Per pura curiosità:
Sabino, ci puoi dare una preview del contenuto? Che so - lameno l'indice, o una lista degli argomenti, o qualche assaggio delle tesi più interessanti... e magari un sunto: quali struttura e impostazione ha il libro?
Grazie
Tianxian,per l'editore stiamo valutando le varie possibilità.Se quando sarai a Parigi avrai voglia di allenarti con qualche allievo di Tokitsu fammi sapere.
Ti posto una piccola parte della traduzione del libro.
“Il taiji-quan è, dalle sue origini, l’arte di combattimento della percussione, dove “quan” viene tradotto come “la boxe”… Nel taiji-quan ci si allena mediante la lentezza e la cedevolezza. Ci si può allora domandare: e’ possibile allenare e coltivare la disponibilità alla velocità per mezzo della lentezza, e sviluppare la disponibilità alla forza esercitandosi nella cedevolezza?
Potrà l’adepto di taich-quan combattere efficacemente contro l’adepto di karate,di kung-fu, di pugilato o di boxe tailandese?
Se la risposta è no, penso sia sufficiente per affermare che il taiji-quan non può essere considerato come un’arte marziale, il che costituisce un ostacolo nella ricerca dell’efficacia nella pratica della salute e del benessere.
Se la risposta è si,bisognerà spiegare come sia possibile ottenere questo. Non è straordinario poter allenare la velocità per mezzo della lentezza, e la forza attraverso la morbidezza? Penso che chi si trova di fronte a questo quesito riguardante l’efficacia del taiji nella visione dello stesso come un’arte di combattimento non possa evitarlo. Spiegando questo punto essenziale potremo avanzare nella nostra pratica ed aprire un campo d’applicazione.
Il ventaglio di possibili applicazioni nel taiji-quan è molto vasto: una di queste può essere l’applicazione nella pratica della
salute e del benessere. I medici confermano che l’esercizio lento ed omogeneo di uno sforzo psichico è efficace per i convalescenti e per coloro i quali ricercano di ristabilire o mantenere il loro stato di salute. Penso che il taiji possa rispondere positivamente al conseguimento di questo obiettivo, qualsiasi sia la corrente della scuola.
Al di là di questa facoltà,se vogliamo acquisire e rinforzare delle capacità nelle arti marziali mi sembra evidente la necessità di seguire delle direttive più esigenti. Ma quali?
Dal mio punto di vista,il valore del taiji si verifica attraverso lo sviluppo della pratica nei seguenti tre domini: nella salute, nel benessere e nell’efficacia nell’arte marziale. Personalmente ho ricercato nel taiji un metodo che permetta la realizzazione di questi obiettivi, conformemente al suo principio iniziale. Ad ogni modo, ho esaminato la pratica del taiji seguendo questi tre
criteri: la salute ed il benessere in rapporto al qi gong e l’efficacia nell’arte marziale mediante la pratica del combattimento…”