Taiji - Il Chan Ssu Chin (bozzolo di seta)

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Offline kappotto

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Re:Taiji - Il Chan Ssu Chin (bozzolo di seta)
« Reply #30 on: December 27, 2013, 15:40:45 pm »
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Bèh, la stessa danza dell'energia mi sembra quasi un CSC a piedi mobili, sbaglio? 
Comunque, in quel video secondo me si vede il lavoro che fa sui muscoli del core, soprattutto nel 5° kata (mi sembra si chiami kata dell'orso).

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Offline Bingo Bongo

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Re:Taiji - Il Chan Ssu Chin (bozzolo di seta)
« Reply #31 on: January 06, 2014, 21:00:17 pm »
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Ho una domanda sulla respirazione nel CSC.
Io inspiro quando il braccio si avvicina al corpo ed espiro quando si allontana. Secondo te la respirazione è libera oppure segue dei canoni precisi?

La respirazione va curata solo dopo che il movimento rispetterà una geometria fluida, omogenea e rotonda.
Il problema di associare la respirazione al movimento è che si dovrebbe inspirare fino a quando il movimento non si trasforma. Cioè si inspira quando la mano scende, quando risale e si espira quando il braccio ruota. Nessun problema quando si esegue l'esercizio con un braccio solo, ma quando si usano entrambe le braccia o nella pratica del taiji le braccia saranno contemporaneamente in una posizione "superficiale" e in una posizione "sostanziale". Di conseguenza quando si usano entrambe le braccia il respiro assume l'aspetto di una bolla d'aria che riempie i vuoti.
Questi sono minimi dettagli rispetto a quanti forse bisognerebbe prestare attenzione e, secondo me, se pensi a tutti i particolari alla fine ti trovi a lavorare in apnea e perdere di fluidità. Considerando che ci sarebbe da fare un discorso anche sulla respirazione inversa o prenatale.
Mentre è molto più semplice lasciare che la respirazione si associ naturalmente al movimento.
Quello che puoi fare è allenarti durante la pratica dello ZZ a immaginare durante l'inspirazione che gli arti si riempino d'aria a partire dal centro verso la periferia e si svuotino in fase di espirazione.
Per facilitare invece l'associazione del respiro durante la pratica del csc la cosa più importante è che fai partire i movimenti dal bacino e, nell'unicità posturale, attraverso qualità come il rilassamento e la leggerezza esegui un movimento fluido e omogeneo. E' assolutamente da evitare il respirare in modo innaturale per respirare in modo "corretto".
Vedrai che la pratica porterà con se la corretta e naturale respirazione.

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Offline Takuanzen

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Re:Taiji - Il Chan Ssu Chin (bozzolo di seta)
« Reply #32 on: January 24, 2014, 14:34:14 pm »
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Ieri, ripassando alcuni movimenti con la spada Taijiquan che non studiavo da parecchio e allenandoli come movimenti singoli, ho notato che il movimento del Chang Su Chin è presente in molti passaggi, pur non di stile Chen.
Molto curioso. Cosa ne pensate dell'allenarlo con le armi?
E con clavette pesanti, tipo quelle indiane oppure con dei pesi alle estremità? :sur:

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Offline Bingo Bongo

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Re:Taiji - Il Chan Ssu Chin (bozzolo di seta)
« Reply #33 on: January 29, 2014, 21:02:59 pm »
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Penso che l'allenamento con le armi sia esplicativo di molti aspetti e in molti casi del "senso" delle AMT.
Il csc non fa eccezione e la biomeccanica del movimento ben si adatta alla gestione di clave o di pesi e anzi l'uso di pesi, adeguatemente selezionati, costringe il movimento alla corretta traiettoria.
Si capisce, per esempio, perché la mano, nel disegnare il tao, non deve superare mai la parte mediana del corpo (cioè l'asse longitudinale, cioé quella che taglia il corpo dalla testa in giù). Questa è una regola del csc.
Questa regola si chiarisce con l'uso dei pesi perché coi pesi ci si rende subito conto che se si supera tale confine con la mano il braccio perde la continuità nella spinta inerziale che il corpo, attraverso il core, da al braccio durante la risalita.

Il csc deve comunque essere sopratutto praticato a corpo libero perché in questo modo possiamo fare esperienza di una qualità fondamentale del csc. La leggerezza totale del corpo. L'esperienza di muovere il corpo per 20 minuti di fila e sentirlo sempre meno, sentire sempre meno la massa, sentire sempre meno il peso, sentire le contrazioni muscolari "ridotte all'osso" (e in questo caso non è solo un modo di dire) è qualcosa che davvero non ha prezzo.
Fare il csc per 20 minuti è come passeggiare per 20 min facendo contemporaneamente stretching, ma con la differenza che dopo 20 minuti si è più carichi di prima.
Per questo quando sono stanco mi alzo dal divano e faccio il bozzolo.