Ar.Ma.
Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Aikido => Topic started by: Darth Dorgius on May 30, 2011, 09:59:29 am
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Premetto che non ho memoria di aver incontrato questo termine prima di oggi:
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=470.msg180034#msg180034 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=470.msg180034#msg180034)
Allora, dal poco che mi sono documentato ora con google, mi pare di capire che si tratti delle tecniche di sacrificio (tipo: io mi butto, ma trascino all'inferno anche te... :gh:). Ora, mi pare di capire dalle parole del Shihan Yoshimitsu Yamada che tali tecniche sarebbero in completo contrasto con i principi dell'aikido - mi chiedevo: per quale motivo? Ed è una cosa derivata dall'interpretazione dei principi, o in qualche modo è proprio "vietato"?
Grazie. :)
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L'approccio può essere di due tipi:
-Studio i sutemi come tecniche e quindi li alleno di conseguenza come tutte le altre tecniche.
-Oppure li considero una naturale conseguenza di una perdita d'equilibrio e della volontà di restare attaccato al compagno per ribaltare una situazione, per proteggerci, per portare il combattimento a terra perchè magari ci è più congeniale. E quindi allenerò una predisposizione/atteggiamento/istinto più che un movimento specifico.
Personalmente il secondo è il mio approccio.
sul vietare questo non credo sia possibile, salvo nella testa di qualche istruttore non abituato a perdere, ne' ad andare a terra .
Ueshiba NON ha lasciato tecniche, era tutto il contrario del maestro che cataloga o vieta qualsiasi cosa. Tra l'altro ci sono video dove qualche sutemi lo fa.
Aveva il suo bagaglio tecnico, come anche religioso/spirituale, ma non mi risulta abbia mai imposto una visione rispetto ad un'altra. Motivo per il quale ci sono infinite espressioni dell'aikido.
L'unico principio che conosca e che caratterizza l'aikido (gli altri principi si trovano anche in altre discipline), è l'armonia nel conflitto/combattimento/azione/reazione. E questo può esser applicato sempre(riuscirci però è impresa ardua).
Sia chiaro che anche in altre discipline si può riscontrare l'aiki. Ma non ne hanno fatto una disciplina su quello.
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Aggiungerei anche che i sutemi sono "connaturati" in un lottatore, mentre per un striker non è affatto così scontato, ma appunto andrebbe allenato.
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Ueshiba NON ha lasciato tecniche, era tutto il contrario del maestro che cataloga o vieta qualsiasi cosa. Tra l'altro ci sono video dove qualche sutemi lo fa.
Quoto, anche il modo di esporre senza puzza sotto al naso... :thsit:
Che O Sensei conoscesse e applicasse i sutemi, è indubbio.
Che O Sensei per lo più non spiegasse una beneamata cippa, lo è altrettanto.
Se parli con chi c'era a quei tempi (ormai solo allievi di 3a e 4a generazione: quelli di 1a e 2a sono andati...), parrebbe che gli studenti sul tatami si dividessero i compiti: un gruppo guardava i piedi di O Sensei, un gruppo le mani, un gruppo il corpo. Poi dopo parlavano tra loro e cercavano di mettere insieme quel che avevano capito. A parte Tamura Sensei forse, visto che era spesso troppo preso a volare da una parte all'altra del tatami, proiettato da O Sensei che con lui (fortunato lui, aggiungo io :)) si divertiva parecchio.
[N.B. concedo il mio sapere gratuitamente soltanto ai parenti fino al 3° grado di questo Forum - copyright @ Ar.Ma. - invidiosi poveretti poverini poveracci tié tié tié specchio riflesso vai al cesso XD]
Questo è ciò che, secondo me anche enfatizzando e alimentando volutamente la leggenda, ti senti raccontare da chi c'era e viveva "il quotidiano" con il Fondatore.
Ed è anche il bello di rompere le palle agli uchi deshi, o a quelli che comunque per anni hanno praticato all'Hombu Dojo (tipo il M. Tissier quando studiava con Kisshomaru Ueshiba), quando sei a un loro stage. Fortunatamente i Maestri sono tutti (beh, quasi tutti... :whistle:) abbastanza disponibili in questo senso, ma le storie che senti spesso non le puoi leggere da nessuna parte (e non le puoi nemmeno scrivere, sennò la volta dopo non ti raccontano più niente... :D).
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Dorje vedo che apre i 3d e poi se ne fotte 8)
fossi un nerd travestito da macchinista
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Mica vero. Ho letto, apprezzato e capito. :thsit:
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E allora dillo.. @azzo
Ma te pare che l'unico triestino gnorante lo dovevamo avè qui.. :gh:
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Grazie a tutti!! :sur:
Ho letto, apprezzato e capito! :ohi:
:gh:
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Dorje vedo che apre i 3d e poi se ne fotte 8)
L'avevi notato anche tu, eh? :gh:
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I sutemi waza, sono di certo un pezzo importante del Judo, ma trovano origini tanto nel Dayto Ryu quanto nel JJ.
Che Ueshiba non fosse uno "spiegone" lo avete già detto, che facesse un sacco di cose oltre il normale bagaglio dell'Aikidoka credo sia evidente.
Parlando con Gaku Homma Kancho, sentendogli raccontare il "suo" periodo da Uchi Deschi di O'Sensei, si capisce che molta parte dell'Aikido così come lo conosciamo, è frutto delle interpretazioni, delle personali visioni, dei limiti e delle peculiarità di personaggi come Tamura, Saito Sensei eccetera.
Ueshiba era certamente un combattente, uno che teneva alla pelle, quindi non trascurava alcuna eventualità in combattimento, inclusa quella di finire a terra, situazione da cui bisogna pur uscire, possibilmente in vantaggio.
Il fatto che avesse alle spalle, studi nel Dayto, nel JJ, frequentazioni con Kano eccetera, credo possa escludere (se i video non bastano) l'idea che vietasse i Sutemi.
Ma va considerato anche, che allora era usanza "conservare" determinate tecniche vuoi per se stessi (i mitici Dojo yaburi) vuoi per un ristretto gruppo di allievi prediletti.
Di quando in quando, saltano fuori degli "special Keiko" in cui si tratta l'argomento Sutemi, anche da parte di coloro che ne escludono lo studio nei loro programmi ;)
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Secondo me questa usanza è ancora ben radicata ;)
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Quoto il discorso di Paguro.
Quando si parla di Yoseikan Budo, ad esempio, il fatto che i sutemi rivestano grande importanza viene per lo più attribuito all'esperienza di M. Mochizuki Sensei nel Judo o in Aikido?
A me pare più la prima...
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nel daito ryu di Kondo sensei i sutemi ci sono, quindi presumo che i almeno una parte dei sutemi facessero parte dell'aikido fin dalle origini per naturale evoluzione dal daito ryu.
L'innesto dei sutemi del judo nell'aikido è probabile (Mochizuki, Tomiki e decine di altri praticanti della prima ora dell'aikido old stile sono entrati a contatto con il judo, non foss'altro per programma scolastico nipponico), ma la meccanica dei sutemi judo-aikido-daito è differente, anche se indubbiamente il regolamento sportivo del judo ha modificato negli l'impostazione delle tecniche di sacrificio per una questione di attribuzione del punteggio. Nel koshiki no kata del judo (kito ryu) si vedono una carrettata di sutemi tirati anche contro l'idea regolamentare di punteggio, ma è appunto una pratica relegata nei kata, anche perchè ci sono alcune azioni molto pericolose. Nel kankukan aikido i sutemi somigliano più a quelli del koshiki no kata più che a quelli del judo moderno. Nel daito ryu il sutemi è invece visto come ultimissima risorsa tecnica, e quindi evitato come la peste, ma se non se ne può fare a meno il sutemi si utilizza, ma di daito so troppo poco per pontificare.
Nell'aikido normale" ho visto talemtne pochi sutemi da poter dire che esistono nel programma ma che nessuno li ha mai studiati seriamente, anche perchè ho visto megadannati in seria difficoltà.
ciao
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Quoto il discorso di Paguro.
Quando si parla di Yoseikan Budo, ad esempio, il fatto che i sutemi rivestano grande importanza viene per lo più attribuito all'esperienza di M. Mochizuki Sensei nel Judo o in Aikido?
A me pare più la prima...
Di Minoru e del Budo Yoseikan so meno...
Per quel che riguarda lo Yoseikan Budo i sutemi nn erano parte del programma dell'Aiki Yoseikan ma del cd Kempo Yoseikan.
Anche il loro studio era inserito in contesto diverso.
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I Sutemi sono una parte importante nell'Aikido di Minoru Mochizuki sensei, poi rimasti in tutte le ramificazioni del suo insegnamento (Yoseikan Budo, Aikibudo e Seifukan). Secondo le testimonianze raccolte da Minoru sensei, Hiroo sensei, dal maestro Floquet ed altri allievi, Minoru sensei stesso imparò queste tecniche da più maestri, e lì riunì nel suo particolare bagaglio tecnico, usandole sia nel Judo che nell'Aikido Yoseikan (dove sono un tratto particolare). Possiamo distinguere una discendenza da almeno tre fonti differenti:
- Kito Ryu, da Mifune sensei, di cui Minoru Mochizuki fu uchi denshi
- Gyokushin Ryu, imparato da Minoru sensei da ragazzo
- il Daito Ryu Aikibudo di Ueshiba Morihei sensei
Il Sutemi, secondo Minoru sensei, espande nello spazio il senso del "tai sabaki" sul piano che è uno dei punti focali dell'Aikido
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Il Sutemi, secondo Minoru sensei, espande nello spazio il senso del "tai sabaki" sul piano che è uno dei punti focali dell'Aikido
Mi pare molto interessante....
Esattamente cosa intende Minoru sensei?
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I Sutemi sono una parte importante nell'Aikido di Minoru Mochizuki sensei, poi rimasti in tutte le ramificazioni del suo insegnamento (Yoseikan Budo, Aikibudo e Seifukan).
Che tu sappia, nello Yoseikan insegnato dal figlio Hiroo (Aiki, Kempo o altro, se c'è dell'altro) ricoprono lo stesso spazio che avevano nella "didattica" dal padre?
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Le azioni di Aikido "normale" (Kote Gaeshi, Shiho Nage, Ikkyio/Robuse, etc,) avvengono spostandosi sul piano, nei Sutemi ci si muove sulla superfice della sfera che ha come centro il baricentro dato dai corpi di Tori e Uke in azione reciproca... Minoru sensei diceva che si capiva "praticando", che era una lezione imparata nello Gyukushin Ryu quando era ragazzino, e che l'aveva poi compresa solo molto dopo, attraverso altre esperienze e maestri come Ueshiba e Mifune.
E' un po' difficile spiegarla a parole... E' una sensazione particolare al di là dell'orgoglio fisico di un'azione acrobatica ben riuscita. Si taglia col proprio corpo centro e sfera dell'avversario/compagno, si stravolge la verticalità dell'asse...
Hiroo sensei considera il Sutemi come una tecnica veramente speciale, che dimostra la capacità di "dare" per vincere il confronto.
Lui stesso con i suoi più stretti collaboratori (i figli e gli allievi più anziani dello Yoseikan Budo) ha creato molte varianti ed applicazioni di Sutemi.
Hiroo sensei per ora riversa nello Yoseikan Budo tutte le sue attenzioni.
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qualcuno che di "sutemi" se ne intende.. 8)
https://www.youtube.com/watch?v=36oSF8vNd0A&feature=player_embedded#at=51 (https://www.youtube.com/watch?v=36oSF8vNd0A&feature=player_embedded#at=51)
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Anche nel Kendo esiste sutemi...
Sutemi del Kendo è spirituale, e significa " mettere tutto se stesso nell'attacco, con l'idea di riuscire o morire tentando".
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Anche nel Kendo esiste sutemi...
Sutemi del Kendo è spirituale, e significa " mettere tutto se stesso nell'attacco, con l'idea di riuscire o morire tentando".
Questo, secondo me, il principio del sutemi.
Nel mio primo post infatti avevo scritto:
"E quindi allenerò una predisposizione/atteggiamento/istinto più che un movimento specifico."
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Oddio...detto così sembra una tecnica come un'altra, mentre che io sappia il sutemi è caratterizzato proprio dal "sacrificio" particolare a cui ci si espone....
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Oddio...detto così sembra una tecnica come un'altra, mentre che io sappia il sutemi è caratterizzato proprio dal "sacrificio" particolare a cui ci si espone....
Ti faccio un esempio:
se tu alleni sempre e solo la caduta o il rifiuto a cadere per uscire da un sbilanciamento, non sarai mai in grado di applicare un sutemi. Per applicarlo è necessario educare in primis la predisposizione a rimanere attaccato al compagno, in secundis l'istinto di contrattaccare sempre fino alla morte, poi l'atteggiamento lottatorio piuttosto che altro(comunque corretto, ma non utile a questo tipo di tecniche), infine la tecnica che se la conosci è meglio, ma in ogni caso molti sutemi verrebbero comunque( anche se non sai cosa hai fatto :gh:).
Questo per me è l'importante, vero è che si possono tirare sutemi volontariamente (vedi tomoinage, ma anche gli altri).
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Ma questo è chiaro....
Era l'idea sopra che mi sembrava fuorviante...
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Oddio...detto così sembra una tecnica come un'altra, mentre che io sappia il sutemi è caratterizzato proprio dal "sacrificio" particolare a cui ci si espone....
Nel Judo si possono tirare quasi tutte le tecniche " in sutemi" ossia proiettandosi a terra con l'avversario ( e cadergli sopra, è una tecnica che con un inesperto potrebbe portare il KO tecnico)
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Appunto....
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qualcuno che di "sutemi" se ne intende.. 8)
https://www.youtube.com/watch?v=36oSF8vNd0A&feature=player_embedded#at=51 (https://www.youtube.com/watch?v=36oSF8vNd0A&feature=player_embedded#at=51)
Sto riguardando 'sto video postato da Marco: quei greco-romanisti fan paura. :o 8)
Mai una volta che mi sia riuscita la Karelin lift... :dis: :'(
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Ciao Dorje !
La ragione per la quale in Aikido non esistono sutemi è una sola e molto semplice: nelle intenzioni del fondatore l'Aikido è fatto per affrontare più avversari alla volta e le tecniche sono pensate in tale ottica. Il sutemi porterebbe ad una rapida sconfitta nel momento esatto in cui ti lasci cadere pur di proiettare uno degli avversari, rendendoti facile preda degli altri.
Si può questionare sulla fattibilità di uno scontro uno contro molti, ma questa chiara intenzione del fondatore è documentata non solo dai video ma anche dai suoi scritti dove dà brevi indicazioni sul confronto multiplo e dove rimarca "quando combattete contro molti nemici trattateli come fossero uno solo, quando combattete contro uno solo trattatelo come fossero molti"
In aikido quindi non esiste il sutemi, piaccia o no. Christian Tissier ogni tanto dice che "in aikido manca un po' lo spirito di sutemi" rimarcando la mancanza dello spirito di sacrificio (che probabilmente considera in qualche modo utile).
Questa mancanza di spirito di sacrificio si estende anche ad altre parti della disciplina e viene affrontata anche da Saotome sensei che nel suo libro nota che l'aikiken (le tecniche di spada) è concepita allo scopo di evitare Ai Uchi (morte reciproca, la situazione in cui due contendenti si colpiscono contemporaneamente, morendo entrambi) quanto allo scopo di colpire senza venire colpiti o di porsi in una posizione di completa superiorità dalla quale poter optare per risoluzioni più pacifiche.
Esistono tecniche di Sutemi in alcune varianti dell'aikido come l'Aikido di Mochizuki (che però viene spesso chiamato Aikijujutsu o Aikibudo, come a slegarsi un po' dall'originale) e nei vari stili di Aikijujutsu (l'antenato dell'Aikido) e si può ogni tanto vedere qualche sutemi sui tatami d'aikido, a scopo didattico o ludico.
Non sono tecniche vietate, semplicemente non sono parte dell'aikido.
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Ma bentrovato tac! :sur:
Post interessantgissimo, grazie! Pure molto logico! :)
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Bengiunto!
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Beh, mi pare un po' azzardato dire che l'Aikido è questo o quello, che può continere questo e non quell'altro.
Parlando per l'Aikido di Ueshiba, l'unico che poteva affermare cose simili è morto nel '69, se non sbaglio. Ogni linea (e quella di Mochizuki sensei è molto antica) ha sviluppato a suo modo il messaggio del fondatore, anche introducendo parti tecniche da altre scuole. Fa parte dei diritti dello SHU-HA-RI, perfettamente logico e lecito nella trasmissione di una scuola/disciplina in Giappone.
Anche quelle di Tada sensei o del Doshu Kissomaru sono letture personalizzate...
Poi, se si studiano i Sutemi, esattamente come tutte le tecniche devono essere studiate, si può vedere che sono applicabili (fermo restando che ogni tecnica ha un campo d'applicazione che nasce dalla situazione sul campo) anche contro più avversari, anzi, in alcuni casi potrebbero essere una formidabile arma per controbattere un attacco di gruppo...
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Ciao Dorje !
In aikido quindi non esiste il sutemi, piaccia o no. Christian Tissier ogni tanto dice che "in aikido manca un po' lo spirito di sutemi" rimarcando la mancanza dello spirito di sacrificio (che probabilmente considera in qualche modo utile).
IN AIKIDO ESISTE TUTTO : TOHEI PRATICAVA , A VOLTE, RARAMENTE, MA PRATICAVA ANCHE SUTEMI. E RIUSCIVA A FARTI CADERE SENZA TOCCARTI SEMPLICEMENTE SCOMPARENDOTI DAVANTI
Esistono tecniche di Sutemi in alcune varianti dell'aikido come l'Aikido di Mochizuki (che però viene spesso chiamato Aikijujutsu o Aikibudo, come a slegarsi un po' dall'originale) e nei vari stili di Aikijujutsu (l'antenato dell'Aikido)
ESISTE SONO UN ANTENATO DELL'AIFIKO, IL DAITO RYU, TUTTI GLI STILI CHE SI DICONO AIKIJUTSU SONO SUCCESSIVI A UESHIBA ( NEL SENSO CHE HANNO ASSUNTO IL NOME PER IMITAZIONE)
e si può ogni tanto vedere qualche sutemi sui tatami d'aikido, a scopo didattico o ludico.
Non sono tecniche vietate, semplicemente non sono parte dell'aikido.
COME DICEVA SPESSO TOHEI: TUTTO E' AIKIDO E L'AIKIDO E' TUTTO
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Forse è anche utile ricordare che una traduzione/interpretazione del termine "sutemi" è "Abbandonare/lasciar andare il corpo"; indicazione che può intendersi sia dal punto di vista meramente fisico che """"""emotivo/spirituale""""".
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Forse è anche utile ricordare che una traduzione/interpretazione del termine "sutemi" è "Abbandonare/lasciar andare il corpo"; indicazione che può intendersi sia dal punto di vista meramente fisico che """"""emotivo/spirituale""""".
Da quanto ho capito io il topic è nato proprio dai sutemi come "tecniche". Mi pare infatti che considerando il significato emotivo/spirituale non si vada affatto in antitesi con "ai" (anzi...). No? :)
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Forse è anche utile ricordare che una traduzione/interpretazione del termine "sutemi" è "Abbandonare/lasciar andare il corpo"; indicazione che può intendersi sia dal punto di vista meramente fisico che """"""emotivo/spirituale""""".
Da quanto ho capito io il topic è nato proprio dai sutemi come "tecniche". Mi pare infatti che considerando il significato emotivo/spirituale non si vada affatto in antitesi con "ai" (anzi...). No? :)
No, direi di no.
Come fai a lasciar andare il corpo fisicamente se non lo fai "prima" a livello """"""emotivo/spirituale""""".?
Come diceva un istruttore di paracadutisti bascoamarantati: "Solo uno con qualche rotella fuori posto si lancerebbe da un aereo a mille metri d'altezza attaccato a un pezzo di stoffa. Percui se il soggetto ha tutte le rotelle in ordine gliene devi spostare qualcuna. Questo è lo scopo dell'addestramento preliminare".
In realtà - a parte gli scherzi - credo (ma non sono così esperto da poterlo affermare per mia propria verifica personale) che "abbandonare il corpo" permetta di ottenere quella "morbidezza" utilissima per i sutemi
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Forse è anche utile ricordare che una traduzione/interpretazione del termine "sutemi" è "Abbandonare/lasciar andare il corpo"; indicazione che può intendersi sia dal punto di vista meramente fisico che """"""emotivo/spirituale""""".
Da quanto ho capito io il topic è nato proprio dai sutemi come "tecniche". Mi pare infatti che considerando il significato emotivo/spirituale non si vada affatto in antitesi con "ai" (anzi...). No? :)
Giocando sui termini uno può dire tutto e il contrario di tutto e avere sempre ragione.
Quando chiedi se X è presente in aikido otterrai risposte che si basano sulle definizione di aikido in uso comune. E' chiaro che mettere in dubbio la definizione di aikido o addirittura dire che l'aikido non è definibile (perchè il fondatore è morto, l'aikido è tutto, lo SU HA RI, gli alieni, la rava e la fava) invalida potenzialmente tutto. Ma invalida anche il senso della discussione, a quel punto non serve discutere.
Allo stesso modo parlare di AI non aiuta, perchè sono tante le cose al mondo che nonostante non siano in antitesi col concetto di AI non sono incluse nell'aikido.
Cos'è l'aikido ? E' molto semplice, è quello che tutti conoscono e riconoscono come aikido. Questo proprio perchè il fondatore è morto e quindi vattelapesca cosa pensava lui.
I sutemi ci sono in aikido ? No.
La linea Mochizuki è considerabile aikido e lì i sutemi ci sono, è vero. Allo stesso modo la linea Saotome comprende la pratica a due spade (niten) ma nessuno ha mai detto che il niten faccia parte dell'aikido. Tissier e Hosokawa praticano Kashima shin ryu/Jishinkage ryu, ma Kashima/Jikishinkage non fanno parte dell'aikido.
Può capitare di praticare Sutemi nell'aikido ? Si, esattamente come capita di fare ne-waza (lotta a terra), sumo,iaido, capoeira e qualsiasi altra cosa salti in mente al maestro.
I sutemi sono in contrasto con il concetto di AI ? No, come praticamente niente, a ben pensarci. AI, inteso come armonia o ancora meglio AIKI, è una modalità di esecuzione, non ha a che fare con la concezione tecnica.
I sutemi sono in contrasto con il concetto di AI inteso come "amore che nutre tutte le cose e le porta a compimento" ? Questo lo lascio a voi. :)
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amen
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Il Sutemi, secondo Minoru sensei, espande nello spazio il senso del "tai sabaki" sul piano che è uno dei punti focali dell'Aikido
idea veramente molto affascinante :) ma troppo complessa per le mie capacità :-[
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si dice sempre che l'Aikido è fatto di principi, e le tecniche dovrebbero essere quindi prima di tutto esercizi per studiare tali principi da applicare poi liberamente. Ma che senso ha allora chiedersi se una certa tecnica fa o non fa parte dell'Aikido... al massimo mi chiederei se l'esecuzione rispetta i principi insegnati, oppure come dovrebbe essere eseguita per applicarli correttamente....
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Ale non è così complessa se inserita in un discorso didattico.
Lo stesso potrebbe valere nella lotta a terra. C'è un mondo di cose nel combattimento.
Tutte potenzialmente includibili in una didattica.
Il problema è averla.
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Oddio...detto così sembra una tecnica come un'altra, mentre che io sappia il sutemi è caratterizzato proprio dal "sacrificio" particolare a cui ci si espone....
si, ma dell'equilibrio
non di tutti gli averi della famiglia
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questo video fa schifo
ed i due soggetti sono uno peggio dell'altro
ma il sutemi si vede
scuola kawashi ryu Verona Maestro Vaccaro Jiu Jitsu 10 (https://www.youtube.com/watch?v=kLC7-dTnx4k#)
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Nel mio primo post avevo scritto:
-Studio i sutemi come tecniche e quindi li alleno di conseguenza come tutte le altre tecniche.
-Oppure li considero una naturale conseguenza di una perdita d'equilibrio e della volontà di restare attaccato al compagno per ribaltare una situazione, per proteggerci, per portare il combattimento a terra perchè magari ci è più congeniale. E quindi allenerò una predisposizione/atteggiamento/istinto più che un movimento specifico.
Il video di Fanchinna esprime la prima ipotesi di allenamento.
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esatto
ma sono importanti tutti e due i concetti
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Lungi da me la volontà di voler convincere qualcuno per forza...
Tanto per approfondire le informazioni (se riesco ad inserire il link, non sono molto bravo col computer)
Morihei Ueshiba (https://www.youtube.com/watch?v=yxxb2ctulEs#)
a 0,22" si intravede, a 0,54" si vede meglio. E' un sutemi che Ueshiba sensei usava molto spesso, nella classificazione Yoseikan farebbe parte degli Hiza Sutemi. Il video è con il Maestro piuttosto anziano, corrisponde al periodo di maggiore interpretazione spirituale della pratica. Credo che questa tecnica venga dal Daito Ryu dove, secondo diversi commentatori, ci sono diversi Sutemi nella pratica avanzata.
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Importanti lo sono come sarebbero anche una quantità enorme d'altre cose, ma non necessariamente vengono lavorati insieme.
E spesso perchè non si conosce neanche la modalità d'allenamento.(non parlo di te naturalmente).
Tacone ha espresso bene il mio pensiero:
"AI, inteso come armonia o ancora meglio AIKI, è una modalità di esecuzione, non ha a che fare con la concezione tecnica."
Che non significa però escluderla
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Credo che questa tecnica venga dal Daito Ryu dove, secondo diversi commentatori, ci sono diversi Sutemi nella pratica avanzata.
beh
muk può iniziare a dirci fin dove è arrivato a studiare
e cosa gli dice Kondo
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Secondo me non è un sutemi(ma potrebbe esserlo, basta volerlo/inserirlo in una lezione didattica strutturata perchè lo sia).
Personalmente quel tipo di tecnica la insegno , partendo dal double leg, quindi una tecnica d'attacco. Compreso il tempo e la ratio del double leg(e dello sprawl conseguente, si può applicare quella tecnica consapevoli .
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Tutte le questioni su Sutemi si o Sutemi no mi lasciano sempre un filo perplesso.
A mio avviso la questione è relativa alle scuole, non alla disciplina, in quel senso è tutto legittimo, ci sono scuole dove non si insegnano le armi, eppure non credo si possa discutere se fanno o meno parte dell'Aikido, ci sono scuole che tralasciano completamente gli Atemi, eppure O'Sensei diceva che sono la base della pratica, ma le Arti Marziali sono tutte un qualcosa che deve diventare personale, quindi adattato e reinterpretato in modo da essere funzionale per chi pratica, stante questo concetto non vedo alcuno scandalo se qualcosa viene accantonata o integrata.
Sui Sutemi invece partono le discussioni e non ne capisco il senso, a meno che non ci siano scelte strategiche o economiche alla base (gli special con studio dei Sutemi a carissimo prezzo ;)) tali per cui convenga di più mantenerli occultati o negati.
Lo dico perchè mi pare del tutto evidente e certo che O'Sensei, ben conoscesse le tecniche di Sutemi, altrettanto mi pare del tutto evidente che (mi riallaccio al bellissimo discorso fatto da Nowhere sul Tai sabaki) in Aikido si studiano le Ukemi come tecniche vere e proprie, alla stessa stregua di tenkan e IrimiTenkan o Kaiten, quindi mi viene facile integrare le Ukemi nel tai Sabaki, del resto la "sfera dinamica" implica proprio il riappropriarsi dello spazio a 360 compreso alto e basso.
Se ragiono in questi termini, mi pare scontato che l'andare a terra faccia parte dell'Aikido, quindi anche tutto quello che si può fare di conseguenza, ragion per cui mi appare scontato che le tecniche di Sutemi Waza siano necessariamente parte dell'Aikido.
Allo stesso modo, mi pare evidente che esistano scelte precise in merito riguardo al trattare o meno il tema nei vari programmi didattici, ma centra con le scuole, non con la disciplina, oppure il primo a far stupidate era proprio O'Sensei.
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Lungi da me la volontà di voler convincere qualcuno per forza...
NOWHERE non devi convincere nessuno perchè nessuno ha dichiarato qualcosa di "assoluto".
Come dice bene Ronin(e come ho già detto anch'io ed altri) si tratta di scelte didattiche.
Scelte che, sempre per concordare con Ronin, spesso derivano da ragioni "altre".
Personalmente oltre a trattare i sutemi, tratto una quantità d'altre cose, ma non mi sognerei mai di dire che chi non le tratta non fa aikido.
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Per esempio a me fa sorridere il dibattito sui "sutemi si o no" quando normalmente vedo più gente che fa ed allena "aiki" nel systema che nelle classiche classi di questa disciplina.
Ma è una mia considerazione e non mi sognerei mai di dire : "non fanno aikido" .
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Altra cosa che mi fa sorridere è l'allenamento dei sutemi.
Secondo me si dovrebbero allenare con lottatori di libera o grecoromana per comprenderli e trasmetterli correttamente.
Non nomino judo solo perchè, essendo l'aikido un AM, si dovrebbero allenare cose fattibili anche senza "kimono" :gh:.
Ma seppur convinto di questo, non mi sognerei mai di dire a chi non lo fa... che non sta allenandoli 8)
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I sutemi coi greco-romanisti... XD
Rido pensando a quante mazzate prenderemmo in tanti.
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I sutemi coi greco-romanisti... XD
Rido pensando a quante mazzate prenderemmo in tanti.
Il problema non sono le mazzate, tutti ne prendiamo(non tutti ma va beh) è che le mazzate insegnano a non insegnare stronzate. 8) :gh:
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Per questo che ci evolviamo e sperimentiamo il nostro aikido contro i taibbbocser... :gh:
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I sutemi coi greco-romanisti... XD
Rido pensando a quante mazzate prenderemmo in tanti.
Spesso è proprio l'idea infantile e un pochino supponente secondo la quale se si prendonon mazzate non si è più maestri rispettabili a fare i danni peggiori.
Questa cosa per cui il maestro deve avere tutte le risposte, potersi difendere da chiunque, affrontare e sconfiggere chiunque, è una cazzata spaventosa, ma molto più diffusa di quanto sembri, in modo anche subdolo e non appalesato.
STa di fatto che, si finisce per vivere in cerchi sempre più piccoli, sicuri e rassicuranti, entro i quali l'ego trova tutto l'appagamento di cui necessita, ma aumentando quelle insicurezze di fondo che fanno tremare le gambe davanti all'ignoto.
Io mi sono fatto dare del matto (amichevolmente) in più occasioni, proprio prendendo mazzate, divertendomi come un bambino, trovando l'occasione di imparare cose che non conosco, così finisce spesso che faccio il volo, schianto a terra, mi alzo col sorriso e dico "non ho capito....ancora" e rifaccio quel volo finchè non capisco, idem dicasi per le botte.
I lottatori, i Judoka, sono delle brutte bestie, ma proprio per quello andrebbero frequentati, così come chiunque faccia cose che non ci appartengono.
In fondo si studia tutti il Budo, il combattimento nelle sue molteplici forme, una roba in cui non si dovrebbe poter dire "arimo, questa cosa non la sò" perchè è ridicolo.
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Sfondi una porta aperta.
Bisogna mettersi alla prova sul serio, non a parole.
9 mesi di Libera mi lasciano in eredità un occhio nero (molto sexy, le colleghe hanno apprezzato) e una mano sifula da marzo...
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STa di fatto che, si finisce per vivere in cerchi sempre più piccoli, sicuri e rassicuranti, entro i quali l'ego trova tutto l'appagamento di cui necessita, ma aumentando quelle insicurezze di fondo che fanno tremare le gambe davanti all'ignoto.
si chiamano scuole/stili/federazioni/AM/EPS/sonoallievodi/iofaccioisutemietuno/etc, e su tutto regna il marketing e l'ego, il tutto condito molto spesso da ignoranza(come non conoscenza) e da una più generale tendenza all'aggragazione ed al campanilismo.
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Marco, Ronin e Wa: vi amo di un ammmmmore turgido e carnale!
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@Marco: se rispondi all'ultimo post di Carlo e mi vai OT, ti faccio bannare... :gh:
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Marco, Ronin e Wa: vi amo di un ammmmmore turgido e carnale!
si , ma io sutemi con te non lo faccio :grrr:
anche perchè ...te potresti fa male.
invece amerei tanto farli con WNS :gh:
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Marco, Ronin e Wa: vi amo di un ammmmmore turgido e carnale!
Viva viva l'AIKIDO........la via dell'ammmmmore :gh: :gh: :gh: :gh: :gh: :gh: :gh: :blue: :blue: :blue: :blue:
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Marco, Ronin e Wa: vi amo di un ammmmmore turgido e carnale!
Viva viva l'AIKIDO........la via dell'ammmmmore :gh: :gh: :gh: :gh: :gh: :gh: :gh: :blue: :blue: :blue: :blue:
meno male che hai messo aikido..se no te bannava pure a te quel ca.a c.zzi.
io avrei aggiunto..
W I SUTEMI :gh: pe' sta tranquillo però
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Marco, Ronin e Wa: vi amo di un ammmmmore turgido e carnale!
Viva viva l'AIKIDO........la via dell'ammmmmore :gh: :gh: :gh: :gh: :gh: :gh: :gh: :blue: :blue: :blue: :blue:
meno male che hai messo aikido..se no te bannava pure a te quel ca.a c.zzi.
io avrei aggiunto..
W I SUTEMI :gh: pe' sta tranquillo però
Dici così perchè c'hai n'sacco de allieve bbone cui insegni i SU-TE-MI-FIONDO 8) 8) 8) 8) 8) 8)
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per dare un ulteriore contributo "tecnico"..
secondo me per allenare veramente questa tipologia ci sarebbe bisogno di un tappeto da lotta e di un paio di dummies
https://www.youtube.com/watch?v=sNL6ThAM4XY&feature=player_embedded#at=30 (https://www.youtube.com/watch?v=sNL6ThAM4XY&feature=player_embedded#at=30)
ma chi non lo fa ...per me vabene uguale :gh:
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si , ma io sutemi con te non lo faccio :grrr:
anche perchè ...te potresti fa male.
E chi sei, Padrona Amanda a Verona!
http://www.padrona-amanda.com/ (http://www.padrona-amanda.com/)
:D :D :D :D
carlo, genero mode: ON
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per dare un ulteriore contributo "tecnico"..
secondo me per allenare veramente questa tipologia ci sarebbe bisogno di un tappeto da lotta e di un paio di dummies
Concordone
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secondo me per allenare veramente questa tipologia ci sarebbe bisogno di un tappeto da lotta e di un paio di dummies
Fighi i dummies.
Per il resto, il tatami non basta?
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Certo che basta, ma non è il massimo. Sopratutto quando non sei un atleta già esperto.
Sempre nell'ottica d'imparare "bene" questa tipologia .
Quando sento dire questo sutemi potrebbe uccidere, mi domando quante volte lo abbiano subito, a piena potenza e senza preannunciarlo, per dirlo. 8)
E dato che parliamo d'aikido e quindi si presuppone una crescita di ambedue le parti, quando alleniamo la parte che subisce se ogni volta ci sfragniamo a terra?
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i dummies costano un'eresia, meglio i novizi
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i dummies costano un'eresia, meglio i novizi
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=1208.0 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=1208.0)
Ed altri progetti simili, nella apposita sezione.
carlo, che i novizi hanno mamme e sorelle che possono presentarti, i dummies no
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Certo che basta, ma non è il massimo. Sopratutto quando non sei un atleta già esperto.
Sempre nell'ottica d'imparare "bene" questa tipologia .
Quando sento dire questo sutemi potrebbe uccidere, mi domando quante volte lo abbiano subito, a piena potenza e senza preannunciarlo, per dirlo. 8)
E dato che parliamo d'aikido e quindi si presuppone una crescita di ambedue le parti, quando alleniamo la parte che subisce se ogni volta ci sfragniamo a terra?
Verissimo, 10/15 anni di Aikido, per poi dire "questo non funziona, questo non fa male...." tralasciando il piccolo dettaglio dell'avere imparato a subire leve, proiezioni e quant'altro senza spaccarsi 8) 8)
Il più banale dei Koshinage, un smplice udekiminage, inaspettato, subito senza le necessaria esperienza, magari non è propio acqua di rose, o almeno, andrebbe chiesto alla schiena o al gomito 8) 8)
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E per chiudere il Marcopensiero, ma voi per imparare bene una tecnica di sacrificio "applicabile" ed esser in grado di sentirla/viverla/utilizzarla istintivamente, andreste da uno che fa daito o aikijutsu...oppure da un bravo lottatore o al limite da un bravo judoka?
Con questo non voglio dire che i primi non la sappiano, ma che se devo imparare bene una cosa vado da chi quella cosa la mangia tutti i giorni, che ha studiato i drill adatti, che ne conosce tutti i pro ed i contro e non per averli studiati , ma per averli vissuti.
Oppure si studino , ma con la consapevolezza che stiamo facendo semplice cultura.
Sempre con il massimo rispetto per chi le studia, ma non mi si venga a dire che le saprebbero applicare ad un lottatore o che per la loro particolarità tecnica sarebbero più efficaci di quelle delle discipline che ho menzionato.
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io con un lottatore non mi ci metto a lottare
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io con un lottatore non mi ci metto a lottare
e allora che fai a fare i sutemi?
io con un lottatore ci lotto, perdo, ma ci lotto. Perchè? Perchè devo imparare.
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io con un lottatore non mi ci metto a lottare
e allora che fai a fare i sutemi?
io con un lottatore ci lotto, perdo, ma ci lotto. Perchè? Perchè devo imparare.
ma su un ring o per strada?
su un ring non sei obbligato a salire
per strada di cose se ne possono fare tante
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e ripeto la domanda allora: se per strada(della quale non mi frega na cippa sia chiaro) non puoi usare i sutemi anche se incontri un lottatore. Che li studi a fare?
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Ma finchè trattasi di praticante va bene, è quando sei insegnante che dovresti quantomeno sapere bene di che si tratta.
Io non ce l'ho con l'antigrappling del wc, ma mi piacerebbe che molti di quelli che ho visto insegnarlo si facessero un giro in una normale palestra di grappling
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e ripeto la domanda allora: se per strada(della quale non mi frega na cippa sia chiaro) non puoi usare i sutemi anche se incontri un lottatore. Che li studi a fare?
magari contro un non lottatore
magari uno striker
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Ripeto si può impostare una disciplina solo sul programma tecnico sempre più ampio, ma si dovrebbe sapere che quelle tecniche non saranno mai tutte piene di valore. Viceversa si può insegnare un atteggiamento, un principio e poi andare da esperti per integrare.
Oppure si può far veder qualcosa che abbiamo percepito e in parte acquisito con l'onestà di dire chi è che la sa veramente fare.
Ma poi come si fa a fare lo special keiko a pagamento?
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e ripeto la domanda allora: se per strada(della quale non mi frega na cippa sia chiaro) non puoi usare i sutemi anche se incontri un lottatore. Che li studi a fare?
magari contro un non lottatore
magari uno striker
Ma davvero pensi che uno striker si faccia prendere un braccio da un non lottatore.
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non è che se lo fa prendere
te lo da
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non è che se lo fa prendere
te lo da
e quante volte con un non collaborativo l'hai provato?
sai perchè nella lezione di lotta si vedono poche tecniche e poi si lotta?
perchè di quello che hai capito, ti resta un 5% che forse riesci poi ad applicare.
un po' come il kyusho, tu studi ore 1000 punti mortali e poi se hai culo te ne esce uno ogni 1000 combattimenti.
vuoi studiarli , bene, ma non mi venite a dire che servono più di altre cose.
é una questione di scelte/priorità.
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non è che se lo fa prendere
te lo da
certo che, tra tante cose che ti possono dare, proprio il braccio...
:(
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Ripeto si può impostare una disciplina solo sul programma tecnico sempre più ampio, ma si dovrebbe sapere che quelle tecniche non saranno mai tutte piene di valore. Viceversa si può insegnare un atteggiamento, un principio e poi andare da esperti per integrare.
Oppure si può far veder qualcosa che abbiamo percepito e in parte acquisito con l'onestà di dire chi è che la sa veramente fare.
Ma poi come si fa a fare lo special keiko a pagamento?
se marco non si offende, mi dichiaro concorde con il suo pensiero
carlo, illuminato dalla conoscenza altrui
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la risposta scherzosa sarebbe volgare
la risposta seria ha a che fare con la fase nella quale il grappler cerca di chiudere e cingere il fighter
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la risposta scherzosa sarebbe volgare
la risposta seria ha a che fare con la fase nella quale il grappler cerca di chiudere e cingere il fighter
tecnicamente e teoricamente tutto è possibile. Praticamente, se qualcosa riesce è solo frutto di continui allenamenti non collaborativi.
Ripeto non è sbagliato studiare certe cose in un certo modo, è sbagliato pensare che ci possano servire in un'altra modalità
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Tutto e al meglio non è ovviamente possibile impararlo, si tratta certamente di priorità, il mio modo di combattere avrà comunque delle peculiarità caratteristiche, questo non significa però che io non debba preoccuparmi delle situazioni in cui potrei trovarmi in combattimento, se lo facessi sarei un presuntuoso e uno sciocco.
Il mio scopo è sapere coda diavolo succede in certi momenti di lotta, per non restarne sorpreso e vittima inerte, poi però proverò sempre a portare il combattimento sul mio terreno.
Non studio la lotta, i Sutemi eccetera, per "lottare" con un lottatore, non sono mica scemo, li studio perchè col lottatore ci "combatto" lui lottando e io picchiando, ma avendo almeno idea di cosa succede se mi acchiappa, almeno il tentativo di tornare in piedi potrò farlo.
Inoltre, con chi combatte alla mia maniera, potrò forse avere qualche carta in più da giocare.
Evito i discorsi sulla strada, dove non trovo ne striker ne lottatori o altro, dove anche il più o meno è comunque qualcosa in più.
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ci ho messo un bel pò a creare un lavoro di interruzione dell'azione del grappler quando ti vuole afferrare e portare sul suo terreno
però sono abbastanza soddisfatto
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ci ho messo un bel pò a creare un lavoro di interruzione dell'azione del grappler quando ti vuole afferrare e portare sul suo terreno
però sono abbastanza soddisfatto
e dove l'hai testato?
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ci ho messo un bel pò a creare un lavoro di interruzione dell'azione del grappler quando ti vuole afferrare e portare sul suo terreno
però sono abbastanza soddisfatto
e dove l'hai testato?
alla fiat nella galleria del vento
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Suppongo con un grappler...
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Suppongo con un grappler...
certamente
però, (risposta seria - e sapete quanto è raro), questo mito del non collaborativo va sempre inquadrato in un ambito ben definito
e le tecniche vanno sempre supportate, anche e soprattutto in DP, con una forte dose di imprevedibilità e di distrazione
questo fa la differenza nelle potenzialità di funzionare o non funzionare
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Es: se dico che ho trovato un modo infallibile per uscire dal clinch di un greco-romanista, per me vuol dire che l'ho testato contro un greco-romanista.
Non ne facevo una questione di non collaborativo, ma di conoscenza.
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Es: se dico che ho trovato un modo infallibile per uscire dal clinch di un greco-romanista, per me vuol dire che l'ho testato contro un greco-romanista.
Non ne facevo una questione di non collaborativo, ma di conoscenza.
BJJ
comunque di infallibile non c'è niente
la massimo di probabile o poco probabile
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Es: se dico che ho trovato un modo infallibile per uscire dal clinch di un greco-romanista, per me vuol dire che l'ho testato contro un greco-romanista.
Non ne facevo una questione di non collaborativo, ma di conoscenza.
BJJ
Si, il mio era appunto un esempio.
comunque di infallibile non c'è niente
la massimo di probabile o poco probabile
Vedi sopra.
Ovviamente concordo.
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Posso intervenire solo ogni tanto perchè solo ogni tanto posso collegarmi...
Purtroppo così il ritmo della discussione lo perdo un poco..
Considerazione numero uno: il Sutemi, come tutte le tecniche, si applica nella situazione che permette il suo uso. Contro un lottatore puro esiste un'applicazione possibile in controcolpo, se e quando ci sarà l'opportunità
Va specificato lo scenario: sto "provando" con un amico, sto facendo una "sfida", sono in una situazione di difesa personale contro un tipo che più o meno palesemente cerca di afferrarmi?
Ovviamente cambia il comportamento.
Non vedo però una "infallibilità" del lottatore, come mi sembra profilarsi in alcune risposte. Per mia esperienza il chiudere la distanza per venire alla presa comporta molti rischi, soprattutto se l'altro, conosce bene sia i colpi che la fase di lotta stessa.
E molte volte ho visto attacchi scriteriati suicidi, in cui chi cercava di afferrare ne prendeva veramente tante senza riuscire a venire alla presa...
Considerazione numero due: i sutemi sono molti e vari, nel Judo, come dicevo prima hanno un'ampia utilizzazione come controcolpi in caso di azione di ancata o simili, non tecnicamente corrette. Non si studia il Sutemi, in ogni modo, come movimento-ricetta da applicare indistintamente, è un'opportunità risolutiva che funziona solo dopo uno studio molto approfondito, che, a sua volta, può essere intrapreso solo dopo una più che buona conoscenza acquisita nelle tecniche di leva e proiezione fondamentali.
Considerazione numero tre: bisogna distinguere le proiezioni "normali" tirate con proseguzione in Sutemi, per esempio un Seoi tirato in caduta con possibile schiacciamento di Uke al suolo, e un Sutemi nato come tale. In questo caso, parlando sempre di tecnica corretta tirata da un atleta ben allenato nella occasione adatta, se non "mitigata", sia da chi la tira, sia "accompagnata" validamente da chi la subisce, comporta una lussazione articolare sicura o una infrazione ossea.
Considerazione numero tre: Il Sutemi in allenamento consente all'atleta/studioso di espandere in modo interessante la sua padronanza dello spazio, la coscienza del proprio centro e la percezione del centro dinamico dell'azione. E' un allenamento olto valido anche se la tecnica in se verrà tirata solo una volta ogni tanto in caso di sparring competitivi.
Nondimeno ho conosciuto ragazzi che l'avevano come "speciale", e devo dire che spiaccicavano bene i loro avversari, oltre che possedere una notevole tecnica di Ne Waza.
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Sempre interessanti le tue risposte. :thsit:
Lottatori infallibili non ne ho trovati nemmeno io, finora. E io come lottatore sono oggettivamente scarso...
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Sempre interessanti le tue risposte. :thsit:
Lottatori infallibili non ne ho trovati nemmeno io, finora. E io come lottatore sono oggettivamente scarso...
Concordo con WNS .
per quel che riguarda i "lottatori" però non ho detto siano infallibili, ma che sicuramente allenano e usano principalmente questa metodologia lottatoria e quindi sono sicuramente più avanti sulla materia.
E che per comprendere se si sta insegnando qualcosa di "concreto" bisognerebbe farsi un giro ogni tanto tra loro.
Considerazione nata dall'osservare video di sutemi fatti da persone che evidentemente il giro non se lo sono fatto.
Altro appunto è sulla tua terza considerazione. Nel caso si tiri un sutemi non mitigato o nel caso chi riceve non riesca ad accompagnare , sicuramente uno o tutti e due non stanno facendo aikido. Ma comunque vorrei sfatare sto mito del sutemi mortale. Nella lotta libera, nel grappling o nelle mma(sicuramente in gara almeno) viene tirato alla massima potenza e strafregandosene dell'altro, ma non mi pare ci siano morti. Perchè? Perchè si allena chi lo tira , ma si allena anche chi lo riceve. Non è che i sutemi del daito sono tecnicamente più validi/mortali.
Non entro nel merito del sutemi in strada, perchè in strada anche con l'ikkyo ti posso far sbattere il muso sull'asfalto.
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ora un quesito: dunque nella lotta spesso si abusa di sutemi, se ne vedono un sacco nelle gare e spesso le tecniche vengono insegnate già così, la loro ragione è 1) il seguir a terra l'avversario perchè lì continua la lotta 2) rendere efficaci delle proiezioni che normalmente verrebbero annullate dall'avversario
riguardo al punto 2: Il sutemi è in linea di massima, secondo voi, più performante di altre proiezioni o no?
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A mio avviso no.
Si tratta di movimenti e situazioni differenti.
Personalmente non trovo maggiore o minore efficacia in una tecnica o nell'altra, trovo possibili errori di scelta, opportunità giuste o sbagliate, scelte di tempo, che esaltano o neutralizzano l'esito di una tecnica.
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Per il punto 2 devi considerare che, s'è pur vero che alla tecnica tu aggiungi la forza di gravità e l'immediatezza(lo scomparire), è anche vero che se toppi (o perchè hai sbagliato, o perchè l'altro è più bravo, o perchè l'ha percepito) teritrovi col culo per terra e l'altro ti stupra :gh:
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Quindi quoto Ronin :gh:
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Va specificato lo scenario
La frase faro è questa
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...metodologia lottatoria e quindi sono sicuramente più avanti sulla materia.
E che per comprendere se si sta insegnando qualcosa di "concreto" bisognerebbe farsi un giro ogni tanto tra loro.
:thsit:
Considerazione nata dall'osservare video di sutemi fatti da persone che evidentemente il giro non se lo sono fatto.
:thsit:
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Va specificato lo scenario
La frase faro è questa
Specifichiamolo, dunque.
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ora un quesito: dunque nella lotta spesso si abusa di sutemi, se ne vedono un sacco nelle gare e spesso le tecniche vengono insegnate già così, la loro ragione è 1) il seguir a terra l'avversario perchè lì continua la lotta 2) rendere efficaci delle proiezioni che normalmente verrebbero annullate dall'avversario
riguardo al punto 2: Il sutemi è in linea di massima, secondo voi, più performante di altre proiezioni o no?
Diversi vantaggi di carattere puramente pratico:
- puoi farlo quando sei più o meno squilibrato ed è ugualmente potente
- puoi falciare usando gamba/e che useresti normalmente per mantenere l'appoggio al suolo.
- permette di raggiungere posizioni e angolazioni rispetto al tuo avversario normalmente impossibili nell'immediato
- puoi usarlo come ultima risorsa e approfittare di debolezze minori nella proiezione (riuscita) effettuata dall'avversario
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Va specificato lo scenario
La frase faro è questa
Specifichiamolo, dunque.
qui?
in Aikido?
in desabillè?
a io non ho problemi