Ar.Ma.
Martial Sharing => Interstile - discussioni in comune => Topic started by: Gelo - Killer Whale is back! on February 05, 2010, 08:58:46 am
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In questi giorni ci stiamo preparando per una gara che si terrà il 21 Febbraio a Napoli. La manifestazione prevede più gare in più discipline, tra cui il Sanda, a cui partecipo pure io.
Faccio questo piccolo preambolo perchè durante gl'ultimi minuti della lezione (sparring con tutte le protezioni, quindi molto libero), il maestro ci consiglia di approfittare della rabbia che si crea durante il combattimento.
Discutendone con lui negli spogliatoi (siamo l'unico corso per quest'anno), ci spiegava che è importante sentirla e farla fluire nel combattimento, ma è ancora più importante dominarla e non cedere ad essa.
Credo che sia un discorso valido, ma la prima domanda "polemica" che pongo è: quale è la linea da demarcazione da considerare valida per non cedere alla rabbia?
Inoltre, sapendo che sono di carattere irascibile, riesco a sentirla perfettamente e sò come approfittarne, ma preferisco non usarla se non in casi estremi, visto che se mi arrabbio perdo facilmente il controllo.
Da questa considerazione caratteriale su me stesso, parto con la seconda domanda: credo che i grandi combattimenti tra i maestri siano sempre affrontati con una calma serafica (l'elemento rabbia è latente), quindi come conciliare la calma che serve a combattere bene con la rabbia che ti potrebbe dare una marcia in più?
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Se combatti con la rabbia, IMHO, è molto probabile che stendi l'avversario, ma appena passa l'effetto (sto parlando di furore tipo berserker) ti accorgi dei danni alla tua psiche, e magari al tuo corpo, troppo "sballato" di endorfine per rendersi conto di quei pugni in bocca che forse ti sono arrivati e che non avevi sentito, e man mano che l'effetto dopante diminuisce, alzano il volume di quel fastidioso rumore nel tuo cranio...
Credo che il tuo maestro parli di determinazione. Cioè, il tuo corpo agisce reattivamente in maniera esplosiva, ma la tua mente è calma, vede bene lo scopo di quello che fai e che cosa sta succedendo.
Però, credo che un contesto di confronto sportivo dovrebbe essere l'ultimo posto dove vedere della rabbia. Se si tratta della pelle bene, bis, ma non credo che vi insegnino/debbano insegnarvi a comportarvi come il Cobra Kay ;)
my 2 cents
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Credo che il tuo maestro parli di determinazione. Cioè, il tuo corpo agisce reattivamente in maniera esplosiva, ma la tua mente è calma, vede bene lo scopo di quello che fai e che cosa sta succedendo.
Megaquotoneultragalattico
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quando si lotta, ma non solo, il controllo di sé dovrebbe essere un fattore determinante...
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La rabbia è cieca. L'aggressività, la determinazione, ci vedono benissimo.
Sarebbe strano se ti arrabbiassi davvero in un combattimento che non ferisce il tuo io.
Infatti la rabbia nasce dalla frustrazione, dal mancato rispetto del tuo io, dalle aspettative infrante, dall'ingiustizia subita, dal desiderio di vendetta in seguito ad un grave atto verso i tuoi cari.
Credo intendesse aggressività o determinazione, perchè non ci si può arrabbiare davvero in allenamento con i compagni o in uno scontro sportivo.
Non ha senso.
Comunque, tornando alla rabbia, che però esula dal discorso ring-allenamento, essa come abbiamo visto nasce sempre da una ferita.
Una ferita dell'io, un mancato appagamneto dei nostri bisogni per colpa di qalcuno o di noi stessi, un mancato rispetto dei nostri valori.
Allora, se ti capitasse di perdere il controllo per la rabbia, nella vita, chiediti in sequenza:
- in cosa mi sento ferito?
- di cosa avrei bisogno?
- come posso ottenerlo?
Così trasformi la rabbia cieca e furiosa in "energia" per vedere i tuoi obiettivi e pianificare una strategia.
esempio: la volpe cerca di raggiungere l'uva ma non ci arriva.
Allora si arrabbia e se ne va, frustrata. dirà "era marcia" e tratterà male tutti per un paio di giorni.
esempio 2:
la volpe non arriva all'uva.
pensa "in cosa mi sento ferita?"
- per il fatto che non riesco a saltare così in alto, mi sento stupida e goffa.
di cosa avrei bisogno?
- di prendere l'uva e mangiarla, ho fame e muoio dalla voglia.
come posso ottenerlo?
- ora cerco uno sgabello e ci salgo sopra.
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Alla luce di quanto hanno detto gli altri magari più che rabbia avere chiara l'idea di non cedere difronte all'avversario lasciando un po' fluire comunque la vitalità animale. Ma sempre controllata.....
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A me per anni è stato inculcato che la rabbia e l'aggressività aiutano spesso a vincere....l'altro però. :o
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A me per anni è stato inculcato che la rabbia e l'aggressività aiutano spesso a vincere....l'altro però. :o
Siamo d'accordo John, ma cedere ad essa io credo sia deleterio.
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E'quello che ho detto io.
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Mi avete fatto venire in mente un argomento interessante, ora apro un 3D in "performance".
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quale è la linea da demarcazione da considerare valida per non cedere alla rabbia?
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perdo facilmente il controllo.
Direi che la risposta e insita nella domanda 8)
Jack
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In poche parole come diceva il buon Balzac "la forza non sta nel colpire molto e forte ma nel colpire giusto" quindi se non canalizzi la tua determinazione e voglia di vincere in uno sforzo utile perderai solo energie importanti per il combattimento :-) La rabbia intesa come voglia di affermarsi aiuta,anche se deve essere misurata e consapevole,questo chiaramente IMHO :-)