un pugno secco portato alla massima potenza e senza preavviso gestuale di sorta ... partendo da posizione neutra , senza neanche la guardia ... spesso abbinato a calcio nei coglioni ... conosco ragazzi che si allenano così ( caschetto e conchiglia , ovvio ) ... diventa , uno di fronte all'altro , un gioco di tensione ... per la " rissa " è una delle cose più valide e brutali che abbia mai visto ... ragazzi che tirando tipo kick avrei asfaltato son riusciti invece a pizzarmi pugni secchi in piena faccia che senza il casco integrale mi avrebbero sicuramente addormentato. parliamo di ragazzi di 70 kg , contro i miei 100...
Era lo stesso concetto di una serie di esercizi fondamentali considerati “originali” che mi facevano fare quando praticavo jkd (bisognerebbe chiedere a Nicola una conferma ma a me erano stati seganlati come classici drills di Bruce Lee, con associazione soprattutto all'importanza in merito che ne sottolineava Ted Wong).
Li ho trovati molto utili sia nella veste di “attaccante” sia di “difensore”, da un lato per imparare a colpire telegrafando pochissimo i colpi, dall'altro per cercare di proteggersi, soprattutto da posizioni naturali, senza dare per scontato che ci sia sempre un'escalation antecedente al “dar fuoco alle polveri”.
Non usavamo però il caschetto (per non farci sballottare il cervello nella scatola cranica coi colpi a piena potenza "aggratis"), distinguendo quindi l'allenamento ai riflessi e alla velocità da quello alla potenza (per la quale si usavano invece i guanti da passata, adottando però dettagli e piccole impostazioni differenti da come usati in altre discipline o sdc)
Quel genere di esercizi è l'aspetto del jkd che ricordo con più piacere, da quando ho smesso di praticarlo.