Vorrei prima sentire le idee degli altri per poi proporre la mia, ma prometto che appena si sarà creata un po di discussione posterò anche la mia idea ;)Non volevo sembrare provocatorio (del tipo,sentiamo sto fesso che dice! XD ) è che la cosa così proposta è interessante. Aspetto pure io un inizio di discussione! :)
Vorrei prima sentire le idee degli altri per poi proporre la mia, ma prometto che appena si sarà creata un po di discussione posterò anche la mia idea ;)Non volevo sembrare provocatorio (del tipo,sentiamo sto fesso che dice! XD ) è che la cosa così proposta è interessante. Aspetto pure io un inizio di discussione! :)
Sisi,ho capito,ho detto "associazione" solo per render l'idea...Vorrei prima sentire le idee degli altri per poi proporre la mia, ma prometto che appena si sarà creata un po di discussione posterò anche la mia idea ;)Non volevo sembrare provocatorio (del tipo,sentiamo sto fesso che dice! XD ) è che la cosa così proposta è interessante. Aspetto pure io un inizio di discussione! :)
Tranquillissimo Zoid, avevo intuito ;)
Nameganai: In realtà io non avevo in mente di creare nessuna associazione, solo di metterci tutti assieme idealmente e di aiutarci a vicenda per aiutare qualcosa che amiamo :)
L'idea è divertente :thsit: perché no?
Se ragioniamo su scala macro condivido il pessimismo di Nameganai non tanto verso il Karate quanto piuttosto verso gli uomini.
Ma noi abbiamo il vantaggio di essere un microcosmo di persone appassionate e lontane dalle logiche di mercato, dunque questo piccolo gruppo di lavoro mi sembra interessante e ripropone in piccolo il clima di scambio che c'era tra i vari maestri prima della cristallizzazione delle scuole.
Tanto per dare un primo spunto, uno dei punti cardine di qualunque scuola di Karate, da Sakugawa in giù, è secondo me la mano nuda, l'allenamento della stessa ad essere solida (makiwara, piegamenti sul seiken...) versatile e flessibile (tutte le varie armi, uchi waza, kaishu waza).
Contemporaneamente e specularmente, l'abitudine e il condizionamento fisico e mentale allo scopo di saper sopportare i colpi suddetti (Sanchin, con relativo shime, kumite con regolamento Kyokushin...).
L'idea è bella quanto utopistica, nel senso che un gruppo che tenta di andare "al nocciolo" potrebbe essere appunto quello Milanese, ormai giunto al quarto raduno, si potrebbe aumentare il numero dei raduni, dei giorni dedicati ad essi, così come si spera di allargare sempre di più il numero dei partecipanti (anche perchè ne nascono delle gran belle amicizie) ma penso che non possa fare altro che rimanere un fatto privato, condiviso da molti, ma privato e clandestino in qualche misura.
Dargli una qualsiasi forma, significherebbe "organizzare" e ci sarebbero problemi, in primis perchè fatalmente nascerebbe una struttura, cosa di cui non si avverte minimamente il bisogno, in secondo luogo perchè questa darebbe noia, creerebbe scompiglio nei fossili, pesterebbe i piedi alle troppe differenti idee utilitaristico/sportive del Karate nostrano.
Se proprio devo sognare, preferisco sognare un batterio che si moltiplica, diventando tumore in seno all'idea di strutture federali e organizzazioni ufficiali, mangiando affiliati e tessere, che si staccano aprendo gli occhi a un mondo assai più interessante, fino a lasciare involucri vuoti sotto forma di Sigle.
Li forse, potrebbe crearsi lo spazio per una rinascita, di un solo soggetto, cui interessa solo una pratica portata avanti al meglio possibile, nel più completo dei modi possibili, indipendentemente dal fatto che i praticanti siano 3.000.000 o 300.
Ma è solo un sogno rivoluzionario un pò infantile, la realtà è che mi piace reinnamorarmi del Karate grazie al fatto che , ogni tanto, mi ritrovo con della bella gente, alcuni Karateka, altri che fanno altro, dove scopro che il Karate ancora esiste, che non è solo aria fritta e può stare con le altre pratiche senza soffrire di alcun complesso.
Il resto lo lascio volentieri a chi ne ha interesse, il mio interesse verso la "carta" è finito 18 e passa anni fa.
Associazioni, politica, gerarchia e potere li lascio ad altra gente, anche perché io faccio karate da meno di 10 anni, se già pensassi ad aprire una federazione o cose così dovrei entrare a pieno diritto nel grande libro dei cazzari :D :D :D
E' brutto dire che per me le arti marziali sono un fatto privato e non esiste alcuna pratica oltre quella individuale?
E' brutto dire che per me le arti marziali sono un fatto privato e non esiste alcuna pratica oltre quella individuale?
Per te tutto è così. :P
E' brutto dire che per me le arti marziali sono un fatto privato e non esiste alcuna pratica oltre quella individuale?
Certo,diverse pratiche possono incontrarsi e camminare assieme per del tempo,ma mi sembra una cosa troppo personale.
Tutti i grandi in questo campo sono sempre stati quelli che hanno stravolto le cose a propria misura...
E' brutto dire che per me le arti marziali sono un fatto privato e non esiste alcuna pratica oltre quella individuale?
Certo,diverse pratiche possono incontrarsi e camminare assieme per del tempo,ma mi sembra una cosa troppo personale.
Tutti i grandi in questo campo sono sempre stati quelli che hanno stravolto le cose a propria misura...
Eh !
Sono un fatto privato quando hai già acquisito un certo livello di conoscenza, e puoi integrare tuoi modi di fare con altre cose offerte pubblicamente da altri.
Se ognuno facesse da solo, e dovesse evolvere esclusivamente per prove ed errori propri partendo da zero... :dis:
"Fatto privato" non vuol dire partire da zero :)
Ma,in ogni caso le arti marziali sono uno dei campi in cui e' piu' vistoso il fatto che ogni praticante deve rifare il percorso da capo,sulla propria pelle.
Certo un maestro puo' indicarti la via,ma non e' come nelle scienze dove tu grossomodo parti da dove era arrivato quello prima di te :)
Guarda...Mi piace, ed è molto simile al mio modello ideale :thsit:
Io posso raccontarti solo il mio "ideale di karate"
PRIMA VIENE IL FISICO
1) Preparazione atletica e condizionamento fisico bastardissimo e serio. Si puó attingere da sistemi moderni come il rosstraining, fuctional training, bodyweight, circuit training e attrezzi "moderni" (elastici, heavy grips, pesi, kettlebell, etc) mescolandoli a sistemi antichi come l'hojo undo del karate di okinawa (chi shi, nigiri game, etc) . Secondo me hanno molti punti in comuni.
Raccomandabile coinvolgere persone che ne sanno veramente di allenamento per tirare su un buon programma di lavoro.
Idealmente bisognerebbe insegnare agli allievi come allenarsi e incentivarli a fare il grosso del lavoro per i cavoli loro.
2) Condizionamento speciifico per preparare le parti che colpiscono e vengono colpite: Anche in questo caso si puó attingere a sistemi antichi come il kote kitae, ashi kitae, makiwara, flessioni con seiken etc, mescolati con metodi moderni: Sacco pesante per le tibie, ad esempio.
Come il punto uno. Si insegna come fare e si stimola gli allievi a praticare per i cavoli loro, prima o dopo l'allenamento o a casa loro.
POI VIENE LA TECNICA
4) Fondamentali. Studio dei fondamentali a vuoto
- Studio "pesante", radicato con cobinazioni di parate e attacco, con kimé, hikité, sabaki con piedi che "strisciano", mushimi etc.
- Studio "sciolto", guardia piú "naturale", spostamenti veloci, concatenazioni rapide e piú orientate allo "sportivo full contact, tipo: "Ombra" ma con fondamentali del karate.
POI VIENE LA "POTENZA"
5) Studio dei fondamentali con colpitori
Sacco, pao, scudi, makiwara...
POI LA DISTANZA, IL TIMING, IL CONTATTO PROGRESSIVO, LA PRESSIONE PROGRESSIVA, LAVORANDO A COPPIE
6) Studio dei fondamentali a coppie.
Kumite a uno/due/tre passi... uno attacco, l'altro para (o si compre) e contrattacca - o anticipa - o para e colpisce allo stesso tempo. Lentamente per i principianti, curando la tecnica e l'esecuzione. Sempre piú rapido e realistico per gli studenti avanzati, an che con attacchi sporchi tipo "sventolone", "swing", ganci alla cazzo".
Si usano tutte le tecniche a mano aperta, chiusa, colpendo con varie zone e si para in modo realistico, simulando una situazione di "attacco improvviso" dove non ci sia tempo di assumere una guardia (si parte con mani a penzolini)
7) Combinazioni a coppie di tipo "sportivo" jissen karate.
tutta l'enorme varietá del jissen
POI LO STUDIO DEL COMBATTIMENTO, DA CONDIZIONATO A LIBERO, DAL CONTATTO LEGGERO AL PESANTE
8 ) Kumite libero prestabilito e contatto controllato - molto tecnico e studiato
Ad es.: uno solo attacca, uno solo difende - Si attacca liberamente ma solo con gambe - Si attacca liberamente ma solo con mani etc. Con protezioni o senza a seconda del lavoro. Con contatto leggero o pesante a seconda del lavoro e delle protezioni.
9) Kumite libero a contatto controllato, con o senza protezioni a seconda del lavoro - anche in questo caso deve essere tecnico (senza protezioni con regolamento jissen, con protezioni e pugni al volto con regolamento tipo irikumi.
10 ) bogu kumite, libero e full contact, "full armour", "tutti" i colpi concessi.
11) Se resta tempo - lezioni "ad hoc" date da specialisti di ju jitsu tradizionale, judo, bjj.
Mi dimentico qualcosa?
Guarda...Roarro che fa rima con TAMARRO 8) 8) 8) 8)
Io posso raccontarti solo il mio "ideale di karate"
PRIMA VIENE IL FISICO
1) Preparazione atletica e condizionamento fisico bastardissimo e serio. Si puó attingere da sistemi moderni come il rosstraining, fuctional training, bodyweight, circuit training e attrezzi "moderni" (elastici, heavy grips, pesi, kettlebell, etc) mescolandoli a sistemi antichi come l'hojo undo del karate di okinawa (chi shi, nigiri game, etc) . Secondo me hanno molti punti in comuni.
Raccomandabile coinvolgere persone che ne sanno veramente di allenamento per tirare su un buon programma di lavoro.
Idealmente bisognerebbe insegnare agli allievi come allenarsi e incentivarli a fare il grosso del lavoro per i cavoli loro.
2) Condizionamento speciifico per preparare le parti che colpiscono e vengono colpite: Anche in questo caso si puó attingere a sistemi antichi come il kote kitae, ashi kitae, makiwara, flessioni con seiken etc, mescolati con metodi moderni: Sacco pesante per le tibie, ad esempio.
Come il punto uno. Si insegna come fare e si stimola gli allievi a praticare per i cavoli loro, prima o dopo l'allenamento o a casa loro.
POI VIENE LA TECNICA
4) Fondamentali. Studio dei fondamentali a vuoto
- Studio "pesante", radicato con cobinazioni di parate e attacco, con kimé, hikité, sabaki con piedi che "strisciano", mushimi etc.
- Studio "sciolto", guardia piú "naturale", spostamenti veloci, concatenazioni rapide e piú orientate allo "sportivo full contact, tipo: "Ombra" ma con fondamentali del karate.
POI VIENE LA "POTENZA"
5) Studio dei fondamentali con colpitori
Sacco, pao, scudi, makiwara...
POI LA DISTANZA, IL TIMING, IL CONTATTO PROGRESSIVO, LA PRESSIONE PROGRESSIVA, LAVORANDO A COPPIE
6) Studio dei fondamentali a coppie.
Kumite a uno/due/tre passi... uno attacco, l'altro para (o si compre) e contrattacca - o anticipa - o para e colpisce allo stesso tempo. Lentamente per i principianti, curando la tecnica e l'esecuzione. Sempre piú rapido e realistico per gli studenti avanzati, an che con attacchi sporchi tipo "sventolone", "swing", ganci alla cazzo".
Si usano tutte le tecniche a mano aperta, chiusa, colpendo con varie zone e si para in modo realistico, simulando una situazione di "attacco improvviso" dove non ci sia tempo di assumere una guardia (si parte con mani a penzolini)
7) Combinazioni a coppie di tipo "sportivo" jissen karate.
tutta l'enorme varietá del jissen
POI LO STUDIO DEL COMBATTIMENTO, DA CONDIZIONATO A LIBERO, DAL CONTATTO LEGGERO AL PESANTE
8 ) Kumite libero prestabilito e contatto controllato - molto tecnico e studiato
Ad es.: uno solo attacca, uno solo difende - Si attacca liberamente ma solo con gambe - Si attacca liberamente ma solo con mani etc. Con protezioni o senza a seconda del lavoro. Con contatto leggero o pesante a seconda del lavoro e delle protezioni.
9) Kumite libero a contatto controllato, con o senza protezioni a seconda del lavoro - anche in questo caso deve essere tecnico (senza protezioni con regolamento jissen, con protezioni e pugni al volto con regolamento tipo irikumi.
10 ) bogu kumite, libero e full contact, "full armour", "tutti" i colpi concessi.
11) Se resta tempo - lezioni "ad hoc" date da specialisti di ju jitsu tradizionale, judo, bjj.
Mi dimentico qualcosa?
Roarro guarda che si vive una vita sola !
Per fare correttamente tutto quello che scrivi bisognerebbe dedicarsi spessissimo all'allenamento.
Ma soprattutto bisogna avere un gruppo di allenamento serio con un livello omogeneo.
Scusa roroarro tutto perfetto fino all'ultimo punto... per fare karate studi jj e bjj? mm strano no? a me sembra un tuo ideale percorso marziale basato sul karate ma che poi diventa altro
certamente é un fantastico approccio e un'esperienza illuminante ma non capisco le connessioni con il karate
certamente é un fantastico approccio e un'esperienza illuminante ma non capisco le connessioni con il karate
Nello stile che pratichiamo io e roroarro (goju ryu) c'è una ricca parte di tecniche di leva e proiezione, probabilmente per questo gli interessa approfondirle poi con un'arte diciamo "specializzata" ;)
non ho capito il punto 3
Roarro guarda che si vive una vita sola !
Per fare correttamente tutto quello che scrivi bisognerebbe dedicarsi spessissimo all'allenamento.
Ma soprattutto bisogna avere un gruppo di allenamento serio con un livello omogeneo.
interessante ma non vedo i kata... :halo:
Se hai la forza di vederti sta serie di 10 video sul goju ryu e il power training di Higaonna, vedrai che per fare tutto quel popo di roba BENE, non ti bastano due o tre lezioni a settimana
Morio Higaonna Power Training of Goju-Ryu - Part 1 (https://www.youtube.com/watch?v=iBMzlZB7ABs#)
per me i kata non possono e non devono essere omessi, per nessuna ragione. per il resto sono tutti bei programmi. il guaio è che personalmente mi accorgo che con lavori tropppo intensi, gli allievi fuggono. peccato...
Veramente un bellissimo programma :)Bene :)
è un qualcosa di simile (ma meglio strutturato e molto più ampio) di quello che vorrei afre io. Anche se per me i kata hanno una grande utilità per gli spunti che possono dare nella dp e quindi li aggiungerei nel programma :)
Ben presto i Kata scompariranno ahahahahahahahah muuuuuuahahahahahahahahahahaha :ricktaylor: :ricktaylor: :ricktaylor: :ricktaylor:(http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ46VoW6a6rD-p-H31qkPR-QRbSlTG5898nyLD_FHkPl1d4BjObLQ)
Ben presto i Kata scompariranno ahahahahahahahah muuuuuuahahahahahahahahahahaha :ricktaylor: :ricktaylor: :ricktaylor: :ricktaylor:
Ben presto i Kata scompariranno
Potresti spiegarti? Mi hai incuriosito...Ben presto i Kata scompariranno
Era una battuta ?
Perché secondo me da un certo punto di vista potresti aver ragione, almeno nella forma in cui sono stati usati fin'ora.
Potresti spiegarti? Mi hai incuriosito...
Allora, nessuno che avanza un'ipotesi su un programma di kata? ???
secondo me fanno bene, ma nn bisogna abusarneSì va bene, ne abbiamo parlato già parecchio.
Volevo dire che secondo me i Kata da ripetere a pappagallo per puri fini estetici hanno fatto il loro tempo.In realtà ammetterai che la parte evidenziata è quello che dicono tutti coloro che fanno kata riferendosi agli altri XD
Leggendo anche molti interventi sul forum, mi rendo conto che sempre più Maestri/scuole/praticanti stanno cercando di riscoprirne la funzione originale... ovvero come contenitore di tecniche e di movenze di determinati Meastri/scuole... da studiare poi approfonditamente in altro modo.
Scusate se talvolta riassumo brevemente argomenti che meriterebbero ben altri approfondimenti, ma scrivo in ritagli di tempo.
In realtà ammetterai che la parte evidenziata è quello che dicono tutti coloro che fanno kata riferendosi agli altri XD
Ad ogni modo, tu quali kata terresti e perchè?
Take your time... :)
secondo me fanno bene, ma nn bisogna abusarneSì va bene, ne abbiamo parlato già parecchio.
Però, visto che mentre io ho scritto che per me non sono importanti mentre altri sì, per non scadere nella solita questione, diciamo che ci teniamo questi kata.
Quali? Perchè?
Lo ammetto eccome... nel senso che anche io li ho fatti a pappagallo ! E non mi piaceva affatto.Innanzi tutto penso che, pur non capendo a che diavolo serva, trovo Sochin davvero uno dei kata più fighi che esistano, come scrivevo sopra :sbav:
A me piace capire quello che faccio, anche se non ho la pretesa di capire sempre prima di fare. I kata non li capivo.
Però mentre li "odiavo" li ho riscoperti.
In una decina di anni ho visto un cambiamento progressivo ma radicale della pratica che mi facevano / fanno fare nel dojo, nella direzione che ho evidenziato sopra.
Quali Kata terrei ? Sinceramente non so... non mi ritengo sufficentemente esperto per fare un discernimento che abbia una logica oltre al gusto.
Per me sono belli un po' tutti, se studiati nelle loro componenti di base.
Se si considera la piacevolezza nell'eseguire l'intera sequenza, dello Shotokan direi che Sochin è il mio preferito.
E tu Ryu, che ne pensi ?
Dunque, essendo una matassa troppo intricata per i miei gusti, il mio concetto di kata è ormai quello più tipicamente delle AM nipponiche, e che sosteneva anche il buon anima Sifu Rocky Joe, in sostanza coincide con il kihon applciato a coppie / gruppi. Il kata come sequenza lunga e predeterminata per me ha valenza formale (e dunque anche... estetica) e mentale, oltre che magari identitaria dello stile.
Si ma nn ti arrabbiare :) la mia nn era una risposta al tuo post, ma in generaleMa non sono arrabbiato ??? perchè dovrei?
Ti posso rispondere per me, nn per gli altri. Io li ho riscoperti, nel senso che come altri li ritenevo inutili. Poi ho ripreso a farli, con il mio tempo, in modo lento per sentire i movimenti o piu deciso per creare una certa atmosfera.
Niente gare, niente ritmi da rispettare. Ormai per me sono un libro da leggere, ci tiro movimenti e tecniche, confronto le tecniche con quelle che studio in altre am (spesso tra di esse ci sono piu somiglianze di quanto sembra). Adesso è un piacere farli, mi rilasso e ci gioco un pò. Però non credo servono ad altro, nn sono la soluzione al combattimento... ritmo, tempistica, potenza, velocità, coordinazione e chi piu ne ha piu ne mettà, si possono raggiungere con metodi ben piu produttivi.
Ad ogni modo, perchè non ti sbilanci, giusto per gioco, come alla fine lo è tutto questo topic? :)Dunque, essendo una matassa troppo intricata per i miei gusti, il mio concetto di kata è ormai quello più tipicamente delle AM nipponiche, e che sosteneva anche il buon anima Sifu Rocky Joe, in sostanza coincide con il kihon applciato a coppie / gruppi. Il kata come sequenza lunga e predeterminata per me ha valenza formale (e dunque anche... estetica) e mentale, oltre che magari identitaria dello stile.
Da diverse strade, si arriva alla stessa meta.
Ti sottoscrivo questo post. :)
Ad ogni modo, da te e da chi altro ci trova così tanto nei kata, mi piacerebbe avere una selezione motivata.
Ad ogni modo, perchè non ti sbilanci, giusto per gioco, come alla fine lo è tutto questo topic? :)
Non ti posso fare una selezione motivata, faccio tutti quelli che ho imparato. Allo stesso modo nn giudico un kata a prescindere, lo eseguo e basta. Non ci vado per logico, nn rifletto su quello che faccio pensando se possa essere produttivo o no, lo faccio e basta.Insomma, tu hai un approccio cosiddetto "black box". Te li hanno insegnati, tu li ripeti e casomai ci ricavi qualche intuizione. E' una posizione che sinceramente trovo abbastanza coerente rispetto a molte altre.
E come o detto prima non ne abuso, nel senso che li faccio di rado, nn mi fisso in modo assiduo e soprattuto nn li ripeto a sfinimento. Al contrario di come facevo anni prima. A volte mi vengono vengono dei colpi di genio e trovo passaggi interessanti. Un esempio può essere il riuscire a farmi un'idea dello shuto uke... rientra nel modo di eseguirlo nello shotokan tradizionale? Nel karate di okinawa? Non lo so e non mi interessa, se funziona lo tengo per me
Esatto, oppure su qualunque altra cosa ti viene in mente :)Ad ogni modo, perchè non ti sbilanci, giusto per gioco, come alla fine lo è tutto questo topic? :)
Scusami, ho perso il filo... sbilanciarmi su cosa ? Su quali Kata "terrei" ?
posizione che sinceramente trovo abbastanza coerente rispetto a molte altre.Esatto, oppure su qualunque altra cosa ti viene in mente :)Ad ogni modo, perchè non ti sbilanci, giusto per gioco, come alla fine lo è tutto questo topic? :)
Scusami, ho perso il filo... sbilanciarmi su cosa ? Su quali Kata "terrei" ?
Insomma, tu hai un approccio cosiddetto "black box". Te li hanno insegnati, tu li ripeti e casomai ci ricavi qualche intuizione. E' una posizione che sinceramente trovo abbastanza coerente rispetto a molte altre.
Ho trovato anch'io il video interessante, ma do ragione a Fanchinna, e approfitto per aggiungere al mio programma che la parte di preparazione atletica va seguita da un preparatore atletico.per me i kata non possono e non devono essere omessi, per nessuna ragione. per il resto sono tutti bei programmi. il guaio è che personalmente mi accorgo che con lavori tropppo intensi, gli allievi fuggono. peccato...Veramente un bellissimo programma :)Bene :)
è un qualcosa di simile (ma meglio strutturato e molto più ampio) di quello che vorrei afre io. Anche se per me i kata hanno una grande utilità per gli spunti che possono dare nella dp e quindi li aggiungerei nel programma :)
Allora visto che io non capisco i kata vorrei sapere quanti e quali ne mettereste voi che ne avete una maggior comprensione.
Da parte mia potrei partire da qualche linea guida
- pochi kata, 10 a voler proprio esagerare
- eliminare tutti i kata propedeutici (Taikyoku, Heian, Gekisai...) la cui funzione formativa può essere svolta in maniera più flessibile e dinamica con il programma articolato dei kihon citati (che ovviamente si prevede siano strutturati per una o più direzioni)
- vista la natura ibrida del programma, anche il corpus di kata dovrebbe rispettarla
Detto questo, oltre a Sanchin e Tensho, del programma Shotokan terrei:
Tekki perchè si dice sia un kata basilare (non capisco perchè, ma così si dice).
Bassai e Kanku (che, si dice sia una summa degli Heian, quindi partendo da questo presupposto e seguendo il mio principio base di sintesi, è più che sufficiente a sostituirli) perchè sono quelli più o meno presenti in praticamente tutte le scuole Shorin e ne sono rappresentativi.
Sochin e Nijushiho perchè mi sembrano molto fighi e rispecchiano lo spirito dello Shotokan (non vuol dire un cazzo, lo so...).
Tutte ragioni molto labili XD ma come ho detto prima io non capisco i kata :om:
L'evolversi di questa discussione mi porta a delle riflessioni che approfondirò appena possibile.Grande! Sono curiosissimo di leggerle man ;)
Quando siamo passati ai kata il disaccordo è stato più manifesto.
Steno e Saburo in particolare sono intervenuti scrivendo che probabilmente terrebbero tutti i kata che sono stati loro insegnati e non hanno nemmeno considerato quelli di scuole diverse dalla loro. Ora uso il loro esempio come semplice pretesto (e anzi li ringrazio per aver espresso la loro opinione) ma in realtà la loro è sicuramente una posizione molto comune.
Io non ho detto che li tenevo tutti per particolari motivi... ho solo detto che alla fine non sapevo quale scartare. :sbav:
Le scuole diverse dalla mia ? Non avevamo considerato la cosa.
certo che rimettersi ultimi della filaAltro importantissimo fattore di divisione sono 'ste cacchio di cinture e 'sti cacchio di gradi, è vero.
cintura bianca
è dura
Io non ho detto che li tenevo tutti per particolari motivi... ho solo detto che alla fine non sapevo quale scartare. :sbav:
Le scuole diverse dalla mia ? Non avevamo considerato la cosa.
Kata team-Marchini-Fugazza-Contarelli-Kata Kitei (https://www.youtube.com/watch?v=hdsfxX5pGzg#noexternalembed)
Un giorno di questi tornerò ad insegnare per bene.Mi sa che allo stato attuale delle cose quel giorno dovrà aspettare un po' però :P
Quel giorno insegnerò Karate, ma i miei allievi, se ce ne saranno, non avranno un certo numero di opportunità, a partire dalle gare, perchè non intendo affiliarmi mai più a nessuna federazione di Karate, per proseguire con le cinture, che saranno quelle che stabilisco io, valide nel mio Dojo, riconosciute da me e stop, fino al piacere estetico di far Kata, perchè ne faranno 8 al massimo.
certo che rimettersi ultimi della filaAltro importantissimo fattore di divisione sono 'ste cacchio di cinture e 'sti cacchio di gradi, è vero.
cintura bianca
è dura
certo che rimettersi ultimi della fila
cintura bianca
è dura
Pochi post prima ho proposto un mio ideale modello di kihon.
Ciò che è molto meno aleatorio, invece, è che ad ogni modo queste tre forme che vanno a pescare una nel Naha-te, una nello Shuri-te, e una nella modernità, possono coesistere, e con un po' di pazienza e volontà (nel senso di volerlo), si riesce a trovare un filo conduttore che le raccordi.
Oltre a questo, credo che il forte attaccamento ai propri kata, sia uno dei motivi principali per cui il Karate non riesce a trovare una sua identità chiara e precisa, proprio perchè nessuno ha il coraggio di mettere in discussione i propri (pur magari paraticandoli da diversi anni senza ancora ritenersi in grado di giudicarli).
Non a caso, il Jissen Karate, dove la pratica del kata è stata ridimensionata se non accantonata, sebbene ci siano decine di scuole e scuolette (come era in origine in fondo) è molto più unitario e riconoscibile almeno stilisticamente parlando.
Pochissimi tra i tradizionalisti sarebbero disposti a rinunciare a parte dei kata che hanno studiato per accoglierne degli altri in nome di questa utopica fusione del Karate in una scuola univoca, l'unico che l'ha considerato è stato Joker. Agli albori della sintesi di una qualche cosa che si chiamava Tode o Karate o quella roba lì, è abbastanza assodato, dai libri e dai discorsi dei tradizionalisti, che ci fossero, a dir tanto, 2 o 3 kata di famiglia. Io non faccio fatica a pensare che nel momento in cui ci fosse un interscambio tra le tradizioni famigliari (che ancora non si potevano nemmeno considerare scuole), l'attaccamento ai propri kata fosse allora come lo è oggi per molti di noi.
Eppure la commistione tra diversi metodi era cosa buona, infatti è sempre stata una caratteristica del Karate (chi mandava l'allievo da altri maestri okinawesi, chi andava in Cina, chi mixava il Tode con il Jigen Ryu...) e il kihon si è evoluto di conseguenza.
Naturalmente i kata hanno di sicuro costituito un problema maggiore in quanto essendo così strutturati e artisticamente definiti, mal si prestavano (e si prestano) a evolversi, tanto è vero che l'opinione prevalente è che i significati originali (qualunque cosa essi siano stati) sono andati perduti con i rimaneggiamenti.
Laddove non ci sono stati rimaneggiamenti, l'unica altra via (a parte rinunciare ai kata che era impensabile allora come per molti oggi) era quella di aggungere al proprio corpus di kata quello della scuola che si intendeva integrare nella propria.
Gli esempi sono molti, a partire dalla famiglia Uechi (da 3 a 8 in un solo passaggio generazionale), passando per Funakoshi (15, poi diventati addirittura 26 in pochi anni) fino all'estremo di Mabuni la cui scuola oggi conta svariate decine di kata (non so quanti esattamente, ma a volte leggo 50, a volte 80...).
Il risultato è stato quello di stravolgere un po' il senso originale dei kata che, ripeto, qualunque sia stato presumeva lo studio di massimo 2 o 3 forme per estrrapolarne i presunti principi. Oggi le scuole tra quelle più rinomate che hanno il bagaglio più scarno di kata ne contano almeno una decina su per giù, sempre un'enormità rispetto alle origini.
Il processo si involve in continuazione o al più si ferma, ma non può regredire finchè si ragiona in questo modo.
I kata costituiscono a mio avviso dunque un'eredità molto pesante da portare per la forte componente emotiva che suscitano e per l'ingombro che man mano hanno preso nella mente e nella pratica dei karateka, perchè padroneggiare 3 kata sicuramente richiede un tempo diverso che padroneggiarne 26 o 60 (!) a meno che non si facciano questi ultimi alla membro di cane (una cosa che unanimemente è considerata senza senso, giusto?).
Tutto tempo che viene vampirizzato da altre pratiche allenanti...
Bella riflessione Ryujin, l'appoggio è per:Immaginavo che qualcuno avrebbe fatto questa osservazione :=)Pochi post prima ho proposto un mio ideale modello di kihon.
Ciò che è molto meno aleatorio, invece, è che ad ogni modo queste tre forme che vanno a pescare una nel Naha-te, una nello Shuri-te, e una nella modernità, possono coesistere, e con un po' di pazienza e volontà (nel senso di volerlo), si riesce a trovare un filo conduttore che le raccordi.
Da praticante di Shito Ryu adoro i minestroni :-*
Però non sono d'accordo che bisogna attingere da Shotokan e Goju: per avere tutti gli aspetti dello Shorin bisogna prendere dallo Shorin-Ryu ovviamente! Ma è un particolare seondario...
Immaginavo che qualcuno avrebbe fatto questa osservazione :=)
Sarò franco, ma no, dal mio punto di vista guardando i combattimenti personalmente preferisco di gran lunga lo Shotokan di Funakoshi Y., con le sue tecniche lunghe e potenti e la ricerca dell'ikken hissatsu con ispirazione marcata dal Ken Jutsu.
Capisco il tuo punto di vista, ma secondo me il tuo giudizio si basa troppo su quello che ho grassettato; ora mi spiego meglio. Trascurando i moderni karate full contact, le competizioni di karate sono uguali per tutti gli stili: jiyu ippon kumite, o point kumite che dir si voglia. Sebbene è diventato emblematico dello shotokan, un praticante di shorin o shito combatte esattamente allo stesso modo, con le stesse tecniche!Ma infatti quelle tecniche sono molto sottovalutate dai karateka ammazzacristiani, mentre io le trovo importanti e molto più utili di tanti voli pindarici.
A proposito, è REnoji dachi ;)
No, non si portano proprio allo stesso modo, io sono stato in dojo Shorin e il mio allievo frequenta un corso di Shorin Ryu :=)
Sulla mano aperta, posto che tsuki e nukite non sono proprio intercambiabili :nono:
Sì, mi sembrava scontato perché lo tsuki c'è quasi ovunque :thsit:Intendevo dire che tu in un post precedente hai scritto che nukite ha una gittata più lunga di tsuki.
Sai qual è uno dei miei problemi? Da me si pratica Shito e shotokan e il kumite si fa assieme :nono: Quindi ero certo che fossero uguali!E' normale che praticando più discipline insieme esse tendano a mischiarsi comunque :)
E' normale che praticando più discipline insieme esse tendano a mischiarsi comunque :)
Infatti l'idea di questo topic è proprio quella di prendere gli ingredienti adatti per sintetizzare (o tornare a, se vogliamo) un Karate univoco e coerente in ogni sua parte.
Questa discussione mi trasmette nostalgia. Posso postare uno dei miei primi post del FAM, per partecipare?Secondo me è un approccio troppo cinese :sbav:
"Concordo sul fatto di introdurre il pieno contatto e le protezioni. Però credo che questo debba essere studiato assieme , in maniera complementare a quello controllato per studiare tecniche a mano aperta, colpi ai kyusho( punti vitali e tuite(manipolazione delle articolazioni) presenti nei bunkai dei kata. Io infatti reinsalderei il legame tra kata e kumite, applicando ciò che si impara nella forma in combattimento. Poi per ultima cosa, ma per me è la più importante, approfondirei l'allenamento energetico( premetto che pratico anche taiji e yiquan , un esperienza incredibile e affascinante), lo studio del ki, gli esercizi di respirazione e reintrodurrei (come si fa in Giappone in alcune scuole di karate e kenjutsu) anche la meditazione zazen( zen da seduti), quindi approfondendo i legami tra zen e karate."
Per lo Shotokan, i miei Kata preferiti erano Tekki Shodan e Hangetsu, che praticavo quotidianamente. Poi anche Tekki Nidan non mi dispiaceva. Per il resto vi aggiungevo Seishan dello Shorin Ryu per una ricerca personale sulle origini del mio adorato Hangetsu. Gli altri kata li avevo eliminati dal mio allenamento personale.
Questo era il Karate che avevo in mente. Fui accusato di essere "troppo cinese" e mollai il colpo.
Cos'è cambiato in 4 anni?
Tanto. La mia considerazione personale sui Kyusho si è parecchio ridimensionata (non credo più ad un loro studio asssiduo e ad una loro devastante efficacia), come anche sul rapporto tra Kata e Kumite (ma se n'è già discusso molto) e sui bunkai. Sul resto invece ho approfondito parecchi aspetti.
Scusate la parentesi nostalgica. :thsit:
Questa discussione mi trasmette nostalgia. Posso postare uno dei miei primi post del FAM, per partecipare?Secondo me è un approccio troppo cinese :sbav:
"Concordo sul fatto di introdurre il pieno contatto e le protezioni. Però credo che questo debba essere studiato assieme , in maniera complementare a quello controllato per studiare tecniche a mano aperta, colpi ai kyusho( punti vitali e tuite(manipolazione delle articolazioni) presenti nei bunkai dei kata. Io infatti reinsalderei il legame tra kata e kumite, applicando ciò che si impara nella forma in combattimento. Poi per ultima cosa, ma per me è la più importante, approfondirei l'allenamento energetico( premetto che pratico anche taiji e yiquan , un esperienza incredibile e affascinante), lo studio del ki, gli esercizi di respirazione e reintrodurrei (come si fa in Giappone in alcune scuole di karate e kenjutsu) anche la meditazione zazen( zen da seduti), quindi approfondendo i legami tra zen e karate."
Per lo Shotokan, i miei Kata preferiti erano Tekki Shodan e Hangetsu, che praticavo quotidianamente. Poi anche Tekki Nidan non mi dispiaceva. Per il resto vi aggiungevo Seishan dello Shorin Ryu per una ricerca personale sulle origini del mio adorato Hangetsu. Gli altri kata li avevo eliminati dal mio allenamento personale.
Questo era il Karate che avevo in mente. Fui accusato di essere "troppo cinese" e mollai il colpo.
Cos'è cambiato in 4 anni?
Tanto. La mia considerazione personale sui Kyusho si è parecchio ridimensionata (non credo più ad un loro studio asssiduo e ad una loro devastante efficacia), come anche sul rapporto tra Kata e Kumite (ma se n'è già discusso molto) e sui bunkai. Sul resto invece ho approfondito parecchi aspetti.
Scusate la parentesi nostalgica. :thsit:
Kakie... Di sicuro la sensibilità tattile è un aspetto decisamente sottovalutato, ma a volte il kakie mi sembra un lavoro troppo fine a se' stesso. Mi chiedo se non ci siano modi più diretti.
Ieri da Shurei ho mostrato un giochetto di sensibilità con movimenti vicini a quelli di un combattimento.
Sull'YQ non so, si incentra su argomenti che la mia mente limitata fatica a comprendere...ma no, che è una passeggiata
Molto bello ciò che hai mostrato, certamente un tassello importante che merita approfondimento e che a noi shokannisti manca.....Ma guarda che molto viene dallo Shotokan di Miura ;)
(http://webgrafica.mrwebmaster.it/store/emoticon/grandi/smoke.gif)
Ma guarda che molto viene dallo Shotokan di Miura ;)
1. | nel senso buono del termine |
Mi postereste un paio di video esemplificativi? :whistle:
Mi postereste un paio di video esemplificativi? :whistle:
Sul kakie?
Mi postereste un paio di video esemplificativi? :whistle:
Sul kakie?
Si Roroarro. :)
Tipo questo:
Goju-Ryu Kakie (Push Hands) pt 1 (https://www.youtube.com/watch?v=jzPErd8FXyw#noexternalembed)
Mi postereste un paio di video esemplificativi? :whistle:
Sul kakie?
Si Roroarro. :)
Tipo questo:
Goju-Ryu Kakie (Push Hands) pt 1 (https://www.youtube.com/watch?v=jzPErd8FXyw#noexternalembed)
L'esercizio mostrato al minuto 5:22 presenta forti somiglianze - anzi possiamo dire che è lo stesso esercizio con un uso diverso del corpo- del "Dan Tuishou" (tuishou ad una mano sola),che si pratica nell'Yiquan e nel Taijiquan.
Mi sorge una curiosità, che chiedo ai praticanti di questo stile: nel Goju si pratica anche il Kakie "libero", cioè in versione randori, come si pratica in Cina, oppure lo si allena sempre attraverso esercizi/kata a coppie? :)
Il kakie kumite e' una di quegli aspetti contemplati nello stile, come il combattimento a contatto pieno (irikumi go), che generalmente non vengono studiati / praticati estensivamente perché richiedo una preparazione superiore rispetto a quella offerta nei dojo "medi".Che peccato che non c'è più il video di Lever: sarei stato molto curioso di vederlo!! Anche molte scuole di Taijiquan hanno lo stesso problema, preferendo le versioni "condizionate" a quelle libere. Per me la pratica libera degli esercizi di sensibilità invece rimane un momento di studio, di gioco, e di verifica del proprio allenamento, molto importante, oltre che divertente. Diventa poi un momento intermedio rispetto al kumite vero e proprio, potremmo dire "di passaggio".
Questi sono compagni della nostra scuola che praticano la versione "condizionata", che é quella che va per la maggiore.
Kakie - [url=http://www.gojuryu.com.ar]www.gojuryu.com.ar (https://www.youtube.com/watch?v=WVoeY5Bmm6c#)[/url]
Fino a poco tempo fa c'era un esempio interessante di kakie libero, nel canale di Garry Lever, https://www.youtube.com/user/garrylever06#p/a (https://www.youtube.com/user/garrylever06#p/a) peró deve averlo tolto. Io l'ho salvato comunque.
Purtroppo Garry Lever si è ritirato dalle scene, chiudendo il suo blog e probabilmente togliendo da mezzo anche l'account sul tubo :/
Il kakie kumite e' una di quegli aspetti contemplati nello stile, come il combattimento a contatto pieno (irikumi go), che generalmente non vengono studiati / praticati estensivamente perché richiedo una preparazione superiore rispetto a quella offerta nei dojo "medi".Che peccato che non c'è più il video di Lever: sarei stato molto curioso di vederlo!! Anche molte scuole di Taijiquan hanno lo stesso problema, preferendo le versioni "condizionate" a quelle libere. Per me la pratica libera degli esercizi di sensibilità invece rimane un momento di studio, di gioco, e di verifica del proprio allenamento, molto importante, oltre che divertente. Diventa poi un momento intermedio rispetto al kumite vero e proprio, potremmo dire "di passaggio".
Questi sono compagni della nostra scuola che praticano la versione "condizionata", che é quella che va per la maggiore.
www.gojuryu.com.ar (http://www.gojuryu.com.ar)[/url][/url]
Fino a poco tempo fa c'era un esempio interessante di kakie libero, nel canale di Garry Lever, https://www.youtube.com/user/garrylever06#p/a (https://www.youtube.com/user/garrylever06#p/a) peró deve averlo tolto. Io l'ho salvato comunque.
Grazie Roroarro. :sur: