Venerdì sono andato a casa di un mio zio che non vedo spesso, ha un figlio di circa 5 o 6 anni, intelligente ma molto irrequieto.
Lui quasi non mi conosce e solitamente è pure timido, ma vedendomi ha iniziato a ronzarmi intorno a chiedermi se sono un soldato (seeh... io...
), chi è il più forte tra me e suo papà e cose così.
Poi, sapendo che lui fa Judo per bambini, gli ho chiesto di farmi vedere qualcosa. Inizialmente ha fatto lo stupidotto, ma io ho continuato a dirgli, con pazienza ma fermezza, che volevo vedere le cose serie, fin quando si è esibito in qualche ukemi.
Dopodichè abbiamo lottato.
E' la prima volta che lotto con un bambino ed è stata una bellissima emozione. Ho fatto in modo che si alternassero momenti di suo vantaggio in momenti di difficoltà, l'ho fatto girare semplicemente usando tutte le posizioni base che ho imparato a BJJ, e ho anche lasciato che mi menasse un po', fin quando in un'occasione ha esagerato e l'ho ripreso dicendo che non bisogna farsi male e deve essere sportivo (ha capito molto bene cosa vuol dire sportivo).
Interessante come facendo io le cose che so fare, spesso e volentieri uscivano cose buone pure a lui, a un certo punto ha pure eseguito una ghigliottina perfetta
Ho fatto fare più volte Karate ai bambini ma devo dire che la sensazione di naturalezza, di giustezza nel giocare alla lotta è decisamente molto più potente, si è creata subito un'alchimia, avvertita da tutti i presenti che assistivano.
Insomma, per farla breve, ho assaggiato l'enorme potere educativo della lotta.
Oltre a questo ho potuto constatare come la fisicità sia importantissima nel stabilire una gerarchia adulto - bambino. Se mi vede come molto forte, se sente (con il corpo e con la testa) che in certi momenti se voglio potrei soverchiarlo anche se poi non succede e "si salva per miracolo", se riconosce che io sono molto più bravo di lui in una cosa che gli interessa (e poche cose interessano più di questa), è molto facile esercitare autorevolezza su di lui e farsi ascoltare.
Tutto qui, mi andava di raccontarlo