A me non basta che ribadire ciò che ho detto:ci sono correnti di pensiero che riguardano l'allenamento del lottatore che non reputano la corsa di resistenza(il fondo)utile al lottatore.
Leggi:c'è chi dice che è inutile se non controproducente e chi invece ne sostiene la bontà.
Credo di essere stato il più chiaro possibile.
Il fondo al lottatore non serve direttamente per i cinque minuti di incontro.
Ma serve per le due ore in materassinatutti i giorni che devono avere un'intensità (alta ) costante e non avere cali di concentrzione causa stanchezza.
Questo senza includere i miglioramenti a carico dell' apparato cardiovascolare, il miglioramento della capillarizzazione ( entrambi punti che vanno a favore del lottatore in qualunque situazione, cinque minuti di incontro inclusi ) e, nel caso della corsa costante in fascia aerobica, del controllo del peso che per il lottatore è pane.
Poi la corsa non è solo lento costante. C'è il fartlek, ci sono scatti e allunghi brevi, ci sono le ripetute sui 400 metri e quant'altro.
Ogni "forma" ha delle finalità diverse che sinceramente vedo difficilmente sostituibili in altri modi per semplicità ed efficenza, senza considerare un parametro importantissimo per la programmazione dell' allenamento ed il riscontro dei risultati, la misurabilità.
Non ho sinceramente notizia di nessun lottatore/judoka a medio-alto livello che non pratichi la corsa a seconda delle esigenze. Giusto solo ai supermassimi si infila la bicicletta sotto le chiappe per ovvi motivi invece che farli correre.
Se potessi linkarmi una fonte di qualunqne tipo in merito alle "posozioni contrarie" potrebbe essere una lettura interessante