Cosa fare nel fine settimana di Pasqua mentre in tanti trascorrono ore e ore chiusi in auto? Semplice, seguire il consiglio di The Madhatter!
Et Voilà!
http://video.libero.it/app/play?id=db478c89a827af8be42404f8a900d180REALIZZAZIONE DI SIMULACRI DI COLTELLI DA ALLENAMENTO
L'esigenza di poter disporre di simulacri di armi bianche da impiegare per l'addestramento all'impiego ed alla difesa di spade, coltelli, pugnali, daghe, sciabole ed altre armi simili da taglio e da punta è probabilmente antica quanto l'impiego delle armi stesse.
La difficoltà nasce dalla necessità di soddisfare contemporaneamente diverse condizioni, tra le quali:
a) Possibilità di riprodurre le caratteristiche dell'arma originale, specialmente rispetto a quelle più importanti nell'impiego della stessa, quali dimensioni, peso, bilanciamento, maneggio.
b) Rispetto della incolumità di chi usa l'arma e dei suoi colleghi di allenamento, escludendo quindi materiali fragili, soggetti a rottura improvvisa o a proiezione di schegge.
c) Pur nel rispetto del punto precedente, la possibilità di avere una efficacia minima apprezzabile, in altri termini, il creare una sensazione fisica – più o meno dolorosa – quando l'arma va a segno, sia per consentire di valutare con sufficiente sicurezza il successo di una azione, sia per generare in chi la impiega e chi la fronteggia il necessario stato fisico e psicologico di attenzione.
d) Relativa economicità e facilità di realizzazione.
Uno degli esempi più conosciuti di questo argomento è sicuramente lo studio e la realizzazione di diversi simulacri della spada giapponese nell'allenamento della scherma nipponica. La spada giapponese, conosciuta come katana, tachi o altri nomi a seconda dell'epoca, della montatura, elle dimensioni ed altre caratteristiche, venne infatti sostituita nell'addestramento al suo impiego da simulacri di legno pieno (bokken) che soddisfavano alcune delle condizioni sopra dette, ma non tutte. L'incolumità era infatti garantita sino ad un certo punto, perché certo un bokken non taglia, ma un colpo di punta o un fendente portato con una certa forza possono risultare mortali, come dimostrano i tanti duelli vinti da Musashi Myamoto impiegando proprio una spada di legno, spesso intagliato poco tempo prima dello scontro.
Dal bokken si passò quindi allo shinai, realizzato con strisce di bambù legate strettamente tra loro, che aumentò considerevolmente la sicurezza dell'utilizzo, pur consentendo di di rispettare le altre condizioni richieste. Bokken e shinai sono ancora oggi usati nelle Scuole di scherma giapponese, e sul loro esempio sono oggi disponibili nei negozi specializzati riproduzioni in legno anche di altre tipologie di armi, specialmente di quelle impiegate nelle Arti marziali di origine cinese.
Non ho fatto menzione dei simulacri metallici, come lo iaito nipponico o le armi delle tradizione occidentale sia perché la loro realizzazione richiede attrezzature e capacità che superano quelle possedute dalla quasi totalità dei praticanti, ma soprattutto perché possono – sotto molti aspetti – essere considerate più che simulacri, armi a tutti gli effetti.
Fatta questa lunga ma doverosa precisazione, passiamo ad affrontare l'argomento specifico, ovvero la realizzazione di simulacri che riproducano le caratteristiche fisiche ed operative di un'arma bianca corta come un coltello, un pugnale o una baionetta.
Rispetto ad armi più lunghe, un coltello presenta una mobilità più rapida e varia, il che lo rende potenzialmente più pericoloso nell'addestramento al suo impiego ed alla sua difesa. Esistono in commercio diversi modelli di simulacri di allenamento, tra i quali quelli che possiamo situare a due estremi pratici e concettuali: quello realizzato in legno (o - più recentemente – plastica rigida) e quello di gomma. Personalmente (ma non sono il solo...) trovo i primi un po' troppo pericolosi per il “corpo a corpo” mentre i secondi sono troppo “morbidi” e non consentono di apprezzare al meglio i colpi dati e – soprattutto – ricevuti.
Il bisogno aguzza l'ingegno e così nella sezione “Martial Art Attak” del forum di discussione “artistimarziali.org” l'utente “The Madhatter” ha proposto una interessante soluzione, che prevede l'impiego di taglieri in materiale sintetico da sagomare nella forma desiderata.
La soluzione rispetta in pieno le caratteristiche elencate all'inizio, infatti i l materiale è facilmente lavorabile ed il suo peso specifico permette di riprodurre con ottima approssimazione dimensioni, forma e peso di una lama vera.
Il materiale impiegato è inoltre un ottimo compromesso tra rigidità e flessibilità, quindi esclude la possibilità di rotture improvvise o la proiezione di schegge o parti staccatesi a causa della energia dei colpi portati, pur assicurando una netta sensazione quando il colpo arriva a segno. Inoltre il simulacro può essere modellato senza bordi e punta acuta, il che consente il rispetto della incolumità di chi usa l'arma e dei suoi colleghi di allenamento (utilizzando comunque – se le condizioni dell'addestramento lo rendono necessario - una protezione per gli occhi, ed eventualmente corpetti e schermature per la zona genitale).
Infine il materiale di partenza è tra i più economici e facilmente disponibile sul mercato, così come alla portata di chiunque sono le attrezzature necessarie e le modalità di realizzazione.
Come suggerito dal già citato utente “The Madhatter”, sono stati impiegati dei taglieri in materiale sintetico. In particolare ho utilizzato la coppia di taglieri “Legitim” della Ikea, ma vanno ovviamente benissimo anche altri prodotti simili in termini di materiale e dimensione (e, perché no, di costo, dato che la coppia di taglieri da me utilizzata è venduta a meno di due euro...). E' il caso di dire che lastre di materiale sintetico (teflon o simile) sono disponibili in varie dimensioni nei negozi di bricolage e ferramenta mediamente fornite, ma – come è facile immaginare – i prezzi possono anche decuplicarsi rispetto a quello dei taglieri citati.
Riassumendo quindi:
MATERIALI ED ATTREZZATURE NECESSARIE
Taglieri in materiale sintetico “Legitim” della IKEA, di cui uno da 34 x 24 cm ed uno da 24 x 15 cm (impugnatura inclusa), con uno spessore di circa 5-6 mm
Pennarello indelebile, righe e squadrette per tracciare
Viti autofilettanti o rivetti
Seghetto a mano o alternativo elettrico
Taglierino a lama retrattile
Carta abrasiva
Nastro adesivo telato tipo “americano”
MODALITA' DI ESECUZIONE
Le dimensioni del tagliere più grande permettevano la riproduzione di un coltello assimilabile a quello impiegato nelle discipline di origine giapponese, lungo una trentina di centimetri e con una lama larga circa tre. Ovviamente il tutto può essere adattato alle dimensioni dell'arma che si vuole riprodurre, sempre in base ai limiti imposti dalle dimensioni del tagliere disponibile.
Sul tagliere ho tracciato con un pennarello sei strisce, larghe 4 cm e lunghe una trentina. Ho poi tagliato le strisce, escludendo la parte terminale della impugnatura.
Sempre con il seghetto ho poi stondato una delle estremità delle strisce, eliminando poi trucioli e sfridi del taglio con una passata a mo' di rasoio della lama del taglierino.
Ottenuto così il “corpo” della lama, sono passato a realizzare le guancette della impugnatura, necessarie per consentire una presa salda del simulacro, utilizzando il tagliere più piccolo.
Su questo ho tracciato una serie di linee sino ad ottenere 12 riquadri da 7,5 x 4 cm, anche loro poi tagliati con il seghetto.
Ho accoppiato un riquadro su ciascuna delle due facce della “lama”, fissandoli poi con due viti autofilettanti per dare solidità al tutto.
Per coprire le viti e gli spigoli dei bordi, migliorare la presa, dare maggiore omogeneità visiva alla impugnatura e permettere di individuarla a “colpo d'occhio” ho poi rivestito il tutto con diverse passate di nastro adesivo telato.
E dopo un'oretta di lavoro, ecco pronti ben sei simulacri di coltello per allenamento!