Ar.Ma.
Arti marziali Cinesi => Taiji quan, Xingyi quan, Yi Quan e Bagua zhang => Topic started by: Bingo Bongo on November 15, 2011, 12:12:25 pm
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Non ho detto che è tesa. Ho detto che non è piegata al ginocchio ed è "vuota".
Provo a non piegare il braccio...è teso :gh:
Qualcosa di teso che provando a piegare non si piega...Non mi viene in mente il braccio :)
il taiji conta eccome. Una delle più formidabili Arti Marziali.
E su quale criterio basi questo giudizio?
Dai principi del taiji da un punto di vista teorico.
Dall'applicazione della teoria da un punto di vista pratico.
L'esercizio "chan ssu chin" cuore del taiji stile chen per esempio. Capirlo, allenarlo e provare poi le tecniche di taiji
sul sacco, colpitori e in sparring. Poi tornare a fare pugilato. Sono sicuro che il tuo pugilato sarà migliore.
Ricordo, non sono sicuro del periodo, più o meno 15 anni fa un articolo su "Samurai" il cui titolo recitava "Vinci? Allora hai ragione".
Erano gli anni in cui il tentativo di portare le AM sul ring stava facendo nascere gli SDC totali e si stava delineando una
grande verità: "chi vince ha ragione". Mi sembra che dopo questi anni la mentalità di molti praticanti e insegnanti non sia
cambiata.
Se il pugilato non fosse usato in incontri sul ring per me sarebbe comunque una straordinaria arte da combattimento. Per te no?
Per te le tecniche di pugilato non sarebbero efficaci se non ci fossero 2 atleti che si picchiano su un ring?
Io ho fatto pugilato e taiji e posso dire che, nella prospettiva di migliorare entrambi (perché è quello che faccio),
ho trovato molti punti in comune. Anche da un punto di vista tecnico.
Tu? Basta che non arriviamo a d'Annunzio e tecniche che prevedono il togliersi un paio di costole. :)
Certo,ho provato decine e decine di volte,non ci sono mai riuscito,quindi ho avuto prova che per quanto la mia volontà sia forte,la biologia,la chimica e la fisica saranno sempre più forti XD
D'Annunzio si è appunto tolto 2 costole. Se ci tieni così tanto puoi provare disarticolando la spalla e il gomito :)
E non sarà a causa della mancata fluidità dei miei movimenti se finirà male.
Quindi concordi che i principi non bastano? :gh:
Se non sei capace di esprimere energia in fluidità contro 3 avversari in combattimento (non parlo di tecniche di DP specifiche per la situazione)
hai perso in partenza. Se perdo sarà per quel 1% di imponderabilità che fa parte della vita. Non per colpa mia.
Però hai ragione i prinicpi non bastano: li devi anche allenare.
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ma ti auto-citi e commenti? ???
:)
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giusto per onestà intellettuale ... l'autocitarsi è frutto del terrificante quote di WW
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XD
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ma ti auto-citi e commenti? ???
:)
Nella parte citata ho lasciato una riga fra il mio commento e quello di WW. Non era facile sbrogliare la matassa dei quote...
:)
Però ammetto di non essermi impegnato... :)
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Esatto Bingo Bongo:vinci? Allora hai ragione.
Con una ragionevole percentuale potrei dire che è vero.
Ovviamente ci sono due o tre eccezioni,ma non sono statisticamente rilevanti.
Ma se hai ragione se vinci,se perdi hai torto.
E' per questo che è impossibile avere una dimostrazione pratica ed empirica sull'efficacia di certi stile quando proponi un confronto?
Io vorrei essere menato da un praticante di thai chi.
Ma non ne ho mai trovato uno,non che fosse in grado di farlo,ma nemmeno che volesse provare :(
Il rifiuto dello scontro a priori è la cosa deprimente.
Piuttosto che perdere minando quindi la propria credibilità,i propri guadagni per chiu è in malafede,o infrangere i propri sogni di guerriero sacro per i romantici,si evita lo scontro.
Se la boxe non avesse come obiettivo gli incontri (detta in maniera estremamenti semplicista) sarebbero probabilmente proliferati una quantità di stili alternativi,che propongono cose deliranti e assurde...
Oggi non sarebbe diversa da un balletto cinese.
E' questo che differenzia il thai chi da uno sport da combattimento,una sano banco di prova.
Senza di quello,sono solo chiacchiere e distintivo.
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Se posso...
@BB: è probabile che tu, come me, non abbia mai praticato taijiquan, per quanto hai studiato con un maestro che ti ha detto di conoscerlo.
@WW: è probabile che tu non abbia mai incontrato un praticante di taijiquan.
:)
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Sisi,l'ho incontrato :)
E' proprio di Trieste,l'avrai visto sicuramente anche tu Dorje :)
Si chiama Roberto,è un vecchietto con la barba grigia,va in giro sempre in camicia jeans.
E' una persona molto simpatica quando non si parla di thai chi.
Se riesco a ribeccarlo da qualche parte,ti porto il suo volantino quando ci si vede :)
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Sisi,l'ho incontrato :)
E' proprio di Trieste,l'avrai visto sicuramente anche tu Dorje :)
Si chiama Roberto,è un vecchietto con la barba grigia,va in giro sempre in camicia jeans.
E' una persona molto simpatica quando non si parla di thai chi.
Se riesco a ribeccarlo da qualche parte,ti porto il suo volantino quando ci si vede :)
Lo conosco. Ti assicuro che non fa taijiquan. :)
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Devo ammettere di non essere assolutamente un esperto.
Mi baso solo su quello che ha detto lui.
Che cosa pratica?
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Per la storia dei quote;ho sistemato tutto no?
Di che lamentate,vecchi brontoloni? :grrr: XD
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Devo ammettere di non essere assolutamente un esperto.
Mi baso solo su quello che ha detto lui.
Che cosa pratica?
Di certo fa un tipo di qigong terapeutico. :)
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E dell'istruttore di thai chi della makoto cosa mi dici? :)
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E dell'istruttore di thai chi della makoto cosa mi dici? :)
Idem. Fa il taiji che è stato esportato a partire dagli inizi del 20° secolo. :)
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Quindi stai dicendo che il thai chi non si può "giudicare",passami il termine,perchè attualmente è difficile trovare un praticante "puro" ?
Oppure ho capito male?
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Quindi stai dicendo che il thai chi non si può "giudicare",passami il termine,perchè attualmente è difficile trovare un praticante "puro" ?
Oppure ho capito male?
è difficile trovarlo ma è facile esserlo :thsit:
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Quindi stai dicendo che il thai chi non si può "giudicare",passami il termine,perchè attualmente è difficile trovare un praticante "puro" ?
Oppure ho capito male?
Più o meno si.
Sto dicendo in sostanza che la maggior parte delle persone che dicono di praticare in realtà non lo hanno mai fatto. Io stesso una volta credevo di praticarlo, ma ho scoperto che non mi sono manco mai avvicinato alla pratica.
Esiste un test per capire se uno ha almeno iniziato ad addestrarsi in quest'arte marziale: verificare il pengjin.
In pratica tu dici al praticante di mettersi davanti a te e tu lo colpisci (con quello che preferisci: gomiti, ginocchia, lowkick... Pugnazzi...). A quel punto, se il suo corpo ha sviluppato la caratteristica "pengjin", indipendentemente dal tuo attacco ci sarà una reazione che non solo annullerà il tuo attacco, ma ti farà molto male.
Passato questo test puoi dire di aver incontrato un praticante "basic" di taijiquan. :)
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Quindi stai dicendo che il thai chi non si può "giudicare",passami il termine,perchè attualmente è difficile trovare un praticante "puro" ?
Oppure ho capito male?
c'è un ex utente fam, di mestre credo,
che fa taiji marziali applicato dp
duro come il muro
se volete i riferimenti ve li do in pvt
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Esatto Bingo Bongo:vinci? Allora hai ragione.
Con una ragionevole percentuale potrei dire che è vero.
Ovviamente ci sono due o tre eccezioni,ma non sono statisticamente rilevanti.
Ma se hai ragione se vinci,se perdi hai torto.
E' per questo che è impossibile avere una dimostrazione pratica ed empirica sull'efficacia di certi stile quando proponi un confronto?
Io vorrei essere menato da un praticante di thai chi.
Ma non ne ho mai trovato uno,non che fosse in grado di farlo,ma nemmeno che volesse provare :(
Il rifiuto dello scontro a priori è la cosa deprimente.
Piuttosto che perdere minando quindi la propria credibilità,i propri guadagni per chiu è in malafede,o infrangere i propri sogni di guerriero sacro per i romantici,si evita lo scontro.
Se la boxe non avesse come obiettivo gli incontri (detta in maniera estremamenti semplicista) sarebbero probabilmente proliferati una quantità di stili alternativi,che propongono cose deliranti e assurde...
Oggi non sarebbe diversa da un balletto cinese.
E' questo che differenzia il thai chi da uno sport da combattimento,una sano banco di prova.
Senza di quello,sono solo chiacchiere e distintivo.
Evidentemente i praticanti che hai conosciuto facevano taiji, ma non sapevano realmente quale straordinario strumento avevano per poter combattere.
Questa estate se ci sarà occasione io sono a disposizione a fare amichevolmente, ma non troppo :), un pò di sparring.
Se posso...
@BB: è probabile che tu, come me, non abbia mai praticato taijiquan, per quanto hai studiato con un maestro che ti ha detto di conoscerlo.
Non ho capito se secondo te, non avendo io mai praticato taijiquan con un maestro vero, non ho capito che il taijiquan è una vera arte per combattere o non lo è?
O trovi l'uso del sacco, dei pao e lo sparring strumenti scorretti per una seria e tradizionale pratica del taiji?
L'esercizio chan ssu chin è un esercizio che serve per sviluppare il Feng Jin, che nato dai principi taosti, prevede una parte yin e una yang. Quindi si parla di Yin Feng Jin e di Yang Feng Jin. La forza elastica necessaria per il tuo test per il Feng Jin è solo un aspetto del taiji. Per capire il Feng Jin bisogna fare il chan ssu chin.
Come detto il cuore è il chan ssu chin. Questo è l'esercizio che si deve saper fare.
Le applicazioni in combattimento seguono e seguono secondo quei principi allenati nel chan ssu chin.
Come detto in un altro post l'uso delle sfere yin yang sono una rappresentazione dell'esercizio chan suu chin dove le sfere sono rappresentate dalle anche. Sono presuntuoso :) sono convinto di fare un grande dono a tutti i presenti nel suggerire di praticare chan ssu chin correttamente. Vi si aprirà un mondo praticando i principi che presiedono tutte le tecniche e le qualità del taiji compreso il Feng Jin.
Uso Feng Jin perché Peng (tradotto come parata) è fuorviante. Non c'è parata e non c'è spinta, ma la compressione di una molla che restituisce elasticamente la stessa forza impressa. Altro principio: usare la forza del mio avversario contro di lui. Per questo più l'avversario comprime la molla più la carica. Più verrà proiettato lontano. Identico principio del WT (così stilisticamente diverso). Permettetemi di essere simpaticamente ancora presuntuoso: non esiste nessuno stile. Lo aveva già capito Bruce Lee.
E' bello quando nello stile si vede l'esplicazione dei principi. E' un meraviglioso miracolo della natura.
Il chan suu chin è una rappresentazione del tao nello spazio tridimensionale. E il taiji è uno stile che applica i principi del tao dalle posture, alle tecniche.
Tutto del vostro stile (MT, BJJ, Pugilato, ecc), dopo il chan ssu chin, sarà migliore...
Non esiste nessuno stile... :)
Potete, giustamente, giudicarmi.
Apprezzate almeno il fatto che a rischio ban sono qui a parlarne in un topic di lotta a terra sulla sezione DP. E non lo faccio per fare bastian contrario a tutti i costi. Non ne posso fare a meno. Perché ne sono davvero convinto e tradirei me stesso se per essere un più popolare rinnegassi le mie idee.
E questo non si verifica.
:)
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Per quanto ne so io del taiji, prevede un uso del corpo talmente diverso dalle altre arti marziali, che non si può "milgiorare" un'altra arte praticando taiji.
Quello che hai fatto tu sono esercizi di meditazione dinamica propriocettiva, ma non taijiquan.
:)
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Beh visto che c'è la sezione taiji.. con anche gente che ne sa un bel po' (il "vecchio" YJM in primis) varrebbe la pena "trascinarli" dentro il 3D 8)
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Beh visto che c'è la sezione taiji.. con anche gente che ne sa un bel po' (il "vecchio" YJM in primis) varrebbe la pena "trascinarli" dentro il 3D 8)
Mi sa che si fa prima a splittare i messaggi da qui a li! :gh:
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Esiste un test per capire se uno ha almeno iniziato ad addestrarsi in quest'arte marziale: verificare il pengjin.
In pratica tu dici al praticante di mettersi davanti a te e tu lo colpisci (con quello che preferisci: gomiti, ginocchia, lowkick... Pugnazzi...). A quel punto, se il suo corpo ha sviluppato la caratteristica "pengjin", indipendentemente dal tuo attacco ci sarà una reazione che non solo annullerà il tuo attacco, ma ti farà molto male.
Passato questo test puoi dire di aver incontrato un praticante "basic" di taijiquan. :)
Dò, e' uno scherzo?
Sta cosa l'ho sentita (non tramite orecchie ma sulla pelle :'( ) solo nel pukulan..e a occhio e croce i modi di praticare sono diametralmente opposti a quelli del TJ..
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e a occhio e croce i modi di praticare sono diametralmente opposti a quelli del TJ..
Di quelli che siamo stati abituati a vedere (nel tjq), senz'altro.
Ma non è taiji quello. ;)
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Ricordo, non sono sicuro del periodo, più o meno 15 anni fa un articolo su "Samurai" il cui titolo recitava "Vinci? Allora hai ragione".
Erano gli anni in cui il tentativo di portare le AM sul ring stava facendo nascere gli SDC totali e si stava delineando una
grande verità: "chi vince ha ragione". Mi sembra che dopo questi anni la mentalità di molti praticanti e insegnanti non sia
cambiata.
E' sbagliata? ???
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Per quanto ne so io del taiji, prevede un uso del corpo talmente diverso dalle altre arti marziali, che non si può "milgiorare" un'altra arte praticando taiji.
Quello che hai fatto tu sono esercizi di meditazione dinamica propriocettiva, ma non taijiquan.
:)
Cazz...ehm....sono rimasto colpito Dorje, preciso e sintetico. :)
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Quindi stai dicendo che il thai chi non si può "giudicare",passami il termine,perchè attualmente è difficile trovare un praticante "puro" ?
Oppure ho capito male?
giusto per far la figura del pignolo.. ma si scrive taiji, o taiji... thai non c'entra nulla ;)
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Esiste un test per capire se uno ha almeno iniziato ad addestrarsi in quest'arte marziale: verificare il pengjin.
Richard Benson BASTAAAAAA! (https://www.youtube.com/watch?v=Jy0vU9okThc#)
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Quindi stai dicendo che il thai chi non si può "giudicare",passami il termine,perchè attualmente è difficile trovare un praticante "puro" ?
Oppure ho capito male?
giusto per far la figura del pignolo.. ma si scrive taiji, o taiji... thai non c'entra nulla ;)
e se fosse Thai (chi) sarebbe a prescindere efficace vista la provenienza Thai
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Quindi stai dicendo che il thai chi non si può "giudicare",passami il termine,perchè attualmente è difficile trovare un praticante "puro" ?
Oppure ho capito male?
Più o meno si.
Sto dicendo in sostanza che la maggior parte delle persone che dicono di praticare in realtà non lo hanno mai fatto. Io stesso una volta credevo di praticarlo, ma ho scoperto che non mi sono manco mai avvicinato alla pratica.
Esiste un test per capire se uno ha almeno iniziato ad addestrarsi in quest'arte marziale: verificare il pengjin.
In pratica tu dici al praticante di mettersi davanti a te e tu lo colpisci (con quello che preferisci: gomiti, ginocchia, lowkick... Pugnazzi...). A quel punto, se il suo corpo ha sviluppato la caratteristica "pengjin", indipendentemente dal tuo attacco ci sarà una reazione che non solo annullerà il tuo attacco, ma ti farà molto male.
Passato questo test puoi dire di aver incontrato un praticante "basic" di taijiquan. :)
Dorje scusami ma trovo uno scoglio logico...
Se tutto quello che vediamo non è "vero" taiji,come facciamo a definire cosa è il vero taiji?
E' come se io ti chiedessi di identificare una chimera,senza avertene mai mostrata una...
Mi sembra come la storia che la più grande prova dell'esistenza del diavolo sia la sua assenza...
O ho capito male io,oppure tu non hai ancora detto tutto quello che sai ;)
Nel secondo caso,hai qualche video di quello che consideri taiji funzionale?
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giusto per far la figura del pignolo.. ma si scrive taiji, o taiji... thai non c'entra nulla ;)
e se fosse Thai (chi) sarebbe a prescindere efficace vista la provenienza Thai
8) 8)
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Dorje scusami ma trovo uno scoglio logico...
Se tutto quello che vediamo non è "vero" taiji,come facciamo a definire cosa è il vero taiji?
Beh: ti affidi un po' alla logica, un po' a ciò che leggi (e, soo se hai tanto culo, ad un insegnante competente). ;)
O ho capito male io,oppure tu non hai ancora detto tutto quello che sai ;)
Nel secondo caso,hai qualche video di quello che consideri taiji funzionale?
No. E da quello che so, chi "sa", non fa video. E non gli frega una mazza di farli. :)
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Quello che hai fatto tu sono esercizi di meditazione dinamica propriocettiva, ma non taijiquan.
Quello che faccio praticando chan ssu chin è rappresentare su un piano tridimensionale il Tao.
I principi del Tao sono i principi che governano qualunque momento del combattimento del taiji.
Questo esercizio è il cuore del taiji (non nel senso che lo scopo, anche se poi è anche utile a questo, sia quello di allenare l'apparato cardiovascolare!).
Questo esercizio insegna tutti i principi senza i quali non si può parlare di taiji. Dall'esercizio chan ssu chin si può fare qualunque tecnica del taiji compreso il Feng Jin, si può fare qualunque forma del taiji e passare senza soluzione di continutà dallo stile chen al sun al wu allo yang che altro non sono che l'espressione artistica e marziale dei principi del Tao.
Non è come la corda per i pugili o i thai o la kick. E' il taiji. Lo stile è arte (marziale).
Tutti gli errori non ammessi nel taiji possono avvenire anche nella pratica del chan ssu chin e possono essere capiti e corretti allenando il chan ssu chin. Tutti i principi del tai sono allenati nel chi nel chan ssu chin. Puoi capire che il chan ssu chin è taiji solo se comprendi il Tao e solo comprendendo il Tao puoi correttamente fare il chan ssu chin.
Di esercizi di meditazione dinamica propriocettiva ce ne sono tanti.
Ma di esercizi che rappresentano su un piano tridimensionale il tao e i principi del taiji c'è solo
chan ssu chin
Per quanto ne so io del taiji, prevede un uso del corpo talmente diverso dalle altre arti marziali, che non si può "milgiorare" un'altra arte praticando taiji.
:)
Non farai mai la tua migliore MT se non pratichi il taiji. L'uso del corpo nel taiji non è un uso diverso, ma è come il corpo deve essere usato. Il resto è solo arte marziale e fantasia che si traduce in uno stile.
La possiamo chiamare MT, Karate o WT. Io grazie alla comprensione dei principi del taiji e alla loro applicazione sono stato reputato da un maestro di capoiera incontrato in uno stage interstile un buon praticante ed è rimasto stupito nel sapere che non avessi fatto capoiera un solo minuto in una palestra con un insegnante. E mi alleno anche nella MT. Con soddisfazione, divertimento e gioia da quando il taiji mi ha insegnato che non ho ostacoli se sono in equilibrio. Grazie al chan ssu chin.
Altro discorso è farlo svogliatamente e senza testa. In questo caso è più utile andare in discoteca e sfogarsi ballando.
:)
Forse però hai l'idea che il taiji sia così potente (e se hai questa idea l'apprezzo) che in realtà pochissimi uomini sperduti chissà dove sappiano davvero fare taiji, ma in realtà abbiamo già tutto per capire il taiji ed è sono i principi del Tao.
E' molto più semplice di come sembra...E comunque è solo un consiglio e se tu mi vuoi suggerire un esercizio che ritieni fondamento della tua pratica puoi stare sicuro che, se già non lo pratico, non me lo lascio scappare!
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Ti posso dire solo: buona pratica, Bingo Bongo. :)
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Ti posso dire solo: buona pratica, Bingo Bongo. :)
Ti ringrazio Dorje e buona pratica anche a te :)
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Quello che faccio praticando chan ssu chin è rappresentare su un piano tridimensionale il Tao.
Scusami ma cosa e' per te il tao? La classica immagine bianco-nera?
Un piano non e' tridimensionale ma e' bidimensionale x essere pignoli. Al massimo si parla di spazio.
Rappresentare il tao che vuol dire?
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Quello che faccio praticando chan ssu chin è rappresentare su un piano tridimensionale il Tao.
Scusami ma cosa e' per te il tao? La classica immagine bianco-nera?
Speriamo di no... Quello è il taiji. :)
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Quello che faccio praticando chan ssu chin è rappresentare su un piano tridimensionale il Tao.
Scusami ma cosa e' per te il tao? La classica immagine bianco-nera?
Speriamo di no... Quello è il taiji. :)
Eh ma e' una cosa che ho letto spesso.
Questo diagramma si vede spesso ed e' una rappresentazione tridimensionale del simbolo piu' comune del taiji.
(http://taiji-quan.net/chansijin/doublehand.jpg)
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Quello che faccio praticando chan ssu chin è rappresentare su un piano tridimensionale il Tao.
Scusami ma cosa e' per te il tao? La classica immagine bianco-nera?
Un piano non e' tridimensionale ma e' bidimensionale x essere pignoli. Al massimo si parla di spazio.
Rappresentare il tao che vuol dire?
Il Tao è il principio alla base del Taosimo, ma anche il confucianesimo fa riferimento a questo principio. E' prima di di tutto un principio (ma vediamolo anche come concetto) e ha un suo specifico ideogramma. Questo concetto è stato rappresentato in più modi, ma il simbolo principale è la classica immagine bianco-nera che raffigura graficamente (grande cosa questa di poter rappresentare graficamente un concetto) il principio, ma questo simbolo non va visto su un piano bidimensionale, ma in uno spazio tridimensionale (hai ragione non è un piano, ma avevo in mente lo "stendere la raffigurazione grafica (bidimensionale) su uno spazio tridimensionale).
Il disegno delle mani è perché il Tao da origine ai principi del taiji (la suprema polarità nata dall'interazione yang e ying che sono elementi della filosofia Taosta non del taiji, il taiji, quello che alleniamo, è pratica di tali principi).
La rappresentazione del Tao (nel caso specifico, perché il Taoismo è la via, è la strada che si percorre) nello spazio tridimensionale si esplica con il movimento delle mani da te indicato nel disegno.
Il simbolo bianco e nero non è preso dal taiji, ma è il taiji che ha preso il principio dal Tao.
Però è esattamente quella la rappresentazione (anche sei il disegno non è solo indicativo) delle mani il cui moto necessariamente manifesterà, a un certo punto, la tendenza opposta (quella che nel simbolo grafico è rappresentata dal pallino bianco/nero) cambiando direzione (il simbolo del tao è una rappresentazione di una continua trasformazione dello yin/yang). Voglio estremizzare. In quel simbolo ci sono tutte le regole per capire il taiji e non fare errori nella pratica.
Quando qualcuno vi dice che quello è il simbolo del taiji è perché il taiji si comporta secondo i principi del Tao, ma quel simbolo rappresenta, prima del taiji, i principi del Tao.
Il taiji è la suprema polarità, ma vedila come parte del Tao. Il disegno delle mani è la pratica dei principi del Tao.
Da un punto di vista pratico abbiamo un concetto filosofico, il cuoi cuore viene raffigurato attraverso un simbolo. Il simbolo viene poi rappresentato in uno spazio tridimensionale. Il grande dono è che hai possibilità di sentire attraverso il tuo corpo quel perfetto equilibrio che la rappresentazione del Tao porta.
NOTA: Il disegno, che conosco molto bene, arriva da testi cinesi e la posizione delle dita delle mani non viene raffigurata correttamente. Ricorda che nel taiji il dito indice e l'esplicazione della nostra intenzione e deve godere di una tensione indotta (non volontaria) causata dall'allineamento delle ossa e della postura.
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Non saprei da dove cominciare a risponderti :)
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Non saprei da dove cominciare a risponderti :)
Puoi incomiciare col dirmi quello che pensi del Tao e se ritieni (anche se la mia è una domanda retorica perché so che è così :) ) che la pratica del taiji deve rispettare i principi del Tao.
Abbandona un attimo l'allenanento che fai nel taiji quan. Tieni presente che quando parlo di taiji sto intendendo non l'ideogramma taiji (suprema polarità) ma la pratica del taijiquan.
Il troppo pesante e il troppo leggero sono considerati 2 errori ne taijiquan. Perchè sono 2 errori? Perché nel simbolo che rappresenta il Tao i due pallini bianco e nero stanno a indicare che una parte non sarà mai completamente nera e una completamente bianca (se vogliamo avere equilibrio e stabilità!). Il Tao è la strada.
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Il troppo pesante e il troppo leggero sono considerati 2 errori ne taijiquan. Perchè sono 2 errori? Perché nel simbolo che rappresenta il Tao i due pallini bianco e nero stanno a indicare che una parte non sarà mai completamente nera e una completamente bianca (se vogliamo avere equilibrio e stabilità!).
C'e' da dire che sei convinto di quello che dici. :)
Intanto partiamo con la terminologia, pesante e leggero sono termini a mio avviso imprecisi.
Si parla di doppio peso / affondare e di galleggiare / leggerezza. I primi sono errori, i secondi no. Doppio peso non e' essere troppo pesante quanto lavorare a favore e contro allo stesso tempo o esagerare (detto alla buona). Galleggiare non e' essere leggeri.
Il concetto della presenza di una parte nell'altra (sostanziale-insostanziale, ying yang, ecc.) e' corretta ma e' come viene implementato nella pratica che fa la differenza. Non centra in senso stretto a mio avviso la dualita' stabilita' - equilibrio. Il secondo non credo sia mai citato nei classici da solo. Si parla di solito di zhongding (equilibrio centrale) che pero' non e' un elemento unicamente fisico a mio avviso. Molte AM hanno questo concetto presente. Se parli con praticanti di altre AM ti diranno "anche noi facciamo cosi".
Come vedi tu questo discorso all'atto pratico? Cosa e' nero - bianco per te in un contrasto con un avversario?
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Il troppo pesante e il troppo leggero sono considerati 2 errori ne taijiquan. Perchè sono 2 errori? Perché nel simbolo che rappresenta il Tao i due pallini bianco e nero stanno a indicare che una parte non sarà mai completamente nera e una completamente bianca (se vogliamo avere equilibrio e stabilità!).
C'e' da dire che sei convinto di quello che dici. :)
Intanto partiamo con la terminologia, pesante e leggero sono termini a mio avviso imprecisi.
Si parla di doppio peso / affondare e di galleggiare / leggerezza. I primi sono errori, i secondi no. Doppio peso non e' essere troppo pesante quanto lavorare a favore e contro allo stesso tempo o esagerare (detto alla buona). Galleggiare non e' essere leggeri.
Il concetto della presenza di una parte nell'altra (sostanziale-insostanziale, ying yang, ecc.) e' corretta ma e' come viene implementato nella pratica che fa la differenza. Non centra in senso stretto a mio avviso la dualita' stabilita' - equilibrio. Il secondo non credo sia mai citato nei classici da solo. Si parla di solito di zhongding (equilibrio centrale) che pero' non e' un elemento unicamente fisico a mio avviso. Molte AM hanno questo concetto presente. Se parli con praticanti di altre AM ti diranno "anche noi facciamo cosi".
Come vedi tu questo discorso all'atto pratico? Cosa e' nero - bianco per te in un contrasto con un avversario?
La terminologia credo sia corretta: l'errore non è nel leggero o pesante, ma come ho scritto nel troppo (il troppo "stroppia" e quindi niente Tao e niente Taijiquan). Il doppio peso o il troppo pesante per quanto mi riguarda sono la stessa cosa se portano a essere stagnanti. Il galleggiare per me è essere troppo leggeri, una base poco stabile vista all'occidentale, che significa troppo poco sostanziale per dirla all'orientale. Sostanziale-insostanziale vale tanto per la distribuzione del peso quanto per la posizione delle braccia.
Per quanto riguarda la dualità non è una dualità in uno stato qualunque. E' una dualità in uno stato di equilibrio dinamico. Lo stesso equilibrio dinamico necessario nel Taijiquan. Ed è il giusto rapporto della dualità che porta equilibrio.
Per me non esiste il nero-bianco in un contrasto o nella pratica generale. Esiste il Tao. Cioé esiste la condizione psico-fisica dove, secondo i principi del Tao, il nero ha in seno il principio del bianco e viceversa. Esiste quindi un equilibrio dinamico specifico.
Si può avere equilibrio dinamico in tanti modi, ma quello necessario per parlare di Taijiquan è quello rappresentato dalla raffigurazione del Tao.
Per quanto riguarda il concetto di "equilibrio centrale" hai ragione vale per tutte le AM (e non è un elemento solo fisico).
E il Tao infatti non parla di equilibrio centrale, parla di equilibrio totale (dell'Universo).
Mi ripeto, usa i termini come vuoi, ma se vuoi fare il vero taijiquan devi rappresentare attraverso lo stile i principi del Tao :)
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La terminologia credo sia corretta: l'errore non è nel leggero o pesante, ma come ho scritto nel troppo (il troppo "stroppia" e quindi niente Tao e niente Taijiquan).
Il doppio peso o il troppo pesante per quanto mi riguarda sono la stessa cosa se portano a essere stagnanti.
Permettimi di dissentire, pesante non esite nei classici. Esiste affondare che e' diverso dal doppio a mio avviso.
Il galleggiare per me è essere troppo leggeri, una base poco stabile vista all'occidentale, che significa troppo poco sostanziale per dirla all'orientale. Sostanziale-insostanziale vale tanto per la distribuzione del peso quanto per la posizione delle braccia.
Galleggiare non e' leggerezza (cosa invece ricercata intesa come "liberta di movimento") ma fluttuare. Mancanza a mio avviso di una "connessione".
Un po' come nel discorso pesantezza se vai di peso allora scatta il doppio peso.
Per quanto riguarda la dualità non è una dualità in uno stato qualunque. E' una dualità in uno stato di equilibrio dinamico. Lo stesso equilibrio dinamico necessario nel Taijiquan. Ed è il giusto rapporto della dualità che porta equilibrio. Per me non esiste il nero-bianco in un contrasto o nella pratica generale. Esiste il Tao. Cioé esiste la condizione psico-fisica dove, secondo i principi del Tao, il nero ha in seno il principio del bianco e viceversa. Esiste quindi un equilibrio dinamico specifico.
Si può avere equilibrio dinamico in tanti modi, ma quello necessario per parlare di Taijiquan è quello rappresentato dalla raffigurazione del Tao.
Per quanto riguarda il concetto di "equilibrio centrale" hai ragione vale per tutte le AM (e non è un elemento solo fisico).
E il Tao infatti non parla di equilibrio centrale, parla di equilibrio totale (dell'Universo).
Mi ripeto, usa i termini come vuoi, ma se vuoi fare il vero taijiquan devi rappresentare attraverso lo stile i principi del Tao :)
Troppo complicato per me, passo.
Se ti interessa il discorso di Zhongding guardati il thread (qui o sull'altro forum) sul discorso dello ZhongQi.
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Permettimi di dissentire, pesante non esite nei classici. Esiste affondare che e' diverso dal doppio a mio avviso.
Sono d'accordo con te solo se li hai letti in lingua originale. :)
Affondare è troppo sostanziale. Il doppio peso da un punto di vista pratico significa 50% del peso su entrambe le gambe. Questo rende il movimento "stagnante".
Nel simbolo del Tao esiste un movimento continuo, mai stagnante, e anche nella fase di passaggio non sarà mai completamente yin e mai completamente yang perché uno ha in seno l'altro (il pallino bianco o nero)
Galleggiare non e' leggerezza (cosa invece ricercata intesa come "liberta di movimento") ma fluttuare. Mancanza a mio avviso di una "connessione".
Un po' come nel discorso pesantezza se vai di peso allora scatta il doppio peso.
D'accordo. Talmente leggeri che dovremmo riuscire a muovere il corpo col respiro. Questo dovrebbe essere uno degli obiettivi.
Troppa leggerezza intendo proprio "galleggiare" o se preferisci come dici tu "fluttuare".
Troppo complicato per me, passo.
Se ti interessa il discorso di Zhongding guardati il thread (qui o sull'altro forum) sul discorso dello ZhongQi.
Invece è molto semplice e tu mi sembri preparato: per non fare errori nel taijiquan lascia perdere tutti i fronzoli. Postura e movimento sempre e solamente secondo i principi del Tao. Questo è l'unico segreto.
:)
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Sono d'accordo con te solo se li hai letti in lingua originale. :)
"Leggere i classici" e comprenderli e' una cosa che puo' fare solo un maestro di tjq.
Uno studioso puo' tradurli, ma anche questa operazione non e' immediata. Le decine di traduzioni che ci sono in giro dimostrano la non univocita' dei renderings (non mi viene la parola italiana).
Io leggo le traduzioni, non leggo il cinese, sopratuto quello dei classici.
Affondare è troppo sostanziale. Il doppio peso da un punto di vista pratico significa 50% del peso su entrambe le gambe. Questo rende il movimento "stagnante".
Quindi per te non esiste il ma bu?
D'accordo. Talmente leggeri che dovremmo riuscire a muovere il corpo col respiro. Questo dovrebbe essere uno degli obiettivi.
Troppa leggerezza intendo proprio "galleggiare" o se preferisci come dici tu "fluttuare".
Nei Classici si dice che sia Yi (intenzione) che muove il corpo e non il respiro.
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Affondare è troppo sostanziale. Il doppio peso da un punto di vista pratico significa 50% del peso su entrambe le gambe. Questo rende il movimento "stagnante".
Quindi per te non esiste il ma bu?
Ho difeso questa posizione in 2 topic sull'interstile! :)
Esiste eccome. E' fondamentale. Nel qi qong (Zhan Zhuang) e nella maggior parte degli stili tradizionali, tenuta però decisamente più bassa e non necessariamente praticata con i principi corporei della pratica in Zhan Zhuang.
Questa posizione serve a gestire e affinare le sensazioni che, in ma bu, il corpo restituisce. La pratico sempre, ma la ma bu è una posizione statica. La non soluzione di continuità e la fluidità nel taijiquan prevedono che non ci sia mai il peso distribuito equamente per evitare la "stagnazione". Il peso deve fluire da una gamba all'altra in modo continuo.
Non c'è corretta postura nel Taijiquan se non si è allenata la posizione Zhang Zhuang in quanto permette di correggere i difetti posturali del corpo (leggi allineamento corretto delle ossa).
D'accordo. Talmente leggeri che dovremmo riuscire a muovere il corpo col respiro. Questo dovrebbe essere uno degli obiettivi.
Troppa leggerezza intendo proprio "galleggiare" o se preferisci come dici tu "fluttuare".
Nei Classici si dice che sia Yi (intenzione) che muove il corpo e non il respiro.
L'intenzione è il principio più importante una volta superato lo scoglio del corpo e per superare lo scoglio del corpo devo usare l'intenzione (ancora il dualismo).
Una volta che il corpo non è più un problema attraverso l'intenzione potrò far fare al mio corpo quello che voglio. Non solo a una parte del mio corpo, ma a tutto il mio corpo perché il mio corpo sarà una cosa sola con la mia intenzione (principio di unità del dualismo nel Tao).
L'intenzione guida il mio corpo come se fosse una cosa sola nel prendere quella penna sul tavolo. Se prendo quella penna secondo i principi (che si esplicano nel movimento e nella postura) sto facendo taijiquan.
E' per questo che il dito indice è indice (leggi espressione) della mia intenzione. Quando indichi a qualcuno qualcosa e lo fai con tuo dito indice anche quello è Yi.
L'intenzione non muove il corpo fisicamente, muove il corpo intenzionalmente. Corpo e intenzione diventano una cosa sola. Quando saranno una cosa sola proverai la meravigliosa sensazione di come sia il respiro a muovere fisicamente il corpo e non i muscoli. Sentirai una specie di bolla d'aria muoversi seguendo le stesse traiettorie a spirale del simbolo del Tao.
Quando intenzione e corpo sono una cosa sola (nel rispetto dei principi del Tao) posso colpire quel punto del mio avversario solo grazie alla mia intenzione senza preoccuparmi di altro. Intendo colpire quel punto. Il corpo esegue contemporaneamente (e lo fa secondo i principi del movimento e posturali derivati dal Tao).
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Esiste eccome. E' fondamentale. Nel qi qong (Zhan Zhuang) e nella maggior parte degli stili tradizionali, tenuta però decisamente più bassa e non necessariamente praticata con i principi corporei della pratica in Zhan Zhuang.
Questa posizione serve a gestire e affinare le sensazioni che, in ma bu, il corpo restituisce. La pratico sempre, ma la ma bu è una posizione statica. La non soluzione di continuità e la fluidità nel taijiquan prevedono che non ci sia mai il peso distribuito equamente per evitare la "stagnazione". Il peso deve fluire da una gamba all'altra in modo continuo.
Non c'è corretta postura nel Taijiquan se non si è allenata la posizione Zhang Zhuang in quanto permette di correggere i difetti posturali del corpo (leggi allineamento corretto delle ossa).
Non ho capito mica (con una c se no Franco mi corregge di nuovo :D) tanto.
Questa posizione ZhangZhuang che citi come e' fatta? Dici che serve per allineare le ossa. Per quanto va pratica/tenuta?
L'intenzione è il principio più importante una volta superato lo scoglio del corpo e per superare lo scoglio del corpo devo usare l'intenzione (ancora il dualismo).
Una volta che il corpo non è più un problema attraverso l'intenzione potrò far fare al mio corpo quello che voglio. Non solo a una parte del mio corpo, ma a tutto il mio corpo perché il mio corpo sarà una cosa sola con la mia intenzione (principio di unità del dualismo nel Tao).
L'intenzione guida il mio corpo come se fosse una cosa sola nel prendere quella penna sul tavolo. Se prendo quella penna secondo i principi (che si esplicano nel movimento e nella postura) sto facendo taijiquan.
E' per questo che il dito indice è indice (leggi espressione) della mia intenzione. Quando indichi a qualcuno qualcosa e lo fai con tuo dito indice anche quello è Yi.
L'intenzione non muove il corpo fisicamente, muove il corpo intenzionalmente. Corpo e intenzione diventano una cosa sola. Quando saranno una cosa sola proverai la meravigliosa sensazione di come sia il respiro a muovere fisicamente il corpo e non i muscoli. Sentirai una specie di bolla d'aria muoversi seguendo le stesse traiettorie a spirale del simbolo del Tao.
Quando intenzione e corpo sono una cosa sola (nel rispetto dei principi del Tao) posso colpire quel punto del mio avversario solo grazie alla mia intenzione senza preoccuparmi di altro. Intendo colpire quel punto. Il corpo esegue contemporaneamente (e lo fa secondo i principi del movimento e posturali derivati dal Tao).
Di nuovo troppo complicato per me.
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Non ho capito mica (con una c se no Franco mi corregge di nuovo :D) tanto.
Questa posizione ZhangZhuang che citi come e' fatta? Dici che serve per allineare le ossa. Per quanto va pratica/tenuta?
Non dico che serve ad allineare le ossa dico che se non hai le ossa correttamente posizionate non puoi fare correttamente Zhan Zhuang di conseguenza per farla correttamente devi abituare lo scheletro ad ussumere una certa posizione. Se puoi la vuoi vedere all'orientale e la posizione serve per incrementare il qi nel corpo. Di sicuro serve per aumentare la sensibilità dispetto alle sensazioni restituite dal corpo in questa posizione.
La posizione detta anche "sostenere la palla" o del "palo eretto" è una MA BU alta con le gambe alla larghezza delle spalle e le braccia come se sostenessero una palla. La puoi fare per quanto tempo ti pare visto che è una posizione anche di meditazione:
* Ridurre la curva cervicale e nel farlo il mento rientra leggermente
* Recuperare la cifosi dorsale alzando la parte alta della schiena
* Retrovergere il bacino e verticalizzare il sacro per ridurre la lordosi lombare
* Articolazioni di anche, ginocchia e caviglie flesse
* Caricare il peso di 1 cm avanti al tallone là dove la tibia cade sul piede
* Spalle rilassate lasciandole spiovere in avanti
* Allontare i gomiti per creare spazio sotto le ascelle (sufficiente per una pallina da tennis)
* Arrotondare braccia e gambe come se fossimo su uno sgabello
* Rilassare torace e addome
* Tenere il punto bai-hui (all'apice del capo) a piombo con il punto Hiu Yin (al centro del perineo)
* Respirare in modo naturale
Questa struttura dovrebbe essere mantenuta anche nel taijiquan
Di nuovo troppo complicato per me.
Non è complicato: l'intenzione Yi non è una magia e quando si dice che il corpo si muove con l'intenzione è per dire che il corpo e l'intenzione devono essere una cosa sola.
Quando sollevi il bicchiere per bere l'acqua pensi dove stai scaricando il peso, come sono messe le ossa, come stai muovendo il braccio, se hai le spalle rilassate? Penso di no, bevi e basta perché la tua intenzione è quella di bere.
Nel taiji però tutte quelle cose a cui non pensi quando bevi un bicchiere d'acqua vanno invece tenute in conto. L'obiettivo quindi è che la mia intenzione e il mio corpo siano una cosa sola anche nel taiji (ma con il rispetto delle regole del taiji) in modo che le tecniche diventino automatiche così come lo è il bere un bicchiere d'acqua. La mia intenzione è colpire quel punto (non muovere il braccio), il colpirlo sempre nella posizione corretta e nel modo corretto non deve essere più una cosa a cui devo pensare volontariamente.
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La posizione detta anche "sostenere la palla" o del "palo eretto" è una MA BU alta con le gambe alla larghezza delle spalle e le braccia come se sostenessero una palla. La puoi fare per quanto tempo ti pare visto che è una posizione anche di meditazione:
* Ridurre la curva cervicale e nel farlo il mento rientra leggermente
* Recuperare la cifosi dorsale alzando la parte alta della schiena
* Retrovergere il bacino e verticalizzare il sacro per ridurre la lordosi lombare
* Articolazioni di anche, ginocchia e caviglie flesse
* Caricare il peso di 1 cm avanti al tallone là dove la tibia cade sul piede
* Spalle rilassate lasciandole spiovere in avanti
* Allontare i gomiti per creare spazio sotto le ascelle (sufficiente per una pallina da tennis)
* Arrotondare braccia e gambe come se fossimo su uno sgabello
* Rilassare torace e addome
* Tenere il punto bai-hui (all'apice del capo) a piombo con il punto Hiu Yin (al centro del perineo)
* Respirare in modo naturale
Questa struttura dovrebbe essere mantenuta anche nel taijiquan
Ora ho capito cosa intendi, la classica posizione del tibao, con regole derivate dai 10 punti importanti citati da di Yang ChengFu.
Mediamente quanto va tenuta?
Non è complicato: l'intenzione Yi non è una magia e quando si dice che il corpo si muove con l'intenzione è per dire che il corpo e l'intenzione devono essere una cosa sola.
Quando sollevi il bicchiere per bere l'acqua pensi dove stai scaricando il peso, come sono messe le ossa, come stai muovendo il braccio, se hai le spalle rilassate? Penso di no, bevi e basta perché la tua intenzione è quella di bere.
Nel taiji però tutte quelle cose a cui non pensi quando bevi un bicchiere d'acqua vanno invece tenute in conto. L'obiettivo quindi è che la mia intenzione e il mio corpo siano una cosa sola anche nel taiji (ma con il rispetto delle regole del taiji) in modo che le tecniche diventino automatiche così come lo è il bere un bicchiere d'acqua. La mia intenzione è colpire quel punto (non muovere il braccio), il colpirlo sempre nella posizione corretta e nel modo corretto non deve essere più una cosa a cui devo pensare volontariamente.
Se ho ben capito per te Yi e' automazione e precisione di movimento e la determinazione nel colpire.
Non concordo.
Al mio infimo livello di conoscenza del tjq Yi e' uno "sguardo" rivolto all'interno sui dei punti precisi che ZhongWen chiama jiandian.
http://books.google.it/books?id=g2WOBfL5zuAC&pg=PR11&lpg=PR11&dq=jindian+fu+zhongwen&source=bl&ots=46N82MDDWu&sig=zR6FDZ8uhBjpqKtX27CqODhx2dc&hl=it&ei=JU_JToK2PI7ZsgbXwtnnBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCIQ6AEwAA#v=onepage&q=jindian%20fu%20zhongwen&f=false (http://books.google.it/books?id=g2WOBfL5zuAC&pg=PR11&lpg=PR11&dq=jindian+fu+zhongwen&source=bl&ots=46N82MDDWu&sig=zR6FDZ8uhBjpqKtX27CqODhx2dc&hl=it&ei=JU_JToK2PI7ZsgbXwtnnBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCIQ6AEwAA#v=onepage&q=jindian%20fu%20zhongwen&f=false)
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Ora ho capito cosa intendi, la classica posizione del tibao, con regole derivate dai 10 punti importanti citati da di Yang ChengFu.
Mediamente quanto va tenuta?
La posizione è stata codifica ben prima di ChengFu che giustamente ha "importato" i principi del qi qong nel taijiquan.
Personalmente la tengo dai 5 minuti fino a 1 ora, ma non credo che ci sia necessariamente un limite. Anzi se riesci a stare in piedi norlmente per diverse ore direi che dovresti essere in grado ancor di più di stare in Zhan Zhuag.
Non è complicato: l'intenzione Yi non è una magia e quando si dice che il corpo si muove con l'intenzione è per dire che il corpo e l'intenzione devono essere una cosa sola.
Quando sollevi il bicchiere per bere l'acqua pensi dove stai scaricando il peso, come sono messe le ossa, come stai muovendo il braccio, se hai le spalle rilassate? Penso di no, bevi e basta perché la tua intenzione è quella di bere.
Nel taiji però tutte quelle cose a cui non pensi quando bevi un bicchiere d'acqua vanno invece tenute in conto. L'obiettivo quindi è che la mia intenzione e il mio corpo siano una cosa sola anche nel taiji (ma con il rispetto delle regole del taiji) in modo che le tecniche diventino automatiche così come lo è il bere un bicchiere d'acqua. La mia intenzione è colpire quel punto (non muovere il braccio), il colpirlo sempre nella posizione corretta e nel modo corretto non deve essere più una cosa a cui devo pensare volontariamente.
Se ho ben capito per te Yi e' automazione e precisione di movimento e la determinazione nel colpire.
Non concordo.
Al mio infimo livello di conoscenza del tjq Yi e' uno "sguardo" rivolto all'interno sui dei punti precisi che ZhongWen chiama jiandian.
http://books.google.it/books?id=g2WOBfL5zuAC&pg=PR11&lpg=PR11&dq=jindian+fu+zhongwen&source=bl&ots=46N82MDDWu&sig=zR6FDZ8uhBjpqKtX27CqODhx2dc&hl=it&ei=JU_JToK2PI7ZsgbXwtnnBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCIQ6AEwAA#v=onepage&q=jindian%20fu%20zhongwen&f=false (http://books.google.it/books?id=g2WOBfL5zuAC&pg=PR11&lpg=PR11&dq=jindian+fu+zhongwen&source=bl&ots=46N82MDDWu&sig=zR6FDZ8uhBjpqKtX27CqODhx2dc&hl=it&ei=JU_JToK2PI7ZsgbXwtnnBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCIQ6AEwAA#v=onepage&q=jindian%20fu%20zhongwen&f=false)
Questo libro non l'ho letto e sicuramente descrive il Yi come dici tu.
Per quanto mi riguarda il Yi (intenzione) è l'espressione della nostra volontà che trova il suo apice nel momento in cui corpo e intenzione sono una cosa sola.
Questa è una descrizione che mi piace:
"Quando l'intenzione (Yi) entra in contatto con la nostra bussola interiore (Tan Tien) è possibile procedere con maggior chiarezza sul proprio cammino. La sinergia tra Yi e Tan Tien permette di direzionare l'energia dove e nei modi in cui ve n'è bisogno."
Il fatto che tu possa indirizzare l'intenzione verso dei punti interiori è cosa comune sia alla cultura cinese (meridiani) che, per esempio, indiana (chakra nello yoga), ma anche giapponese dove ci sono tecniche come i "9 tagli" che corrispondono a 9 posizioni delle mani e dove a ogni posizione corrisponde un livello spirituale e un "potere".
Io credo nei principi perché se si entra nei dettagli si entra in un mondo che pur coerente al suo interno risulta, per oggi, di difficile dimostrabilità.
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* Ridurre la curva cervicale e nel farlo il mento rientra leggermente
* Recuperare la cifosi dorsale alzando la parte alta della schiena
* Retrovergere il bacino e verticalizzare il sacro per ridurre la lordosi lombare
* Articolazioni di anche, ginocchia e caviglie flesse
* Caricare il peso di 1 cm avanti al tallone là dove la tibia cade sul piede
* Spalle rilassate lasciandole spiovere in avanti
* Allontare i gomiti per creare spazio sotto le ascelle (sufficiente per una pallina da tennis)
* Arrotondare braccia e gambe come se fossimo su uno sgabello
* Rilassare torace e addome
* Tenere il punto bai-hui (all'apice del capo) a piombo con il punto Hiu Yin (al centro del perineo)
* Respirare in modo naturale
Questa struttura dovrebbe essere mantenuta anche nel taijiquan
In effetti sono addirittura quasi le stesse parole (pure la pallina da tennis!!) del mio maestro di taiji (stile chen).
Già che ci siamo (non vorrei però fosse OT) faccio una domandina per curiosità.
Quando faccio questo "esercizio", se effettivamente mi "immagino" una palla fra le mani ho la sensazione nettissima, durante l'espirazione, che la palla si espanda e che mi spinga le mani ad allontanarsi, ad andare verso l'esterno... mi è parso abbastanza "strano" un effetto così sensibile anche dopo pochissimo tempo in cui sono in posizione ..
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è stata codifica ben prima di ChengFu che giustamente ha "importato" i principi del qi qong nel taijiquan.
Personalmente la tengo dai 5 minuti fino a 1 ora, ma non credo che ci sia necessariamente un limite. Anzi se riesci a stare in piedi norlmente per diverse ore direi che dovresti essere in grado ancor di più di stare in Zhan Zhuag.
1 ora?? folle! :D
Questo libro non l'ho letto e sicuramente descrive il Yi come dici tu.
Per quanto mi riguarda il Yi (intenzione) è l'espressione della nostra volontà che trova il suo apice nel momento in cui corpo e intenzione sono una cosa sola.
Questa è una descrizione che mi piace:
"Quando l'intenzione (Yi) entra in contatto con la nostra bussola interiore (Tan Tien) è possibile procedere con maggior chiarezza sul proprio cammino. La sinergia tra Yi e Tan Tien permette di direzionare l'energia dove e nei modi in cui ve n'è bisogno."
Il fatto che tu possa indirizzare l'intenzione verso dei punti interiori è cosa comune sia alla cultura cinese (meridiani) che, per esempio, indiana (chakra nello yoga), ma anche giapponese dove ci sono tecniche come i "9 tagli" che corrispondono a 9 posizioni delle mani e dove a ogni posizione corrisponde un livello spirituale e un "potere".
Io credo nei principi perché se si entra nei dettagli si entra in un mondo che pur coerente al suo interno risulta, per oggi, di difficile dimostrabilità.
:=)
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è stata codifica ben prima di ChengFu che giustamente ha "importato" i principi del qi qong nel taijiquan.
Personalmente la tengo dai 5 minuti fino a 1 ora, ma non credo che ci sia necessariamente un limite. Anzi se riesci a stare in piedi norlmente per diverse ore direi che dovresti essere in grado ancor di più di stare in Zhan Zhuag.
1 ora?? folle! :D
Pensa che i monaci shaolin tengono per 1 ora la Ma Bu con le cosce parallele al terreno e delle ciotole d'acqua sulle spalle e sulle cosce.
Questo si che è folle!
:)
Questo libro non l'ho letto e sicuramente descrive il Yi come dici tu.
Per quanto mi riguarda il Yi (intenzione) è l'espressione della nostra volontà che trova il suo apice nel momento in cui corpo e intenzione sono una cosa sola.
Questa è una descrizione che mi piace:
"Quando l'intenzione (Yi) entra in contatto con la nostra bussola interiore (Tan Tien) è possibile procedere con maggior chiarezza sul proprio cammino. La sinergia tra Yi e Tan Tien permette di direzionare l'energia dove e nei modi in cui ve n'è bisogno."
Il fatto che tu possa indirizzare l'intenzione verso dei punti interiori è cosa comune sia alla cultura cinese (meridiani) che, per esempio, indiana (chakra nello yoga), ma anche giapponese dove ci sono tecniche come i "9 tagli" che corrispondono a 9 posizioni delle mani e dove a ogni posizione corrisponde un livello spirituale e un "potere".
Io credo nei principi perché se si entra nei dettagli si entra in un mondo che pur coerente al suo interno risulta, per oggi, di difficile dimostrabilità.
:=)
:)
* Ridurre la curva cervicale e nel farlo il mento rientra leggermente
* Recuperare la cifosi dorsale alzando la parte alta della schiena
* Retrovergere il bacino e verticalizzare il sacro per ridurre la lordosi lombare
* Articolazioni di anche, ginocchia e caviglie flesse
* Caricare il peso di 1 cm avanti al tallone là dove la tibia cade sul piede
* Spalle rilassate lasciandole spiovere in avanti
* Allontare i gomiti per creare spazio sotto le ascelle (sufficiente per una pallina da tennis)
* Arrotondare braccia e gambe come se fossimo su uno sgabello
* Rilassare torace e addome
* Tenere il punto bai-hui (all'apice del capo) a piombo con il punto Hiu Yin (al centro del perineo)
* Respirare in modo naturale
Questa struttura dovrebbe essere mantenuta anche nel taijiquan
In effetti sono addirittura quasi le stesse parole (pure la pallina da tennis!!) del mio maestro di taiji (stile chen).
Già che ci siamo (non vorrei però fosse OT) faccio una domandina per curiosità.
Quando faccio questo "esercizio", se effettivamente mi "immagino" una palla fra le mani ho la sensazione nettissima, durante l'espirazione, che la palla si espanda e che mi spinga le mani ad allontanarsi, ad andare verso l'esterno... mi è parso abbastanza "strano" un effetto così sensibile anche dopo pochissimo tempo in cui sono in posizione ..
Capisco che fai una cosa giusta e una cosa invece da ridurre il più possibile.
La cosa giusta che fai è la posizione della braccia: solo se la posizione delle braccia è corretta la respirazione si ripercuote su di essa. Il problema è che deve ripercuotersi in Zhan Zhuang nel modo corretto. Mi spiego meglio: le mani si allontano perché spina dorsale, clavicola, gomiti e polsi sono "agganciati" e quando la respirazione imprime un innalzamento delle coste il movimento si ripercuote su tutta la struttura. Non è una cosa sbagliata, cioè puoi anche allenare questa sensazione.
L'obiettivo però di questa posizione è ridurre sempre di più i movimenti della cassa toracia. Devi respirare solo con l'addome. Tutto completamente immobile tranne l'addome. Per questo viene chiamata anche "il palo eretto".
Prova a metterti in Zhan Zhuang e verificare che non ci sia movimento della cassa toracica. Concentrati sul basso ventre.
Comunque la sensazione è corretta all'inizio e indica che le ossa sono correttamente posizionate. Poi sposta la concentrazione sul basso ventre e cerca di tenere la respirazione bassa. Tutto fermo mentre l'addome deve essere come il mantice tipo quello usato per riavvivare la fiamma nei camini.
L'mportante è che la sensazione di allontanamento delle mani non derivi dall'espansione della cassa toracica.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
-
Pensa che i monaci shaolin tengono per 1 ora la Ma Bu con le cosce parallele al terreno e delle ciotole d'acqua sulle spalle e sulle cosce.
Questo si che è folle!
:)
Certo che questi monaci shaolin ne sanno una più del diavolo.
Guarda cosa ti inventano piuttosto che comprarsi in tavolino Ikea su cui appoggiare le ciotole!
Ciao
Franco
-
Pensa che i monaci shaolin tengono per 1 ora la Ma Bu con le cosce parallele al terreno e delle ciotole d'acqua sulle spalle e sulle cosce.
Questo si che è folle!
:)
Certo che questi monaci shaolin ne sanno una più del diavolo.
Guarda cosa ti inventano piuttosto che comprarsi in tavolino Ikea su cui appoggiare le ciotole!
Ciao
Franco
;D ;D ;D
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Capisco che fai una cosa giusta e una cosa invece da ridurre il più possibile.
La cosa giusta che fai è la posizione della braccia: solo se la posizione delle braccia è corretta la respirazione si ripercuote su di essa. Il problema è che deve ripercuotersi in Zhan Zhuang nel modo corretto. Mi spiego meglio: le mani si allontano perché spina dorsale, clavicola, gomiti e polsi sono "agganciati" e quando la respirazione imprime un innalzamento delle coste il movimento si ripercuote su tutta la struttura. Non è una cosa sbagliata, cioè puoi anche allenare questa sensazione.
L'obiettivo però di questa posizione è ridurre sempre di più i movimenti della cassa toracia. Devi respirare solo con l'addome. Tutto completamente immobile tranne l'addome. Per questo viene chiamata anche "il palo eretto".
Prova a metterti in Zhan Zhuang e verificare che non ci sia movimento della cassa toracica. Concentrati sul basso ventre.
Comunque la sensazione è corretta all'inizio e indica che le ossa sono correttamente posizionate. Poi sposta la concentrazione sul basso ventre e cerca di tenere la respirazione bassa. Tutto fermo mentre l'addome deve essere come il mantice tipo quello usato per riavvivare la fiamma nei camini.
L'mportante è che la sensazione di allontanamento delle mani non derivi dall'espansione della cassa toracica.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Chiarissimo e ti ringrazio molto!!
Proverò quanto hai detto ASAP, tnx ;) ;)
(poi ti faccio sapere :) )
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Chiarissimo e ti ringrazio molto!!
Proverò quanto hai detto ASAP, tnx ;) ;)
(poi ti faccio sapere :) )
Naturalmente come indicato anche nell'altro 3d della sezione "yoga, meditazione..." quando dico che devi usare l'addome per respirare non devi "spanciare" in fuori. E' importante tenere la respirazione bassa.
Fammi sapere :)
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Ecco allora mi devo anche andare a vedere cosa intendi per "spanciare in fuori", anche se intuisco che si riferisca a non esagerare il "gonfiare la pancia" usando la respirazione "addominale"...
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Una domanda veloce x BingoBongo....ma quella roba li genera capacita' marziale di qualche tipo?
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Una domanda veloce x BingoBongo....ma quella roba li genera capacita' marziale di qualche tipo?
Serve perché devi abituare il tuo corpo a stare fermo se vuoi essere capace di muoverlo (dualismo tao).
Questo se vogliamo dirlo secondo i principi.
In soldoni abitua il tuo corpo a mantenere la posione corretta di anche, caviglie, polsi, spalle, spina dorsale, cervicale ecc...A respirare con l'addome e non con il torace. E tutte queste cose devono poi essere applicate in movimento durante il taijiquan. La postura Zhan Zhuang è la posizione durante la pratica del taijiquan (con tutte le necessarie modifiche perché è evidente che quando tiriamo un calcio non siamo più in zhan zhuang, ma la posizione delle ossa dovrà comunque essere corretta).
La posizione statica restituirà al tuo cervello sensazioni sull'equilibrio, su evantuali sbilanciamenti fra la parte destra e sinistra del tuo corpo. Ti permette di concentrarti sulle sensazioni interne.
Questo fa indirettamente una posizione che allena capacità necessarie alla pratica marziale.
Direttamente con una piccola variazione serve ad allenare nello specifico l'uso dell'energia interna (proprio quella di cui parlano le leggende orientali) :)
Però di questa ne parlerò più avanti.
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Serve perché devi abituare il tuo corpo a stare fermo se vuoi essere capace di muoverlo (dualismo tao).
Questo se vogliamo dirlo secondo i principi.
Ti do la mia interpretazione del dualismo immobilita' - movimento dei classici.
Nel Shisan Shi Ge (poema delle 13 posture) c'e' un pezzo che dice piu' o meno :
"Nella immobilita' c'e' fermento, nel movimento immobilita'."
In soldoni abitua il tuo corpo a mantenere la posione corretta di anche, caviglie, polsi, spalle, spina dorsale, cervicale ecc...A respirare con l'addome e non con il torace. E tutte queste cose devono poi essere applicate in movimento durante il taijiquan. La postura Zhan Zhuang è la posizione durante la pratica del taijiquan (con tutte le necessarie modifiche perché è evidente che quando tiriamo un calcio non siamo più in zhan zhuang, ma la posizione delle ossa dovrà comunque essere corretta).
La posizione statica restituirà al tuo cervello sensazioni sull'equilibrio, su evantuali sbilanciamenti fra la parte destra e sinistra del tuo corpo. Ti permette di concentrarti sulle sensazioni interne.
Questo fa indirettamente una posizione che allena capacità necessarie alla pratica marziale.
Una sorta di rieducazione posturale con finalita' propriocettive se non capisco male. Il tutto con una respirazione addominale.
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Ti do la mia interpretazione del dualismo immobilita' - movimento dei classici.
Nel Shisan Shi Ge (poema delle 13 posture) c'e' un pezzo che dice piu' o meno :
"Nella immobilita' c'e' fermento, nel movimento immobilita'."
Assolutamente. :)
Una sorta di rieducazione posturale con finalita' propriocettive se non capisco male. Il tutto con una respirazione addominale.
L'allenamento della propriocezione è solo un effetto "collaterale" perché non è una posizione qualunque per allenare la propriocezione, ma è la posizione corretta per allenare la postura (va bene "rieducazione posturale") al taijiquan. Quello che vorrei emergesse è che non c'è bisogno di fare altri esercizi. La potenza di questo esercizio sta nella sua semplicità (anche se all'inizio non è poi così tanto semplice...) come non è semplice nessun tipo di "rieducazione".
In questa posizione, se mantenuta correttamente, si può sentire il corpo agganciato al centro. E' questo il fine, ma è anche l'inizio (ancora dualità e tao :) )
Aggiungo che in Zhan Zhuang con alcune varianti alle posizione delle braccia è possibile accumulare e indirizzare il Qi (per dirla all'orientale). Nel Qi Qong il fine è questo.
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Aggiungo che in Zhan Zhuang con alcune varianti alle posizione delle braccia è possibile accumulare e indirizzare il Qi (per dirla all'orientale). Nel Qi Qong il fine è questo.
Sei quindi un sostenitore dell'esistenza di un unico Qi, sia che tale termine sia legato al QiGong, taijiquan, shaolin, flora e fauna o la medicina tradizionale cinese.
Corretto?
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Aggiungo che in Zhan Zhuang con alcune varianti alle posizione delle braccia è possibile accumulare e indirizzare il Qi (per dirla all'orientale). Nel Qi Qong il fine è questo.
Sei quindi un sostenitore dell'esistenza di un unico Qi, sia che tale termine sia legato al QiGong, taijiquan, shaolin, flora e fauna o la medicina tradizionale cinese.
Corretto?
Diciamo che l'energia nelle varie discipline trova approfondimenti tali che porta poi a una distinzione e specificazioni ulteriori (come se si parlasse di obiettivi con esperti di fotografia, si aprono dei mondi...).
Personalmente ho una precisa idea di quale sia il Qi che devo allenare per i miei scopi: salute e combattimento. Questa idea è il frutto di una precisa sensazione di questa energia ed è questa sensazione che alleno, accresco e indirizzo.
Da un punto di vista filosofico ritengo che esista un'energia che va al di là di quella che la fisica potrà mai spiegare e questa energia non potrà mai essere spiegata dalla ragione. Però non è il Qi che invece considero un'energia "pratica" e che, come tutte le energie "pratiche", si trasforma e si consuma.
Io sono molto occidentale da questo punto di vista. Voglio toccare con mano e voglio risultati, per quanto riguarda il Qi, che non richiedano 50 anni di allenamenti altrimenti diventa come la pensione che ora che ce l'hai non ti serve più.
Quindi considero il Qi un'energia come quella prodotta dalle calorie, ecc...semplicemente non si conoscono, per ora, degli strumenti di misurazione obiettivi.
Nel Qi Qong, per come lo pratico io, accumulo e indirizzo questa energia "pratica"