Non saprei come giudicare il video, rischierei giudizi molto superficiali quindi evito. Però si vede che vi impegnate e vi legnate!
Volevo chiederti una cosa riguardo questo punto:
Secondo il principio di universalità del Kali le meccaniche e i concetti del bastone e del coltello possono essere usati efficacemente con qualsiasi arma (e ovviamente con le mani nude).
Questa cosa mi sembra un po' strana e suona un po' "systemistica", nel senso che pare i principi riescano a sganciarsi dalle tecniche e a "librarsi" sopra di esse!
Parlando anche con altri marzialisti in altre sedi, era invece opinione diffusa anche tra chi bazzica gli ambienti delle amf, che questa "universalità" non sia poi tale e che un conto è un coltello, un conto un bastone e un altro le mani nude... e non solo negli effetti, ma proprio nel modo di muoversi.
Che ne dici?
Ciao Raven hai fatto bene a chiedere delucidazioni su questo punto perché anche in altri lidi hanno fatto la stessa obbiezione, quindi spiego perché è evidente che è un aspetto spesso frainteso o poco chiaro.
Ti faccio un esempio banale ma che ti chiarisce bene la cosa:
Gunting. Colpire la mano armata.
Se lo faccio con un coltello o con un bastone, intercettando l'arto armato del mio avversario, a parte la distanza di utilizzo delle armi che ovviamente si adegua, cosa cambia?
Uno taglia e uno rompe, certo. Ma la meccanica/geometria dell'angolo e il principio alla base di "rompere il dente al serpente" rimane lo stesso.
Se uso un roofblock o un altro blocco che con il bastone riesce a salvarmi da un bastone a piena potenza, perché non usarlo anche con un ombrello? E se alla base del suo funzionamento c'è un preciso tipo di spostamento e di angolazione rispetto all'angolo di attacco, perché non deve valere anche a mani nude?
Personalmente ho ridotto all'osso il mio programma proprio per mettere in evidenza questa cosa e cercare di far imparare solo o soprattutto meccaniche che permettano di utilizzare più armi in quel modo.
Il mio motto quando iniziai a stilare le basi di quel che volevo insegnare era "un solo modo di combattere per combattere in ogni modo", perchè la mia idea è insegnare tot concetti alla base da applicare con un sistema di movimento che vada bene sia per le armi percussive, sia per quelle da taglio, sia per le mani nude.
Poi ovviamente ci sono anche cose che sono peculiari di un tipo di arma, va da se. Se poi ci mettiamo a cercare il pelo nell'uovo guardando la giocoleria che si vede in giro, hai pienamente ragione.
Ma se fai provare a combattere (non a fare drill o sequenze preordinate) uno che sa schermare con il bastone, ti assicuro che non sarà un inetto con il coltello. E viceversa. (Parte do dal presupposto che abbia una buona lettura delle distanze e una conoscenza delle potenzialità dell'arma che usa).
Quando ho girato questo video, uno dei ragazzi che era con me dopo aver visto cosa facevo con l'ombrello mi ha detto "eh ma cosi lo usi uguale a un bastone scusa, non sfrutti le peculiarità dell'oggetto.. Tipo il gancio nel manico col quale potresti fare questo e quello"
E io gli ho risposto che il punto era proprio quello.
Io non faccio corsi di ombrello.
Poi ovviamente ci sono tecniche meccaniche e strategie che si adattano meglio di altre a questo "traslare"..
Una penna non la userò come un bastone da 80cm ma come un coltello impugnato icepick.
Una rivista la userò più con il suo potere percussivo visto che non taglia.
Ma di base, il mio modo di muovermi e di utilizzarle resta lo stesso, cosi come i principi alla base.
Non so se ho reso l'idea, poni pure altri dubbi se non ho soddisfatto la tua curiosità.