Competenza

Tranquillo, ora è tutto diverso, alle case rosse ci vanno in due con solo una macchina, al 25 luglio in due pattuglie, ma ci vanno anche di notte.
Adesso, molti si sono calmati, erano semplicemente ragazzi "problematici e non educati alla disciplina", che però, dei professionisti dell'ordine pubblico, hanno educato "portandoli a spasso in macchina per un'oretta abbondante", di quando in quando, se esageravano
Ora che ci penso, il giorno dopo camminavano sempre un po storti... boh
Altri cinque o sei hanno fatto la galera, e tre di questi hanno un ergastolo, quindi manco li vedrò più in giro.
Il peggiore in assoluto, delinquente vero, è da 20 anni che se ne fa sei o sette dentro ed al massimo uno e mezzo fuori, sono quasi certo che un ergastolo alla prossima se lo becca, visto che sa benissimo chi è stato a fare la spia e procurare le prove per incastrarlo.

In totale, una cittadina da 25.000 abitanti, era "tenuta in scacco" da 7 alle case rosse, 12 dal 25 luglio ed 1 dalla bortolina, che però poteva spataccare solo quando noi non eravamo in zona
Io abitavo in una zona calda, e si sapeva che potevo entrare nella "zona nemica" senza problemi, quindi non avevo bisogno di menare.

Quote from: Iommi on October 31, 2011, 10:32:09 am

già il sapere da dove arriva potrebbe aiutare

Mi fai tornare in mente quando ai rompi sfere dicevo: "Oh, io vengo dalle case rosse, te da dove esci?"
Alcuni, azzardavano un: "dal 25 luglio", ma vedevi che bleffavano soprattutto se vantavano parentela, "sono il fratello minore di colombino".
Li ridevo infatti uno dei quattro boss della zona, "colombino" appunto, è mio cugino.
"TU? TU OSI ESSERE MIO PRIMO CUGINO?" scappavano con i pantaloni pieni, del resto si sapeva che delle case rosse, soltanto uno poteva osare entrare indisturbato, e lasciare la bicicletta senza catenaccio.
Gli altri di solito li circondavano entro 25 metri...
Aaahhh, i bei tempi delle spedizioni punitive alla fiera

Mi hai fatto venire in mente i bei tempi di Mirafiori nord qui a Torino e delle case popolari in cui sono cresciuto.
E si quelli erano proprio dei bei tempi.

che domande porreste ad un istruttore per verificare se ne mastica di autodifesa?

gli chiedereste che approcio avrebbe davanti ad uno armato di coltello?
gli chiedereste che efficenza statistica ha, in situazione da stupro, vomitarsi addosso?
gli chiedereste.... cosa gli chiedereste?

PS
non impersonificatevi nell'istruttore, impersonificatevi in colui che rompe i coglioni[1] all'istruttore, non preoccupatevi che poi non vi chiedo cosa rispondereste alle domande che avete posto, mi interessano di piu' le domande

1.	un po' come Mad

Dipende da quanto ne sa chi fa le domande, perché qualsiasi risposta potrebbe essere adeguata.
Io che di DP so' un qualcosina, chiederei solo di provare una lezione e poi se dice cazzate, chiederei di fare quelle tecniche con me.

stavo per tenermi per me gli sviluppi.... sia mai

ebbene, appare che in teoria sta sagoma sia cosciente dell'importanza del non rassicurare la gente, ma nella realta' va a finire che ci casca, ed estrae dal cilindro possibili soluzioni che sinceramente credo reputi praticabili solo lui (o almeno speriamo)

discutendo di questo con i miei amici da bar, ne e' scaturita una considerazione magari un pizzico provocatoria del tipo "e vabbeh ma la dp insegna a non cadere nelle imboscate, mica l'impari in palestra" che potremmo commentare o anche no