Comunque tutto il buono che ho visto mi sembra sia composto da schemi e da tattiche analoghi all'impostazione di Kyokushin&co.
Ok, mi sembra giusto...
Ma voglio buttare il una riflessione... Non credo che Oyama abbia inventato un nuovo modo di combattere. Sicuramente ha sviluppato tantissimo il combattimento portandolo ad un livello molto elevato e "professionale" e ha posto l'accento su certi aspetti che riteneva prioritari, ma per i principi deve aver pur attinto da qualche parte... e avendo studiato goju immagino sia normale che si possano trovare analogie.
Sono d'accordo, è naturale che la radice del Goju sia presente e in una certa misura visibile.
Ossia, se vedo un video di Higaonna che fa irikumi con schemi e tattiche analoghi al kyokushin, non credo che stia "schimmiottando" lo stile giapponese... Qual'é la tua opinione?
Io la penso come il nonno. Prima del Kyokushin una certa modalità di combattimento nel Karate non esisteva (a meno che non consideriamo il solito dojo solitario sospeso tra le nuvole che facesse eccezione) come dimostra anche questo video degli anni '70 in cui niente meno che Higaonna combatte in un torneo.
Teruo Chinen & Morio Higaonna Series Part 6Ora o Higaonna ha fatto anche Shotokan JKA in gran segreto o mi pare che la modalità e le movenze siano pressochè identiche.
Avevo anche postato in un'atra discussione un vecchissimo video di Uechi Ryu Karate dove si vede qualcosa di ancora molto simile.
Historical Uechi-Ryu KumiteCi sono innegabili simmetrie con tutti gli altri stili praticati no contact.
Infine voglio aggiungere un'altra riflessione... sul combattimento del karate che sembra "kick boxing in karategi" o "MMA in karategi"... é possibile che quando le castagne volano per davvero, il combattimento libero tenda allo stesso punto di arrivo? E' necessariamente un male?
E qui si torna alla distinzione tra am e sdc che per me non esiste.
No, non è un male, tutt'altro! Perchè è l'impostazione più economica e funzionale e un karateka che voglia saper combattere deve conoscere e allenarsi in questa modalità perchè o la fa bene o comunque in combattimento si troverà... a utilzzarla lo stesso ma in maniera più goffa e raffazzonata.
Ovviamente come per ogni disciplina specifica, dall'impostazione che
ricorda la KB il Karate ha dei discostamenti per delle sue specialità, il condizionamento, le tecniche a mano aperta, o la gestione della lunga distanza dello Shotokan ad esempio.
Dunque il Karate non si esaurisce affatto nell'essere simile alla KB, tuttavia al giorno d'oggi quel vocabolario basilare di tecniche e strategie è un'ingrediente se non sufficiente sicuramente necessario.
Il tipo russo del video che hai messo tu fornisce un validissimo esempio.
Certo, é vero che nel karate ci sono tanti fondamentali (ad esempio quelli espressi nei kata) che non hanno niente a che vedere con "l'impostazione kyokushin"... peró ci sono anche tante situazione, nella realtá, che non possono essere ricondotte al combattimento e che dovrebbero seguire uno studio diverso, come subire un aggressione mentre si é in una situazione completamente "neutra", tipo eretto con braccia lungo il corpo.
Poi che quel tipo di studio non venga approfondito é problema noto (che si riallaccia al discorso che faceva Luca Bagnoli di un karate fatto di condizionamento, makiwara e lavoro a coppie serio)
In effetti, casi particolari a parte, credo che le applicazioni più belle di queste situazioni siano da cercarsi proprio nel Naha Te.
Però l'errore è continuare a considerarle avulse dall'impostazione giapponese (diciamola così per comodità) "che serve solo alle gare".
Non è così, la scioltezza, le combinazioni, la potenza dell'impostazione giapponese e moderna non può che migliorare e rendere ancora più efficienti le tecniche tradizionali. Certo, è innegabile che, per contro, in molte realtà dove c'è l'accento sull'impostazione giapponese a volte (spesso) il bagaglio tradizionale viene dimenticato o ridotto a un mero kihon formale ed è un vero peccato.
Ma non per questo si può fare a priori una classifica di applicabilità anche "per strada", visto che secondo me anche con il mero utilizzo di un Karate da gara un buon praticante di Kyokushin è un cattivo cliente per qualunque aggressore.
io per primo penso che oyama abbia scoeprto l'acqua calda. solo che ha avuto il merito di rendere pubblica la scoperta. ora scusate ma vado a brevettare l'aria...
Non sono d'accordo, credo che il nonno abbia già spiegato molto ma vorrei aggiungere qualcosa.
Oyama ha saputo rendere il Karate flessibile, vivo, come probabilmente lo era in passato prima di cristallizzarsi nelle scuole canoniche di oggi. Ha avuto il coraggio di confrontare il suo stile con la Muay Thai, e prendere da essa ciò che riteneva (a ragione) un'opportunità di miglioramento. Niente di diverso da quello che facevano i maestri dell'antichità, solo che invece andavano in Cina o studiavano il Ken Jutsu dei giapponesi.
I gedan mawashi geri e i hiza geri si tiravano (e spesso ancora si tirano) nelle scuole tradizionali in modo meno efficiente, con il richiamo i primi e con il tallone a terra i secondi.
Oyama ha avuto anche l'intuizione di elevare il livello del karateka medio (quindi non si parla dei grandi nomi ma delle persone comuni) a degli standard impensabili in precedenza, probabilmente è vero che non ha inventato nulla (ma chi lo ha fatto?), ma la questione non sta nel chi arriva prima ma nel chi fa meglio. Ora, se questo non vale per la globalità del bagaglio credo sia abbastanza facile notare come nell'approccio Kyokushin / Jissen siano presenti molti elementi di eccellenza che altrove non sono riscontrabili.