Mi viene in mente una risposta abbastanza frequente data da molti insegnanti filippini quando si fanno domande specifiche relative al periodo precedente a quello in cui sono vissuti i loro padri/nonni/bisnonni/maestri: di preciso e con certezza “non lo so, io non c'ero!”
A parte la battuta che nasconde però il fondo di verità che non avremo mai piena certezza e completezza riguardo a com'era davvero la pratica delle discipline tradizionali filippine, come quelle di altre origini geografiche, in periodi lontani, per l'area di Cebu penso che la tua ipotesi possa avere un senso. D'altra parte anni dopo il distacco di Bacon dal club Doce Pares, pare che si fosse ravvivata l'importanza dei juego todos col bastone, alimentata probabilmente pure dalla rivalità tra gli studenti delle due scuole.
D'altra parte per quanto siano molto noti e diffusi gli stili evolutisi in quest'area metropolitana non ne ho conoscenza approfondita né tanto meno storica, praticando stili di altra derivazione geografica.
Per la pratica e la didattica che si è diffusa e giunta fino a noi, non solo come praticanti del XXI° secolo ma anche come occidentali, attribuisco ruoli chiave, come mio personale pensiero, a Remy Presas e Dan Inosanto che reputo i maggiori divulgatori e sdoganatori degli stili filippini, che direttamente o indirettamente hanno 30-40 anni fa pure “aperto la porta” della conoscenza di altri stili/scuole alle nuove generazioni.
Entrambi, presumo soprattutto Inosanto come ampiezza di platea raggiunta, hanno fatto sapere che a fianco alle più conosciute giapponesi e cinesi esistevano arti marziali di origine filippina negli USA. Presas ha creato interesse alle am autoctone gli stessi giovani filippini, attraverso l'offerta scolastica istituzionale.
Ambedue i divulgatori, con ottime doti ed esperienza di trasmissione/insegnamento professionale in ambito non marziale, hanno stilato i percorsi didattici per i loro allievi in modo ordinato, razionale e progressivo semplificando l'apprendimento e la comprensione “teorica” dei neofiti, distinguendo, sfruttando e avvalendosi del bastone con un terza finalità rispetto agli usi come simulacro o specifica arma impropria: l'uso dell'olisi come mezzo didattico, che personalmente ritengo la finalità più utile ed efficace per i praticanti di oggi.