Mmm non capisco molto perchè il karateka abbia battuto, vabbe che le stava prendendo ma non ho visto leve ne altro no?
Comunque il vovinamista per fortuna non ha insistito con i calci altrimenti mi sa che finiva male... non vedo molto vovinamo in quell'incontro (il karate non lo conosco per cui non mi esprimo)
Mmm non capisco molto perchè il karateka abbia battuto, vabbe che le stava prendendo ma non ho visto leve ne altro no?perchè i pugni fanno male... :D
effetti non cmprendo bene il motivo di quel battere. come dire "mi stann mazzolando e non so che pesci pigliare, meglio tornare a casa..."!!! :vomit:
@vinh to: conosci altri vovinamisti che combattono in circuiti di MMA?
Mmm sul fatto che "quando combatti davvero, combatti e basta" non so.. io direi che almeno i "principi" dovrebbero rimanere e teoricamente essere visibili, altrimenti non avrebbe senso la distinzione tra le varie AM no? Anche solo il fatto di privilegiare una tecnica o meglio una tipologia di tecniche non dovrebbe rendere identificabile lo stile dal quale provieni?
Mmm non capisco molto perchè il karateka abbia battuto, vabbe che le stava prendendo ma non ho visto leve ne altro no?Ha avuto paura :). Di pugni seri non ne ha preso neanche uno.
Comunque il vovinamista per fortuna non ha insistito con i calci altrimenti mi sa che finiva male... non vedo molto vovinamo in quell'incontro (il karate non lo conosco per cui non mi esprimo)
Ha avuto paura :). Di pugni seri non ne ha preso neanche uno.Sei tornato. :)
non credo invece che lo scopo sia esattamente quello che tu dici..
Ottenuto il permesso,ecco il post:La risoluzione del problema, sta tutta nell'utilizzare le idonee metodologie di allenamento. Atleti come Machida o Kikuno katsunori hanno dimostrato che non è necessario snaturare il proprio modo di combattere, se ci si prepara in maniera adeguata.
Mi è stato segnalato questo video e colgo l' occasione per fare qualche semplice osservazione.
Ecco il video, si riferisce ad un confronto su ring tra praticanti di due discipline marziali, tra l' altro entrambe riconducibili ai discorsi di cui tratto nel blog: Vovinam (AMT vietnamita) vs Karate Shotokan (AMT giapponese).
Vovinam vs Karate (https://www.youtube.com/watch?v=ZmsjaASSqD0#)
Adesso ci mettiamo qui e, senza nessuna provocazione, proviamo a commentare questo incontro e trarne qualche deduzione.
Premettiamo che a quanto mi sembra è un match svoltosi in Russia o comunque Europa dell' Est, dove notoriamente (questo ci tengo a sottolinearlo) anche chi pratica badminton adora prendersi a cazzotti o farsi il più male possibile.
Lo dico prima che qualcuno torni a tacciarmi di fare noiosi confronti fanciulleschi tra "AMT= cacca" mentre "SDC= cioccolata". Non ci perdo altro tempo, leggetevi i primi post.
Bene, io vorrei che si guardi con molta sincerità ciò che accade nel match. Un match di stile MMA, quindi con guantini minimali e regolamento molto disinvolto, in cui ciascuno può teoricamente sfoggiare il meglio di ciò che ha studiato.
Intanto chiariamo che nessuno ha mai imposto tecniche o guardie o impostazioni di nessun genere in un match qualsiasi di MMA, fin dagli albori del Vale Tudo brasiliano: perciò non veniamo a raccontarci la solita storia che siccome è un match sportivo si debba per forza adeguarsi a quello che fanno tutti gli altri.
Perchè se una guardia "tradizionale" o un modo di colpire o di difendersi o di muoversi mostrasse evidenti vantaggi rispetto a quanto fanno tutti i pugili (dico pugili per semplificare) correrebbero tutti ad usarli.
Ricordiamolo, oggi esistono professionisti che guadagnano tanti soldini per i match e ci rimettono pure la salute: non c'è ragione di pensare che non dedicherebbero tempo a studiare metodi più vincenti.
Torniamo però al match e vediamo che appunto l' impostazione dei due atleti diventa quella tipica degli SDC.
Pronti via, un low kick e un paio di tentativi di calcio girato che però vanno un pò a vuoto senza essere troppo incisivi.
Questo calcio è senza ombra di dubbio potenzialmente micidiale, ci si può fare i KO.
Però già qui mi fermerei a riflettere sul perchè nelle dimostrazioni e negli esercizi di "difesa personale" di ogni AMT si presume sempre che siano i colpi risolutivi, quelli che dopo essersi liberati da questo o da quello li si esegue e l' altro finisce a terra.
Mi pare evidente anche ad un inetto quanto invece sia complicato mandarli a segno, il che non vuol dire che non servano a nulla ma che statisticamente non sono colpi nè definitivi nè facili da portare e padroneggiare.
Hai voglia ad allenarli "fino a quando saranno perfetti". Non funziona così, punto.
Proseguiamo l' incontro ed ecco un paio di sganassoni e una fase di "clinch", chiamiamolo così và.
Ovvero una situazione di quelle che si studiano proprio nei programmi tecnici, il classico "se uno ti prende così tu fai cosà".
La sto semplificando ma vorrei proprio porre l' accento su questo tipo di studio perchè è caratteristico di quasi tutte le AMT ma anche quando ci sarebbe la possibilità di vedere all' opera queste soluzioni "definitive" finisce sempre che si fa tutt' altro.
E ogni volta la scusa è quella: "sei tu che non capisci, quello da programma è solo lo studio tecnico ma in realtà si deve assimilare il principio".
Sulla carta è tutto corretto, nella pratica però no: c'è una ragione precisa se in arti marziali rispettate e più che dimostrate quali, ad esempio, Judo e Muay Thai nessuno parla di tecniche definitive.
Sono proprio quelle arti marziali che invece si dichiarano micidiali, adatte alla difesa personale o ad abbattere chiunque con la sola tecnica che invece non si vedono mai dimostrabili veramente nei loro insegnamenti.
L' incontro prosegue e i due contendenti finiscono a terra.
Faccio notare di nuovo come, a sentire i sostenitori di questo tipo di pratiche, loro non si allenano a finire a terra perchè tutto il loro stile verte sulla conclusione dello scontro quando si è ancora in piedi.
Ahimè a terra ci si finisce, non si sceglie di andarci, a maggior ragione meno regole vengono ammesse allo scontro (altra scusa di chi dice che nello sport vince solo chi si specializza e ci sono troppe limitazioni).
Ma anche in questo caso sono certo che questi stili annoverano soluzioni definitive o molto più strategiche del "cominciare a mulinare una gragnuola di sganassoni".
Eppure anche qui, dopo tanto di presentazione con gli highlight di esibizioni spettacolari e match di punto-stop (che dovrebbero rappresentare la precisione e controllo di colpi altrimenti... mortali), l' incontro si è svolto pari pari come nella tradizione: delle MMA però.
Ora, io torno a dire che non si sta dicendo che quelle cose valgano zero assoluto, o siano "del tutto inefficaci" (anche questa è una bugia, giusto per spezzare una lancia a favore delle AMT), o sia solo una perdita di tempo dedicarvi la propria passione marziale.
Si sta dicendo che semplicemente certi modi di allenare, certe tecniche e certi assunti non sono per nulla migliori quando non proprio falsati del tutto.
Eppure i marzialisti sostengono con forza il loro metodo quale massima espressione delle capacità umane, che permettono un "uso migliore del corpo" o contemplano colpi, strategie e movimenti di livello superiore rispetto agli sganassoni e qualsiasi altra tecnica da sport.
Naturalmente non voglio usare questo video per sostenere il mio punto di vista (anche se ce ne sono a bizzeffe), solo non mi capacito di come qualcuno riesca ancora a dire che quelle sono le stesse cose che studia nei programmi, nelle forme o negli esercizi preordinati.
Non basta vestire una divisa, studiare un certo tipo di cose (per poi farne altre) e dire che quella è la tua arte marziale.
Se studi un pugno fatto in un modo, decantandone la precisione, la potenza presa dalla Terra, il movimento annesso dell' altro braccio (non so) per difenderti nello stesso momento... e poi vinci perchè spari cannonate a destra e sinistra, scusate tanto ma non è coerente e non dimostra affatto la validità dell' AMT: anzi, per come la vedo io la svilisce, è quasi un ammissione di falsità.
Se ti dichiari un Vero praticante di AMT, ne sostieni tutte le teorie e principi e poi per andare a combattere si scopre che hai dovuto "integrare" (dicono così, vabbè..) con grappling, kick boxing o pugilato, viene solo da chiedersi perchè.
Ma soprattutto:
Se prendo una persona a caso a cui delle arti marziali non gliene frega nulla;
Le faccio vedere una pratica di questo tipo:
MMA Sparring at Real Mixed Martial Arts (https://www.youtube.com/watch?v=j062cQmnRzo#)
e poi una di questo tipo:
VOVINAM - QUỐC VÕ - VÕ THUẬT - VÕ CỔ TRUYỀN (https://www.youtube.com/watch?v=Oq2YFy55a3w#)
e poi le faccio vedere il match di prima saltando tutta la fase di intro: secondo voi così a naso cosa mi dirà che stanno praticando i due atleti?
Inutile girarci attorno, i convinti praticanti di AMT sosterranno sempre che bisogna leggere tra le righe, che bisogna avere la pazienza di capire, che anche nel loro stile da sempre esistono double leg, ground and pound, jab, diretto e low kick, etc. etc.
Ma qui non si sta parlando di cosa è meglio o peggio, si sta solo dicendo che prima di sostenere certe superiorità e perfezioni tecniche si dovrebbe anche dimostrarle una volta tanto...
Facile fare dieci anni di forme degli animali, stendere qualcuno a ganci da dentro la guardia e poi raccontare "ehi, hai visto che quello che faccio funziona?".
Per vari motivi.
Tra cui quello che diversi stili non sono nati per le gare, ma sono stati in parte forzati per quelle.
Leggendo "i 20 principi di Funakoshi" si trovano ad esempio spunti interessanti su quelli che sono gli scopi del Karate (tanto per citare quella che conosco un po' meglio).
Il combattimento di un certo tipo, regolamento a parte, prevede una impostazione piuttosto standardizzata dettata dalla conformazione del corpo umano e da ciò che si può fare nel contesto specifico.
Ottimo, significa che sono scritti molto bene ! ;)
Mortacci tua... e chi la legge tutta 'sta roba ? :D
Comunque la mia era una battuta.
Mi spiace se non li hai trovati utili, ma chissà... magari un giorno...
Intendi dire che sono dei "nonsense" giusto ? Delle cose che dicono tutto e niente ?
I 20 punti di Funakoshi sono un tantino diversi...
Io non ci leggo verità già pronte infatti, ci leggo spunti di riflessione per indirizzare un certo tipo di percorso.
Altrimenti non ci sarebbe bisogno di rifletterci su, sarebbero dei comandamenti da seguire e basta... ed invece...
Per questo chi cerca verità scodellate non ne trova il senso. :)
.............
Pero' non vi e' spiegazione del perche' il karate non funzioni sul ring.
Ne esistono varie versioni, la cui interpretazione può cambiare.
Prendiamo alcuni esempi che trovo interessanti riguardo all'argomento che proponi:
2 . Il Karate non è un mezzo di offesa o di danno; nel Karate non si attacca mai per primi.
12. Il Karate non è vincere, ma è l’idea di non perdere; non pensare che devi vincere a tutti i costi, piuttosto pensa che non dovresti perdere.
Già questi penso contengano interessanti elementi di riflessione relativamente al rapporto tra il praticare un certo tipo di Karate, e gli SDC.
Si aprirebbe un mondo tuttavia... è anche questo ad esempio il motivo per cui ho smesso di fare agonismo, nonostante stessi iniziando a togliermi alcune soddisfazioni...
Col Karate puoi farci di tutto, come qualsiasi altra cosa... puoi farci il contatto pieno, puoi farci l'autodifesa, puoi anche farci le frittelle... ( 10. Vedi tutti i fenomeni attraverso il karate e troverai la sottigliezza. ;) ) ...
Vuoi fare le gare di point ? Bello ! Tieni presente che sarà bene confrontarti solo con altri praticanti di point.
Vuoi salire su un ring contro praticanti di altre discipline ? Bellissimo ! Tieni presente che dovrai adattare il tuo allenamento alla tipologia di avversario - regolamento che vuoi affrontare...
Vuoi il BuDo ? Bello ! Lascia perdere tutto il resto... mettiti in tasca l'orgoglio, ed intraprendi un cammino né facile ne immediato
8. Non pensare che si pratichi karate solamente nel dojo.
9. L'allenamento nel karate si prosegue lungo tutta la vita.
20. Lo spirito deve sempre tendere al livello più alto.
;)
Ma ancora qui stiamo?! :dis:.............
Pero' non vi e' spiegazione del perche' il karate non funzioni sul ring.
Diciamo che forse al Karate e ai Karateka non frega una cippa del ring?
Sarebbe troppo semplice, ma comunque non voglio scatenare inutili movimenti di neuroni (i mei 2 XD) anche perchè devo andare ad allenarmi e non potrei segurvi per benino......
Buon Weekend! ;)
Il buon Bagnoli, prima che inspiegabilmente si cancellasse, aveva scritto un bellissimo messaggio al riguardo nella discussione "Un percorso".
Ed infine tieni presente che da un punto di vista tecnico certe AM godono del bagaglio di una infinità di confronti... senza bisogno di scorpirli oggi entrando in una gabbia... :whistle:
I confronti di cui tu parli, la mentalità aperta, l'osservazione degli altri sono FONDAMENTALI.
Su questo non posso che concordare con te. Ho mai detto il contrario ?
Ma mettersi i guantoni e stare 30 minuti a darsele finendo ai punti, o rotolarsi a terra come gatti in amore, o ridursi ad uno specifico regolamento è un tantino diverso. ;)
A ecco, siamo d'accordo che e' una schiappa e non che e' colpa del ring se "il suo karate non ha funzionato" ? :)A voglia :thsit: ma proprio tanto.
aneddotoQuando ho letto il passo evidenziato ho pensato:" Aiuto Muteki si è trasformato in un vecchio porco!!!!"
alleamento di ieri con una allieva volenterosa ma ancora poco esperta. premetto che combattiamo a contatto. ovvero, io mi trattengo e ho i guantoni e lei mi picchia con i guantini da MMA
in oghi caso, dopo circa 3 o 4 minuti nei quali lei mi molla un bello sganassone su una guancia, le tiro un calcio frontale che lei afferra. ma poi non sa cosa fare dopo. la proietto e le monto sopra sulla schiena, rotolando con una sorta di sutemiwaza, fino a chiuderle il braccio in chiave dietro la schiena. nonostante i guantoni.
tradotto
se ci si allena, anche nel karate ci sono tecniche adatte al suolo. ma vanno allenate in modo specifico e insegnate. se non le si insegna, non le si conoscono. lapalissiano.
la mia allieva non allena abbastanza le proiezioni, evidentemente: spetta dunque a me, che le insegno il karate come meglio posso, insegnargliele meglio. tra qualche anno sicuramente sarà migliorata e saprà come gestire queste situazioni e un minimo di lotta al suiolo, per quel che compete la nostra scuola almeno
ri-tradotto: il praticante del video, almeno il karateka, è palesemente una schiappa. se il maestro o l'istruttore di turno non sa le cose, non può trasmetterle. e se non ci si allena in modo specifico per combattere in stile MMA, tanto vale non provarci nemmeno, a prescindere dallo stile di provenienza. almeno così credo.
Si ma il mondo e cambiato e i nuovi praticanti non sono esentati da "13. Cambia secondo il tuo avversario." e ". L'importante è mantenere il proprio spirito aperto verso l'esterno. " :)
Inoltre continuo a non trovare risposta a cosa inibisca il bagaglio tecnico del karate sul ring, che e' essenzialmente il punto da cui e' nato tutto questo.
Io credo che Funakoshi non avrebbe condiviso la tua visione; io credo che invitase al confronto interstile e all'apertura al mondo.
16. Quando un uomo varca la porta di una casa, si può trovare di fronte a un milione di nemici.Mente aperta... certo... mente pronta più che altro... "occhio alla penna".
Penso non voglia dire soltanto che "fuori di casa e' pieno di cattivoni rubagirelle", credo stia dicendo che esistono infinite forme di avversari,da quelli fisici alla difficolta' della vita stessa. Il punto e' ragionare a mente aperta
13. Cambia secondo il tuo avversario.
Pensiero che infatti riprende nel punto 13, cambiare secondo l'avversario significa qualcosa di piu' che usare strategie differenti,significa mantenere un dialogo con l'altro, significa imparare dall'altro, cambiare se' stessi nell'incontro con l'altro.
E ancora:
6. L'importante è mantenere il proprio spirito aperto verso l'esterno.
5. Nell'arte, lo spirito importa più della tecnica.
e' evidente che invita all'integrazione,all'accettare il diverso.
8. Non pensare che si pratichi karate solamente nel dojo.
Questa che spesso viene presa unicamente come metafora del fatto che il karate e' in ogni gesto della vita vuole a un primo livello significare che un praticante di kartate non puo' limitarsi al suo dojo nello sviluppo del suo combattimento: ricordiamoci che per noi "karate" indica una precisa arte marziale codificata,ma nei fondatori l'arte non e' univoca e definita,ma indica proprio "la totalita' del combattere".
Passando al:
12. Non pensare a vincere, ma pensa a non perdere.
Io faccio fatica a vederci la chiave di volta che spiega che il karate non e' sport.
E' tipico dello sport dire che l'importante non e' vincere ma partecipare. E' lo sportivo che non e' interessato alla vittoria ma alla pratica,al dare tutto se' stesso e confrontarsi,crescere nel combattimento. Non perdere in primo luogo con se stessi.
(5. Nell'arte, lo spirito importa più della tecnica. )
E' invece il "tradizionalista"/difesapersonalista che non puo' fare altro che vincere,c'e' la vita in ballo.
A me questo sembra uno dei punti più interessanti... e lo leggo diversamente.
Nella pratica ed in un combattimento, non sono le "mosse" che ti salvano, ma lo spirito con cui affronti lo scontro.
Ecco che le "mosse" richiedono di essere semplicemente metabolizzate perché vengano fuori in modo naturale al momento opportuno.
Inoltre continuo a non trovare risposta a cosa inibisca il bagaglio tecnico del karate sul ring, che e' essenzialmente il punto da cui e' nato tutto questo.
Io semplicemente ci leggo che il Karate è impostato, finanche nelle sue basi tecniche, come autodifesa.
Eh no,confrontarsi non vuol dire giocare solo con le proprie regole,altrimenti non e' vero confronto e non c'e' crescita.
Se sei d'accordo che il fondatore invitasse all'apertura mentale non puoi svicolare dicendo che sei pro apertura,ma nei modi e nelle condizioni che dici tu, e' un controsenso.
Non e' la mossa,il movimento codificato del karate a contare, proprio perche' "nei fondatori l'arte non e' univoca e definita,ma indica proprio "la totalita' del combattere".
Che significa che non ha senso cercare di far rientare le cose negli schemi tradizionali del karate che uno ha studiato,ne' ha senso dire "eh ma quello e' shin karate".
In ultimo perche' non sei d'accordo con la questione del non perdere?
Ci sono altri scritti a me sconosciuti che spiegano differentemente quel passo?
Perche' dire "mettiti in condizione di non perdere che avrai gia' vinto" e' un mero truismo, e siccome tutti gli altri precetti mi sembrano molto piu' chiari e diretti trovo strano che nell'ultimo abbia cambiato completamente stile di pensiero e scrittura.
Inoltre continuo a non trovare risposta a cosa inibisca il bagaglio tecnico del karate sul ring, che e' essenzialmente il punto da cui e' nato tutto questo.
Io semplicemente ci leggo che il Karate è impostato, finanche nelle sue basi tecniche, come autodifesa.
Ok, DOVE ce lo leggi?
A parte l'ultimo punto che e' ambiguo e secondo me viene letto male tutti gli altri sembrano aprire al confronto come strumento di crescita. E hai pure concordato che la lettura sembra quella corretta.
Inoltre questione ""filosofica"" a parte, la domanda iniziale era molto piu' terra a terra: che cosa impedisce al karateka di praticare karate sul ring? perche' non vediamo tecniche di karate "proprie"?
E' un problema di guantini? Di corde? E' il regolamento che non permette occhipallegola?
Ripeto,se chiedo a spartan perche' il ckm non da il massimo su un ring mi spiega che e' perche' gli vietano un sacco di roba, se lo chiedo a cooks mi dice che non puo' usare il coltello, tu?
Per favore... Abbiamo già definito che non si può distinguere AM e SdC.
Identifichiamo le discipline delle quali parliamo in maniera precisa, non con una categorizzazione inesatta e fuorviante...
Per favore... Abbiamo già definito che non si può distinguere AM e SdC.
Identifichiamo le discipline delle quali parliamo in maniera precisa, non con una categorizzazione inesatta e fuorviante...
In questo caso, o non ti ho capito, o la penso come te...
Ma gli schemi "tradizionali" esistono perché danno una impronta alla disciplina, altrimenti non esisterebbe la disciplina stessa... Gli SDC ad esempio sono dfiniti dal regolamento di gara... insomma serve qualcosa che sia identitaria.
E' un "truismo" sicuramente, ma non mi pare tanto scontato nel pensiero comune... altrimenti non staremmo qui a discutere ad oltranza di SDC (fighe) contro AMT (schifo).
Se non ricordo male c'è anche un passo de "l'arte della guerra" di Sun Tzu che esprime concetti simili.
L'idea di sport, de "l'importante è partecipare" è proprio all'antitesi di tale atteggiamento. :whistle:
Ora vorrei citare il mio vecchio professore di disegno tecnico che suoleva ricordare ai suoi allievi (ed a me pure) che:
sei duro come una macina da frantoio
E non intendeva dal punto di vista fisico. :D
Penso di averti abbondantemente risposto e di non essermi tirato indietro al confronto, secondo le mie limitate capacità,.
Può darsi che queste non siano sufficienti per farti capire il mio punto di vista, ma a questo punto non so che farci.
Anche perché ho l'impressione che tuo tentativo NON sia quello di capire, ma semplicemente di annodare il discorso.
Per confrontarsi e capire bisogna sforzarsi di provare ad entrare in sintonia con il pensiero altrui, se ci si limita a voler imporre il proprio o a voler fare apparire l'altro come un pirla, vedo venir meno le basi di apertura mentale e costruttività da te giustamente citate.
;)
condivido il pensiero del macchinista, sono mondi troppo vastiPer favore... Abbiamo già definito che non si può distinguere AM e SdC.
Identifichiamo le discipline delle quali parliamo in maniera precisa, non con una categorizzazione inesatta e fuorviante...
CHI ? Dove ?
Forse me la sono persa...
A me paiono due cose radicalmente differenti.
Per favore... Abbiamo già definito che non si può distinguere AM e SdC.
Identifichiamo le discipline delle quali parliamo in maniera precisa, non con una categorizzazione inesatta e fuorviante...
CHI ? Dove ?
Forse me la sono persa...
A me paiono due cose radicalmente differenti.
Perchè?Per favore... Abbiamo già definito che non si può distinguere AM e SdC.
Identifichiamo le discipline delle quali parliamo in maniera precisa, non con una categorizzazione inesatta e fuorviante...
CHI ? Dove ?
Forse me la sono persa...
A me paiono due cose radicalmente differenti.
Per favore... Abbiamo già definito che non si può distinguere AM e SdC.
Identifichiamo le discipline delle quali parliamo in maniera precisa, non con una categorizzazione inesatta e fuorviante...
CHI ? Dove ?
Forse me la sono persa...
No saburo,io continuo a farti domande precise e tu continui a non rispondermi e a sviare il discorso.
Sei tu a esser duro. ti ho chiesto IN PRATICA cosa impedisce al karate di funzionare sul ring, e tu mi hai risposto con i principi del karate, ne parlo volentieri,ma non e' quello che ti ho chiesto :)
Per favore... Abbiamo già definito che non si può distinguere AM e SdC.
Identifichiamo le discipline delle quali parliamo in maniera precisa, non con una categorizzazione inesatta e fuorviante...
CHI ? Dove ?
Forse me la sono persa...
È un thread al quale hai pure partecipato:
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=8880.msg204837#msg204837 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=8880.msg204837#msg204837)
Tra l'altro eventuali definizioni qui maturate (comprese le mie ovviamente) per quanto discusse tra utenti preparati e simpatici, non mi pare siano il frutto di un confronto tra una commissione tecnica di esperti mondiali ai massimi livelli... con rispetto parlando... :whistle: (preferisco essere antipatico piuttosto che bugiardo) ;)Mi citeresti, allora, le definizioni e l'elenco delle differenze stilate dalle commissione tecniche di esperti? Mettendo anche le fonti, grazie. :)
No saburo,io continuo a farti domande precise e tu continui a non rispondermi e a sviare il discorso.
Sei tu a esser duro. ti ho chiesto IN PRATICA cosa impedisce al karate di funzionare sul ring, e tu mi hai risposto con i principi del karate, ne parlo volentieri,ma non e' quello che ti ho chiesto :)
:D
Infatti tempo fa avevo cambiato nome in so'duro sakai.
Mad, io non svio il discorso... ho detto chiaro e tondo che il Karate, siccome non nasce per il ring (Funakoshi padre era contrario alle gare stesse, a proposito di confronto, e mi pare che cedette solo in tarda età per necessità di divulgazione della disciplina) se si confronta sul ring dovrà assumere necessariamente caratteristiche del terreno su cui si confronta... e qui si porta sempre l'esempio di Machida (che noia, vero ?) che fa Shotokan, ma che per forza "sporca" ed "integra".
Tra l'altro, data l'impostazione identitaria e fissati determinati concetti motori, è VERAMENTE previsto che il Karate comtempli la più ampia apertura possibile... non a caso sono nati in passato molti stili, ognuno specifico di grandi Maestri che avevano adattato a sé stessi ed alle proprie esperienze la propria disciplina.
Forse un giorno Machida stesso aprirà dei corsi, formerà degli allievi che a loro volta insegneranno ad altri, e quello diventerà un SUO stile che avrà una sua ragione di essere. Chissà ?
Ciò non toglie che per quanto bravo e forte, secondo me Machida travalica quella che è la concezione originaria del Karate come autodifesa, spostandosi lui su un confronto di tipo sportivo... lui prova a vincere, non si mette in condizione di non perdere. :whistle:
Per questo per me il ring è un terreno interessante e spunto di riflessione, ma NON è indice della bontà di una pratica che miri principalmente all'autodifesa.
Riguardo alla discussione su AMT e SDC linkata... sarebbe possibile un sunto iper-concentrato ? :P
Comunque forse non riesco a spiegarmi, o voi non riuscite a capirmi, perché mi immaginate un talebano degli standard classici dello Shotokan, con vasche di Kihon, Kata a macchinetta, e Kumite point...
Vi assicuro che in tal caso siete lontani dalla mia impostazione. ;)
P.S. mi scuso se ad alcune cose non rispondo, è che nonostante le discussioni siano molto interessanti, non sono a casa con tempo illimitato e quant'altro... ci sta che delle cose contenute in post kilometrici mi sfuggano proprio. :)Per favore... Abbiamo già definito che non si può distinguere AM e SdC.
Identifichiamo le discipline delle quali parliamo in maniera precisa, non con una categorizzazione inesatta e fuorviante...
CHI ? Dove ?
Forse me la sono persa...
È un thread al quale hai pure partecipato:
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=8880.msg204837#msg204837 (https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=8880.msg204837#msg204837)
Sì... è vero... ed il mio intervento mi sembrava piuttosto chiaro... :D
Tra l'altro eventuali definizioni qui maturate (comprese le mie ovviamente) per quanto discusse tra utenti preparati e simpatici, non mi pare siano il frutto di un confronto tra una commissione tecnica di esperti mondiali ai massimi livelli... con rispetto parlando... :whistle: (preferisco essere antipatico piuttosto che bugiardo) ;)
Tra l'altro eventuali definizioni qui maturate (comprese le mie ovviamente) per quanto discusse tra utenti preparati e simpatici, non mi pare siano il frutto di un confronto tra una commissione tecnica di esperti mondiali ai massimi livelli... con rispetto parlando... :whistle: (preferisco essere antipatico piuttosto che bugiardo) ;)Mi citeresti, allora, le definizioni e l'elenco delle differenze stilate dalle commissione tecniche di esperti? Mettendo anche le fonti, grazie. :)
Io, a darla per buona, aspetterò il parere di una commissione tecnica composta dai massimi esperti mondiali...
Abbiate pazienza, sono prudente per natura... :=)
Tra l'altro eventuali definizioni qui maturate (comprese le mie ovviamente) per quanto discusse tra utenti preparati e simpatici, non mi pare siano il frutto di un confronto tra una commissione tecnica di esperti mondiali ai massimi livelli... con rispetto parlando... :whistle: (preferisco essere antipatico piuttosto che bugiardo) ;)Mi citeresti, allora, le definizioni e l'elenco delle differenze stilate dalle commissione tecniche di esperti? Mettendo anche le fonti, grazie. :)
Non cfredo che una commissione tecnica di esperti si sia ancora riunita al riguardo. :whistle:
Se in giro ci sono definizioni autorevoli, se vuoi postarle ti sono grato.
In ufficio non ho tempo. :)
Comunque il discorso era che essendo entrambe volte al confronto fisico, SDC e AMT non sono differenti.
E' come dire che siccome entrambi volano, un piccione ed un aereo sono la stessa cosa.
Io, a darla per buona, aspetterò il parere di una commissione tecnica composta dai massimi esperti mondiali...
Abbiate pazienza, sono prudente per natura... :=)
Senti saburo,io non credo tu sia un cretino,quindi non fingere di esserlo ;)
Non mi interessa di cosa pensava il padre, ti ho chiesto un PERCHE' PRATICO. non concettuale.
Ma perché tra autodifesa e confronto sportivo (sia sul ring che sul tatami) l'atteggiamento pratico cambia radicalmente...
Non credo che una commissione tecnica di esperti si sia ancora riunita al riguardo. :whistle:
Se in giro ci sono definizioni autorevoli, se vuoi postarle ti sono grato.
tornato in che senso? :). Ogni tanto faccio una capatina.Ha avuto paura :). Di pugni seri non ne ha preso neanche uno.Sei tornato. :)
tornato in che senso? :). Ogni tanto faccio una capatina.
Spesso mi dimentico che c'è anche questo forum. Però devo dire che le menate sono sempre le stesse... :Ptornato in che senso? :). Ogni tanto faccio una capatina.
Proprio perchè ogni tanto sparisci e poi risalti fuori. :D
Se mi permettete di intromettermi nel discorso dico la mia cagata quotidiana e poi mi eclisso.Ora vorrei citare il mio vecchio professore di disegno tecnico che suoleva ricordare ai suoi allievi (ed a me pure) che:
sei duro come una macina da frantoio
E non intendeva dal punto di vista fisico. :D
Penso di averti abbondantemente risposto e di non essermi tirato indietro al confronto, secondo le mie limitate capacità,.
Può darsi che queste non siano sufficienti per farti capire il mio punto di vista, ma a questo punto non so che farci.
Anche perché ho l'impressione che tuo tentativo NON sia quello di capire, ma semplicemente di annodare il discorso.
Per confrontarsi e capire bisogna sforzarsi di provare ad entrare in sintonia con il pensiero altrui, se ci si limita a voler imporre il proprio o a voler fare apparire l'altro come un pirla, vedo venir meno le basi di apertura mentale e costruttività da te giustamente citate.
;)
No saburo,io continuo a farti domande precise e tu continui a non rispondermi e a sviare il discorso.
Sei tu a esser duro. ti ho chiesto IN PRATICA cosa impedisce al karate di funzionare sul ring, e tu mi hai risposto con i principi del karate, ne parlo volentieri,ma non e' quello che ti ho chiesto :)