A mio modestissimo avviso, il problema non sono le tecniche di difesa, il problema della totalità assoluta di tutti i sistemi di difesa personale contro attacchi armati sono proprio gli attacchi.
Nessuna aggressione armata di coltello si svolge così.
Quindi non è "colpa" di Maltese.
Spendo invece parole di stima e ringraziamento per Maltese, che venti anni fa, decise di divulgare le Arti Marziali del Sud Est asiatico in italia, con un approccio leggermente diverso da quello di Bonomelli (all'inizio erano nello stesso progetto, poi ognuno ha preso la sua strada).
Maltese ha cercato (poi se ci è riuscito, ai posteri l'ardua sentenza), di propagare certe discipline tradizionali prima andando sul posto (a sue spese), e poi di farle germogliare qui in Italia, il tutto con un'età non più freschissima per fare certe cose, ma grande maturità d'insegnamento.
Chi ha frequentato Maltese lo ricorda per essere un grande comunicatore, un grande insegnante, uno che sa trasmettere i suoi concetti.
Magari non è un "performer" esaltante, ma questo lo lasciamo ai ventenni ipertrofici.
Si può essere d'accordo su quello che fa, si può essere contrari o di altro avviso, ma bisogna portare rispetto a questo pioniere delle AM in Italia.
Anche lui negli anni ha collezionato tanti aspetti non positivi (qualche uscita di marketing su Budo non magnifica, DVD di difesa personale generica non eccezionali), ma direi che se facessimo un bilancio di questi venti anni di attività marziale, è un risultato ampiamente positivo.
Ci vorrebbero dei "giovani Maltese" in Italia, altro che storie.
Detto questo, questo video in particolare, è uno dei meno interessanti che abbia mai visto l'argomento. E' un mio personalissimo punto di vista, suscettibile anche di rettifica, con le dovute argomentazioni, e non è assolutamente un attacco alla persona del Prof. Maltese di cui nutro una grande stima.