Una quindicina d'anni fa avevo sentito che quello di Vunak era da intendere come un programma di studio programmato per essere studiato e soprattutto metabolizzato per dare risultati in 3-4 settimane piene con un discreta completezza d'azione; finito il programma l'allievo aveva bisogno poco tempo da dedicarci per il mantenimento.
Col senno di poi e le informazioni più libere degli anni 2000, quella frase ha assunto ai miei occhi una certa plausibilità.
In un mesetto le pretese dei risultati devono come ovvio essere proporzionali al tempo a disposizione.
In quell'ottica però non è/era affatto a mio parere da buttar via. In un weekend ti doveva dare le indicazioni condensate su cui lavorare.
Il concetto base era che se sei un martello per combattere devi guardare il resto dei potenziali avversari come chiodi. Se non si può evitare lo scontro non vedo alternative migliori.
La forma e prestanza fisica ha influenzato la scelta tecnica ma d'altra parte l'allievo tipo per cui era studiato era un giovane e prestante militare, seppur tabula rasa in campo marziale, per il quale decine di chilometri di zavorrate e allenamento allo stress fisico e mentale erano il rancio quotidiano.
Dall'esterno il km mi sembra ragionare in modo molto simile per il breve-medio periodo, nei casi più positivi.
Invece vedendo alcuni video di km, in confronto al programma PFS, mi sembrano “pisciare lungo” in ottica del tanto sbandierato “per tutti e in poco tempo”.
L'altro giorno mi è capitato di vedere un video di un'insegnante di km proporre chiusura a riccio e double leg come difesa da pugni in linea alta. Per tutti e in poco tempo?
Con un aggressore che probabilmente mi ha scelto (quindi ha messo in preventivo di avere un vantaggio a suo favore – 30 kg più di me? Un coltello occultato in mano? Il palo che supervisiona alle mie spalle?) e mi attacca di braccia in linea alta, mi copro e vado a legare con buone probabilità di finire a terra con lui? Personalmente non mi passa neppure per l'anticamera del cervello e lo lascio fare ad altri che forse se lo possono permettere!
Per assurdo in confronto nella stessa situazione trovo molto meno peggio la soluzione “universale” di Vunak (copertura offensiva, smanacciate/pugnetti a catena per chiudere la distanza, servire la portata principale “headbutts, elbows and knees” e battere la ritirata) con tanta determinazione e prestanza fisica.
Forse la mia è solo una valutazione nostalgica perchè legata a un periodo allegro e spensierato quando ero ancora un teenager, ma ritengo di essermi divertito e aver imparato di più i primi due mesi di un corso similVunak rispetto a quasi un paio d'anni del karate (colpa sicuramente mia che non ci ho capito nulla) praticato a 14-15 anni.
La mia scuola similVunak oggi la considererei di scarsa qualità marziale ma esercizi pressapoco così
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?PHPSESSID=bddd5dd804e42405fa4fbedb0865d414&topic=8109.0erano normale amministrazione in quel corso (non avevamo a disposizione l'asfalto del piazzale della palestra ma neppure il tatami per le cadute, quindi pavimento da palestra su cui attutire i tonfi il primo anno e parquet i successivi)