Ar.Ma.

Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Karate e Kenpo => Topic started by: muteki on June 21, 2011, 07:45:06 am

Title: intervista al m. higaonna
Post by: muteki on June 21, 2011, 07:45:06 am
http://uploading.com/files/999f9b28/higaonna%2Bita.pdf/ (http://uploading.com/files/999f9b28/higaonna%2Bita.pdf/)

riporto qui una bella intervista al m. morio higaonna. le note in corsivo sono appunti miei, e sono indicate con ndt. buona lettura!
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Mente che vaga on June 21, 2011, 12:15:39 pm
Un'intervista molto interessante. Tantissimi aspetti da discutere.

Anche se a volte l'intervistatore guida un po' troppo.

Ma praticamente fammi capire, Higaonna sensei sostiene di essere allievo diretto di Miyagi Chojun?
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Hitotsu on June 21, 2011, 13:25:33 pm
Già letta dillllà...

Molto interessante.
Grazie per la traduzione.


Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Davide.c on June 21, 2011, 13:47:28 pm
Un'intervista molto interessante. Tantissimi aspetti da discutere.

Anche se a volte l'intervistatore guida un po' troppo.

Ma praticamente fammi capire, Higaonna sensei sostiene di essere allievo diretto di Miyagi Chojun?

Tempo fa diceva sta cosa, poi mi pare abbia ritrattato. non ricordo
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Shurei-Kan on June 21, 2011, 13:51:05 pm
Muteki, grazie 1000 per averla condivisa.
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Il Tano on June 21, 2011, 16:48:41 pm
Muteki... Sei un grandissimo...

Le parti che mi sono risultate piú interessanti...

--- Se si è umili, gli avversari perdono la volontà di attaccare.

– In Giappone c'è perfino chi afferma che i kata non servano...
--- Higaonna: Questo perché non hanno mai sperimentato veramente i kata. Io sono ancora inesperto,
ma se cerco di praticare un kata fino in fondo, mi accorgo che per ogni tecnica, ma anche solo per le
posizioni, emergono aspetti mentali, fisici, medici, tecnici e molto altro ancora.
Non importa che il kata serva o meno: il punto è che dal punto di vista del rafforzamento sia
difficile tirare fuori la giusta forza, mentre se ci si trovasse ritti a muoversi normalmente, la si
tirerebbe fuori.
– Quindi si tratta di rendere i corpi adatti a servirsi delle tecniche!
--- Higaonna: Proprio così. E a seconda di come lo si comunichi, per quanto non lo si possa vedere con
gli occhi ci si rafforza sia nella mente che nel corpo.

– L'altro giorno il Maestro Shimabukuro affermava che: “Le tecniche sono mutevoli. Perfino
il kihon (la base, ndt) contenuto nei kata, una volta che sia stato bene appreso, può essere
applicato in vari modi a seconda delle circostanze. Se i kata servano o meno, se siano
applicabili o meno, è un modo di vedere le cose sorprendentemente superficiale”.
--- Higaonna: Esatto. È proprio così! Le forme interne ai kata sono forme di base di determinate
tecniche, e non si usano così come sono. Da me abbiamo suddiviso i kata: ci sono i bunkai del
kihon, i bunkai tradizionali, i bunkai applicativi. Dipende dal livello di chi li sta apprendendo. E
questo perché le tecniche mutano a seconda dell'avversario. Cambiano anche solo a seconda che
questi sia grosso o minuto. Pertanto non possiamo dire cose come “questa tecnica si usa così”. Non
avrebbe senso.

Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Saburo Sakai on June 21, 2011, 16:56:28 pm
Amen
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Shurei-Kan on June 21, 2011, 17:19:13 pm
Le parti che mi sono risultate piú interessanti...

– In Giappone c'è perfino chi afferma che i kata non servano...

Ma non c'era bisogno di andare in Giappone per scoprirlo.....bastava iscriversi su Ar.Ma.   XD
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Il Tano on June 21, 2011, 17:27:16 pm
 :blue:
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Shurei-Kan on June 21, 2011, 17:28:36 pm
 :-*
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 21, 2011, 22:32:56 pm
Le parti che mi sono risultate piú interessanti...

– In Giappone c'è perfino chi afferma che i kata non servano...
SACRILEGIO! :o

Ove si rintanano codesti eretici bifolchi! Orsù parlate! Ch'io possa stanarli e trafiggerli con questa stessa lama!! :sbav:
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 21, 2011, 22:48:46 pm
Quote
Quel che il Maestro Chojun
ripeteva maggiormente era “Fate chuuraku!”, che in un certo senso significava muoversi in modo
elegante. Se i movimenti e i kata non sono eleganti, diceva, non si realizza il “bu”.
Sono d'accordo, secondo me eleganza non implica efficacia, ma il contrario sì.
Mi sembra che però non proprio tutti siano di questo avviso.
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: n.loy nonno bassotto on June 22, 2011, 10:05:12 am
Le parti che mi sono risultate piú interessanti...

– In Giappone c'è perfino chi afferma che i kata non servano...
SACRILEGIO! :o

Ove si rintanano codesti eretici bifolchi! Orsù parlate! Ch'io possa stanarli e trafiggerli con questa stessa lama!! :sbav:
Si ma adesso chi glielo va a dire a Luca Bagnoli???
 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: steno on June 22, 2011, 10:21:29 am
 
Quote
– In Giappone c'è perfino chi afferma che i kata non servano...
--- Higaonna: Questo perché non hanno mai sperimentato veramente i kata.
Qualcuno avrà un travaso di bile non da poco, ora che si trova la verità spalmata in faccia  :sbav:
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Saburo Sakai on June 22, 2011, 10:56:44 am
Quote
– In Giappone c'è perfino chi afferma che i kata non servano...
--- Higaonna: Questo perché non hanno mai sperimentato veramente i kata.
Qualcuno avrà un travaso di bile non da poco, ora che si trova la verità spalmata in faccia  :sbav:

 :whistle: :whistle: :whistle: :whistle:
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 22, 2011, 11:07:27 am
A me è sembrata l'opinione di un grande sensei, non la verità :=)
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Saburo Sakai on June 22, 2011, 12:11:17 pm
A me è sembrata l'opinione di un grande sensei, non la verità :=)

Però devi ammettere che è una opnione molto diffusa trai "grandi Sensei".

E compresa e fatta propria da molti praticanti, anche di alto livello.

Un motivo ci sarà.  :=)

Che poi tale spiegazione non si voglia fare propria e si preferisca cercare altre strade, non significa per questo che non sia valida.  ;)
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 22, 2011, 12:21:34 pm
D'altra parte se guardiamo il panorama nel complesso ci accorgiamo che ci sono moltissimi grandi combattenti e anche altri grandi sensei che sono di altro avviso e che sposano la tesi opposta. Quindi senza rientrare nella discussione faccio solo notare che la "verità" è lontana dall'essere così definita...
Ognuno quindi prende la propria verità dai grandi che rispecchiano il proprio modo di vedere, come giustamente concludi :)
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: steno on June 22, 2011, 12:28:16 pm
A me è sembrata l'opinione di un grande sensei, non la verità :=)
Ryujin, comprendo e condivido il tuo parare.
Tuttavia, ci sono moltissimi Eminenti Maestri, sia del passato che attuali, a ripetere quelle parole sui kata, quindi secondo me, si può ormai definirla una verità.
Attenzione però, non v0glio che si pensi a qualcosa di del tipo "continua a dire la stessa balla, va a finire che tutti ci credono", come avviene quotidianamente su quel telegiornale e cu certi programmi in onda su una nota TV privata, cioè il cosiddetto "metodo Goebble".
Intendo dire che, stiamo leggendo, grazie al bravo Muteki, le parole di un Maestro, la cui maestria e dedizione all'Arte sono inoppugnabili.
Essa, coincide con le parole di altri Illustri suoi contemporanei, ma anche con le parole di Funakoshi e Miyagi, non certo i primi due che passano per la strada.
Evidente quindi, che su questa unità di vedute, come in altre questioni attinenti la pratica, ci debba basare senza timore di essere fuori strada, ecco perchè la definisco una verità. :)

Se poi andiamo a vedere altri Maestri sotto i 50, che sono allievi di questi Maestri o di loro Sempai, vediamo come il loro karate sia nettamente più bello rispetto alla media.
Non che gli altri siano scarsi eh, ma nemmeno che se sei loro allievo allora sei nettamente sopra la media, dico però che la percentuale di gran bravi karateka, in quei dojo è nettamente superiore alla media, questo si.
Vedere kihon, kata e bunkai eseguiti da quegli allievi, è un piacere ANCHE per gli occhi, se poi ci fai dello sparring, sono dell'opinione che avendo così ben introitato l'essenza dei kata e le tecniche dei kihon, abbiano un bagaglio tecnico ed un ventaglio di opzioni, nettamente superiore a chi non li pratica mai o quasi.
E qui secondo me, la differenza si nota eccome.

Poi c'è anche chi è di avviso diverso, e preferisce integrare con altre cose o Arti, ottenendo un buon risultato comunque, però secondo me, perdono un pezzo di karate non da poco. :)
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 22, 2011, 14:27:47 pm
Inoppugnabili dipende. Dopotutto ripetere lo stesso kata 100 volte o fare 1000 tsuki non è proprio in metodo così insindacabile. Altri grandi del Karate moderno come Ashihara, Ninomiya o Sugihara nei fatti non credono nei kata tradizionali.
Sta a noi decidere a chi credere, ma parte sempre da una nostra scelta a priori.

Le uniche verità inoppugnabili sono quelle sperimentate e verificate dalla scienza, il resto sono solo opinioni più o meno autorevoli.
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: D.Tigre90 on June 22, 2011, 14:50:10 pm
Inoppugnabili dipende. Dopotutto ripetere lo stesso kata 100 volte o fare 1000 tsuki non è proprio in metodo così insindacabile. Altri grandi del Karate moderno come Ashihara, Ninomiya o Sugihara nei fatti non credono nei kata tradizionali.
Sta a noi decidere a chi credere, ma parte sempre da una nostra scelta a priori.

Le uniche verità inoppugnabili sono quelle sperimentate e verificate dalla scienza, il resto sono solo opinioni più o meno autorevoli.

Mah, in quello che dici c'è un vizio di fondo secondo me.
Affermare che ciò che ha dimostrato la scienza è vero, non nega però che vi siano altre verità non ancora dimostrate. Purtroppo la scienza non è un giudice è solo un metodo. Laddove non si abbia lo strumento per misurare qualcosa o non si abbia una unità di misura condivisa non si può parlare di vero o no.
Come può dimostrare la "scienza" che la pratica del kata non sia utile allo sviluppo del combattente? Finchè non vi è una prova a riguardo di questo dicendo "io mi fido della scienza e basta" stai solo spostando il problema.
Inoltre ti faccio notare che:
controbattere a Igrandi sensei praticano i kata" con "la scienza non ne ha dimostrato l'efficacia" non confuta nulla. Rimanda solo la questione.
Sui sensei che non li praticano ti faccio solo presente che nel bene o nel male anche loro si sono formati con essi.
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Shurei-Kan on June 22, 2011, 14:54:32 pm
Ciao Tgrotto  :sur: un bel +1!

 XD
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 22, 2011, 15:05:04 pm
Non ho detto che la scienza dimostra l'inutilità del kata (sebbene dimostri che ripetere sempre le stesse sequenze di fatto renda l'allenamento sempre meno performante).

D'altra parte non ha dimostrato nemmeno la sua utilità dunque si parla di opinioni, vi piaccia o no.
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Shurei-Kan on June 22, 2011, 15:07:04 pm
Caratteraccio!  :dis:








 XD
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: D.Tigre90 on June 22, 2011, 15:16:21 pm
Non ho detto che la scienza dimostra l'inutilità del kata (sebbene dimostri che ripetere sempre le stesse sequenze di fatto renda l'allenamento sempre meno performante).

Dimostra che un allenamento sempre uguale sia meno performante da un punto di vista MUSCOLARE. (vedi una tabella di potenziamento che dopo un pò diviene non allenante).
diverso il concetto di allenare la precisione tecnica e (angoli, geometrie, radicamento, rotazioni ecc) che credo non si possa ottenere in nessun altro modo se non praticando più e più volte. Magari potessi fare un movimento una volta, interiorizzarlo e farlo SEMPRE UGUALE.  ;)
Il lavoro che permette di ottenere un movimento preciso con il minor margine di errore, indipendentemente dalla situazione (leggasi interiorizzare un movimento) credo sia senza dubbio passante per la ripetizione dello stesso e il miglioramento delle qualità essenziali ad esprimerlo correttamente (ovviamente questo vuol dire anche che non esiste un allenamento sufficiente da solo a dare tutto)

Quote
D'altra parte non ha dimostrato nemmeno la sua utilità dunque si parla di opinioni, vi piaccia o no.
Ma esattamente cosa dovrebbe dimostrare?
In termini pratici, che tipo di dimostrazioni vorresti? cosa vorresti leggere scritto su una rivista specializzata?

P.S. Mi spiace non poter scrivere sempre, purtoppo le cose da fare sono tante e il tempo è poco. Cercherò di essere più presente :) Un caro saluto a tutti
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: n.loy nonno bassotto on June 22, 2011, 15:19:56 pm
Inoppugnabili dipende. Dopotutto ripetere lo stesso kata 100 volte o fare 1000 tsuki non è proprio in metodo così insindacabile. Altri grandi del Karate moderno come Ashihara, Ninomiya o Sugihara nei fatti non credono nei kata tradizionali.
Sta a noi decidere a chi credere, ma parte sempre da una nostra scelta a priori.

Le uniche verità inoppugnabili sono quelle sperimentate e verificate dalla scienza, il resto sono solo opinioni più o meno autorevoli.

Mah, in quello che dici c'è un vizio di fondo secondo me.
Affermare che ciò che ha dimostrato la scienza è vero, non nega però che vi siano altre verità non ancora dimostrate. Purtroppo la scienza non è un giudice è solo un metodo. Laddove non si abbia lo strumento per misurare qualcosa o non si abbia una unità di misura condivisa non si può parlare di vero o no.
Come può dimostrare la "scienza" che la pratica del kata non sia utile allo sviluppo del combattente? Finchè non vi è una prova a riguardo di questo dicendo "io mi fido della scienza e basta" stai solo spostando il problema.
Inoltre ti faccio notare che:
controbattere a Igrandi sensei praticano i kata" con "la scienza non ne ha dimostrato l'efficacia" non confuta nulla. Rimanda solo la questione.
Sui sensei che non li praticano ti faccio solo presente che nel bene o nel male anche loro si sono formati con essi.
Questo, almeno per  Ashihara, è senz'altro corretto perchè prima di mettere a punto il suo sistema ha avuto una impostazione di tipo tradizionale. Per Sugihara non scio e quindi mi rimetto a quanto ci dirà Luca B.
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Mente che vaga on June 22, 2011, 15:22:01 pm
Non ho detto che la scienza dimostra l'inutilità del kata (sebbene dimostri che ripetere sempre le stesse sequenze di fatto renda l'allenamento sempre meno performante).

Dimostra che un allenamento sempre uguale sia meno performante da un punto di vista MUSCOLARE. (vedi una tabella di potenziamento che dopo un pò diviene non allenante).
diverso il concetto di allenare la precisione tecnica e (angoli, geometrie, radicamento, rotazioni ecc) che credo non si possa ottenere in nessun altro modo se non praticando più e più volte. Magari potessi fare un movimento una volta, interiorizzarlo e farlo SEMPRE UGUALE.  ;)
Il lavoro che permette di ottenere un movimento preciso con il minor margine di errore, indipendentemente dalla situazione (leggasi interiorizzare un movimento) credo sia senza dubbio passante per la ripetizione dello stesso e il miglioramento delle qualità essenziali ad esprimerlo correttamente (ovviamente questo vuol dire anche che non esiste un allenamento sufficiente da solo a dare tutto)


DEVO quotare la tigre.
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Il Tano on June 22, 2011, 15:40:05 pm
Secondo me i kata sono uno strumento estremamente interessante per imparare. Peró... ci sono dei Peró

1) Il kata per il combattimento
avendo praticato un po', conosciuto vari maestri, visitato vari dojo, visto molti video, mi sento i dire  dire che pochi possono vantare una conoscenza del kata al pari di Higaonna o altri maestri blasonati.

La maggiorparte dei maestri insegna il kata, ti fa ripetere il kata e costruisce bunkai prendendo pedissequamente le tecniche del kata. Fine.

Mentre dalle parole di Higaonna si evince che quello é il solo primo gradino. come lo chiamava? kihon bunkai?
Ma quanti conoscono il bunkai da combattimento? Cíoé utilizzare il kata come un vademecum di combinazioni e tecniche utili e semplici che poi si studiano in un contesto sempre piú dinamico e non collaborativo? Quanti lo sanno fare? Quanti hanno la voglia di farlo? A che punto dell'allenamento si arriva a quel livello di conoscenza? E' compatibile con le esigenze moderne? Quanti fanno praticare un combattimento dove si cerchi di integrare quelle conoscenze? Che ne so... un mawashi uke, uno shuto in nekoashi dachi, un hiki uke con proiezione? Quanti rinunciano allo shai kumite per creare una continuitá VERA tra kihon, kata, bunkai, kumite?
 
2) Il kata come sistema allenante fine a se stesso
Che praticare un kata ti migliori in molti aspetti su questo non credo ci siano dubbi... Non so, eleganza, equilibrio, concatenazione di tecniche, conoscere meglio gli spostamenti, migliorare la condizione fisica, lavorare sulla respirazione etc. Lo vedo studiando saifa... la complessitá di certi passaggi dove bisogna alternare il go e il ju, fluiditá e forza etc. Lo vedo anche con mia figlia, come siano importanti questi primi approcci con il kata per iniziare a parlare il linguaggio del karate.

Per questo i grandi maestri peró parlano sempre di praticare il kata MILIONI di volte. Quanti di noi possono dedicare tanto tempo alla pratica del kata senza trascurare altri aspetti piú facili ed immediati? Il famoso motto di Luca: "No time x kata" ha un suo senso... Non dice che il kata non serve a una cippa (magari lo pensa peró hehe)... dice che non c'é tempo per il kata, almeno considerando come pratica la maggior parte dei marzialisti. Se uno ha a disposizione 3 lezioni a settimana, credo che l'allenamento debbe essere pensato in base a quella necessitá. Se si imposta l'allenamento alla "old style" ma dedicando il tempo che dedichiamo noi impiegati e marzialisti a giorni alterni, gli anni per interiorizzare certe cose si dilatano nello spazio e nel tempo... Un buco nero.

Il maestro di shinkyokushin lo diceva chiaramente parlando del makiwara. Il makiwara é un grande strumento ma se io ho 3 lezioni a settimana di 2 ore, preferisco dare prioritá ad altri aspetti del karate. Poi se a te piace il makiwara, personalizza la tua pratica e aggiungi sessioni caserecce.

Forse e dico forse, oggi giorno ci sono sistemi piú efficaci e rapidi per ottenere i benefici del kata come sistema allenante. Sistemi piú compatibili con la nostra realtá.

Ció non toglie che resti un grande strumento.

Insomma, bisognerebbe cercare di non cadere nella dicotomia serve-non serve e cercare pensare alle proprie esigenze.

Mia figlia che ha sei anni, ad esempio, si puó permettere il lusso di studiare kata. Per lei sono uno strumento molto valido, insieme ad altri esercizi ugualmente validi.
Io che ne ho 37, altre esperieze alle spalle e giá iniziato ad immagazzinare certi concetti, sento l'urgenza di praticare in modo diverso. Passare, per dire, un'intera lezione a perfezionare saifa, puó davvero essere piú utile (considerando ció che ho detto anteriormente: lo studio effettivo delle tecniche coinvolte, la quantitá di ripetizioni, il poco tempo disponible etc) dicevo, puó davvero essere piú utile di una lezione di sacco, scudi, combinazioni e combattimento condizionato e libero?
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 22, 2011, 15:42:39 pm
Vecchio trucco mettere il kata al pari del kihon XD Non confondiamo il movimento singolo (kihon) o la combinazione (renzoku) con la sequenza lunga preordinata (kata).
Tigre se leggi qualche libro al riguardo ti accorgi che l'instupidimento dato dalla ripetizione degli stessi pattern colpisce anche e soprattutto tecnica e mente.
Quali calciatori allenano lo stesso circuito per anni? Quale corpo militare fa sempre lo stesso percorso di guerra? Nessuno.

Mi sembra di capire che la scienza possa fallire, i maestri di Karate no XD

Devo dire che invidio le vostre granitiche certezze :dis:
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Shurei-Kan on June 22, 2011, 15:44:48 pm
@ Roroarro - Bel post!  :)
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 22, 2011, 15:45:24 pm
Caratteraccio!  :dis:








 XD
Colpa delle cattive compagnie :blue:
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Shurei-Kan on June 22, 2011, 15:46:03 pm
 XD
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Il Tano on June 22, 2011, 15:56:07 pm
@ Roroarro - Bel post!  :)

Grazie Shurei!
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: D.Tigre90 on June 22, 2011, 16:17:25 pm
Vecchio trucco mettere il kata al pari del kihon XD Non confondiamo il movimento singolo (kihon) o la combinazione (renzoku) con la sequenza lunga preordinata (kata).
Tigre se leggi qualche libro al riguardo ti accorgi che l'instupidimento dato dalla ripetizione degli stessi pattern colpisce anche e soprattutto tecnica e mente.
Quali calciatori allenano lo stesso circuito per anni? Quale corpo militare fa sempre lo stesso percorso di guerra? Nessuno.

Mi sembra di capire che la scienza possa fallire, i maestri di Karate no XD

Devo dire che invidio le vostre granitiche certezze :dis:
Dietro diversi tipi di allenamento ci sono diverse finalità. Inoltre ti ripeto non si parla di fare solo kata (ovvio che poi non sei in grado di fare altro se non quello).
Si parla di avere sinergia fra i vari tipi di allenamento e secondo me, laddove si parli di perfezionare alcune qualità, quel tipo di allenamento non sia da scartare.
Inoltre devi considerare che avere tempi prestabiliti (tale doversi preparare al match fra due mesi, alla partita fra un mese ecc) impone anche di impostare specifici cicli d'allenamento.
Ti faccio un esempio. Quando devo fare ju kumite in palestra cerco di provare le tecniche che non mi riescono, provo nuove strategie, sperimento tecniche nuove, in ultimo perfeziono quei colpi che so di riuscire a portare bene. Se dovessi prepararmi ad un match, cercherei esclusivamente di migliorare i miei colpi prediletti e di impostare una strategia contro il mio avversario, sapendo a priori regolamento, data, numero di match, altezza, peso, modo di muoversi ecc, del mio nemico.
Se devo prepararmi "semplicemente" per diventare un combattente migliore, contro 1, 2, 3 avversari, magari armati, magari non al top delle mie capacità fisiche (esempio dopo una pesante giornata di sbattimeto a destra e sinistra), magari più forti e pesanti, beh allora oltre a tenere ben fresche ed affilate le mie preferite, devo anche badare alle altre tecniche e strategie che potrebbero essere adatte in altre situazioni. Inoltre non dimentichiamo che l'autodisciplina del corpo a cui obbliga la pratica di patter specifici non è cosa da poco se si pensa a come aiuta a sentire la propria "posizione nello spazio".
Detto questo spero emerga come sia ovvio che la pratica dei kata sia di scarso utilizzo alla preparazione di una gara, ma di certo non si può essere allo stesso modo estremisti nel dire che lo stesso non serva quando si parla di perfezionare lo "stile"....
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Il Tano on June 22, 2011, 16:43:02 pm
Se devo prepararmi "semplicemente" per diventare un combattente migliore, contro 1, 2, 3 avversari, magari armati, magari non al top delle mie capacità fisiche (esempio dopo una pesante giornata di sbattimeto a destra e sinistra), magari più forti e pesanti, beh allora oltre a tenere ben fresche ed affilate le mie preferite, devo anche badare alle altre tecniche e strategie che potrebbero essere adatte in altre situazioni.

Le mie strategie preferite:

1) Le palline ninja che tiri per terra e fanno una fumata bianca, sfurmare alla david copperfield

2) Demotivare gli attaccanti raccontando con una storia lunga e strampalata:

"Una volta presi il traghetto per Shelbyville... Mi occorreva un nuovo tacco per la scarpa così decisi di andare a Morganville, che era il nome con cui veniva chiamato Shelbyville a quel tempo. Perciò mi legai una cipolla alla cintura come era di moda in quegli anni...ora...prendere il traghetto costava un nichelino e a quei tempi su tutti i nichelini erano incise delle api. Si diceva dammi cinque api per un quarto di dollaro.......allora dove eravamo?...Ahhh si. La cosa importante era che avevo una cipolla alla cintura come andava di moda a quel tempo. Le cipolle bianche non c'erano a causa della guerra...le uniche in circolazione erano quelle grosse e gialle.....

"Like the time I took the ferry to Shelbyville. I needed a new heel for my shoe so I decided to go to Morganville, which is what they called Shelbyville in those days. So I tied an onion to my belt, which was the style at the time. Now to take the ferry cost a nickel, and in those days, nickels had pictures of bumblebees on them. Give me five bees for a quarter you'd say. Now where were we, oh ya. The important thing was that I had an onion on my belt, which was the style at the time. They didn't have white onions because if the war. The only thing you could get was those big yellow ones."

3) Tirare fuori una minigun dalla saccoccia

(http://4.bp.blogspot.com/_GtLTh35WR_A/S--83QKhMmI/AAAAAAAAAa0/plAdKKV_RJQ/s1600/Minigun.jpg)
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Barvo Iommi on June 22, 2011, 16:48:16 pm
Ah ah ah Abe :D
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 22, 2011, 16:50:22 pm
Sono sinceramente stupito della vostra granitica convinzione. Io ad ogni cosa che faccio o dico mi pongo cento domande (a risposta aperta) e mi faccio mille problemi.

A me per esempio pare strano che una così palese verità non sia condivisa né da scienziati, né da allenatori né da combattenti né da esperti di DP né dai corpi militari.

Sarò strano io...
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Il Tano on June 22, 2011, 16:56:58 pm
Ah ah ah Abe :D

Mi é costato un po' trovare la citazione ma valeva la pena.
Ci sono certe cose che veramente non devono essere dimenticate... come la "Chewbacca Defense"

"Why would a Wookiee, an 8-foot-tall Wookiee, want to live on Endor, with a bunch of 2-foot-tall Ewoks? That does not make sense! But more important, you have to ask yourself: What does this have to do with this case? Nothing. Ladies and gentlemen, it has nothing to do with this case! It does not make sense! Look at me. I'm a lawyer defending a major record company, and I'm talkin' about Chewbacca! Does that make sense? Ladies and gentlemen, I am not making any sense! None of this makes sense! And so you have to remember, when you're in that jury room deliberatin' and conjugatin' the Emancipation Proclamation, does it make sense? No! Ladies and gentlemen of this supposed jury, it does not make sense! If Chewbacca lives on Endor, you must acquit! The defense rests.[2]"

 :D :D :D

Chiuso OT
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: D.Tigre90 on June 22, 2011, 16:58:28 pm
Se devo prepararmi "semplicemente" per diventare un combattente migliore, contro 1, 2, 3 avversari, magari armati, magari non al top delle mie capacità fisiche (esempio dopo una pesante giornata di sbattimeto a destra e sinistra), magari più forti e pesanti, beh allora oltre a tenere ben fresche ed affilate le mie preferite, devo anche badare alle altre tecniche e strategie che potrebbero essere adatte in altre situazioni.

Le mie strategie preferite:

1) Le palline ninja che tiri per terra e fanno una fumata bianca, sfurmare alla david copperfield

2) Demotivare gli attaccanti raccontando con una storia lunga e strampalata:

"Una volta presi il traghetto per Shelbyville... Mi occorreva un nuovo tacco per la scarpa così decisi di andare a Morganville, che era il nome con cui veniva chiamato Shelbyville a quel tempo. Perciò mi legai una cipolla alla cintura come era di moda in quegli anni...ora...prendere il traghetto costava un nichelino e a quei tempi su tutti i nichelini erano incise delle api. Si diceva dammi cinque api per un quarto di dollaro.......allora dove eravamo?...Ahhh si. La cosa importante era che avevo una cipolla alla cintura come andava di moda a quel tempo. Le cipolle bianche non c'erano a causa della guerra...le uniche in circolazione erano quelle grosse e gialle.....

"Like the time I took the ferry to Shelbyville. I needed a new heel for my shoe so I decided to go to Morganville, which is what they called Shelbyville in those days. So I tied an onion to my belt, which was the style at the time. Now to take the ferry cost a nickel, and in those days, nickels had pictures of bumblebees on them. Give me five bees for a quarter you'd say. Now where were we, oh ya. The important thing was that I had an onion on my belt, which was the style at the time. They didn't have white onions because if the war. The only thing you could get was those big yellow ones."

3) Tirare fuori una minigun dalla saccoccia

(http://4.bp.blogspot.com/_GtLTh35WR_A/S--83QKhMmI/AAAAAAAAAa0/plAdKKV_RJQ/s1600/Minigun.jpg)
:D :D :D :D :D :D :D :D
Ovviamente ho citato situazioni estreme per enfatizzare il concetto. Bisogna tener ben presente però che talvolta quelle situazioni posso succedere, e aver almeno cognizione di ciò che accade è un buon modo per tornare a casa. Poi la "risposta" a tutto non esiste, certo è che l'illuminazione "cavolo ma qui non è come sul ring" sarebbe meglio averla in situazioni controllate (allenamento) più che mentre ci pestano.  :=)
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Luca Bagnoli on June 22, 2011, 17:07:35 pm
Che dire : ovviamente quoto Ryu. Tralascerò di commentare gli sproloqui di chi grida EUREKA perchè un maestro di kata dice che i kata sono fondamentali ... va beh ... Comunque sia per rispondere a Ninni : no , venendo Sugihara dallo SHorinji Kenpo non ha mai praticato i Kata per come essi sono intesi nel Karate. Ashihara si sarà anche formato coi kata tradizionali ma a fatto presto ad allontanarsene. E così Ishii col Seido , Ninomiya con l'Enshin , Azuma col Kudo , Oyama con l'Oyama Karate ... qualcuno nel corso del 3d ha detto che tanti grandi maestri apprezzano i kata. Vero. Però ci sono anche TANTISSIMI altri grandi maestri che invece non li hanno incorporati nei propri sistemi ..
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Il Tano on June 22, 2011, 17:08:57 pm
Ovviamente ho citato situazioni estreme per enfatizzare il concetto. Bisogna tener ben presente però che talvolta quelle situazioni posso succedere, e aver almeno cognizione di ciò che accade è un buon modo per tornare a casa. Poi la "risposta" a tutto non esiste, certo è che l'illuminazione "cavolo ma qui non è come sul ring" sarebbe meglio averla in situazioni controllate (allenamento) più che mentre ci pestano.  :=)

Si Tigre, io ho capito cosa vuoi dire.
Peró il tuo modo di esprimere i concetti si presta a polemiche forumistiche.

Anche questa tua ultima affermazione si presta a polemiche...

"Cavolo ma qui non é come sul ring", potrebbe dirlo anche un malcapitato che cerca di spraffare un pugile professionista o praticante serio di mma alla ora di accorgersi che non c'é il referi che ferma l'incontro mentre "il puggggile gli scende tutti i denti"

Insomma, puó essere tanto discutibile un praticante di SDC che crede che la strada sia come il ring, come un praticante di AM che crede che la strada sia come praticare 5 tecniche di fila sul braccino steso di uke.

Un saluto
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: D.Tigre90 on June 22, 2011, 17:13:58 pm
Sono sinceramente stupito della vostra granitica convinzione. Io ad ogni cosa che faccio o dico mi pongo cento domande (a risposta aperta) e mi faccio mille problemi.

A me per esempio pare strano che una così palese verità non sia condivisa né da scienziati, né da allenatori né da combattenti né da esperti di DP né dai corpi militari.

Sarò strano io...

Vi possono essere percorsi differenti per simili obiettivi. La bontà di uno non dimostra l'inefficienza di un'altro. Mi sembra di essere stato chiaro prima nella questione preparazione.
Un allenatore prepara un combattente ad una gara specifica, un combattente si allena per sconfiggere uno specifico avversario, ecc.
Se ti interessa i corpi militari, come per esempio gli incursori, studiano pattern specifici di movimento da mettere in pratica dopo aver studiato la planimetria del posto da assaltare. E lo ripetono taaaaaaaaaante volte.  ;) (poi, credo che si stia parlando di cose diverse....)
Poi come ho già ribadito, il kata è perfezione dello stile. Perfezionare vuol dire migliorare qualcosa che già è ad un alto livello. Il neofita che fa solo kata non perfeziona un bel niente si limita ad imparare dei gesti (primo gradino). Il combattente che già conosce quei gesti e li ha provati in combattimento approfitta di quei gesti ripetuti per migliorarne le finezze, gli angoli, le geometrie ecc. (secondo gradino) L'esperto che già si danna al sacco e in combattimento riscopre nel kata la sua pratica, riscopre i suoi difetti e li perfeziona.
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: D.Tigre90 on June 22, 2011, 17:17:05 pm
Ovviamente ho citato situazioni estreme per enfatizzare il concetto. Bisogna tener ben presente però che talvolta quelle situazioni posso succedere, e aver almeno cognizione di ciò che accade è un buon modo per tornare a casa. Poi la "risposta" a tutto non esiste, certo è che l'illuminazione "cavolo ma qui non è come sul ring" sarebbe meglio averla in situazioni controllate (allenamento) più che mentre ci pestano.  :=)

Si Tigre, io ho capito cosa vuoi dire.
Peró il tuo modo di esprimere i concetti si presta a polemiche forumistiche.

Anche questa tua ultima affermazione si presta a polemiche...

"Cavolo ma qui non é come sul ring", potrebbe dirlo anche un malcapitato che cerca di spraffare un pugile professionista o praticante serio di mma alla ora di accorgersi che non c'é il referi che ferma l'incontro mentre "il puggggile gli scende tutti i denti"

Insomma, puó essere tanto discutibile un praticante di SDC che crede che la strada sia come il ring, come un praticante di AM che crede che la strada sia come praticare 5 tecniche di fila sul braccino steso di uke.

Un saluto
Si, è solo che cerco di farmi capire. Purtroppo credo che qualunque affermazione possa generare polemiche se si vuole. Se si cerca di capirsi invece, si può parlare serenamente, imparare  e farsi anche una risata.
Un saluto anche a te.
(auguroni per la figliola  :) )
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: D.Tigre90 on June 22, 2011, 17:20:17 pm
Che dire : ovviamente quoto Ryu. Tralascerò di commentare gli sproloqui di chi grida EUREKA perchè un maestro di kata dice che i kata sono fondamentali ... va beh ... Comunque sia per rispondere a Ninni : no , venendo Sugihara dallo SHorinji Kenpo non ha mai praticato i Kata per come essi sono intesi nel Karate. Ashihara si sarà anche formato coi kata tradizionali ma a fatto presto ad allontanarsene. E così Ishii col Seido , Ninomiya con l'Enshin , Azuma col Kudo , Oyama con l'Oyama Karate ... qualcuno nel corso del 3d ha detto che tanti grandi maestri apprezzano i kata. Vero. Però ci sono anche TANTISSIMI altri grandi maestri che invece non li hanno incorporati nei propri sistemi ..

Ma infatti lo ribadisco, non parlo dei kata come metodo indispensabile. Credo però che la loro pratica affiancata a tutto il resto possa solo giovare al praticante. Poi come ho già detto, gli obiettivi che di volta in volta ci poniamo determinano fortemente i percorsi da seguire.
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Shurei-Kan on June 22, 2011, 17:22:00 pm
Siete una combricola di Teppisti affetti dalla sindrome del Tamarro!   :dis:

Non c'è la minima speranza!  :nono:

Vi salustro a tutti, ci si legge lunedì, e mi raccomando, fate i bravi e non litigate con la tastiera.  XD

 :blue: :blue: :blue: :blue: :blue: :blue: :blue: :blue: :blue: :blue: :blue: :blue:
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Il Tano on June 22, 2011, 17:24:54 pm
TZE...  MA VAIAFFARE UN KATA VA!!!

 :sur: :sur: :sur:
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Shurei-Kan on June 22, 2011, 17:25:42 pm
Uno solo? E' una punizione allora!  ???

 ;D
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 22, 2011, 17:28:30 pm
Se ti interessa i corpi militari, come per esempio gli incursori, studiano pattern specifici di movimento da mettere in pratica dopo aver studiato la planimetria del posto da assaltare. E lo ripetono taaaaaaaaaante volte.  ;) (poi, credo che si stia parlando di cose diverse....)
Per il tempo strettamente necessario qualche settimana al massimo. Poi si archivia e si passa ad altro. Non certo anni ed anni.

Quote
Poi come ho già ribadito, il kata è perfezione dello stile. Perfezionare vuol dire migliorare qualcosa che già è ad un alto livello. Il neofita che fa solo kata non perfeziona un bel niente si limita ad imparare dei gesti (primo gradino). Il combattente che già conosce quei gesti e li ha provati in combattimento approfitta di quei gesti ripetuti per migliorarne le finezze, gli angoli, le geometrie ecc. (secondo gradino) L'esperto che già si danna al sacco e in combattimento riscopre nel kata la sua pratica, riscopre i suoi difetti e li perfeziona.
Tutte cose che si possono allenare col kihon.
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Il Tano on June 22, 2011, 17:30:32 pm
Uno solo e in slow motion, come punizione per essere poco polemico!!!
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 22, 2011, 17:33:36 pm
Che dire : ovviamente quoto Ryu. Tralascerò di commentare gli sproloqui di chi grida EUREKA perchè un maestro di kata dice che i kata sono fondamentali ... va beh ... Comunque sia per rispondere a Ninni : no , venendo Sugihara dallo SHorinji Kenpo non ha mai praticato i Kata per come essi sono intesi nel Karate. Ashihara si sarà anche formato coi kata tradizionali ma a fatto presto ad allontanarsene. E così Ishii col Seido , Ninomiya con l'Enshin , Azuma col Kudo , Oyama con l'Oyama Karate ... qualcuno nel corso del 3d ha detto che tanti grandi maestri apprezzano i kata. Vero. Però ci sono anche TANTISSIMI altri grandi maestri che invece non li hanno incorporati nei propri sistemi ..
:thsit:

Ma infatti lo ribadisco, non parlo dei kata come metodo indispensabile. Credo però che la loro pratica affiancata a tutto il resto possa solo giovare al praticante. Poi come ho già detto, gli obiettivi che di volta in volta ci poniamo determinano fortemente i percorsi da seguire.
Bene, allora vediamo di capire...
Quali obiettivi non sono perseguibili senza kata?
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 22, 2011, 17:35:29 pm
Uno solo e in slow motion, come punizione per essere poco polemico!!!
Guarda che Shurei è un feticista dei kata, per lui al massimo sarebbe una ricompensa.

Ti salustro anch'io zio :-*
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Il Tano on June 22, 2011, 17:40:53 pm
(auguroni per la figliola  :) )

 :-* :-*
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: D.Tigre90 on June 22, 2011, 22:59:52 pm
Ma infatti lo ribadisco, non parlo dei kata come metodo indispensabile. Credo però che la loro pratica affiancata a tutto il resto possa solo giovare al praticante. Poi come ho già detto, gli obiettivi che di volta in volta ci poniamo determinano fortemente i percorsi da seguire.
Bene, allora vediamo di capire...
Quali obiettivi non sono perseguibili senza kata?

Nessuno. Posso allenare i pettorali sia con i bilancieri sia con i manubri. Se li uso armoniosamente posso ottenere miglior risultati. Altri li otterranno con le trazioni e i piegamenti con sovraccarico. e dunque?
A me piace allenare attraverso i kata varie cose. A volte mi piace eseguirli senza le pause concentrandomi sugli spostamenti nello spazio, la fluidità, l'esplosività. Lo faccio spesso nel mio giardino, una sensazione fantastica, poi se facciamo kumite uno contro più cerco quella calma e riesco a muovermi molto meglio.
Altre volte cerco di perfezionare il radicamento in ogni posizione, sia in velocità, che il lentezza. poi come sai il Wado Ryu è uno stile molto vicino al jujutsu e per questo si cerca molto la fluidità dei movimenti.
Ovviamente ogni allenamento sia al dojo che a casa (solo o in compagnia) è a tema, e cerchiamo di sfruttare il kata per migliorare quello che vogliamo di volta in volta. Stesso si fa con i kihon, i colpitori, il sacco, a vuoto eccetera...

Perchè ogni volta che uno dice "il kata è utile" gli si chiede "a cosa è indispensabile?"
mah.... :=)

poi devi ancora rispondermi, esattamente che tipo di prova scientifica vorresti sui kata? Che tipo di "prova" vorresti? O meglio cosa ti lascia in dubbio?
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Saburo Sakai on June 23, 2011, 09:24:44 am
Secondo me i kata sono uno strumento estremamente interessante per imparare. Peró... ci sono dei Peró

1) Il kata per il combattimento
avendo praticato un po', conosciuto vari maestri, visitato vari dojo, visto molti video, mi sento i dire  dire che pochi possono vantare una conoscenza del kata al pari di Higaonna o altri maestri blasonati.

La maggiorparte dei maestri insegna il kata, ti fa ripetere il kata e costruisce bunkai prendendo pedissequamente le tecniche del kata. Fine.

Mentre dalle parole di Higaonna si evince che quello é il solo primo gradino. come lo chiamava? kihon bunkai?
Ma quanti conoscono il bunkai da combattimento? Cíoé utilizzare il kata come un vademecum di combinazioni e tecniche utili e semplici che poi si studiano in un contesto sempre piú dinamico e non collaborativo? Quanti lo sanno fare? Quanti hanno la voglia di farlo? A che punto dell'allenamento si arriva a quel livello di conoscenza? E' compatibile con le esigenze moderne? Quanti fanno praticare un combattimento dove si cerchi di integrare quelle conoscenze? Che ne so... un mawashi uke, uno shuto in nekoashi dachi, un hiki uke con proiezione? Quanti rinunciano allo shai kumite per creare una continuitá VERA tra kihon, kata, bunkai, kumite?
 
2) Il kata come sistema allenante fine a se stesso
Che praticare un kata ti migliori in molti aspetti su questo non credo ci siano dubbi... Non so, eleganza, equilibrio, concatenazione di tecniche, conoscere meglio gli spostamenti, migliorare la condizione fisica, lavorare sulla respirazione etc. Lo vedo studiando saifa... la complessitá di certi passaggi dove bisogna alternare il go e il ju, fluiditá e forza etc. Lo vedo anche con mia figlia, come siano importanti questi primi approcci con il kata per iniziare a parlare il linguaggio del karate.

Per questo i grandi maestri peró parlano sempre di praticare il kata MILIONI di volte. Quanti di noi possono dedicare tanto tempo alla pratica del kata senza trascurare altri aspetti piú facili ed immediati? Il famoso motto di Luca: "No time x kata" ha un suo senso... Non dice che il kata non serve a una cippa (magari lo pensa peró hehe)... dice che non c'é tempo per il kata, almeno considerando come pratica la maggior parte dei marzialisti. Se uno ha a disposizione 3 lezioni a settimana, credo che l'allenamento debbe essere pensato in base a quella necessitá. Se si imposta l'allenamento alla "old style" ma dedicando il tempo che dedichiamo noi impiegati e marzialisti a giorni alterni, gli anni per interiorizzare certe cose si dilatano nello spazio e nel tempo... Un buco nero.

Il maestro di shinkyokushin lo diceva chiaramente parlando del makiwara. Il makiwara é un grande strumento ma se io ho 3 lezioni a settimana di 2 ore, preferisco dare prioritá ad altri aspetti del karate. Poi se a te piace il makiwara, personalizza la tua pratica e aggiungi sessioni caserecce.

Forse e dico forse, oggi giorno ci sono sistemi piú efficaci e rapidi per ottenere i benefici del kata come sistema allenante. Sistemi piú compatibili con la nostra realtá.

Ció non toglie che resti un grande strumento.

Insomma, bisognerebbe cercare di non cadere nella dicotomia serve-non serve e cercare pensare alle proprie esigenze.

Mia figlia che ha sei anni, ad esempio, si puó permettere il lusso di studiare kata. Per lei sono uno strumento molto valido, insieme ad altri esercizi ugualmente validi.
Io che ne ho 37, altre esperieze alle spalle e giá iniziato ad immagazzinare certi concetti, sento l'urgenza di praticare in modo diverso. Passare, per dire, un'intera lezione a perfezionare saifa, puó davvero essere piú utile (considerando ció che ho detto anteriormente: lo studio effettivo delle tecniche coinvolte, la quantitá di ripetizioni, il poco tempo disponible etc) dicevo, puó davvero essere piú utile di una lezione di sacco, scudi, combinazioni e combattimento condizionato e libero?

(http://static.blogo.it/gamesblog/vuvuzela.jpg)

Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 23, 2011, 11:46:16 am
Nessuno. Posso allenare i pettorali sia con i bilancieri sia con i manubri. Se li uso armoniosamente posso ottenere miglior risultati. Altri li otterranno con le trazioni e i piegamenti con sovraccarico. e dunque?
Dunque siamo passati dalla verità assoluta dell'imprescindibilità del kata a qualcosa che è sostituibile a qualcos'altro. Mi pare già un passo avanti :gh:

Quote
A me piace allenare attraverso i kata varie cose. A volte mi piace eseguirli senza le pause concentrandomi sugli spostamenti nello spazio, la fluidità, l'esplosività. Lo faccio spesso nel mio giardino, una sensazione fantastica, poi se facciamo kumite uno contro più cerco quella calma e riesco a muovermi molto meglio.
Altre volte cerco di perfezionare il radicamento in ogni posizione, sia in velocità, che il lentezza. poi come sai il Wado Ryu è uno stile molto vicino al jujutsu e per questo si cerca molto la fluidità dei movimenti.
Quello che a te piace è inopinabile e pure a me piace fare il kata perchè mi da le belle sensazioni che descrivi.
Però...

Quote
Ovviamente ogni allenamento sia al dojo che a casa (solo o in compagnia) è a tema, e cerchiamo di sfruttare il kata per migliorare quello che vogliamo di volta in volta. Stesso si fa con i kihon, i colpitori, il sacco, a vuoto eccetera...

Perchè ogni volta che uno dice "il kata è utile" gli si chiede "a cosa è indispensabile?"
mah.... :=)

poi devi ancora rispondermi, esattamente che tipo di prova scientifica vorresti sui kata? Che tipo di "prova" vorresti? O meglio cosa ti lascia in dubbio?
Il mio dubbio è che mi è stato parlato di realtà spalmate in faccia (adesso il buon Steno non risponde, ma visto che ci sono altri al posto suo che hanno la stessa opinione vado avanti nella discussione) e di realtà fuori da ogni dubbio, dunque io voglio capire quale diavolo di qualità sviluppano in modo tanto prodigioso.
Tigre tengo a precisare che io sono più di 20 anni che pratico i kata e senza volermela menare, ho ricevuto anche i complimenti per come li eseguo anche qui su questo forum da chi mi ha visto, dunque non prendo sotto gamba questo esercizio.
Fino a poco fa ero intrippatissimo anch'io, ma siccome per me nulla è scontato, ho ripreso in esame questa pratica come faccio son tutto il resto.

Dunque,

Che allenino qualità prettamente atletiche non è vero o è vero solo per quando il livello è così basso che anche una partita a calcetto sarebbe benefica. Per allenare tutte le specifiche qualità atletiche ci sono esercizi molto più performanti. E' dimostrato poi che esercizi che allenino tutte queste cose insieme, siano molto meno redditizi rispetto a un programma che separi le singole qualità (quindi banalmente 1h di kata < 1/2 di potenziamento + 1/2 di tecnica).

Che siano necessari per la forma questo è opinabile in quanto basta anche eseguire dei kihon più articolati con cambi di direzione (chi ha detto che non si possano fare? Io li faccio sempre) e con il vantaggio di essere molto più flessibili e studiare situazioni necessariamente più varie di una sequenza predefinita, per quante interpretazioni fantasiose le si possa dare.

Che siano indispensabili per la capacità di combattere non è vero, anzi di solito chi combatte su tatami o ring non sa nemeno che cosa siano. Qualcuno mi dirà "Eh, ma è solo sport!". Non sono d'accordo, ma facciamo finta che lo sia e proseguiamo.

Che siano strumento indispensabile per allenarsi nello scontro cero non è vero, in nessun reparto operativo si fanno kata. Tanto meno in nessun corso di difesa personale.

Che allenino a combattere contro più avversari io direi che come metodo siamo piuttosto indietro rispetto a un pressure test (https://www.youtube.com/watch?v=69aNQD-yfh8#) (dopo 6 mesi di corso mica male, e noi ripetiamo per anni...) in cui sono riprodotti caos e imprevedibilità molto meglio che in un bunkai (e oltretutto molti maestri dissentono da questa qualità). Poi c'è anche il kumite vero e proprio con più avversari.

Cosa rimane? Un aspetto puramente meditativo e mentale su cui posso anche essere d'accordo (sebbene con zazen o pratiche Yoga si possa tranquillamente sostituire, quindi nessuna necessità specifica del kata), e mi viene il dubbio che serva come auto cura secondo la medicina cinese come diceva forse Matusa.

Dunque alla luce di tutto questo e visto che mi si porta una realtà che nè il resto del mondo dei combattenti nè quello degli studiosi possono scalfire, credo che la mia domanda sia legittima:

Quale qualità di un combattente oggettivamente non può essere sviluppata se non attraverso un kata?
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Saburo Sakai on June 23, 2011, 12:21:19 pm
Quale qualità di un combattente oggettivamente non può essere sviluppata se non attraverso un kata?

La pazienza.  ;)
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: n.loy nonno bassotto on June 23, 2011, 13:52:31 pm
La cosa che fa sorridere è che, anche senza volerlo, si torna sempre alle stesse discussioni come ad esempio kata o non kata; basta un appiglio ed il gioco è fatto!!!! Quindi ,per non farci mancare niente, possiamo introdurre anche un po di sportivo versus tradizionale?????
 XD XD XD XD XD XD XD XD XD XD XD
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Saburo Sakai on June 23, 2011, 14:47:13 pm
Ridi bene tu, che tra poco andrai alle Olimpiadi, con il tuo karate da femminucce !








 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D


Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Il Tano on June 23, 2011, 15:14:19 pm
Il fatto é che Ryujin non discute per convincere gli altri.

Lui spera disperatamente che qualche karateka possa illuminarlo e portargli dei buoni argomenti LOGICI E RAZIONALI per recuperare la fede perduta nei kata.

E' come un cattolico che ha smontato la religione a colpi di una piccozza razionale ma continua ad avere un amore malcelato per il mistico.

Desisti Ryujin... le arti marziali tradizionali sono PURO AMMMMORE!!!

 :D :D :D
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Il Tano on June 23, 2011, 15:17:27 pm

(http://static.blogo.it/gamesblog/vuvuzela.jpg)

domo arigato saburo sakai san!!!

PS... MITICA VUVUZELA!!! mi domando sempre come sia possibile che non l'abbiamo inventata noi italiani, la vuvuzela!!!
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 23, 2011, 15:31:45 pm
Il fatto é che Ryujin non discute per convincere gli altri.

Lui spera disperatamente che qualche karateka possa illuminarlo e portargli dei buoni argomenti LOGICI E RAZIONALI per recuperare la fede perduta nei kata.

E' come un cattolico che ha smontato la religione a colpi di una piccozza razionale ma continua ad avere un amore malcelato per il mistico.

Desisti Ryujin... le arti marziali tradizionali sono PURO AMMMMORE!!!

 :D :D :D
Sei un burlone ma mi capisci :-*
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Saburo Sakai on June 23, 2011, 16:36:37 pm
Il dubbio è utilissimo, fondamentale, apprezzabile. Contribuisce in maniera fondamentale all'eterna ricerca del miglioramento di sé e della propria pratica.

Però in alcune fasi, in alcuni passaggi, c'è il forte rischio di annodarsi sul dubbio fine a sé stesso, cercando risposte dove non ce ne sono... almeno non come quelle che si aspettano.

Certo guardarsi intorno, sperimentare, soppesare... è utilissimo e consigliabile... però come hanno detto altri più esperti di me, può andar bene per sé stessi... ma solo ad altissimi livelli si può affrontare la disciplina con questo spirito e trarne conclusioni tali da poter essere trasmesse ad altri in maniera organica.

Quindi, se il dubbio è per molti aspetti benefico, bisogna dubitare di esso quando diviene troppo pressante... per evitare che diventi il fine e non il mezzo.

Sui kata, ad esempio, a mio modestissimo parere la discussione sta diventando veramente stucchevole. Nella stragrande maggioranza dei casi vince una sorta di relativismo dialettico che sarebbe facilmente superato se si fosse valutato le varie risposte giunte non con il solo scopo di smontarle, ma nell'ottica di trovare spunti di partenza per visioni diverse.

Non starò a ripetere le mille argomentazioni lette qui ed altrove, ma infine i Kata fanno parte del patrimonio tecnico, storico e culturale del Karate.

- Sono utili ? Sicuramente. Concentrano in sé molte utilità.

- Ci sono metodi altrettanto utili per allenare il corpo ? Sicuramente. Si possono ottenere risultati fisici anche migliori in tempi più rapidi.

- Ci sono metodi per apprendere più velocemente a "combattere" (?) ? Sicuramente. Ci sono tante AM o SDC che propongono un percorso tecnico molto più rapido, sceglietene uno e fate voi. Dipende da cosa cercate dalla pratica.

- Si fa Karate senza prendere in considerazione il patrimonio dei Kata ? Ecco... qui sarei decisamente meno sicuro.  ;)


Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Luca Bagnoli on June 23, 2011, 16:40:36 pm
Io alleno la mia pazienza sentendovi difendere una VETUSTA USANZA come i kata.
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Saburo Sakai on June 23, 2011, 16:43:42 pm
Io alleno la mia pazienza sentendovi difendere una STRONZATA COSMICA come i kata.

Che noia...  :-X

E non li fare...

Ma perché volere per forza denigrare gli altri ?
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Luca Bagnoli on June 23, 2011, 16:48:21 pm
Perchè Steno e altri hanno detto : " eh anche Higaonna dice che i kata vanno fatti ehe ehe ehehehe la verità sbattuta in faccia " ecc ecc. Allora volevo sottolineare ( in caso qualcuno avesse pensato a me ) che per me Higaonna conta meno di niente e ha detto una grande.. inesattezza. Senza offesa eh ...
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: n.loy nonno bassotto on June 23, 2011, 18:27:55 pm
Ridi bene tu, che tra poco andrai alle Olimpiadi, con il tuo karate da femminucce !








 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Bocca rua santa!!!
(http://www.scienceandsupermodels.com/http://www.scienceandsupermodels.com/pictures//2009/08/Yelena-Isinbayeva-2-189x300.jpg) :-* :-* :-* :-* :-* :-* :-* :gh: :gh: :gh: :gh: :gh: :gh:
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: n.loy nonno bassotto on June 23, 2011, 18:30:02 pm
Io alleno la mia pazienza sentendovi difendere una STRONZATA COSMICA come i kata.
Figuriamoci se non fossi stato paziente!!!! ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Luca Bagnoli on June 23, 2011, 18:50:58 pm
 :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D
in effetti ...
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Giorgia Moralizzatrice on June 23, 2011, 18:59:39 pm
:D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D
in effetti ...

(http://www.secondlifeitalia.com/community/images/smilies/i_sculacciate.gif)

 :P
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Luca Bagnoli on June 23, 2011, 19:09:44 pm
 :-\ :-\ :-\ :-\ ma ... ma ... quell'emoticon mostra le chiappe !!!!
 :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 23, 2011, 21:49:14 pm
Il dubbio è utilissimo, fondamentale, apprezzabile. Contribuisce in maniera fondamentale all'eterna ricerca del miglioramento di sé e della propria pratica.

Però in alcune fasi, in alcuni passaggi, c'è il forte rischio di annodarsi sul dubbio fine a sé stesso, cercando risposte dove non ce ne sono... almeno non come quelle che si aspettano.
Non ce ne sono, secondo me questo rappresenta un problema...

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Certo guardarsi intorno, sperimentare, soppesare... è utilissimo e consigliabile... però come hanno detto altri più esperti di me, può andar bene per sé stessi... ma solo ad altissimi livelli si può affrontare la disciplina con questo spirito e trarne conclusioni tali da poter essere trasmesse ad altri in maniera organica.

Quindi, se il dubbio è per molti aspetti benefico, bisogna dubitare di esso quando diviene troppo pressante... per evitare che diventi il fine e non il mezzo.
Il dubbio vero è qualcosa che può portare all'una o all'alltra soluzione, se no è una domanda retorica, tipo il lavoro che fanno nella teologia, dove si creano un sacco di domande artificiose a cui c'è già la risposta (Dio).
Altissimi livelli io non li ho, però al pari di chi è supportato da mostri sacri come Higaonna o Funakoshi, io rafforzo la mia opinione sui pensieri di altrettanti mostri sacri come Ashihara o Sugihara.

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Sui kata, ad esempio, a mio modestissimo parere la discussione sta diventando veramente stucchevole. Nella stragrande maggioranza dei casi vince una sorta di relativismo dialettico che sarebbe facilmente superato se si fosse valutato le varie risposte giunte non con il solo scopo di smontarle, ma nell'ottica di trovare spunti di partenza per visioni diverse.

Non starò a ripetere le mille argomentazioni lette qui ed altrove, ma infine i Kata fanno parte del patrimonio tecnico, storico e culturale del Karate.

- Sono utili ? Sicuramente. Concentrano in sé molte utilità.

- Ci sono metodi altrettanto utili per allenare il corpo ? Sicuramente. Si possono ottenere risultati fisici anche migliori in tempi più rapidi.
La discussione diventa stucchevole, ma tu stesso quando esce l'argomento mostri il tuo assenso con espressioni o immagini (divertenti tra l'altro) :P

Dopotutto se mi si parla di realtà sbattute in faccia e di innegabili verità, mi spiace ma non posso fare a meno di approfondire.

Le risposte e le mille argomentazioni sono giunte, certo, un sacco di volte, ma come giustamente scrivi le ho smontate e nessuno è stato in grado di rimetterle insieme. Tanto è vero che tu stesso mi dici che risposte precise ad una domanda precisa
Quale qualità di un combattente oggettivamente non può essere sviluppata se non attraverso un kata?
non ce ne sono.
Mi va anche bene, benissimo, che uno faccia kata perchè allena "molte cose" o "perchè così". Però almeno non parliamo di realtà assolute, che è quello che dicevo all'inizio.

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- Ci sono metodi per apprendere più velocemente a "combattere" (?) ? Sicuramente. Ci sono tante AM o SDC che propongono un percorso tecnico molto più rapido, sceglietene uno e fate voi. Dipende da cosa cercate dalla pratica.

- Si fa Karate senza prendere in considerazione il patrimonio dei Kata ? Ecco... qui sarei decisamente meno sicuro.  ;)
Anche qui dipende... dopotutto anche quello che io e te facciamo per molti karateka non è Karate ma solo un'aberrazione o una mistificazione[1].
 1. Aggettivi che si usano più comunemente quando si parla dei kata dello Shotokan in particolare e che mi divertono sempre un sacco. Ovviamente non sono d'accordo.
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Dipper on June 23, 2011, 21:52:27 pm
La cosa che fa sorridere è che, anche senza volerlo, si torna sempre alle stesse discussioni come ad esempio kata o non kata; basta un appiglio ed il gioco è fatto!!!! Quindi ,per non farci mancare niente, possiamo introdurre anche un po di sportivo versus tradizionale?????
 XD XD XD XD XD XD XD XD XD XD XD
Il kata è sempre il kata XD

Se preferisci parliamo dei Kyokushinmen che non sanno colpire al viso :gh:
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Davide.c on June 23, 2011, 22:12:24 pm
Io toglierei di mezzo i kata solo per non sentire più ste discussioni, ve lo giuro  :D
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Prototype 0 on June 23, 2011, 23:34:41 pm
Perchè, secondo te Azuma per quale motivo li tolse?
Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: Il Tano on June 24, 2011, 03:38:27 am
Ridi bene tu, che tra poco andrai alle Olimpiadi, con il tuo karate da femminucce !

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Bocca rua santa!!!
(http://www.scienceandsupermodels.com/http://www.scienceandsupermodels.com/pictures//2009/08/Yelena-Isinbayeva-2-189x300.jpg) :-* :-* :-* :-* :-* :-* :-* :gh: :gh: :gh: :gh: :gh: :gh:

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Title: Re:intervista al m. higaonna
Post by: n.loy nonno bassotto on June 24, 2011, 16:52:47 pm
La cosa che fa sorridere è che, anche senza volerlo, si torna sempre alle stesse discussioni come ad esempio kata o non kata; basta un appiglio ed il gioco è fatto!!!! Quindi ,per non farci mancare niente, possiamo introdurre anche un po di sportivo versus tradizionale?????
 XD XD XD XD XD XD XD XD XD XD XD
Il kata è sempre il kata XD

Se preferisci parliamo dei Kyokushinmen che non sanno colpire al viso :gh:
Maledetto!!!! ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D