Ar.Ma.
Arti marziali del Giappone - Okinawa - Corea => Jujutsu => Topic started by: changeling on November 19, 2011, 18:27:33 pm
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Yoseikan - Hyori no Kata (https://www.youtube.com/watch?v=6Vn4mDfMKNM#)
trovo questo Kata bellissimo...fiversamente da quanto studio normalmente, è costituito da una sequenza di kaeshiwaza in cui sia Tori che Uke lavorano insieme....
Naturalmente se ogni attacco o tecnica sono sincere il kata è piuttosto impegnativo...
chi lo conosce?
é un Kata tradizionale di DAito Ryu Aikijujutsu... è stato codificato da Moghizuki Sensei o è precedente?
che se ne sa?
insomma, parliamone!!
PER IL REVERENDO E GLI ALTRI:
Giusto per evitare fraintendimenti:
- Non si può usare per strada
- Non si può usare in Gabbia o sul Ring
- e, prima che lo chiediate, nemmeno in Discoteca. :grrr: :grrr: :grrr:
vediamo di non farne una discussione PRO/CONTRO I KATA...
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Interessante.
Se non erro, nel metodo Bianchi, non sono presenti Kata. Quindi, per mia curiosità, sono tipici di questo stile di ju jutsu o è solo lo stile Bianchi che non li prevede?
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bello studio di controleve, mi piace assai, lo tengo per studiarlo, danke :-*
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Bello, non lo conoscevo. Ne parlo in palestra appena riesco e chiedo qualche informazione in più.
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@Triku: Se fai YB probabilmente non fa parte del tuo curriculum...stiamo parlando di DAito Ryu Aikijujutsu.. in questo caso il dojo di Mochizuki Padre , non Hiroo, il fondatore dello Yoseikan Budo.. :)
@Gelo: nel MB si considera i propri settori dei "mini-kata"...
la cosa particolare di questo particolare kata è costituita da una sequenza in cui Tori ed Uke lavorano entrambi... un pò come nel Kenjutsu...non c'è un solo Tori ed un solo Uke... nella sequenza di Kaeshi ognuno è tori ed Uke,,,
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Alcune cose sono utili anche per strada...è solo questione di modulare.
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Lo Hyori no Kata esiste nel programma di Yoseikan Budo. Ai tempi io l'ho presentato come parte del programma d'esame per terzo Dan.
Non credo che sia direttamente legato al Daito Ryu.
E' uno studio fatto da Minoru Mochizuki sensei come studio dei controcolpi a vari attacchi di leva articolare. Al di là della contrapposizione tecnica/controtecnica vuole insegnare a interpretare il movimento d'attacco e l'energia dell'avversario e trovare il modo i aggirarla e controbatterla. Uno studio molto interessante per il corpo a corpo.
La versione nello Yoseikan Budo è leggermente modificata da Hiroo Mochizuki sensei nel senso della fluidità, in base alle sue esperienze di uchi denshi con Ueshiba Morihei sensei.
Una estensione di questi principi si trova nell'esercizio del Kyoei Randori nello Yoseikan Budo (e Aikido Yoseikan).
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Grazie Nowhere, mi scuso per l'imprecisione.. ho parlato a sproposito...
grazie delle informazioni!
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In realta' lo trovo piuttosto carino.
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:o :o :o :o :o :o :o :o :o :o
MAD!
CHECAZZOSTAIADI'!!!
Tu li odi i Kata!!!
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changeling, quale praticante e rappresentante di una branca dello yoseikan aikijujitsu e super praticante di questo meraviglioso kata (che richiede anni per comprenderne il significato e se permetti un termine, " l'esoterismo che emana per i principi del BUDO") ti allego la risposta che Patrick Auge Shihan da dato di Hyori no Kata.
Questo maestro fu nominato Shihan direttamenteda minoru mochizuki ed è uno degli occidentali rappresentanti lo yoseikan aikijujitsu nelle Americhe:
The history and the spirit of the Taï Sabaki No Kata and the Hyori No Kata
by Patrick Augé Sensei
The purpose of a kata is to explain a specific principle used in a particular martial art through a prearranged movement or sets of movements to be practiced alone and/or with a partner. Combined with regular study of techniques (kenkyu), randori, and austere practice (shugyo), a serious practitioner should be able to extract the essence of a Budo as created by its founder.
In 1970-71, Mochizuki Minoru Sensei recorded the four kata of the Yoseikan. They have undergone some changes since that time, but in essence they are the same. Each emphasizes a specific and essential principle to be studied and applied in the practice of Yoseikan Aikido. In the Yoseikan school, their meaning becomes apparent after they have been studied and practiced together for a long time.
TAI SABAKI NO KATA means prearranged forms of body shifts. This kata explains the purpose of tai sabaki through kuzushi, tsukuri, kake in relation with techniques.
HYORI NO KATA literally means prearranged forms of front (Hyo) and back (Ri) which could be better translated by prearranged forms of complementarity.
Mochizuki Minoru Sensei insists that kata is necessary to give a foundation on which to build and evolve. Ueshiba Sensei did not encourage the practice of kata since (being a non-conformist himself) he was quite aware of the dangers of getting stuck into kata without understanding, considering the Japanese mentality of his era. However, without kata, there is no foundation, especially when a student practices only a couple of times a week and/or does not receive instruction from a full-time professional teacher. Nowadays, times have changed; questioning has become socially acceptable, and students expect rational answers from their teachers.
Patrick Augé Sensei, November 2000
Spero di esser stato d'aiuto alla Causa, ciaooo
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changeling, quale praticante e rappresentante di una branca dello yoseikan aikijujitsu e super praticante di questo meraviglioso kata (che richiede anni per comprenderne il significato e se permetti un termine, " l'esoterismo che emana per i principi del BUDO") ti allego la risposta che Patrick Auge Shihan da dato di Hyori no Kata.
Questo maestro fu nominato Shihan direttamenteda minoru mochizuki ed è uno degli occidentali rappresentanti lo yoseikan aikijujitsu nelle Americhe:
The history and the spirit of the Taï Sabaki No Kata and the Hyori No Kata
by Patrick Augé Sensei
The purpose of a kata is to explain a specific principle used in a particular martial art through a prearranged movement or sets of movements to be practiced alone and/or with a partner. Combined with regular study of techniques (kenkyu), randori, and austere practice (shugyo), a serious practitioner should be able to extract the essence of a Budo as created by its founder.
In 1970-71, Mochizuki Minoru Sensei recorded the four kata of the Yoseikan. They have undergone some changes since that time, but in essence they are the same. Each emphasizes a specific and essential principle to be studied and applied in the practice of Yoseikan Aikido. In the Yoseikan school, their meaning becomes apparent after they have been studied and practiced together for a long time.
TAI SABAKI NO KATA means prearranged forms of body shifts. This kata explains the purpose of tai sabaki through kuzushi, tsukuri, kake in relation with techniques.
HYORI NO KATA literally means prearranged forms of front (Hyo) and back (Ri) which could be better translated by prearranged forms of complementarity.
Mochizuki Minoru Sensei insists that kata is necessary to give a foundation on which to build and evolve. Ueshiba Sensei did not encourage the practice of kata since (being a non-conformist himself) he was quite aware of the dangers of getting stuck into kata without understanding, considering the Japanese mentality of his era. However, without kata, there is no foundation, especially when a student practices only a couple of times a week and/or does not receive instruction from a full-time professional teacher. Nowadays, times have changed; questioning has become socially acceptable, and students expect rational answers from their teachers.
Patrick Augé Sensei, November 2000
Spero di esser stato d'aiuto alla Causa, ciaooo
:'(
Devo tradurre.
:'(
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Provo a tradurre
La storia e lo spirito di Taï Sabaki No Kata e Hyori No Kata
di Patrick Augé Sensei
Lo scopo di un kata è di spiegare uno specifico principio usato in una particolare arte marziale attraverso un movimento preordinato o di insiemi di movimenti da praticare da soli e/o con un compagno. Combinato con lo studio costante di tecniche (kenkyu), randori e pratiche austere (shugyo), un praticante serio ha la possibilità di estrarre l'essenza del Budo come creato dal fondatore.
Nel 1970-71, Mochizuki Minoru Sensei registrò i 4 kata del Yoseikan. Ci sono stati cambiamenti da quel momento, ma in sostanza sono inalterati. Ognuno enfatizza uno specifico ed essenziale principio da studiare e applicare nella pratica di Yoseikan Aikido. Nel scuola Yoseikan, il loro significato diventa esplicito dopo che sono stati studiati e praticati per lungo tempo.
TAI SABAKI NO KATA significa predeterminate forme di spostamento del corpo. Questo kata esplica l'intenzione di
sabaki through kuzushi, tsukuri, kake in rapporto alle tecniche.
HYORI NO KATA significa letteralmente predeterminate forme di fronte (Hyo) e dietro (Ri) che è meglio tradotto come forme predeterminate di complementarietà.
Mochizuki Minoru Sensei sottolinea che il kata è necessario per dare una base a quello che verrà costruito ed evolve.
Ueshiba Sensei non incoraggia la pratica dei kata dato che (essendo lui stesso un anticonformista) lui era abbastanza cosciente dei pericoli di essere imprigionati dai kata senza capirli, considerando la mentalità giapponese del suo periodo.
Comunque, senza kata, non ci sono basi, specialmente quanto uno studente pratica solo un paio di volte a settimana e/o non riceve istruzioni da un insegnante professionista a tempo pieno. Ora i tempi sono cambiati; fare domande è diventato socialmente accettabile e gli studenti si aspettano risposte razionali dai loro maestri.
Patrick Augé Sensei, November 2000
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Mochizuki Minoru Sensei sottolinea che il kata è necessario per dare una base a quello che verrà costruito ed evolve.
Ueshiba Sensei non incoraggia la pratica dei kata dato che (essendo lui stesso un anticonformista) lui era abbastanza cosciente dei pericoli di essere imprigionati dai kata senza capirli, considerando la mentalità giapponese del suo periodo.
Comunque, senza kata, non ci sono basi, specialmente quanto uno studente pratica solo un paio di volte a settimana e/o non riceve istruzioni da un insegnante professionista a tempo pieno. Ora i tempi sono cambiati; fare domande è diventato socialmente accettabile e gli studenti si aspettano risposte razionali dai loro maestri.
Bello questo pezzo :)
Tanto per rendere più comprensibile, e se non sbaglio visto che alcuni termini li ho sentiti più in ambiente judo: kuzushi è lo sbilanciamento che permette di poter eseguire la tecnica, tsukuri il giusto posizionamento da assumere per poter eseguire la tecnica (posizione, distanza, peso, ecc... ), kake la tecnica vera e propria... quello che si vede di più, ma vuota senza le altre componeneti
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I miei due cents, che poi sono mera ripetizione di quello che riporta Carniel Sensei che è un'altro allievo anziano dello Yoseikan Hombu Dojo e sopratutto dei molti manoscritti che Mochizuki Sensei gli ha lasciato e che sono oggi una stupenda fonte di informazione non solo sulle tecniche praticate allo yoseikan dojo ma anche sulla storia di discipline come Daito Ryu, Katori Shinto Ryu, Gyokushin Ryu, Judo.
I Kata elencati, come gli altri praticati in seno allo Yoseikan dojo furono sì "registrati" nel 1970 ma molti esistevano già (alcuni a partire dagli anni '30), tanto che Hiroo Mochizuki, quando venne in Europa negli anni '60, prima di fondare il suo yoseikan budo, già li insegnava, anche se già allora, "personalizzati". Sui diversi modi di interpretare i kata ha ragione Augè Sensei. Nello Yoseikan si lasciava spazio alla sensibilità presonale. Carniel Sensei ad esempio, come altri (Tezuka Sensei tanto per citarne uno) ha sempre prediletto la tradizione, altri invece erano più votati all'aspetto moderno del budo.
C'è però da aggiungere una cosa per non far apparire questi ed altri kata praticati in seno allo yoseikan dojo come "frutto" dell'estro di Mochizuki Sensei e quindi di fatto neo-invenzione in toto. Tutti questi kata altro non sono che il frutto dell'unione di singole forme che appartengono, per la stragrande maggioranza, al Daito Ryu Aikijujutsu che Mochizuki Sensei aveva imparato con Ueshiba Morihei Sensei nei primissimi anni '30 e che quindi sono forme antiche, che poi Mochizuki Sensei ha reputato corretto mettere insieme per creare un unico kata di più tecniche unite da un principio di studio. Mochizuki Sensei infatti era pedagogo, e aveva constatato come il vecchio sistema di insegnamento (prendo una tecnica e caso e la sviluppo in tutti suoi aspetti senza che essa abbia attinenza con quella studiata precedentemente o quella successiva) fosse più complesso per gli allievi da comprendere in particolar modo quelli occidentali. Nella nostra scuola ad esempio i Kata "tradizionali" sono sette: tanto happo no kata, suwari waza no kata, genryu no kata, tai no kata, hyori no kata, kentai ichi no kata e tai sabaki no kata. Quest'ultimo per la verità è un kata un pò ibrido (motivo per il quale Carniel Sensei, pur insegnandolo, non lo ama particolarmente) perchè delle nove tecniche presenti due non sono riconducibili all'Aikijujutsu del Daito Ryu ma al jujutsu del Gyokushin Ryu. Detto questo lo scopo dei kata per Mochizuki Sensei era proprio quello di mantenere un punto saldo nella tecnica cristalllizzando delle forme base per evitare che il forte accento che veniva dato allo yoseikan dojo sull'aspetto dell'efficacia della tecnica potesse col il tempo snaturare e modificare eccessivamente la tecnica dalla matrice originale. Ovviamente però secondo Mochizuki Sensei non doveva neppure avvenire che l'eccesso di forma rendesse una pratica tradizionale diversa da quella che era stata nel passato, ossia inevitabilmente legata alla praticità, all'efficacia e all'appliccabilità. Proprio il video in questione dovrebbe richiamare questo concetto caro a Mochizuki Sensei. La dimostrazione avvenne infatti al cinquantennale della morte di Takeda Sokaku Sensei organizzato dal Maestro Kondo (che qualcuno maliziosamente ha definito il suo primo atto "pubblicitario" nella sua scalata mediatica per il "potere"). Durante quell'evento dove erano presenti molte delle diverse anime in cui è diviso il Daito Ryu, Mochizuki Sensei presentò sia lo Hyori no Kata sia il Kentai ichi no kata (le cui tecniche hanno origine a fine XVI secolo e si inserirono nel Daito Ryu successivamente probabilmente all'interno dell'istituto Nishinkan del clan Aizu). L'idea era proprio quella di spiegare come un kata potesse mantenere le essenze base della tecnica immutate (in quel caso le kaeshi waza e la difesa contro le armi del Daito Ryu), detto questo disse che aveva visto molte cose interessanti da parte delle altre scuole (la sua fu una delle ultime dimostrazioni) ma che se Takeda Sokaku fosse stato lì si sarebbe arrabbiato moltissimo perchè appunto si era perso di vista l'essenza della pratica del Daito per perdersi nei particolari della forma. Il tutto tra l'imbarazzato silenzio dei presenti, Kondo per primo, che forse sperava, sempre secondo gli stessi maliziosi, di utilizzare la presenza di una personaggio così prestigioso per vetrina sua. La conseguenza fu che dal video pubblicato da Pranin sparì tre quarti del Kentai ichi no kata (solo chi lo conosce se ne accorge) guarda caso proprio il tempo in cui Mochizuki Sensei espresse la sua poco diplomatica opinione su come fosse degenrato il Daito Ryu dai suoi tempi dopo di che ovviamente Mochizuki Sensei non fu più invitato ad eventi simili.
Cordiali ed Aiki saluti
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straquoto robywankenoby, ha completato il mio post precedente e in maniera ottima. Magari un giorno ci incontreremo su un tatami e discuteremo lsulle nostre esperienze yoseikan. (...spero di venire su a feltre a dicembre)
Ciao!
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Grazie degli interventi... molto interessanti :)
Mi fa molto piacere che l'idea che mi ero fatto sullo scopo dei Kata sia effettivamente quella che Grandi Maestri hanno avuto...
vuol dire che la mia Via è ben illuminata di fronte a me
:-)
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Grazie degli interventi... molto interessanti :)
Mi fa molto piacere che l'idea che mi ero fatto sullo scopo dei Kata sia effettivamente quella che Grandi Maestri hanno avuto...
vuol dire che la mia Via è ben illuminata di fronte a me
:-)
Complimenti per la lampadina sulla testa (per l'idea XD)
Sorry, non ho saputo resistere.
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:o :o :o :o :o :o :o :o :o :o
MAD!
CHECAZZOSTAIADI'!!!
Tu li odi i Kata!!!
Io li trovo inutili per combattere, ma i bei kata mi piacciono un sacco come esibizioni d'abilita' :)
Questo poi e' stato eseguito piu' come una concatenazione di applicazioni, che e' il modo,secondo me, in cui i kata sono nati con la loro funzione di "bigini" di tecniche.