io ho votato l'opzione "è pieno di matti".
la mia esperienza col karate si concretizza in otto anni di attività, quasi nove, divisa su due scuole.
il fatto di aver deciso di cambiare maestro denota il fatto che la ricerca e la curiosità sono ben lungi dall'essersi spente, e dunque escluderei l'opzione del "faccio le cose a robottino" (cito la definizione, anche corretta, di altri).
il mio precedente maestro era orientato esclusivamente al kumite sportivo fijlkam, che per quanto atleticamente valido e preparatorio a livello fisico, mi toglieva l'opportunità di fare i kata. ecco, io ho cercato i kata, come pezzo del karate, che nella precedente palestra erano completamente abbandonati. ma da questo, a sostenere che quel poco che so fare sul tatami sia frutto dello studio dei kata, ce ne vuole. quello che so fare è dovuto ad uno studio anche appassionato ma soprattutto al confronto, dato che con noi si allenano (in turni diversi) quelli della kick e quelli della submission.
e quando voglio divertirmi, sovrappongo le lezioni e tiro con quelli della kick o mi faccio strangolare da quelli della submission. e questo perchè, per me, quello che faccio è divertimento puro. e il karate mi piace così, con le sue menate, la ritualità, lo spirito di appartenenza.
come ho già detto, della efficacia, della letalità e di altre cose così, non mi importa 'na sega.