parliamo di karate. quindi nell'ottica tecnica reputo il kata più difficile del kumite. e penso sia il cuore stesso del karate.
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sono entrambi difficili ma ho votato kata perché pochi sanno "sentire" il kata. è una cosa difficilissima da comprendere. il kumite è difficile perché occorre vincere la paura di farsi male. e occorre gestire mille fattori, che si riducono, come detto da altri prima di me in questo thread, nel confronto diretto con un altro. ma il kata presenta punti tecnici specifici, se parliamo di karate. quindi nell'ottica tecnica reputo il kata più difficile del kumite. e penso sia il cuore stesso del karate.
dunque hai votato kumite?
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leggi bene... ho votato kata
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leggi bene... ho votato kata
se pochi sanno sentire il kata,vuol dire che il kata e' piu difficile.
ma il topic non chiede cosa e' piu facile?
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porca vacca ho letto male!!! :o :o :o
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;D ;D ;D ;D ;D ;D
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non si potrebbe correggere? :'(
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Manca l'opzione "o parlarne al bar?" :halo: :halo: :halo: :whistle: :whistle: :whistle: :whistle: :gh: :gh: :gh:
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non si potrebbe correggere? :'(
Muteki, ho provato a vedere se era possibile inserire l'opzione di modifica voto ma non ci riesco. :'(
Manca l'opzione "o parlarne al bar?" :halo: :halo: :halo: :whistle: :whistle: :whistle: :whistle: :gh: :gh: :gh:
:sur:
:whistle: :whistle: :whistle:
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porca vacca ho letto male!!! :o :o :o
Tana per Muteki :D
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Quindi, tenendo conto dello svarione di Muteki il riultato del sondaggio per ora è:
Votanti: 11
Kata: 3 2
Kumite: 4 5
Non saprei: 4
Kumitè allora è più facile. :sur:
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non si potrebbe correggere? :'(
Non ti affliggere: io volevo dire che il kumite è più difficile ed ho votato kumite. Quindi facciamo a cambio di voti ed è tutto ok! :D
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Non ti affliggere: io volevo dire che il kumite è più difficile ed ho votato kumite. Quindi facciamo a cambio di voti ed è tutto ok! :D
;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Allora ricapitolando:
Votanti: 12
Kata: 3
Kumite: 5
Non saprei: 4
Kumitè rimane sempre e comunque il più facile. :sur:
Siete tutti proprio così sicuri..... :dis:
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Mi stupisce il "non saprei"... ???
Non saprei cosa ? Cosa faccio, perché lo faccio, e cosa mi riesce meglio ? 8)
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Mi stupisce il "non saprei"... ???
Non saprei cosa ? Cosa faccio, perché lo faccio, e cosa mi riesce meglio ? 8)
Bravo Saburo.
Non volevo dirlo, ma stupisce molto anche me. ???
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Un applauso per il kata XD
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Un applauso per il kata XD
Si, ma di incoraggiamento però. :dis:
;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
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A me il "non saprei" non stupisce, anche perchè ho votato quello :gh:
Dipende dai punti di vista, dalle finalità, per certe cose è decisament epiù complesso il Kata, per altre il Kumite....in definitiva.....non saprei 8) 8)
Per me pari sono ;)
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Per l'appunto ;)
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quoto in toto Ronin.
kumite è difficile, guantoni e parapiedi fanno poco... se arriva il colpo piazzato, fa male.
kata è diffcile, a partire dallo stile... è richiesta un'esecuzione impeccabile, nella posizione, nelle tecniche, nel tempo e nella respirazione.
da una parte hai un avversario che vuole vincere e non perdona nulla, dall'altra dei giudici che comunque non perdonano.
l'unica riflessione è che quando non puoi più combattere (vuoi per l'età o per esigenze di qualsivoglia natura) puoi continuare a fare kata sino a che vita te lo consenta.
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ahhhh
é la seconda volta oggi che scrivo un post mega-lungo e lo perdo...
io ho votato che é piú facile fare kata, perché sono un tamarro indisponente
Con questo non voglio dire che a me riesce meglio fare una cosa o l'altra, no, no.
Peró, non li giudico tanto come elementi a "se stanti"... ossia...
... imparare kata per imparare kata
... imparare kumite per imparare kumite...
Ma come strumenti per raggiungere il fine del karate.
Beh, qui si complica, perché ognuno ricerca cose differenti nella pratica.
Ma per me... il karate é imparare a combattare O imparare a combattere per non combattere, se vogliamo dargli un giro "filosofico".
In questo caso il kumite mi sembra uno strumento piú avanzato e difficile, rispetto al kata.
Altrimenti perché kata e kihon si studiano dal primissimo momento, mentre per il kumite c'é un approccio piú graduale?
Il concetto "Kumite" non é per caso piú vicino a "combattimento", di quanto lo sia "kata"?
Si puó imparare a combattere senza kata?
Si puó imparare a combattere senza kumite?
Una sequenza prestabilita di movimente conosciuti, eseguita in un contesto noto, puó essere PIÚ DIFFICILE di una sequenza non stabilita di movimenti conosciuti, in un contesto molto piú ignoto offerto da un'avversario "veramente vero"?
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Ma guarda SIfu che anche per tirare nel point karate in una federazione seria ci vogliono le palle. Il livello è alto , gli atleti tanti e preparati e farsi male ci sta.
Il nesso sta nell'aver frequentato determinati ambienti con un certo tasso tecnico.
Solo così puoi commentare la "durezza" del kumite.
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Se intendi la pratica distribuita su un lungo periodo di tempo allora ti accorgi che è più facile migliorare il kata, mentre nel kumite la vecchiaia ti porta solo a regredire. I riflessi si riducono, così come la forza fisica, prima o poi trovi uno che te le da, a meno di non modificare l'impostazione del kumite. Ma questa è un'altra storia...
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ahhhh
é la seconda volta oggi che scrivo un post mega-lungo e lo perdo...
io ho votato che é piú facile fare kata, perché sono un tamarro indisponente
Con questo non voglio dire che a me riesce meglio fare una cosa o l'altra, no, no.
Peró, non li giudico tanto come elementi a "se stanti"... ossia...
... imparare kata per imparare kata
... imparare kumite per imparare kumite...
Ma come strumenti per raggiungere il fine del karate.
Beh, qui si complica, perché ognuno ricerca cose differenti nella pratica.
Ma per me... il karate é imparare a combattare O imparare a combattere per non combattere, se vogliamo dargli un giro "filosofico".
In questo caso il kumite mi sembra uno strumento piú avanzato e difficile, rispetto al kata.
Altrimenti perché kata e kihon si studiano dal primissimo momento, mentre per il kumite c'é un approccio piú graduale?
Il concetto "Kumite" non é per caso piú vicino a "combattimento", di quanto lo sia "kata"?
Si puó imparare a combattere senza kata?
Si puó imparare a combattere senza kumite?
Una sequenza prestabilita di movimente conosciuti, eseguita in un contesto noto, puó essere PIÚ DIFFICILE di una sequenza non stabilita di movimenti conosciuti, in un contesto molto piú ignoto offerto da un'avversario "veramente vero"?
Il nodo lo trovi, secondo me, proprio in quel "imparare a combattere", laddove lo vogliamo differenziare da "imparare a picchiarsi" o "a far rissa".
Se in Kumite vuoi portare tecnica, stile, postura, strategia, movimento, Tai Sabaki, calma e lucidità, postura eccetera, allora avrai bisogno di dare un senso e uno stile a ciò che fai, ma non tanto per una narcisistica voglia esttica, quanto per una maggiore efficacia, perchè credo sia ovvia la differenza fra "calciare" e "scalciare", così come la differenza fra uno tsuki ottimo o 10 sganassoni dati in qualche modo, alla rinfusa e con gli occhi chiusi.
Beh per acquisire quelle caratteristiche e possibilità, dovrai imporre al tuo corpo movimenti di un certo tipo, abituarlo a certe posizioni e posture anche al di là dell'intenzionalità lucida, imparando a muoverti così anche sotto stress.
Lo strumento per fare questo è appunto Kihon e Kata, il primo per definire e focalizzare, il secondo per abituare (fra le altre cose già dette) a proseguire oltre il singolo colpo, al di la delle reazioni di Uke, a prescindere da ciò che farà.
In battaglia, messa a punto una strategia, la tragedia avviene quando si inizia a modificarla seguendo l'avversario, proprio perchè è la strategia dell'avversario quella di portarti sul suo terreno e nella sua logica.
Se si studia Kihon e Kata in quest'ottica, allora non è meno difficile del fare Kumite, di sicuro è meno divertente, ma qui si parla di difficoltà. ;)
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Io, parlando di difficoltà, non ho escluso dal conto il divertimento. Fare una cosa molto difficile divertendosi può renderla più facile di una facile che annoia. :sbav:
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ahhhh
é la seconda volta oggi che scrivo un post mega-lungo e lo perdo...
io ho votato che é piú facile fare kata, perché sono un tamarro indisponente
Con questo non voglio dire che a me riesce meglio fare una cosa o l'altra, no, no.
Peró, non li giudico tanto come elementi a "se stanti"... ossia...
... imparare kata per imparare kata
... imparare kumite per imparare kumite...
Ma come strumenti per raggiungere il fine del karate.
Beh, qui si complica, perché ognuno ricerca cose differenti nella pratica.
Ma per me... il karate é imparare a combattare O imparare a combattere per non combattere, se vogliamo dargli un giro "filosofico".
In questo caso il kumite mi sembra uno strumento piú avanzato e difficile, rispetto al kata.
Altrimenti perché kata e kihon si studiano dal primissimo momento, mentre per il kumite c'é un approccio piú graduale?
Il concetto "Kumite" non é per caso piú vicino a "combattimento", di quanto lo sia "kata"?
Si puó imparare a combattere senza kata?
Si puó imparare a combattere senza kumite?
Una sequenza prestabilita di movimente conosciuti, eseguita in un contesto noto, puó essere PIÚ DIFFICILE di una sequenza non stabilita di movimenti conosciuti, in un contesto molto piú ignoto offerto da un'avversario "veramente vero"?
Anch'io ho risposto "non saprei", proprio perché non siamo tutti uguali.
Tuttavia la tua riflessione non è da sottovalutare, soprattutto la parte evidenziata che poi è la stessa per la quale mi interrogo sul peso effettivo del kata nella preparazione di in karateka
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Anch'io ho risposto "non saprei", proprio perché non siamo tutti uguali.
Tuttavia la tua riflessione non è da sottovalutare, soprattutto la parte evidenziata che poi è la stessa per la quale mi interrogo sul peso effettivo del kata nella preparazione di in karateka
:-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X
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Così è :=)
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Ripensavo alla discusione sul senso dei kata... :o
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Anch'io ho risposto "non saprei", proprio perché non siamo tutti uguali.
Tuttavia la tua riflessione non è da sottovalutare, soprattutto la parte evidenziata che poi è la stessa per la quale mi interrogo sul peso effettivo del kata nella preparazione di in karateka
Beh Ryujin, se togli quella parte della pratica e lasci il solo Kumite, non imparerai comunque a combattere...
Non dedicandoti alla ricerca della precisione e della perfezione del gesto, alla pulizia della tecnica, delle posture eccetera, di fatto non imparerai a "combattere" ma ad "azzuffarti", menando sganassoni che, sicuramente fanno male, ma combattere, per come lo intendiamo noi, è altro 8) ;)
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Non sono d'accordo :) ma mi fermo qui se no a Saburo vengono i conati :D
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;)
Comunque condivido il post di Ronin... sono 2 concezioni diverse.
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Non sono d'accordo :) ma mi fermo qui se no a Saburo vengono i conati :D
Non sei d'accordo perchè oggi possiedi già una discreta tecnica,
una base abbastanza solida costruita con il tuo sudore su Kihon
e soprattutto sui Kata praticati in un lasso di tempo
e questa base tanto ti basta (per ora!) per divertirti e sbizzarrirti con studi e approfondimenti tuoi.
Fin qui utto normale e tutto lecito.
Ma ora mi domando e, ti domando, se oggi io con una bacchetta magica
facessi sparire ogni traccia del tuo studio di base del Karate SKI,
ogni minima acquisizione che hai insita (e non lo sai) della tua pratica pregressa sui Kata
.....come saresti conciato amico mio?
Meditate gente, meditate
e statev'acquorti!
;D
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Per di più, bisogna anche considerare che Kihon, di per sè è forma, quindi già Kata, differente solo per lunghezza e numero di tecniche incluse.
Posta questa precisazioine, non ritengo possibile che Ryujin sia dell'idea di poterne fare a meno, non credo possibile che Ryujin porti avanti l'idea che senza lavoro in Kihon si possa acquisire la necessaria precisione tecnica.
Detto questo, il Kata è, come detto, un lungo insieme di Kihon, che, al limite, mi aiuta a quel lavoro in continuità e mantenendo più a lungo quella concentrazione.
No no, Ryujin in questo è più talebano di me.....dice così ma........ 8) ;)
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Ma poi fate fare a me l'avvocato delle cause perse? (=Kata). ???
A me che su 31 anni di pratica, ne ho passati 20 e rotti odiando proprio Kihon e Kata. :nono:
Io che vedevo e stravevdevo solo per il Kumite! XD
Solo ultimamente ho trovato piacere nella pratica dei Kata. :-*
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Per di più, bisogna anche considerare che Kihon, di per sè è forma, quindi già Kata, differente solo per lunghezza e numero di tecniche incluse.
Posta questa precisazioine, non ritengo possibile che Ryujin sia dell'idea di poterne fare a meno, non credo possibile che Ryujin porti avanti l'idea che senza lavoro in Kihon si possa acquisire la necessaria precisione tecnica.
Detto questo, il Kata è, come detto, un lungo insieme di Kihon, che, al limite, mi aiuta a quel lavoro in continuità e mantenendo più a lungo quella concentrazione.
No no, Ryujin in questo è più talebano di me.....dice così ma........ 8) ;)
Ho parlato di kata e non kihon :pla: chi ha detto che non voglio fare kihon? ???
Proprio perché il kihon è già forma come tu scrivi e come hanno detto altri ho dubbi sull'utilità dei kata.
Non sono d'accordo :) ma mi fermo qui se no a Saburo vengono i conati :D
Non sei d'accordo perchè oggi possiedi già una discreta tecnica,
una base abbastanza solida costruita con il tuo sudore su Kihon
e soprattutto sui Kata praticati in un lasso di tempo
e questa base tanto ti basta (per ora!) per divertirti e sbizzarrirti con studi e approfondimenti tuoi.
Fin qui utto normale e tutto lecito.
Ma ora mi domando e, ti domando, se oggi io con una bacchetta magica
facessi sparire ogni traccia del tuo studio di base del Karate SKI,
ogni minima acquisizione che hai insita (e non lo sai) della tua pratica pregressa sui Kata
.....come saresti conciato amico mio?
Meditate gente, meditate
e statev'acquorti!
;D
Kata ne ho fatti tanti, ma sono la punta dell'iceberg. Ho lavorato tantissimo sul kihon, ho studiato le meccaniche di Boxe e Thai, mi sono arrotolato con il BJJ, ho girato con praticanti di N discipline e soprattutto ho iniziato Kakuto Karate (sacco, colpitori, condizionamento e sparring). Mi sono anche ammazzato di preparazione fisica...
Chissà se con la bacchetta togliessi invece tutto questo come sarei messo :om:
Non è una domanda retorica o strafottente, la tua osservazione è giusta, ho molto kata alle spalle, ma ho anche tanto altro... come fai ad essere così sicuro che sia merito proprio del kata la differenza?
Esistono tanti buoni combattenti (che combattono, non fanno "zuffa") che kata non ne hanno mai fatti, come il già citato Petrosyan. Non ditemi che Petrosyan fa kata per cortesia.
Saburo: mi spiace ma hanno iniziato loro XD
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No guarda Ryujin, non sono per nulla certo che "sia merito del Kata", anzi, ho l'assoluta certezza che "non sia merito del kata", come non lo è del kumite, del kihon, del condizionamento, dei colpitori, dei rotolamenti o dei confronti vari.
Quello che sei è merito di tutto questo, senza eccezione alcuna, se togli una qualunque componente fra queste, sarai certamente qualcosa meno!
Si chiama Karate, identificato come metodo. ;)
Lo stesso discorso che faremmo per l'Italiano, che non impari per merito della grammatica, della sintassi, dell'ortografia o dell'antologia, ma bensì grazie a tutto l'insieme.
Togli uno di questi elementi e ti esprimerai come quelli del GF, da violentatore della lingua italiana. ;)
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Non è una domanda retorica o strafottente
Ma tu non sei mai ne retorico ne strafottente, sei solo un po' Tamarro. Tutto qui! :gh:
la tua osservazione è giusta, ho molto kata alle spalle, ma ho anche tanto altro... come fai ad essere così sicuro che sia merito proprio del kata la differenza?
Ma io infatti non do il merito al Kata, ma nemmeno il demerito ....però...però. :whistle:
Chissà se con la bacchetta togliessi invece tutto questo come sarei messo :om:
Semplice, saresti messo come saresti messo, ma non saresti certamente un Karateka. :=)
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ahhhh
é la seconda volta oggi che scrivo un post mega-lungo e lo perdo...
io ho votato che é piú facile fare kata, perché sono un tamarro indisponente
Con questo non voglio dire che a me riesce meglio fare una cosa o l'altra, no, no.
Peró, non li giudico tanto come elementi a "se stanti"... ossia...
... imparare kata per imparare kata
... imparare kumite per imparare kumite...
Ma come strumenti per raggiungere il fine del karate.
Beh, qui si complica, perché ognuno ricerca cose differenti nella pratica.
Ma per me... il karate é imparare a combattare O imparare a combattere per non combattere, se vogliamo dargli un giro "filosofico".
In questo caso il kumite mi sembra uno strumento piú avanzato e difficile, rispetto al kata.
Altrimenti perché kata e kihon si studiano dal primissimo momento, mentre per il kumite c'é un approccio piú graduale?
Il concetto "Kumite" non é per caso piú vicino a "combattimento", di quanto lo sia "kata"?
Si puó imparare a combattere senza kata?
Si puó imparare a combattere senza kumite?
Una sequenza prestabilita di movimente conosciuti, eseguita in un contesto noto, puó essere PIÚ DIFFICILE di una sequenza non stabilita di movimenti conosciuti, in un contesto molto piú ignoto offerto da un'avversario "veramente vero"?
Il nodo lo trovi, secondo me, proprio in quel "imparare a combattere", laddove lo vogliamo differenziare da "imparare a picchiarsi" o "a far rissa".
Se in Kumite vuoi portare tecnica, stile, postura, strategia, movimento, Tai Sabaki, calma e lucidità, postura eccetera, allora avrai bisogno di dare un senso e uno stile a ciò che fai, ma non tanto per una narcisistica voglia esttica, quanto per una maggiore efficacia, perchè credo sia ovvia la differenza fra "calciare" e "scalciare", così come la differenza fra uno tsuki ottimo o 10 sganassoni dati in qualche modo, alla rinfusa e con gli occhi chiusi.
Beh per acquisire quelle caratteristiche e possibilità, dovrai imporre al tuo corpo movimenti di un certo tipo, abituarlo a certe posizioni e posture anche al di là dell'intenzionalità lucida, imparando a muoverti così anche sotto stress.
Lo strumento per fare questo è appunto Kihon e Kata, il primo per definire e focalizzare, il secondo per abituare (fra le altre cose già dette) a proseguire oltre il singolo colpo, al di la delle reazioni di Uke, a prescindere da ciò che farà.
In battaglia, messa a punto una strategia, la tragedia avviene quando si inizia a modificarla seguendo l'avversario, proprio perchè è la strategia dell'avversario quella di portarti sul suo terreno e nella sua logica.
Se si studia Kihon e Kata in quest'ottica, allora non è meno difficile del fare Kumite, di sicuro è meno divertente, ma qui si parla di difficoltà. ;)
Hola!
Quello che tu dici non sembrerebbe contraddire le mie parole, anzi...
Io non ho detto che non bisogna studiarli, ci mancherebbe.
Ma se dovessi dare un peso ad ogni cosa e metterli in ordine da "minore" a "maggiore" anche per complessitá (e per rispondere alla domanda di shurei in modo logico e razionale) metterei appunto kihon --> kata --> kumite
Proprio perché, come tu dici:
1) Kihon: per definire e focalizzare
2) Kata: per abituare (fra le altre cose già dette) a proseguire oltre il singolo colpo, al di la delle reazioni di Uke, a prescindere da ciò che farà.
3) Kumite: (dico io) per fare tutto ció che sta nei punti 1 e 2 ma considerando UKE, che giá ha un ruolo attivo.
Per questo mi sembra che sia piú difficile kumite.
Rispetto a calciare e scalciare. Io credo che i fondamentali esistano in qualsiasi arte marziale e sport da combattimento.
Non in tutti peró esistono i kata come si intendono nel karate.
Eppure, avevo letto tante volte in questo forum (e questo concetto é stato espresso, se non sbaglio, da persone come paguro), che tutti i sistemi di combattimento tendono al Combattimento, ossia che con l'avanzare del livello e del livello del combattimento, si tende a superare le differenze stilistiche.
Se tanto mi da tanto, é possibile che ci siano anche altri sistemi/metodologie per studiare ed ottenere ció che si ottiene dai kata (come si intendono nel karate)
Leggendo uno dei libri di Higaonna, si evince che il karate un tempo era moltissimo studio di kata e moltissimo condizionamento fisico... soprattutto all'inizio. Si iniziava studiando un solo kata, giornalmente e como molte ore di studio, e facendo quello, finché non si padroneggiava perfettamente.
Evidentemente il kata é qualcosa che, studiato nel modo appropriato, puó essere il cuore del karate.
Peró, spero che possiate prendere le mie solo come riflessioni da principante, vi viene da pensare che, oggi, considerando la societá moderna, le nuove necessitá, la possibilitá di conoscere e confrontarsi con altri stili e in altre situazioni, i tempi dedicati all'allenamento, ci possano essere sistemi alternativi per studiare karate che possano fare (quasi) a meno del kata o per lo meno non dei kata come si intendono generalmente.
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Del tutto concorde ;)
L'arte del combattimento, la sublimazione della maestria in combattimento, il BuDo sono un fine a cui puntare, partendo ognuno da dove vuole o si trova.
Poi, il corpo umano è quello, le armi a disposizione pure, quindi il livello che cresce non può che avvicinare.
Difficile stabilire se ci sia o meno Aikido o JJ nel Karate di Asai per esempio.
Il punto è che, dato un punto di partenza, se è da li che parto sarà quella la strada che seguo, con tutti i suoi gradini e ostacoli.
Anche quando integro o cambio, trovo giovamento se qualcosa ho messo da parte, diversamente è più facile far confusione.
Lo Shodan o Nidan Shotokan che approccia il JJ lo farà con una cognizione e una attitudine ben diverse e più radicate rispetto al 6° Kyu che fa altrettanto senza aver nulla da portarsi dietro.
Allora diventa scelta consigliabile prendere tutto il pacchetto previsto da ciò che sarà il punto di partenza.
Perchè se inizio facendo Karate ma secondo il programma didattico della Kick (per esempio) la sola cosa che otterrò sarà sia un pessimo Karate che una pessima Kick.
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No guarda Ryujin, non sono per nulla certo che "sia merito del Kata", anzi, ho l'assoluta certezza che "non sia merito del kata", come non lo è del kumite, del kihon, del condizionamento, dei colpitori, dei rotolamenti o dei confronti vari.
Quello che sei è merito di tutto questo, senza eccezione alcuna, se togli una qualunque componente fra queste, sarai certamente qualcosa meno!
Si chiama Karate, identificato come metodo. ;)
Lo stesso discorso che faremmo per l'Italiano, che non impari per merito della grammatica, della sintassi, dell'ortografia o dell'antologia, ma bensì grazie a tutto l'insieme.
Togli uno di questi elementi e ti esprimerai come quelli del GF, da violentatore della lingua italiana. ;)
Per rispondere anche a Shurei.
Bene, ora, eccezion fatta per gli ultimi anni in cui la proporzione è un po' cambiata, diciamo per convenzione che ho distribuito equamente il mio tempo sulle 3 K.
Quindi di 15 anni di Karate diciamo 5 di kata. Ora immaginiamo che invece di dedicarli tutti ai kata io mi fossi fatti 3 anni netti di Lotta o di Judo, visto che di lotta in piedi non so nulla.
Siete sicuri che il risultato non avrebbe potuto essere migliore?
Io no.
Roroarro fa notare quello che ripeto da tempo. Possibile che in tutti gli altri sistemi di combattimento il kata come forma lunga e preordinata non sia necessario e solo a noi sì?
Solo su una cosa non concordo. Ripetere un kata all'infinito come metodo di allenamento è una cagata pazzesca e basta, anche se era il metodo degli antichissimi incredibbili di Okinawa.
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Solo su una cosa non concordo. Ripetere un kata all'infinito come metodo di allenamento è una cagata pazzesca e basta, anche se era il metodo degli antichissimi incredibbili di Okinawa.
hehehe...
« Per me.... La corazzata Kotiomkin... è una cagata pazzesca! »
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Ryu, con affetto... secondo me ti fai troppi problemi.
Quel che stato è stato, come ha detto Ronin (o Shurei ?) ora puoi fare certe cose con soddisfazione perché altre ti hanno dato le basi. Con basi diverse potevi farne con soddisfazione altre ancora... potevi diventare come Fedor, oppure potevi diventare come Kledi Kadiu... chi lo sa...
Secondo me hai fatto un buon percorso, e altrettanto valido lo stai facendo... anche perché è il TUO percorso, e se è valido per te tanto basta.
Kata sì, kata no, lotta a terra, BJJ, salto con l'asta, supercazzula, addestramento da ninja... in ogni cosa ci si può trovare del buono, basta saperlo cogliere. ;)
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addestramento da ninja...
Mi viene in mente il video di quei pazzi (malesiani?) che si buttavano giú da un palazzo dopo essere passati attraverso un vetro...
Manco Fedor...
1970 ninja training video (https://www.youtube.com/watch?v=GIDKb7LTc-c#)
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Chissà se con la bacchetta togliessi invece tutto questo come sarei messo :om:
Semplice, saresti messo come saresti messo, ma non saresti certamente un Karateka. :=)
Quindi pensi che queste esperienze al di fuori siano indispensabili per un karateka? Beh, direi che su questo il mio pensiero si avvicina molto :thsit:
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Chissà se con la bacchetta togliessi invece tutto questo come sarei messo :om:
Semplice, saresti messo come saresti messo, ma non saresti certamente un Karateka. :=)
Quindi pensi che queste esperienze al di fuori siano indispensabili per un karateka? Beh, direi che su questo il mio pensiero si avvicina molto :thsit:
Ma tu sai che io so che tu sai...... :=)
Indispensabili? Dipende da cosa un va cercando. Io le ho fatte, tanto, in tempi memorabili e non sospetti, ne vado fiero e ne ho tratto, a parer mio, un grandissimo beneficio. Senza quelle esperienze oggi non sarei quello che sono, insomma sarei più chiavica di quanto sono. :dis:
Comunque certamente indispensabili per qualcuno (te compreso ;)), utili per alcuni altri, deleteri e rovinosi per moltissimi altri ancora.
Perchè, perchè, non lo so, ma c'ho le prove.
E poi c'ho ragione io perché i fatti mi cosano!
Quindi non facciamo di tutta un'erba un scatafascio!
(http://www.udine20.it/wp-content/uploads/2009/10/PaoloCevoli_Park1.jpg)
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Ma poi Ryu,
una pregunta semplice, semplice che vuole risposta semplice, semplice:
Ma a te il Kata non ti ha mai dato un caxxo? :-\
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Quindi pensi che queste esperienze al di fuori siano indispensabili per un karateka? Beh, direi che su questo il mio pensiero si avvicina molto :thsit:
Io penso che il Karate in molti ambienti è insegnato in maniera parziale e limitata.
Se si guarda allo "stile" così come è impostato per le gare in Occidente, i tuoi dubbi sono più che legittimi
Ma se si leggono ad esempio le risposte di Shurei, o di Ronin, che appartengono (o comunque sono appartenuti) ad una certa scuola di pensiero, tutti questi dubbi non ci sono. Perché ? Perché i giapponesi non erano fessi, e anche se nel dopoguerra hanno inziato a fare le gare, facevano anche molto, ma molto di più.
Nel Karate secondo servono questi 3 fattori indipendenti da noi stessi:
1 - Una buona Scuola, che faccia riferimento a Maestri di comprovata bravura ed onestà intellettuale, nonché in grado di conoscere il karate come autodifesa prima che come sport.
2 - Un buon Maestro diretto, che si aggiorni continuamente e che si metta a disposizione degli allievi.
3 - Dei validi compagni di allenamento, che sappiano farti crescere senza umiliarti ma anche stimolandoti sempre a non adagiarti sulle debolezze e sui dubbi.
In mancanza di questi fattori, strettamente dipendenti tra loro, secondo me è meglio puntare ad altre discipline che siano più dirette.
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Se si guarda allo "stile" così come è impostato per le gare in Occidente, i tuoi dubbi sono più che legittimi
Ma se si leggono ad esempio le risposte di Shurei, o di Ronin, che appartengono (o comunque sono appartenuti) ad una certa scuola di pensiero, tutti questi dubbi non ci sono. Perché ? Perché i giapponesi non erano fessi, e anche se nel dopoguerra hanno inziato a fare le gare, facevano anche molto, ma molto di più.
No, perchè i fessi siamo io e Ronin ???
Io penso che il Karate in molti ambienti è insegnato in maniera parziale e limitata.
Se si guarda allo "stile" così come è impostato per le gare in Occidente, i tuoi dubbi sono più che legittimi
Nel Karate secondo servono questi 3 fattori indipendenti da noi stessi:
1 - Una buona Scuola, che faccia riferimento a Maestri di comprovata bravura ed onestà intellettuale, nonché in grado di conoscere il karate come autodifesa prima che come sport.
2 - Un buon Maestro diretto, che si aggiorni continuamente e che si metta a disposizione degli allievi.
3 - Dei validi compagni di allenamento, che sappiano farti crescere senza umiliarti ma anche stimolandoti sempre a non adagiarti sulle debolezze e sui dubbi.
In mancanza di questi fattori, strettamente dipendenti tra loro, secondo me è meglio puntare ad altre discipline che siano più dirette.
(http://www.enricostinchelli.it/site/images/stories/amen.jpg)
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Ryu, con affetto... secondo me ti fai troppi problemi.
Quel che stato è stato, come ha detto Ronin (o Shurei ?) ora puoi fare certe cose con soddisfazione perché altre ti hanno dato le basi. Con basi diverse potevi farne con soddisfazione altre ancora... potevi diventare come Fedor, oppure potevi diventare come Kledi Kadiu... chi lo sa...
Secondo me hai fatto un buon percorso, e altrettanto valido lo stai facendo... anche perché è il TUO percorso, e se è valido per te tanto basta.
Kata sì, kata no, lotta a terra, BJJ, salto con l'asta, supercazzula, addestramento da ninja... in ogni cosa ci si può trovare del buono, basta saperlo cogliere. ;)
Intanto Saburo devo ringraziarti per la tua pazienza, ce ne vuole parecchia XD
Vedi, per quel che mi riguarda il percorso bene o male è stato valido, ma guardando indietro mi sono accorto di molte pecche che avrebbero potuto essere corrette per rendermi ancora migliore.
In tutto c'è del buono, ma non sono sicuro che la proporzione di "buono" sia la stessa.
Ronin dice che tutto quello che ho fatto ha contribuito a rendermi quello che sono, ma sebbene sia vero in termini estensivi, riguardo la pratica marziale volta all'efficacia non è detto.
Per dire, negli anni ho fatto kumite, kihon, sparring, lotta... e kata, certo... ma mi sono anche guardato i porno di Gianna Michaels, ma non certo sono più forte grazie ad essi (un po' più sorridente forse sì). Quindi il "tutto fa brodo" non è una filosofia che mi convince, cerco invece di essere più analitico su ogni singolo aspetto.
Ogni aspetto del mio Karate è passato al vaglio di una severissima valutazione orientata all'efficacia epiù possibile slegata da sentimenti e affezioni. Molto del mio Shotokan è passato: gli tsuki (anche oi tsuki!!), mae geri, uchi waza, le posizioni (anche il kokutsu dachi di Funakoshi, tanto demonizzato dai puristi) e potrei andare avanti. Altro non va altrettanto bene (pugni circolari ad esempio, abitudine a tenere un sacco e a usare i colpitori...), e altro ancora sì ma con delle riserve (tipo il mawashi geri).
Sono orientato a ricercare un metodo di allenamento più efficiente ed efficace possibile e non sono dell'idea di dover riproporre quello che si faceva prima solo per omogeneità didattica o culturale.
Se così non fosse già stato, avremmo ancora gente con le anche a brandelli dalle posizioni rasoterra di Nakayama come 20 anni addietro, o gente che fa lo stesso kata per anni in tutte le lezioni :o :o
Di conseguenza siccome sento mia la missione di modellare un metodo di Karate migliore possibile da proporre un domani a degli allievi, DEVO capire a che caspita servono questi kata, quando ci sono dei mostri lì fuori (e non solo i campioni che si vedono sul tubo) che ne fanno tranquillamente a meno.
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Se si guarda allo "stile" così come è impostato per le gare in Occidente, i tuoi dubbi sono più che legittimi
Ma se si leggono ad esempio le risposte di Shurei, o di Ronin, che appartengono (o comunque sono appartenuti) ad una certa scuola di pensiero, tutti questi dubbi non ci sono. Perché ? Perché i giapponesi non erano fessi, e anche se nel dopoguerra hanno inziato a fare le gare, facevano anche molto, ma molto di più.
No, perchè i fessi siamo io e Ronin ???
No, dai, hai capito cosa volevo dire ! :D :D :D
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Ma poi Ryu,
una pregunta semplice, semplice che vuole risposta semplice, semplice:
Ma a te il Kata non ti ha mai dato un caxxo? :-\
Fino all'altro ieri ero sicuro che mi avesse dato molto. Ora non più :pla:
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Intanto Saburo devo ringraziarti per la tua pazienza, ce ne vuole parecchia XD
Questo è vero ! :D
Vedi, per quel che mi riguarda il percorso bene o male è stato valido, ma guardando indietro mi sono accorto di molte pecche che avrebbero potuto essere corrette per rendermi ancora migliore.
Non hai pensato che forse te ne sei accorto perché avevi sviluppato gli strumenti per accorgerti delle pecche ? :whistle:
In tutto c'è del buono, ma non sono sicuro che la proporzione di "buono" sia la stessa.
Ronin dice che tutto quello che ho fatto ha contribuito a rendermi quello che sono, ma sebbene sia vero in termini estensivi, riguardo la pratica marziale volta all'efficacia non è detto.
Per dire, negli anni ho fatto kumite, kihon, sparring, lotta... e kata, certo... ma mi sono anche guardato i porno di Gianna Michaels, ma non certo sono più forte grazie ad essi (un po' più sorridente forse sì). Quindi il "tutto fa brodo" non è una filosofia che mi convince, cerco invece di essere più analitico su ogni singolo aspetto.
Non convince nemmeno me, ma nel senso opposto...
Ogni aspetto del mio Karate è passato al vaglio di una severissima valutazione orientata all'efficacia epiù possibile sleg
ata da sentimenti e affezioni. Molto del mio Shotokan è passato: gli tsuki (anche oi tsuki!!), mae geri, uchi waza, le posizioni (anche il kokutsu dachi di Funakoshi, tanto demonizzato dai puristi) e potrei andare avanti. Altro non va altrettanto bene (pugni circolari ad esempio, abitudine a tenere un sacco e a usare i colpitori...), e altro ancora sì ma con delle riserve (tipo il mawashi geri).
Ma non credi che questo sia già stato fatto da gente che ci ha dedicato, e ci dedica, tutta la vita ?
Sono orientato a ricercare un metodo di allenamento più efficiente ed efficace possibile e non sono dell'idea di dover riproporre quello che si faceva prima solo per omogeneità didattica o culturale.
Se vai ad una scuola di volo e ti insegnano solo il rollaggio, o perché non sanno darti altro o perché te ne vai prima, per te andare in aereo sarà solo rollare su e giù epr la pista ?
Se così non fosse già stato, avremmo ancora gente con le anche a brandelli dalle posizioni rasoterra di Nakayama come 20 anni addietro, o gente che fa lo stesso kata per anni in tutte le lezioni :o :o
Se questo accade è dovuto sia al fatto che certe scuole hanno mirato solo a formare campioni per le gare, bruciandoli poi nella pratica sucessiva e nella salute, o perché certa gente non ha capito un granché del karate e ripete certe cose a pappagallo
Di conseguenza siccome sento mia la missione di modellare un metodo di Karate migliore possibile da proporre un domani a degli allievi, DEVO capire a che caspita servono questi kata, quando ci sono dei mostri lì fuori (e non solo i campioni che si vedono sul tubo) che ne fanno tranquillamente a meno.
Dipende tutto da quello che vuoi insegnare e da come lo vuoi insegnare. I kata sono ANCHE uno strumento didattico, è già stato detto molte volte. Se non si riesce ad apprezzarlo ed usarlo correttamente, possono essere trovati anche altri metodi. Lo scopo si raggiungerà lo stesso ? Dipende da qual'è lo scopo, come diceva Ronin... azzuffarsi con successo ? Certamente sì, forse anche meglio. Arte Marziale... uhmmmm... :dis:
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Vedi, per quel che mi riguarda il percorso bene o male è stato valido, ma guardando indietro mi sono accorto di molte pecche che avrebbero potuto essere corrette per rendermi ancora migliore.
Non hai pensato che forse te ne sei accorto perché avevi sviluppato gli strumenti per accorgerti delle pecche ? :whistle:
Sì, ma mentre per tutte le altre pratiche ho trovato una relazione causa - effetto con il kata no, e niente mi dice che se invece di kata mi fossi messo a fare randori di Judo non avrei potuto essere ancora meglio.
In tutto c'è del buono, ma non sono sicuro che la proporzione di "buono" sia la stessa.
Ronin dice che tutto quello che ho fatto ha contribuito a rendermi quello che sono, ma sebbene sia vero in termini estensivi, riguardo la pratica marziale volta all'efficacia non è detto.
Per dire, negli anni ho fatto kumite, kihon, sparring, lotta... e kata, certo... ma mi sono anche guardato i porno di Gianna Michaels, ma non certo sono più forte grazie ad essi (un po' più sorridente forse sì). Quindi il "tutto fa brodo" non è una filosofia che mi convince, cerco invece di essere più analitico su ogni singolo aspetto.
Non convince nemmeno me, ma nel senso opposto...
Non capisco...
Ogni aspetto del mio Karate è passato al vaglio di una severissima valutazione orientata all'efficacia epiù possibile sleg
ata da sentimenti e affezioni. Molto del mio Shotokan è passato: gli tsuki (anche oi tsuki!!), mae geri, uchi waza, le posizioni (anche il kokutsu dachi di Funakoshi, tanto demonizzato dai puristi) e potrei andare avanti. Altro non va altrettanto bene (pugni circolari ad esempio, abitudine a tenere un sacco e a usare i colpitori...), e altro ancora sì ma con delle riserve (tipo il mawashi geri).
Ma non credi che questo sia già stato fatto da gente che ci ha dedicato, e ci dedica, tutta la vita ?
Non in modo ottimale. Mi dispiace essere dissacratore, ma se in un sistema non esistono pugni circolari, ginocchiate e clinch degni di tale nome, evidentemente anche questa gente non era perfetta e mancava di qualcosa.
Se vai ad una scuola di volo e ti insegnano solo il rollaggio, o perché non sanno darti altro o perché te ne vai prima, per te andare in aereo sarà solo rollare su e giù epr la pista ?
Se mi insegnano a ballare nudo sulle ali dell'aereo prima del decollo perchè il volo sarà migliore me ne vado allo stesso modo.
Se questo accade è dovuto sia al fatto che certe scuole hanno mirato solo a formare campioni per le gare, bruciandoli poi nella pratica sucessiva e nella salute, o perché certa gente non ha capito un granché del karate e ripete certe cose a pappagallo
Beh, il kata ripetuto vita natural durante è un vanto anche di Okinawa, dove era tutto orientato al massimo risultato e le gare non esistevano...
Dipende tutto da quello che vuoi insegnare e da come lo vuoi insegnare. I kata sono ANCHE uno strumento didattico, è già stato detto molte volte. Se non si riesce ad apprezzarlo ed usarlo correttamente, possono essere trovati anche altri metodi. Lo scopo si raggiungerà lo stesso ? Dipende da qual'è lo scopo, come diceva Ronin... azzuffarsi con successo ? Certamente sì, forse anche meglio. Arte Marziale... uhmmmm... :dis:
Dunque ancora questa dicotomia tra noi che facciamo Arte Marziale e altri che fanno la "zuffa". Devo dirti che definire così gli incontri tra chi fa del combattimento la propria professione mi pare sinceramente irrispettoso e anche un po' lontano dalla verità.
Sulla didattica del Karate...
Didattica vuol dire insegnamento, insegnamento implica che si insegni qualcosa.
Posto che
- è stato scientificamente dimostrato che a livello di preparazione fisica metodi "omnicomprensivi" come il kata sono molto meno producenti dell'allenare singole qualità separatamente con esercizi appositi
- è stato scientificamente dimostrato che tecnico o fisico che sia, ripetere sempre lo stesso pattern ha un effetto allenante che decresce rapidamente, fino a diventare inutile (e non si parla di anni, ma di pochi mesi) a causa di un fenomeno conosciuto come "adattamento"
- le tecniche di difesa personale e di combattimento non sono mai applicate in un contesto non collaborativo come nei kata
- spesso si dice che i kihon sono kata, quindi secondo questa teoria basta fare kihon per fare kata...
Che didattica dunque?
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Ryu ti quoto e , davvero , ammiro la tua pazienza...
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1 - Una buona Scuola, che faccia riferimento a Maestri di comprovata bravura ed onestà intellettuale, nonché in grado di conoscere il karate come autodifesa prima che come sport.
2 - Un buon Maestro diretto, che si aggiorni continuamente e che si metta a disposizione degli allievi.
3 - Dei validi compagni di allenamento, che sappiano farti crescere senza umiliarti ma anche stimolandoti sempre a non adagiarti sulle debolezze e sui dubbi.
Questi 3 fattori sono proprio rari in ogni caso e difficili da riconoscere.
Ma se uno li trova, veramente non conta nulla il nome dello stile o addirittura dell'arte.
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Ma non starete mica parlando di questa ...
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/7/70/ZuffaLogo.jpg)
Ditemi che non é cosí...
:D :D :D
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Solo su una cosa non concordo. Ripetere un kata all'infinito come metodo di allenamento è una cagata pazzesca e basta, anche se era il metodo degli antichissimi incredibbili di Okinawa.
hehehe...
« Per me.... La corazzata Kotiomkin... è una cagata pazzesca! »
Ogni riferimento è puramente voluto :whistle:
Ryu ti quoto e , davvero , ammiro la tua pazienza...
Per questo argomento che tocca dei nervi scoperti è necessaria per tutti se si vuole continuare ad essere amici :thsit:
Chi l'avrebbe detto che sarei diventato un po' Coboldo pure io... :D
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Ma non starete mica parlando di questa ...
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/7/70/ZuffaLogo.jpg)
Ditemi che non é cosí...
:D :D :D
Cos'è? ???
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Ma non starete mica parlando di questa ...
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/7/70/ZuffaLogo.jpg)
Ditemi che non é cosí...
:D :D :D
Cos'è? ???
ufff nun ze capita la battuta...
Zuffa, LLC (pronounced /ˈzuːfə/) is an American sports promotion company specializing in mixed martial arts. It was founded in January 2001 in Las Vegas, Nevada by Station Casinos executives Frank Fertitta III and Lorenzo Fertitta to be the parent entity of the Ultimate Fighting Championship (UFC) after they purchased it from the Semaphore Entertainment Group. Lorenzo Fertitta is the company’s CEO and Chairman while Dana White runs the day-to-day operations
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Vedi, per quel che mi riguarda il percorso bene o male è stato valido, ma guardando indietro mi sono accorto di molte pecche che avrebbero potuto essere corrette per rendermi ancora migliore.
questa è una pippa mentale, altro che studiare il senso del kata (te lo dico con simpatia, questa in effetti è una riflessione che mi faccio anche io sempre, ma poi, dopo 3 secondi mi sveglio, mi dò 2 schiaffi e vado a menare il sacco).
e poi quoto tutto quello che hai scritto, il tuo percorso e la tua mentalità mi piacciono un casino :)
adesso vado a cercare qualcosa su gianna michaels :spruzz:
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Ma non starete mica parlando di questa ...
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/7/70/ZuffaLogo.jpg)
Ditemi che non é cosí...
:D :D :D
Cos'è? ???
ufff nun ze capita la battuta...
Zuffa, LLC (pronounced /ˈzuːfə/) is an American sports promotion company specializing in mixed martial arts. It was founded in January 2001 in Las Vegas, Nevada by Station Casinos executives Frank Fertitta III and Lorenzo Fertitta to be the parent entity of the Ultimate Fighting Championship (UFC) after they purchased it from the Semaphore Entertainment Group. Lorenzo Fertitta is the company’s CEO and Chairman while Dana White runs the day-to-day operations
Quasi quasi vado a vivere in America ;D
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- è stato scientificamente dimostrato che a livello di preparazione fisica metodi "omnicomprensivi" come il kata sono molto meno producenti dell'allenare singole qualità separatamente con esercizi appositi
- è stato scientificamente dimostrato che tecnico o fisico che sia, ripetere sempre lo stesso pattern ha un effetto allenante che decresce rapidamente, fino a diventare inutile (e non si parla di anni, ma di pochi mesi) a causa di un fenomeno conosciuto come "adattamento"
Mmmmmh... non credo che questi concetti si applichino al Kata...
Zuffa, LLC ... was founded ... to be the parent entity of the Ultimate Fighting Championship (UFC)
Figo, quindi adesso possiamo dire che l'UFC è in realtà Zuffa sotto un altro nome!
;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
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Ryu, mi dispiace, da 'sta cosa non ne usciamo.
Soprattutto dalle tue risposte al mio post, ho notato che ti manca quello che avevo scritto nel post precedente. :P
Quando mi dici che non esistono pugni circolari e clinch degni di tale nome... mi rendo conto che il tuo studio del karate è (sicuramente non per colpa tua, vedi il post con i 3 punti fondamentali: la Scuola, i Maestri, i compagni di allenamento) troppo parziale perché tu possa fugare i tuoi dubbi al riguardo.
Io non voglio fare "il superiore", ma scriverti sinceramente e senza ipocrisia... perché tanto da questo giochino dialettico non ne usciamo.
Come già detto altrove, è giusto che ognuno trovi le risposte nel percorso che più lo aggrada, o comunque nel migliore in cui ha la possibilità di imbattersi.
Oss.
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Questa dello studio parziale che tirate sempre fuori mi sembra una grande cazzata Saburo. Ryu ha studiato con Miura , te di chi sei allievo ? Di Gesù ? Io penso che Ryu , come me e altri , abbia semplicemente avuto un brutto risveglio una volta uscito dall'orticello karate. Magari un giorno andrai a fare thai e ti renderai conti che i ganci e le ginocchiate che ti hanno insegnato a karate non vanno bene... forse siete voi che avete una formazione incompleta...
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Questa dello studio parziale che tirate sempre fuori mi sembra una grande cazzata Saburo. Ryu ha studiato con Miura , te di chi sei allievo ? Di Gesù ? Io penso che Ryu , come me e altri , abbia semplicemente avuto un brutto risveglio una volta uscito dall'orticello karate. Magari un giorno andrai a fare thai e ti renderai conti che i ganci e le ginocchiate che ti hanno insegnato a karate non vanno bene... forse siete voi che avete una formazione incompleta...
Vedremo... :sbav:
P.S. sei sempre cortese e delicato come una palata di concio tirata al vento. :blue:
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e no saburo...quoto luca bagnoli! ryu ha studiato con miura per un bel po di tempo, mica con l'ultimo dei pirla :)
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Ah ah ah ah ah no davvero Saburo non volevo essere scortese , quando scrivo mi dimentico che non si capisce che son sempre scherzoso. Era per dire che non si può sempre contestare dicendo : eh ma non hai studiato bene ! E bada : se leggi miei post recenti ti renderai conto che ultimamente mi sto dedicando solo al karate e ho messo da parte la boxe e la kick ... quindi nella mia affermazione non c'è una critica al karate ma solo una constatazione : nel karate non c'è tutto , non sarebbe possibile. Questo significa che il karate va " integrato " ? Secondo Ryu e Ninni sì ad esempio , secondo me no.
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A me se uno mi dice che nel karate non si studiano i pugni circolari e le ginocchiate, può avere studiato anche con l'incarnazione di Musashi, ma sta di fatto che i pugni circolari e le ginocchiate non li ha studiati. Vorrà dire che Musashi in quel caso ha ritenuto opportuno tenersele per sé . :sbav:
P.S. anche io scherzo Luca, ormai ho capito come ti poni e so leggere il contenuto al di là della forma.
Io non voglio o devo convincere nessuno... né della completezza del Karate né tantomeno della mia "bravura" (quest'ultima sarebbe un'impresa titanica! :spruzz: )
Parlo per quello che vedo e che faccio, poi sbaglierò... non lo escludo a priori... ma tutti i dubbi che leggo io ed altri, chssà perché, non li abbiamo... saremo ottusi o poveri illusi ? Non lo so... giudicate un po' voi da quello che scriviamo di solito. :-X
Cittini, via... su... state boncitti... ;)
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Non è che siate illusi , magari solo acerbi. Magari tra qualche anno vi capiterà , lo ripeto , di andare ad allenarvi e a combattere fuori dal vostro dojo e al di fuori delle regole e dei canoni del vostro stile e direte : cazzo vuoi vedere che quelli che avevano dubbi non erano coglioni mal allenati ma gente che è andata in giro a provare e a menarsi ? Detto questo ovviamente è chiaro , come hai detto tu , che nessuno può convincere gli altri per cui chiudo qui il discorso.
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La visione parziale sta nel fatto che pensi che non lo facciamo. E chiudo qui... sarebbe inutile raccontarti esperienze personali od altro.
Hai (avete) ragione sul fatto che UN CERTO MODO di fare karate porta ai risultati che dici tu... lo so anche io per esperienza diretta. Ma il karate è molto di più, almeno se si ha la fortuna di incontrare Maestri all'altezza e se si è costanti nel seguirli e nel... rompergli le scatole ! :sbav:
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La visione parziale sta nel fatto che pensi che non lo facciamo. E chiudo qui... sarebbe inutile raccontarti esperienze personali od altro.
Hai (avete) ragione sul fatto che UN CERTO MODO di fare karate porta ai risultati che dici tu... lo so anche io per esperienza diretta. Ma il karate è molto di più, almeno se si ha la fortuna di incontrare Maestri all'altezza e se si è costanti nel seguirli e nel... rompergli le scatole ! :sbav:
quindi torniamo a bomba su quanto detto precedentemente: miura secondo te non è un maestro all'altezza?
il problema comunque secondo me non è del karate ma negli obiettivi che uno si pone e che possono differire da quello che uno crede possa offrire la pratica del karate che ha pregi e difetti come qualsiasi disciplina
comuqnue saburo, anche ryu era ferreo come te una volta XD
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Quoto Uechi. Alla fine anche io ho scelto di fare karate ma dobbiamo conoscere noi stessi per poter combattere. Se mi illudo che il karate mi abbia insegnato a lavorare di ginocchiate in clinch , allora sono destinato a perdere...
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Quoto Uechi. Alla fine anche io ho scelto di fare karate ma dobbiamo conoscere noi stessi per poter combattere. Se mi illudo che il karate mi abbia insegnato a lavorare di ginocchiate in clinch , allora sono destinato a perdere...
C'è un sacco di gente convinta che, quando si troverà nella cacca e dovrà combattere, potrà mandare la sua disciplina a combattere 8) 8) 8) 8) 8) 8)
"ç@#¶Do è più forte di ¶[]#@Ryu" 8) 8) 8) 8)
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- è stato scientificamente dimostrato che a livello di preparazione fisica metodi "omnicomprensivi" come il kata sono molto meno producenti dell'allenare singole qualità separatamente con esercizi appositi
- è stato scientificamente dimostrato che tecnico o fisico che sia, ripetere sempre lo stesso pattern ha un effetto allenante che decresce rapidamente, fino a diventare inutile (e non si parla di anni, ma di pochi mesi) a causa di un fenomeno conosciuto come "adattamento"
Mmmmmh... non credo che questi concetti si applichino al Kata...
Si applicano ad ogni attività fisica e mentale. Ci sono studi facilmente riscontrabili al riguardo. Perché il kata dovrebbe fare eccezione? I muscoli, il sistema nervoso e il cervello quelli sono.
Saburo, a questo punto io dubito di tutto. Ritengo la mia scuola una delle migliori di Shotokan esistenti in Italia, ma chissà se mi sbaglio, dopotutto non le ho viste tutte. Le tecniche in cui dico che è manchevole sono le stesse che ho identificato in altri dojo e soprattutto in altre federazioni, FIKTA compresa. Guarda caso, queste tecniche non sono presenti se non marginalmente quando va bene ne nei kata ne nei programmi d'esame. Il ché ha anche una sua logica considerato il tipo di approccio al kumite di Funakoshi Jr.
Tra l'altro anche Samurai77 in in post recente ha evidenziato certe lacune (magari bilanciate dall'eccellenza di altri aspetti).
Se mi dici che nel tuo dojo fate le ginocchiate e il clinch bene come nella MT io non ho motivo di darti del bugiardo. Certo è che sarebbe una vera eccezione nel panorama del Karate tradizionale.
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Quoto Uechi. Alla fine anche io ho scelto di fare karate ma dobbiamo conoscere noi stessi per poter combattere. Se mi illudo che il karate mi abbia insegnato a lavorare di ginocchiate in clinch , allora sono destinato a perdere...
C'è un sacco di gente convinta che, quando si troverà nella cacca e dovrà combattere, potrà mandare la sua disciplina a combattere 8) 8) 8) 8) 8) 8)
"ç@#¶Do è più forte di ¶[]#@Ryu" 8) 8) 8) 8)
La disciplina ha un programma che condiziona maestri e allievi.
Credo non serva trincerarsi dietro questo tipo di frasi per non riconoscere le aree di miglioramento (presenti in tutte le discipline peraltro).
Se nel programma il clinch non c'è, non c'è... e in fase di clinch il praticante sarà in difficoltà.
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:thsit: :thsit: :thsit: :thsit: :thsit:
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Quoto Uechi. Alla fine anche io ho scelto di fare karate ma dobbiamo conoscere noi stessi per poter combattere. Se mi illudo che il karate mi abbia insegnato a lavorare di ginocchiate in clinch , allora sono destinato a perdere...
C'è un sacco di gente convinta che, quando si troverà nella cacca e dovrà combattere, potrà mandare la sua disciplina a combattere 8) 8) 8) 8) 8) 8)
"ç@#¶Do è più forte di ¶[]#@Ryu" 8) 8) 8) 8)
La disciplina ha un programma che condiziona maestri e allievi.
Credo non serva trincerarsi dietro questo tipo di frasi per non riconoscere le aree di miglioramento (presenti in tutte le discipline peraltro).
Se nel programma il clinch non c'è, non c'è... e in fase di clinch il praticante sarà in difficoltà.
Non mi trincero affatto, dico e affermo che quel tipo di ragionamento è infantile.
Che poi i programmi abbiano eccellenze e lacune, questo è ovvio ed evidente in ogni disciplina.
A mio avviso, i programmi didattici non sono fatti per dare "tutti" gli strumenti al praticante, non credo nella pappa pronta, credo piuttosto che ad un certo punto, uno debba necessariamente provare delle curiosità, sentire delle esigenze, fare esperienze e considerazioni personali, trarre conclusioni ed evolvere per conto suo.
Il programma didattico, dovrebbe, secondo me, servire a quello, cioè da mettere l'allievo in condizioni di intraprendere il suo percorso (Do) con sufficienti strumenti a disposizione.
Poi uno fa quello che riesce, impara a conoscere se stesso, le cose che gli si addicono e quelle che non fanno per lui eccetera.
MA le carenze non possiamo imputarle alla disciplina, li è ovvio che ci siano (nel programma intendo) perchè le cose fatte bene (come spesso si dice) non possono essere "tutte", il programma che preveda tutto, sarà logicamente e conseguentemente approssimativo nel merito, darà una infarinatura e nulla di più.
Quindi si, ci sono carenze, nel Karate come in ogni altra disciplina, carenze che sono individuali (quella roba li per me è una carenza perchè mi si confà, magari per te è una perdita di tempo) e che individualmente, il praticante espertto e sicuro delle sue basi, andrà a colmare.
Così ci si cuce addosso il proprio BuDo.
Chi invece punta alla disciplina "più forte" commette una serie di ingenuità, in primis quella di pensare che una disciplina (e non una persona) possa essere forte o debole, poi lo sguardo miope che gli impedisce di vedere le carenze che inevitabilmente ci sono anche in quella disciplina come nelle altre, poi l'idea di poter delegare a chissà quale miracoloso metodo la soluzione delle proprie paure, dei propri limiti e della propria debolezza.
Questo intendo. ;)
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Ma nessuno sta parlando di disciplina più forte o più debole. Io affermo semplicemente che non ho mai visto un praticante puro di Karate capace di portare ganci e lavorare in clinch con ginocchiate e gomitate.
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Ma nessuno sta parlando di disciplina più forte o più debole. Io affermo semplicemente che non ho mai visto un praticante puro di Karate capace di portare ganci e lavorare in clinch con ginocchiate e gomitate.
E condivido :)
Il mio riferimento è alle troppe volte che, tanto in certi forum, quanto dal vivo, sento affermare certe cose, quelle volte vedo persone insicure che cercano compensazione alle proprie paure in qualcosa di esterno.
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ci vuole solo un po di equlibrio secondo me
comunque per chiudere in bellezza, alla domanda se è più facile kata o kumite rispondo che tra le due è sempre più facile fare cacà
;)
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Ma nessuno sta parlando di disciplina più forte o più debole. Io affermo semplicemente che non ho mai visto un praticante puro di Karate capace di portare ganci e lavorare in clinch con ginocchiate e gomitate.
Infatti, è quello che intendo anch'io.
Non mi trincero affatto, dico e affermo che quel tipo di ragionamento è infantile.
Che poi i programmi abbiano eccellenze e lacune, questo è ovvio ed evidente in ogni disciplina.
A mio avviso, i programmi didattici non sono fatti per dare "tutti" gli strumenti al praticante, non credo nella pappa pronta, credo piuttosto che ad un certo punto, uno debba necessariamente provare delle curiosità, sentire delle esigenze, fare esperienze e considerazioni personali, trarre conclusioni ed evolvere per conto suo.
Il programma didattico, dovrebbe, secondo me, servire a quello, cioè da mettere l'allievo in condizioni di intraprendere il suo percorso (Do) con sufficienti strumenti a disposizione.
Poi uno fa quello che riesce, impara a conoscere se stesso, le cose che gli si addicono e quelle che non fanno per lui eccetera.
Esattamente, dunque per questo si discuteva con Saburo che invece trova tutto nel suo Karate.
MA le carenze non possiamo imputarle alla disciplina, li è ovvio che ci siano (nel programma intendo) perchè le cose fatte bene (come spesso si dice) non possono essere "tutte", il programma che preveda tutto, sarà logicamente e conseguentemente approssimativo nel merito, darà una infarinatura e nulla di più.
Quindi si, ci sono carenze, nel Karate come in ogni altra disciplina, carenze che sono individuali (quella roba li per me è una carenza perchè mi si confà, magari per te è una perdita di tempo) e che individualmente, il praticante espertto e sicuro delle sue basi, andrà a colmare.
Così ci si cuce addosso il proprio BuDo.
Chi invece punta alla disciplina "più forte" commette una serie di ingenuità, in primis quella di pensare che una disciplina (e non una persona) possa essere forte o debole, poi lo sguardo miope che gli impedisce di vedere le carenze che inevitabilmente ci sono anche in quella disciplina come nelle altre, poi l'idea di poter delegare a chissà quale miracoloso metodo la soluzione delle proprie paure, dei propri limiti e della propria debolezza.
Questo intendo. ;)
Beh, scusa, ma se abbiamo capito che il mawashi tsuki dello Shotokan fa schifo (ipotetico eh... non ho visitato tutti i dojo del mondo, parliamo di quelo che ho visto finora) non possiamo insegnare invece il gancio della Boxe invece di insegnare qualcosa di sbagliato che poi l'allievo dovrà sistemare per i fatti suoi?
Attenzione che non parlo di completezza in senso assoluto, non pretendo che nel Karate ci sia la lotta a terra, ma una disciplina di striking non può tralasciare ganci e montanti, e soprattutto se si parla di Karate come difesa personale non può non esserci un programma di clinch e ginocchiate.
Così non è più un'incompletezza intrinseca del metodo ne' una carenza individuale, ma parliamo di un problema, di un difetto sistemico.
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Diciamo che esiste un ideale da perseguire, un concetto di base un pò machista per cui si debba disporre di una maestria tale da non poter essere colpiti.
In quell'ottica, il Mawashi tzuki ci sta, se non sto incassando colpi, se lo porto perfetto e perfettamente a bersaglio, farà quello che deve.
I guai nascono quando sono lungo il cammino (che nessuno mi garantisce riesca a condurmi alla meta) e non dispongo ancora di quella maestria, li succede che non riesco a evitare o anticipare ogni colpo, mi tocca scambiare, rinunciando al colpo perfettamente a segno in favore di uno o più colpi magari meno "Kyusho" ma potenti, colpi che tutti assieme faranno ugualmente il loro lavoro.
Idealmente, dal Dojo si usciva "pronti", maestri in ciò che si faceva, capaci di mettersi alla prova, poi si tornava o meno 8) 8)
Il punto è sempre li, dove voglio arrivare, attraverso quale strada, fino a dove voglio spingermi eccetera.
Strada facendo poi, sarà mio compito aggiungere, scoprire, integrare eccetera.
La base però, la didattica, non me la posso portar dietro per tutta la vita, altrimenti diventa una zavorra, dovrò averla con me se mi troverò a dover insegnare ad altri, facendoli partire da dove sono partito io, ma per la mia pratica personale, la didattica di base, il programma, hanno fatto il loro lavoro tempo fa....oppure lo hanno fallito.
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Per esempio:
Se ripensiamo a certe tecniche e certi colpi (ma anche certi movimenti) con un'arma in mano, tutta la prospettiva cambia.
Se abbiamo in mano una spada, la raffica non è utile, occorre il colpo perfetto, perchè se non ti taglio io mi taglierai tu.
Se scelgo la pistola per praticità, comodità, ingombro o altro, mi dovrò far carico dell'allenamento alla mira necessario, perchè se ti sparo e non ti prendo, tu sparerai a me e i giochi finiscono.
Se non ho tempo, modo o voglia di allenare la mira, allora dovrò rinunciare a certe caratteristiche (come ingombro e leggerezza) per dotarmi di un mitra che mi consenta la sventagliata.
Se cresco in un quartiere a rischio e vi pongo rimedio studiando Karate....beh non faccio proprio la scelta migliore, perchè ho bisogno in fretta di formarmi, mentre col Karate magari ci metto 20 anni.
Io sono cresciuto in un postaccio, ma avevo più bisogno di darmi una calmata che di imparare a menare le mani ;)
Nukite può essere solo forma, a meno che uno non abbia un perfetto Sen no Sen, le mani condizionate da anni di lavoro, la capacità di "perforare", allora il discorso cambia, perchè mentre tu respiri per spaccargli la faccia, quello è già partito e la sua mano è dentro il tuo plesso.
Ma se uno pensa di portare Nukite prima di avere quella maestria (che fra l'altro è quella che lo tiene lontano da certe situazioni) pensa una cazzata....non ci riuscirà, molto meglio un gancio ben dato.
Ryujin, ricordi quel Kotegaeshi l'ultima volta da "Miao"?
Beh, credimi, quando li si prova appena iniziato Aikido, come fanno tutti andando a casa e dicendo "ti faccio vedere cosa ho imparato".....non viene, non fa alcun male.
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La visione parziale sta nel fatto che pensi che non lo facciamo. E chiudo qui... sarebbe inutile raccontarti esperienze personali od altro.
Hai (avete) ragione sul fatto che UN CERTO MODO di fare karate porta ai risultati che dici tu... lo so anche io per esperienza diretta. Ma il karate è molto di più, almeno se si ha la fortuna di incontrare Maestri all'altezza e se si è costanti nel seguirli e nel... rompergli le scatole ! :sbav:
quindi torniamo a bomba su quanto detto precedentemente: miura secondo te non è un maestro all'altezza?
il problema comunque secondo me non è del karate ma negli obiettivi che uno si pone e che possono differire da quello che uno crede possa offrire la pratica del karate che ha pregi e difetti come qualsiasi disciplina
comuqnue saburo, anche ryu era ferreo come te una volta XD
Questo non l'ho mai detto né pensato. La risposta è contenuta nei messaggi che ho già scritto.
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Il gancio pugilistico è un colpo da KO (pure con i guanti, immaginiamoci senza...) ed è portato a dei kyusho molto precisi (solo che non li chiamano kyusho) :=)
Riguardo alla loro efficacia... beh, io ho avuto almeno un paio di insegnanti d'eccezione sull'argomento (uno è Bruno, l'altro sai chi è) e il loro gancio non mi ha spento la luce solo perchè stavano giocando.
Il punto è sempre li, dove voglio arrivare, attraverso quale strada, fino a dove voglio spingermi eccetera.
Strada facendo poi, sarà mio compito aggiungere, scoprire, integrare eccetera.
La base però, la didattica, non me la posso portar dietro per tutta la vita, altrimenti diventa una zavorra, dovrò averla con me se mi troverò a dover insegnare ad altri, facendoli partire da dove sono partito io, ma per la mia pratica personale, la didattica di base, il programma, hanno fatto il loro lavoro tempo fa....oppure lo hanno fallito.
Sulla necessità di trascendere la base siamo perfettamente d'accordo, tu lo fai con l'Aikido, io con altro, ma ci capiamo.
Ma perchè vuoi mettere i tuoi allievi in condizione di partire da dove sei partito tu, invece di fargli iniziare qualche passo più avanti? Da dove deriva questa convinzione che il programma non è migliorabile (visto che ti ho dimostrato che in tutte le discipline umanistiche e scientifiche la didattca è in continua evoluzione)?
Che prove hai in mano che il mawashi tsuki del Karate tradizionale, così loffio quando ci si allena, sia più efficiente quando bisogna combattere per la vita (mi sembra di evincere questo dal tuo discorso)?
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Per esempio:
Se ripensiamo a certe tecniche e certi colpi (ma anche certi movimenti) con un'arma in mano, tutta la prospettiva cambia.
Se abbiamo in mano una spada, la raffica non è utile, occorre il colpo perfetto, perchè se non ti taglio io mi taglierai tu.
Se scelgo la pistola per praticità, comodità, ingombro o altro, mi dovrò far carico dell'allenamento alla mira necessario, perchè se ti sparo e non ti prendo, tu sparerai a me e i giochi finiscono.
Se non ho tempo, modo o voglia di allenare la mira, allora dovrò rinunciare a certe caratteristiche (come ingombro e leggerezza) per dotarmi di un mitra che mi consenta la sventagliata.
Se cresco in un quartiere a rischio e vi pongo rimedio studiando Karate....beh non faccio proprio la scelta migliore, perchè ho bisogno in fretta di formarmi, mentre col Karate magari ci metto 20 anni.
Io sono cresciuto in un postaccio, ma avevo più bisogno di darmi una calmata che di imparare a menare le mani ;)
Nukite può essere solo forma, a meno che uno non abbia un perfetto Sen no Sen, le mani condizionate da anni di lavoro, la capacità di "perforare", allora il discorso cambia, perchè mentre tu respiri per spaccargli la faccia, quello è già partito e la sua mano è dentro il tuo plesso.
Ma se uno pensa di portare Nukite prima di avere quella maestria (che fra l'altro è quella che lo tiene lontano da certe situazioni) pensa una cazzata....non ci riuscirà, molto meglio un gancio ben dato.
Ryujin, ricordi quel Kotegaeshi l'ultima volta da "Miao"?
Beh, credimi, quando li si prova appena iniziato Aikido, come fanno tutti andando a casa e dicendo "ti faccio vedere cosa ho imparato".....non viene, non fa alcun male.
Beh, tu ti ricordi invece che quando hai provato i kyusho su di me io non sentivo niente, nemmeno uno, a parte le torsioni forzate delle articolazioni (che non sono kyusho comunque)? Non tutto funziona sempre come dovrebbe, per questo ho iniziato a interrogarmi su alcune cose...
Per il resto, quando ho preso dei ganci con il guantone da 14 o 16 (quindi super imbottito) sono diventato cieco sordo e barcollante per qualche attimo e solo perchè era sparring leggero.
Immagino senza guanti e a piena potenza :spruzz:
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(http://farm2.static.flickr.com/1343/887885936_b6e8d6409c.jpg)
;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
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Il gancio pugilistico è un colpo da KO (pure con i guanti, immaginiamoci senza...) ed è portato a dei kyusho molto precisi (solo che non li chiamano kyusho) :=)
Riguardo alla loro efficacia... beh, io ho avuto almeno un paio di insegnanti d'eccezione sull'argomento (uno è Bruno, l'altro sai chi è) e il loro gancio non mi ha spento la luce solo perchè stavano giocando.
Il punto è sempre li, dove voglio arrivare, attraverso quale strada, fino a dove voglio spingermi eccetera.
Strada facendo poi, sarà mio compito aggiungere, scoprire, integrare eccetera.
La base però, la didattica, non me la posso portar dietro per tutta la vita, altrimenti diventa una zavorra, dovrò averla con me se mi troverò a dover insegnare ad altri, facendoli partire da dove sono partito io, ma per la mia pratica personale, la didattica di base, il programma, hanno fatto il loro lavoro tempo fa....oppure lo hanno fallito.
Sulla necessità di trascendere la base siamo perfettamente d'accordo, tu lo fai con l'Aikido, io con altro, ma ci capiamo.
Ma perchè vuoi mettere i tuoi allievi in condizione di partire da dove sei partito tu, invece di fargli iniziare qualche passo più avanti? Da dove deriva questa convinzione che il programma non è migliorabile (visto che ti ho dimostrato che in tutte le discipline umanistiche e scientifiche la didattca è in continua evoluzione)?
Che prove hai in mano che il mawashi tsuki del Karate tradizionale, così loffio quando ci si allena, sia più efficiente quando bisogna combattere per la vita (mi sembra di evincere questo dal tuo discorso)?
AMEN !!!!
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Ma perchè vuoi mettere i tuoi allievi in condizione di partire da dove sei partito tu, invece di fargli iniziare qualche passo più avanti?
questo è un bel discorso :thsit:
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Verissimo sui Kyusho, è per quello che sostengo la fallibilità del metodo come dovrebbe fare chiunque, su di te non ne è entrato uno e io sarei fasullo se non dicessi in anticipo che non è infallibile e che non funziona su tutti (premesso che non sono un maestro di Kyusho) i soggetti.
Il gancio, va in certe aree, agisce più sul rachide che su punti nervosi precisi, fa un lavoro più "grosso" con meno margini d'errore o malfunzionamento, ma difficilmente può andare oltre il KO per esempio.
La mia scelta rispetto al programma è mutuata dalla necessità di essere presenti alle proprie scelte.
Mi spiego:
Quello che faccio ora, così come lo faccio ora, è figlio di tutto quello che ho fatto, senza eccezioni.
Se oggi dispongo di qualcosa che può avere una efficacia, è perchè quel qualcosa è mio, me lo sono trovato io, non mi è stato servito, mi calza addosso perfettamente.
Le mie conclusioni, calzano perfettamente su di me, non ho alcuna certezza che sia qualcosa di universale, allora preferisco dare basi certe uguali per tutti, sperando che ognuno poi faccia il suo percorso come ho fatto io, trovando le sue soluzioni, magari diversissime dalle mie.
Se parto da metà del mio percorso, priverò i miei allievi della prima metà, giusta o no che sia, che mi ha permesso di percorrere la seconda.
Anche tu sei figlio di "tutto" ciò che hai fatto.
Se poi non ci si arriva a quel certo punto....beh non ci si è arrivati e basta, nessuno può fornire qualcosa che non è dentro di te, quel qualcosa che serve per andare oltre.
Al corso di pittura, nessuno potrà darti il talento, ne l'arte.
L'insegnante ti darà le regole, il metodo, la pratica, che ti permetterà di disegnare un viso credibile e giusto......farlo vivo è un'altra cosa!
Ma se l'insegnante parte da basi più evolute, se ti fa fare forme metafisiche o cubiste, non ti starà insegnando le regole del disegno, non quelle che permettono un buon disegno anche in assenza del dono naturale, non ti starà dando le basi.
Fare un chiaroscuro è un processo graduale, si parte dal tratteggio incrociato, ai puntini, allo sfumato con le dita eccetera, fino a che non si può fare un chiaroscuro direttamente con la matita e senza tratti in mezzo.
Ma se non fornisco tutti i passaggi, insegnerò a "sporcare" un foglio ;)
Preferisco pensare di insegnare "anche" piuttosto che insegnare "invece".
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Ryujin, ripenso al bellissimo discorso che hai fatto sui vari Mawashi Geri.
Penso che l'aver studiato, imparato, interiorizzato bene il Mawashi standard del karate, è ciò che ti ha poi spinto ad allargare le vedute, a capire che forse non era tutto li, che potevano esserci altre varianti e interpretazioni, così le hai cercate e trovate.
Se oggi disponi di almeno 10 diversi Mawashi Geri, forse è possibile perchè hai ben acquisito il primo di base e sei potuto andare oltre.
Se non avessi studiato quello, oggi non lo avresti in arsenale, ma tu stesso hai giustamente evidenziato come ogni variante si adatti a diverse circostanze e situazioni, compresa la prima basica.
Oggi tu hai quei 10/15 diversi modi per tirare quel calcio? Si certo! Me lo ricordo bene e ben ricordo la difficoltà nell'affrontar quei calci......altri non hanno quell'arsenale? Forse non è il momento, forse non hanno la capacità o la curiosità, forse non ci sono tagliati, sta di fatto che proprio quello costituisce la differenza fra chi eccelle e chi no, fra chi vince e chi perde.
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Altro esempio:
Haito Uchi, colpo decisamente particolare, che si presta a mille discorsi su cosa gli sia preferibile.
Se però mi trovo a fare a botte, parte la scazzottata e, come spessissimo accade, mi rompo o mi infortuno gli ultimi due metacarpi, avrò un sacco di problemi nel continuare a menar ganci e diretti, allora disporre di un buon Haito Uchi diventa una delle poche cose che posso ancora fare con quella mano. ;)
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Ryujin, ripenso al bellissimo discorso che hai fatto sui vari Mawashi Geri.
Penso che l'aver studiato, imparato, interiorizzato bene il Mawashi standard del karate, è ciò che ti ha poi spinto ad allargare le vedute, a capire che forse non era tutto li, che potevano esserci altre varianti e interpretazioni, così le hai cercate e trovate.
Se oggi disponi di almeno 10 diversi Mawashi Geri, forse è possibile perchè hai ben acquisito il primo di base e sei potuto andare oltre.
Se non avessi studiato quello, oggi non lo avresti in arsenale, ma tu stesso hai giustamente evidenziato come ogni variante si adatti a diverse circostanze e situazioni, compresa la prima basica.
Oggi tu hai quei 10/15 diversi modi per tirare quel calcio? Si certo! Me lo ricordo bene e ben ricordo la difficoltà nell'affrontar quei calci......altri non hanno quell'arsenale? Forse non è il momento, forse non hanno la capacità o la curiosità, forse non ci sono tagliati, sta di fatto che proprio quello costituisce la differenza fra chi eccelle e chi no, fra chi vince e chi perde.
10 forse sono troppi :sbav: diciamo 6 o 7, tolte le varie altezze.
Intanto mi fa piacere che li ricordi :-*
Ad esempio il mawashi geri dello Shotokan, come scrivevo prima, è stato uno dei "promossi con riserva", non a caso :)
Il punto arriva quando facciamo il paragone con l'arte: il gancio e il montante poi non sono cose metafisiche o cubiste, sono l'altra metà dell'ABC dei pugni... se non li insegni come si deve ai tuoi allievi li costringi a dover tornare a rimediare a degli errori dei tuoi predecessori. Giusto o sbagliato tu riproponi lo stesso programma, ma davvero lo faresti anche se ti accorgessi che è palesemente sbagliato? Se invece gli dessi subito tu un buon gancio non credi che avrebbero più tempo per approfondire altro?
Il KO a mio avviso è un buon risultato, hai eliminato la minaccia, puoi andartene, pensare ad altri o finirlo con un fumikomi alla testa... no? :pla:
Altro esempio:
Haito Uchi, colpo decisamente particolare, che si presta a mille discorsi su cosa gli sia preferibile.
Se però mi trovo a fare a botte, parte la scazzottata e, come spessissimo accade, mi rompo o mi infortuno gli ultimi due metacarpi, avrò un sacco di problemi nel continuare a menar ganci e diretti, allora disporre di un buon Haito Uchi diventa una delle poche cose che posso ancora fare con quella mano. ;)
Certamente :thsit: infatti gli uchi waza sono tecniche che conserverò tranquillamente nel mio Karate perchè le ritengo davvero valide in un corpo a corpo.
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Ma perchè vuoi mettere i tuoi allievi in condizione di partire da dove sei partito tu, invece di fargli iniziare qualche passo più avanti?
Questo è ben detto! :thsit:
Ma fermi tutti un'attimo! :-\
Non vi sorge il benché minimo dubbio che qualcuno possa ritenerlo valido, e non perchè lo si prende così a pacchetto o per amor della tradizione, ma perché anche qualcun'altro ha fatto le sue verifiche e i suoi percorsi e, dopo aver al ungo dubitato e ricercato, ritiene un metodo di insegnamento valido per i traguardi che si prefigge.
Poi guardate, non esiste un insegnante, non uno solo, che ripropone il modello acquisito senza apportare le proprie innovazioni.
Ma dove vivete? :nono:
Quando uno dubita e ricerca va benissimo perchè cresce, poi magari si accorge che quella non è la pratica che fa per lui, metodi e obbiettivi non sono soddisfacenti e cambia. E che male c'è, lo fanno tutti!
Le menate nascono perchè quando uno cerca e scopre di suo (cosa buona e giusta) pensa sempre di essere il primo uomo sulla terra a farlo, ma non è proprio cosi. ???
E' la prima volta per lui. :dis:
Comunque...
Votanti: 15
Kata: 5
Kumite: 5
Non saprei: 5
Vi trovo concordi e con le idee molto chiare. :dis:
(http://www.newnotizie.it/wp-content/uploads/2010/09/sbadiglio.jpg)
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Il punto è che non ho, e non posso avere, alcuna certezza.
Sarei presuntuoso nel ritenere che quello che non funziona per me, che non mi porta il risultato, sia sbagliato, lo sarà certamente per me, ma posso dire che è sbagliato a prescindere?
Il cazzottone dall'alto alla Bud Spencer, se mi arriva da pinco pallo che sfiora i 50/60 kg, probabilmente sortisce l'effetto di farmi incazzare, ma se me lo dai tu, o Rikisei o anche quel brutto ceffo di Shurei, magari mi mandate a nanna.
Ritengo ci siano colpi che possono avere una utenza più ampia, ma colpi del tutto sbagliati no, non mi sento di aver certezze, perchè poi arriva quello che mi ci mette Ko e io faccio la figura del pirla :gh:
Come se non la facessi già abbastanza di mio 8) 8) 8)
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Ma perchè vuoi mettere i tuoi allievi in condizione di partire da dove sei partito tu, invece di fargli iniziare qualche passo più avanti?
Questo è ben detto! :thsit:
Ma fermi tutti un'attimo! :-\
Non vi sorge il benché minimo dubbio che qualcuno possa ritenerlo valido, e non perchè lo si prende così a pacchetto o per amor della tradizione, ma perché anche qualcun'altro ha fatto le sue verifiche e i suoi percorsi e, dopo aver al ungo dubitato e ricercato, ritiene un metodo di insegnamento valido per i traguardi che si prefigge.
Poi guardate, non esiste un insegnante, non uno solo, che ripropone il modello acquisito senza apportare le proprie innovazioni.
Ma dove vivete? :nono:
Quando uno dubita e ricerca va benissimo perchè cresce, poi magari si accorge che quella non è la pratica che fa per lui, metodi e obbiettivi non sono soddisfacenti e cambia. E che male c'è, lo fanno tutti!
Le menate nascono perchè quando uno cerca e scopre di suo (cosa buona e giusta) pensa sempre di essere il primo uomo sulla terra a farlo, ma non è proprio cosi. ???
E' la prima volta per lui. :dis:
Comunque...
Votanti: 15
Kata: 5
Kumite: 5
Non saprei: 5
Vi trovo concordi e con le idee molto chiare. :dis:
(http://www.newnotizie.it/wp-content/uploads/2010/09/sbadiglio.jpg)
Invece il risultato a me pare esplicativo del fatto che la difficoltà è soggettiva, come scrivevo nella prima pagina.
Shurei, purtroppo io non ho più questa fiducia incondizionata nei predecesori :-[
Stima tantissima, gratitudine altrettanta, credo nel loro valore, ma non penso più che siano immuni dall'aver detto o fatto qualche minchiata pure loro in quanto esseri umani e non divinità.
Dunque partendo da questo presupposto niente per me è scontato ormai.
Variazioni sarà anche vero che ognuno ne porta, ma chissà com'è in nessun dojo di Shotokan si vedono pugni circolari come si deve, mentre i diretti sono studiati molto bene. Sarà un caso che nessuno ha lavorato su quell'aspetto?
Non penso di essere il primo, anzi, ce ne sono parecchi vedo con piacere :thsit:
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Non voglio tediarvi oltre, ma forse il problema sta proprio qui
Shurei, purtroppo io non ho più questa fiducia incondizionata nei predecesori :-[
Io tutta questa stima incondizionata non l'ho mai avuta!
Ho sempra avuto un buon Maestro che ha sempre sostenuto che i predecessori non sono affatto
immuni dall'aver detto o fatto qualche minchiata pure loro in quanto esseri umani e non divinità.
Dunque partendo da questo presupposto niente per me è scontato ormai.
Magari, forse, se solo ti avessero parlato chiaro fin dall'inizio....
Oh! Il mio Maestro ha sbroccato 2 volte e di brutto con il suo (sapete bene chi è) e non gliele ha certo mandate a dire :-\
Il suo Maestro, tutte e 2 le volte si è scusato con lui! :-\ :-\ :-\ :-\ :-\ :o
Gi ha scritto anche una bellissima lettra.
Questo per me è Karate-Do! :-*
-
;)
-
ci vuole solo un po di equlibrio secondo me
comunque per chiudere in bellezza, alla domanda se è più facile kata o kumite rispondo che tra le due è sempre più facile fare cacà
;)
Questa perla di saggezza non puó passare inosservata.
Mi sento in dovere di quotarla.
-
ci vuole solo un po di equlibrio secondo me
comunque per chiudere in bellezza, alla domanda se è più facile kata o kumite rispondo che tra le due è sempre più facile fare cacà
;)
Questa perla di saggezza non puó passare inosservata.
Mi sento in dovere di quotarla.
Avresti ragione se non fosse per l'autore della perla......disogna sempre essere molto accorti quando si quota Uechi 8) 8)
Io l'ultima volta che ho inavvertitamente quotato Uechi ho perso sei....dico BEN SEI :o :o capelli dei pochi rimasti :'( :'(
Allora sono uscito a fare un giro per sbollire e c'era la multa sul parabrezza :-X :-X :-X :-X :-X :grrr: :grrr:
Uechi Ryu va trattato come fosse Plutonio :gh: :gh: :gh: :gh: :whistle:
-
adesso vado a cercare qualcosa su gianna michaels :spruzz:
Com'è andata? :sbav:
Magari, forse, se solo ti avessero parlato chiaro fin dall'inizio....
Oh! Il mio Maestro ha sbroccato 2 volte e di brutto con il suo (sapete bene chi è) e non gliele ha certo mandate a dire :-\
Il suo Maestro, tutte e 2 le volte si è scusato con lui! :-\ :-\ :-\ :-\ :-\ :o
Gi ha scritto anche una bellissima lettra.
Questo per me è Karate-Do! :-*
Bello Shurei, davvero :thsit:
Ma cosa c'entra? :P
Se scrivi come hai fatto
Non vi sorge il benché minimo dubbio che qualcuno possa ritenerlo valido, e non perchè lo si prende così a pacchetto o per amor della tradizione, ma perché anche qualcun'altro ha fatto le sue verifiche e i suoi percorsi e, dopo aver al ungo dubitato e ricercato, ritiene un metodo di insegnamento valido per i traguardi che si prefigge.
che qualcun altro ha già operato una selezione delle tecniche per te e che a quella ti attieni, è fiducia incondizionata.
Se il 99% degli attacchi di pugni che insegni (benissimo peraltro) sono kizami, gyaku, oi komi e oi tsuki, e non ti è mai balenato il dubbio guardando un incontro di Kick o di MMA che ci siano delle tecniche di pugno tralasciate, se non è fiducia totale e incondizionata dimmi tu cos'è :dis:
Inoltre tengo a precisare che a me è sempre stato detto tutto molto chiaramente dal mio sensei, che ha sempre detto senza problemi davanti a tutti quali sono i suoi limiti (ad esempio le tecniche di calcio) e che ha sempre spinto una certa categoria di allievi a guardarsi intorno :thsit:
-
Quindi di 15 anni di Karate diciamo 5 di kata. Ora immaginiamo che invece di dedicarli tutti ai kata io mi fossi fatti 3 anni netti di Lotta o di Judo, visto che di lotta in piedi non so nulla.
Siete sicuri che il risultato non avrebbe potuto essere migliore?
Io no.
Che tu ci creda o no questa mattina stavo riflettendo su questa domanda.
Io credo che saresti potuto essere un miglior combattente, peró non (necessariamente) un miglior budoka.
Ieri, ragionando sulle discussioni del forum, mi stavo guardando qualche video del tubo e ho cercato materiale su shirai. In uno di questi video shirai semplicemente tirava uno tsuki chudan.
Ultimamenete ho sviluppato molto interesse per le MMA. Mi piace guardarle e non mi perdo neppure un evento UFC. Provo una grande ammirazione per quei fighters che, dopo essere arrivati al top dell'agonismo in un settore specifico (sono campioni mondiale di thai / BJJ / Judo / wrestling etc), studiano il combattimento tout court raggiungendo la maestria in ogni aspetto. Sono dei veri mostri.
Ebbene la sensazione che mi provoca vedere quel singolo pugno di Shirai, neppure tirato con troppa intenzione, é maggiore e piú viscerale che guardare uno di quei grandi combattenti in azione
Si percepisce una ricerca molto diversa, dove elementi come il kata non sono strettamente funzionali al combattimento in se stesso, ma sono funzionali a quella ricerca marziale e di budo che secondo me é sintetizzata ed ha come punto piú alto nel concetto e ricerca dell' "Ikken Hissatsu"
(un po' come in un campo di addestramento militare "serio", molti esercizi non sono strettamente funzionali a migliorare le capacitá combattive, bensí a sviluppare il "killer instinct")...
Ragazzi.. queste sono le mie riflessioni mattiniere prima di andare a lavoro. Non me ne vogliate.
CIao!!!
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Signori... un attimo di silenzio per favore... sono commosso... :'(
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Quindi di 15 anni di Karate diciamo 5 di kata. Ora immaginiamo che invece di dedicarli tutti ai kata io mi fossi fatti 3 anni netti di Lotta o di Judo, visto che di lotta in piedi non so nulla.
Siete sicuri che il risultato non avrebbe potuto essere migliore?
Io no.
Che tu ci creda o no questa mattina stavo riflettendo su questa domanda.
Io credo che saresti potuto essere un miglior combattente, peró non (necessariamente) un miglior budoka.
Ieri, ragionando sulle discussioni del forum, mi stavo guardando qualche video del tubo e ho cercato materiale su shirai. In uno di questi video shirai semplicemente tirava uno tsuki chudan.
Ultimamenete ho sviluppato molto interesse per le MMA. Mi piace guardarle e non mi perdo neppure un evento UFC. Provo una grande ammirazione per quei fighters che, dopo essere arrivati al top dell'agonismo in un settore specifico (sono campioni mondiale di thai / BJJ / Judo / wrestling etc), studiano il combattimento tout court raggiungendo la maestria in ogni aspetto. Sono dei veri mostri.
Ebbene la sensazione che mi provoca vedere quel singolo pugno di Shirai, neppure tirato con troppa intenzione, é maggiore e piú viscerale che guardare uno di quei grandi combattenti in azione
Si percepisce una ricerca molto diversa, dove elementi come il kata non sono strettamente funzionali al combattimento in se stesso, ma sono funzionali a quella ricerca marziale e di budo che secondo me é sintetizzata ed ha come punto piú alto nel concetto e ricerca dell' "Ikken Hissatsu"
(un po' come in un campo di addestramento militare "serio", molti esercizi non sono strettamente funzionali a migliorare le capacitá combattive, bensí a sviluppare il "killer instinct")...
Ragazzi.. queste sono le mie riflessioni mattiniere prima di andare a lavoro. Non me ne vogliate.
CIao!!!
Tralasciamo il kata strettamente funzionale al combattimento, che nessuno ha ancora confutato quello che ho scritto poco fa sull'adattamento, e ammettiamo che sia come dici (che per me non è proprio così).
Ma gli tsuki di Shirai abbinati ai ganci di Tyson ti farebbero proprio schifo? :whistle:
-
E gli tsuki di Shirai abbinati ai ganci di Shirai ? ;)
-
Molto meglio i ganci di Tyson , senza dubbio. E chi lo nega
[CUT] :ricktaylor:
[Mod]... inganna se' stesso o gli altri.[/Mod]
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Quindi di 15 anni di Karate diciamo 5 di kata. Ora immaginiamo che invece di dedicarli tutti ai kata io mi fossi fatti 3 anni netti di Lotta o di Judo, visto che di lotta in piedi non so nulla.
Siete sicuri che il risultato non avrebbe potuto essere migliore?
Io no.
Che tu ci creda o no questa mattina stavo riflettendo su questa domanda.
Io credo che saresti potuto essere un miglior combattente, peró non (necessariamente) un miglior budoka.
Ieri, ragionando sulle discussioni del forum, mi stavo guardando qualche video del tubo e ho cercato materiale su shirai. In uno di questi video shirai semplicemente tirava uno tsuki chudan.
Ultimamenete ho sviluppato molto interesse per le MMA. Mi piace guardarle e non mi perdo neppure un evento UFC. Provo una grande ammirazione per quei fighters che, dopo essere arrivati al top dell'agonismo in un settore specifico (sono campioni mondiale di thai / BJJ / Judo / wrestling etc), studiano il combattimento tout court raggiungendo la maestria in ogni aspetto. Sono dei veri mostri.
Ebbene la sensazione che mi provoca vedere quel singolo pugno di Shirai, neppure tirato con troppa intenzione, é maggiore e piú viscerale che guardare uno di quei grandi combattenti in azione
Si percepisce una ricerca molto diversa, dove elementi come il kata non sono strettamente funzionali al combattimento in se stesso, ma sono funzionali a quella ricerca marziale e di budo che secondo me é sintetizzata ed ha come punto piú alto nel concetto e ricerca dell' "Ikken Hissatsu"
(un po' come in un campo di addestramento militare "serio", molti esercizi non sono strettamente funzionali a migliorare le capacitá combattive, bensí a sviluppare il "killer instinct")...
Ragazzi.. queste sono le mie riflessioni mattiniere prima di andare a lavoro. Non me ne vogliate.
CIao!!!
Tralasciamo il kata strettamente funzionale al combattimento, che nessuno ha ancora confutato quello che ho scritto poco fa sull'adattamento, e ammettiamo che sia come dici (che per me non è proprio così).
Ma gli tsuki di Shirai abbinati ai ganci di Tyson ti farebbero proprio schifo? :whistle:
Ryu... é chiaro.
Se fosse per me, come in "Matrix", caricherei nella capoccia ogni programma possibile.
Ma non avendo ancora ingoiato la pillola verde (per quella azzurra e questione di tempo hehe), mi tocca fare una cosa per volta e pure poco.
Peró secondo me, nel karate, in quell'intenzione di mettere tutto se stessi in una tecnica, lo differenza da altri approcci. Il resto secondo me é "contorno".
Un fighter ha un "game play", un karateka ha un solo purissimo tsuki.
Prendila nel modo giusto... non voglio dire che uno deve affontare una situazione reale o un combattimento confidando in quello o senza studiare altre cose, o senza rimanere terra terra con una buona guardia, qualche buon jab etc etc
Sto parlando di ideale a cui tendere.
Peró ecco, ripeto, sono riflesisoni. Studio kararate da cosí poco che potrebbero essere tutte cacate quelle che dico.
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Molto meglio i ganci di Tyson , senza dubbio.
E gli tsuki ? :whistle:
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ci vuole solo un po di equlibrio secondo me
comunque per chiudere in bellezza, alla domanda se è più facile kata o kumite rispondo che tra le due è sempre più facile fare cacà
;)
Questa perla di saggezza non puó passare inosservata.
Mi sento in dovere di quotarla.
Avresti ragione se non fosse per l'autore della perla......disogna sempre essere molto accorti quando si quota Uechi 8) 8)
Io l'ultima volta che ho inavvertitamente quotato Uechi ho perso sei....dico BEN SEI :o :o capelli dei pochi rimasti :'( :'(
Allora sono uscito a fare un giro per sbollire e c'era la multa sul parabrezza :-X :-X :-X :-X :-X :grrr: :grrr:
Uechi Ryu va trattato come fosse Plutonio :gh: :gh: :gh: :gh: :whistle:
hehe... il tema dei capelli non mi preoccupa molto.. mamma ha detto che solo il piú bel quaglione dell'isolato con la mia boccia pelata, e la mamma ha sempre ragione, si sa.
Sono molto piú sensibile rispetto alle multe :-(((
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Molto meglio i ganci di Tyson , senza dubbio.
Anche perchè quelli di Shirai non si sono mai visti... a meno che non siano una tecnica insegnata solo ad alcuni e nascosta alla massa (perchè di karateka FIKTA ne ho conosciuti e ganci non ne sanno tirare).
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Molto meglio i ganci di Tyson , senza dubbio.
E gli tsuki ? :whistle:
Sull'eccellenza di Shirai in questo campo non si discute :thsit:
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Molto meglio i ganci di Tyson , senza dubbio.
Anche perchè quelli di Shirai non si sono mai visti... a meno che non siano una tecnica insegnata solo ad alcuni e nascosta alla massa (perchè di karateka FIKTA ne ho conosciuti e ganci non ne sanno tirare).
:whistle: :whistle: :whistle: :whistle: :whistle: :whistle:
(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/99/Italian_traffic_signs_-_curva_pericolosa_a_destra.svg/200px-Italian_traffic_signs_-_curva_pericolosa_a_destra.svg.png)
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a me me l'hanno 'mparati in youtubbbbbe
(mi ritiro dalla discussione, avendo esaurito i "discorsi seri e inopportuni")
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E' la verita Saburo questa è la mia esperienza e non ho problemi a riportarla, ma mica lo dico solo io...
Saremo mica bravi in tutto noi dello Shotokan...
Ryu... é chiaro.
Se fosse per me, come in "Matrix", caricherei nella capoccia ogni programma possibile.
Ma non avendo ancora ingoiato la pillola verde (per quella azzurra e questione di tempo hehe), mi tocca fare una cosa per volta e pure poco.
Peró secondo me, nel karate, in quell'intenzione di mettere tutto se stessi in una tecnica, lo differenza da altri approcci. Il resto secondo me é "contorno".
Un fighter ha un "game play", un karateka ha un solo purissimo tsuki.
Prendila nel modo giusto... non voglio dire che uno deve affontare una situazione reale o un combattimento confidando in quello o senza studiare altre cose, o senza rimanere terra terra con una buona guardia, qualche buon jab etc etc
Sto parlando di ideale a cui tendere.
Peró ecco, ripeto, sono riflesisoni. Studio kararate da cosí poco che potrebbero essere tutte cacate quelle che dico.
Ma non hai mai pensato che questi paletti che ti hanno imposto non siano per forza necessari? Forse un buon gancio sotto il mento non è altrettanto ikken hissatsu?
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E' la verita Saburo questa è la mia esperienza e non ho problemi a riportarla, ma mica lo dico solo io...
Saremo mica bravi in tutto noi dello Shotokan...
Non lo dici solo te, lo dico anche io... i ganci non sono un movimento caratteristico di chi allena uno shotokan di base o comunque volto maggiormente all'aspetto agonistico. Dipende dal livello dei praticanti, dal tipo di approccio, dipende da tante cose.
Ma da qui a fare di tutta l'erba un fascio... e soprattutto di giudicare il capo-scuola dalle caratteristiche di alcuni praticanti... beh... credo ce ne corra...
Se qualcuno crede che in crica 60 anni di pratica Shirai, e anche di confronto con altri grandi Maestri e discipline, non si sia mai posto il problema dei ganci ... che dire ? :dis:
-
per la mia personale esperienza il problema dei ganci non se lo sono mai posto gli "sportivi" tanto quanto i "tradizionalisti" (che distinzione del menga!!!)
poi secondo me è proprio dal "valore" della gente formata che si valuta la bontà di un maestro
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per la mia personale esperienza il problema dei ganci non se lo sono mai posto gli "sportivi" tanto quanto i "tradizionalisti" (che distinzione del menga!!!)
poi secondo me è proprio dal "valore" della gente formata che si valuta la bontà di un maestro
Sì, in FIKTA siamo notoriamente delle mezze seghe, è risaputo. :blue:
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E' la verita Saburo questa è la mia esperienza e non ho problemi a riportarla, ma mica lo dico solo io...
Saremo mica bravi in tutto noi dello Shotokan...
Non lo dici solo te, lo dico anche io... i ganci non sono un movimento caratteristico di chi allena uno shotokan di base o comunque volto maggiormente all'aspetto agonistico. Dipende dal livello dei praticanti, dal tipo di approccio, dipende da tante cose.
Ma da qui a fare di tutta l'erba un fascio... e soprattutto di giudicare il capo-scuola dalle caratteristiche di alcuni praticanti... beh... credo ce ne corra...
Se qualcuno crede che in crica 60 anni di pratica Shirai, e anche di confronto con altri grandi Maestri e discipline, non si sia mai posto il problema dei ganci ... che dire ? :dis:
Dico che finché non lo si vede eseguirli, possiamo solo presumere... e quindi si ritorna al discorso della fiducia.
Ma il punto non è Shirai, che è un genio e non fa testo, io sto parlando del metodo per i comuni mortali.
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Dico che finché non lo si vede eseguirli, possiamo solo presumere... e quindi si ritorna al discorso della fiducia.
Ma il punto non è Shirai, che è un genio e non fa testo, io sto parlando del metodo per i comuni mortali.
Probabilmente sono immortale allora... :thsit:
(http://affaritaliani.libero.it/static/upll/high/highlander1.jpg)
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Non lo dici solo te, lo dico anche io... i ganci non sono un movimento caratteristico di chi allena uno shotokan di base o comunque volto maggiormente all'aspetto agonistico. Dipende dal livello dei praticanti, dal tipo di approccio, dipende da tante cose.
Dico che finché non lo si vede eseguirli, possiamo solo presumere... e quindi si ritorna al discorso della fiducia.
Ma il punto non è Shirai, che è un genio e non fa testo, io sto parlando del metodo per i comuni mortali.
Scherzi a parte, pensavo di averti ragionevolmente risposto qui. ;)
E aggingo... dipende anche dal Sensei del sinoglo dojo... :spruzz:
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E' la verita Saburo questa è la mia esperienza e non ho problemi a riportarla, ma mica lo dico solo io...
Saremo mica bravi in tutto noi dello Shotokan...
Ryu... é chiaro.
Se fosse per me, come in "Matrix", caricherei nella capoccia ogni programma possibile.
Ma non avendo ancora ingoiato la pillola verde (per quella azzurra e questione di tempo hehe), mi tocca fare una cosa per volta e pure poco.
Peró secondo me, nel karate, in quell'intenzione di mettere tutto se stessi in una tecnica, lo differenza da altri approcci. Il resto secondo me é "contorno".
Un fighter ha un "game play", un karateka ha un solo purissimo tsuki.
Prendila nel modo giusto... non voglio dire che uno deve affontare una situazione reale o un combattimento confidando in quello o senza studiare altre cose, o senza rimanere terra terra con una buona guardia, qualche buon jab etc etc
Sto parlando di ideale a cui tendere.
Peró ecco, ripeto, sono riflesisoni. Studio kararate da cosí poco che potrebbero essere tutte cacate quelle che dico.
Ma non hai mai pensato che questi paletti che ti hanno imposto non siano per forza necessari? Forse un buon gancio sotto il mento non è altrettanto ikken hissatsu?
ma... che colpo basso...
Io non ho proprio paletti. E poi CHI me li avrebbe imposti???
Sono solo riflessioni.
Secondo me... non sono la stessa cosa... o meglio,
la differenza non é nella tecnica che uso, per me puó funzionare tanto il gancio di tyson, il lo tsuki di shirai, la tibbiata di buakaw, il cazzottone di bud spancer.
Quello che cambia dovrebbe essere la motivazione che sta dietro al colpo, al perché lo studi, che pensi quando lo tiri, etc.
E' probabile peró che si possa fare lo stesso percorso in tante discipline.
A me - SEMBRA - che nel karate (marziale) ci si concentri piú su quello studio - approccio - mentalitá, perché in un SDC si dovrebbe essere focalizzati a vincere un incontro, soprattutto. Non dovrebbe fregare di meno se finisci l'incontro con 1 pugno o con 100, sempre e quando vinci.
-
FIKTA Italiani 2010 (https://www.youtube.com/watch?v=2OQ0coDr1LA#)
non vedo ganci... mi puoi mostrare un video fikta dove si adoperino efficacemente i ganci ?
-
Ma quello è Mirko Saffioti ! :-*
Luca... ma li leggi i miei post però ? :blue:
Hai letto la parte legata all'impostazione volta al regolamento da gara ?
Ad esempio... nel kyokushin voi vi allenate solo a mazzolarvi alle costole da 2 cm come si vede dai video degli incontri ? Mi parrebbe strano se fosse vero...
-
ma... che colpo basso...
Io non ho proprio paletti. E poi CHI me li avrebbe imposti???
Sono solo riflessioni.
Secondo me... non sono la stessa cosa... o meglio,
la differenza non é nella tecnica che uso, per me puó funzionare tanto il gancio di tyson, il lo tsuki di shirai, la tibbiata di buakaw, il cazzottone di bud spancer.
Quello che cambia dovrebbe essere la motivazione che sta dietro al colpo, al perché lo studi, che pensi quando lo tiri, etc.
E' probabile peró che si possa fare lo stesso percorso in tante discipline.
A me - SEMBRA - che nel karate (marziale) ci si concentri piú su quello studio - approccio - mentalitá, perché in un SDC si dovrebbe essere focalizzati a vincere un incontro, soprattutto. Non dovrebbe fregare di meno se finisci l'incontro con 1 pugno o con 100, sempre e quando vinci.
Non ho capito perchè lo consideri un colpo basso :pla: Non ne avevo l'intenzione, non voleva essere una domanda cattiva.
I paletti sono riferiti al fatto che si ritiene che integrare un buon programma di ganci e montanti agli tsuki sia paragonabile a caricare i programmi tipo Matrix.
SUlla mentalità di cui parli non ho niente da dire, io parlo di un mero programma tecnico.
Non concordo su questo luogo comune che allo sportivo no interessa vincere con 1 o 100 pugni.
Non è vero!
Vincere un incontro più rapidamente possibile (quando possibile) significa prendere meno colpi, meno giorni di recupero, meno possibilità di infortuni o di danni irreversibili.
Sfatiamo questo mito, vi prego...
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per la mia personale esperienza il problema dei ganci non se lo sono mai posto gli "sportivi" tanto quanto i "tradizionalisti" (che distinzione del menga!!!)
poi secondo me è proprio dal "valore" della gente formata che si valuta la bontà di un maestro
Sì, in FIKTA siamo notoriamente delle mezze seghe, è risaputo. :blue:
ma non ho capito la tua risposta...dove avrei detto e fatto presumere una cosa simile???
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Non vi sorge il benché minimo dubbio che qualcuno possa ritenerlo valido, e non perchè lo si prende così a pacchetto o per amor della tradizione, ma perché anche qualcun'altro ha fatto le sue verifiche e i suoi percorsi e, dopo aver al ungo dubitato e ricercato, ritiene un metodo di insegnamento valido per i traguardi che si prefigge.
che qualcun altro ha già operato una selezione delle tecniche per te e che a quella ti attieni, è fiducia incondizionata.
Non ci siamo...non ci siamo. :nono:
Ogni volta che lo dico penso a Uechi ;D
No Ryu, non hai capito, che quello non è qualcun'altro
SONO IO!!!!! :grrr:
:-*
Se il 99% degli attacchi di pugni che insegni (benissimo peraltro)
Io direi proprio di no invece
sono kizami, gyaku, oi komi e oi tsuki, e non ti è mai balenato il dubbio guardando un incontro di Kick o di MMA che ci siano delle tecniche di pugno tralasciate, se non è fiducia totale e incondizionata dimmi tu cos'è :dis:
Te lo ripeto ancora, io faccio pena e per adesso sono concentratissimo sul fare i miei Kizami Gyaku ecc in maniera supersonica, non ho (più) tempo per fare di tutto un po'.
Voglio fare, per prima cosa, quel poco che so ma fatto bene! :thsit:
Inoltre tengo a precisare che a me è sempre stato detto tutto molto chiaramente dal mio sensei, che ha sempre detto senza problemi davanti a tutti quali sono i suoi limiti (ad esempio le tecniche di calcio) e che ha sempre spinto una certa categoria di allievi a guardarsi intorno :thsit:
Meno male, credevo diversamente, scusami. :blue:
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per la mia personale esperienza il problema dei ganci non se lo sono mai posto gli "sportivi" tanto quanto i "tradizionalisti" (che distinzione del menga!!!)
poi secondo me è proprio dal "valore" della gente formata che si valuta la bontà di un maestro
Sì, in FIKTA siamo notoriamente delle mezze seghe, è risaputo. :blue:
ma non ho capito la tua risposta...dove avrei detto e fatto presumere una cosa simile???
Beh, parlavi di valore dei maestri dagli allievi... mi pareva normale mettere in chiaro subito il livello FIKTA ! :gh:
Comunque, amici miei... mamma mia quanti luoghi comuni... :nono:
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per la mia personale esperienza il problema dei ganci non se lo sono mai posto gli "sportivi" tanto quanto i "tradizionalisti" (che distinzione del menga!!!)
poi secondo me è proprio dal "valore" della gente formata che si valuta la bontà di un maestro
Sì, in FIKTA siamo notoriamente delle mezze seghe, è risaputo. :blue:
ma non ho capito la tua risposta...dove avrei detto e fatto presumere una cosa simile???
Beh, parlavi di valore dei maestri dagli allievi... mi pareva normale mettere in chiaro subito il livello FIKTA ! :gh:
Comunque, amici miei... mamma mia quanti luoghi comuni... :nono:
Una volta qui era tutta campagna......
Ma il problema è che i giovani non vogliono più lavorare la terra......
:spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz: :spruzz:
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Non vi sorge il benché minimo dubbio che qualcuno possa ritenerlo valido, e non perchè lo si prende così a pacchetto o per amor della tradizione, ma perché anche qualcun'altro ha fatto le sue verifiche e i suoi percorsi e, dopo aver al ungo dubitato e ricercato, ritiene un metodo di insegnamento valido per i traguardi che si prefigge.
che qualcun altro ha già operato una selezione delle tecniche per te e che a quella ti attieni, è fiducia incondizionata.
Non ci siamo...non ci siamo. :nono:
Ogni volta che lo dico penso a Uechi ;D
No Ryu, non hai capito, che quello non è qualcun'altro
SONO IO!!!!! :grrr:
:-*
Se il 99% degli attacchi di pugni che insegni (benissimo peraltro)
Io direi proprio di no invece
sono kizami, gyaku, oi komi e oi tsuki, e non ti è mai balenato il dubbio guardando un incontro di Kick o di MMA che ci siano delle tecniche di pugno tralasciate, se non è fiducia totale e incondizionata dimmi tu cos'è :dis:
Te lo ripeto ancora, io faccio pena e per adesso sono concentratissimo sul fare i miei Kizami Gyaku ecc in maniera supersonica, non ho (più) tempo per fare di tutto un po'.
Voglio fare, per prima cosa, quel poco che so ma fatto bene! :thsit:
Inoltre tengo a precisare che a me è sempre stato detto tutto molto chiaramente dal mio sensei, che ha sempre detto senza problemi davanti a tutti quali sono i suoi limiti (ad esempio le tecniche di calcio) e che ha sempre spinto una certa categoria di allievi a guardarsi intorno :thsit:
Meno male, credevo diversamente, scusami. :blue:
Cioè, tu hai fatto una selezione e un rimaneggiamento sulle tecniche dello Shotokan? :-\
Cosa hai aggiunto e cosa hai tolto?
O sei giunto alla conclusione che il programma contiene, casualmente, esattamente tutto e solo quello che tu ritieni buono?
No, no, tu sei proprio bravo con gli tsuki, altrochè... mi frega se Shirai o Fugazza sono 10 volte meglio di te.
Quando pensi di iniziare a integrare nel programma le tecniche mancanti?
per la mia personale esperienza il problema dei ganci non se lo sono mai posto gli "sportivi" tanto quanto i "tradizionalisti" (che distinzione del menga!!!)
poi secondo me è proprio dal "valore" della gente formata che si valuta la bontà di un maestro
Sì, in FIKTA siamo notoriamente delle mezze seghe, è risaputo. :blue:
ma non ho capito la tua risposta...dove avrei detto e fatto presumere una cosa simile???
Saburo, credo che tu non abbia compreso che la considerazione per il Karate della FIKTA qui è molto alta.
Non per questo non ci possono essere dei punti migliorabili. Questo vale ovviamente ad esempio per le palestre di Kyokushin dove non si allenano pugni al viso per adattarsi ad un regolamento e dicono di fare difesa personale, certo (sono solo ESEMPI).
-
Ma quello è Mirko Saffioti ! :-*
Luca... ma li leggi i miei post però ? :blue:
Hai letto la parte legata all'impostazione volta al regolamento da gara ?
Ad esempio... nel kyokushin voi vi allenate solo a mazzolarvi alle costole da 2 cm come si vede dai video degli incontri ? Mi parrebbe strano se fosse vero...
Ma... non mi capaciterò mai del perchè tutti mi chiedano cosa si fa nel Kyokushin dal momento che non l'ho mai praticato , mai lo praticherei e mai ho anche solo paventato la possibilità di intraprenderne lo studio :-X :-X :-X :-X
A parte questo : il combattimento sportivo è l'unico ambito in cui una disciplina può provare sul campo i principi e le strategie che la caratterizzano. Nel Jissen Karate gli elementi che caratterizzano l'impostazione sono tutti riscontrabili nel kumite sportivo : ricerca dei bersagli sensibili , assorbimento dei colpi , tai sabaki , te sabaki , ma ai , de ai ecc ecc
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Non vi sorge il benché minimo dubbio che qualcuno possa ritenerlo valido, e non perchè lo si prende così a pacchetto o per amor della tradizione, ma perché anche qualcun'altro ha fatto le sue verifiche e i suoi percorsi e, dopo aver al ungo dubitato e ricercato, ritiene un metodo di insegnamento valido per i traguardi che si prefigge.
Non ci siamo...non ci siamo. :nono:
Ogni volta che lo dico penso a Uechi ;D
No Ryu, non hai capito, che quello non è qualcun'altro
SONO IO!!!!! :grrr:
:-*
Shurei, più leggo e meno capisco... mi sembri Celentano ;D
-
ma... che colpo basso...
Io non ho proprio paletti. E poi CHI me li avrebbe imposti???
Sono solo riflessioni.
Secondo me... non sono la stessa cosa... o meglio,
la differenza non é nella tecnica che uso, per me puó funzionare tanto il gancio di tyson, il lo tsuki di shirai, la tibbiata di buakaw, il cazzottone di bud spancer.
Quello che cambia dovrebbe essere la motivazione che sta dietro al colpo, al perché lo studi, che pensi quando lo tiri, etc.
E' probabile peró che si possa fare lo stesso percorso in tante discipline.
A me - SEMBRA - che nel karate (marziale) ci si concentri piú su quello studio - approccio - mentalitá, perché in un SDC si dovrebbe essere focalizzati a vincere un incontro, soprattutto. Non dovrebbe fregare di meno se finisci l'incontro con 1 pugno o con 100, sempre e quando vinci.
Non ho capito perchè lo consideri un colpo basso :pla: Non ne avevo l'intenzione, non voleva essere una domanda cattiva.
I paletti sono riferiti al fatto che si ritiene che integrare un buon programma di ganci e montanti agli tsuki sia paragonabile a caricare i programmi tipo Matrix.
SUlla mentalità di cui parli non ho niente da dire, io parlo di un mero programma tecnico.
Non concordo su questo luogo comune che allo sportivo no interessa vincere con 1 o 100 pugni.
Non è vero!
Vincere un incontro più rapidamente possibile (quando possibile) significa prendere meno colpi, meno giorni di recupero, meno possibilità di infortuni o di danni irreversibili.
Sfatiamo questo mito, vi prego...
"Questi paletti che ti hanno imposto"
"Non concordo su questo luogo comune"
"Sfatiamo questo mito"
ummm...
I concetti che hai espresso mi sembrano chiari e li condivido. Niente da ridire.
Mentre ragioneró sui 3 punti riportati sopra.
Con stima
Fede
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Io mi ricordo soltanto di qualche stage con Soke Kubota, che proviene dallo Shotokan anche se ha poi fondato il suo stile Gosoku Ryu, dove si sono studiate traiettorie di pugni non lineari.
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Ma quello è Mirko Saffioti ! :-*
Luca... ma li leggi i miei post però ? :blue:
Hai letto la parte legata all'impostazione volta al regolamento da gara ?
Ad esempio... nel kyokushin voi vi allenate solo a mazzolarvi alle costole da 2 cm come si vede dai video degli incontri ? Mi parrebbe strano se fosse vero...
Ma... non mi capaciterò mai del perchè tutti mi chiedano cosa si fa nel Kyokushin dal momento che non l'ho mai praticato , mai lo praticherei e mai ho anche solo paventato la possibilità di intraprenderne lo studio :-X :-X :-X :-X
A parte questo : il combattimento sportivo è l'unico ambito in cui una disciplina può provare sul campo i principi e le strategie che la caratterizzano. Nel Jissen Karate gli elementi che caratterizzano l'impostazione sono tutti riscontrabili nel kumite sportivo : ricerca dei bersagli sensibili , assorbimento dei colpi , tai sabaki , te sabaki , ma ai , de ai ecc ecc
Luca , una curiosità: in palestra state seguendo il programma di Sato Juku oppure qualcosa messo a punto da voi??
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vi leggo tutti brillanti e volenterosi di scrivere, bravi! XD
comunque, qui mi pare ci si stia allontanando dal discorso originale. se vogliamo pensare alla completezza del karate o di qualsiasi altra arte marziale o sport da combattimento, ad una attenta analisi, vedremmo che NESSUNA di queste è completa.
il karate non ha il clinch della thai, e questo va bene... ma avete mai messo un judoka in clinch? significa andare incontro al suicidio, come per un judoka significa suicidarsi cercando di colpire con i pugni un pugile. tutto questo per dire che ogni arte ha i suoi limiti. quindi, chi ha voglia e passione per arricchire quello che fa, ben venga. io accetto con interesse e gioia ogni nuova esperienza, ma il karate resta la mia passione, con tutti i suoi limiti e con tutti i miei grandissimi limiti.
e se so che ci sono dei limiti, perchè lo faccio?
perchè dell'efficacia, della letalità e di altre cose assimilabili, me ne frego altamente! se voglio essere letale e micidiale, mi compro una bella glock e faccio cinquanta sessioni di tiro dinamico, molto meno di quello che serve in termini di tempo per salire su un ring.
boutade a parte, acquisito questo concetto, ragiono in maniera lineare: con i kihon imparo la tecnica, con il kata la codifico, con il bunkai imparo il significato del kata e poi, alla fine, cerco di applicare il tutto nel kumite.
sarà anche pedestre come ragionamento, ma i miei schemi e processi mentali mi portano a questo.
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"Questi paletti che ti hanno imposto"
"Non concordo su questo luogo comune"
"Sfatiamo questo mito"
ummm...
I concetti che hai espresso mi sembrano chiari e li condivido. Niente da ridire.
Mentre ragioneró sui 3 punti riportati sopra.
Con stima
Fede
Stando a quanto hai scritto altrove, secondo me un po' hai già iniziato a ragionarci :thsit:
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comunque, ho votato non so, non nel senso di non sapere, ma perchè considero che tutto, se fatto bene, sia difficile.
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ho votato per kata
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vi leggo tutti brillanti e volenterosi di scrivere, bravi! XD
comunque, qui mi pare ci si stia allontanando dal discorso originale. se vogliamo pensare alla completezza del karate o di qualsiasi altra arte marziale o sport da combattimento, ad una attenta analisi, vedremmo che NESSUNA di queste è completa.
il karate non ha il clinch della thai, e questo va bene... ma avete mai messo un judoka in clinch? significa andare incontro al suicidio, come per un judoka significa suicidarsi cercando di colpire con i pugni un pugile. tutto questo per dire che ogni arte ha i suoi limiti. quindi, chi ha voglia e passione per arricchire quello che fa, ben venga. io accetto con interesse e gioia ogni nuova esperienza, ma il karate resta la mia passione, con tutti i suoi limiti e con tutti i miei grandissimi limiti.
e se so che ci sono dei limiti, perchè lo faccio?
perchè dell'efficacia, della letalità e di altre cose assimilabili, me ne frego altamente! se voglio essere letale e micidiale, mi compro una bella glock e faccio cinquanta sessioni di tiro dinamico, molto meno di quello che serve in termini di tempo per salire su un ring.
boutade a parte, acquisito questo concetto, ragiono in maniera lineare: con i kihon imparo la tecnica, con il kata la codifico, con il bunkai imparo il significato del kata e poi, alla fine, cerco di applicare il tutto nel kumite.
sarà anche pedestre come ragionamento, ma i miei schemi e processi mentali mi portano a questo.
Il tuo discorso sull'efficacia è giusto. Ma la ricerca dell'efficacia non è solo per quelli che vogliono andare a fare i giustizieri per strada, a mio avviso è anche una cosa estremamente divertente :gh: Non è che senza clinch uno muore, e non è nemmeno che senza clinch uno sia necessariamente inefficace.
Però, diavolo, quando appena appena si impara qualcosa del clinch, al momento in cui si gira con qualcuno, ci si rende conto che ci sono parecchie occasioni in cui ci va alla grandissima, si apre un mondo di possibiltà che non si considerava prima, ed è tutto tremendamente spassoso :ohi: Tutt'altro che ossessione dell'efficacia :)
Chiedete anche a quei tipacci di Matusa e TakuanZen XD
Poi, in più, col clinch si ottiene un upgrade che è risaputo poter fare la differenza anche in situazioni di emergenza... e schifo non fa :whistle:
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- è stato scientificamente dimostrato che a livello di preparazione fisica metodi "omnicomprensivi" come il kata sono molto meno producenti dell'allenare singole qualità separatamente con esercizi appositi
- è stato scientificamente dimostrato che tecnico o fisico che sia, ripetere sempre lo stesso pattern ha un effetto allenante che decresce rapidamente, fino a diventare inutile (e non si parla di anni, ma di pochi mesi) a causa di un fenomeno conosciuto come "adattamento"
Mmmmmh... non credo che questi concetti si applichino al Kata...
Si applicano ad ogni attività fisica e mentale. Ci sono studi facilmente riscontrabili al riguardo. Perché il kata dovrebbe fare eccezione? I muscoli, il sistema nervoso e il cervello quelli sono.
Perché quegli studi (perlomeno quelli che ho ritrovato io) sono sull'allenamento della forza, un lavoro con meccaniche estremamente diverse da quelle della forme! In particolare l'adattamento allo stimolo è esattamente quello che si vuole da una forma, ossia la memorizzazione "istintiva" di una tecnica pulita.
Domanda: ma Lo shotokan compete con regolamento "punto e stop"? Perché in tal caso, il gancio "hook" pugilistico ha un ranger piuttosto corto, trovo naturale che si studino tecniche con portata più lunga.
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L'adattamento interessa tutti i tipi di sollecitazione psicofisica non solo forza, ma pure velocità e resistenza. Inoltre anche a livello cerebrale uno sforzo nuovo comporta in gran lavoro (imparare una nuova canzone o una poesia) ma col passare del tempo esso diventa sempre meno allenante. Un allenamento che sollecita poco non è mai un buon allenamento.
Quel che è peggio è che l'istintività di cui parli purtroppo non può essere trasferita al di fuori di tale pattern. Quindi ripetere ed applicare all'infinito Kanku Dai serve solo per fare Kanku Dai. Chi ripete alla nausea lo stesso pattern sono quelli sportivi che in competizione portano una forma che andrà valutata come il nuoto sincronizzato o la ginnastica artistica. Laddove invece la prestazione è soggetta ad infinite variabili, tolte le basi (kihon), gli stimoli sono appunto variegati.
L'istintività nel caos va cercata abituando la mente al caos.
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Quanto mi piace il caos :-* :-* :-* :-*
Quante verità ne escono e quante certezze si sgretolano nel caos 8) 8) 8)
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L'adattamento interessa tutti i tipi di sollecitazione psicofisica non solo forza, ma pure velocità e resistenza. Inoltre anche a livello cerebrale uno sforzo nuovo comporta in gran lavoro (imparare una nuova canzone o una poesia) ma col passare del tempo esso diventa sempre meno allenante. Un allenamento che sollecita poco non è mai un buon allenamento.
Quel che è peggio è che l'istintività di cui parli purtroppo non può essere trasferita al di fuori di tale pattern. Quindi ripetere ed applicare all'infinito Kanku Dai serve solo per fare Kanku Dai. Chi ripete alla nausea lo stesso pattern sono quelli sportivi che in competizione portano una forma che andrà valutata come il nuoto sincronizzato o la ginnastica artistica. Laddove invece la prestazione è soggetta ad infinite variabili, tolte le basi (kihon), gli stimoli sono appunto variegati.
L'istintività nel caos va cercata abituando la mente al caos.
Sì... ma l'ultima frase secondo me prevede una complessità maggiore... :pla:
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Quanto mi piace il caos :-* :-* :-* :-*
Quante verità ne escono e quante certezze si sgretolano nel caos 8) 8) 8)
ma va a ciap i rat XD proprio tu che sei una persona così a modino :P ;D