"Sfortunatamente la finale fu una storia completamente diversa, dal momento
che il tedesco Gert Opgenorth spezzò la sua lama sul mio braccio armato,
trapassandolo per tutta la lunghezza dell’arma, fin quasi alla coccia, recidendo
le arterie principali. Dopo di che esclamò “Der degen gehört mir!” (La spada è
la mia!) e la estrasse. In quel momento cominciai veramente a sanguinare!
Accadde nel mezzo della mia prima finale di Coppa del Mondo: sia la mia
pressione sanguigna che le mie pulsazioni erano fuori scala, di conseguenza il
braccio cominciò a zampillare sangue come una fontana. Fortunatamente, l’organizzazione
del torneo aveva disposto affinché infermieri, medici e ambulanze
fossero presenti alla competizione, fatto che mi salvò la vita. I rappresentanti
della Federazione Svedese di Scherma si trattennero giusto il tempo di portarmi
il passaporto in ospedale la mattina successiva. Dopodiché mi trovai solo in
un paese straniero, e l’entità del danno al mio braccio era sconosciuta. Gert
Opgenorth mi mandò una cartolina dove si augurava che sopravvivessi"
piccolo estratto dalle esperienze dell'autore per invogliarvi a leggerlo!
(non e' solo un libro di teoria e strategia ma e' pieno di episodi curiosi ed interessanti anche dal punto di vista psicologico sportivo)