L'ho prso appena uscito, e come scrissi in un post di qualche tempo fa è la cosa più ONESTA che esista sull'argomento.
Ovvero per le AMF moderne (ultimi 70 anni) il documentario si rifà a chi è stato disposto a farsi intervistare da questo giovane regista di Los Angeles filippino (ma cittadino americano) su questo argomento.
Ma gli intervistati per primi affermano candidamente ciò che è la cosa più difficile da far capire a chi è fuori dalle AMF:
1) loro non rappresentano le AMF, perchè nessuno può rappresentarle, non avendo "forma"
2) si inventano di sana pianta le cose, partendo da cose gli ha fatto vedere "lo zio" "il nonno" "il padre", poi svluppano per conto loro durante la loro vita, ed a loro volta lo ritrasmetteranno a persone che "ne vedranno un pezzo, e faranno poi il loro stile". Non è un commento denigratorio, anzi, è così che si garantisce l'evoluzione del Kali/Arnis/Escrima
3) Il Doce Pares era un tentativo di mettere assieme gente che andava ognuna per la sua strada e litigavano in continuazione, non è un vero stile codificato. E il fatto che lo affermi direttamente Cacoy Cagnete non è cosa da poco.
4) L'Arnis era l'Arte degli sfigati mezzi (o totali) delinquenti in tempi relativamente recenti.
Io lo trovo un bellissimo documentario, aldilà della semplicità con cui è stato girato, ma per fortuna passa chiaro questo messaggio: "Quello che vedete in questo documentario è solo 1/100 delle AMF che ci sono al mondo"
Un po' triste la parte finale della sportivizzazione dell'Arte, ma così è specie, da loro.