Imparare a combattere senza combattere, oltre che impossibile, è proprio una idea stupida.
Le varie posizioni dei vari maestroni sono guardabili da più angolazioni, personalmente ritengo che il più delle volte vengano strumentalizzate.
Funakoshi Sr non gradiva il Kumite libero, ma lui non faceva Shotokan, curava molto di più tecniche a mano aperta, focalizzava di più l'attenzione a certi bersagli, mentre il figlio e i suoi compari di allora, sviluppando lo Shotokan, hanno trovato logico e inevitabile il confronto.
L'attuale praticante, non dovrebbe fare riferimento alle idee del padre sul Kumite, perchè pratica uno stile pensato e codificato dal figlio, quindi sono le idee del figlio, semmai, a fare da riferimento.
Kano ha la posizione forse più limpida e meno travisabile, studiava e insegnava cose da mettere poi in pratica lottando, nulla di più semplice.
Ueshiba invece è il più, a mio parere, travisato fra tutti.
Anche l'Aikido come disciplina a mani nude è una mezza verità, giacchè trova le sue basi nel Bukiwaza, con Jo e Ken.
Ma la cosa che più mi irrita, in generale, è la storia dell'assenza di confronto libero, la menata dell'amore universale, tutte le santonate sul Ki e sull'armonia con i piani astrali dell'universo eccetera.
A mio parere sono tutte cose che, per uno Ueshiba con tutto il pregresso e il vissuto che aveva, erano sacrosante, invidiabili e quel che vogliamo, ma per gli altri, che non siano passati da uguali esperienze, si tratta solo di un eventuale punto d'arrivo cui tendere, non del modo su cui fondare la porpria pratica.
Ueshiba ha fatto a mazzate molto, anzi moltissimo, ne ha pure pagato le conseguenze in vari modi, ha sviluppato pensieri "suoi" e una sua filosofia legati alla "sua" pratica, ha parlato delle "sue"convinzioni, ha adottato una dottrina religiosa che ha influenzato il suo modo di praticare alla fine.
Pretendere di fare ciò che faceva Ueshiba a 60 e passa anni, significa essere così presuntuosi da ritenere di poter saltare a piè pari i 40 e passa anni precedenti, con tutte le legnate annese e connesse.
Quando il mazzolatore pinco pallo, dopo una vita di lavoro e di studio, raggiungesse una maestria tale da potersi permettere di prevalere senza sudare, di evitare colpi senza doverne restituire eccetera, non avrebbe inventato un nuovo modo di combattere, semplicemente avrebbe raggiunto un livello elevatissimo delle proprie capacità.
Anche Miyamoto abbandonò la Katana ad un certo punto, ma ne aveva ammazzati una quantità prima, non è che da li, altri potessero pensare di imparare a affettare la gente facendo finta.
La cattiva (a mio avviso) interpretazione di un presunto pensiero di Ueshiba, è alla base dei tanti problemi che oggi vive una buona fetta del mondo dell'Aikido.
Peraltro, Ueshiba stesso spingeva per la personalizzazione assoluta della pratica, proprio perchè le persone sono tutte diverse.
Confronto?
Inevitabile se si vuol studiare combattimento, ma se non interessa nulla, ne del combattimento, ne della DP, ne di qualsiasi forma di scontro violento, allora si può pure evitare, ma mi domando che senso possa avere fare AM e non una qualsiasi altra attività.